Giulianova. mentre la Nostra Regione pensa sempre di tagliare reparti, ospedali, dall’altra parte aumenta la mobilità passiva in modo spaventoso.

mentre la Nostra Regione pensa sempre di tagliare reparti, ospedali,
dall’altra parte aumenta la mobilità passiva in modo spaventoso.

Giulianova è fra queste, reparti chiusi, situazione bloccata, non si investe
in nuovi macchinari, non si potenziano i reparti, non si assumo Primari, Medici
ed infermieri.

Quello che è riportato in questo articolo, (Un fiume di denaro dall’Abruzzo
per la sanità delle altre Regioni ) noi come gruppo UDC/GIULIESI è da molto
tempo che lo diciamo, i nostri ospedali soffrono, la Sanità Passiva aumenta in
modo spaventoso.

Per la Cardiologia la Regione spende come Sanità Passiva oltre 18.000.000,00
(diciottomilioni ) di euro, per l’Ortopedia altri 25.000.000,00 (venticinque
milioni ) di euro, solo per parlare di due reparti.

Giusto razionalizzare la spesa, vedi nei settori Amministrativi, ma
contemporaneamente bisogna ammodernare le strutture ancora esistenti,
potenziare  i reparti, gli impianti teconologici, TAC, Risonaze Magnetiche, di
ultima generazione, e soprattutto, sul campo delle Risorse Umane, gli unici a
far crescere gli Opsedali.

In tutte le aziende che si rispettano, si razionalizza la spesa, si chiudono i
reparti che non funzionano o funzionano male,  ma contemporanemente si
investono in nuove  strutture all’avanguardia, con Primari di eccellenza,
altrimenti sarà la fine completa, non possiamo rimanere a semplici ospedali che
curano a mala pena una appendice.

Chiedo al Presidente della Commissione Sanità del Comune di Giulianova , come
Capo Gruppo UDC/GIULIESI, di incontrare il Commissario Chiodi, (perchè, anche
lui in campagna elettorale con l’appoggio del DR. Venturoni aveva promesso una
nuova struttura e una nuova Sanità per Giulianova), in una Commissione
Speciale, per capire del NOstro Ospedale cosa ne vogliono fare, dovevamo
aspettare il 30 settembre per avere chiarezza in merito al Piano di Riordino,
ma a tutt’oggi nulla è cambiato.

Gianfranco Francioni
CAPOGRUPPO
UDC/GIULIESI
COMUNE DI GIULIANOVA




Abruzzo. EDITORIA: PAGANO, SOSTERREMO IL SISTEMA TELEVISIVO LOCALE

EDITORIA: PAGANO, SOSTERREMO IL SISTEMA TELEVISIVO LOCALE

(Pescara, 18 ottobre 2010). (Acra). «Il sistema televisivo abruzzese rappresenta un settore fondamentale nell’ambito dell’informazione locale e territoriale della nostra regione. Un settore che deve essere sostenuto e valorizzato con ogni strumento possibile». Lo ha detto il Presidente del Consiglio regionale dell’Abruzzo, Nazario Pagano, a margine dell’incontro che si è svolto oggi pomeriggio tra i presidenti di Corecom Abruzzo (Filippo Lucci), Odg (Sfefano Pallotta) e Fnsi Abruzzo(Lodovico Petrarca) e i rappresentanti delle emittenti televisive locali. Durante l’incontro sono state presentate le iniziative intraprese per agevolare l’introduzione del digitale terrestre nel sistema televisivo abruzzese.

«Non dobbiamo dimenticare come in un panorama sempre più globalizzato dell’informazione – osserva Pagano – le emittenti locali svolgono un ruolo essenziale nell’assicurare la tutelale dei valori culturali e sociali della regione. Penso alle molte tv locali che oggi rischiano di essere spazzate via a causa di una veloce trasformazione tecnologica che sta interessando l’intero comparto. Come classe dirigente – ha aggiunto il Presidente Nazario Pagano – dobbiamo impegnarci affinché le emittenti private possano continuare a svolgere quel ruolo di comunicazione attiva a favore dei cittadini. In Abruzzo – conclude il Presidente – sosterremo la proposta presentata dal Presidente del Corecom Abruzzo, Filippo Lucci, affinché il Ministero dello Sviluppo Economico (Dipartimento delle Comunicazioni, ndr) eroghi un contributo straordinario a favore delle emittenti televisive locali, già penalizzate dalla crisi finanziaria e dal terremoto del 6 aprile 2009».

Pescara, 18 ottobre 2010





Italia. UN SECCHIO COLMO DI ESPLOSIVO

In questi ultimi mesi ci sono stati numerosi casi di ferimenti a causa di residuati bellici, queste righe le invio a chi ritiene sia giusto pubblicarle, al contrario chi la pensa diversamente può cestinare l’email…Stima e simpatia
UN SECCHIO COLMO DI ESPLOSIVO

Il 14 ottobre 2010 per mezzo della pagina web “QuiBrescia.it
apprendiamo la notizia del ferimento a causa di un residuato bellico
risalente la seconda guerra mondiale,di un 36enne residente a Darfo
Boario Terme.

Il quotidiano bresciano spiega come l’incidente sia avvenuto all’interno
dell’abitazione dell’incauto e precisamente in cantina, mentre tenta
di “aprire” il piccolo manufatto bellico recuperato nel corso di
una immersione subacquea (l’uomo sarebbe un provetto Sub).

Il secco boato attira l’attenzione dei genitori, che immediatamente allertano
il 118 di Esine, ovviamente intervengono anche Vigili del Fuoco. I
medici diagnosticano serie ferite alle mani ed escoriazioni varie al
volto. Sul momento qualcuno pensa sia scoppiata una bombola ARA, ma
la perquisizione del locale, ha permesso (sempre a dire del portale
d’informazione su citato), di scoprire un “vero arsenale”

vale a dire:

…varie parti di armi da guerra, proiettili d’artiglieria di diverso calibro
e pericolosità, tre granate di tipo ‘ananas’ di fabbricazione
americana e una baionetta…”, naturalmente l’uomo è stato fermato
per detenzione illegale di armi da guerra.

Il giorno dopo (15 ottobre) Bresciaoggi.it specifica la dinamica dell’incidente:
“…Il giovane stava maneggiando un proiettile di
mitragliatrice per mezzo di una smerigliatrice.
Precisa il contenuto del “vero arsenale” e menziona il ritrovamento di un secchio
colmo di esplosivo (pazzesco, come voleva utilizzarlo…????).

Bresciaoggi.i precisa che questa operazione è stata portata a
termine con il brillamento di tutto il materiale rinvenuto.
Ma
ancora una volta non riusciamo a comprendere le motivazioni che
spingono un ragazzo a conservare materiale bellico:

bene, qualcuno (non è proprio così), può affermare che il semplice
involucro di una bomba a mano (vuota), non costituisce alcun
pericolo, perciò è lecito custodirla ( la legge dice il contrario),
ma questa volta vogliamo essere in sintonia con i fautori di questa
filosofia.

Ma
c’è qualcuno disposto ad asserirci che smerigliare un piccolo
proiettile non costituisca grave fonte di pericolo per se, per terze
persone…?

C’è
qualcuno in grado di convincerci che conservare un secchio riempito
d’esplosivo nella cantina di un condominio, di uno stabile, villetta
o quant’altro, non costituisca una gravissima situazione di enorme
pericolo per tante persone…?

Cosa
spinge un ragazzo ad assumere atteggiamenti tanto gravi…?
Come
custodire in casa un secchio d’esplosivo…???

Mah…

Giovanni Lafirenze

Fonti:

http://www.quibrescia.it/index.php?%2Fcontent%2Fview%2F20681%2F218%2F
http://www.bresciaoggi.it/stories/Provincia/192140_in_cantina_aveva_un_arsenale_disinnescato/
http://www.bsnews.it/notizia.php?id=4803




Chieti. Congresso Provinciale del sindacato CONFSAL per il rinnovo degli organismi provinciali e la conseguente elezione del segretario.

Si comunica, che il giorno 15 ottobre 2010, si è svolto a Chieti presso la sede regionale sita in L.go Barbella n. 6, il Congresso Provinciale del sindacato CONFSAL per il rinnovo degli organismi provinciali e la conseguente elezione del segretario.

Dopo ampia discussione, il Consiglio Provinciale ha proceduto alla votazione per la composizione della segreteria e degli organismi provinciali, che è così costituita:

Cognome e Nome Funzione Federazione d’app.
RICCIUTI SMERALDO Segretario Provinciale FENAL
DELL’ARCIPRETE PATRIZIA Componente segreteria COMUNICAZIONI
IENGO MONICA Componente segreteria UNSA
MASTRANGELO NICOLA Componente segreteria SNALS
SALVATORE ROBERTO Componente segreteria FISMIC
CANDELA ANGELO Componente segreteria SALFI
GIORDANO VINCENZO Componente segreteria UNSA

La segreteria ha, in seguito, eletto all’unanimità il Segretario Provinciale nella persona del sig. Smeraldo RICCIUTI che guiderà per i prossimi 4 anni la CONFSAL sul territorio provinciale di Chieti.




Abruzzo. Al 31 dicembre potrebbero essere “licenziati” circa un migliaio di precari della Pubblica Amministrazione regionale

Pescara, 18 ottobre 2010

COMUNICATO STAMPA

La FP CGIL Abruzzo lancia il grido di allarme.

Al 31 dicembre potrebbero essere “licenziati” circa un migliaio di precari della Pubblica Amministrazione regionale che erogano servizi pubblici fondamentali in  settori strategici come la sanità, scuola dell’infanzia, i servizi sociali, i centri per l’impiego.

Si tratta di una vera e propria emergenza che mette a repentaglio la garanzia e la continuità dei servizi pubblici erogati ai cittadini.

Le varie disposizioni di legge emanate dal Governo, in particolare  la  legge 150/09 ed il decreto legislativo 78/10 avranno, infatti, conseguenze negative molto gravi sia sul piano qualitativo e quantitativo dei servizi prestati sia per ciò che attiene i livelli occupazionali del personale precario.

L’effetto di tali norme sarà quello di compromettere il regolare svolgimento di servizi essenziali perché i precari che li assicurano non solo non saranno stabilizzati ma, probabilmente, saranno barbaramente espulsi se si applicherà in maniera letterale quanto indicato  nella  manovra economica.

Di fronte a questa situazione, la FP CGIL Abruzzo può dare un importante contributo e, a tal fine ha organizzato per mercoledì 20 ottobre alle ore 15.30, l’assemblea regionale pubblica dei precari della Regione Abruzzo – Ente Regione Abruzzo e i suoi enti strumentali, sanità, enti locali. Sono invitati i precari che sono ancora dentro il percorso della stabilizzazione, quelli già “licenziati”, quelli che usciranno e quelli che rimarranno a lavorare, i cittadini e i rappresentanti della politica.

L’iniziativa di mercoledì si svolgerà nella sala Figlia di Iorio della Provincia di Pescara, luogo simbolo della “cacciata” di 60 precari a fine settembre e interverranno il segretario nazionale della FP CGIL, Fabrizio Fratini e il segretario del Dipartimento Mercato Lavoro della FP CGIL nazionale, Gian Guido Santucci.

Si affronterà il fenomeno analizzando la situazione attuale, le prospettive e le soluzioni future.

Si costituirà il coordinamento CGIL dei precari a livello nazionale. L’obiettivo principale è di rimettere al centro del dibattito politico regionale e nazionale il fenomeno del precariato per reali e stabili prospettive di lavoro, per dare continuità ai servizi pubblici, per continuare a garantire servizi pubblici di qualità, per dire basta alla precarietà del lavoro e, conseguentemente per ribadire che nel pubblico impiego si deve poter accedere solo per concorso pubblico.

Non è un problema solo dei lavoratori precari rappresentanti da questa O.S., ma anche per i cittadini che a seguito della riduzione delle risorse e del personale  nelle amministrazioni pubbliche, sosterranno i costi maggiori in termini di aumento delle tariffe, incertezza sui  tempi delle risposte e qualità delle  prestazioni, con l’ulteriore  rischio di ulteriori esternalizzazione  di attività fondamentali.

Si proporranno soluzioni che vedano il coordinamento quale protagonista delle future azioni per fare comprendere cosa può accadere se andassero via i precari che oggi assicurano servizi importantissimi per l’intera collettività (servizi che vanno dall’infermieristica agli asili nido, alle attività di verifica fiscale  al soddisfacimento delle richieste di sussidio fatte dai  cittadini in cerca di occupazione, alle richieste di permesso di soggiorno per i lavoratori extracomunitari immigrati).

Quello abruzzese sarà il primo dei coordinamenti regionali dei precari. Insieme agli altri che si costituiranno nelle altre regioni italiane, dovranno assumere un ruolo rilevante nell’elaborazione della piattaforma generale sul precariato della Funzione Pubblica, e per l’articolazione delle iniziative locali che troveranno il punto di approdo e di valorizzazione nell’Assemblea Nazionale delle lavoratrici e dei lavoratori precari che si terrà nei prossimi mesi.




Pescara. No Filovia: Una clamorosa sconfitta della politica

Una clamorosa sconfitta della politica

Per la prima volta nella storia della città di Pescara per poter procedere nella realizzazione di un’opera pubblica è stato necessario impiegare le forze dell’ordine.

Per la prima volta una manifestazione spontanea, non organizzata da partiti, sindacati o associazioni nazionali aveva portato, in quest’ottobre di lotta e di orgoglio civico, migliaia di cittadini in strada a difendere il loro diritto alla partecipazione.

Lo sgombero del presidio che da tre settimane rappresentava la civile e democratica protesta dei cittadini di Pescara  nei confronti di un cantiere simbolo di una logica imprenditoriale sbagliata e di una volontà politica prevaricatrice, rappresenta una clamorosa sconfitta di una politica  incapace di accogliere le istanze dei cittadini che pretende di rappresentare.

Gli uomini e le donne pescaresi avevano semplicemente chiesto, in nome dell’interesse collettivo, una sospensione temporanea dei lavori per permettere un reale confronto atto a chiarire le molteplici e pericolose zone d’ombra che gravano su un progetto mai portato al vaglio del Consiglio Comunale di Pescara.

L’amministrazione regionale abruzzese, l’amministrazione comunale di Pescara e la dirigenza della Gestione Trasporti Municipali si accollano per intero, agli occhi della pubblica opinione, la responsabilità di procedere ciecamente nella realizzazione di un’opera attualmente sottoposta al vaglio dell’Autorità nazionale di Vigilanza dei Contratti Pubblici.

La nostra lotta proseguirà,  civile, democratica, determinata, per impedire non soltanto uno scempio urbanistico ma anche per ribadire una volontà di cambiamento nelle logiche perverse che regolano in Italia la realizzazione delle opere pubbliche.

Coordinamento NO FILOVIA




Lanciano. Il Centro Aggregazione Anziani del Comune di Lanciano, dopo lo scambio di visite ed il gemellaggio con gli anziani di Sulmona, intraprende una nuova iniziativa culturale e ricreativa.

Il Centro Aggregazione Anziani del Comune di Lanciano, dopo lo scambio di visite ed il gemellaggio con gli anziani di Sulmona, intraprende una nuova iniziativa culturale e ricreativa.

Quest’ultima nasce e si sviluppa per concreto impegno dell’Assessore ai Servizi Sociali di Lanciano, Dott. Angelo Palmieri, e del suo staff dirigenziale rappresentato dalla Dott.ssa Veglia Di Ciano e dal Rag. Antonino Valentini.

La parte organizzativa è curata della Cooperativa Sociale CATE di Montesilvano che gestisce da oltre un anno il Centro Aggregazione Anziani di Lanciano.

Questa volta è in programma, per martedì 19 ottobre, una vista a Pescara. Il nutrito gruppo di Anziani lancianesi farà visita al “Museo D’Annunzio”, per poi effettuare una passeggiata sul “Ponte del Mare”. Due luoghi, questi, il primo dei quali con una memoria storica ed un valore culturale che ha consentito a Pescara di farsi conoscere ed apprezzare a livello nazionale; il secondo, invece, di recente realizzazione, già entrato nell’immaginario collettivo come un’icona significativa e qualificante per la Città.

Al termine della visita pescarese, gli anziani si recheranno presso il “Sant’Angelo Village” per una passeggiata alla scoperta delle curiosità che il “saper fare italiano” mette in mostra.

Successivamente il gruppo si recherà al Ristorante “Giardino dei Principi”, dove tra un piatto tipico, un bicchiere e molte danze concluderà la giornata.

Gli anziani saranno accompagnati dallo staff degli operatori della CATE, i quali si sono resi promotori anche dell’incontro tra gli Amministratori di Lanciano e Città Sant’Angelo.

Porteranno il  loro saluto il Sindaco di Lanciano Filippo Paolini, nonché l’assessore ai Servizi Sociali, Dott. Angelo Palmieri.

Per il Comune di Città Sant’Angelo, invece, ad accogliere la delegazione frentana saranno presenti il Sindaco Gabriele Florindi, l’Assessore ai Servizi Sociali, Dott.ssa Pina Rasetta,  e l’Assessore Franco Galli.

Per ulteriori informazioni è possibile contattare il Presidente della CATE, Dott. Mario Delle Monache, telefonando al numero diretto 335/5220864.

14.10.2010




Abruzzo. Liberal-Socialisti: LETTERA APERTA al Senatore PICCONE

In basso la lettera aperta inviata qualche giorno fa alla segreteria del Coordinatore Regionale del Popolo della Libertà, il Sen. Filippo Piccone.

LETTERA APERTA al Senatore PICCONE

I LIBERALSOCIALISTI ABRUZZO hanno partecipato convinti alla costituzione di una coalizione politica per le elezioni regionali prima, provinciali e comunali poi, dimostrando coerenza nelle scelte. L’apporto determinante dato alla coalizione ha peraltro dimostrato il forte radicamento territoriale dei socialisti soprattutto in provincia di Teramo.

Vorremmo continuare questo percorso nelle prossime consultazioni amministrative, in importanti comuni dell’Abruzzo, all’interno della stessa coalizione.

Tale volontà non ci impedisce tuttavia di cogliere, soprattutto all’interno della coalizione, un senso di “di sfilacciamento e di improvvisazione”, oltre che di evidente difficoltà nell’attuazione del programma di governo regionale.

Le aspettative e le speranze di quanti, come noi, ritenevano necessario avviare un reale processo di cambiamento nel governo della Regione Abruzzo appaiono un ricordo, non soltanto per effetto del terremoto che ha drammaticamente colpito la città dell’Aquila, sconvolgendo nei fatti il filo politico della programmazione, ma anche e soprattutto per l’improvvisazione politica e legislativa tipica di gruppi autoreferenziali del Popolo della Libertà.

I fatti ci sembrano oltretutto avvalorare un malessere sempre più crescente, non solo per il venir meno di quella partecipazione programmatica promessa ieri, di cui a tutt’oggi non si ha alcuna percezione, ma per la sensazione che si sia oramai sedimentata la tecnica del governo di gruppi esclusivi, che si fa fatica a definire di amici, la cui azione non trova alcun riscontro nei risultati del governo di una Regione sospinta verso i livelli parametrici dell’Obiettivo 1, di comunitaria memoria.

La nostra sensazione, al di là di recenti gravi fatti che hanno coinvolto autorevoli rappresentanti della giunta Regionale, è che si sia smarrito l’obiettivo del perseguimento di quella politica con la P maiuscola tanta cara al presidente Chiodi e da noi totalmente condivisa.

La realizzazione di un tavolo politico permanente, più volte inutilmente proposto, permetterebbe quell’inclusività di cui si coglie la necessità.

La sua negazione darebbe il segno ulteriore di politiche di basso profilo, affidate a politicanti che rifuggono da qualsiasi confronto, interno ed esterno alla coalizione di governo, probabilmente nel timore di affrontare i problemi e competere con il mondo reale, costituito da tante famiglie abruzzesi che non possono ovviamente riconoscersi nell’idilliaco modello della famiglia del Mulino Bianco.

10 ottobre 2010

Il Segretario  “LIBERAL-SOCIALISTI ABRUZZO”

Alessandro PAVONE




Pescara. alcune foto della cerimonia per i 50 anni della fondazione dell’Avis.

Le fotografie inviate per l’Avis poco fa sono di Fabio Notarfranco.
Le fotografie inviate per l’Avis poco fa sono di Fabio Notarfranco.

alcune foto della cerimonia per i 50 anni della fondazione dell’Avis. Troverete tre scatti della cerimonia al raduno in piazza Garibaldi, prima della Messa del donatore, con il presidente dell’Avis Gennaro Di Bartolomeo (al centro della foto con la corona depositata sul monumento ai caduti); e tre scatti della consegna delle benemerenze in sala consiliare (Ernesto Mastromattei e Patrizia Nardinocchi sono due dei tre donatori destinatari del più alto riconoscimento, il distintivo in oro con diamante, assegnato a chi effettua oltre 100 donazioni). Le benemerenze assegnate per la coincidenza con la 21esima Giornata del donatore sono state in tutto 600, consegnate dal presidente dell’Avis Pescara Gennaro Di Bartolomeo, dell’Avis Abruzzo Pasquale Colamartino, dal presidente provinciale Agostino Zazzara, dal segretario regionale Aldo Spanò e dal presidente emerito Atos Zitti. Sono intervenuti il sindaco Luigi Albore Mascia, il presidente della Commissione Sanità regionale Nicoletta Verì, l’assessore provinciale al volontariato Aurelio Cilli, l’assessore comunale al volontariato Carla Panzino, il comandante della Direzione marittima per l’Abruzzo e il Molise Pietro Verna, il vicequestore aggiunto Leila Di Giulio, il capitano della guardia di finanza tenente Maurizio De Angelis. In occasione della giornata è stato anche effettuato un gemellaggio con l’Avis comunale di Fondi (Latina).

Sono stati consegnati 21 distintivi in oro con smeraldo; 50 distintivi in oro con rubino; 117 distintivi in oro; 111 distintivi in argento dorato; 199 distintivi in argento e 91 distintivi in rame. Il conteggio viene effettuato dalle 6 alle 120 donazioni.




Giulianova. Lunedi 18 Ottobre alle ore 10.30 il vice presidente della Provincia di Teramo, Renato Rasicci insieme ai consiglieri provinciali Flaviano Montebello e Claudio Posabella, incontreranno i dirigenti dell’Istituto Scolastico Superiore “Crocetti” di Giulianova presso la sede della scuola.

Lunedi 18 Ottobre alle ore 10.30 il vice presidente della Provincia di
Teramo, Renato Rasicci insieme ai consiglieri provinciali Flaviano
Montebello e Claudio Posabella, incontreranno i dirigenti
dell’Istituto Scolastico Superiore “Crocetti” di Giulianova presso la
sede della scuola.