Abruzzo. Lettera delle Parti Sociali, Associazioni di Categoria datoriali e Organizzazioni Sindacali dei Lavoratori, al Presidente della Giunta Regionale, con urgente richiesta d’incontro

ANCE, API, CASARTIGIANI, CIA, CLAAI, CNA, COLDIRETTI, CONFAGRICOLTURA, CONFARTIGIANATO, CONFCOMMERCIO, CONFCOPERATIVE, CONFESERCENTI, CONFINDUSTRIA, COPAGRI, LEGACOOP, CGIL, CISL, UIL, UGL

Lettera delle Parti Sociali,  Associazioni di Categoria datoriali  e  Organizzazioni Sindacali dei Lavoratori, al Presidente della Giunta Regionale, con urgente richiesta d’incontro

L’Abruzzo soffre da anni di una forte mancanza di sviluppo che l’ha portato ad essere l’unica regione italiana che in questa  prima decade del secolo è regredita in termini di PIL.

La violenta crisi che ha colpito l’economia mondiale in quest’ultimo biennio ha aggravato la situazione e gli ultimi dati statistici ufficiali dell’ISTAT evidenziano come l’Abruzzo abbia conseguito sia sul piano occupazionale che su quello della produzione (PIL) la peggiore performance fra tutte le regioni italiane.

Ai vari fattori che hanno contribuito a questa regressione economica si aggiungono varie e serie  emergenze quali  quelle connesse al sisma, che ha colpito con effetti drammatici ampi e importanti territori della regione e al deficit del sistema sanità che non solo blocca ogni possibilità di investimento ma impone anche una fiscalità aggiuntiva che grava in modo insopportabile su imprese e cittadini.

Tutto ciò è aggravato da una situazione di incertezza e confusione politica che in alcuni casi va ad investire questioni di trasparenza e legalità.

Le Associazioni di Categoria e le OO.SS. regionali, per la prima volta unitariamente, nell’esprimere una grande preoccupazione e un forte senso di disagio per la insufficienza di politiche idonee a fronteggiare la gravissima situazione che sta attraversando l’Abruzzo, richiamano l’attenzione delle Istituzioni e della Politica per sollecitare l’avvio di una nuova e più incisiva fase politica e programmatoria.

Le Parti sociali chiedono quindi che le Istituzioni e la politica,  in tutti i settori di competenza, riprendano il loro ruolo guida assicurando il Governo del territorio e i conseguenti atti di programmazione e amministrazione, a partire dal DPEFR 2011–2013 e dal Bilancio 2011, tornando ad assicurare alle attività produttive flussi ordinari di spesa.

La bozza di DPEFR presentataci rappresenta una presa d’atto della condizione della regione, bloccata sul grave tema del risanamento dei conti, ma manca una visione di programmazione del futuro dell’Abruzzo in tutti i settori, del rilancio economico-sociale e della ricostruzione dopo il sisma, che richiedono scelte politiche e non solo un ruolo tecnico-commissariale.

Ciò anche attraverso un sistema di deleghe istituzionali che garantisca realmente la necessaria capacità operativa e funzionale in tutti i settori di intervento.

Assieme ad una stabilità e funzionalità istituzionale, si rende assolutamente necessaria una programmazione organica che tracci con chiarezza  le priorità di Governo e definisca tempi (crono programma) e modi di attuazione, tale da essere identificabile e monitorabile.

Cosa fare, come farlo e in che tempi: questo è l’imperativo che le parti sociali chiedono alla politica e alle Istituzioni.

Coerentemente con quanto sopra evidenziato, le parti sociali chiedono il contestuale riavvio del confronto e del dialogo tra Governo Regionale e Parti sociali sui temi dello sviluppo, di fatto interrottosi da tempo, assicurando quell’unione di intenti e di obiettivi necessaria per l’individuazione delle maggiori problematicità avvertite dal territorio e la definizione delle opportune soluzioni.

ANCE, API, CASARTIGIANI, CIA, CLAAI, CNA, COLDIRETTI, CONFAGRICOLTURA, CONFARTIGIANATO, CONFCOMMERCIO, CONFCOPERATIVE, CONFESERCENTI, CONFINDUSTRIA, COPAGRI, LEGACOOP, CGIL, CISL, UIL, UGL

Consapevoli che la crisi che investe la regione Abruzzo assume aspetti del tutto particolari in funzione sia dell’assoluta  mancanza di adeguate risorse finanziarie da mettere in campo, che della gravità  delle  emergenze da  fronteggiare, le  Parti  sociali  ritengono prioritario l’avvio di un confronto con il Governo nazionale volto ad aprire di fatto una “Vertenza Abruzzo” che, anche in considerazione del processo federalista in atto, evidenzi la complessità della situazione abruzzese e la conseguente necessità di iniziative politiche ed economiche ad hoc a sostegno della regione.

In questa logica le Parti chiedono alle Istituzioni regionali che il confronto congiunto con il Governo nazionale sia diretto innanzitutto ad avere rassicurazioni e decisioni su alcuni temi di assoluta emergenza quali:

–         lo sblocco, l’impegno e l’accelerazione di spesa dei Fondi Master Plan, FAS, APQ infrastrutture, ricostruzione post sisma per le aree terremotate privilegiando i settori produttivi;

–         attivazione immediata della Zona Franca già accordata alle zone terremotate e la previsione di procedure amministrative speciali per poter affrontare la situazione di                                                 assoluta emergenza in quelle aree, anche con interventi a sostegno delle attività esistenti;

–         la previsione di un Piano infrastrutturale che attraverso l’avvio delle opere programmate e la progettazione di nuove darebbe alla Regione un enorme beneficio sia per migliorare la propria dotazione infrastrutturale, e quindi la propria capacità competitiva/attrattiva, sia per ridare fiato all’economia locale, con immediate ripercussioni sull’occupazione e sulla creazione di ricchezza;

–         il rifinanziamento della cassa integrazione in deroga per tutto il 2011, necessario per fronteggiare gli effetti occupazionali della crisi;

–         federalismo fiscale.

Il Governo regionale, da parte sua, dovrà mettere in campo tutti i necessari provvedimenti, più volte sollecitati dalle parti sociali, in quelle materie che possono agevolare la tenuta del tessuto sociale ed economico della regione in tutte le sue componenti e articolazioni settoriali (agricoltura, artigianato, commercio cooperazione, industria, turismo), accesso al credito, semplificazione amministrativa, politiche complessive di contrasto alla crisi, il cui impatto è tuttora pesantissimo nella nostra regione, non limitate agli ammortizzatori, ma comprensive di politiche attive del lavoro e politiche industriali adeguate a difendere e consolidare uno dei maggiori apparati industriali del Paese, riforme strutturali in campo economico e sociale: sanità, trasporti. consorzi industriali, enti strumentali. In particolare, per la sanità, si chiede che assieme ad una servizio di qualità, primario imprescindibile e non negoziabile, l’obiettivo primario, da raggiungere in un tempo quantificabile e monitorabile, deve essere la riduzione progressiva fino all’annullamento totale, della fiscalità aggiuntiva a carico di imprese e lavoratori.

Le parti sociali, consapevoli della gravità del momento, auspicano l’avvio di una fase di forte coesione e chiedono che le Istituzioni e le espressioni politiche della regione di maggioranza ed opposizione, con altrettanto senso di responsabilità e spirito costruttivo, si facciano parte attiva del necessario  processo di rinnovamento accogliendo le richieste evidenziate, favorendone la soluzione e ricercando unitariamente il conseguimento degli obiettivi di rilancio economico e sociale della regione.




Napoli. RIFIUTI: DI LELLO (PSI), DA BERLUSCONI SOLO UNA TOPPA

RIFIUTI: DI LELLO (PSI), DA BERLUSCONI SOLO UNA TOPPA

ROMA, 28 OTT – “Berlusconi ci ha confezionato l’ennesima ecoballa, inzeppata di promesse e bugie, limitandosi a tamponare l’emergenza rifiuti con una superutilizzazione delle discariche in funzione e del termovalorizzatore di Acerra”.

E’ il commento di Marco Di Lello, coordinatore della segreteria nazionale del Psi.

“Se il Piano del 2008 fosse perfetto come ancora oggi ha ripetuto – prosegue Di Lello – non si capisce perché il mondo intero abbia rivisto le imbarazzanti scene di una nuova emergenza rifiuti in Campania né perché, rinnegando la legge vigente, Bertolaso abbia rinviato sine die l’apertura della discarica Ranieri a Terzigno.

Lo sanno tutti che questa non è una soluzione, ma una toppa provvisoria destinata a reggere solo fino alla prossima inevitabile emergenza. D’altra parte non si capirebbe come una situazione che si è incancrenita in vent’anni possa essere risolta da un giorno all’altro a meno a non credere davvero ai miracoli. La verità è che l’incremento assolutamente indispensabile della raccolta differenziata richiede parecchi investimenti, la realizzazione di almeno altri tre termovalorizzatori, ma nessuno dopo due anni è stato ancora appaltato, molto tempo e la sostituzione in blocco della maggior parte degli amministratori locali che si sono dimostrati ben al di sotto del minimo indispensabile. Tutte cose concrete – conclude l’esponente socialista – che neppure Berlusconi ha il coraggio di promettere”.




Abruzzo. Precari della Regione: il disegno di legge va approvato subito al prossimo Consiglio regionale.

Precari della Regione: il disegno di legge va approvato subito al prossimo Consiglio regionale.

Il Gruppo consiliare del PD, chiede con forza una soluzione per i precari della Regione Abruzzo attraverso l’approvazione di un disegno di legge nel prossimo Consiglio regionale di martedì 2 novembre 2010.

“Siamo anche disposti a modificare il testo del disegno di legge Norme per la stabilizzazione dei precari della Regione Abruzzo presentato la scorsa settimana” dice Ruffini “ laddove vengano individuati profili di incostituzionalità che possono essere motivo di impugnativa da parte del Governo.”

Una possibilità concreta quella di un’eventuale impugnativa che è emersa nell’incontro che ieri hanno avuto alla  Funzione Pubblica di Roma l’Assessore Carpineta, i consiglieri Giuliante, D’Amico e Ruffini.

Nell’incontro è inoltre emerso che la Funzione Pubblica ha indicato un percorso alternativo per la stabilizzazione dei precari. La strada consigliata è stata quella di seguire un percorso amministrativo, facendo cioè valere l’applicazione della delibera di giunta 38/2008 ritenuta ancora vigente e capace di offrire un percorso di stabilizzazione a tutti i precari attraverso prove selettive a loro riservate nell’ambito del progressivo fabbisogno del personale della Regione.

Le soluzioni quindi ci sono ed il Pd è favorevole a tornare anche alla discussione sul testo predisposto inizialmente dal Prof. Cerulli purchè si salvino i precari.

L’atteggiamento di parte della maggioranza ed in particolare dell’Assessore regionale Carpineta non è condivisibile e denota una superficialità imbarazzante nell’affrontare un problema che coinvolge il destino di così tanti lavoratori.

“Il Consiglio Regionale” aggiunge Ruffini “deve esprimersi subito altrimenti si rischia di determinare il licenziamento di centinaia di lavoratori e il blocco di alcune attività amministrative della Regione. Noi abbiamo prospettato alla maggioranza una via d’uscita adesso è il momento di assumersi le responsabilità difronte al Consiglio Regionale ed ai precari della Regione.”

giovedì 28 ottobre 2010




Roseto degli Abruzzi. Antonio Burrini, Responsabile Lega Nord Abruzzo della Provincia di Teramo, nominato commissario a Roseto degli Abruzzi.

Cambieremo il vecchio modo di fare politica”.

Antonio Burrini, Responsabile Lega Nord Abruzzo della Provincia di Teramo, nominato commissario a Roseto degli Abruzzi.

La Lega Nord Abruzzo serra i ranghi in prossimità delle prossime elezioni comunali nella Città di Roseto degli Abruzzi e punta sui giovani per rivoluzionare il vecchio modo di fare politica.

L’Onorevole Marco Rondini, incarica Antonio Burrini, coordinatore provinciale come commissario della sezione rosetana, anche in vista delle prossime Amministrative.

“Rinnoveremo il vecchio modo di fare politica” – dichiara il commissario Antonio Burrini – “Non accetteremo compromessi di sorta. Ci batteremo per gli interessi dei Cittadini rosetani.”




Giulianova. Il IV Lotto della Teramo-mare nel tratto da Mosciano a Giulianova è fermo. La Regione non ha ancora espresso il parere sulle verifica di assoggettabilità.Ruffini scrive al Presidente Chiodi.

Il IV Lotto della Teramo-mare nel tratto da Mosciano a Giulianova è fermo. La Regione non ha ancora espresso il parere sulle verifica di assoggettabilità.Ruffini scrive al Presidente Chiodi.

I lavori del IV Lotto della Teramo-mare nel tratto che va da Mosciano a Giulianova sono fermi. Una delle opere più importanti del teramano, annunciate in pompa magna dal Presidente Chiodi nello scorso maggio 2009, è in una fase di stallo.L’opera rientrava nell’Accordo quadro sulle Infrastrutture che la Regione Abruzzo aveva sottoscritto un anno e mezzo fa con il Governo.

“Oltre sei miliardi di euro che prevedevano anche quattordici progetti di ammodernamento, ristrutturazione e nuova realizzazione del sistema stradale” ricorda Ruffini.

Il Presidente Chiodi, che non lesinò i ringraziamenti al Governo e lanciò un’immagine del grande “cantiere Abruzzo”, prese impegni precisi sui tempi di realizzazione di tali opere.

Per il tratto della Teramo-mare da Mosciano a Giulianova, IV lotto, il cui progetto preliminare è di 64 milioni di euro, si disse infatti che l’inizio dei lavori sarebbe avvenuto entro aprile 2010.

“Invece siamo ancora ad aspettare che Chiodi e la Regione Abruzzo facciano qualcosa” spiega Ruffini che ha preso carta e penna ed ha ricordato al Presidente Chiodi le sue promesse da marinaio.

Nella lettera si segnala che in data 12.02.2010 è stata pubblicata sul Bura n.9 la procedura di verifica di assoggettabilità relativa al progetto preliminare dei lavori di realizzazione della variante alla S.S. 80 del “Gran Sasso d’Italia” dalla A14 (Mosciano S.Angelo) alla S.S. 16 (Giulianova) IV Lotto ai sensi del Dlgs. 4/2008.

Ruffini precisa che come la normativa impone, dalla data di pubblicazione dell’avviso sul Bura decorrono i 45 giorni entro i quali chiunque, in conformità alle leggi vigenti, può presentare, in forma scritta, al Servizio regionale di riferimento, osservazioni o pareri sull’opera.

Inoltre come previsto dall’art. 20 del Dlgs. 4/2008 e s.m. ed i., l’autorità competente nei successivi quarantacinque giorni verifica se il progetto abbia possibili effetti negativi apprezzabili sull’ambiente.

“ E’ lo stesso art. 20 comma 4 del Dlgs. 4/2008 e s.m. ed i., che aggiunge che “entro la scadenza del termine l’autorità deve comunque esprimersi”.La Regione ha espresso il parere? chiede Ruffini.

Da una facile analisi si evince quindi che a decorrere dal 12.02.2010 e trascorsi i novanta giorni (45g.+45g.), ovvero entro il 12.05.2010, l’autorità competente regionale avrebbe dovuto esprimere un parere sulla procedura di verifica di assoggettabilità.

“Visto che sono trascorsi ulteriori 150 giorni dal termine del 12.05.2010,  ho chiesto di conoscere se il parere è stato espresso ed in tal caso quali determinazioni in merito sono state adottate” aggiunge il consigliere del Pd.

Per rilanciare l’Abruzzo e il teramano abbiamo bisogno che queste opere vengano realizzate quanto prima, quindi chiedo che ci sia la massima attenzione del Presidente  e della Giunta regionale affinchè si completi un’asse viario importantissimo per la nostra provincia.

“Va bene il terremoto, va bene il buco della sanità, ma quei pochi soldi che ci sono vanno spesi subito per il bene del territorio. Forse questi ritardi non sono casuali, ma vogliono dire che probabilmente i soldi non ci sono.” conclude Ruffini.




Pescara. Associazioni di Categoria datoriali e Organizzazioni Sindacali dei Lavoratori insieme per il rilancio e lo sviluppo della Regione Abruzzo

Conferenza Stampa

Pescara, 28 ottobre 2010

Associazioni di Categoria datoriali  e  Organizzazioni Sindacali dei Lavoratori  insieme per il rilancio e lo sviluppo della Regione Abruzzo

Tutte le Associazioni di Categoria e le OO.SS. regionali riunite a Pescara, domani 28 ottobre, per presentare un piano di azione da sottoporre all’attenzione delle Istituzioni e della Politica finalizzato a sollecitare l’avvio di una nuova e più incisiva fase politica e di programmazione in grado di fronteggiare la gravissima situazione sociale, economica e politica che sta attraversando l’Abruzzo.

La crisi occupazionale e di sviluppo che investe la Regione ormai da anni, tanto da definirsi ormai strutturale e non più solo congiunturale, aggravata da varie e serie emergenze, quali quelle connesse al sisma e al deficit del sistema sanità, sono alla base della forte iniziativa che per la prima volta ha visto unite tutte le sigle rappresentative del mondo imprenditoriale e dei lavoratori farsi parte attiva per il rilancio della ripresa e dello sviluppo in Abruzzo.

Le parti sociali hanno pertanto individuato e condiviso un documento unitario contenente indicazioni e proposte prioritarie su cui si chiede di intervenire urgentemente e con decisione per cercare di contrastare la difficile situazione in atto.

Al fine di presentare e illustrare il documento congiunto, le parti sociali hanno indetto una Conferenza Stampa che avrà luogo a Pescara, giovedì 28 ottobre prossimo, alle ore 10.30, presso la Sala del Caffè Letterario in Via delle Caserme.

Alla Conferenza stampa prenderanno parte i vertici regionali di tutte le sigle datoriali e dei lavoratori promotrici dell’iniziativa.




L’Aquila. Premi di laurea destinati a studenti abruzzesi iscritti alle Università della Regione

Premi di laurea destinati a studenti abruzzesi iscritti alle Università della Regione

Il prossimo 2 novembre a L’Aquila, alle ore 15.00, presso la Sala Conferenze di Confindustria Abruzzo -Campo di Pile- si terrà la cerimonia di premiazione delle tre studentesse abruzzesi vincitrici delle borse di studio istituite da Fondirigenti in considerazione del grave terremoto che ha colpito ampi territori d’Abruzzo.

La premiazione avverrà nell’ambito dell’incontro promosso da Fondirigenti, Federmanager Abruzzo e Confindustria Abruzzo, che ha come tema la “Formazione continua: Il contributo di Fondirigenti allo sviluppo della cultura manageriale in Abruzzo”.

L’obiettivo dell’incontro è orientare le imprese e il management del territorio abruzzese all’utilizzo delle risorse e opportunità offerte da Fondirigenti, per la formazione continua dei dirigenti. Saranno quindi illustrati i nuovi strumenti messi a punto da Fondirigenti in favore di imprese e manager e presentati i risultati delle iniziative finanziate dal Fondo sul territorio, per fornire un quadro puntuale e completo sulle possibilità di accesso ai finanziamenti e sulla concretezza dei risultati raggiunti.

All’incontro parteciperanno: Mauro Angelucci, Presidente Confindustria Abruzzo e Florio Corneli- Presidente Federmanager Abruzzo, che apriranno i lavori, Stefania Pezzopane -Assessore Politiche Culturali Comune di L’Aquila, Pietro Fiorentino -Direttore Fondirigenti, Fabrizio Famà -Responsabile relazioni Industriali e Istituzionali Micron Technology Italia s.r.l., Giuseppe D’Amico -Direttore Confindustria Abruzzo.

Il Presidente di Fondirigenti Renato Cuselli e il Vice Presidente Fondirigenti, Giorgio Usai, premieranno le vincitrici.

PROGRAMMA

Ore    15.00:  Saluti

Mauro Angelucci Presidente Confindustria Abruzzo

Florio Corneli – Presidente Federmanager Abruzzo

Stefania Pezzopane – Assessore Politiche Cultuali                                          Educazione – Comune di L’Aquila

Ore 15.30: Fondirigenti: un’offerta integrata di    servizi per lo sviluppo: il conto formazione semplificato, il bilancio di competenze per i dirigenti

Pietro Fiorentino Direttore Fondirigenti

Ore 16.00: L’esperienza in Abruzzo

Giuseppe D’Amico  – Direttore Confindustria Abruzzo

Fabrizio Famà  – Responsabile Relazioni Industriali e Istituzionali Micron Technology Italia

Ore 16.30: Cerimonia di premiazione delle vincitrici       del Premio Abruzzo  per tesi di laurea

Premiano le vincitrici

Renato Cuselli Presidente Fondirigenti

Giorgio Usai Vice – Presidente Fondirigenti

Ore 17.00 Conclusioni

Cocktail




Abruzzo. Petrolio: eccessivo il trionfalismo del PDL

Petrolio: eccessivo il trionfalismo del PDL

Il progetto di legge regionale del centrodestra appare assai meno incisivo di quanto lasciano intendere le trionfalistiche dichiarazioni del PDL.

Rifondazione Comunista condivide i rilievi critici delle associazioni ambientaliste e confida in una disponibilità al confronto in aula da parte della maggioranza.

Innanzitutto è discutibile l’accordo raggiunto con il Governo che affida all’INTESA il giudizio sulla “compatibilità”.

Ma anche se si volesse dare per buona la “filosofia” che ispira la proposta di legge rimane il fatto che le aree più bisognose di tutela e più interessanti per le società petrolifere sono escluse dal provvedimento (vedere su cartina elaborata da Legambiente e WWF allegata le aree escluse in nero).

Proprio le aree collinari e montane caratterizzate dall’agricoltura di qualità sono state private dalla proposta di legge di quella tutela prevista dalla normativa precedente.

Ci sembra un clamoroso errore che fa il paio con la mancata previsione di un Piano di Gestione Integrata della Costa che consentirebbe di salvaguardare il nostro mare anche oltre la fascia dei 5 km su cui fortunatamente è intervenuta una norma nazionale.

Consigliamo a Chiodi e alla sua maggioranza qualche ulteriore approfondimento al fine di pervenire a un testo più rispondente agli impegni assunti con i cittadini abruzzesi.

Maurizio Acerbo, consigliere regionale PRC




Giulianova. Francioni: A Giulianova aumentano i reati.

purtroppo, i dati sulla sicurezza, ci vedono sempre in contro tendenza
rispetto al resto della Provincia.

Giulianova insieme a Roseto, risultano le due Città dove ci sono più reati,
Giulianova in modo particolare 609 (+ 27 rispeto al 2009) contro i 471 di
Roseto.

L’Amministrazione Comunale su questo punto molto ha fatto, ( Video
Sorveglianza, attivato il controllo di polizia 24 su 24 durante l’estate) ma
qualcosa in più dobbiamo fare.

Il Sindaco insieme al delegato alla Sicurezza il Consigliere Roberto
Sacconi,
ha attivato il servizio di video sorveglianza, ma coprendo solo alcuni punti
strategici della Città, forse è il caso di potenziare questo servizio.

Invito il Sindaco e il Consigliere Sacconi ad attivarsi per ampliare questa
attività, non solo con più telecamere, nei punti delicati, sensibili, (
vedi:
Centro Storico, ex golf Bar, Annunziata, centri sportivi molto frequentati
da
ragazzi, nelle vicinanze delle scuole) attivare anche, una buona
illuminazione
per scoraggiare eventuali malavitosi, spacciatori, che hanno brutte
intenzioni.

Perchè non  programmare e istituire, come più volte detto, i vigili nei
quartieri, almeno nelle zone  più sensibili, Centro storico, Annunziata,
Villa
Pozzoni e Colleranesco, che svolgono il loro servizio in contatto con le
altre
forze dell’ordine dai Carabinieri, alla Polizia di Stato e alla Guardia di
Finanza, una pattuglia di vigili che sorvegliano la Città per buona parte
della
giornata.

Purtroppo la sicurezza è, e rimane, un punto molto delicato su cui non
dobbiamo mai abbassare la guardia, specialmente in questo momento in cui
anche
molti stranieri (comunitari e extracomunitari) oramai girano per le nostre
città, senza fissa dimora e senza lavoro, quindi come vivono?

Su questi argomenti dobbiamo maggiormente moltiplicare gli sforzi.

Gianfranco Francioni.
CapoGruppo
UDC/GIULIESI




Roma. LEGGE STABILITA’ E BILANCIO: DI STANISLAO(IDV), MOLTE CRITICITA’ NEL SETTORE DIFESA

Roma, 27 Ottobre 2010

LEGGE STABILITA’ E BILANCIO: DI STANISLAO(IDV), MOLTE CRITICITA’ NEL SETTORE DIFESA

In occasione dell’esame della Legge di Stabilità e di Bilancio di previsione, l’On. Di Stanislao, capogruppo IdV in Commissione Difesa, si sofferma sulle molteplici criticità in relazione alla spesa per il personale militare e civile e all’esercizio. “Riguardo la spesa per il personale, – afferma Di Stanislao – le unità di personale impiegato diminuiscono, pregiudicando così in maniera significativa la dimensione quantitativa e qualitativa dello strumento militare necessaria all’assolvimento dei compiti assegnati. Nel il settore dell’esercizio, inoltre, si registra una riduzione di 320,4 milioni di euro (pari al 18,2 %), superando la soglia delle risorse minime indispensabili al settore a fronte delle necessarie e adeguate azioni di intervento, con specifico riferimento al mantenimento in efficienza dei mezzi, all’addestramento del personale e al critico depauperamento delle scorte, delle parti di ricambio, dei carbolubrificanti e del munizionamento, necessarie per l’operatività dello strumento militare. Un aspetto poi non affrontato dal disegno di legge di stabilità è quello relativo al rifinanziamento delle missioni internazionali per l’anno 2011, che ammonta normalmente a oltre 1 miliardo e 500 milioni di euro annui. Al momento,però, sono iscritte nel Fondo missioni internazionali dello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze risorse per un ammontare pari a soli 4 milioni e 300 mila euro, per ciascuno degli anni 2011, 2012 e 2013. Ancora una volta – conclude Di Stanislao – una manovra di “soli e ingentissimi tagli”, priva di qualsiasi misura a sostegno dello sviluppo economico contro gli interessi di cittadini e lavoratori.”