GOVERNO DI LELLO (PSI), CON NUOVE REGOLE APPALTI NEGATA CONCORRENZA

GOVERNO DI LELLO (PSI), CON NUOVE REGOLE APPALTI NEGATA CONCORRENZA

ROMA, 11 OTT – “Con la possibilità degli appalti segreti voluta da Berlusconi, si nega la concorrenza con tanti saluti all’Italia liberale”.

E’ quanto afferma il coordinatore della segreteria del Psi, Marco Di Lello commentando quanto scritto oggi da Sergio Rizzo sul Corriere della Sera a proposito delle ultime norme in materia di appalti volute dal governo.

“Adelante, adelante occorre far presto… e pensare agli amici, – continua Di Lello – altro che mercato, altro che gare, altro che concorrenza! E cosi’ il Giubileo di San Paolino (!)! I Mondiali di nuoto, l’Unità d’Italia, il Piano carceri. Ogni volta una legge, un decreto, un regolamento? Ecco allora la norma che consente ai dirigenti generali dello Stato di ‘segretare’ i contratti pubblici : il comma 10 dell’articolo 8 del decreto legge 78/2010 convertito nella legge 122/2010 e la deroga diventa principio e tanti saluti alla concorrenza! Questa è l’Italia Liberale di Silvio Berlusconi, che dopo averci abituato alle leggi ‘ad personam’ riesce ancora a stupirci con le leggi ‘ad amicos’…: ma nonostante tutto riusciamo ancora ad indignarci!”.





Abruzzo. Petrolio Abruzzo: la Commissione VIA nazionale boccia il progetto di coltivazione “Ombrina Mare” proposto dalla Mediterranean Oil and Gas

Petrolio Abruzzo:

la Commissione VIA nazionale boccia il progetto di coltivazione

“Ombrina Mare” proposto dalla Mediterranean Oil and Gas

Applicata per la prima volta la norma sul divieto di trivellazione

nella fascia marina compresa entro le 5 miglia dalla costa

Legambiente:

«Uscire dal petrolio resta l’obiettivo per un modello energetico pulito e moderno»

Pescara, lì 11 ottrobre 2010 – Nella seduta di giovedì 7 ottobre 2010 la Commissione Valutazione Impatto Ambientale (VIA) nazionale ha espresso parere negativo sul progetto Ombrina Mare della Mediterranean Oil and Gas.

«Si tratta di una decisione molto importante – dichiara Angelo Di Matteo, presidente di Legambiente Abruzzo – in quanto per la prima volta viene applicata su un progetto di coltivazione di un giacimento minerario la disposizione del Ministro Prestigiacomo sullo stop alle trivellazioni nella fascia marina delle cinque miglia dalla costa».

Il diniego espresso dalla commissione ministeriale rappresenta un importante riconoscimento per l’articolato movimento abruzzese che, costituito da associazioni e comitati, da oltre tre anni si sta opponendo al rischio concreto di deriva petrolifera regionale, che non sempre trova adeguata attenzione e sufficiente risposta da parte delle Istituzioni regionali, provinciali e comunali.

«La bocciatura conferma la validità delle nostre ragioni espresse simbolicamente questa estate durante il blitz di Goletta Verde proprio sulla piattaforma Ombrina Mare 2 – conclude Angelo Di Matteo – Uscire dal petrolio resta l’obiettivo della nostra battaglia per una politica energetica sostenibile basata sull’efficienza, sulle fonti rinnovabili e sull’innovazione tecnologica».




AFGHANISTAN: LA MARINA MILITARE INVIA I NUOVI ELICOTTERI EH-101.

AFGHANISTAN: LA MARINA MILITARE INVIA I NUOVI ELICOTTERI EH-101.

E’ iniziato il 4 ottobre e si protrarrà fino al 13, il trasferimento con un velivolo C-17 della U.S. Air Force di tre elicotteri EH-101 della Marina Militare che dovranno operare in Afghanistan in supporto alle operazioni della forza a guida NATO, denominata ISAF – International Security and Assistance Force.

La missione, che durerà dodici mesi, è di supporto al Comando Italiano del settore ovest, ad Herat,  orientata all’assistenza e alla ricostruzione del paese. Gli elicotteri della Marina Militare svolgeranno compiti di sorveglianza, pattugliamento, supporto alla movimentazione di convogli e personale sensibile, deterrenza, evacuazione medica.

Il personale e i mezzi della Marina costituiranno in Afghanistan un Task Group, denominato Shark, costituito da 3 elicotteri medi EH-101 opportunamente configurati con sistemi di auto protezione e capacità di visione notturna; da un gruppo di 67 militari che comprende personale degli equipaggi qualificati e abilitati al volo notturno con i visori; una squadra tecnica di specialisti abilitata alla manutenzione delle macchine; di un piccolo nucleo di personale con compiti nel settore del supporto operativo, amministrativo/logistico e medico e da un team di fucilieri del Reggimento San Marco con compiti di protezione e sicurezza.

L’invio degli elicotteri EH-101, programmato da tempo, dà attuazione all’indirizzo voluto dal Ministro della Difesa di dotare il Contingente italiano in Afghanistan di maggiore mobilità e sicurezza, allo scopo di ridurre i trasporti via terra. E’ la prima missione in teatro per questo tipo di elicotteri, ma le Forze aeree della Marina Militare hanno già operato in Afghanistan

Gli elicotteri e la maggior parte del personale provengono dal 1° Gruppo elicotteri, con base nella Stazione Elicotteri della Marina Militare di Luni Sarzana (La Spezia).




Italia. LIBRI, INTINI, UN BAMBINO E LA STORIA. 1941-1950: MEMORIA PER UNIRE

LIBRI, INTINI, UN BAMBINO E LA STORIA. 1941-1950: MEMORIA PER UNIRE

Mercoledì 13 ottobre alle 17,30, a Roma, alla Biblioteca del Senato in piazza della Minerva 38, presentazione del libro di Ugo Intini “Un bambino e la storia. 1941-1950: memoria per unire. I bombardamenti, la guerra civile, la ricostruzione”.

Al presentazione del libro, un romanzo autobiografico che ha per tema la mancanza di una memoria condivisa nell’Italia repubblicana, interverranno assieme all’autore, il segretario del Psi Riccardo Nencini, quello dell’Udc, Pier Ferdinando Casini e l’ex presidente della Camera, Luciano Violante.




Chieti. Intervista agli amministratori del Comune di Chieti Dott.ssa Emilia De Matteo, Assessore alle Politiche Sociali e alle Politiche Energetiche di Rosaria Maresca

Chieti, 11 Ottobre ’10, Lunedì, S. Firmino – Anno XXXI n. 384 – www.abruzzopress.infoabruzzopress@yahoo.it – Tr. Ch n. 1/81


Agenzia ABRUZZOpress >>> Nazionale


Servizio Stampa – CF 93030590694 – Tel. 0871 63210 – Fax 0871 404798 – Cell. 333. 2577547  –  Dir. Resp. Marino Solfanelli


Ap – Enti Locali

Intervista agli amministratori del Comune di Chieti

Dott.ssa Emilia De Matteo, Assessore alle Politiche Sociali

e alle Politiche Energetiche

di Rosaria Maresca

Breve Curriculum:

Emilia De Matteo nasce a Roma il 4 aprile 1959. È laureata in Lettere Moderne ed è funzionario della Pubblica Amministrazione. Ha ricoperto la carica di Presidente Provinciale del CCD, è stata componente del Coordina-mento Regionale di Forza Italia e attualmente è componente del Coordi-namento Provinciale del PDL. Già Assessore Comunale a Chieti, ha operato come Consigliere Comunale dal 2005 al 2010. È coniugata ed ha una figlia.

Deleghe:
Politiche Sociali ed Assistenziali; Segretariato Sociale; Problematiche cittadini Extra-Comunitari; Ecologia ed Ambiente, Energia e Politiche Energetiche; Agenda 21; Ecosportello; Pari Opportunità; Osservatorio sull’Ambiente Urbano; Educazione e Promozione allo Sviluppo sostenibile; Politiche per la Famiglia.

Assessore, a sei mesi dal suo insediamento come amministratore, quali sono i progetti a cui sta lavorando e quali di essi prevede di portare a termine nel medio periodo?

«Dopo la stesura del Piano Locale della non autosufficienza – predisposto dal Comune ed approvato dalla Regione Abruzzo nel mese di maggio – ci stiamo avviando alla compilazione del Piano di zona con le linee guida indicate dall’Assessorato Regionale alle Politiche Sociali, previa condivisione, collaborazione e compartecipazione delle associazioni, cooperative, rappresentanze di categoria e Chieti Solidale. Inoltre, stiamo lavorando anche a quello che è l’ altro punto fondamentale delle azioni del mio Assessorato: la raccolta dei dati riguardanti i progetti attuati nel precedente Piano di zona, esercizio in grado di garantire la valutazione qualitativa e l’analisi dei bisogni attuali. Tramite la verifica delle prestazioni sociali rese, infatti, sapremo quali servizi andranno implementati e quali progetti, invece, sono in grado di soddisfare le più ampie richieste sociali, dalle aree dei minori, a quelle dei diversamente abili, alla terza età, o ancora alle famiglie e gli immigrati.»

Quali e quante azioni compongono un Piano sociale?

«Sono variabili. Il Piano Sociale, infatti, contiene la programmazione dei servizi e dei progetti delle politiche sociali comunali definiti in base alla necessità della realtà locale. Si articola, dunque, in aree di intervento – famiglia, minori, diversamente abili, immigrati, terza età – e in obiettivi.»

E quali sono gli obiettivi per una città come Chieti?

«Uno di essi è il raggiungimento di più incontri cadenzati fra Ente comunale e associazioni del terzo settore. Il rafforzamento della cooperazione è basilare e necessaria, motivo per cui mi auguro che tali incontri diventino un dato su cui non si possa transigere. L’incentivare le riunioni, infatti, ci permetterà una condivisione maggiore dei problemi e delle azioni da compiere, cosa che fino ad ora è fortemente mancata. Per quanto riguarda, invece, gli obiettivi legati all’altra mia delega – Ambiente e Politiche Energetiche – saranno importantissime le iniziative e le attività legate allo sviluppo e alla consapevolez-za culturale del rispetto ambientale (recentemente, per esempio, abbiamo promosso la campagna sociale “Puliamo il mondo”, rivolta ai bambini e gli adolescenti). Non da meno, poi, vi sarà la promozione dell’utilizzo di nuova tecnologia energetica e di fonti rinnovabili con un risparmio considerevole per tutti.»

Nel suo mandato lei dovrà occuparsi di politiche sociali, con particolare riguardo agli anziani, agli extracomunitari e alle famiglie. Attiverà qualche nuovo servizio per quelle categorie?

«Ho sempre pensato che coloro che si dedicano alla politica siano molto vicini ad una condizione di “missione” – sia nella ricerca della risoluzione dei problemi, sia semplicemente nella corretta pratica amministrativa – e le mie deleghe, in particolare, mi pongono ancor più in una condizione di contatto con gli anelli deboli della società e per questo maggiormente meritori di attenzione. Quelli che lei ha citato

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ABRUZZOpress – N. 384 dell’11 ottobre ’10                                                                                                                             Pag 2

rappresentano in pieno i soggetti verso cui sono indirizzati gli interventi del mio assessorato, ai quali, però, vanno aggiunte le azioni per i bambini e i disabili. È indubbio che se le attività legate agli extracomunitari e alla loro integrazione con il territorio funzionano, avremo meno contrasti e più sicurezza. Così come se i progetti indirizzati alla terza età producono risultati soddisfacenti, tutti (famiglie, istituzioni ed ospedali) saremo alleggeriti dei tanti disagi indissolubilmente legati a questa parte della società. L’Abruzzo, ed in particolare Chieti, ha una percentuale di anziani sempre più in aumento, ben 11.800 persone sono al di sopra dei 65 anni d’età. È per questo motivo che sto lavorando a tutto campo per poter far nascere un altro centro diurno in grado di aiutare l’utenza anziana (in collaborazione con le Asl e il dott. Emidio Mastrovecchio, direttore del Distretto Sanitario) ed è per lo stesso motivo che verranno incrementati i “LIVEAS” – livelli essenziali di assistenza -, valorizzati i nuovi servizi integrati (anche per coloro che sono disabili) e si cercherà di rafforzare l’ADI – l’assistenza integrata domiciliare –, valido strumento alternativo all’ospedalizzazione. Per quanto riguarda le famiglie e l’accoglienza delle badanti all’interno del nucleo familiare, ricordo che la Giunta Comunale di Chieti ha aderito alla Governance del progetto pilota “Donne ora visibili” che prevede la concessione di un rimborso sugli oneri contributivi delle badanti, sia italiane che straniere, pari a 1 Euro per ogni ora di attività svolta nel lavoro di cura domiciliare. Insomma, questi sono i servizi che mi auguro di inaugurare nel più breve tempo possibile e di poterli incrementare con altri futuri.»

Nel futuro ci potrebbero essere degli interventi specificamente a sostegno delle famiglie?

«Si. Le idee non mancano.»

Quali per esempio?

«Assieme all’Assessore Giampietro stiamo valutando l’applicazione del quoziente familiare per le agevolazioni o anche l’aumento della disponibilità dei posti degli asili nido.»

E per i diversamente abili?

«Sarebbe bello promuovere anche a Chieti la comunità “dopo di noi”, per l’accoglienza di persone disabili senza genitori o parenti con cui vivere.»

E per le Pari opportunità?

«Per le Pari Opportunità ci adopereremo su tutto il territorio comunale per la diffusione di questo importante concetto, nel senso più ampio possibile e nel rispetto della persona e della sua dignità.»

Prima ha nominato il volontariato locale e le associazioni, come sono i rapporti con queste realtà…

«Molto buoni. Ci conosciamo bene perché abbiamo già collaborato in passato e sono certa che lavoreremo attivamente anche per il futuro.»

Viste le tante azioni citate, quali sono le sue priorità?

«Direi senz’altro il monitoraggio e la valutazione delle prestazioni sociali rese, conditio sine qua non per predisporre il nuovo piano sociale.»

Quale percentuale del budget è destinato alle politiche sociali ed assistenziali?

«Nonostante si preannunci la riduzione del Fondo Nazionale e quello Regionale, cercheremo comunque di ottenere i finanziamenti già usufruiti in passato, garantendo servizi di buon livello.»

Finora abbiamo parlato di politiche sociali e assistenziali, quali i progetti per le Politiche Energetiche?

«Innanzitutto il mio lavoro è partito dall’analisi della situazione ambientale e quello che urge è il perfezionamento del piano energetico comunale. Occorrerà, infatti, occuparsi della razionalizzazione dei consumi, della predisposizione di attività energetiche innovative e della limitazione dell’inquinamento ambientale.»

In che modo?

«Ponendoci come obiettivi la promozione dell’energia solare negli edifici pubblici e privati, migliorando con nuove tecnologie il trasporto urbano (in modo da evitare l’inquinamento) e predisponendo delle campagne di sensibilizzazione nei confronti dei cittadini. Poi, un’ attenzione maggiore sarà rivolta alla promozione di attività “educative” nei confronti delle nuove generazioni, in modo da permettere la conoscenza e la diffusione del rispetto sociale ed ambientale. È importante che i giovani si abituino alla partecipazione ed alla condivisione, il futuro del mondo è loro.»

Le impressioni sui suoi primi mesi di amministrazione?

«Il lavoro da fare è tanto. Dopo una prima fase di riorganizzazione degli apparati comunali di stretta collaborazione ed incontri effettuati con Chieti Solidale e le associazioni sociali, iniziamo l’attività vera e propria di programmazione. L’auspicio è di lavorare con grande condivisione e compartecipazione con tutti coloro che hanno la consapevolezza di operare scelte di gestione per la crescita umana, sociale e civile della nostra città.»

Assessore, come sarà Chieti alla fine del suo mandato legislativo?

«Non leggo il futuro, ma desidererei che diventasse “una città sostenibile”. Un capoluogo che assicurasse a tutti, ed in particolar modo alle fasce più deboli, la possibilità di migliorare la qualità della propria vita e che garantisse la conservazione dell’ambiente e del territorio con le sue risorse naturali e storico-culturali.»                                                                                                                                   R.M.




Pescara. Folla di attesa per poter entrare nella “Camera del Colore” a Pescara.

Folla di attesa per poter entrare nella “Camera del Colore” a Pescara.

Successo di affluenza ieri nella camera del colore a Pescara per poter partecipare ed essere attori di un’esperienza unica nel suo genere in un magico spazio senza tempo, coloratissimo, carico di profumi e di suoni olofonici, per la realizzazione di un opera pittorica collettiva e collaborativa. Tutte le persone convenute, più di 70, di età compresa tra i 30 e i 60 anni armati di pennelli e colori si sono avvicendati sulla tela bianca posta a terra e sui panneli disposti sulle pareti per essere compartecipi di un racconto di storia personale e collettiva in un processo creativo di feedback con l’artista attraverso una relazione coloristica che si è fatta ermeneutica “colui che porta fuori” per un benessere collettivo. Un’arte quella della Seccia che coinvolge il sociale e per il sociale dove l’opera aperta è condivisione di stati d’animo, di gestualità spontanee e condivise, dove un colore rincorre un altro colore, dove il segno si fa espressione e dove il gioco è alla base di questo gioco di relazione coloristica espressiva.

Un’ opera aperta quindi, partecipata, una mappa di navigazione per una visibilità moltiplicata con uno slittamento sensoriale di riconversione di senso e di accessibilità del lavoro artistico ovunque e in ogni momento, di contatto, per comunicare l’esigenza di reinventarsi nell’epoca in cui tecnologia e crisi di valori stanno ribaltando i canoni tradizionale per fare della sperimentazione la sua essenza.

Un’arte che appartiene a tutti, che è plurale, che non viene imposta e che è possibile solo attraverso l’attivazione di tutti i sensi con il pensiero che spinge, attraverso il gesto, a lasciare tracce “estetiche” tra profumi e suoni  in una totale immersione del qui ed ora per essere protagonisti di un processo creativo in uno spazio “altro” e attori della nascita di un’opera partecipata collettiva e di grande impatto emotivo. Tutto questo è accaduto a Pescara.

Ricordiamo che questo evento, grazie all’Associazione Kaleidos di Pescara è stato inserito nella 6° giornata dell’arte contemporanea promossa in tutta Italia da AMACI (Associazione di Musei Italiani) per unire idealmente in una giornata e precisamene il 9 ottobre tutte le realtà italiane che operano nel settore dell’arte contemporanea e quindi offrire al pubblico l’opportunità di avvicinarsi gratuitamente alle numerose istituzioni che ogni anno aderiscono all’evento, per poter partecipare attivamente all’arte del presente.

Per tutte le informazioni circa i musei e gli spazi che sono stati coinvolti www.amaci.org




Giulianova. mercoledi 13 ottobre 2010 alle ore 12:15 Conferenza Stampa

Giulianova 11 ottobre 2010

Conferenza stampa

Con la presente abbamo il piacere di invitarLa mercoledi 13 ottobre 2010 alle ore 12:15 presso la nostra sede in Piazza Buozzi 22, per una conferenza stampa che avra’ per oggetto argomenti di attualita’ politica.

Nel ringraziarLa anticipatamente per l’attenzione prestataci, cordialmente salutiamo.
Il Cittadino Governante





Abruzzo. Palomba (IDV) contro il manager Zavattaro: «Dichiarazioni inaccettabili»

«Inaccettabili ed infelici le dichiarazioni rilasciate dal manager
della Asl, Zavattaro. Evidentemente non conosce
le realtà dei piccoli ospedali di provincia, dove operano
professionisti seri e competenti,in reparti che
funzionano come cliniche private nonostante i continui e progressivi
tagli al comparto».

E’ la replica del vicepresidente della Commissione Sanità della
Regione Abruzzo, Paolo Palomba (IdV), alle recenti
esternazioni del manager della Asl, Francesco Zavattaro. Il dirigente
dell’azienda sanitaria, durante un incontro
con il personale sanitario dell’ospedale Renzetti, ha detto: «Se
dovessi star male non portatemi in un ospedale della
provincia di Chieti».
«Affermazioni che pesano come macigni, – continua il consigliere
regionale dell’Italia dei Valori – e che
non rendono giustizia a medici, infermieri, operatori sanitari che
quotidianamente dedicano la propria competenza e
la propria dedizione ai pazienti, al territorio. Nella mia occupazione
di informatore medico prima, e di vicepresidente della
commissione Sanità in Regione oggi, ho avuto modo di constatare la
qualità dei servizi sanitari erogata in provincia, anche nei
piccoli ospedali. A differenza di Zavattaro, che probabilmente non
conosce bene i piccoli ospedali che definirei di frontiera, io mi
farei
curare da quei medici e mi rivolgerei senza esitazioni a quelle
strutture. E’ mia intenzione ribadire pubblicamente piena
fiducia e stima a tutto il personale, medico e paramedico, in servizio
presso i piccoli ospedali. Quelle strutture, per centinaia
di migliaia di cittadini abruzzesi, in particolare per chi vive nei
comuni montani, rappresentano l’unico modo
per avere delle prestazioni sanitarie, anche di primo soccorso, in un
tempo ragionevole. Tagliarle, amputarle di reparti, significa
condannare a morte quelle popolazioni. Zavattaro, che vive altrove,
evidentemente non ha di questi problemi».




Abruzzo. Conclusione del Convegno di Amatrice: un’istanza istituzionale congiunta per il dissequestro delle gabbie di cattura nel territorio del Parco

Conclusione del Convegno di Amatrice: un’istanza istituzionale congiunta per il dissequestro delle gabbie di cattura nel territorio del Parco

Amatrice (RI) 11/10/2010 –«Un’azione congiunta ed efficace delle Istituzioni presenti per sollecitare una decisione del Magistrato competente, affinché sia chiarita la liceità o meno del sistema di cattura dei cinghiali utilizzato dall’Ente Parco Gran Sasso – Laga e in vigore in diverse altre aree protette italiane».

Queste, nelle parole del Presidente del Parco Arturo Diaconale, le conclusioni del convegno “I cinghiali nel Reatino: la questione delle responsabilità”, promosso dallo stesso Ente Parco e dal Comune di Amatrice per trovare una soluzione ad un problema divenuto emergenza ambientale ed economica. Dal dibattito è emerso che la formula delle gabbie di cattura rimane la più efficace e meno costosa e che quella del selencontrollo, da più parti invocata, può avere una funzione più psicologica che risolutiva.

Dalle significative premesse, delineate con efficacia dal Direttore dell’Ente Parco Marcello Maranella, che ha configurato il quadro delle azioni messe in campo dall’Ente Parco, alle importanti conclusioni del Presidente Diaconale, il convegno si è rivelato di grande efficacia e significato strategico, facendo emergere una sostanziale condivisione d’intenti e di posizioni.

Una “santa alleanza” ha richiesto il Presidente della Coldiretti, Aldo Mattia, in accordo con il Presidente della CIA, Enrico Scipione.«Come Associazione – ha detto Mattia – abbiamo lungamente auspicato il selecontrollo come forma di lotta al soprannumero degli ungulati, ma ben sappiamo che questo, all’interno di un’area protetta, è da considerarsi solo un palliativo. Occorre insistere nei confronti della magistratura, tramite un’istanza istituzionale congiunta, per il riposizionamento a breve termine delle gabbie di cattura».

Dal Sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, sono stati riportati i dati dell’emergenza cinghiali nel territorio comunale. «La misura  – ha detto il Sindaco – è ormai colma e non sono più tollerabili rimpalli di responsabilità. Dalla colpevole interruzione di quel processo virtuoso, anche dal punto di vista economico, che era stato avviato con l’Ente Parco tramite le gabbie di cattura, sono scaturiti danni erariali, per i quali mi impegno, qualora non si intraveda in tempi brevi una soluzione, a presentare delle denunce circostanziate».

Il Vice Presidente della Provincia di Rieti, Oreste Pastorelli è intervenuto annunciando due importanti iniziative. La prima riguarda la liquidazione, tramite anticipazioni di cassa, per tutti i  danni non ancora indennizzati a tutto il 2009. La seconda è l’avvenuta realizzazione, in accordo con l’A.T.C. RI 2 ed il Comune di Monteleone Sabino, di un recinto di 40 ha, destinato ad ospitare i cinghiali catturati  nell’intero territorio provinciale. «In tal modo – ha sottolineato Pastorelli, richiamando il protocollo d’intesa siglato lo scorso anno con il Parco e le Riserve naturali della Provincia  – daremo un contributo concreto e determinante all’attivazione di una filiera che trasformerà il cinghiale da problema a risorsa per le comunità locali».




Giulianova. Il Sindaco Mastromauro risponde a Claudio Tarquini de Il Cittadino Governante

Mastromauro al “Cittadino Governante”: “Il piano di recupero dell’ex area industriale è un Prusst ma vecchio. Le norme che il “Cittadino Governante” invoca si applicano ai nuovi Prusst

Le cose che dico mi sembra non vengono comprese, oppure sono fraintese”, Queste le parole del sindaco Francesco Mastromauro in relazione alle affermazioni rilasciate da Claudio Tarquini de “Il Cittadino Governante” sul Prusst dell’ex area industriale di via Trieste. “Il vicepresidente del Cittadino Governante sostiene, neanche avesse fatto una scoperta sensazionale, che a dicembre, durante la discussione delle osservazioni alla variante al PRG, avrei affermato che si trattava di un Prusst. Certo che l’ho detto – dichiara il sindaco – e non c’è bisogno di scomodare trascrizioni stenografiche o registrazioni audio-video. Ma ho anche detto in quell’occasione, e l’ho ribadito di recente, che quello per l’area ex industriale di via Trieste è un vecchio Prusst, per il quale non si applica il 10%.

La contropartita del 10% a favore del Comune, infatti, è una previsione applicabile solo ai nuovi Prusst. Ad esempio, nel caso in cui si procedesse con l’intervento proposto per l’area di Villa Volpe, allora si che il Comune incasserebbe una somma ingente per la realizzazione di opere di urbanizzazione, perchè si applicherebbe appunto la normativa dei nuovi Prusst. Spero – conclude il sindaco – che questa differenza venga compresa pienamente, in modo che la questione si chiuda senza necessità di doverci tornare ripetendendo cose già dette anche troppe volte”.