Teramo. PD: il capolista della lista collegio proporzionale Teramo-Aquila deve essere del teramano.

Il Partito Democratico della Provincia di Teramo evidenzia come nella discussione regionale relativa alla selezione delle candidature al Parlamento nazionale non si tengano in debita considerazione le ragioni politiche e socio-economico del territorio della Provincia di Teramo, che rischia di non vedere riconosciuto una propria rappresentanza in postazione utile nelle prossime elezioni politiche. Il PD teramano nelle ultime elezioni regionali è stato capace di riportare un significativo risultato, il migliore delle 4 province con il proprio 27.11%, nonostante avesse subito negli ultimi cinque anni la presenza nel territorio di quattro assessori regionali ed il Presidente della Giunta, tutti rappresentanti di partiti che oggi si “ritrovano” nella coalizione di centro-destra.

FOTO ARCHIVIO PD

Il Partito Democratico di Teramo è stata capace di far crescere un’importante classe dirigente e validissimi amministratori che, nonostante la difficile situazione politica, hanno fatto la differenza per l’affermazione al governo della regione Abruzzo.

Le tendenze evidenziate dai sondaggi, con le forze del centrodestra e populiste date in continua crescita, richiedono che il partito si impegni affinché ogni provincia abruzzese possa esprimere un proprio rappresentante in Parlamento. E’ indispensabile quindi che la Provincia di Teramo torni al centro della discussione politica regionale e nazionale soprattutto per le seguenti considerazioni:

Il territorio della provincia di Teramo ha subito gravi perdite economiche con chiusure di molte attività produttive e spopolamento di aree interne a causa dei noti eventi sismici e metereologici, perciò deve ritrovare la sua identità e centralità nella regione Abruzzo.  Il territorio Chieti Pescara infatti può contare sulle opportunità che derivano dal progetto della grande città metropolitana, mentre l’Aquila usufruisce dei numerosi interventi legislativi e di sostegno finanziario post- terremoto 2009.

Le numerose problematiche già note della Provincia di Teramo meritano quindi di essere rappresentate a livello nazionale in modo da garantire il conseguimento di obiettivi importanti di ripresa e di crescita economica.

Il PD di Teramo rileva inoltre che nel prossimo mese di giugno andranno al voto 10 Comuni, tra i quali la città capoluogo Teramo che è stata guidata negli ultimi 15 anni dal centro-destra, l’ultima amministrazione è caduta per le divisioni interne ai partiti di destra.

Una mancata rappresentanza politica territoriale del PD, quindi li aiuterebbe a ricompattarsi impedendo al nostro partito di tornare al governo della città capoluogo; sappiamo fin troppo bene quanto un’occasione mancata potrà danneggiarci. Sottolineando inoltre che i nostri diretti competitors, centrodestra e M5S avranno come capilista personalità della provincia teramana, riteniamo ovvia e strategicamente necessaria al fine di poter condurre una vittoriosa campagna anche nel collegio uninominale, che questa provincia esprima con certezza un rappresentante al Parlamento, avendo valide figure politiche a partire dall’On. Tommaso Ginoble, parlamentare uscente.

Il Coordinamento del Partito Democratico della Provincia di Teramo unanimemente rivendica, quindi, il capolista della lista collegio proporzionale Teramo-Aquila, per salvaguardarne la rappresentanza e il peso politico.

Approvato all’unanimità.




Pescara. PROGETTI OLTREOCEANO PER L’ATTRICE ABRUZZESE CLARISSA LEONE

 

PESCARA – L’attrice abruzzese Clarissa Leone vola oltreoceano per nuovi progetti professionali. Proprio in questi giorni si trova infatti sulle splendide spiagge di Miami per uno shooting fotografico che la vede protagonista. Oltre che a South Beach, la più popolare spiaggia di Miami immortalata da innumerevoli film e telefilm con la sua sabbia bianca, l’acqua trasparente e la vivace architettura Art Déco, i vari set fotografici riguardano anche Ocean Drive, Winwood ovvero la più grande “street artist museum” del mondo con i suoi murales enormi e le oltre settanta gallerie di ogni genere e, infine, Miami Design Disctrictmecca delle arti e della cultura.

Clarissa Leone

L’attrice per l’occasione si è avvalsa di professionalità soprattutto italiane, è infatti abruzzese anche il professionista che è stato scelto come fotografo per il servizio, si tratta di Antonio Vanni, originario di Ortona ma che da ben tre anni si è trasferito nella nota città della Florida dove si occupa di fotografia a 360 gradi, dal fashion al food, architettura, still life, real estate, portrait, wedding e pets. Italiano anche l’hair-stylist Daniele Valentini di Atma Beauty a Miami Beach che si è preso magistralmente cura delle acconciature di Clarissa Leone e che ormai da anni vive e lavora in Florida, mentre il make up è stato affidato alle mani esperte di Marvin Alexander di Miami. Per lo shooting è stato scelto uno street style con gli abiti e le calzature del celebre brand italiano Diesel e alcuni scatti sono stati realizzati con la bicicletta Miami Heat, dal nome della famosa squadra di basket e prodotta dalla Lucky Explorers, azienda di biciclette made in Italy di fama mondiale.




DUOMO DI TERAMO-ATRI. OMELIA DI S. E. MONS. LORENZO LEUZZI, VESCOVO DI TERAMO-ATRI,

 

IN OCCASIONE DELL’INIZIO DEL SUO MINISTERO EPISCOPALE

 

Duomo di Teramo

Cari fratelli e sorelle della Chiesa che è in Teramo-Atri,

 

con grande gioia mi rivolgo a voi chiedendo, fin da questo momento, quella comprensione e quell’affetto propri di chi partecipa agli avvenimenti della storia con gli occhi della fede e la semplicità dei piccoli.

È stata finora l’esperienza della mia vita che, ne sono certo, voi potete e spero vorrete condividere: avere gli occhi della fede e la semplicità dei piccoli sono  il segreto della vita.  Oggi sono qui davanti a voi e in mezzo a voi vivendo con sincero stupore  una nuova tappa della mia esistenza che, come le altre,  non avrei mai pensato di percorrere.

Dopo aver accolto con gioia e affetto filiale la fiducia di Papa Francesco verso la mia persona, ho già sperimentato, incontrando molti di voi, la genuinità e la robustezza della vita di fede e dell’impegno apostolico delle vostre comunità parrocchiali e realtà ecclesiali. Con tutti ho condiviso la gioia di ripartire per scrivere una  nuova tappa della storia antica e feconda della nostra Chiesa.  Questa vostra testimonianza è stata per me motivo di tanta consolazione! Insieme a tutti voi desidero manifestare la mia fraterna gratitudine a S. Ecc. Mons. Michele Seccia che, con totale dedizione e generosità, ha guidato la nostra Chiesa.

L’esperienza che stiamo vivendo ci rimanda a ciò che hanno vissuto i primi discepoli, Pietro, Andrea, Giacomo e Giovanni.

L’evangelista Marco ci ha tramandato che “passando lungo il mare di Galilea, Gesù vide Simone e Andrea” (Mc 1, 16 ).  È lo sguardo del Maestro che ci chiama tutti, non solo i sacerdoti e i consacrati, ad essere suoi collaboratori, pescatori di uomini. Collaboratori chiamati  a condividere con Lui il desiderio di vedere gli avvenimenti della storia con i Suoi occhi e a servirli con la semplicità dei piccoli.

Se talvolta non riusciamo ad accogliere l’annuncio che il “tempo è compiuto”(Mc 1, 15), con le sue impegnative e decisive  esigenze e con la sua brevità – come ci hanno ricordato il profeta Giona (cf. Giona 5,10) e l’apostolo Paolo (cf 1 Cor 7,29) – è perché siamo tentati ad invertire il paradigma del discepolo del Maestro: insistiamo a voler vedere Lui in qualcosa o in qualcuno  piuttosto che camminare con Lui nella storia e costruirla  con Lui.

E’ la tentazione dell’evidenza della fede, scientificamente o logicamente compiuta, che ci libera da  ogni responsabilità. Vorrei condividere con voi l’invocazione del beato Paolo VI, che hanno segnato il mio cammino di fede nella mia Chiesa di Trani-Barletta e Bisceglie nel lontano 1978 e che tante volte, prima di addormentarmi, ho riascoltato: “Signore, tu non hai esaudito la nostra supplica” (Roma 13 maggio 1978). E’ un’invocazione che ci ricorda che ogni discepolo è chiamato a coniugare quotidianamente, nel suo impegno di costruzione della Chiesa e della società, la certezza della fede e la novità, talvolta imprevedibile, del cammino reale e storico che il Signore ci suggerisce di percorrere.  Di fronte alle difficoltà impreviste e, talvolta, drammatiche,  come è stata per voi l’esperienza del terremoto, possiamo restare delusi o sentirci abbandonati. E’ il momento, invece,  in cui siamo invitati a verificare e a superare le nostre preoccupazioni e a ripartire con sano realismo.

Di fronte a noi c’è la grande illusione dell’uomo contemporaneo, forse anche della stessa comunità cristiana, preoccupato di raggiungere il successo immediato, talvolta a qualunque prezzo. Voler vedere Dio  senza lasciarsi trasformare il cuore e la mente da Lui è la grande tentazione di tutti, anche dei battezzati!

Oggi, insieme, vogliamo accogliere l’incertezza e il disorientamento dell’uomo contemporaneo riscoprendo e testimoniando che la chiamata del Maestro non è quella della sequela di un fondatore sia pure di una religione di alto valore religioso o sociale (CF. Francesco, Messaggio per la Giornata Mondiale Missionaria 2017). È la chiamata che ciascuno di noi ha desiderato da sempre fin dal giorno della sua nascita nel tempo: essere chiamati per nome! È la chiamata che dona all’uomo la sua identità, la sua stabilità e l’eternità.

 

Non è la chiamata ad essere funzionari o, come pensavano i maestri del sospetto, ad essere dipendenti, sia pure di Dio. È la chiamata a costruire la storia portando in essa la forza trasformatrice del Vangelo, l’unica capace di promuovere un vero sviluppo integrale dell’uomo e della società.

Cari fratelli e sorelle,

prima di partire da Roma il Signore mi ha concesso il grande dono di consegnare il Vangelo di Marco, che viene proclamato in questo anno liturgico, agli universitari. Un gesto semplice ma, per me, di grande responsabilità.

Vorrei, insieme a voi, passare per le vie delle vostre Città chiamando ogni uomo e ogni donna,  senza distinzione o pregiudizio, dando voce al desiderio del Signore Gesù di vederli. Papa Francesco, fin dall’inizio del suo pontificato, ci ha ricordato che la Chiesa non è una aggregazione religiosa o sociale (cf. Francesco, Messaggio per la Giornata Missionaria 2013), ma è il luogo dove gli uomini e le donne possono incontrare il Maestro e accogliere quotidianamente il suo invito: “Venite dietro a me” (Mc 1, 17).

La missione della Chiesa, ci ricorda papa Francesco, non è quella di aggregare l’uomo a sé, ma di generarlo alla vita nuova che lo rende capace di essere protagonista nella storia, sia ecclesiale che sociale. È il desiderio di Dio che si ravvede sempre, anche di fronte alle nostre incertezze, affinché ogni uomo possa incontrarlo, come ci ha ricordato il profeta Giona: “e Dio si ravvide riguardo al male che aveva minacciato di fare loro e non lo fece” (Gv 3, 10).

E’ la via per riscoprire insieme la gioia della missione evangelizzatrice della Chiesa che Papa Francesco ci ha descritto nell’Evangelii Gaudium. Un testo che, con saggezza e realismo, sintetizza il cammino della Chiesa del Concilio e che insieme vogliamo riscoprire per servire quello che il Papa chiama il cambiamento d’epoca. Come non ricordare l’invito di papa Francesco a rileggere il suo testo e a confrontarlo con l’Esortazione apostolica del beato Paolo VI, la Evangelii Nuntiandi? (Cf. Francesco, Discorso al convegno ecclesiale della Chiesa di Roma, 16 giugno 2014). Vorrei che questo binomio potesse  animare i primi passi del nostro camminare insieme per tentare, per ciò che ci sarà concesso dal nostro Maestro, di superare quella fase di transizione che avevo indicato nel mio primo messaggio.

Il cambiamento d’epoca, infatti, richiede di compiere un ulteriore passo in avanti riannodando quel rapporto tra evangelizzazione e annuncio della salvezza, così come ci viene descritto nelle due Esortazioni apostoliche. Dobbiamo farlo non per noi, ma per il mondo, rispondendo con generosità e creatività alla chiamata del Maestro, dando un volto a quei pescatori di uomini a cui il Signore desidera affidare il Suo Vangelo.

Non dobbiamo avere paura di prendere coscienza del fatto che il cambiamento d’epoca chiede alla nostra Chiesa di essere coraggiosa e intrepida, di essere consapevole che il futuro dei nostri fratelli dipende dal loro incontro personale con il Maestro. Se il Signore ci chiede di essere pescatori di uomini non lo fa per costituire un gruppo di élite spirituale o sociale, ma per porre nella storia la sua Chiesa, suo Corpo Mistico.

Oggi insieme vogliamo anche noi, come Pietro e Andrea, Giacomo e Giovanni, rinnovare la gioia di lasciare le reti che ci separano da Lui e di seguirLo. Sono certo che verranno con noi tanti amici, anche lontani, che saranno affascinati dal sapere che il Maestro è ancora presente nella storia. Sì, il Maestro, è qui, in mezzo a noi che con dolcezza e fiducia ci ricorda: vi farò diventare pescatori di uomini (Cf. Mc 1,17).

Cari amici e amiche,

la storia ha urgente bisogno di discepoli del Maestro capaci di vedere la storia con i Suoi occhi.

E noi non  vogliamo e non dobbiamo deluderLo!

Questo passaggio dalla tentazione di voler vedere Lui nella storia al vedere la storia con i Suoi occhi è il più grande servizio che il cambiamento d‘epoca chiede alla nostra Chiesa. È la meta tracciata dal Concilio Vaticano II e riaffermata dalla due Esortazioni apostoliche.

Il primo impegno che la società contemporanea chiede di percorrere alla nostra Chiesa è quello di promuovere insieme tre forme della carità: quella samaritana, quella intellettuale e quella politica. Forse non siamo preparati a questa distinzione. Forse questa articolazione potrebbe essere considerata  riservata agli addetti ai lavori, superflua e, addirittura, insignificante. Certo tutto sarebbe più facile, ma non adeguato al cambiamento d’epoca. La sinfonia della carità, samaritana, intellettuale, politica,  è il frutto della Chiesa del Concilio, di quella nuova coscienza di Chiesa che è la risposta, forse ambiziosa, alla domanda che ha pervaso i lavori conciliari: “Chiesa, cosa dici di te stessa?” (cf. Paolo VI, Discorso di apertura del secondo periodo del Concilio, 29 settembre 1963).

A noi è affidato l’entusiasmante compito, che ho potuto già sperimentare nella Chiesa che è in Roma, di non separare mai l’una dalle altre, ma di promuoverle insieme con decisione e vigore. Sarà la vera sfida del nostro camminare insieme. La società contemporanea deve essere costruita e non assistita e i battezzati, nella ricchezza dei  diversi carismi e competenze, sia ecclesiali che sociali, sono chiamati ad assumere nell’incontro personale con il Signore la responsabilità storica di accogliere e servire le sfide che si presentano davanti a noi. Come ci insegna papa Francesco, non si può trasformare il Cristianesimo in un messaggio religioso o sociale. In tal modo la stessa azione evangelizzatrice della Chiesa si ridurrebbe, usando le parole dell’Evangelii Nuntiandi, a semplice opera di verniciatura superficiale (cf. EN n. 20).

E tra le sfide che sono davanti a noi  vorrei richiamare quella della ricostruzione! Ripartire insieme superando la logica dell’assistenzialismo per promuovere una nuova cultura del territorio coinvolgendo tutte le realtà ecclesiali, culturali e istituzionali. Da sempre ho imparato a guardare a tutte le realtà con rispetto e fiducia. Senza rispetto e fiducia non si può costruire quel noi-tutti che papa Francesco aveva indicato nel discorso al Parlamento europeo (Cf. Francesco, Discorso al Parlamento europeo, 25 novembre 2014).

Per promuovere questo progetto, il passaggio dal tutti-noi al noi-tutti, è necessario superare la cultura dell’effimero che pervade la società contemporanea e che è rivelatrice che il cambiamento d’epoca deve essere ancora compreso e servito nella sua vera natura. E’ quella cultura che si sviluppa quando si offusca l’onestà intellettuale e  ci impedisce di uscire dalla lunga transizione.

A voi, uomini e donne laboriosi e sobri,  della Chiesa di Teramo-Atri non sarà difficile condividere con me le parole di Aldo Moro: “La stagione dei diritti si rivelerà effimera  se non nascerà una nuova stagione dei doveri. Questo Paese non si salverà, la stagione dei diritti e delle libertà si rivelerà effimera se in Italia non nascerà un nuovo senso del dovere” (20 marzo 1976).

È un monito che ancora oggi risuona nel mio cuore e che mi ricorda gli anni della mia vita di studente nell’Università a Bari. A voi giovani, che non avete vissuto gli anni della contestazione e del terrorismo, vorrei affidare queste parole. Sono certo che esse risuoneranno nei vostri cuori e nelle vostre menti come parole amiche e confidenziali. Non lasciatevi illudere dagli annunci di nuove primavere: oggi sono qui per dire a tutti voi, vicini e lontani, che l’unica primavera che merita la vostra fiducia è quella che hanno vissuto le donne quando si sono recate al sepolcro e hanno scoperto che il Crocifisso non era più là (Cf. Mc 16,6).

Ma dove incontrare il Maestro, se è Risorto,  mi chiederete.

A voi rivolgo un invito appassionato a non aver paura di inserirvi nelle comunità ecclesiali, quelle più vicine a voi, nelle Parrocchie, nelle cappellanie, nei vari gruppi di cui è ricca la nostra Chiesa. Negli anni giovanili anch’io mi sono inserito in Parrocchia e nei gruppi associativi dove ho imparato ad essere cristiano e cittadino. Innanzitutto ho imparato a studiare. E poi mi sono preparato alla scelta definitiva. Senza la scelta definitiva non si può vivere in pienezza la propria storicità. Non si può frequentare i gruppi ecclesiali senza mai decidersi per una scelta definitiva!  Cari giovani, il Risorto vi chiede di studiare e di acquisire un bagaglio culturale necessario per affrontare quotidianamente le sfide di una società sempre più complessa ed esigente. Mi permetto di rivolgere un particolare appello alle istituzioni: create le condizioni perché ogni giovane possa mettere a frutto i propri talenti.

Nella nostra Chiesa abbiamo un grande dono: il Santuario di S. Gabriele dell’Addolorata. Pensando ai lavori del prossimo Sinodo dei Vescovi, vorrei manifestarvi il mio auspicio che il Santuario diventi sempre di più un vero e proprio laboratorio internazionale per e con i giovani.

A voi sacerdoti, miei amati fratelli, ai consacrati e alle consacrate, a tutti i responsabili e agli animatori delle diverse realtà ecclesiali desidero rivolgere un particolare pensiero di gratitudine per l’intensa attività che svolgete anche in situazioni di precarietà strutturale e organizzativa. Con animo pieno d’ammirazione e di speranza oso invitarvi ad accogliere e conservare gelosamente l’invito del beato Paolo VI rivolto al termine dei lavori del Concilio agli uomini dell’umanesimo laico, presentando il cammino della Chiesa: “dategli merito” (cf. Paolo VI, Discorso nell’ultima sessione del Concilio, 7 dicembre 1965). Non siamo soli ad accogliere questa responsabilità. Pregano con noi e per noi tante comunità, a cominciare dai monasteri delle monache Clarisse e Benedettine, tanti fratelli e sorelle ammalati e sofferenti che offrono la  loro vita per noi. A loro il nostro grazie e il nostro ricordo al Signore.

Cari fratelli e sorelle,

l’invito del beato Paolo VI, di cui spero si possa celebrare in questo anno la canonizzazione,  deve diventare l’assillo di tutti noi, se davvero vogliamo essere pescatori di uomini. Dobbiamo conquistare la stima, l’amicizia e la simpatia di tutti, perché la Chiesa è per tutti. Non sarà difficile se saremo noi stessi, gioiosi e costanti nel costruire la Chiesa e la società.

Agli amici che si riconoscono nell’umanesimo laico desidero rivolgere un particolare e deferente appello: non chiedete alla Chiesa ciò  che essa non può e non deve dare. È in gioco il futuro dell’uomo e non le strategie culturali o politiche. Davanti  a noi c’è il cambiamento d’epoca e non il primato di questa o di quella opinione. La realtà è molto più complessa di ciò che si pensi.

Così come è già accaduto in passato, quando la fede cristiana ha permeato la cultura ed è stata promotrice della secolarità della società, della partecipazione, della dignità trascendente dell’uomo,  anche oggi è possibile, anzi doveroso, elaborare insieme una nuova cultura che serva il cambiamento d’epoca superando quello stato d’animo di nostalgia e di delusione che pervade il  cuore di tanti uomini e donne dopo gli avvenimenti del 1989, del 2001 e del 2008. Insieme possiamo entrare con fiducia in quella stagione dei doveri che è l’aurora di un nuovo sviluppo umano integrale.

Cari fratelli e sorelle,

questa sera tornerete a casa certamente con il ricordo di aver conosciuto il nuovo Vescovo, ma la vera gioia si consoliderà nella nostra vita se insieme decideremo di amare  e seguire il Maestro.

Lui, il Risorto, attende la nostra generosa risposta!

Sarà Lui a donare a tutti noi la capacità di vedere i nostri fratelli e sorelle con i Suoi occhi, perché solo i Suoi occhi sono capaci di aprire i nostri orizzonti, quelli di un amore che promuove e non strumentalizza. Forse non saremo esaltati, fotografati, ripresi dalle telecamere. Nessuno parlerà di noi. Non preoccupatevi!  Preoccupiamoci di lasciare nel cuore di tutti il passaggio e la tenerezza di un amore disinteressato, come quello dell’amore del Maestro.

A tutti, in particolare ai fratelli che sono nella malattia o vivono particolari momenti di difficoltà sociale ed economica, portiamo la gioia che abbiamo sperimentato questa sera: il Maestro è in mezzo a noi e ci vuole con sé nel tempo e oltre il tempo.

Affidiamo a Maria e all’intercessione dei Santi patroni, San Berardo e Santa Reparata, e del  compatrono, S. Gabriele dell’Addolorata,  il  nostro cammino di discepoli del Risorto che desiderano vedere la storia con i Suoi occhi.

Così sia!

+ Lorenzo Leuzzi

 




“IL PROFESSORE D’ORCHESTRA PIERO RAFFAELLI METTE IN MUSICA LA POESIA DELL’ALPINO SCIULLO “LA CAMPANA DELL’AMICIZIA” DEDICATA A MONTE PIANA E LA DONA AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SERGIO MATTARELLA”

Sorpresa per il Capo Gruppo A.N.A di Monguelfo Roberto Ballini che ha espresso viva soddisfazione per avere ricevuto dal Professore d’orchestra Piero Raffaelli di San Giorgio di Cesena uno spartito nel quale ha messo in musica la poesia dell’alpino abruzzese e socio decano Sergio Paolo Sciullo della Rocca, intitolata “La Campana dell’Amicizia” già presente in molti libri e testi specializzati, scritta in occasione del 70° anniversario dal termine della Prima Guerra mondiale dopo avere realizzato e donato la Campana dell’Amicizia sul Monte Piana sita nel Vallon dei Castrati tra la prima linea Italo – Austriaca. Giova ricordare che la campana venne inaugurata e benedetta il 31.07.1988 da Don Miche D’Auria Medaglia d’Argento al Valore Militare, cappellano degli arditi nella campagna di Russia, alla presenza di numerose Associazione Combattentistiche e d’Arma, del Soccorso Alpino al tempo coordinato dal Dott. Rolando Ruscelli di San Candido, di Alpini provenienti dalle varie località d’Italia e di alcuni reduci che combatterono a Monte Piana sia italiani e sia austriaci. Oggi la Campana degli Alpini a Monte Piana costituisce punto d’incontro e simbolo di quel campo di battaglia. La composizione in musica e parole è stata donata e presentata dal Prof. Raffaelli in occasione delle recenti festività natalizie al Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella.

SPARTITO PROF RAFFAELLI.[1]




IL CAPITANO DI VASCELLO DONATO DE CAROLIS È IL NUOVO DIRETTORE MARITTIMO DELL’ABRUZZO, DEL MOLISE E DELLE ISOLE TREMITI

 

 

Cambio di comando al vertice della Direzione Marittima di Pescara. Dopo tre anni di comando, il Contrammiraglio Enrico Moretti lascia la sede di Pescara, per andare a ricoprire il prestigioso incarico di Direttore Marittimo delle Marche, al Capitano di Vascello (CP) Donato De Carolis – ex Comandante della Capitaneria di porto di Ortona e già in passato Comandante in seconda della Direzione Marittima di Pescara.

MARINA

Questa mattina all’interno di uno degli hangar del 3° Nucleo Aereo Guardia Costiera di Pescara con la partecipazione delle più alte cariche istituzionali religiose militari, e locali, ha avuto luogo la cerimonia del passaggio di consegne. Prima di procedere alle formalità di rito, l’Ammiraglio Moretti ha rivolto un sentito discorso di saluto alla Città, agli illustri ospiti e non ha mancato di ripercorrere con la memoria alcuni episodi salienti del periodo di Comando trascorso a Pescara e relativi alle vicende del Porto.

MARINA

Un lunghissimo e caloroso applauso ha avvolto l’Ammiraglio alla fine del suo intervento, segno dell’affetto, della stima e della riconoscenza della comunità locale e di tutto il Suo personale, per l’uomo, il militare, il Comandante che si è guadagnato negli anni, con la sua rettitudine, il suo costante ed incondizionato impegno e con un modo di fare sempre improntato alla correttezza ed al rispetto, una sincera gratitudine.

Al termine del saluto, formalizzato dinanzi all’Ammiraglio Ispettore Capo Vincenzo Melone, Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto ed alla presenza del Comandante Militare Marittimo Sud, Ammiraglio di Divisione Salvatore Vitiello, l’Ammiraglio Moretti ha recitato la formula di riconoscimento per la cessione del comando a favore del Comandante De Carolis.

Assunto il comando, ha quindi preso la parola il nuovo Direttore Marittimo dell’Abruzzo, del Molise e delle Isole Tremiti che ha dichiarato da subito la propria volontà di continuare con responsabilità e senso del dovere sulla strada tracciata dal suo predecessore, assicurando il proprio impegno per una sollecita risoluzione delle problematiche portuali di Pescara e degli altri sorgitori di tutta la Direzione Marittima.

Al termine della cerimonia tutti gli ospiti sono stati accolti, per brindare insieme e per augurare “Buon Vento” per i rispettivi nuovi incarichi dai protagonisti dell’odierna cerimonia in un adiacente hangar, dove è stato allestito un vin d’honneur con la collaborazione degli studenti dell’istituto Alberghiero “De Cecco” di Pescara sapientemente guidati dai propri docenti nell’ambito del progetto di “alternanza scuola-lavoro”.




SABATO 20 GENNAIO INAUGURAZIONE A CHIETI SEDE REGIONALE AMBIENTE E/E’ VITA

 

 

Sabato 20 gennaio alle ore 13,00 a Chieti, in Viale Europa al civico 19, si svolgerà l’inaugurazione della sede regionale di Ambiente e/è Vita.

Benigno D’Orazio Gianni Letta

Presenzierà all’evento il dottor Gianni Letta, socio onorario e come tale componente del Consiglio nazionale dell’associazione. Saranno inoltre presenti il Presidente Benigno D’Orazio, il Segretario nazionale Fernando Ferrara, il Consigliere nazionale Lorenzo Sospiri e il Segretario regionale Patrizio Schiazza.

L’inaugurazione rappresenta un momento fondamentale nel processo di espansione e consolidamento dell’associazione – ha affermato D’Orazio – che ha raggiunto ormai trentamila iscritti ed è diffusa su tutto il territorio nazionale con sedi un po’ ovunque. In Abruzzo – ha proseguito – l’Associazione gestisce cinque Riserve regionali ed è fortemente radicata sul territorio. ‘L’uomo al centro dell’ambiente’ è una formula vincente poiché coniuga le necessità della salvaguardia dell’ambiente con le esigenze dello sviluppo sostenibile’.

L’associazione, che recentemente è stata confermata tra le poche di rango ministeriale, fa dell’educazione ambientale il suo elemento di forza affinché ci sia una società moderna e più sensibile ai temi ambientali.

Il 2017 si è chiuso con il Congresso nazionale e con il consolidamento dell’Associazione su tutto il territorio nazionale. Obiettivo del nuovo anno è quello di realizzare il progetto ‘Italia sostenibile’ ovvero, un decalogo di iniziative sul piano nazionale che possano permettere al nostro paese di essere evoluto in un contesto di rispetto ambientale.




“Regione Abruzzo: spesi 133 milioni per la sanità passiva e la priorità del Presidente D’Alfonso è candidarsi alle Politiche.”

“Stando ai dati dell’Agenzia Sanitaria regionale sulla mobilità passiva solo nel 2016 ci sono stati 36 mila malati abruzzesi che hanno scelto di curarsi fuori regione a fronte di una spesa totale cha inciso sui conti della sanità regionale pari a 133 milioni di euro” afferma il coordinatore provinciale di Chieti Nicola Campitelli. “Diversi presidi sono in affanno come ad esempio l’ospedale di Lanciano che è praticamente in emergenza prenotazioni, basti pensare che ci sono oltre 600 mammografie bloccate da luglio, tac impossibile da prenotare, ecografie che si fanno dopo circa 600 giorni di attesa e risonanze che funzionano 8 giorni al mese. In aggiunta ci sono i lavori al pronto soccorso iniziati e mai finiti con un notevole disagio per tutti gli utenti non solo di Lanciano ma di tutto il comprensorio”.

Interviene il responsabile regionale del dipartimento sanità Sergio Guerri: “Come se ciò non bastasse, a luglio 2017 il pronto soccorso dell’ospedale civile di Ortona è stato declassato a posto di primo intervento, con l’ordine di girare i pazienti ai pronto soccorso di Chieti e Lanciano, ormai prossimi al collasso. Sempre quest’estate la magnifica gestione D’Alfonso aveva tentato di ridurre quasi a zero l’operatività dell’ospedale di Penne, a non più di quattro mesi dalla tragedia di Rigopiano. Intervento rientrato per l’ondata di proteste suscitate. Ultima perla, il tentativo della regione di recuperare (unico caso in Italia) i soldi dell’indennità di rischio ai medici della continuità assistenziale della regione. Evidentemente per la Regione si tratta di lavoro privo di rischio”.

“il principale pensiero dei componenti di questo governo regionale targato Pd – prosegue Campitelli – con a capo Luciano D’Alfonso è abbandonare la barca e cercare un posto al sole a Roma come senatore o deputato. Non sarebbe più giusto portare a termine l’incarico ricevuto dai cittadini cercando di mantenere quella famosa promessa ‘di voler coccolare i malati’ o ci siamo già dimenticati?”




Il pianoforte di Michele Di Toro incontra il sassofono di Piero Delle Monache a Pescara: il concerto delle emozioni

Nasce dall’incontro di due grandi protagonisti del jazz italiano il primo concerto del 2018 della rassegna “sabato in concerto jazz”, cartellone della Fondazione Pescarabruzzo, organizzato dall’associazione Archivi Sonori, con la direzione artistica di Maurizio Rolli.

Dopo una serie di concerti nella Provincia, si torna nel capoluogo adriatico. Sabato 20 gennaio a Pescara, alle ore 18 (Corso Umberto 83, Maison Des Arts, ingresso libero consentito dalle 17.30 fino ad esaurimento posti), ci sarà il live del duo Michele Di Toro (pianoforte) e Piero Delle Monache (sassofono).

Uno spazio  fatto di emozioni, un concerto in anteprima per il pubblico pescarese.  Alcuni punti fermi, tra questi, il brano scritto da Michele Di Toro “La favola continua” e quello composto da Piero Delle Monache “La risacca”, per il resto alcune canzoni indimenticabili della musica italiana e tanta improvvisazione fatta di ritmi incalzanti ed eleganti, che si alternano a momenti dove dominano melodia e dolcezza.

“E’ un piacere suonare con Piero – dice il pianista Michele Di Toro – siamo molto amici nella vita, mi piace il suo modo di trattare il suono, non si perde in virtuosismi fini a se stessi, esce dal cliché del classico sassofonista jazz. Sarà il concerto delle emozioni, quelle che cercheremo di regalare al pubblico e che siamo certi ci restituiranno”.

“Collaboriamo dalla fine del 2014 – aggiunge il sassofonista Piero Delle Monache – si tratta di un progetto musicale davvero valido, che vogliamo condividere con il pubblico, per questo diventerà anche un disco. L’intenzione è quella di registrare. Ogni concerto è diverso dagli altri, unico, anche questa volta sarà così”.

L’appuntamento è dunque fissato per sabato 20 gennaio a Pescara. Il duo Michele Di Toro – Piero Delle Monache è pronto a stupire.




MANIFESTAZIONE REGIONALE CGIL, CISL E UIL “PIÙ LAVORO E PIÙ SVILUPPO PER L’ABRUZZO”

L’iniziativa sabato 3 febbraio 2018 a Lanciano: ecco richieste e proposte dei tre sindacati

Pescara, 18 gennaio 2018 – Scendono in piazza Cgil, Cisl e Uil per chiedere “Più lavoro e più sviluppo per l’Abruzzo”. Scendono in piazza unitariamente per riaccendere i riflettori sui temi dell’occupazione e dello sviluppo in una regione che fa fatica ad agganciare il treno della ripresa.

La manifestazione regionale è in programma sabato 3 febbraio 2018 a Lanciano: il concentramento è previsto alle ore 9.00 in piazzale Achille Cuonzo da dove, alle 10.00, partirà il corteo che confluirà in piazza dei Frentani. Qui sono previsti gli interventi di Sandro Del Fattore, segretario regionale Cgil Abruzzo, Lucio Petrongolo, responsabile Cisl Chieti, e alcuni delegati, mentre le conclusioni saranno a cura di Guglielmo Loy, segretario nazionale Uil.

Tanti e importanti i temi al centro della manifestazione, in un Abruzzo che cresce meno di altre regioni, ed è alle prese con ben centonove vertenze tuttora aperte in ogni angolo della regione, tra cui alcune particolarmente delicate come quelle Honeywell e Intecs, con migliaia di posti a rischio.

Alle istituzioni regionali e nazionali Cgil, Cisl e Uil chiederanno in primo luogo di riformulare gli ammortizzatori socialiper sostenere il superamento delle crisi industriali, la tenuta ed il rilancio dei siti produttivi: si tratta di strumenti necessari proprio in contesti economici come quello abruzzese, alle prese con andamenti non sempre robusti e costanti. Inoltre, i tre sindacati ribadiranno una richiesta avanzata più volte: accelerare l’attuazione del Patto per lo Sviluppo, della Carta di Pescara e del Masterplan, leva centrale in una fase come quella attuale, in cui è indispensabile il rilancio degli investimenti per tornare a crescere. Con la manifestazione di Lanciano, poi, si chiederà a gran voce di rispettare e sviluppare le intese sottoscritte con il sindacato, ma anche di accelerare la ricostruzione dei territori colpiti dai vari eventi sismici che si sono succeduti a partire dal 2009. Infine, il tema dell’occupazione dovrà avere un ruolo centrale in ogni agenda politica, ragion per cui Cgil, Cisl e Uil chiederanno con forza di promuovere un piano straordinario per l’occupazione, in particolare giovanile e femminile.

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#CgilCislUil

Le segreterie regionali Cgil, Cisl e Uil




LUIGI DI MAIO IN ABRUZZO IL 21 GENNAIO PER LA TAPPA DEL RALLY PER L’ITALIA 

Luigi Di Maio a Penne nella scorsa visita in Abruzzo

Arriva in Abruzzo il 21 gennaio la tappa del Rally per l’Italia, il tour di eventi e convegni che vede impegnato il candidato Premier del M5S Luigi Di Maio in tutte le regioni Italiane. Un’agenda fitta di impegni per Di Maio che vuole condividere con tutti gli abruzzesi il programma di Governo che è stato votato dai cittadini iscritti sulla piattaforma Rousseau. In programma visite a L’Aquila, Chieti, Pescara e Vasto. Ad accompagnare il candidato Premier ci sarà Sara Marcozzi, consigliere regionale designata dallo stesso Di Maio quale responsabile della campagna elettorale M5S in Abruzzo. Seguiranno il tour di Luigi Di Maio anche i consiglieri regionali Pietro Smargiassi, Domenico Pettinari, Gianluca Ranieri e Riccardo Mercante.
“L’Arrivo di Luigi Di Maio in Abruzzo è un momento molto importante” spiega Sara Marcozzi “illustreremo a tutti gli abruzzesi il programma di Governo del Movimento 5 stelle. Un programma costruito sulle scelte che i cittadini hanno espresso attraverso la Piattaforma Rousseau e che quindi è stato redatto sulla base delle reali necessità degli italiani e degli abruzzesi. Nelle numerose tappe della giornata incontreremo associazioni di categoria e tanti cittadini, questi ultimi l’unici lobbisti che interessano al M5S. Siamo certi, e lo sono sempre più italiani, che il M5S sia l’unica alternativa credibile ai vecchi partiti e alle improbabili coalizioni che litigano sui temi ancor prima di essere eletti. Quello del M5S è un percorso che va dritto verso il governo di questo Paese. Una lista, un programma, un premier. Siamo una realtà solida, che punta alla competenza e all’onestà, un binomio finora sconosciuto agli italiani. In Abruzzo, inoltre, il M5S è particolarmente radicato e credibile e, stando ai sondaggi, le intenzioni di voto degli abruzzesi lo vedono, da tempo, al primo posto con un deciso 35%. È certamente il frutto dell’instancabile lavoro svolto ogni giorno da tutti noi” conclude Marcozzi.

Di seguito l’agenda del Candidato Premier per il M5S:

Ore 11 – L’AQUILA.  passeggiata nel centro storico, incontro con cittadini e commercianti locali;

Ore 14 – CHIETI Incontro con associazioni di categoria,  Camera di Commercio;

Ore 16 – PESCARA Intervento Villaggio Rousseau, Aurum Pescara;

Ore 19 – VASTO Incontro con i cittadini, Politeana Ruzzi.