Abruzzo. L’AUTISMO MERITA RISPETTO: ASSUMETEVI LE VOSTRE RESPONSABILITA’!

 

 

L’Onu ha dichiarato il 2 Aprile come la Giornata Mondiale per la consapevolezza dell’Autismo per contribuire a migliorare la qualità della vita delle persone autistiche, accrescere la consapevolezza pubblica e promuovere l’ aumento e il miglioramento dei servizi pubblici a favore di queste persone nella prospettiva della piena inclusione nella società di bambini, adolescenti e adulti con autismo.

Lodevoli sono le iniziative che le associazioni di familiari in collaborazione con i maggiori esperti in autismo intraprendono il 2 aprile in tutto il mondo per raccontare le esperienze, le buone prassi, per favorire raccolte fondi, per diffondere la cultura della neurodiversità ma anche per alzare la voce e palesare le problematiche che le persone autistiche e i loro familiari sono costrette a vivere.

 

Per creare l’occasione di un’analisi critica è tuttavia necessaria un’azione più ampia del lancio dei palloncini e dell’illuminare i monumenti di blu: l’autismo ha una tale diffusione e costi sociali ed economici cosi alti che, per il benessere di tutta la società, è fondamentale ed urgente riconoscerne la problematicità e attuare opportune strategie.

 

La Legge nazionale 134 del 2015 sull’autismo, l’inserimento nei Lea, le Disposizioni regionali in materia di Autismo del 2017 e le raccomandazioni presentate dalla comunità scientifica nelle Linee Guida nazionali e internazionali hanno creato un nuovo punto di partenza per regolamentare quanto riguarda l’autismo.

 

Ma non è sufficiente esplicitare quali siano i trattamenti efficaci e in che misura: la questione più spinosa ed ancora neanche lontanamente risolta rimane trovare il modo migliore per organizzare il trattamento intorno alla persona, mettere cioè in atto una reale e non solo teorica presa in carico dell’autismo.

 

E’ diventato improrogabile dare risposte concrete: ricordiamo che l’autismo è una delle principali cause di disabilità permanente, con disabilità intellettiva nel 50% dei casi e disturbi in comorbilità nel 70% (disturbi del linguaggio, disturbi motori, disturbi del sonno, ansia, depressione, disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività, epilessia ed altri) per cui altissimi sono i costi di sostegno e la mancata produttività che le nazioni devono sostenere.

 

Per quanto si dica che l’Abruzzo sia una Regione all’avanguardia in termini di copertura dei servizi per l’autismo, queste affermazioni rimangono parole al vento, confermate da buone prassi in una percentuale bassissima di casi che non bastano a garantire a tutte le persone autistiche un’adeguata presa in carico cosi come imposto dalla legislazione nazionale.

 

La sanità regionale ha il compito di rinnovare i trattamenti storicamente prescritti, ora non conformi alle nuove direttive: se già sappiamo che è una grave responsabilità continuare prescrivere scarse ore di logopedia e psicomotricità, dobbiamo insistere sull’evidenza che è altrettanto grave e colposo negare un trattamento precoce, specifico, strutturato, multidisciplinare, intenso (di almeno 20 ore settimanali), in rete con la scuola, i genitori e la società dei cosiddetti neurotipici.

 

Siamo coscienti di quanto sia difficile garantire in tempi brevi l’avviamento di attività specifiche per l’intera popolazione autistica ma crediamo che il vero rispetto che merita l’autismo possa essere dimostrato dal sistema sociosanitario solo assumendosi le responsabilità sulla presa in carico delle persone autistiche, al fine di trasformare i vecchi modelli terapeutici e gestire clinicamente la persona autistica con nuove prospettive, senza scaricare ad altri le responsabilità di problemi locali irrisolti, senza la sfrontatezza di chiedere alle famiglie di “aprire i portafogli” per prendersi cura da sole dei propri figli autistici, senza esibire problemi di bilancio o di età come criteri di accesso e di prosecuzione alla riabilitazione.

 

La Regione rimane inadempiente nell’offerta in termini qualitativi e quantitativi e le famiglie sono poste in condizioni intollerabili: il panorama delle terapie possibili è frammentato, mancano programmi educativo-riabilitativi multidisciplinari di 5 giorni a settimana per tutto l’anno e le famiglie, depauperate e consumate, intraprendono azioni legali contro le ASL per il riconoscimento della “presa in carico” negata.

 

Questo è il triste quadro evidenziato per il 2 aprile del 2018.

E’ arrivato il momento di mettere in atto i cambiamenti e, come suggerito dalla fervente comunità scientifica, chiediamo che il sistema riabilitativo e sociale garantisca la presa in carico attraverso l’adattamento dell’ambiente fisico e sociale alle esigenze della persona autistica, l’organizzazione del supporto alle famiglie, una programmazione terapeutica relativa a tutte le aree di compromissione della persona nello spettro, l’intervento sulle comorbilità spesso mascherate dalle stesse manifestazioni dell’autismo, l’accompagnamento nella transizione nell’età adulta e la prosecuzione del sostegno durante tutta la vita perché, come ormai è noto, chi nasce autistico lo rimane per sempre.

 

L’autismo non è curabile ma “prendere in carico”  l’autismo è un dovere civile e morale della politica, delle amministrazione e della società in toto.

Non è la famiglia da sola o la persona autistica che deve prendersi cura di sè, come purtroppo decantano slogan auto-legittimati, scorretti e fuorvianti che dimostrano quasi una resa del sistema socio-sanitario che invece dovrebbe soluzioni riabilitative scientificamente valide, sostenibili e autism-friendly, ovunque.

 

Ognuno faccia la sua parte!

 

IL SEGRETARIO DELL’ASSOCIAZIONE

VANESSA OPPO




GIORNATE NAZIONALI DEI CASTELLI. Sezione Abruzzo- 20 maggio 2018 “ L’ALVEO DEL FUCINO E I SUOI CASTELLI”  

(circuito conoscitivo e siti di riferimento)

©-Foto-Roberto-Monasterio-CARSA-Edizioni-Ortucchio-Aq-castello – Ufficio Stampa evento

  1. Scurcola Marsicana, castello Piccolomini – Orsini, oggi proprietà pubblica;  xv   (VISITA)
  2. Massa d’Albe, (Alba Fucens), castello Orsini xv, proprietà pubblica.
  3. Massa d’Albe, (Alba Fucens) , torre d’avvistamento, oggi abside di S Nicola, proprietà curiale
  4. Massa d’Albe,(Alba Fucens), c hiesa  di S. Pietro, sec. XII. Restauro De Logu; anni cinquanta. Curiale (VISITA)
  5. Luco dei Marsi, torre lacuale, sec. XI, divenuta nel tempo campanile della parrocchiale; proprietà curiale
  6. Trasacco, torre d’avvistamento lacuale, sec. XIV, proprietà pubblica. (VISITA)
  7. Trasacco, chiesa madre di S. Cesidio, secolo X, proprietà curiale.
  8. Ortucchio, castello lacuale  Piccolomini , proprietà pubblica; restauro Bulian,   XV.  ( VISITA)
  9. Venere di Pescina. Torre d’avvistamento lacuale , sec. XVI. Proprietà pubblica.
  10. Pescina, castello lacuale e torre d’avvistamento legate , nel sito, a casa Mazzarino; proprietà pubblica, sec. XIII.

APERTURA DEI LOCALI- DALLE DIECI ALLE  DICIASSETTE

VISITE GUIDATE –  SOLO SE SARA’ POSSIBILE TENERSI IN CONTATTO TELEFONICO.                                                                   Sarebbe opportuno comunicare i nominativi  di coloro che  aderisce, nonché delle  persone (parenti ed amici) che vorranno partecipare all’iniziativa in quanto si ipotizza l’utilizzo di un pulmino  per  evitare disguidi tra le autovetture.

TELEFONI DEI RESPONSABILI –  pino chiarizia:  0862.24013 ; 349 3963528; giuseppechiarizia@gmail.com

alessandro mancini:  327 8289357; mancinialessandro @ yahoo. it

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NOTE CONOSCITIVE DEI MONUMENTI DA VISITARE

SCURCOLA  MARSICANA. L’antica Scurcola, quella dell’incastellamento, sorgeva sul monte s. Nicola  a metri 1078 dominante  l’attuale insediamento. La rocca aveva, quale sua funzione primaria, la difesa di un ampio ambito  territoriale. In molti ritengono che l’edificio sia stato progettato  da Francesco di Giorgio  Martini per i Piccolomini . A  giudizio di Dino Palloni , grande esperto della materia, l’apparato  ossidionale  del quale fa parte l’utilizzo di casematte del tipo “alla  francese” è da ritenere di grande importanza anche sotto l’aspetto tipologico.                                                                                                                                                             Non va  dimenticato il notevole ruolo che ha avuto la nostra sezione nell’agevolare l’acquisto del castello che passò negli anni 90 da una illuminata famiglia locale al Comune di Scurcola.

ALBA FUCENS –  s. Pietro. Prestigioso monumento  coniugato ad una torre d’avvistamento posta sul fronte principale. Il tutto, caduto a seguito del sisma 1915, è rimasto a terra fino alla illuminata gestione dell’infaticabile Sovrintendente,  Prof. Raffaello  de Logu  (anni 60). Si è trattato di un restauro d’avanguardia sia sotto l’aspetto delle scelte tecniche, che nei particolari decorativi. Negli anni 80 si ebbe un devastante furto ai danni degli elementi costituivi la parte apicale dell’iconostasi.                                                                       Da osservar le mura megalitiche  italiche, la città romana, il castello Orsini e la torre di avvistamento di S. Nicola inglobata, nel tempo, dalla omonima chiesa divenendone abside.                                                             TRASACCO – torre lacuale d’avvistamento. L’aspetto tipologico risulta di particolare interesse  essendo l’edificio a pianta quadrata  nella parte basamentale e circolare nella parte apicale. Particolarmente cospicua  è la dimensione verticale, tanto da divenire  protagonista assoluta sia rispetto  al borgo che  all’intorno ambientale.                                                                                                                                                   Chiesa  Madre  di S. Cesidio (eventuale visita)                                                                                                              ORTUCCHIO – Castello lacuale  Piccolomini, sec. XV; proprietà pubblica.                                                                      L’accesso era assicurato solo via acqua e da un angusto  istmo . Come afferma il Prof. Carlo Perogalli,  questo castello rappresenta una assoluta rarità nel panorama tipologico  d’Italia, venne restaurato  negli anni  90 dall’Arch. Bulian. Oggi è possibile  coniugare la presenza del manufatto sia rispetto al borgo che al lago, prosciugato  notoriamente dai Torlonia.

M.tro Luigi Chiarizia

 

 




Abruzzo. Noi con Salvini: L’ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO IN ABRUZZO

 

 

 

La legge sull’alternanza scuola-lavoro pone più problemi di quanti ne risolva: se tutti possono convenire sull’opportunità di una maggiore e migliore connessione fra istruzione e occupazione, di dare un valore formativo a quelli che altrimenti sarebbero solo pseudo lavori non pagati, che spesso nella pratica finiscono per favorire l’abbandono scolastico piuttosto che il raggiungimento del diploma, nella pratica l’alternanza scuola-lavoro  rischia di diventare l’ennesima occasione mancata.

Non basta, infatti, dire “si aprano le aziende al lavoro degli studenti”, ma serve la presenza nella nostra regione di un tessuto industriale in grado di assorbire quest’offerta di alternanza scuola – lavoro e, allo stato delle cose, semplicemente non c’è.

I dati ci dicono che ai progetti di Alternanza Scuola-Lavoro  in Abruzzo hanno aderito  199 imprese   e in particolare  105 nella provincia di Chieti , 33 nella provincia di Pescara,   24 nella provincia  di Teramo  e   37 nella provincia di L’Aquila.

I dati sono abbastanza preoccupanti per la loro esiguità rispetto alla Lombardia   e il Veneto che presentano rispettivamente  4.732 e  3.951  imprese aderenti ma anche rispetto alle regioni  del Meridione e in particolare alla Calabria e alla Puglia con 613 e  1.363 imprese aderenti.

Ancora troppi, inoltre gli studenti che  l’alternanza sono costretti a farla a scuola e non in un’azienda: il 27%, ovvero più di 1 su 4.  L’alternativa è spesso rappresentata da surrogati : progetti di gruppo da realizzare in classe (35% di chi non va in alternanza), simulazioni di gruppi di lavoro (14%), conferenze (16%), incontri con esperti (13%).

Tuttavia, uscire dalla propria classe non sempre è sinonimo di esperienza formativa. Al 14% di quelli che sono andati in azienda, ad esempio, è stato chiesto di svolgere compiti di contorno (fare le fotocopie, portare i caffè, fare le pulizie) e il 12% ha raccontato di non aver fatto nulla. Situazioni a cui, però, fa da contraltare il 33% che ha svolto mansioni pratiche insieme al team aziendale. A una quota simile, invece, le cose vengono solo spiegate (per fortuna anche dal punto di vista pratico); mentre per un altro 10% ci si ferma alla pura teoria.

Per le scuole tecniche e professionali la cosa può avere invece altra efficacia, ma ricordiamoci sempre che il problema della forza lavoro nella nostra regione è la sua bassa percentuale di laureati. Il nostro problema più urgente non è inserire gli studenti nel mondo del lavoro nella maniera più rapida possibile, ma convincerli a continuare a studiare, possibilmente non solo  Lettere, Psicologia o Giurisprudenza, ma materie tecniche e scientifiche.

Un secondo problema, che riguarda  la nostra regione è quello delle dimensioni d’impresa. L’87% delle imprese ha meno di 10 dipendenti: la “polverizzazione” del tessuto produttivo regionale rende comunque molto problematico l’inserimento temporaneo di forza lavoro non formata; inserimento praticamente impossibile in imprese di produzione “nucleari”, nelle quali lo svolgimento di un’attività formativa su soggetti che poi non restano all’interno dell’azienda ha davvero ben poca ragion d’essere, giacché, per le sue dimensioni, queste imprese hanno esigenze di inserimento di personale molto limitate e diluite nel tempo e spesso temono  che il proprio esclusivo know-how, che sovente ne consente la sopravvivenza, venga trasmesso all’esterno favorendo la potenziale creazione di concorrenti qualificati.

Al  fine di superare le criticità occorre trovare soluzioni operative  attraverso una legislazione regionale che tenga conto delle specificità economiche e sociali dei territori di riferimento.

Una soluzione potrebbe essere rappresentata dalla  creazione della “Casa del lavoro”,come suggerisce anche il CRIET, ( Centro  di Ricerca Interuniversitario in Economia e Territorio) in fase sperimentale presso il comparto aerospaziale campano. Si tratta di una struttura indipendente, esterna alle imprese, in grado di rappresentare la complessità dei processi aziendali. È un luogo dove gli studenti possono sperimentare il modello lavorativo e gestionale di un’azienda reale, con la possibilità di apprendere competenze tecnico professionali, sviluppare spirito d’iniziativa, creatività e la possibilità di assumersi responsabilità imprenditoriali.

In altre parole un “simulatore d’impresa” che possa funzionare come stanza di compensazione fra mondo della scuola e mondo del lavoro, mettendo insieme reti di scuole e piccole imprese del territorio, coinvolgendo nel processo di formazione anche le istituzioni locali – particolarmente interessate anche al recupero ed alla riqualificazione di aree industriali dismesse o in difficoltà – e le associazioni imprenditoriali, che senza dubbio sono uno dei principali soggetti con i quali collaborare per creare percorsi formativi che stimolino ed incentivino la disponibilità delle imprese a partecipare utilmente alternanza scuola lavoro.

Le “Case del lavoro”, modello replicabile sul nostro territorio , potrebbero, inoltre, diventare centri di sperimentazione per l’applicazione e lo sviluppo di nuove tecnologie ai mestieri tradizionali delle microimprese regionali, spesso troppo focalizzate sul raggiungimento di obiettivi pratici di breve periodo anche per pianificare lo sviluppo futuro del loro business.

L’alternanza scuola-lavoro definita in questi termini può senza dubbio rappresentare una risposta concreta alla dispersione scolastica e alla disoccupazione giovanile. Una base su cui è possibile iniziare  a costruire progetti di aggregazione di tutti i soggetti interessati alla creazione di una forza lavoro più preparata e motivata e di una classe imprenditoriale maggiormente competitiva.

Una strada obbligata per consolidare e sostenere una ripresa economica endogena, autopropulsiva e non assistita dell’economia dei nostri territori regionali.

 

 

Andrea Leonzio

Responsabile regionale Dipartimento Scuola e Formazione Lega Abruzzo

 

Pescara, 24 marzo 2018




Abruzzo. 26ª EDIZIONE GIORNATE FAI DI PRIMAVERA sabato 24 e domenica 25 marzo 2018

 

 

In Abruzzo 49 luoghi della cultura aperti e 23 borghi da visitare

FAI

Tornano sabato 24 e domenica 25 marzo 2018 le Giornate FAI di Primavera il grande evento che consente la visita a luoghi solitamente inaccessibili, tra palazzi nobiliari, aree archeologiche, borghi che custodiscono antiche tradizioni, monumenti ai caduti, chiese, musei e centri storici che svelano spazi sorprendenti e sconosciuti della nostra regione.

 

Le Giornate FAI di Primavera raccontano la straordinaria varietà di un’Italia che sempre di più si riconosce nella vastità del suo patrimonio culturale e nella ricchezza della sua storia. Attraverso questo importante evento l’Italia ritrova la propria identità e ci fa sentire tutti parte di uno stesso grande e meraviglioso Paese, considerato il bene comune di ogni italiano. Alla base di queste giornate ci sono le emozioni, il desiderio e la passione di scoprire le molteplici facce della bellezza da cui siamo circondati: per questo il FAI invita a partecipare a questo evento, sentendosi parte di un unico popolo con solide radici storiche che vanno ricordate, rafforzate e protette.

 

“Anche quest’anno in Abruzzo, grazie al lavoro delle delegazioni FAI di Chieti, Lanciano, Pescara, Vasto, Teramo e ai gruppi Marsica e Penne – spiega Massimo Lucà Dazio – saranno fruibili meraviglie del nostro territorio che solitamente non sono accessibili, un motivo in più per scoprire le bellezze architettoniche, artistiche, archeologiche e naturali abruzzesi valorizzate dai racconti dei nostri ciceroni volontari”.

Durante la conferenza stampa tenutasi ieri nella Sala Figlia di iorio della Provincia di Pescara è stato comunicato che le aperture previste nelle Province dell’Aquila e di Lanciano sono sospese per maltempo e sono rimandate a sabato 14 e domenica 15 aprile 2018. Le altre aperture rimangono confermate come da programma.

Tutti i dettagli sulle aperture sul sito www.giornatefai.it

 

PROVINCIA DI CHIETI

DELEGAZIONE FAI CHIETI

Le visite saranno possibili sabato e domenica in orari 10-13 e 15 – 20

A Chieti sarà possibile visitare le Terme romane e Fonte Grande.

A Ortona sarà possibile visitare la Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli (sabato in orari 9,30-12,30 / 15-16,30; domenica in orari 9,30 – 13)

 

DELEGAZIONE FAI LANCIANO

Le visite saranno possibili sabato e domenica in orari  9,30 – 13,30 e 15,30 – 18,30

A LancianoPalazzo Fella (apertura del cortile) e il Torrione Aragonese.

A Fara San MartinoSorgenti del fiume Verde (condotta di captazione dell’acquedotto del Verde luogo solitamente chiuso), le Gole di San Martino e l’Abbazia di San Martino in Valle.

 

 

 

 

 

DELEGAZIONE FAI DI VASTO

Le visite saranno possibili sabato e domenica in orari 10-13 e 15-18

A VastoArea Archeologica delle Terme Romane.

Ad Atessa le visite saranno possibili sabato e domenica in orari 10-13 e 15-20 per Palazzo Codagnone, la chiesa della Madonna dei Raccomandati, la chiesa della Madonna della Cintura o di Santa Giusta e la chiesa di Santa Croce. Palazzo Carunchio e Palazzo Marcone con il frantoio ipogeo.

 

PROVINCIA DI PESCARA

DELEGAZIONE FAI DI PESCARA

Le visite saranno possibili sabato 24 marzo 2018 in orari 10-13 e 14,30-18, e domenica 25 marzo in orari 9,30-13 e 14,30- 18.

 

Le visite guidate a chiese e abbazie saranno a cura degli Apprendisti Ciceroni dell’Istituto tecnico “E. Alessandrini” Sez. Turismo di Montesilvano e del Liceo Scientifico “G. Galilei” di Pescara, mentre le scuole locali accompagneranno i visitatori alla visita dei centri storici.

 

CUGNOLI: piccola e suggestiva località dell’entroterra che, dall’alto del suo colle, si affaccia sulla valletta del Cigno, e svela, nonostante le trasformazioni e le costruzioni successive, il suo aspetto di borgo fortificato. I muraglioni inclinati su cui poggiano le case più esterne del paese sono infatti quello che resta dell’antico muro di cinta dove si possono ancora vedere edifici del Quattrocento e del Cinquecento, Palazzo Tinozzi e il pregiato Palazzo Pacitti, da poco restaurato. In Piazza Santo Stefano vi è la Chiesa parrocchiale di Santo Stefano, uno scrigno con importanti opere d’arte tra le quali spicca il noto ambone di Nicodemo da Guardiagrele del 1166. La Chiesa durante la funzione religiosa, dalle 10:30 alle 11:30, non è visitabile. Meritevoli il centro storico, la Chiesetta di S. Maria degli Angeli e il piccolo “Museo della cultura e delle tradizioni locali” a cura di Licio Sabatini.  Le visite guidate al centro storico saranno a cura degli Apprendisti Ciceroni della “Scuola Secondaria di 1° Grado di Cugnoli. Due gli eventi collaterali: l’esposizione di sculture in pietra della Majella di Luigi D’Alimonte e la mostra estemporanea di fotografia.

 

CATIGNANO: piccolo borgo situato nell’area vestina, è il più antico insediamento stabile nel territorio risalente al periodo Neolitico. Nel Centro storico si possono ammirare numerosi palazzi nobiliari, Palazzo Ricci – Palmieri, di gusto neoclassico e con cortina muraria in cotto, aperto ai visitatori. Interessante anche la casa natale del pittore Giovanni Pittoni. In Piazza Marconi domina la maestosa facciata della Chiesa di San Giovanni Battista eretta nel ‘700, considerata uno dei più interessanti esempi di architettura tardo barocca della zona. In Piazza San Francesco troviamo uno splendido belvedere ove è sistemato il Monumento ai caduti e la Chiesa di Sant’Antonio, restaurata e riaperta al culto nel 2005. In Contrada Cappuccini si trova l’Abbazia di Sant’Irene, principale testimonianza locale di epoca medioevale dedicata alla Natività di Maria Santissima. Della struttura originaria, realizzata dai benedettini tra l’XI e il XII secolo restano pochissime tracce. All’interno dell’Abbazia sono conservate le reliquie della Santa, una delle prime martiri della cristianità. Le visite guidate al centro storico saranno a cura degli Apprendisti Ciceroni della Scuola Media Giovanni Pascoli di Catignano. Cinque gli eventi collaterali a cui si potrà partecipare: esposizione di pannelli fotografici sul Progetto “Terra Autentica” presso la Chiesa San Giovanni Battista, esposizione di pannelli fotografici sul “Il neolitico a Catignano”, mostra di pittura e scultura “G. Pittoni e L. Di Felice Artisti Catignanesi” presso il Comune di Catignano.

 

Il 24 marzo ore 18 sarà possibile partecipare al Concerto di Musica classica a cura della Scuola “Suoniamo Insieme” – “CutinOrchestra” presso la Chiesa S. Giovanni Battista a cura dell’Associazione Culturale Musicale e di Ricerca Artistica Mousichè. Il 25 marzo alle ore 18 comincerà Rassegna corale “Passio Christi” Associazione “Cori d’Abruzzo Chorus Inside” e Circolo Acli 2000 di Chieti con la partecipazione del Coro “Santa Irene” presso la Chiesa Abbaziale della Natività di Maria Santissima (Santa Irene).

 

CIVITAQUANA: è un antichissimo borgo adagiato su una collina lungo la valle del fiume Nora, e appare nella storia come Civitas Quana. I numerosi reperti archeologici rinvenuti del territorio confermano l’esistenza di un antico insediamento romano e l’ipotesi che la nascita della località sia legata, in epoca pre-romana, al popolo italico degli Equi. Nel centro storico è ubicata la stupenda Chiesa di Santa Maria delle Grazie, una delle chiese romaniche più importanti d’Abruzzo della seconda metà del XII secolo di origine benedettina anche Monumento Nazionale. Lungo il corso si trovano numerosi palazzi nobiliari con decorazioni e stucchi di pregio, per esempio il Palazzo della famiglia Giannantonio-Fattore. Notevole il Palazzo Leognani – Fieramosca, edificato con uno stile tardo rinascimentale in cotto presenta una facciata rimodernata nel 1700 dai conti Leognano-Castriota. All’interno conserva numerosi affreschi di epoca ottocentesca. Al secondo piano vi è una cappelletta privata dedicata a S. Genoveffa che purtroppo dopo il terremoto del 2009 non è più agibile. Le visite guidate al centro storico saranno a cura degli Apprendisti Ciceroni della Scuola Secondaria di 1° Grado Francesco Petrarca di Civitaquana. Gli eventi collaterali in programma per sabato 24 e domenica 25 sono: esposizione presso la sala consiliare dei pannelli della mostra-documentaria “Storia in Comune”, mostra fotografica “Il tempo qui” realizzata in collaborazione con il Museo delle Genti d’Abruzzo di Pescara, che raccoglie le immagini di Paul Scheuermeier e Gherard Rhplfs dal 1923 al 1930, esposizione dei lavori di ricerca su Civitaquana effettuati dagli alunni della Scuola media Francesco Tetrarca. Sabato 24 marzo alle ore 17.00 presso oleificio CHIARI “L’Olivo e l’Olio” con assaggi guidati degli oli locali. Domenica 25 marzo alle 16.00 sbandieratori e musici del Gruppo Storico “Città di Popoli”

 

GRUPPO FAI DI PENNE

Le visite saranno possibili sabato e domenica in orari 9,30-13 14,30-18,30

Penne, antica capitale dei Vestini e importante centro medievale e rinascimentale, definita anche Città dei Conventi e antichissima sede vescovile, ha ospitato in passato numerosi ordini religiosi appartenenti alle principali famiglie del monachesimo cattolico, che hanno trovato sede in particolari punti della città a seconda della loro vocazione e missione. La maggior parte degli edifici che ospitarono frati e monache sono giunti fino a noi, seppur con alterazioni più o meno significative. Saranno visitabili con l’aiuto degli Apprendisti Ciceroni delle scuole cittadine, il Convento dei Carmelitani, la Chiesa di Santa Maria del Carmine, il Convento degli Zoccolanti, l’esterno della Chiesa di Santa Maria di Colleromano, il Convento delle Clarisse, la Chiesa di Santa Chiara, il Convento dei Domenicani, l’esterno della Chiesa di San Domenico, il  Convento delle Monache Gerosolimitane dell’Ordine di Malta, l’esterno della Chiesa di San Giovanni Battista, il Convento degli Agostiniani e la Chiesa di Sant’Agostino. Visitabili solo esternamente il Convento delle Suore della Santa Famiglia e la Chiesa di San Ciro. Le visite guidate al centro storico saranno a cura degli Apprendisti Ciceroni della Scuole I. C. “L. C. Paratore”, I. C. “M. Giardini”, IIS Licei “Luca da Penne – Mario dei Fiori”, I.T. Commerciale e Geometri “G. Marconi” di Penne. Come evento collaterale ci sarà un concerto d’organo nella chiesa di Santa Maria del Carmine domenica 25 marzo alle ore 18.

 

Realizzato in collaborazione con la Parrocchia della B. M. V. del Monte Carmelo con il maestro Lorenzo Fragassi, organista e curatore del restauro e con il Coro Polifonico Musici Cantores, direttore Clara Capacchione.

 

PROVINCIA DI TERAMO

DELEGAZIONE FAI DI TERAMO

Le visite saranno possibili sabato e domenica in orari 10-18

 

A CorropoliI saranno visitabili l’esterno della Torre Campanaria, la Piazza Pie’ di Corte,  il cortile di Palazzo Ducale della Montagnola, il Villaggio Neolitico di Ripoli con il piccolo museo allestito, i Giardini di Villa Cerulli Irelli-Sanità (apertura consentita solo ad iscritti FAI), la Chiesa di S. Agnese (con all’interno la statua della Madonna de Mejulano), l’esterno de Le Pinciare, l’esterno della Badia di Corropoli (in restauro) e la chiesa di S. Antonio a Gabbiano.

PROVINCIA DELL’AQUILA

DELEGAZIONE FAI DI L’AQUILA

LE APERTURE PREVISTE SONO RIMANDATE A SABATO 14 e DOMENICA 15 APRILE

L’itinerario si snoda nella bassa valle subequana tra storia romana e medioevale

Le visite saranno possibili sabato e domenica in orari 10-13 e 14,30-18.

 

A Fontecchio sarà possibile visitare la Fontana trecentesca, la Torre medievale e la vecchia conceria. A Castelvecchio Suberquo per la prima volta saranno aperte le Catacombe e sarà visitabile il Convento di San Francesco. A Goriano Sicoli sarà aperta la Casa di Santa Gemma e a Castel di Ieri il Tempio Italico.

A L’Aquila si andrà alla scoperta delle piazze del centro storico.

A Prata D’ansidonia sarà possibile visitare il Sito Archeologico di Peltuinum, città fondata dai Romani fra il I secolo a.C. ed il I secolo d.C. Tra le rovine visibili spiccano i resti del teatro augusteo, il tempio di Apollo e le antiche mura perimetrali. Di notevole importanza è la chiesa di San Paolo di Peltuinum del XII secolo.

Ad Anversa degli Abruzzi saranno visitabili le chiese romaniche di San Marcello, Santa Maria delle Grazie, i ruderi del Castello Normanno e anche la Riserva naturale ‘Gole del Sagittario’. A Sulmona l’itinerario comprenderà la scoperta dei Palazzi e dei cortili del centro storico.

 

GRUPPO FAI MARSICA

LE APERTURE PREVISTE SONO RIMANDATE A SABATO 14 e DOMENICA 15 APRILE

Le visite saranno possibili sabato e domenica in orari 10-13 e 14-17.

A Capistrello sarà visitabile l’Emissario di Claudio/Torlonia.

A Civita D’Antino saranno visitabili Palazzo Ferrante, l’esterno della Casa di Zarthmann, il Cimitero Napoleonico e il Lapidario. A Morino su prenotazione si potranno visitare la Centrale Idroelettrica Enel Green Power “Schioppo2”, la Cascata di Zompo lo Schioppo e il borgo ormai disabitato di Morino Vecchio. A San Vincenzo Valle Roveto si potrà visitare il borgo di Morrea e il Castello e la mostra di Giuseppe Testa; nella vecchia chiesa verrà allestita la mostra fotografica: “Vietnam. Fotografie di guerra” di Ennio Iacobucci 1968-1975.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Le Giornate FAI di Primavera, oltre a essere un momento di incontro prezioso ed emozionante tra il FAI e la gente, sono anche un’importante occasione di condivisione degli obiettivi e della missione della Fondazione. Tutti possono dare il loro sostegno attraverso l’iscrizione annuale (vale tutto l’anno per avere sconti, omaggi e opportunità e in occasione delle Giornate FAI di Primavera per visite esclusive e per corsie preferenziali), oppure con un contributo facoltativo, preferibilmente da 2 a 5 euro, che verrà richiesto all’accesso di ogni luogo aperto. Le straordinarie aperture dell’edizione 2018 di Giornate FAI di Primavera sono rese possibili grazie al fondamentale contributo di importanti aziende: Ferrarelle, acqua ufficiale del FAI, da sette anni prezioso sostenitore dell’evento e presente con il suo Parco Sorgenti di Riardo nella lista dei luoghi visitabili nelle due giornate, sarà affiancata dalla presenza di Enel Energia, la società di Enel che con più di 11 milioni di clienti è leader nel Mercato libero dell’energia, entrambe in qualità di Main Sponsor.  Si rinnova per il quinto anno consecutivo il significativo contributo di Banca Generali, realtà leader in Italia nel private banking che sarà sponsor insieme a Perfetti Van Melle con il brand Golia Herbs, presente con il suo prodotto in una selezione di aperture. DHL Express Italy, in qualità di Logistic Partner, garantirà per il quarto anno consecutivo la movimentazione di tutti i materiali nei siti delle Giornate FAI di Primavera.

Si ringrazia inoltre GEDI Gruppo Editoriale per la consolidata collaborazione.

 

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In collaborazione con la Commissione Europea nell’ambito dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale e con la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Protezione Civile, con il Patrocinio del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, di tutte le Regioni e le Province Autonome italiane e di RAI Responsabilità Sociale.

Il FAI ringrazia Province, Comuni, Soprintendenze, Università, Enti Religiosi, FIAB – Federazione Italiana Amici della Bicicletta, le Istituzioni Pubbliche e Private, i privati cittadini e tutte le aziende che hanno voluto appoggiare la Fondazione, oltre alle 120 Delegazioni, agli 88 Gruppi FAI e agli 86 Gruppi FAI Giovani e ai 7500 volontari che con il loro lavoro capillare e la loro collaborazione rendono possibile l’evento.




FOSSACESIA ADERISCE AL PROGETTO “ABITARE I LUOGHI” E DIVENTA META DI VISITA PER CENTINAIA DI STUDENTI

    Centinaia di studenti provenienti da tutto l’Abruzzo in visita a Fossacesia. Anche per quest’anno, infatti, l’Amministrazione Comunale di Fossacesia ha aderito al progetto “Abitare i luoghi” , promosso dall’Anci, l’Associazione Nazionale Comuni Italiani, dall’Associazione Ricerca Azione di Vasto, di Orazio Di Stefano, dall’Assessorato regionale all’Istruzione e dall’Ufficio Scolastico Regionale. Scopo primario del progetto è quello di far conoscere ai ragazzi frequentanti le scuole dell’Abruzzo e del Molise il proprio territorio, attraverso un approccio differente che li vede veri protagonisti dei luoghi a cui appartengono, secondo una logica che, a 360°, li rende abitanti, appunto, delle località alle quali fanno visita. “E’ un progetto senza dubbio innovativo – dichiara il Sindaco di Fossacesia, Enrico Di Giuseppantonio – al quale abbiamo aderito con interesse già dallo scorso anno, poiché credo fermamente che sia fondamentale fornire ai ragazzi tutti gli strumenti utili affinchè si formi in loro una propria identità territoriale, un senso non solo di conoscenza, ma di appartenenza al proprio territorio”. Il progetto, iniziato da poco per questa annualità, ha già visto l’arrivo a Fossacesia di quasi 500 studenti, molti dei quali provenienti dagli Istituti Superiori di Vasto, anche se nei prossimi giorni arriveranno da altre scuole d’Abruzzo. Il programma predisposto dall’Amministrazione Comunale di Fossacesia prevede la visita guidata alla splendida Abbazia di San Giovanni in Venere, la visita allo storico Palazzo Mayer, dove vi è la Casa Museo della Borghesia ottocentesca e la Mostra della Guerra, oltre che la degustazione di prodotti tipici del territorio all’interno di aziende agricole, cantine e frantoi, aderenti all’iniziativa. “Abbiamo predisposto il progetto presentato alle scuole in maniera tale da far vivere, abitare appunto, Fossacesia ai numerosi ragazzi che vengono a farci visita – conclude Enrico Di Giuseppantonio – e ciò perché riteniamo che un luogo vada conosciuto in tutti i suoi aspetti, storici, artistici, tradizionali, culinari. Il nostro territorio è ricchissimo dal punto di vista paesaggistico, artistico, architettonico, archeologico, culinario, è fatto di antiche tradizioni che non possono e non devono morire. Dobbiamo solo imparare a saper valorizzare al massimo tutto ciò che abbiamo e per farlo dobbiamo partire proprio dai nostri giovani, ai quali abbiamo il dovere morale di trasmettere il valore della bellezza”.



Roma. Zennaro, Corneli e Berardini (M5S): raggiungeremo risultati incisivi per il bene comune

Dichiarazione dei portavoce M5S alla Camera dei Deputati, Valentina Corneli, Antonio Zennaro e Fabio Berardini, in occasione della prima seduta del Parlamento, in svolgimento oggi, venerdì 23 marzo.

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“Oggi prende ufficialmente il via un nuovo percorso per la provincia di Teramo, siamo qui per i tanti cittadini che ci hanno dato la loro fiducia, una forte rappresentanza che siamo sicuri ci aiuterà a raggiungere risultati incisivi e concreti. Porteremo avanti obiettivi e battaglie insieme, attraverso un lavoro congiunto, in Parlamento come sul nostro territorio. Primo urgente intervento una legge per ridurre la restituzione delle tasse ai cittadini residenti nei comuni del cratere e ai migliaia di sfollati della città di Teramo, che a partire da giugno, come prevede la legge di bilancio 2018, dovranno iniziare a restituire interamente e in soli due anni gli importi sospesi a seguito del sisma 2016-2017.”




Conferenza stampa di presentazione del programma delle GIORNATE FAI DI PRIMAVERA della Delegazione FAI di Pescara e del Gruppo FAI di Penne

26esima edizione

GIORNATE FAI DI PRIMAVERA

giovedì 22 marzo ore 11,00

Sala Figlia di Iorio Provincia di Pescara

 

FAI

La delegazione FAI di Pescara presenta il programma delle visite nell’entroterra: “Sulle tracce di un Romanico dimenticato, tra palazzi nobiliari, chiese e abbazie”.

 

 

É convocata per giovedì 22 marzo alle ore 11,00 la conferenza stampa di presentazione del programma della 26esima edizione delle GIORNATE FAI DI PRIMAVERA della delegazione FAI di Pescara e del gruppo FAI di Penne.

 

 

Le Giornate FAI di Primavera in programma nei giorni di sabato 24 e domenica 25 marzo

vedrà l’apertura di numerosi luoghi sul territorio provinciale e regionale molti dei quali abitualmente non accessibili al pubblico.

 

All’incontro parteciperanno la delegata FAI di Pescara Rosaria Morra, il presidente della provincia di Pescara Antonio Di Marco, insieme ai sindaci di Cugnoli Lanfranco Chiola, di Catignano Enrico Valentini, di Civitaquana Angelo Ciarfella e di Penne Mario Semproni.




Teramo. I Carabinieri del Comando Provinciale di Teramo smantellano un’associazione a delinquere finalizzata al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti tra la Campania, l’Abruzzo e le Marche : 11 persone tratte in arresto, numerose perquisizioni effettuate.

Questa mattina alle ore 05,00 i Carabinieri del Comando Provinciale di Teramo, collaborati dal
personale dei Comandi Provinciali di Napoli, Ascoli Piceno ed Ancona, con l’ausilio di unità
cinofile, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare (7 misure in carcere e 4 agli
arresti domiciliari) emessa dal GIP del Tribunale di L’Aquila su richiesta della locale Procura della
Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia nei confronti di 11 indagati, ritenuti responsabili, a
vario titolo, di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti (art. 74 DPR.
309/90), e detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti in concorso (art. 73 D.P.R. 309/90 e 110
C.P.), detenzione illegale di armi e munizioni (artt. 10, 12 e 14 L. 497/74).
Dal mese di Agosto 2017, personale del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Teramo
avviava un’ attività d’indagine finalizzata al contrasto del traffico e spaccio di sostanze
stupefacenti sulla costa della Provincia teramana in particolare Alba Adriatica e
Martinsicuro, che nasceva dall’osservazione e controllo di un soggetto pluripregiudicato
di origine campana, trapiantato da qualche anno sulla fascia costiera della Provincia di
Teramo.
Dalle attività investigative, coordinate dalla Procura Distrettuale de L’Aquila dal Sostituto
Procuratore Dott. David MANCINI, si evidenziava da subito la presenza di un gruppo di
soggetti di origine campana e albanese che avevano attivato un proficuo canale di traffico
di stupefacente del tipo cocaina, hashish e marijuana sull’asse Campania – Abruzzo –

Carabinieri

Marche, rifornendosi dello stupefacente direttamente da soggetti legati a clan camorristici.
Il primo significativo riscontro delle attività investigativa, si ha in data 17 agosto 2017,
quando il personale di questo Nucleo Investigativo traeva in arresto nella flagranza di
reato M. D. in Porto Sant’Elpidio (FM) perché trovato in possesso di ingente quantitativo
di stupefacente del tipo Hashish (Kg. 4 circa) Cocaina (Kg. 1,100 circa) Metanfetamina (gr.
15,97 circa) Marijuana (gr. 38 a lordo) Euro di € 9.590 banconote contanti di vario taglio,
munizionamento comune da sparo (nr. 10 proiettili cal. 7,65 mm e nr. 220 cartucce cal. 12 –
nr. 1 dissuasore di difesa personale a scarica elettrica), telefoni cellulari, nonché tutto il
materiale necessario per lo stoccaggio e il confezionamento
Nel proseguo, le indagini consentivano di raccogliere gravi ed inconfutabili prove
sull’attività di traffico e spaccio messa in atto dalla consorteria criminale oggi disarticolata
dai Carabinieri, numerosi i viaggi monitorati tra la Campania e l’Abruzzo con
insospettabili corrieri che celavano abilmente cospicui quantitativi di stupefacente
soprattutto in autovetture di piccola cilindrata per non destare alcun sospetto, viaggiando
via autostrada. Poi lo stupefacente arrivato in riviera teramana veniva suddiviso in dosi e
smerciato sia sul posto che nelle provincie di Ascoli Piceno, Fermo ed Ancona, dove
l’organizzazione aveva i propri referenti che gestivano lo spaccio ad dettaglio. La cocaina
Marijuana ed Hashish venivano smerciate nei locali notturni della costa teramana e
marchigiana, in luoghi d’intrattenimento frequentati spesso dai più giovani.
In particolare nel corso delle indagini si è proceduto :
 all’arresto in flagranza di reato di 6 persone;
 al sequestro di kg 2 di cocaina, kg 4 di hashish, kg 1 di marijuana;
 € 9.590 banconote contanti di vario taglio,
 di 1 pistola provento di delitto con matricola abrasa e 230 proiettili di vario
calibro .
In data 09 febbraio 2018, personale del Nucleo Investigativo, dava esecuzione al
provvedimento di fermo di indiziato di delitto emesso dal Giudice per le Indagini
Preliminari del Tribunale de L’Aquila nei confronti di uno dei soggetti più importanti del
sodalizio S. U. , prima che lo stesso si rendesse irreperibile.
In data 5 marzo 2018, il G.I.P. presso il Tribunale de l’Aquila – DDA – Dott.ssa Guendalina
BUCCELLA emetteva un’ordinanza di custodia cautelare, di cui :
 7 custodie cautelari in carcere;
 4 custodie cautelari agli arresti domiciliari,
per i delitti previsti e puniti dagli artt. 110-81 C.P. e 74 DPR 309/90 per fatti commessi in
Napoli, Martinsicuro (TE), San Benedetto del Tronto (AP), Porto Sant’Elpidio (FM),
Chiaravalle (AN) e Falconara Marittima (AN), da luglio 2017 a dicembre 2017 .
Questa mattina, oltre 80 Carabinieri davano esecuzione ai provvedimenti cautelari,
unitamente a numerose perquisizioni domiciliari.




“Nell’anno europeo della cultura la città di Mdina Notabile capitale storica di Malta ha concesso a Sciullo della Rocca Ambasciatore d’Abruzzo nel Mondo la Cittadinanza Onoraria“

La Città di Mdina Notabile della Repubblica di Malta, ha concesso la “Cittadinanza Onoraria” a Sergio Paolo Sciullo della Rocca, ambasciatore d’Abruzzo nel mondo, scrittore, giornalista e presidente di  accademie e associazioni culturali, a riconoscimento delle sue attività nel settore della ricerca storica svolte da numerosi anni nella città di Mdina. La distinzione onorifica è stata consegnata dal Sindaco Peter Sant Manduca, tra l’altro rappresentante del Commonwealth a Malta nella sala consiliare del Palazzo Municipale, alla presenza dell’amministrazione comunale e dei collaboratori per le attività culturali Pauline Caruana, Josph Patrick De Bono e Dennis Francalanza nell’anno europeo della cultura.

Foto Arte Asmodeo Rennes




I VINI PIU’ VENDUTI NEI SUPERMERCATI DI ABRUZZO E MOLISE:                    MONTEPULCIANO D’ABRUZZO, TREBBIANO, CERASUOLO, PECORINO, CHARDONNAY

 

 

Le tendenze di acquisto di vino nella Grande distribuzione nel 2017 analizzate da IRI per Vinitaly (Verona dal 15 al 18 aprile)

 

 

(Verona, 7 marzo 2018) – Montepulciano d’Abruzzo, Trebbiano, Cerasuolo, Pecorino, Chardonnay sono i vini più venduti nei supermercati ed ipermercati di Abruzzo e Molise (vini a denominazione d’origine, bottiglia 0,75). Il Montepulciano nonostante una flessione conquista il terzo posto nella classifica nazionale dei vini più venduti con 8 milioni e 441 mila litri venduti per un valore di oltre 32 milioni di euro. Da notare che il Pecorino (prodotto sia nelle Marche che in Abruzzo) è uno dei vini più performanti con una crescita del 12,8% rispetto all’anno precedente. Il dato globale dei vini rosati abruzzesi mostra che il loro peso al di fuori dell’Abruzzo e Molise è rilevante, con una quota di mercato del 13,0%.

E’ quanto emerge dalla ricerca elaborata per Vinitaly (Verona, dal 15 al 18 aprile) dall’istituto di ricerca IRI sui consumi di vino nella Grande distribuzione nel 2017, vedi tabelle allegate.

Vini bianchi fermi, vini a denominazione d’origine, vini regionali, spumanti secchi; questi i vini preferiti dagli italiani nel 2017. I rossi più richiesti provengono da Toscana, Emilia Romagna, Piemonte. I bianchi più richiesti da Veneto, Trentino, Sicilia.

Gli italiani hanno acquistato 648 milioni di litri nella Grande distribuzione, sempre più il canale di vendita principale del vino, per un valore che vede il traguardo dei 2 miliardi di euro (1 miliardo e 849 mila milioni di euro), dati inclusivi dei Discount.

Tra i vini i cui acquisti crescono a doppia cifra: Grillo (Sicilia), Primitivo (Puglia), Ortrugo (Emilia Romagna), Ribolla (Friuli Venezia Giulia), Valpolicella Ripasso (Veneto), Cortese (Piemonte), Passerina (Marche), Chianti Classico (Toscana), Cannonau (Sardegna), Pecorino (Abruzzo/Marche), Falanghina (Campania). Mentre i campioni assoluti rimangono Lambrusco (Emilia Romagna/Lombardia), Chianti (Toscana), Montepulciano d’Abruzzo (Abruzzo).

Le bottiglie da 0,75 a denominazione d’origine crescono nel 2017 del 2% rispetto all’anno precedente con 280 milioni di litri venduti. Gli spumanti (e champagne) aumentano del 4,9% con 68 milioni di litri. Da notare anche la performance del rosato frizzante che cresce del 3,9%.

Prosegue il trend negativo dei “bottiglioni” (fino a 2 litri) che perdono un ulteriore 2,5%, mentre i brick registrano una flessione dello 0,6%. In crescita il formato “bag in box”, ancora di nicchia: +5,4%.

In forte crescita le vendite di vino e spumante biologico che superano i 4 milioni di litri venduti, confermando un percorso che ha ancora ampi margini di crescita.

“Se la quantità di vino acquistato nella Grande Distribuzione è stabile da anni, i consumatori mostrano di apprezzare le novità, accogliendo favorevolmente le proposte delle cantine – spiega Virgilio Romano, Business Insight Director di IRI, coordinatore della ricerca – I vini a denominazione d’origine vendono 5,5 milioni di litri in più nel 2017, così come crescono bollicine e vini bianchi, inoltre aumentano le tipologie regionali che si fanno apprezzare ogni anno per i tassi di crescita. I Vini emergenti si fanno apprezzare per posizionamenti di prezzo non bassi (oltre la metà superiore a 4 €) e questo è un aspetto positivo perché dimostra la disponibilità del consumatore a premiare novità e valore”.

“Il successo degli Spumanti ha spinto molte cantine a dedicarsi a questo prodotto, ormai sulla via della destagionalizzazione nella versione Secco – aggiunge Romano – Infine, i prezzi nel 2018 dovranno sostenere una sfida non banale a causa della vendemmia 2017 poco generosa ed al conseguente rialzo atteso”.

 

“La grande distribuzione organizzata si mantiene un canale di vendita molto importante per il mercato italiano – commenta Giovanni Mantovani, Direttore generale di Veronafiere – capace di far emergere nuovi vini e territori e di assecondare nel tempo la richiesta di prodotti di maggiore qualità anche per il consumo quotidiano. Un’evoluzione che Vinitaly sta seguendo negli anni diventando il luogo di analisi e confronto tra Gdo e settore enologico e soprattutto proponendo alle cantine espositrici incontri B2B con i buyer delle insegne della distribuzione organizzata. Con l’International Packaging Competition Vinitaly da oltre venti anni promuove la cultura del comunicare con efficacia attraverso l’etichetta e la confezione il valore del prodotto”.

 

“Le vendite nella Grande distribuzione illustrano bene i gusti degli italiani con la conferma dei trend positivi di vini a denominazione e spumanti – commenta Giovanni Mantovani, Direttore generale di Veronafiere– Per questo Vinitaly ha sempre dato la parola a esperti, cantine e catene distributive per analizzare questo canale di vendita”.

 

Cantine e insegne della Grande Distribuzione si confronteranno a Vinitaly nella tavola rotonda del 16 aprile, con un focus sul mercato del vino italiano nei supermercati USA. Buyer vino della Gdo italiana e cantine espositrici si incontreranno nell’evento B2B “Gdo Buyers’ Club” del 16 e 17 aprile.

In allegato:

L’anticipazione della ricerca IRI che verrà illustrata nella sua completezza nel corso della citata tavola rotonda, con le tabelle su: andamento totale del mercato (denominazioni e formati); vini fermi e spumanti; peso dei vini regionali a denominazione d’origine sul mercato nazionale; vendite vini bio; classifica dei vini più venduti; classifica dei vini “emergenti”; classifica dei vini più venduti regione per regione.

AnticipazioneRicercaIRIVinitaly2018