Bellante (TE). Il PDL lancia la sfida al centrosinistra

In vista delle elezioni amministrative del prossimo anno, ieri si è riunito il centro-destra di Bellante, per iniziare un confronto e porre le basi per la definizione di un percorso-progetto in grado di ripetere i successi regionali e provinciali, mutuando le connotazioni di quello che molti hanno definito “Modello Teramo”.

Alla riunione , a testimonianza del nuovo interesse e della diversa sensibilità che si sta sviluppando nel paese verso il centro destra, hanno partecipato il Coordinatore Provinciale del PDL Paolo Tancredi, Mauro Di Dalmazio, Paolo Gatti, Giandonato Morra, Enrico Mazzarelli.

L’incontro si è articolato attraverso un confronto tra le esperienze politiche del passato e l’entusiasmo propositivo di molti giovani che si sono fatti portatori delle esigenze del territorio, mai affrontate e risolte, che chiedono, con forza, una immediata inversione di tendenza politico-amministrativa. Su questa base si è aperto un tavolo di lavoro che ha posto le linee guida di un percorso condiviso e credibile, che porti ad una proposta nuova ed unitaria, sulla base della quale Bellante e i suoi cittadini potranno ritrovare la dignità economica, industriale e culturale che meritano.

E’ nato quindi in maniera spontanea un coordinamento aperto a chiunque voglia dare quell’apporto di esperienza e di idee alla costruzione di un progetto innovativo, non finalizzato al successo politico, ma che mira al rilancio di una comunità che da anni soffre un’oppressione partitica, madre di una stagnante  ed inconcludente azione amministrativa. Percorsi e progetti dovranno e potranno concretizzarsi in un’azione di governo proiettata alla soluzione dei problemi e all’attrazione di risorse, attivando un’azione di sinergia con gli enti sovraordinati mai utilizzata e oggi quanto mai opportuna e non più rimandabile.

Il confronto su questo nuovo progetto verrà sviluppato ogni lunedì nell’ottica di raccogliere informazioni e monitorizzare un percorso che deve essere aderente all’esigenza della quotidianità del popolo di Bellante e che deve porre le linee strategiche di un profondo cambiamento culturale della gestione della cosa pubblica e degli interessi di una comunità.




Roma. DIFESA: DI STANISLAO(IDV), ARMI E MACCHINE PREVALGONO SUI BISOGNI DEI MILITARI

Roma, 9 Novembre 2010

DIFESA: DI STANISLAO(IDV), ARMI E MACCHINE PREVALGONO SUI BISOGNI DEI MILITARI

“In relazione ai tagli che ogni Ministero deve adottare, quali siano
le reali intenzioni del Ministero della Difesa spiegando con quali
criteri opera affinché non siano ancora una volta le armi e le
macchine a prevalere sugli interessi e bisogni del personale militare
tutto.” E’ quanto chiederà l’On. Augusto Di Stanislao capogruppo IDV
in Commissione Difesa domani al Question Time in calendario alla IV
Commissione. Un paio di settimane fa, durante l’esame della
finanziaria, Di Stanislao aveva manifestato preoccupazione per le
molteplici criticità in relazione alla spesa per il personale militare
e civile e all’esercizio. “Ribadisco che il taglio di 320,4 milioni di
euro, pari al 18,2 per cento, molto al di sopra delle risorse minime
indispensabili al settore per far fronte alle primarie necessità,
paralizzerà il comparto – afferma il deputato IdV – eppure si trovano
miliardi come fossero caramelle per nuovi programmi d’acquisto, ( ad
esempio più un miliardo per un nuovo programma dell’Aeronautica per il
rinnovo della flotta di elicotteri, circa 15 miliardi per i famosi
F-35, tra l’altro la versione più costosa). Il Ministro La Russa ?
conclude Di Stanislao – non sembra preoccuparsene e tanto meno
cercare, come fanno i suoi colleghi ad esempio in Canada, Danimarca,
Inghilterra, di equilibrare i tagli e non riversarli esclusivamente
sul personale militare.”




Abruzzo. D’Amico: gli edifici pubblici nei comuni fuori cratere

INTERPELLANZA N. 108

Al Sig. Presidente

del Consiglio regionale d’Abruzzo

Avv. Nazario Pagano

SEDE

Oggetto: edifici pubblici nel comuni fuori cratere

Premesso che la Protezione Civile Nazionale  nel definire  il “cratere” entro il quale includere i Comuni abruzzesi colpiti dal sisma del 6 aprile 2009 ha adottato un criterio tecnico il cui dato di riferimento e stato quello relativo  alla “intensità  sismica MSC” superiore o uguale a sei;

rilevato  che molti dei Comuni esclusi dal “cratere”, hanno comunque registrato  danni diffusi ad edifici pubblici e privati  ricadenti nel  proprio territorio ed hanno manifestato la necessità di intervenire  sul patrimonio pubblico

visto che in una nota prot.00023/Ag indirizzata  al  Sindaco  del Comune di Cerchio il  Presidente Chiodi riferisce che “in merito alla concessione di eventuali contributi per gli edifici pubblici danneggiati  dal sisma la normativa attuale non consente di intervenire nei comuni fuori cratere per i danni dei predetti edifici , mentre, il nesso di causalità consente di intervenire con provvidenze di natura pubblica sugli edifici privati”

considerato che gli interventi necessari per rendere sicuri ed agibili  gli edifici pubblici  dei Comuni fuori dal  cratere   risulterebbero in tal modo  interamente   a carico dei Comuni che  sono, tra l’altro, nella assoluta impossibilità  a procedere    sostanzialmente ad anticipazioni, in assenza di impegni formali di concessione di contributi pubblici specifici;

Interpella il Presidente della Giunta regionale

per conoscere  quali strumenti, nella sua funzione di Commissario per la ricostruzione, intende attivare  affinché possa a breve essere  definita  la procedura che consenta ai Comuni  fuori dal “cratere “, colpiti  dal sisma non solo nel tessuto edilizio privato,  di intervenire  per   riattivare gli edifici pubblici, soprattutto  quelli importanti per la  loro funzione di servizio ai cittadini, con risorse di natura pubblica in considerazione della impossibilità per i Comuni stessi di intervenire solo con risorse proprie.

Giovanni  D’Amico






Notaresco. CIRSU : IL PRIMO PASSO E’ STATO FATTO, ADESSO OCCORRE CONTINUARE IL LAVORO!

CIRSU : IL PRIMO PASSO E’ STATO FATTO, ADESSO OCCORRE CONTINUARE IL LAVORO!

Tommaso Di Febo

SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTA’ per prima ha lanciato il grido di allarme su CIRSU.

Con la ricapitalizzazione di CIRSU, deliberata dai Comuni soci e formalizzata in assemblea il 5 novembre, è stato compiuto il primo atto nella giusta direzione per il rilancio del ruolo del Consorzio e con esso del Polo Tecnologico indispensabile a tutta la Provincia di Teramo per la gestione dei Rifiuti.

Per non rendere inutile questo sacrificio bisogna però, da subito, pensare a :

  • Il rilancio del consorzio CIRSU;
  • Realizzare la discarica riportandone la titolarità in capo a Cirsu  ;
  • Avviare la raccolta differenziata “porta a porta” in tutti e sei i comuni;
  • Riattivare tutti i processi industriali del Polo di Grasciano adeguando contestualmente gli impianti alle esigenze del sistema della raccolta porta a porta.

Occorre predisporre un piano industriale in tal senso reperendo le risorse economiche necessarie per attuarlo non solo con i proventi della discarica e con l’aumento delle tariffe (non sarebbe né giusto, né sostenibile, né sufficiente), ma anche chiamando la Regione ad intervenire con un importante contributo alla ristrutturazione del Polo Tecnologico definito “strategico” dallo stesso Piano Regionale dei Rifiuti.

La Regione non può tirarsi indietro!

Va ricordato peraltro che l’impianto CIRSU (che tante volte ha aiutato territori in emergenza) è stato precipitato in difficoltà proprio dalle scelte regionali degli ultimi anni: da quella di bloccare la realizzazione di discariche in provincia di Teramo fino a quella di consentire ad altri impianti un trattamento dei r.s.u. più economico ma FITTIZIO  che ha sbattuto, di fatto, fuori mercato l’unico impianto in grado di separare REALMENTE i rifiuti e riciclare la parte umida degli stessi.

Per Sinistra Ecologia e Libertà questo è il percorso da seguire per garantire una seria politica dei rifiuti in tutta la provincia di Teramo nell’interesse futuro dei cittadini e dei lavoratori di CIRSU-Sogesa; l’unica strada che dà un senso all’impegno economico che i Comuni si sono accollati con la ricapitalizzazione.

E’ un progetto impegnativo, ma realizzabile se affidato a persone competenti e capaci che la politica ha il dovere di individuare, per meglio garantire la gestione degli enti ma soprattutto i cittadini.

Ovviamente ribadiamo i concetti espressi in sede di riunioni con gli altri partiti di centro-sinistra alcune settimane fa, che i consigli di amministrazioni di CIRSU e SOGESA devono essere subito rinnovati e i componenti nominati sulla base delle capacità e delle competenze professionali.

In Abruzzo per anni il CIRSU è stato per tutti un “modello” a cui fare riferimento, può tornare ad esserlo!

Sinistra Ecologia e Libertà – Federazione di Teramo

Il Coordinatore Provinciale

Tommaso Di Febo




USA. Le dieci tavole di Barack Obama di Lino Manocchia

Chieti, 8 Novembre ’10, Lunedì, S. Pelagia – Anno XXXI n. 419 – www.abruzzopress.infoabruzzopress@yahoo.it – Tr. Ch 1/81


Agenzia ABRUZZOpress >>> Nazionale


Servizio Stampa – CF 93030590694 – Tel. 0871 63210 – Fax 0871 404798 – Cell. 333. 2577547  –  Dir. Resp. Marino Solfanelli



Ap – Politica Usa

Le dieci tavole di Barack Obama

di Lino Manocchia

WASHINGTON, 8 Novembre ’10 – Il Presidente Barack Obama, il  Mosè democratico, si accinge a ‘scalare’ il Sinai per  incontrare il Deus ex macchina repubblicano Mitchell (Mitch) McConnell, onde calcolare, studiare, eventualmente mutare i 10 comandamenti che i democratici hanno, da qualche tempo, approvato contro il  “NO” del partito rosso che  intende gettare tutto nel cestino per costruirne, lentamente, altri e  presentarli – col marchio repubblicano – agli americani che nel 2012  torneranno alle urne, questa volta per bocciare o rieleggere l’attuale Presidente.

Intanto la Casa Bianca sta coordinando un vertice per il 18 novembre con i repubblicani, e il 2  dicembre con tutti i Governatori degli Stati eletti lo scorso martedì. Per tutta risposta il leader della maggioranza, McConnell, ha  rilasciato un’altra sua avventata dichiarazione bellica: “Il mio principale intento è quello di non fare del Presidente Barack Obama, Presidente una seconda volta”. Ancor più evidente che la guerra repubblicana e centrata soltanto sulla persona del Capo della Nazione, e non sui bisogni che assillano milioni di cittadini!

Tuona anche John Boehner, neo speaker della Camera il quale afferma: «Obama deve cambiare linea. Possiamo contarci?» Si ha  la  sensazione che i “rossi” si stiano allenando per imposizioni e schiaffi agli “azzurri” come se si trattassero di praticanti di bottega. Il tutto sostenuto dal sessanta-novenne McConnell, senatore del  Kentucky, il quale, da tre anni, non fa altro che emettere sentenze sibilline ed inconcludenti.

Dal canto loro i democratici si limitano a dichiarare: «I repubblicani non potranno censurare i nostri sacrosanti  successi, annullando ciò che è già legge sancita.» Mentre la grandinata di attacchi e contrattacchi peggiora di ora in ora, diamo un rapido sguardo ai dieci comandamenti più impellenti che dovranno trovare una risposta senza pregiudicare i risultati raggiunti sino ad oggi dagli “azzurri”.

TASSE – Il primo “test” che interessa profondamente i  repubblicani è quello delle tasse del “periodo Bush”, ovvero le  tasse che l’ex Presidente aveva ridotto ai ricchi. Le riduzioni scadranno alla fine del 2010. Ambedue i partiti desiderano estendere le riduzioni a coloro che guadagnano 250 mila dollari, ma i repubblicani lo vorrebbero fare anche per coloro che guadagnano milioni ed oltre, intervento, questo, che farebbe aumentare il deficit federale di 700 miliardi ogni 10 anni. E’ probabile il compromesso per una estensione dell’attuale rata per altri due  anni.

DEFICIT – Obama è per la riduzione del deficit entro il 2011, i repubblicani hanno detto soltanto che  è imperativo ridurre “drammaticamente” le spese, ma non hanno espresso alcuna  proposta dettagliata.

SOCIAL SECURITY – Si pensa che un “compromesso” bilaterale sul Social Security mediante la riduzione del beneficio ai benestanti e l’aumento graduale dell’età del pensionato. Spetterà al  Congresso votare.

LAVORO – Obama ha proposto 50 miliardi di investimenti per nuove strade, linee ferroviarie, piste,  inoltre vorrebbe ridurre il costo del capitale d’investimento, e una tassa-credito permanente, sostenendo gli investimenti in settori innovativi e sull’energia pulita. I repubblicani generalmente appoggiano  l’investimento di capitali ma hanno “bloccato”  la proposta prima del  voto.

SANITA’ – Assisteremo ad un fuoco pirotecnico quando  i repubblicani torneranno a ripetere il ritornello cantato sino alla stanchezza: repella – annullare – la nuova legge sanitaria del governo  Obama, approvata dal Senato. Ci sarà molto da discutere, specie dopo la  decisione del giudice Greeg del New Hampshire che riconosce il beneficio  di 500 miliardi di risparmio per il Medicare. I recenti poll mostrano il  45% dei cittadini favorevoli e 40% contrari.

REGOLE FINANZIARIE – Obama vorrebbe varare un progetto legge che assicuri la restrizione dei regolamenti di Wall Street. I repubblicano sono ostinatamente avversi poiché sarebbe segno di una nuova burocrazia governativa.

ENERGIA E GLOBAL WARMING – Il  progetto di legge è fermo al Senato pur essendo di capitale

>>>

ABRUZZOpress – N. 419 dell’8 novembre ’10                                                                                                                           Pag 2

importanza. Obama è convinto che il progetto di legge creerebbe lavoro ridurrebbe l’emissione dell’anidride  carbonica, come anche la dipendenza dalle compagnie straniere. I repubblicani, tra l’altro, sono sempre in attesa di prove a sostegno del  Global Warming. E su questo i “rossi” hanno scatenato il Tea Party.

RIDUZIONE ARMAMENTI – E’ il progetto sta a cuore del  Presidente Obama: Strategic Arm  Reduction Treaty_ (mip://0581d928/(http://en.wikipedia.org/wiki/START_I), che trova il sostegno della Russia. I  repubblicani con il senatore Richard Lugar, affermano che  tale trattato indebolisce la difesa  dai missili russi, pertanto i  repubblicani chiedono maggior tempo per pensare e decidere.

AFGANISTAN – Lo scontro più severo si avrà nel mese di luglio del 2011, quando, secondo l’intenzione del Presidente, gli Stati  Uniti inizieranno a richiamare le truppe a casa. Molti repubblicani  criticano  la decisione e la data. Il post Afganistan, sarà migliore o peggiore dell’Iraq? La  presenza Usa è necessaria per mantenere l’ordine? La popolazione è sempre più contraria alla guerra che dura  oramai, di fatto, da 10 anni e ha fatto spendere miliardi di dollari che potevano essere utilizzati a migliorare l’economia del Paese e ridurre il  deficit nazionale.

EDUCAZIONE – “Nessun fanciullo deve essere  trascurato” è il pensiero del Presidente Olbama che – in parte – trova concordi diversi rappresentanti repubblicani, mentre tanti altri  vorrebbero abolire completamente il Dipartimento dell’Educazione. Obama  intende migliorare, attraverso la competizione il sistema d’insegnamento, premiando secondo la performance gli insegnanti. Forse questa legge  potrebbe essere quella che calma gli animi infiammati che dovranno pacarsi  se vorranno dare a 300 milioni di americani un  sospiro di sollievo  per il  futuro.

L.M.




Abruzzo. SINTESI INDAGINE SEMESTRALE SULL’INDUSTRIA ABRUZZESE Primo SEMESTRE 2010

SINTESI

INDAGINE SEMESTRALE SULL’INDUSTRIA ABRUZZESE

Primo  SEMESTRE 2010

A cura di

Giuseppe D’Amico

Luciano Fratocchi

Massimo Parisse

Avvertenza: Si fa presente che la nota congiunturale sull’industria è riferita all’andamento del primo semestre 2010 ed è stata realizzata con dati raccolti tra fine giugno e l’inizio di settembre.

L’evoluzione recente dell’economia europea  ed  italiana

I dati relativi al prodotto Interno Lordo (PIL) delle principali economie mondiali mostrano chiaramente una significativa ripresa dell’indicatore rispetto ai corrispondenti valori dell’anno precedente, specialmente per quelle economie (USA, +11,4% rispetto al II quadrimestre 2009, e Giappone +14%) che avevano registrato la crisi più pesante a fine 2009. L’Italia (+2,11%) appare partecipare solo marginalmente alla ripresa che ha caratterizzato l’Unione Europea nel suo complesso (+ 4,46%), attestandosi su valori prossimi a quelli dell’Area Euro (+2,58). Anche per quanto concerne l’indice di produzione industriale, l’Italia (+1,10%) ha avuto una ripresa più lenta rispetto alla media UE27 (+2,27%). In particolare, il ritardo è dovuto ai beni di consumo (+3,1%) piuttosto che a quelli strumentali (+8%) ed intermedi (+15,6%). La crescita delle esportazioni è stata molto sensibile (+6,62 nel primo trimestre rispetto al corrispondente periodo del 2009, +18,42% nel secondo) ma inferiore alla Germania (rispettivamente, +10,15% e +23,98%) e della media UE27 (+11,29% e + 21,29%). La disoccupazione è risultata in ulteriore aumento raggiungendo l’8,3% nel I trimestre 2010 e l’8,5% nel secondo, a fronte di un 9,6% in ambedue i periodi nell’UE27.

Le previsioni dei principali centri di ricerca internazionali – in termini di crescita del PIL – indicano una ripresa ancora piuttosto lenta, che non riuscirà a colmare le perdite accumulate negli ultimi anni.

Centro Studi Confindustria OCSE Eurostat FMI Prometeia ISAE
2010 2011 2010 2011 2010 2011 2010 2011 2010 2011 2010 2011
Italia 1,2 1,3 1,1 1,5 0,8 1,4 1,0 1,0 1,3 1,1 1,7 1,4
Area Euro 1,2 1,8 0,9 1,5 1,0 1,3 1,0 1,0 1,1 1,6
USA 2,6 2,6 2,8 2,5 3,3 2,9 1,06 1,05 2,9 2,6
Giappone 3,0 2,0 2,1 1,5 2,4 1,8

L’andamento dell’economia abruzzese

L’Indice del clima economico complessivo elaborato da ISAE SRM ORB – che aggrega i dati delle inchieste congiunturali sulle imprese e sui consumatori – è passato, per l’Abruzzo, dai circa 72,3 punti del I trimestre 2009 (punto di massima crisi) ai 95 punti del II trimestre 2010, in leggera diminuzione (-0,6) rispetto ai tre mesi precedenti. A differenza di quanto registrato nei II semestre del 2009, però, il dato è risultato migliore rispetto a quello relativo al Mezzogiorno (92,3 nel II trimestre) ma significativamente superiore a quello nazionale (100,7) che è addirittura migliore di quello continentale. A fronte di vendite della grande distribuzione sostanzialmente stabili (+0,40% nel I trimestre, 0% nel secondo), si è registrata una significativa crescita delle esportazioni (+ 22,6% in valore rispetto al corrispondente semestre dello scorso anno, a fronte di un +12,6% nazionale ma anche di un +25,6% del Mezzogiorno). La categoria merceologica che ha registrato il più significativo sviluppo è stata quella dei Macchinari e dei materiali da trasporto (+ 179,41% nel primo trimestre rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente, +41,61%  nel secondo semestre).

Con riferimento al mercato del lavoro, la situazione è risultata particolarmente grave, con un tasso di disoccupazione salito al 9,4% nel II trimestre del 2010 rispetto ad una media italiana dell’8,3%. Inoltre, a fronte di una riduzione delle ore complessive di cassa integrazione si registra un drastico aumento di quella straordinaria ed in deroga, specialmente nel periodo Marzo-Maggio.

I risultati dell’indagine del Centro Studi Confindustria Abruzzo

La ricerca del Centro Studi Confindustria Abruzzo – condotta su un campione di imprese manifatturiere rappresentative dei diversi settori merceologici e delle differenti aree geografiche del territorio regionale – ha riguardato sia l’analisi dei risultati relativi al I semestre 2010, che le aspettative sul II semestre soffermando l’attenzione su: produzione, vendite, occupazione, investimenti ed innovazione. Rispetto al II semestre 2009 – in cui agli effetti della crisi si era aggiunta anche la devastazione del terremoto – si evidenzia una diffusa staticità dei principali indicatori produttivi, in particolare del grado di utilizzo degli impianti (56,6% degli intervistati). Più articolate, invece le risultanze relative al fatturato, dove – a fronte di un 20% di imprese che hanno registrato una sostanziale stabilità, si registrano due blocchi sostanzialmente uguali di imprese che hanno – da un lato incrementato, dall’altro diminuito – le vendite.

Giudizio degli imprenditori sugli indicatori di produzione e commerciali nel I semestre 2010 rispetto al precedente

Parametro Aumentato Diminuito Stabile Non risponde
Giorni di lavoro 18,5% 18,5% 63,0% 0,0%
Utilizzazione Impianti 19,6% 23,9% 56,5% 0,0%
Scorte Prodotti Finiti 18,5% 20,7% 60,9% 0,0%
Scorte Materie Prime 14,1% 21,7% 64,1% 0,0%
Fatturato 40,2% 39,1% 20,7% 0,0%
Esportazioni 19,6% 15,2% 28,3% 37,0%
Portafoglio Ordini Italia 29,3% 25,0% 45,7% 0,0%
Portafoglio Ordini Estero 21,7% 10,9% 30,4% 37,0%

Le previsioni relative al II semestre 2010 denotano un orientamento alla stabilità per gli indicatori dell’area produttiva, mentre un maggiore – ma sempre contenuto – ottimismo caratterizza le previsioni di tipo commerciale ed esportativo

Previsione degli imprenditori sugli indicatori di produzione e commerciali nel II semestre 2010 rispetto al precedente

Parametro Aumenterà Diminuirà Rimarrà stabile Non risponde
Grado di utilizzazione impianti 17,4% 19,6% 63,0% 0,0%
Livello scorte Prodotti Finiti 10,9% 10,9% 78,3% 0,0%
Livello scorte materie prime 12,0% 12,0% 76,1% 0,0%
Fatturato 39,1% 20,7% 40,2% 0,0%
Esportazioni 19,6% 9,8% 34,8% 35,9%
Ordini Italia 28,3% 14,1% 57,6% 0,0%
Ordini estero 17,4% 9,8% 37,0% 35,9%

La scomposizione del dato su base provinciale evidenzia un più diffuso ottimismo sulle stime dell’andamento delle variabili produttive da parte delle aziende aquilane e pescaresi. Al contrario, per quanto concerne le variabili commerciali, quasi il 45% delle imprese (chietine e teramane) prevedono una ripresa delle vendite che appare trainata più dal mercato interno che da quello esterno.

Previsione degli imprenditori sugli indicatori di produzione e commerciali nel II semestre 2010 rispetto al precedente per provincia

La situazione di sostanziale stallo prevista nel corso del II semestre 2010 induce quindi le imprese a non ritenere possibili assunzioni di personale ed anzi si prevedono delle contrazioni nelle province di Pescara e Chieti.

Previsione degli imprenditori nel II semestre 2010 rispetto al precedente per provincia

Aumento personale Ricorso alla Cassa integrazione
SI NO SI NO
AQ 34,78% 65,22% 26,09% 73,91%
CH 4,17% 95,83% 25,00% 75,00%
PE 27,78% 72,22% 22,22% 77,78%
TE 29,63% 70,37% 14,81% 85,19%
Abruzzo 23,91% 76,09% 21,74% 78,26%

Dati Strutturali: tasso di disoccupazione e ore CIG 2009 e 2010

Abruzzo 2009 2010
I trimestre II trimestre III trimestre IV trimestre I trimestre II trimestre
Tasso disoccupazione % 9,7 8 7,7 7,1 8,3 9,4
CIG (ore) 5.703.249 10.470.541 8.693.679 10.470.978 7.607.396 9.088.935

Conclusioni

L’analisi condotta dal centro Studi di Confindustria Abruzzo conferma che – anche a livello regionale – il I semestre del 2010 si è caratterizzato per una situazione economico-finanziaria in generale ancora negativa, anche se si colgono alcuni isolati elementi di positività, specialmente con riferimento alle esportazioni. In particolare si è registrata una contrazione dello stock di imprese dedite ad attività prettamente manifatturiere (-327 imprese di cui 185 solo nella Provincia di L’Aquila). A fronte di questo scenario a tinte fosche, però, le previsioni dei principali istituti di ricerca – nazionali ed internazionali – continuano ad indicare una seppur modesta ripresa dell’economia del nostro paese, anche se le previsioni formulate nel I trimestre sono state più recentemente riviste al ribasso. Sarà quindi compito delle imprese abruzzesi cercare di “agganciare” questa ripresa e tornare, nel minor tempo possibile (stimabile comunque in almeno due-tre anni) ad un livello dello sviluppo economico comparabile con quello pre-crisi. I risultati della ricerca condotta dal Centro Studi di Confindustria Abruzzo evidenziano che – pur in un diffuso quadro orientato all’attendismo ed a diffuse previsioni di stazionarietà dei principali indicatori inerenti il grado di saturazione della capacità produttiva ed il fatturato – diversi imprenditori confermano la volontà – ma anche la reale possibilità – di ritornare a crescere, specialmente sul mercato interno. Questo risultato, però, non potrà essere raggiunto se le imprese, specialmente quelle manifatturiere, non troveranno apposito sostegno negli interventi di economia industriale a livello nazionale e regionale. A tal proposito, appaiono ineludibili interventi nelle seguenti aree di maggior impatto sulla competitività delle imprese:

a) riduzione – sia nel settore sanitario che in quello dei trasporti pubblici – della spesa pubblica improduttiva;

b) avvio dei cantieri relativi alle infrastrutture già programmate e progettazione di nuove, al fine di fornire benefici effetti sia in termini di miglioramento della dotazione infrastrutturale, sia per ridare fiato all’economia locale con immediate ripercussioni sull’occupazione e sulla creazione di ricchezza;

c) con riferimento ai territori colpiti dal sisma non è più possibile rinviare iniziative che prevedano procedure amministrative speciali che accelerino la ricostruzione e l’infrastrutturazione dei territori colpiti, attivino senza ulteriori ritardi la Zona Franca ed accelerino la definizione di un piano di ricostruzione materiale, economica e sociale organico;

d) verifica dei fondi disponibili per l’Abruzzo con conseguente sblocco ed effettiva spendita dei fondi destinati alla Regione ma in realtà spesso non disponibili o bloccati da procedure burocratiche o da situazioni politiche amministrative, spesso legate, quest’ultime, anche alle difficoltà di bilancio che gravano a livello nazionale.

Ma per affrontare questi primi nodi, occorre innanzitutto che la politica assicuri in tutti i campi di competenza la necessaria guida e i conseguenti atti di programmazione e governo.

Ciò anche attraverso un sistema di deleghe istituzionali responsabile e ampio che garantisca realmente la necessaria capacità operativa e funzionale in tutti i settori di intervento.

Allo stesso modo non è più pensabile navigare a vista e governare solo l’emergenza.

Assieme ad una stabilità e funzionalità  istituzionale, quindi, si rende assolutamente necessaria una programmazione organica che tracci con chiarezza  le priorità di Governo e definisca tempi (crono programma) e modi di attuazione, tale da essere identificabile e monitorabile.

Cosa fare, come farlo e in che tempi: questo è l’imperativo che le parti chiedono alla politica e alle Istituzioni regionali.

In ultimo in considerazione del fatto che la crisi che investe la regione Abruzzo assume aspetti del tutto particolari in funzione sia dell’assoluta  mancanza di adeguate risorse finanziarie da mettere in campo, che della gravità  delle  emergenze da  fronteggiare, si rende ormai non rinviabile l’avvio di un confronto con il Governo nazionale volto ad aprire di fatto una “Vertenza Abruzzo” che, anche in considerazione del processo federalista in atto, evidenzi la complessità della situazione abruzzese e la conseguente necessità di iniziative politiche ed economiche ad hoc a sostegno della regione.




Silvi. Interrogazione consiliare di Sinistra Ecologia e Libertà – del Capogruppo Cons.re Carlo Tieri, che ha relazionato sul punto è stata firmata anche dai consigliari comunali silvaroli Enzo D’Isidoro (Ind.) e Giovanni Rocchio (PdCI).

Interrogazione consiliare di Sinistra Ecologia e Libertà – del Capogruppo Cons.re Carlo Tieri, che ha relazionato sul punto è stata firmata anche dai consigliari comunali silvaroli Enzo D’Isidoro (Ind.) e Giovanni Rocchio (PdCI).

Carlo Tieri

SUL PUNTO HA RELAZIONATO CARLO TIERI (FOTO ALLEGATA)

Al Presidente del Consiglio Comunale del Comune di Silvi (TE)

Al Sindaco del Comune di Silvi (TE)

Oggetto: Interrogazione consigliare urgente riguardo “Anomalie nei conferimenti presso la discarica consortile”.

²²²²²

Considerato che la Ecologica Sangro S.p.A. ha inviato agli Uffici Tecnici del Comune di Silvi una comunicazione (prot. 278 del 7 ottobre 2010) per segnalare “Anomalie nei conferimenti presso la discarica consortile sita in località Cerratina di Lanciano […] un quantitativo di 52,16 tonnellate, a fronte di un quantitativo medio giornaliero di ca. 16 tonnellate registrato nel corso dell’ultima settimana”.

Si chiede quanto segue

1)      L’Amministrazione e gli Uffici Tecnici del Comune di Silvi quali ritengono essere le cause dell’anomalo aumento della produzione di rifiuti sul territorio comunale?

2)      Se di cause accertate non ce ne sono, l’Amministrazione Comunale ritiene utile un’indagine a tutela degli interessi dei cittadini di Silvi?

3)      Quali sono le ulteriori azioni che l’Amministrazione Comunale ha intrapreso o intende intraprendere in seguito a tale comunicazione?

4)      Inoltre sono stati chiesti chiarimenti alla ditta Diodoro che svolge il servizio di raccolta e conferimento in discarica dei rifiuti?

5)      Se sono stati chiesti, la ditta Diodoro ha risposto?

6)      Se ha risposto quale motivazione ha addotto per non aver essa stessa segnalato tempestivamente l’aumento anomalo della quantità di rifiuti raccolti e quindi conferiti in discarica?

7)      La mancata segnalazione da parte della ditta Diodoro costituisce inadempienza contrattuale?

Interrogazione consiliare di Sinistra Ecologia e Libertà – del Capogruppo Cons.re Carlo Tieri, che ha relazionato sul punto è stata firmata anche dai consigliari comunali silvaroli Enzo D’Isidoro (Ind.) e Giovanni Rocchio (PdCI).





POMPEI: DI LELLO, BONDI HA TRE BUONI MOTIVI PER DIMETTERSI

POMPEI: DI LELLO, BONDI HA TRE BUONI MOTIVI PER DIMETTERSI

ROMA, 8 – “Il ministro Bondi ha tre buoni motivi per dimettersi come, tra i primi, gli abbiamo chiesto dopo il crollo della Domus dei Gladiatori.”

Così Marco Di Lello, coordinatore nazionale del Psi ed ex assessore campano ai beni culturali.

“Al Ministro – continua Di Lello- che finge di non capire spieghiamo i tre buoni motivi per fare un passo indietro: perché il suo governo taglia sistematicamente le risorse destinate alla Cultura e nel 2005 scippò dalle casse di Pompei 50milioni di fondi propri distraendoli in mille rivoli; perché non si occupa del sito, che con il Colosseo è il più noto e visitato al mondo, omettendo di nominare un Soprintendente di ruolo da oltre 2 anni; perché a Pompei negli anni scorsi ha provveduto la Regione Campania, affidando alla Soprintendenza di oltre 60 mln di euro tra fondi europei ed ordinari per far fronte a tutti i tagli del Governo dal 2001e oggi il sito, patrimonio dell’umanità, è abbandonato al suo destino. Molto più autorevolmente di noi il Capo dello Stato ha chiesto conto dell’accaduto considerandola una vergogna per l’Italia ed in queste ore numerose forze politiche, anche della maggioranza, si sono unite nella richiesta. Dunque un sussulto di dignità – conclude Di Lello – imporrebbe anche per questo a Bondi di dimettersi”.




MALTEMPO: PAGANO ESPRIME SOLIDARIETA’ A POPOLAZIONI VENETE

MALTEMPO: PAGANO ESPRIME SOLIDARIETA’ A POPOLAZIONI VENETE

(L’Aquila, 8 novembre 2010). (acra). “Esprimo solidarietà, a nome personale e del Consiglio regionale dell’Abruzzo, alle popolazioni venete colpite nei giorni scorsi dalle alluvioni e dagli allagamenti. Come Regione siamo pronti a dare il nostro aiuto ai cittadini veneti che stanno vivendo momenti di angoscia e disagio a causa di questa improvvisa calamità naturale”. Lo ha riferito il presidente del Consiglio regionale dell’Abruzzo, Nazario Pagano, che oggi pomeriggio ha telefonato al Presidente dell’Assemblea regionale veneta, Clodovaldo Ruffato, per esprimergli solidarietà a seguito delle alluvioni e degli allegamenti registrati nei giorni scorsi. “Tra le due regioni esiste una profonda amicizia già dimostrata ampiamente in occasione del sisma del 6 aprile 2009. Ciò rappresenta – prosegue Pagano – un segno tangibile ed una chiara testimonianza del forte spirito di unità che unisce il nostro Paese. Come Regione – conclude Pagano – sosterremo sui tavoli istituzionali nazionali qualsiasi iniziativa che miri a riportare la normalità tra le popolazioni colpite dal maltempo”.

L’Aquila, 8 novembre 2010




FAMIGLIA; NENCINI, SACCONI SI PREPARA FUTURO DA MINISTRO DEL VATICANO

FAMIGLIA; NENCINI, SACCONI SI PREPARA FUTURO DA MINISTRO DEL VATICANO

ROMA, 8 NOV – “Maurizio Sacconi già vede la fine del governo Berlusconi e si prepara un futuro da ministro dello Stato vaticano. Con le sue dichiarazioni sugli aiuti economici da dare solo alle famiglie sposate che procreano conferma che la sua carriera politica da laico socialista a guardia papalina, già evidente col caso Englaro, ormai è completata”.

Così Riccardo Nencini, segretario nazionale del PSI, sulle dichiarazioni del ministro del Welfare Maurizio Sacconi al forum sulla famiglia.