NOVEMBRE 1943 – L’ECCIDIO DI PIETRANSIERI: LA SOPRAVVISSUTA RACCONTA… di Mario Setta

 

 

A Pietransieri, una frazione di Roccaraso, nel mese di novembre del 1943, alla contrada Lìmmari, si verifica un eccidio terrificante: 128 persone trucidate. Vengono uccisi complessivamente 128 abitanti: 42 uomini e 86 donne. Fra di loro, 42 bambini (di cui 34 al di sotto dei dieci anni e uno, Gianfranco Guido, di appena un mese. La “ragione” di questa assurda strage resta tuttora ignota e fuori da ogni logica. Di questo incredibile e atroce misfatto, Virginia Macerelli, nata nel 1936, unica sopravvissuta, racconta:

Sacrario di Pietransieri

“A novembre, cominciarono a venire i tedeschi. Dicevano che dovevamo scappare perché il paese doveva essere distrutto. Si sono presi tutti gli uomini per la guerra, anche mio padre ed altri due miei fratelli, quelli più grandi. Dopo, Pietransieri è stata sfollata, perché bombardavano il paese e mettevano fuoco alle case. Siamo andati alle masserie, a Limmari. Mia madre con sei figli è andata a Limmari e siamo stati per due notti sotto un albero, con una tenda. Avevamo tutti fatto delle tende. I tedeschi venivano, ci interrogavano, bombardavano il paese e prendevano tutti gli animali, i maiali e quello che trovavano. Il 16 novembre per primo hanno preso mio fratello. L’ hanno portato a Pietransieri con i maiali e l’hanno ucciso. Poi hanno preso l’altro mio fratello e l’hanno ucciso in un boschetto. Noi siamo rimasti sotto la tenda per altri cinque giorni. Poi, il 21 novembre, sono venuti di nuovo i tedeschi dicendo che dovevano ammazzare tutti quanti… Poi venne un tedesco, era bravo, e ci disse che dovevamo scappare, perché sarebbe venuta la SS e tutti kaputt. Con la mano aveva fatto cenno: tutti kaputt. Abbiamo cominciato a scappare verso Castel di Sangro… Dopo mezz’ ora è arrivata la SS e ci hanno raggruppati. C’era un tronco d’albero e hanno fatto sedere la gente intorno.  Poi hanno messo una mina, grande come un vaso di fiori e l’hanno fatta saltare. Dopo che la mina era scoppiata, i tedeschi cominciarono ad uccidere i feriti con la mitragliatrice. Io stavo sotto braccio a mamma. Ero la più piccola dei figli. Si sa che quando c’è un pericolo la madre stringe a sé tutti i figli. Io ero la più piccola e così mi ha abbracciato. Mia madre aveva uno scialle sulle spalle e come i tedeschi hanno mitragliato è caduta ed è morta              all’istante. Io sono caduta sotto a mamma e sono rimasta lì, lo scialle di mamma mi aveva coperto… Tutti strillavano. La prima volta che hanno cominciato ad uccidere che urli si sentivano! Poi è rimasto solo silenzio. Non si sentivano neanche più gli uccelli. Niente! Non si sentiva niente. Tutto il mondo era silenzio. Sono rimasta lì sotto a mamma, zitta, non parlavo. Ero piena di buchi, sono piena di buchi. Buchi che passano da parte a parte. Dopo un po’ ho cominciato a muovermi, ma ho visto che c’erano solo morti. Uno sopra l’altro, tutti morti. Avevo alzato la testa quando ero ancora sotto a mamma ed avevo visto mio fratello che mi stava vicino. Mi ha detto: Virginia, è morta mamma? Io gli risposi di sì. Era morta sull’ istante, l’avevo morta su di me. Mio fratello aveva un buco fatto con la mitragliatrice. Un buco da parte a parte che gli aveva trapassato un occhio. Poi, dopo che gli avevo risposto, abbassò la testa e morì anche lui… I tedeschi si erano allontanati un bel po’, avevano ammazzato e se n’erano andati. Dopo un po’ però sono ritornati  per vedere se i morti erano davvero morti. Andavano con la pistola in mano, e con il piede spostavano la gente. Allora io abbassai la testa sotto lo scialle di mamma e così non mi videro. Chi invece si muoveva ancora, veniva ucciso con un colpo di pistola alla testa. Sono rimasta sotto a quei cadaveri per due giorni e due notti. Poi, dopo tutto questo tempo, ho visto due donne di Pietransieri che venivano lì vicino. Allora le chiamai, perché le avevo riconosciute e chiesi loro se mi potevano portare via. Mi sollevarono dai morti e mi portarono vicino ad un ruscello d’acqua. Poi mi dissero: “Adesso vediamo se c’è qualcuno della tua famiglia, così ti mandiamo a prendere. Tu aspetta qui”.  Loro non mi poterono portare via, perché ognuno cercava di  scappare  per salvarsi. Sono rimasta vicino a quel ruscello un’altra notte, insieme ad un ragazzo che si era salvato. Questo ragazzo stava peggio di me, era ferito gravemente alle mani e poi non poteva camminare. Quella notte, quelle due donne ci misero dentro ad una mangiatoia in una masseria, dove c’erano gli animali. Era notte tardi e vennero ancora i tedeschi. Questa volta misero fuoco alla masseria. Cadevano tutte le travi di legno del soffitto. Ci cadevano addosso grossi carboni. Dissi a quel ragazzo che si chiamava Flavio: ‘Se non ci hanno uccisi i tedeschi, mica dobbiamo morire abbruciati’, e così siamo saltati giù dalla mangiatoia. Poi tutti e due ci siamo rotolati per terra e siamo usciti dalla masseria. Siamo andati vicino ad un ruscello d’acqua. Stavamo tutti e due stesi per terra. La mattina seguente, i tedeschi andavano ancora in giro con il fucile in mano. Così dissi a Flavio: “Questi abbaiano come i cani, quindi non sono italiani. Tornano un’altra volta”. Forse è stato Iddio… Stavamo stesi per terra come morti, e come i tedeschi sono venuti ci puntavano il fucile dietro le spalle, e con il piede ci muovevano per vedere se eravamo morti.  Niente. Noi non ci siamo mossi. Né io né Flavio. Quelli dissero: “ja, ja, kaputt, kaputt” e se ne andarono. Più tardi, sempre di mattina, arrivò mia nonna che era viva e che era stata in un’ altra masseria. Quelle donne che mi avevano visto le avevano detto che stavo lì. La sentivo strillare. Chiamava e chiamava i miei fratelli, mia sorella e mia mamma, ma sapeva che erano morti. Lo faceva con disperazione. Poi chiamava me: “Virginia, Virginia”. Era venuta con un’altra donna. Si avvicinarono ed avevano una pizza fatta con il pane. Quelli sono bambini ed avranno fame, pensavano. Ma io neanche dopo otto giorni ho potuto mangiare. Quel ragazzo invece ha preso la pizza e l’ha mangiata.  Mia nonna quel ragazzo non l’ha potuto portare. Era ferito peggio di me. Quando mia nonna mi prendeva sotto le gambe io strillavo, se mi prendeva sotto le braccia lo stesso. Mia nonna diceva: “Come faccio a portarti, figuriamoci Flavio”. Poi mi prese per una spalla, dove avevo meno dolore e mi caricò su di sé. Quel ragazzo è rimasto lì, non l’ hanno potuto portare. Mi hanno portato in una masseria dove c’era tanta gente di Pietransieri, che si era salvata. Quando mi videro ero un vaso di sangue. I panni mi si erano attaccati  addosso, ero senza scarpe… Non sapevano dove mettere le mani. Dicevano: “E ora come facciamo?” Non mi potevano toccare perché i panni mi si erano attaccati addosso; dopo quei giorni il sangue si era assutto (asciugato) addosso.  Così prepararono un caldaio d’acqua, lo misero in una bagnarola e mi calarono lì dentro per un bel po’. Poi una donna di Pietransieri, che ora è morta, cominciò con una forbice a tagliare piano piano i vestiti. Quando mi tolsero tutto e videro tutti quei buchi, tutte quelle ferite, strillarono loro per me. Io ho cinque buchi, al braccio, al petto e alle gambe. Alla fine mi lavarono tutta e con qualcosa di lino mi disinfettarono i buchi. Dopo mi avvolsero dentro un lenzuolo, senza mettermi niente addosso e mi sistemarono in quella masseria. Acqua e sale mi hanno guarito… Le donne che mi avevano curato andarono il giorno dopo a prendere Flavio, per salvare quell’altra anima di Dio. Così dicevano le donne di allora. Ma non era andato nessuno a prenderlo. Aveva camminato molto perché lo ritrovarono in un’altra masseria. Morto. Dopo, da Pietransieri io, mia nonna e quella vecchietta andammo a S. Demetrio, dove siamo rimasti fino alla fine della guerra…”

(cfr.  “Terra di Libertà” a cura di Maria Rosaria La Morgia e Mario Setta)

 




Roseto degli Abruzzi. Sabato 18 novembre convegno “Per non dimenticare”

Torna per la sesta edizione l’iniziativa “Cefalonia 1943 – 2017 – Per non dimenticare”, allestita dal Circolo filatelico numismatico rosetano, presieduto da Emidio D’Ilario, dalla associazione culturale Terra e mare e dal periodico Roseto news, diretto da Luciano Di Giulio, con il patrocinio del Comune di Roseto degli Abruzzi.

Da mercoledì 15 a sabato 18 novembre, a Villa Paris, saranno allestite diverse mostre (con ingresso gratuito e con orario di apertura 9,30-12,30 e 15,30-18,30). Sabato mattina si terrà il convegno con la partecipazione del sindaco, Sabatino Di Girolamo, e gli interventi e le presentazioni di volumi da parte di Marco Lodi, Mario De Bonis, Vitoronzo Pastore, Francesco Fagnani. Modera il giornalista Walter De Berardinis. Durante il convegno è prevista l’apertura di un ufficio postale distaccato e un annullo speciale, con autorizzazione del ministero della Difesa.

Dopo la commemorazione dei caduti della Acqui, il ricordo dei rosetani prigionieri nei campi tedeschi, in questo appuntamento, saranno ricordati anche i 24 rosetani caduti dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943.

La manifestazione si articola con:
�- una mostra di immagini di avvenimenti successivi all’armistizio, riprodotte su pannelli, rappresentanti contesti operativi e protagonisti italiani dopo la rottura del l’alleanza con i tedeschi;�- una esposizione di libri e riviste sul tema Cefalonia cui si aggiungono anche quelli relativi agli Internati Militari Italiani (I.m.i.);
– un convegno con approfondimento degli argomenti trattati nella mostra fotografica e presentazione dei libri di Francesco Fagnani e Vitoronzo Pastore;
– l’obliterazione di cartoline commemorative con due annulli tematici filatelici.
�Ci sarà anche un ricordo di due amici e collaboratori che non ci sono più: Giovanni Capanna e Giorgio Mattioli. Il primo, instancabile testimone della ferocia nazista nei confronti dei suoi coetanei. Giorgio Mattioli, poliedrico artista, ha rappresentato in varie forme il dramma dei tanti giovani caduti, lasciando alle opere il compito di tramandare il nostro sentimento di riconoscenza.

https://www.facebook.com/rosetodegliabruzzite/photos/a.402545899854776.1073741825.277042945738406/1329985087110848/?type=3


�“Come presidente e a nome di tutti gli associati del Circolo che rappresento”, dice Emidio D’Ilario, “voglio ricordare che l’organizzazione di una manifestazione di tale portata, a livello nazionale, sia per l’importanza del tema ma principalmente per il rispetto dovuto ai caduti dei tragici combattimenti del settembre 1943, fa onore a tutti i cittadini e alla città di Roseto degli Abruzzi”.
�Le mostre sono dedicate a
• “La Posta militare dei gruppi da combattimento”.
• “Uomini in guerra”
• “I libri raccontano Cefalonia”
• Uniformi dell’Aeronautica militare

“La memoria ci permette di continuare a vivere nel presente ciò che è accaduto nel passato”, sottolinea il sindaco di Roseto, Sabatino Di Girolamo, “ed è particolarmente importante anche per i fatti spiacevoli o drammatici.La memoria ci consente di crescere, di diventare migliori, di imparare dagli errori.La memoria è fondamentale per tramandare ai giovani, a chi verrà dopo di noi, i fatti importanti.�E’ una iniziativa benemerita, dunque, “Cefalonia 1943 / 2017 – Per non dimenticare”, portata avanti con cura e passione dal Circolo filatelico numismatico rosetano e dalla associazione culturale Terra e mare”.
(nella foto la moglie e il figlio del reduce Giovanni Capanna con lo staff di Per non dimenticare)

 — conWalter De Berardinis




Abruzzo. Il CRESA presenta ABruzzESi , una serie di studi che, prendendo spunto dal progetto nazionale dell’Istat BES, vuole indagare su molteplici aspetti della società che ne determinano il grado di benessere e ne influenzano una possibile crescita equa e sostenibile.

 

ABruzzESi” è un ulteriore prova dell’appassionato spirito di servizio che il CRESA da quasi 50 anni dimostra nei confronti dell’Abruzzo – dichiara Roberto Di Vincenzo, presidente del CRESA -, spirito di servizio che ha portato alla produzione sistematica di studi e ricerche sulle dinamiche socio-economiche regionali. Con ABruzzESi – prosegue il Presidente – il CRESA apre, con un linguaggio chiaro e semplice, trattando argomenti di interesse comune oltre che specialistico, la propria attività non più solo o prevalentemente agli esperti e agli addetti ai lavori ma ai cittadini tutti, abruzzesi e non, a tutti coloro che vogliono conoscere la nostra regione”.

foto litorale a nord del Tordino – spiaggia Giulianova

Si inizia dalla salute – conclude Di Vincenzo – con un focus su speranza di vita e qualità della sopravvivenza, mortalità per fasce di età, percezione dello stato fisico e psicologico, abitudini e stili di vita.

Le donne sono in Abruzzo come nel resto del paese più longeve degli uomini: le bambine nate nel 2015 hanno un’aspettativa di vita di 84,6 anni, i bambini di 80,2, le 65enni di 22 anni e i 65enni di 18,9, valori tutti allineati o lievemente superiori a quelli medi nazionali. Negli ultimi anni si assiste ad una riduzione del divario di genere dovuto ad un allungamento della vita alla nascita degli uomini più consistente di quello delle donne.

Migliora nel complesso, grazie agli enormi progressi della medicina, la qualità della sopravvivenza, ma nella popolazione adulta e anziana, soprattutto nella componente femminile, resta lungo il periodo medio di vita affetta da problemi di salute e da limitazioni funzionali nelle attività quotidiane. Per i nati nel 2015 si prevede un periodo non in buona salute che equivale a più di un quarto (uomini) e a circa un terzo (donne) della vita. Per i 65enni, maschi e femmine l’aspettativa di vita con limitazioni funzionali è pari a più della metà degli anni che restano loro da vivere. La qualità della sopravvivenza in Abruzzo mostra tra il 2009 e il 2015 un miglioramento della componente femminile e un aumento del periodo con limitazioni funzionali della componente maschile.

I valori regionali del 2013 della mortalità per tumore letti di per sé non sono allarmanti: nel 2013 sono morti per tale causa 8,6 maschi adulti e 6,9 femmine adulte ogni 10.000 residenti di pari età e genere, valori assai inferiori alla media nazionale (9,7 e 7,6 per diecimila) e a tutte le ripartizioni italiane. Ad essere allarmante è l’andamento del tasso di mortalità per tumori nel medio periodo: a fronte di una media nazionale in decremento, in regione quello maschile si contrae meno e quello femminile aumenta.

Le demenze e malattie del sistema nervoso hanno mietuto nel 2013 28,5 vittime tra gli anziani e 27,5 tra le anziane ogni 10.000 residenti stessa età e stesso sesso. Anche per la mortalità per demenze e malattie del sistema nervoso, più accentuata nelle regioni come l’Abruzzo in cui si assiste ad un invecchiamento particolarmente rapido della popolazione, la prospettiva a medio termine è preoccupante, più per le donne che per gli uomini.

L’Abruzzo si conferma virtuoso per la decrescente mortalità giovanileper accidenti di trasporto (0,7 per diecimila tra i ragazzi e 1,0 per diecimila tra le ragazze contro una media nazionale del 1,1 e 0,3 per diecimila), con un calo dal 2006 consistente superiore nel complesso a tutte le altre regioni. Gli accidenti di trasporto tuttavia restano la principale causa di morte per i ragazzi e la seconda, dopo i tumori, per le ragazze.

La percezione della salutefisica, in Abruzzo come nel resto del Paese, è migliorata e, al contrario, è peggiorata assai più che nella media nazionale, quella della salute psicologica. Gli uomini hanno un’opinione sul loro stato di salute fisica e psicologica migliore delle donne (fisica: 51,8 contro 50,8; psicologica: 50,0 contro 48,1). Negli ultimi anni ad innalzarsi è il solo valore dell’indice di salute fisica, particolarmente femminile. Per quanto riguarda il benessere psicologico, invece, l’andamento nel tempo è decrescente, in particolare per gli uomini.

Fumo (uomini: 28,5%; donne: 15,1%) , consumo a rischio di alcolici (uomini: 24,7%; donne: 7,7%), sovrappeso (uomini: 57,7%; donne: 36,7%), mancanza di attività fisica (uomini:36,9%; donne: 45,1%), consumo di adeguate porzioni giornaliere di vegetali(uomini: 9,2%; donne: 15,2%) il quadro abruzzese è prevalentemente a tinte fosche, con valori migliori della maggior parte delle altre regioni solo per i comportamenti a rischio nel consumo di alcolici e, nella componente femminile, per la diffusione del fumo. I comportamenti maschili e femminili divergono profondamente e fanno emergere nel tempo un atteggiamento più responsabile da parte delle donne, le cui performance nel controllo del peso, nella rinuncia al fumo e all’assunzione a rischio di alcolici e anche nell’abitudine alla pratica regolare di attività sportive, pur restando nel complesso meno soddisfacenti della media nazionale, mostrano decisi miglioramenti tra ilo 2005 e il 2015. Tende a peggiorare vistosamente, soprattutto per gli uomini, l’abitudine a non consumare quantità sufficienti di frutta e verdura.

Per approfondimenti consultare i documenti

http://www.cresa.it/site/comunicato-stampa-abruzzesi-e-salute/

—————————— —————————— —————

CRESA
Centro Regionale di Studi e Ricerche Economico Sociali
istituito dalle Camere di Commercio d’Abruzzo




Nei giorni scorsi sono stati sequestrati due bovini incustoditi nella frazione Molino Salomone di Tornimparte.

 

Il sequestro, che è stato eseguito dai Carabinieri Forestali della Stazione di Tornimparte sulla base di un’ordinanza emessa in giorno 7 novembre dal Sindaco, si è reso necessario dato lo stato di abbandono in cui versavano i bovini. Gli animali, di proprietà di un allevamento del Nord Italia, erano all’alpeggio sulle montagne di Lucoli; da tempo erano discesi a Tornimparte, fino ad arrivare in prossimità di un’arteria di grande traffico quale è la strada provinciale “Amiternina”, costituendo un serio pericolo per la circolazione stradale. Anche in questa occasione è emersa la totale sinergia tra l’Amministrazione Comunale e le Forze dell’Ordine (Carabinieri Forestali e Carabinieri) finalizzata a garantire la pubblica incolumità ed il rispetto delle regole. L’Amministrazione Comunale di Tornimparte continua a mantenere un rapporto diretto e di sostegno a tutti gli operatori zootecnici del Territorio ritenendo questo settore strategico per uno sviluppo sostenibile delle Aree Interne.




FOSSACESIA, RECUPERO AREA EX TORRE DELL’ACQUA: DOMANI A BRESCIA LA FIRMA DELLA CONVENZIONE CON LA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI.

Domani, il sindaco Enrico Di Giuseppantonio sarà a Brescia per firmare la convenzione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri per il finanziamento del progetto, presentato dall’Amministrazione Comunale di Fossacesia nella primavera scorsa, che consentirà interventi sull’ex serbatoio idrico di Fossacesia, che si trasformerà in centro culturale e sociale. Si tratta del progetto, denominato “Una torre per la città”, che permetterà il recupero della vecchia torre e la riqualificazione urbanistica dell’intera area semiperiferica del centro di Fossacesia. “Il finanziamento ci darà la possibilità di riconvertire un’area di Fossacesia centrale e strategica, e ci permetterà, tra l’altro, di offrire opportunità lavorative per i giovani, soprattutto nel campo della cultura e del sociale. Nel progetto è previsto l’inserimento di spazi utili a promuovere l’incontro e lo scambio collettivo, al fine di limitare la marginalizzazione e l’isolamento sociale». La cerimonia, presieduta dal Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Maria Elena Boschi, si terrà nel salone Vanvitelliano di Palazzo della Loggia a Brescia, prima città della graduatoria nazionale di 451 progetti – di cui 45 ammessi a finanziamento – nella quale Fossacesia si è classificata al 27° posto, dopo grandi città come Firenze,  Macerata e La Spezia. Gli interventi approvati rientrano nel Piano Nazionale per la riqualificazione sociale e culturale delle aree urbane degradate emanato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri nell’autunno del 2015. Il progetto si pone come obiettivo non solo quello di effettuare un recupero architettonico della torre dell’acqua, manufatto realizzato oltre 50 anni fa, ma anche e soprattutto di valorizzare l’intera area circostante, dandogli una nuova dinamicità sociale e culturale e rivitalizzando l’intero territorio anche dal punto di vista produttivo. Le opere previste riguardano la demolizione di due immobili fatiscenti ubicati sul fianco di via Lanciano, al fine di connettere la strada con il territorio circostante. Sarà realizzata inoltre una grande area adibita a verde pubblico con un parco giochi e panchine, dove sarà possibile organizzare anche manifestazioni e laboratori didattici legati principalmente alle tradizioni locali. Fulcro del progetto è la riconversione della torre a luogo adibito ad attività culturali e sociali. Nello specifico sarà realizzata un’area museale dedicata alla storica cultura della pesca e dei trabocchi. Un’altra area sarà dedicata a centro di ascolto per minori e adulti vittime di disagi e abusi ed infine nell’ultima zona sarà realizzato un centro culturale, con sala conferenze dove poter svolgere attività di formazione per giovani e adulti, riunioni, meeting e incontri con la cittadinanza. Le attività che vi verranno svolte saranno tutte finalizzate all’interscambio fra generazioni di culture, mestieri e tradizioni. Infine nell’area antistante la torre sarà realizzata  una struttura con funzione di Infopoint e accoglienza per la città.



MOVIMENTO ANIMALISTA ABRUZZO, OGGI “PROVA DI FORZA E DI ORGANIZZAZIONE” 



Chieti la responsabile provinciale Paola Stollavagli
L’Aquila il responsabile provinciale Michele Taddei
Pescara il responsabile provinciale Rodolfo Bronzi e la vice Giovanna Piccinino
Teramo il responsabile Luigi Provviserio

Prova di forza e di organizzazione per il Movimento animalista, che punta a consolidare e rafforzare il suo patrimonio di consensi, già stimato da Ipr Marketing tra l’1,5 e il 3,5 per cento, in vista delle tornate elettorali di primavera: politiche, regionali, amministrative. Questa mattina, in tutte le provincie italiane, i dirigenti locali del Movimento fondato dall’on. Michela Vittoria Brambilla hanno presentato ai media se stessi, i coordinamenti, il programma nazionale “Agenda per un’Italia migliore” e quello specifico per il loro territorio.
“L’odierna iniziativa “in contemporanea” – sottolinea l’ex ministro, presidente nazionale del Movimento – dà la misura del nostro radicamento sul territorio. A pochi mesi dall’evento fondativo del 20 maggio scorso – ricorda – le nostre rappresentanze si sono diffuse nelle Regioni e nelle città, i media (giornali, tv e web) ci hanno dedicato ampio spazio (attenzione di cui li ringraziamo) e i sondaggi, quando siamo ancora lontani dal voto e la partita è tutta da giocare, ci danno responsi molto incoraggianti.  Perciò contiamo di portare nelle istituzioni gente nostra, l’avanguardia dell’Italia migliore che in parte già esiste e che vogliamo costruire. Sta a noi impegnarci per raccogliere un numero sempre maggiore di consensi, ascoltando la voce di tutti i cittadini e in particolare di quelli che, delusi, si sono allontanati dalla politica. Risultati lusinghieri sono a portata di mano”.




CONFINDUSTRIA SULL’AREA DI PUNTA PENNA A VASTO: SIAMO PER IL RISPETTO DELLE REGOLE

 

Con riferimento ad alcune pagina web che riportano il cosiddetto dossier che alcune associazioni ambientaliste hanno presentato all’amministrazione comunale di Vasto, Confindustria Chieti Pescara ribadisce fermamente che l’impegno preliminare del Sistema imprese è la sostenibilità in ogni suo aspetto: ambientale, sociale, finanziario e rimanda al mittente le inaccettabili accuse gratuite degli ambientalisti.

Forse che le associazioni cosiddette ambientaliste arriveranno a voler far chiudere anche le autostrade? Ragionando con la loro testa si potrebbe dire che tanto, si sa, c’è sempre qualcuno che supera i limiti di velocità, sono inutilmente pericolose, anzi, complici di omicidi!

Le precisazioni seguenti interessano, di fatto, il presente ed il futuro delle aziende insediate da decenni nell’area consortile (ARAP) di Punta Penna.

Gennaro Zecca Presidente di Confindustria Chieti Pescara sostiene “le nuove incertezze che derivano dal riaccendersi del forte dibattito nella città di Vasto non devono far perdere quelle occasioni di crescita che, fortunatamente e nonostante la crisi, alcune imprese continuano a proporre”.

Come ribadito in più sedi e più occasioni Confindustria è contro tutti i tentativi di disinformazione portati avanti per creare nuove e infondate paure nella cittadinanza, ed è a favore dello sviluppo industriale sostenibile in parallelo con la tutela delle aree protette e delle risorse naturali del nostro territorio.

“Quando gli impianti hanno superato favorevolmente le valutazioni degli organismi competenti perché -si domanda esterefatto Gennaro Zecca – si pensa sistematicamente ad ostacolare la presenza di attività industriali, sia nuove che storiche? Ciò dimostra una visione limitata e miope che può creare danni irreparabili al nostro tessuto economico già fragile e stravolto dalla crisi economica globale.”

“Imprese e lavoratori vastesi – incalza Zecca – hanno bisogno di certezze e hanno diritto di sapere se le loro attività hanno un futuro oppure no. L’incertezza, l’impossibilità di programmare e di fare impresa pur nel rispetto delle regole, è una malattia mortale che farà perdere molti posti di lavoro e l’economia locale subirà un tracollo di cui qualcuno, prima o poi, dovrà farsi carico”.

Le aziende (come Puccioni) hanno ottenuto le rispettive autorizzazioni legittimamente, in conformità con tutti gli strumenti urbanistici vigenti rispettando, quindi, tutte le prescrizioni stabilite dagli Enti preposti al controllo. Inoltre, si sottovaluta la storica presenza di un comparto industriale da sempre attivo e importantissimo per l’economia della città e del territorio circostante, ancor prima dell’istituzione della riserva naturale.

Viviamo in uno Stato di diritto, esistono la pianificazione urbanistica e le norme: tutti, imprenditori, società civile, associazioni e istituzioni politiche, sono tenuti ad rispettarle!

Nessuno chiede o sostiene gli interessi dell’industria a prescindere, si vuole solo che tutti sappiano quali sono le regole ed ancor più che tutti le rispettino.

Per quanto riguarda il Porto di Vasto sono già state effettuate scelte strategiche ed investimenti importanti, orientati anche allo sviluppo delle attività industriali, attraverso il nuovo Piano Regolatore e l’ampliamento delle infrastrutture. 
Il futuro dell’industria del comprensorio, della Regione ed il futuro del Porto sono indissolubilmente legati a pena di una reciproca marginalizzazione.

“Auspichiamo una volta per tutte – conclude Zecca – che nelle sedi istituzionali si tenga nel dovuto conto il punto di vista delle tante imprese che sinora, nel rispetto delle regole, hanno dato al territorio lavoro e ricchezza e di quelle che si apprestano a farlo avendo pressoché concluso gli iter autorizzativi previ importanti investimenti. Si tratta di un tessuto d’imprese sano e che, con l’ausilio di tecnologie avanzate e di alto profilo, apporterà, quotidianamente, notevole valore aggiunto al nostro territorio”.

 

 

CONFINDUSTRIA CHIETI PESCARA




Pescara. MOVIMENTO PER LA VITA: MARTEDĺ IL TERZO INCONTRO DEL CORSO DI FORMAZIONE PER VIVERE IL VOLONTARIATO

 

“Una rete per accogliere la vita”: di questo si parlerà nel terzo incontro del corso di formazione per volontari ed aspiranti tali che il Movimento per la Vita ed il Centro di Aiuto alla Vita di Pescara stanno realizzando. L’appuntamento si terrà martedì a partire dalle 16 nella Sala Figlia di Iorio della Provincia di Pescara, in piazza Italia, 1. In particolare ci saranno la dott.ssa Gemma Andreini, Presidente della Commissione Pari Opportunità della Regione Abruzzo e Past Presidente del Club Soroptimist. La dott.ssa Andreini illustrerà l’esperienza della “culla per la vita” e quindi dell’assistenza fornita ai bambini abbandonati dopo la loro nascita. Si parlerà poi di affido familiare con gli operatori del Servizio Affido del Comune di Pescara e la testimonianza di una famiglia affidataria. Subito dopo saranno presentate alcune attività nelle quali si articola l’attività del volontariato per la vita: il Cav e i suoi servizi, l’Sos Vita, il Centro di ascolto e la gestione degli aiuti materiali. All’incontro sono stati invitati anche gli studenti delle scuole, per i quali, agli incontri in programma si aggiungeranno 20 ore di tirocinio per i ragazzi delle scuole superiori, che potranno vivere l’esperienza indimenticabile del volontariato ed acquisire 20 crediti scolastici, grazie alla disponibilità di Centro di Aiuto alla Vita, AGBE (Associazione Genitori Bambini Emopatici), AGE (Associazione Italiana Genitori), ANFASS (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con disabilità intellettiva e7o relazionale), Misericordia ed Unitalsi (Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali).




Abruzzo. MOVIMENTO ANIMALISTA, OGGI MOVIMENTO ANIMALISTA, OGGI “PROVA DI FORZA E DI ORGANIZZAZIONE” IN TUTTE LE PROVINCIE

 

Prova di forza e di organizzazione per il Movimento animalista, che punta a consolidare e rafforzare il suo patrimonio di consensi, già stimato da Ipr Marketing tra l’1,5 e il 3,5 per cento, in vista delle tornate elettorali di

ministro del turismo michela vittoria brambilla_inaugurazione baubeach_peschiera del garda
l’ex ministro del turismo michela vittoria brambilla_inaugurazione baubeach_peschiera del garda

primavera: politiche, regionali, amministrative. Questa mattina, in tutte le provincie italiane, i dirigenti locali del Movimento fondato dall’on. Michela Vittoria Brambilla hanno presentato ai media se stessi, i coordinamenti, il programma nazionale “Agenda per un’Italia migliore” e quello specifico per il loro territorio.

“L’odierna iniziativa “in contemporanea” – sottolinea l’ex ministro, presidente nazionale del Movimento – dà la misura del nostro radicamento sul territorio. “A pochi mesi dall’evento fondativo del 20 maggio scorso – ricorda – le nostre rappresentanze si sono diffuse nelle Regioni e nelle città, i media (giornali, tv e web) ci hanno dedicato ampio spazio (attenzione di cui li ringraziamo) e i sondaggi, quando siamo ancora lontani dal voto e la partita è tutta da giocare, ci danno responsi molto incoraggianti.  Perciò contiamo di portare nelle istituzioni gente nostra, l’avanguardia dell’Italia migliore che in parte già esiste e che vogliamo costruire. Sta a noi impegnarci per raccogliere un numero sempre maggiore di consensi, ascoltando la voce di tutti i cittadini e in particolare di quelli che, delusi, si sono allontanati dalla politica. Risultati lusinghieri sono a portata di mano”.

ABRUZZO

CHIETI: Libreria De Luca, Via C. De Lollis, 12, ore 11.00

L’AQUILA: “Nero Caffe”, C.so Vittorio Emauele, 45, ore 16.00

PESCARA: Palazzo della Provincia di Pescara, ore 11.00

TERAMO: Libreria Cafè Empatia, Via Giannina Milli, 4, ore 11.00

CALABRIA

CATANZARO: Sala Concerti presso Comune di Catanzaro, ore 11.30

COSENZA: Sala degli Stemmi nel Palazzo del Governo in piazza XV marzo a Cosenza, ore 11.00

VIBO VALENTIA: Sistema Bibliotecario Vibonese, Palazzo Santa Chiara, Via Ruggero il Normanno, ore 11.00

CAMPANIA

AVELLINO: Caffè Araganose, Mugnano del Cardinale (AV), Via Roma 134, ore 11.00

BENEVENTO: Hotel President Benevento, ore 11.00

CASERTA: Ce.Fo.R.S. (Centro Formazione Ricerche e Servizi per le Imprese), Via L. Einaudi, Marcianise (CE), ore 10.00

NAPOLI: Comune di Napoli, Sala Nugnes, Ingresso Via Verdi, ore 11.00

SALERNO: Biblioteca Comunale, Corso Vittorio Emanuele II, 52, Nocera Inferiore (SA), ore 17.00

EMILIA ROMAGNA

BOLOGNA: Complesso del Baraccano, via Santo Stefano 119/2, sala 1, ore 11.00

FORLI CESENA: Sala riunioni del Quartiere Centro Urbano, Corso Sozzi, 81 a Cesena (FC), ore 11.00

MODENA: Consulta Tutela Ambientale, Via Panni 167, Modena, ore 11:00

RAVENNA: Sala del Consiglio, Via Aquileia, 13, ore 11.00

RIMINI: Litoraneo Suite Hotel, in via Regina Elena n. 22, Sala Smeraldo, ore 11:00

FRIULI VENEZIA GIULIA

GORIZIA: Palazzo Municipale, Sala “DORA BASSI” di Via Garibaldi, n.7, ore 11.00.

PORDENONE: Caffè Municipio in Corso Vittorio Emanuele II, 58, ore 11.00

TRIESTE: Bar Veggie, Galleria Tergesteo, 2, ore 11.00

UDINE: Caffè Caucigh, via Gemona n. 36, ore 11.00

LAZIO

FROSINONE: Auditorium New Orleans, Piazza San Francesco Isola del Liri (FR), ore 11.00

LATINA: Torre Pontina, via Utente, 27, Piano 37, ore 11.00

RIETI: Pharmix, via Salaria per Roma 33, ore 11.00

ROMA: Teatro Flavio, Via G.M. Crescimbeni, 19 (Colosseo), ore 11.00

VITERBO: sede di Obiettivo Impresa, Via Ippolito Nievo, 27, ore 11.00

LIGURIA

GENOVA: Sede Movimento Animalista di Genova, Via Assarotti, 17, ore 11.00

LOMBARDIA

BERGAMO: Via Guglielmo Mattioli, 14, ore 11.00

BRESCIA: Parco Hotel, Ca’Noa, ore 11.00

COMO: Centro Civico di Abate Muggiò, Trecallo Cascina Massee, V S. Antonio, ore 11.00

LODI: Caffetteria Albarola, Via Maestri del lavoro, 11, ore 11.00

MANTOVA: Sala Arcobaleno, Spazio Aperto Sant’Antonio, P.le Chiesa Sant’Antionio di Porto Mantovano (MN), ore 15.00

MILANO: Palazzo Marino, Sala Stampa, ore 11,00

MONZA E BRIANZA: Via Turati 8 Binario 7, ore 11,00

PAVIA: Sala San Martino di Tours” del Comune, ore 11,00

SONDRIO: Saletta del Ristorante, Hotel Strada Statale dello Stelvio, ore 11.00

VARESE: Comune, Sala Matrimoni, Via Sacco, ore 11.00

MARCHE

ASCOLI PICENO: Libreria Rinascita piazza Roma alle ore 11.00

PESARO URBINO: Sala Rossa del Comune di Pesaro in Piazza del Popolo n° 1, ore 11.00

MOLISE

ISERNIA: Sala Gialla, Palazzo della Provincia di Isernia, ore 11.00

PIEMONTE

ALESSANDRIA: Biblioteca Comunale di Alessandria “sala Bobbio”, Piazza Vittorio Veneto 1, ore 11.00

VERCELLI: Sala del Centro Incontro c/o sede Istituto Bonfantini, Via Vittorio Veneto, 9, ore 11.00

TORINO: Caffè Vergano, Corso IV Novembre, Rivoli (TO), ore 11.00

PUGLIA

BARI: Piazza di Via Argiro, Bari, ore 11.00

BARLETTA ANDRIA TRANI: Sala Athenaeum sita in Barletta alla via Madonna degli Angeli n. 29, ore 11.00

BRINDISI: Palazzo Granafei, Nervegna, Via Duomo 20, ore 11.00

LECCE: Sala “Motus Animi”, Via Trinchese 95/A, ore 11.00

TARANTO: Hotel Europa, Via Roma, ore 11.00

SARDEGNA

CAGLIARI: Ex Distilleria, Via Ampère, 2, Cagliari, ore 11.00

NUORO: Sala Salesiani, Via Sandro Pertini, 40, ore 11.00

SASSARI: Sala Riunioni di Viale Trento, 10, ore 11.00

SICILIA

CATANIA: Palazzo della Cultura, Sala CCP, ore 10.30
MESSINA: sede della ALS S.R.L., Viale S. Martino 365, ore 11.00

RAGUSA: New Service srl, Via Forlanini n. 2, ore 9.30

PALERMO: Villa Niscemi, Sala delle Carrozze, ore 11.00

TOSCANA

AREZZO: Hotel Minerva, Sala Petrarca, 4, ore 11.00

LIVORNO: Hotel Tornese, Via Galliano, 36, Marina di Cecina (LI), ore 11.00

PISA: Sede Movimento Animalista di Pisa, via S. Antonio, 21, ore 11.00

PRATO: Art Hotel Museo, Viale della Repubblica, 289, ore 11.00

MASSA CARRARA: Sala del Comune, Via Portafabbrica, n. 1, ore 11.00

UMBRIA

TERNI: Classic Hotel Tulipano Sala Convegni “Marmore” Via C. A. dalla Chiesa 24, ore 11.00

VENETO

TREVISO: Sala di via Collalto, 26, ore 11.00

VENEZIA: locale “O’ Legrenzi” sito a Venezia-Mestre in Calle Giovanni Legrenzi 3, ore 18.00

VERONA: Sala Stampa del Comune, ore 11.00

VICENZA: Saletta Angarano, Bassano del Grappa (VI), ore 17.00

ROVIGO: Interporto di Rovigo, Viale delle Industrie, 53, ore 11.00




FOSSACESIA, AL VIA LA RACCOLTA DEGLI IMBALLAGGI VUOTI DEI FITOFARMACI

L’impegno per la salvaguardia dell’ambiente messo in atto dal comune di Fossacesia conosce un’altra iniziativa. Infatti, l’Ente guidato dal Sindaco Enrico Di Giuseppantonio, in collaborazione con l’ Ecolan, organizza, per le imprese agricole, la raccolta degli imballaggi vuoti che hanno contenuto fitofarmaci. “Fossacesia, oltre ad essere un rinomato centro turistico-spiega il consigliere delegato all’ Agricoltura Lorenzo Santomero ,che cura il progetto- ha da sempre una forte vocazione agricola e molte sono le aziende impegnate nel settore olivicolo, vitivinicolo e per la coltivazione di frutta e ortaggi”. Per l’operazione, l’Amministrazione Comunale ha predisposto, presso sportello Eco Point, al piano terra della casa comunale in Piazza Fantini, il servizio prenotazioni per la raccolta, attivo nei giorni di lunedì e mercoledì dalle ore 15 alle ore 18, e il martedì, giovedì e venerdì dalle ore 9 alle ore 12. Gli interessati potranno far richiesta entro e non oltre il prossimo 1° dicembre. Tra le prescrizioni richieste perché i rifiuti possano essere accettati, che gli imballaggi dovranno essere conferiti obbligatoriamente vuoti e sgocciolati; dovranno essere conferiti all’interno di buste trasparenti che andranno debitamente chiuse e che saranno consegnate in comune il giorno di prenotazione; ogni busta dovrà riportare apposita etichetta con ragione sociale dell’azienda, partita Iva, indirizzo, data di conferimento, peso precedentemente determinato a cura dell’agricoltore. Ogni singola busta non potrà superare il peso di 5 kg e l’utente potrà conferire un quantitativo massimo di 30 kg. Inoltre, ogni agricoltore deve essere premunito di Convenzione sottoscritta e documento di conferimento da ritirarsi in comune il giorno di prenotazione. I rifiuti verranno raccolti nel Centro mobile, che si trova all’interno del Centro di Raccolta comunale in Via della Pace, dalle ore 8.30 alle 11.30, in data che verrà comunicata con successivo avviso in base alle disponibilità degli impianti di recupero. Il costo dello smaltimento sarà versato direttamente alla ECO.LAN. SpA in base a quanto stabilito nell’accordo di programma “Impresa Agricola Pulita” sottoscritto dalla regione Abruzzo.