Abruzzo. PUBBLICATA LA LEGGE DI DALMAZIO PER L’ESTENSIONE DELLE CONCESSIONI

COMUNICATO STAMPA

PUBBLICATA LA LEGGE DI DALMAZIO PER L’ESTENSIONE DELLE CONCESSIONI

È stata pubblicata sulla G.U. (n. 45 del 13 novembre 2010) la legge di estensione delle concessioni demaniali a 20 anni avanzata lo scorso febbraio dall’ Ass. Mauro Di Dalmazio,  nonostante avesse incontrato  l’impugnativa del Ministro Fitto.

Si tratta di un traguardo concreto che Assobalneari Abruzzo e Molise (Federturismo Confindustria), rappresentata da  AttilioMorgan Di Concetto, porta a casa.

Di Concetto, conferma che, i costanti tavoli tecnici con la Regione Abruzzo, ed in particolare con l’Assessorato al Turismo, hanno prodotto i risultati auspicati;  ribadisce inoltre, che la sinergia continua, alle porte del federalismo fiscale e demaniale,  rappresenta la giusta linea strategica.

Pertanto in base alla legge n. 3 del 18 febbraio 2010, i concessionari demaniali (ad uso turistico- ricreativo) potranno formalizzare l’estensione delle concessioni con un piano di investimenti previsto da un  business plan che sarà esplicato successivamente nel decreto attuativo.

Il Presidente Di Concetto, è convinto che la legge Abruzzo rappresenti la norma che guiderà il dibattito della Conferenza Stato – Regioni, delineando un quadro unico collettivo.

Elaborazione a cura di Assobalenari Abruzzo&Molise




Abruzzo. Domani giovedì 18 novembre 2010 alle ore 11.30 presso la SALA SILONE DEL CONSIGLIO REGIONALE (L’AQUILA) è convocata la conferenza stampa dei Gruppi di opposizione

Domani giovedì 18 novembre 2010 alle ore 11.30 presso la SALA SILONE
DEL CONSIGLIO REGIONALE (L’AQUILA) è convocata la conferenza stampa dei
Gruppi di opposizione (PD,IDV,RIFONDAZIONE,COMUNISTI ITALIANI,) nella
quale verranno indicate le ragioni per cui gli stessi Gruppi hanno
deciso che non parteciperanno più alle sedute della V Commissione
Consiliare in materia di Sanità.

Camillo D’Alessandro
Carlo Costantini
Maurizio Acerbo
Antonio Saia




Abruzzo. L’opposizione non ha partecipato alla riunione con il vice commissario dott.ssa Baraldi

L’opposizione non ha partecipato alla riunione

con il vice commissario dott.ssa Baraldi

L’opposizione non ha partecipato, abbandonando la seduta, alla riunione della 5a Commissione (Sanità) ove era prevista l’audizione del Vice Commissario Baraldi.

Tale decisione, vuole essere un segno di protesta per le modalità con cui è stato approvato il piano di ristrutturazione della Sanità abruzzese che ha visto tagli indiscriminati di strutture e servizi pubblici, ad esclusivo vantaggio di interessi privati sempre più evidenti e consolidati.

Oltre al merito si contesta il metodo usato per l’approvazione del piano.

Infatti Chiodi, Presidente della Regione e Commissario di Governo ha sistematicamente omesso il confronto con il Consiglio Regionale, con Amministratori locali, con Sindacati ed Associazioni professionali, rivelandosi così arrogante e sprezzante, tanto da far rimpiangere il precedente Commissario Redigolo che pur aveva, in qualche occasione, accettato il confronto in Commissione.

E’ pertanto inutile che i Consigliere Regionali, pur nel rispetto assoluto della persona del Vice Commissario Baraldi, si presentino solo per ascoltare cose già decise altrove e già presentate al Governo.

Per illustrare le motivazioni di tale atteggiamento è convocata una conferenza stampa delle opposizioni per giovedì 18 novembre 2010 ore 11.30, presso la sede del Consiglio regionale

I Gruppi di opposizione

COMUNISTI ITALIANI

PARTITO DEMOCRATICO

ITALIA DEI VALORI

RIFONDAZIONE COMUNISTA

L’Aquila, 17 novembre 2010




Giulianova. GRAZIA AZIZ: CEFISI (PSI), SCELTA TALABANI DI ALTO PROFILO

GRAZIA AZIZ: CEFISI (PSI), SCELTA TALABANI DI ALTO PROFILO

ROMA, 17 NOV – “Il rifiuto, annunciato a una tv francese, di firmare la condanna a morte di Tareq Aziz con la migliore delle giustificazioni, quelle dei valori dell’umanità e del socialismo, conferma l’alto profilo della figura del presidente iracheno Jalal Talabani”

Così Luca Cefisi, responsabile politiche europee del PSI, commenta l’annuncio di Talabani che l’esecuzione del vecchio ministro di Saddam Hussein, Tareq Aziz non verrà confermata.

“Siamo stati con Jalal Talabani fino a poche ore fa, alla riunione dell’Internazionale Socialista a Parigi, – continua Cefisi – e abbiamo ascoltato il suo discorso per un Iraq dove tutte le religioni siano riconosciute e accettate. Bisogna ricordare che Talabani proviene da un percorso di lunghi anni di lotta partigiana contro il regime di Saddam Hussein, durante il quale l’Internazionale Socialista e il Psi lo hanno sostenuto e incoraggiato. Oggi abbiamo un esempio chiaro di come anche nel Medio Oriente non sia affatto inevitabile il cosiddetto scontro di civiltà, – conclude l’esponente socialista – perchè i valori laici e umanitari appartengono a tutte le culture e possono affermarsi ovunque”




Abruzzo. Lolli: comunicato stampa dell’ On. Giovanni Lolli in relazione ad Abruzzo Engineering

comunicato stampa dell’ On. Giovanni Lolli in relazione ad Abruzzo Engineering

Ho depositato questa mattina una interogazione parlamentare al Presidente del Consiglio sulle vicende di Abruzzo Engineering.  In questa società posseduta dalla Regione Abruzzo in partenariato con  la Provincia dell’Aquila e con la Selex, azienda di Finmeccanica interamente posseduta dal Ministero del Tesoro,  lavorano 200 persone
il 16 Novembre 2009 il presidente della Regione Chiodi ha approvato il piano industriale dell’azienda che si basava sul presupposto della possibilità di affidamenti diretti da parte della Regione nei confronti di Abruzzo Engineering in quanto società in house.
l’ultimo affidamento diretto da parte della Regione è stato effettuato nel febbraio 2010 ed in seguito il Presidente Chiodi ha dichiarato di non poter più procedere in quanto impedito dalla Magistratura.
Di fronte alla mancanza di un piano per la salvezza della azienda e per la salvaguardia del posto di lavoro di 200 persone in gran parte aquilane, città già colpita da una forte riduzione dei posti di lavoro in conseguenza del sisma del 6 aprile 2009, ho chiesto al Presidente del Consiglio che con chiarezza e al più presto possibile venga fornita la definizione in via ufficiale della società, anche tenendo conto dei pareri più volte pronunciati dalla avvocatura della Regione
Ho chiesto, inoltre, al Presidente del Consilglio se da parte del Governo ci sia l’intenzione di sollecitare, nel più breve tempo possibile, la definizione di un piano di di salvezza per l’azienda

Segreteria On. Giovanni Lolli



Abruzzo. Saia: INTERPELLANZA URGENTE Chiusura della fabbrica Coca Cola di Corfinio

INTERPELLANZA URGENTE

Chiusura della fabbrica Coca Cola di Corfinio

Il sottoscritto Antonio Saia Consigliere regionale del Partito dei Comunisti Italiani.

Premesso che

nei giorni scorsi si è appresa la notizia della chiusura dell’azienda Coca Cola di Corfinio (AQ);

Rilevato che

tale decisione va ad aggravare una situazione di grave crisi , più volte evidenziata, in Valle Peligna, con la perdita secca di oltre 70 posti di lavoro oltre all’indotto;

Rilevato che

il Consiglio Regionale nei mesi scorsi ha approvato una risoluzione che impegnava la Giunta Regionale ad affrontare con decisione la crisi economica e occupazionale della Valle Peligna;

INTERPELLANO

il Presidente della Giunta Regionale e l’Assessore regionale allo Sviluppo Economico per chiedere:

1)      quale iniziative urgenti sono state adottate per evitare la chiusura della suddetta fabbrica e quale ne è stato l’esito;

2)      quali iniziative si intendono assumere per affrontare i problemi economici ed occupazionali che scaturirebbero nel caso di cui la chiusura dell’azienda non fosse evitata.

Il consigliere dei Comunisti Italiani

Antonio Saia

Il consigliere di Rifondazione  Comunista

Maurizio Acerbo

L’Aquila, 17 novembre  2010




Abruzzo. Rabbuffo: “Finalmente ieri è iniziato, con la discussione in Consiglio, l’iter di approvazione della legge sull’attività edilizia per la Regione Abruzzo”

“Finalmente ieri è iniziato, con la discussione in Consiglio, l’iter di approvazione della legge sull’attività edilizia per la Regione Abruzzo” afferma il Capogruppo di Futuro e Libertà Berardo Rabbuffo. “Ho cercato di arricchire la proposta di legge con diversi emendamenti qualificanti. E’ necessario procedere al più presto all’approvazione della legge perché quella attuale, la  n. 18 del 1983, seppure una buona norma, ha segnato ormai il passo ed è divenuto indispensabile dotare i comuni di sistemi normativi più agili e snelli ma soprattutto adeguati ai tempi ed in linea con la normativa nazionale.

Inoltre, come da me fortemente voluto, la legge prevede un articolo che va a disciplinare l’utilizzo ai fini abitativi dei sottotetti, che se da un lato costituisce un ottimo incentivo per le famiglie e per le imprese, dall’altro soddisfa la necessità di razionalizzare e di ridurre il consumo del suolo regionale.

Un’altra innovazione, che come la precedente intende colmare alcune lacune emerse dalla normativa sul piano casa, è quella che prevede alcuni incentivi edilizi per alberghi ed hotel e che, a mio avviso, devono essere estesi a tutte le imprese turistiche in un ottica di rilancio del settore e dell’economia in generale.

Perciò, Futuro e Libertà ritiene che sia una buona legge, nata da un confronto sereno con l’opposizione e che ha recepito le proposte provenienti dalle passate legislature, ma soprattutto una legge utile in quanto con norme semplici ed efficaci, e senza stanziamenti economici, si può rivitalizzare l’economia, con quello che possiamo definire il piano casa per le strutture turistiche, e migliorare l’ambiente attraverso il meccanismo della riduzione degli oneri di urbanizzazione che incentiva l’utilizzazione ai fini energetici di fonti rinnovabili.




Abruzzo. Nessuna giusta riforma e risanamento della gestione dell’acqua sara’ possibile senza la partecipazione ed il contributo della societa’ civile

Nessuna giusta riforma e risanamento della gestione dell’acqua sara’ possibile senza la partecipazione ed il contributo della societa’ civile

In Abruzzo corrono sullo stesso binario due processi di riorganizzazione del servizio idrico: uno di carattere commissariale avviato  e portato avanti dal Commissario Caputi  e l’altro di carattere preminentemente legislativo che vede come soluzione organizzativa ai problemi attuali di gestione poco efficiente,  la  trasformazione della precedente suddivisione i sei Ambiti Territoriali della programmazione ed indirizzo idrico ad un unico  Ato .

Tutte e due i processi  regionali avvengono in uno scenario nazionale dove con la Legge Ronchi del 2009 si vorrebbe rendere  obbligatoria la  progressiva privatizzazione della  gestione de  bene comune acqua.

Nonostante la Regione abbia deliberato che l’acqua è un diritto umano ed un bene comune privo di rilevanza economica ad oggi l’assessore Di Paolo e l’ing. Caputi non forniscono risposte chiare e concrete su come procedere in tale direzione. Anzi.

Dal punto di vista del risanamento delle Aziende che gestiscono l’acqua e degli Ato si mette al primo posto l’aumento tariffario come soluzione economica e la previsione di un progressivo aumento senza limite del consumo della risorsa senza nessuna reale contropartita in termina di trasparenza, risanamento, investimenti  e miglioramento del servizi. Esattamente come farebbe una qualsiasi azienda privatistica. Inoltre non si recidono le spa patrimoniali di Sulmona e Lanciano e non si fa tutto il necessario per obbligare ad una revisione statutaria e normativa che renda gli Ato perfettamente in house, in modo che la scadenza del 31/12/2010 venga superata e si possa avere per legge ancora un anno di tempo prima della obbligatorietà della gara (anno che con il voto referendario potrebbe portare al blocco della legge di privatizzazione ed a diverse soluzioni gestionali).

Dall’altro lato l’unico punto reale sul quale l’Assessorato di Di Paolo sembra attestare la difesa dell’acqua pubblica è quello di presentare all’Autority nazionale la possibilità di continuare a gestire le reti in house, forma di gestione che la Legge di privatizzazione di Ronchi ritiene residuale.

Se l’Autority dovesse negare l’assenso a dicembre si dovrebbe andare a gara ed iniziare a dare quote della gestione del’acqua ai privati?

Se nel frattempo dovesse essere accettato il ricorso di incostituzionalità presentato da 6 Regioni Italiane contro la Legge Ronchi?   E se nella consultazione referendaria vincessero i SI permettendo di riaprire il percorso di una vera e partecipata ed efficace gestione pubblica come si farà a tornare indietro?

L’assessore di Paolo ha avviato dei colloqui con le organizzazioni sindacali di settore e con le aziende acquedottistiche e si appresta  farlo con le associazioni dei consumatori  ma non ci sembra siano stati affrontati e risolti questi nodi essenziali .

Tra l’altro senza garantire un reale processo di riorganizzazione pubblica non si sono messi in  sicurezza nemmeno i posti di lavoro del settore visto che con le privatizzazioni  primi ad essere decimati sono stati i lavoratori stessi.

Di tutto questo l’Assessore di Paolo non  ne ha parlato con le organizzazioni ambientaliste e i movimenti che  in questi anni hanno difeso l’acqua da privatizzazioni ed inquinamenti di ogni sorta , anche quando le istituzioni non hanno brillato in capacità di controllo e gestione! Non ha ascoltato le ragioni di chi  ha raccolto in Abruzzo 25000 firme contro la legge Ronchi!

Sono state valutate le proposte che in questi anni sono venute dalla società civile in merito alla gestione pubblica e partecipata dell’acqua? Sono stati ascoltati i comuni che dai processi di riforma attuali verrebbe fatti fuori dalla gestione e controllo di un bene così prezioso visto che nelle proposte dell’ Ato unico vengono estromessi?

Allo stesso tempo è stato messo a calendario della Regione Abruzzo l’attività della Commissione che dovrà discutere del tema e se non si fa chiarezza pubblica e generale sul tema  l’enunciazione sulla pubblicità della gestione dell’acqua del Consiglio potrebbe rimanere lettera morta .

Queste riflessioni ci portano non solo a sottolineare i problemi esistenti  ma a formulare delle proposte concrete:

1- Avviare un vero processo partecipativo che porti la Commissione regionale e l’Assessore ad audire e valutare tutte le proposte delle  forze sociali, istituzionali, ambientaliste e di movimento per arrivare ad un testo condiviso e che concretamente difenda la gestione pubblica dell’acqua e la partecipazione delle comunità locali.

2-Chiedere da parte della Regione una moratoria dei processi di privatizzazione fino a quando non si conoscerà l’esito del ricorso alla Corte Costituzionale e finchè  si svolgeranno i referendum abrogativi richiesti da 1 milione e 400 mila cittadini.

3-Immediato adeguamento degli Ato affinchè siano a tutti gli effetti in house per avere in termini di legge lo spostamento al  31/12/2011 dell’obbligo di gara.

4-Valutare le normative e proposte messe in campo da altre regioni italiane (come la Puglia, la Sicilia, il Molise) che si stanno avviando a sperimentare una diversa e migliore gestione pubblica del bene acqua,  fuori dalla gestione basata sul diritto commerciale.




Pescara. PAOLO FERRERO QUEL CHE IL FUTURO DIRA’ DI NOI IDEE PER USCIRE DAL CAPITALISMO IN CRISI E DELLA SECONDA REPUBBLICA

PAOLO FERRERO

QUEL CHE IL FUTURO DIRA’ DI NOI

IDEE PER USCIRE DAL CAPITALISMO IN CRISI E DELLA SECONDA REPUBBLICA

Perché è così profonda la crisi della sinistra italiana?

La sinistra comunista ha ancora qualcosa da dire?

http://www.deriveapprodi.org/estesa.php?id=394

Giovedì 18 novembre ore 20.30

Auditorium Leonardo Petruzzi – Museo delle genti d’Abruzzo

Via delle Caserme – Pescara

introduce

Piero Di Girolamo

Università degli studi di Teramo

In collaborazione con Gruppo consigliare regionale PRC-SE

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L’AQUILA CHIAMA ITALIA

Manifestazione nazionale Sabato 20 novembre ore 14.00

Pullman da Pescara

info@rifondazioneabruzzo.org

In collaborazione con Abruzzo Social Forum

Brigate di Solidarietà attiva

http://www.3e32.com/





Giulianova. Ciccocelli: Con l’impudenza e la prosopopea che l’ha sempre contraddistinto, il Sindaco Mastromauro o chi per lui, ha fatto finta di rispondere alle gravi accuse circa la Delibera n. 240 del 3.11.10. Ovvero, la montagna ha partorito un topolino.

Giulianova, 16-11-2010

–       Al Sindaco di Giulianova

Francesco Mastromauro

–          All’Assessore alla  Cultura

Luciano Crescentini

All’Assessore Alla Trasparenza

  1. Forcellese

E, p.c.       Al Presidente del Consiglio Comunale

Nello Di Giacinto

Sede della Casa Comunale

Oggetto: Comunicato  stampa  del 16.11.10 del

Sindaco Mastromauro.

Con l’impudenza e la prosopopea che l’ha sempre contraddistinto,  il Sindaco Mastromauro  o chi per lui, ha fatto finta di rispondere alle gravi accuse circa la Delibera n. 240 del 3.11.10. Ovvero, la montagna ha partorito un topolino.

L’arroganza intellettuale e la pochezza politica e, purtroppo, anche amministrativa, hanno indotto il primo cittadino giuliese  ad un comunicato  diretto  soltanto  al suo gregge che pedissequamente cerca di seguirlo nelle sue scorribande amministrative a capo del Comune della nostra città.

Senza alcuna vergogna, difatti, il Sindaco Mastromauro invece di rispondere ed eventualmente  giustificare le sue  ‘malefatte Giuntali’ ha creduto di sviare i gravi rilievi  a lui appuntati   traslando , con  ridicola furbata, gli appunti amministrativi  con una  tiritela sulle tv satellitari  di terz’ordine.

Evidentemente, Mastromauro,  come il suo mentore  On. Fassino  allorchè annunciò ‘’alllora abbiamo una Banca”  anche lui, nel suo piccolo , ha in pratica  annunciato di  avere una Televisione.

E’ ovvio, poi,  leggendo il comunicato , chi dalla Libia, dalla Tunisia, dall’Algeria, dal Marocco , dal Sahara oppure da Dubai, Iran. Kuweit, oppure da Montreal, da Chicago, Los Angeles, New-York , chi , fa capire, il solerte   estensore della nota, non vorrebbe venire a passare le vacanze a Giulianova?

Le declamate Televisioni satellitari, difatti, irradieranno la nostra Giulianova  in  -DVD-  urbe et orbi : peccato che, come  si legge nel comunicato, l’estensore   si tira un autogol pesantissimo poiché, la nostra seppur splendida’’piccola  città ‘’  , possiamo dirlo tranquillamente senza tema di sacrilegio,  ha poco da competere con Alassio, Positano, Sirmione, Anacapri, Sorrento, Santa Margherita  etc. etc.  e, quindi, mal si addice questo tipo di compagnia con località conosciute – effettivamente- in tutto il mondo.

Ma il nostro Sindaco, a cui nulle è precluso,  che fa, decide di   pubblicizzare Giulianova tra i Berberi, nel Sahel, nella Mauritania, addirittura nella patria di Gheddafi . Orsù, prepariamoci allo sbarco dei Libici che, notoriamente, hanno denaro e libertà per spassarssela  nella nostra terra.

ribadisco e rinnovo al sig. Sindaco Mastromauro

  1. non ha capito che il Comune  non è di sua proprietà o del suo partito.  Le Delibere vanno istruite e firmate  e, di seguito, se qualcuno ha voglia e volontà  di approfondirle ha il diritto di sapere da quale mano e mente è partorita l’idea 8 nel caso di specie, abbastanza peregrina)  ;
  2. il Sig. Sindaco deve sapere che  le sue prerogative non possono oltrepassare  quello che si chiama par condicio. Lui  ad personam può affidare soltanto servizi che pagherà di tasca propria e non   individuare – come ? ,ce lo potrebbe dire-  società  di comodo alle quali affidare  senza gara, senza istruttoria, senza programma (nella Delibera non esiste allegato o riferimento)  e, soprattutto, senza individuare e farci sapere quanto costa  il giocattolo che si vuole dare. La TV comunale, appunto!
  3. chi vuol prendere in giro il Sig. Sindaco quanto afferma,  in  detta Delibera , che vuole   dare seguito  ‘ogni iniziativa atta a valorizzare le caratteristiche e peculiarità del proprio territorio in linea con il proprio innovativo programma politico amministrativo’ : che cosa significa programma innovativo – che Mastromauro possa mettere impunemente le mani nelle tasche dei giuliesi perche vuole apparire in Televisione satellitare ;
  4. è assurdo pensare che le televisioncine locali- ancorchè satellitari- possano essere viste al di fuori della cinta daziaria da dove trasmettono e che dire  della TV notturna a luci rosse . Perché l’estensore  di siffatta difesa non parla di Galaxi TV? Le reti da me citate sono quelle elencate nel sito di Family Life . Forse il buon Sindaco pensa che i giuliesi non sappiano o possano – via internet-  saperne di più visitando  il link di detta società?
  5. 5. perché il buon Mastromauro, ormai alle corde per un incarico superiore alle sue deboli forze politiche , ha ritenuto ‘ingannare’ anche i suoi compagni di Giunta e di cordata  (forse un pochino dormienti e, comunque, troppo asseveranti il Capo) dal momento che   nell’ Atto  in questione (DGM. 240/10) non vengono indicati i termini dell’’affaire’, il costo, il tempo, gli obblighi  di quel tal Murdoch barese/lucano che, chi scrive  si è ben informato via Internet : difatti  per trovare il nome del Direttore di Family Life, bisogna appurare il nome dello stesso  nel sito riguardante i ‘Contatti’ed una volta saputo che   detto tycoon   si chiama ****************  si scopre che, udite, udite,  questo tale  ************ su facebook  campeggia su un link dal nome ‘sono ************* e me ne vanto’ e, quindi, viene da pensare  che le sorti del mercato turistico giuliese sono in buonissime mani – Mastromauro e ******** di Family Life;- Altrochè Berlusconi e Mediaset !
  6. 6. perché, caro Sindaco, non hai ritenuto dare  chiarezza alla cittadinanza scrivendo , compiutamente la cifra che andresti  a spendere  per farti la Televisione  traendo la stessa  dai Servizi Sociali, dalle Scuole, dagli asfalti, dall’illuminazione, dalle case , ……dalla CITTA’;
  7. 7. ci spieghi , caro Sindaco, che cosa intendevi  dire al punto 2) del Deliberato quando parli di ‘….concretizzazione delle richiamate istanze…. Forse , queste richiamate  – istanze-  sono quelle della società Family Life che sta per beccarsi un appalto  senza colpo ferire, senza concorrenza, senza un misero pre-contratto , senza neanche la firma del Dirigente Economico  a tutela legale dei propri diritti  ;
  8. 8. ci spieghi, caro Sindaco, come dovrebbe procedere  il cosiddetto ‘’Dirigente competente ‘’ a concretizzare i prefissato obiettivi  dal momento che nulla di concreto trapela dalla Deliberazione e, poi, quali sono le istanze collettive per le quali il Dirigente anonimo competente e quello Economico debbano inserire –che cosa?-  nel Bilancio del prossimo anno (punto 3 del Deliberato)
  9. 9. ci spieghi, Sig. Sindaco, come si possa votare una immediata esecutività se nulla di ‘esecutivo’  viene espresso dall’Atto?
  10. 10. ed infine, ma non è tutto, caro Sindaco, lei  ha usato la formula  nell’Atto richiamato    – sulla base di quanto dedotto in narrativa- (punto 2) del Deliberato) quando, la narrativa, nulla spiega:  né al colto e tantomeno all’inclita ,  ma s’intuisce soltanto che la Family Life ha fatto una proposta (4° cap. della narrativa)  vantaggiosa sicuramente per se stessa stante  l’unicità e la singolarità della proposta medesima;

O forse considera i Giuliesi una massa di creduloni.

Rinnovo l’istanza in tutta la sua completezza.

Consigliere Comunale

Roberto Ciccocelli