CISL: NENCINI, SOLIDARIETÀ A BONANNI, TENSIONI INSOPPORTABILI

CISL: NENCINI, SOLIDARIETÀ A BONANNI, TENSIONI INSOPPORTABILI

ROMA, 6 OTT – “Dopo i fatti di Torino alla festa del Pd, quanto avvenuto oggi a Roma alla sede dell Cisl, deve far suonare un forte campanello di allarme”.

E’ quanto afferma il segretario del Psi, Riccardo Nencini.

“Nell’esprimere la mia solidarietà e quella di tutti i socialisti al segretario Raffaele Bonanni, invito tutte le forze politiche a riflettere sui sintomi sempre più evidenti di una tensione insopportabile attorno al mondo del lavoro. Dico al governo – conclude il leader socialista – che non è più tempo di chiacchiere, ma servono davvero i fatti”.




Politica. PROCREAZIONE: DI LELLO (PSI), LEGGE SBAGLIATA, SCIOCCO ATTACCARE GIUDICI

PROCREAZIONE: DI LELLO (PSI), LEGGE SBAGLIATA, SCIOCCO ATTACCARE GIUDICI

ROMA, 6 OTT – “Berlusconi, che quando non può sfuggire ai processi attacca i giudici, ha fatto scuola”.

E’ il commento di Marco Di Lello, coordinatore della segreteria nazionale del Psi.

“Il dubbio di costituzionalità sulla legge 40, – prosegue Di Lello – conferma quello che già si sapeva e cioè che in essa vi sono norme sbagliate, inique e inapplicabili. Eppure, invece di ragionare su come correggere questo obbrobrio, qualche sanfedista del Pdl se la piglia scioccamente con la magistratura. Mantenere così com’è norme che in nome di presunti principi religiosi sacrificano la libertà e la salute delle donne, è profondamente sbagliato. La legge 40 è stata ispirata dall’integralismo cattolico, sostenuta da Forza Italia e Lega assieme ad esponenti del centrosinistra come Rutelli e Mastella. Vale anche la pena di ricordare che nel 2005, in occasione del referendum, espresse forti perplessità anche l’attuale presidente della Camera, Gianfranco Fini. Una conferma che il tema della laicità, del pluralismo e della tolleranza, – conclude l’esponente socialista – resta trasversale agli schieramenti parlamentari, oggi come ieri, e che il nuovo centrosinistra, su temi tanto importanti, dovrà parlare il linguaggio della chiarezza”.





Politica. LEGGE ELETTORALE NENCINI, SERVE ASSEMBLEA COSTITUENTE

LEGGE ELETTORALE NENCINI, SERVE ASSEMBLEA COSTITUENTE

ROMA, 6 OTT – “Il senatore Cutrufo dice una cosa di buon senso perché un’Assemblea costituente potrebbe aiutare il paese a uscire da questa penosa e interminabile transizione dalla Prima repubblica”.

E’ il commento del segretario del Psi, Riccardo Nencini, a quanto affermato dal senatore Cutrufo, vicesindaco di Roma.

“Sosteniamo da tempo – prosegue Nencini – che solo un’Assemblea eletta da hoc, col sistema proporzionale puro, può scegliere un percorso coerente di riforme. Dopo aver cambiato per quattro volte la legge elettorale, è ridicolo solo pensare che la quinta risolva i problemi di governabilità e rappresentatività democratica anche se quella attuale è certamente la peggiore che l’Italia abbia mai avuto. C’è un problema evidente di equilibri istituzionali, gravemente intaccati dalle riforme elettorali passate, a cominciare dal premio di maggioranza e dall’indicazione del premier, ma anche dall’uso distorto che ne fa l’attuale maggioranza di governo. Solo operando contemporaneamente anche sulla seconda parte della nostra Carta – conclude il leader socialista – si può sperare di rimettere le istituzioni in grado di funzionare al meglio”.




Abruzzo. CONSIGLIO REGIONALE: CONFERENZA STAMPA VENERDI’ SU NOMINA PAGANO A PRESIDENTE CALRE

CONSIGLIO REGIONALE: CONFERENZA STAMPA VENERDI’ SU NOMINA PAGANO A PRESIDENTE CALRE

(L’Aquila, 6 ottobre 2010). (Acra). È in programma per venerdì 8 ottobre, alle ore 10.30, presso la sede di Pescara del Consiglio regionale (III piano), in Piazza Unione, la conferenza stampa sulla nomina del Presidente Nazario Pagano alla Presidenza della Conferenza dei presidenti dei Parlamenti regionali europei (CALRE). La nomina è avvenuta martedì nel corso della XIV assemblea plenaria della Calre a Trento.

All’incontro con il Presidente Pagano parteciperanno i Capigruppo del Consiglio regionale ed il presidente della VI commissione consiliare sulle Politiche Europee Luigi De Fanis.

La CALRE raggruppa i Parlamenti regionali dell’Unione Europea che dispongono di poteri legislativi. In tutto si tratta di 74 regioni facenti parte di 8 Paesi. Tali Regioni rappresentano insieme 200 milioni di abitanti. Più specificamente la CALRE comprende i Parlamenti delle Comunità autonome spagnole; i Consigli regionali italiani; le Assemblee delle Regioni e Comunità belghe; i Parlamenti sia dei Lander austriaci che dei Lander tedeschi; il Parlamento autonomo di Aland (Finlandia); le Assemblee regionali delle Azzorre e Madeira (Portogallo); e quello di Scozia, Galles e Irlanda del Nord (Regno Unito). L’insediamento ufficiale avverrà a partire dal 1 gennaio 2011.

L’Aquila, 6 ottobre 2010




Teramo. Crisi in Provincia di Teramo:Castiglione prende alcuni impegni per il teramano.

Crisi in Provincia di Teramo:Castiglione prende alcuni impegni per il teramano.

Nella seduta del question time del 05 ottobre 2010 il vice-Presidente della Giunta regionale Castiglione ha risposto all’interpellanza del consigliere Ruffini sulla mancata adozione di provvedimenti per fronteggiare la crisi economica in Provincia di Teramo.

Nel documento Ruffini aveva chiesto come mai le istituzioni regionali non avevano ancora convocato le rappresentanze sindacali e datoriali della provincia di Teramo che hanno sottoscritto l’Intesa nel luglio 2010 per superare la crisi nel teramano. Inoltre si chiedevano spiegazioni del mancato rilancio del Protocollo d’Intesa Vibrata-Tronto del 2008 e dell’assenza di iniziative a seguito della risoluzione del consiglio regionale straordinario convocato (22.10.2009)per discutere proprio della crisi nel teramano.

“Finalmente qualcosa si muove” dice Ruffini “Castiglione si è detto disponibile a rilanciare il Protocollo Vibrata-Tronto anche perché gli Accordi di Programma Quadro temporaneamente sospesi dal ministro Tremonti potrebbero essere riavviati con la finanziaria nazionale 2011.Ciò significherebbe l’avvio di una serie di accordi di programma che si traducono in finanziamenti per investimenti produttivi. . Il vice-presidente ha preso anche l’ impegno di mettersi in contatto con l’omologo assessore della Regione Marche per definire una strategia comune.

Altri impegni annunciati riguardano i fondi Fas che vedono completamente esclusa la Val Vibrata ed azioni per favorire l’accesso al credito. Castiglione si è detto disponibile a raccogliere la sollecitazione del Pd, impegnandosi a trovare risorse per la Val Vibrata in una successiva rimodulazione dei fondi del programma Fas. Inoltre l’assessoe ha manifestato la volontà di reperire nuove risorse dal Fesr per aiutare l’accesso al credito delle imprese in difficoltà.

Ruffini si ritiene soddisfatto di questi primi impegni presi, seppur arrivati in ritardo e dopo numerose sollecitazioni.

“Ora ci auguriamo che vengano rispettati, in tal senso il nostro compito sarà quello di continuare a vigilare. Non ho ricevuto nessuna risposta sulla vicenda ATR che continua ad essere snobbata dalle istituzioni regionali e provinciali. Ritengo che l’Atr sia un’azienda di eccellenza che deve essere salvata ad ogni costo. Se ci fosse un deciso intervento della Regione si potrebbe creare nuovo interesse tra gli imprenditori in vista del secondo bando di vendita” conclude Ruffini.




L’Aquila, 6 ottobre 2079: finalmente liberi dalle macerie A 18 mesi dal terremoto: “Macerie, anno zero”

L’Aquila, 6 ottobre 2079: finalmente liberi dalle macerie

A 18 mesi dal terremoto: “Macerie, anno zero”

il secondo dossier di Legambiente per una ricostruzione pulita in Abruzzo

Legambiente denuncia: “Ritardi, indecisioni e rimpalli di responsabilità stanno paralizzando L’Aquila e i 56 comuni del cratere.

Togliere subito i detriti per avviare la ricostruzione”

Procedendo al ritmo attuale, serviranno ancora 69 anni per eliminare i cumuli di macerie che giacciono sulle strade dei comuni terremotati d’Abruzzo. E’ questa la provocazione con cui Legambiente nel dossier “Macerie, anno zero”denuncia lo stallo nella ricostruzione a diciotto mesi dal sisma che ha colpito L’Aquila e altri 56 centri abruzzesi.

Nello studio, presentato questa mattina a L’Aquila da Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente, Angelo Di Matteo, presidente di Legambiente Abruzzo, e Tito Cuoghi, responsabile relazioni esterne Anpar si analizza la situazione, mettendo a fuoco ruoli e responsabilità, sottolineando errori e omissioni, ma si indicano anche soluzioni per liberare le strade dai detriti e avviare la fase di ricostruzione, perché ad oggi il territorio aquilano è ancora paralizzato, sommerso da macerie che hanno trasformato i centri storici in veri e propri depositi di stoccaggio.

In un contesto di indecisioni, ritardi, rimpalli di responsabilità dal dossier emerge la macchina pubblica in tutta la sua inadeguatezza, a cominciare dall’azione più semplice, cioè la valutazione delle macerie prodotte dai crolli nella notte del 6 aprile 2009 e dalle demolizioni controllate degli edifici pericolanti. Secondo l’ultima analisi della Regione, effettuata nel luglio 2010 da Vigili del fuoco e Cnr, la stima massima complessiva raggiungerebbe i 2.650.000 metri cubi di calcinacci, di cui circa 1.480.000 solo nel capoluogo (56%). Ma secondo i sindaci del cratere i conti non tornano. Come ad esempio nel comune di Villa Sant’Angelo, tra i più colpiti dal terremoto per numero di vittime e danni, che sottolinea una differenza considerevole tra i numeri ufficiali e i risultati di uno studio commissionato alle Università di Genova e Catania e al Cnr: solo 28.000 metri cubi di detriti secondo la Regione, non meno di 40.000 metri cubi secondo le sue verifiche effettuate con un metodo di calcolo diverso, in pratica il 30% in più. Un caso opposto a quello del comune di Barisciano: un abitato risparmiato da grandi crolli, ma che secondo l’analisi matematica di Vigili del fuoco e Cnr avrebbe ben 54.662 metri cubi di macerie sparsi sul suo territorio, quasi il doppio di quelle stimate a Villa Sant’Angelo.

Oltre alla discordanza dei numeri, la questione da risolvere è lo stoccaggio dei detriti: le macerie finora rimosse, infatti, sono state portate sempre ed esclusivamente alla cava ex Teges, il sito di Paganica, affidato al Comune de L’Aquila e gestito dalla Asm, la municipalizzata incaricata del servizio rifiuti nel capoluogo abruzzese. Dopo le proteste del popolo delle carriole e un nuovo piano di rimozione, i detriti conferiti alla cava ex Teges sono passati da un quantitativo di 500/600 tonnellate al giorno di detriti indifferenziati ad una media di 150 tonnellate al giorno di inerti, al netto dei materiali recuperabili come ferro, legno e plastica smistati in loco. Ma nonostante il calo dei detriti nella ex Teges, il sito di stoccaggio temporaneo rischia di diventare a tutti gli effetti una discarica, perché finora ha continuato a riempirsi e risulta ormai vicina alla saturazione.

A supporto della ex cava di Paganica, sembra prossimo l’allestimento di un impianto di lavorazione a Barisciano, in località Forfona che, nelle intenzioni, dovrebbe diventare un vero e proprio polo tecnologico per il trattamento delle macerie, gestito direttamente dagli enti locali. Ma non basta, servono comunque altri siti. Una conclusione che all’inizio del 2010 aveva messo in moto il Tavolo ambiente, impegnato in un vero e proprio tour per verificare l’idoneità di cave dismesse e discariche, i cui risultati però erano rimasti lettera morta. A luglio il Ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo, criticando l’inefficienza degli enti locali, aveva annunciato che avrebbe preso in mano la situazione. Ma del suo intervento non c’è stata finora traccia, con il risultato che, dopo aver perso 9 mesi, oggi si torna a valutare l’idoneità di 6 siti già identificati dai tecnici a gennaio: cava ex Teges, Barisciano, Goriano Sicoli, Pizzoli, Capestrano e Isola del Gran Sasso.

“Rimuovere le macerie dalle strade e dalle piazze dell’Aquila e di tutti gli altri comuni del cratere è il primo atto concreto di una vera ricostruzione. Anche per queste ragioni i ritardi fin qui accumulati, il continuo rimpallo di responsabilità, l’assenza di procedure e persino di stime certe sulle macerie da rimuovere sono semplicemente ingiustificabili –dichiara Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente -. Si tratta di cambiare subito marcia, di fare tesoro delle esperienze migliori, di concentrare attenzione e risorse sulle priorità effettive. Legambiente, in questo contesto, intende dare il suo contributo concreto, come ha sempre fatto sino dalle ore immediatamente successive al drammatico sisma del 6 aprile 2008, attraverso l’impegno dei propri volontari che prosegue ancora oggi”.

Per Legambiente nella fase post terremoto è fondamentale l’avvio al riciclo dei materiali contenuti nelle macerie, a cominciare dagli inerti che ne sono la parte più consistente. La produzione e l’utilizzo di materiale edile da riciclo è peraltro un’attività prevista dalla legge 203/2003, che obbliga all’impiego negli appalti pubblici del 30% di materiali riciclati (che la circolare n.5205 del 15 luglio 2005 ha esteso al settore edile).Una legge dello Stato in vigore da sette anni che risulta totalmente disapplicata, e non solo in Abruzzo.

“In un contesto di indecisioni e incertezze, un dato è chiaro: a L’Aquila non c’è un metro cubo di aggregato riciclato prodotto con il trattamento delle macerie post-terremoto – afferma Angelo Di Matteo, presidente Legambiente Abruzzo – . E se non si decide di collocare un impianto, che cominci a lavorare quanto prima, non ce ne sarà nemmeno in futuro. L’esasperante lentezza nelle attività di rimozione delle macerie sta pregiudicando il diritto dei cittadini de L’Aquila e degli altri comuni del cratere di ricostruire le proprie abitazioni. E la sistematica non applicazione delle normative vigenti sta paralizzando la nascita di una nuova filiera imprenditoriale, che potrebbe trasformare quelle stesse macerie in materiale riutilizzabile sia nel ciclo degli appalti che nell’attività edilizia”.

Secondo l’Anpar (Associazione nazionale produttori aggregati riciclati), un impianto di taglia medio-grande può trattare fino a 250 mila tonnellate di inerti all’anno. Potenzialmente, una decina di impianti dislocati nel territorio della provincia dell’Aquila potrebbero lavorare in circa due anni tutti gli inerti derivanti dalle macerie del terremoto, producendo oltre 4 milioni di tonnellate di aggregato riciclato. La realizzazione di questi impianti darebbe un forte impulso a un’imprenditoria tecnologicamente avanzata e innovativa; ridurrebbe la necessità di discariche o altri siti di smaltimento e renderebbe disponibile materiale riciclato di qualità per gli interventi di ricostruzione. Ma soprattutto eviterebbe il ricorso massiccio a nuove cavazioni di materiale vergine in una regione dove l’attività estrattiva è tra le più alte d’Italia, ma non esiste un Piano cave che la regolamenti.

Legambiente avanza 7 proposte finalizzate alla rimozione immediata delle macerie che consenta a L’Aquila e ai 56 comuni del cratere di uscire dalla paralisi e avviare finalmente la ricostruzione.

  • Stabilire numeri certi sul quantitativo di macerie da rimuovere da L’Aquila e dai comuni del cratere.
  • Stanziare le risorse necessarie per la rimozione delle macerie, prevedendo adeguati finanziamenti e procedure rapide di trasferimento ai Comuni.
  • Definire per i Comuni del cratere procedure certe, attuabili e verificabili, per l’attività di rimozione delle macerie e l’avvio agli impianti di stoccaggio e trattamento.
  • Identificare e allestire i centri di stoccaggio temporaneo.
  • Garantire la presenza di impianti di selezione e trattamento degli inerti nei siti di stoccaggio temporaneo.
  • Dare piena e immediata attuazione nella Regione Abruzzo alla legge 203/03 che prevede l’obbligo per le pubbliche amministrazioni di prevedere negli appalti almeno il 30% di materiale edile da riciclo.
  • Dotare la Regione di uno strumento di pianificazione sulle attività estrattive (Piano Cave) in modo da contenere la proliferazione di nuove cave.



Abruzzo. Giuliante (PDL) replica a Catone: il FLI chiarisca!

“Futuro e Libertà ancora in fasce già si sfascia. Nelle settimane precedenti, l’on. Urso ha indicato in Gianni Chiodi uno dei migliori Presidenti del centrodestra. Catone, “onorevole abruzzese del movimento finiano”, esplicita una serie di critiche che mettono in discussione i primi 18 mesi di lavoro del governo regionale. Precisa che “sono molte le carenze della giunta Chiodi” con ciò implicitamente sfiduciando, non tanto e non solo, Chiodi, ma anche e soprattutto Alfredo Castiglione, vicepresidente con deleghe pesanti.

Ci apettiamo che Castiglione replichi difendendo il lavoro di un organo collegiale di cui fa parte. Ma, riteniamo che ciò non possa bastare, perché mentre quella di Catone è un accusa politica, quella di Castiglione potrebbe apparire una difesa dell’intiero per salvaguardare una parte: la sua. Chiediamo, quindi, che il FLI abruzzese chieda a Giampiero Catone di rettificare la sua analisi, che con affondi puntuali delegittima il lavoro dell’amministrazione di centrodestra nella Regione Abruzzo.

Alla luce di quanto accaduto, nella mia veste di Capogruppo del PDL ho concordato con il Presidente Chiodi una riunione dei gruppi di maggioranza per le ore 17.00 di venerdì 8 ottobre nella sede dell’Ufficio di Presidenza della Regione Abruzzo, in viale Bovio a Pescara, per affrontare problemi correlati alla nuova situazione determinatasi in Regione”.

Gianfranco Giuliante

Presidente Gruppo PdL Consiglio Regionale d’Abruzzo




Giulianova. Antelli: il Comune di Giulianova avrebbe risolto il contenzioso circa le somme dovute ( circa 900.000 euro)

Giulianova 06.10.09

Il Sindaco Mastromauro e l’ass. al bilancio Mellozzi, hanno rassicurato la cittadinanza di Giulianova, diffondendo a mezzo stampa la notizia che il Comune di Giulianova avrebbe risolto il contenzioso circa le somme dovute ( circa 900.000 euro) per il periodo 2009 al Cirsi s.p.a.

Il sottoscritto Gianluca Antelli, insieme a tutto il gruppo consiliare di “Obiettivo Comune “ e a tutti i cittadini di Giulianova, saremmo curiosi di sapere, dagli stessi amministratori, Sindaco Mastromauro e ass. Mellozzi, quali siano i termini della risoluzione del contenzioso con Cirsu s.p.a. inerenti alle somme non pagate dall’ente comunale per l’anno 2009.

Negli stessi termini vorremmo sapere, quali atti amministrativi sono stati adottati per impegnare le somme dovute e dove queste somme sono state prelevate.

Dato che la pubblica amministrazione agisce per atti ufficiali, e dato che a noi non risulta nessun atto ufficiale, a meno che il Sindaco abbia vinto il super enalotto e sia stato così generoso da pagare di tasca sua, non vorremmo che ci trovassimo di fronte alla storiella degli asini che volano, raccontataci dai nostri amministratori, peraltro nell’esercizio delle loro funzioni e dei loro ruoli.

Oltretutto, ci domandiamo inoltre, se ci dovesse essere stato tale riconoscimento, che a noi comunque non risulta, circa le somme dovute per il 2009 a Cirsu S.p.a.. , < Cosa è cambiato dal 2009, quando il sindaco e la giunta comunale di Giulianova, si rifiutarono di riconoscere le somme, per  poi trovarsi a correre nella notte cercando di correre ai ripari?

Se nulla è cambiato, nel mentre, si sono determinati solo, pericolo per l’igiene pubblica, degrado, e nella stagione estiva un danno d’immagine all’intera città, dimostrando irresponsabilità nell’agire amministrativo.

Sarebbe gradita cortese risposta.

Cordialmente                                                                             “Obiettivo Comune” Gianluca Antelli




Pescara. Conferenza stampa Uil e Cisl regionali Abruzzo, con i segretari generali Roberto Campo (Uil) e Maurizio Spina (Cisl),

Caffé Letterario – Giovedì 7 ottobre 2010 – ore 10.30
Conferenza stampa Uil e Cisl regionali Abruzzo, con i segretari generali Roberto Campo (Uil) e Maurizio Spina (Cisl), sulla partecipazione di una delegazione di migliaia di persone, organizzata da Uil e Cisl Abruzzo, alla Manifestazione Nazionale Uil e Cisl del 9 ottobre 2010 a Piazza del Popolo, Roma.



New York. PER GOFFREDO PALMERINI UNA MISSIONE A NEW YORK DENSA D’IMPEGNI Numerosi incontri con la comunità italiana per parlare dell’Aquila e dell’Abruzzo

PER GOFFREDO PALMERINI UNA MISSIONE A NEW YORK DENSA D’IMPEGNI

Numerosi incontri con la comunità italiana per parlare dell’Aquila e dell’Abruzzo

Su invito dell’Italian Heritage & Culture Committee di New York, nell’ambito delle manifestazioni per il Mese della Cultura italiana che si tengono nella Grande Mela, Goffredo Palmerini sarà a New York dall’8 al 17 ottobre con diversi impegni di rilievo ed incontri con la comunità italiana.

Il primo appuntamento è alle ore 15 del 12 ottobre, ricorrenza del Columbus day. Presso il Westchester Community College, università con 12 mila studenti fondata nel 1946, Palmerini terrà una conversazione sull’Aquila e l’Abruzzo, presentato dal prof. Carlo Sclafani, docente di Letteratura italiana in quell’ateneo. Il College, da gennaio a giugno 2010, ha ospitato due studenti dell’Università dell’Aquila e raccolto fondi per le popolazioni terremotate dell’Abruzzo.

Il 14 ottobre, alle ore 18, nella Casa Italiana Zerilli-Marimò, sede del dipartimento di Studi italiani della New York University, il drammaturgo Mario Fratti e Letizia Airos, giornalista di America oggi e direttore di i-Italy.org, incontrano l’autore del volume “L’Aquila nel Mondo”, One Group Edizioni. Palmerini terrà una conversazione sul tema “L’Aquila: storia, valori e singolarità della capitale d’Abruzzo. Prospettive di futuro per una straordinaria città d’arte, colpita dal terremoto del 6 aprile 2009”. Dell’evento in programma ha dato avviso la testata i-Italy.org sul circuito di Facebook (http://www.facebook.com/event.php?eid=157696104260481).

Casa Italiana Zerilli-Marimò, nata nel 1990 grazie ad una generosa donazione della baronessa Mariuccia Zerilli-Marimò per ricordare il marito – imprenditore di successo, diplomatico ed umanista – è una magnifica dimora con caratteristica architettura d’inizio Novecento, situata tra la Quinta e la Sesta Avenue, a pochi isolati da Washington Square. E’ uno dei più prestigiosi luoghi di studio e d’incontro per la nostra cultura (conferenze, mostre, incontri con scrittori ed artisti), assai frequentato dalla comunità italoamericana (www.casaitaliananyu.org).

Il 15 ottobre Palmerini è stato invitato ad un meeting del CWE di New York (Council Workers Education), istituto di promozione culturale d’un grande sindacato americano, per svolgere un intervento e portare la sua testimonianza dalla città colpita dal sisma. L’istituto ha curato una raccolta fondi per L’Aquila, che presto destinerà per un’opera di ricostruzione.

Avuto notizia della missione, la prof. Laura Benedetti, aquilana, docente di Letteratura italiana alla Georgetown University di Washington, ha rivolto a Goffredo Palmerini l’invito nella capitale americana per un incontro con gli studenti della sua università, nel caso si riuscisse ad inserire l’evento tra gli appuntamenti già previsti.

Il programma della missione, inoltre, prevede alcuni incontri con associazioni abruzzesi e con altre comunità regionali italiane. Il giornalista e scrittore aquilano, già vice sindaco dell’Aquila e ora componente del Consiglio Regionale degli Abruzzesi nel Mondo (CRAM), potrà esprimere la gratitudine della città capoluogo per i tanti gesti di solidarietà e di vicinanza morale che gli italiani all’estero hanno riservato agli Aquilani.