Giulianova. IL SINDACO IMPONE SCELTE DI RETROGUARDIA E INIZIA LA DÈBACLE POLITICA DELLA MAGGIORANZA IN CONSIGLIO COMUNALE

IL SINDACO IMPONE SCELTE DI RETROGUARDIA E INIZIA LA DÈBACLE POLITICA DELLA MAGGIORANZA IN CONSIGLIO COMUNALE
E’ stata scritta ieri un’altra pessima pagina amministrativa da parte della Giunta Mastromauro in un consiglio comunale che è stato una vera e propria cartina di tornasole nel far comprendere chi a Giulianova è dalla parte del rispetto dell’ambiente, del paesaggio, della vivibilità, del patrimonio pubblico e degli interessi generali (anche sotto il profilo finanziario). Il Sindaco ha condotto la sua maggioranza su posizioni impensabili per lo schieramento progressista e impresentabili ad una città civile:
1)      La richiesta della fuoruscita della porzione di territorio giuliese dalla Riserva naturale guidata del Borsacchio che si incardina proprio sulla zona umida del Tordino.
2)      La conferma della volontà (con la Monetizzazione) di non far acquisire  al patrimonio pubblico buona parte delle aree che in base al PRG occorre cedere gratuitamente al comune (come accade in tutta l’Italia civile)  prima degli insediamenti edilizi al fine di costruire una città bella e vivibile. Il tutto aggravato dal fatto che la rinuncia alle suddette aree di spettanza pubblica si fa in cambio di cifre irrisorie rispetto ai valori di mercato.
Insomma la Giunta in carica vuole una Giulianova più brutta e più povera.
Il nostro gruppo consiliare si è strenuamente battuto offrendo a tutti i consiglieri argomentazioni, riflessioni e proposte per modificare le infelici posizioni su cui stava attestandosi la maggioranza.
Ed è a quel punto che è iniziata la débacle politica della maggioranza, particolarmente durante la discussione sulla Monetizzazione.
Tutti i gruppi consiliari di opposizione si sono dichiarati contrari, anche quelli che solitamente votano insieme alla maggioranza.
E all’interno della maggioranza prendeva corpo un evidente disagio: i distinguo del consigliere di maggioranza Alfonso Vella che chiedeva di rinviare il punto per approfondirlo; il consigliere Cartone proponeva una sospensione per riflettere, all’interno della conferenza dei capigruppo, sugli emendamenti del Cittadino Governante; vari consiglieri lasciavano trapelare le proprie perplessità.
Solo con l’imposizione della fedeltà alla coalizione, in una precipitosa riunione dei gruppi di maggioranza, è stato strappato il voto maggioritario, che non ha ottenuto, comunque, quello del consigliere Vella che invece, in evidente disaccordo, si è allontanato dall’aula consiliare.
Il gruppo consiliare del PD si è autoconfinato con questo cieco e protervo  atteggiamento in un’imbarazzante solitudine, mentre tutti gli altri gruppi, di maggioranza e di opposizione, chiedevano ragionevolmente di rinviare il punto per definire scelte migliori per il bene della città.
Forse è ora che le direzioni provinciale, regionale e nazionale del PD gettino uno sguardo su quello che accade ormai  a Giulianova  in netto contrasto con le linee guida principali di un partito che nemmeno una settimana fa ha, giustamente, definito il sindaco Giuseppe Vassallo un eroe italiano.
Precisiamo, infine:
1)      A proposito di Riserva naturale del Borsacchio: il nostro gruppo consiliare ha votato solo per la delocalizzazione dell’edificio del Contratto di quartiere infelicemente previsto su un’area di verde  pubblico già esistente, ma ha confermato di essere favorevole alla permanenza dell’area giuliese del Tordino all’interno dell’importante area naturalistica collocata tra Giulianova e Roseto.
2)      A proposito di Monetizzazione: le varie iniziative della nostra associazione hanno scongiurato la nefasta applicazione di questa possibilità in tutte le zone B2 e B3 e in tutta la tutta la zona E2 ad est della SS.16; inoltre abbiamo presentato una mozione, da discutere in consiglio comunale, tesa ad eliminare completamente questa incivile e penalizzante norma sull’intero territorio della città.
Giulianova 22.09.10
Il Cittadino Governante – associazione di cultura politica



Tortoreto (TE). PD: Dopo il mancato spostamento del mercato, il caos dei dehors nel Centro Storico, la farsa del regolamento delle Sagre finita a tarallucci e vino, “l’Amministrazione delle regole ” supera se stessa con la tragicommedia dell’appalto del servizio di trasporto scolastico.

Dopo il mancato spostamento del mercato, il caos dei dehors nel Centro Storico,
la farsa del regolamento delle Sagre finita a tarallucci e vino,
“l’Amministrazione delle regole ” supera se stessa con la tragicommedia
dell’appalto del servizio di trasporto scolastico.
La delibera di riferimento votata in Consiglio Comunale  n.3 in data
23.02.2010 stabiliva i punti fermi per il futuro appalto: durata 3 anni più un
anno di proroga,valutare l’anzianità dei mezzi impiegati, meglio se a basso
impatto ambientale, la disponibilità ad acquistare gli attuali mezzi di
proprietà comunale…ecc.
Esce dal magico cilindro del responsabile del servizio, sempre quello della
chiusura della scuola di Cavatassi, autentico Don Chisciotte-capro espiatorio
della Maggioranza, un capitolato d’appalto che stabilisce la durata dello
stesso in 1 anno senza proroga, gli altri criteri a questo punto spariscono e
non hanno senso…
L’effetto è che gli scuolabus sono quelli del Comune dello stesso anno,
l’impatto ambientale è lo stesso, la confusione è naturalmente aumentata,
magari il risparmio che poteva esserci in un’offerta per un servizio di tre
anni non può esserci in uno di un anno senza proroga….
Ma perchè tutto questo? Ma perchè non rispettano le regole che loro stessi si
danno? perchè un appalto chiaramente irregolare?
O c’è dilettantismo o poco rispetto per i cittadini tortoretani, per il
Consiglio Comunale…che in fondo è la stessa cosa.

Rolando Papiri


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PARTITO DEMOCRATICO




Abruzzo. Comunisti Italiani: “Con la disdetta del contratto dei metalmeccanici da parte di Federmeccanica, la Confindustria accelera il percorso del contratto nazionale e di delegittimazione dello Statuto dei Lavoratori”.

SOLIDARIETA’ ALLA FIOM

Con la disdetta del contratto dei metalmeccanici da parte di Federmeccanica, la Confindustria accelera il percorso del contratto nazionale e di delegittimazione dello Statuto dei Lavoratori”.

Lo affermano il Segretario Regionale dei Comunisti Italiani, Antonio Macera, ed il Responsabile del Lavoro dei Comunisti Italiani della Federazione di Chieti, Giuseppe D’Ortona.

Il comportamento degli industriali si colloca nel solco della più odiosa tradizione padronale.

Come concepire altrimenti la decisione di Confindustria di Chieti che, in spregio ad ogni più elementare principio democratico, chiede i danni alla FIOM per lo sciopero indetto? Un gravissimo episodio di antisindacalismo che si aggiunge a numerosi altri episodi, tutti orientati a colpire sindacato ed operai.

In questo senso, Pomigliano si è configurato come l’anticipazione di un attacco generalizzato e persistente ai diritti fondamentali dei lavoratori: la messa in discussione del diritto di sciopero corrisponde alla messa in discussione degli stessi principi costituzionali.

Gli scioperi indetti dalla FIOM l’11 ed il 18 settembre per la difesa del contratto nazionale dei metalmeccanici, sono stati convocati anche in difesa dei diritti dei 1500 precari che la FIAT  ha mandato a casa. Incomprensibile scelta, se si pensa che straordinario e richieste di lavoro aumentano.

E’ scandaloso che, mentre aumenta la produzione, non si provveda a riassorbire i lavoratori precari mandati a casa.

Antonio Macera e Giuseppe D’Ortona esprimono a nome del Partito dei comunisti Italiani la loro piena e totale solidarietà ai lavoratori in lotta ed assicurano il massimo sostegno del Partito nella battaglia in atto.

I Comunisti Italiani saranno a Roma il 16 ottobre prossimo al fianco della FIOM.





Giulianova (TE). I semafori inutili di Via dell’incrocio di Via del Popolo e Colleranesco.

Giulianova li, 21/09/10

Al Presidente

del Consiglio Comunale

Sig. Nello Di Giacinto

Al Sig. Sindaco

Comune di Giulianova

Av. Francesco Mastromauro.

Interrogazione Consigliare
Oggetto: Nuova sistemazione dei semafori in via Migliori e Colleranesco: Spese inutili.

Il sottoscritto Consigliere comunale Gianfranco Francioni fa presente che, a seguito della messa in funzione del semaforo tra le vie Oberdan, Migliori, Del Popolo e Piazza della Libertà, la circolazione automobilistica e pedonale è talmente peggiorata da mettere fortemente a rischio l’incolumità degli utenti.

Al danno arrecato alla circolazione veicolare si aggiunge la beffa per quei pochi commercianti che si affacciano sulle dette vie, che hanno subito un abbattimento di oltre il 50% del già risicato introito.

Fatte le dovute considerazioni, il sottoscritto chiede:

a)  visto che da oltre 10 anni l’impianto semaforico è stato tenuto inoperoso poiché ritenuto non idoneo a risolvere il problema della viabilità in quella zona, come mai si è deciso di spendere diverse decine di migliaia di euro per ottenere un risultato così negativo?

b)  È stato fatto uno studio di fattibilità generale tenendo presente anche piccole zone di sosta necessarie alla sopravvivenza di quei pochi commercianti che ancora resistono nel centro storico?

c)  Non era forse il caso di utilizzare la citata somma per la segnaletica stradale che ora è così poco curata o addirittura mancante in gran parte del territorio comunale?

Il sottoscritto chiede, inoltre, di conoscere qual è stato il motivo che ha indotto l’Amministrazione comunale a mettere in funzione un altro semaforo sulla statale per Teramo (Colleranesco) a 100 metri da quello esistente con una spesa di 30.000 euro?

Quei soldi non potevano essere impiegati per altri servizi o essere risparmiati alla collettività?

Augurandomi in un vostro sollecito interessamento, sottopongo questa interrogazione alla discussione nell’ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale .

Capo Gruppo
LISTA GIULIESI/UDC
Gianfranco Francioni




Giulianova. Ciccocelli: A Giulianova da diversi anni si dice che bisogna realizzare un’ area sosta autocaravan.

C.A. Sindaco Comune di Giulianova

Avv. F. Mastromauro

C.A. Ass. A. Forcellese

Con delega al Reperimento Risorse

A Giulianova da diversi anni si dice che bisogna realizzare un’ area sosta autocaravan. Il Sindaco Mastromauro da diversi mesi ha detto di aver individuato un area adatta all’uopo.

All’interno della Giunta è compito dell’Ass. A.Forcellese individuare progetti per il nostro comune avendo una delega specifica.

Stare all’ opposizione vuol dire anche fornire suggerimenti. Allora prenda appunti Ass. Forcellese:

è ai blocchi di partenza l’edizione 2010 de “I Comuni del Turismo all’Aria Aperta”, iniziativa promossa da Associazione Produttori Caravan in collaborazione con ANFIA ( Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica), ANCI ( Associazione Nazionale Comuni Italiani), Associazioni Città del vino e Città Termali.

Obiettivo dell’iniziativa è assegnare alle 5 municipalità italiane che si distinguono per il miglior progetto di area di sosta multi-funzionale un montepremi complessivo di 50.000 euro ( 10.000,00 euro per ogni Comune vincitore di categoria), come contributo a sostegno della realizzazione dell’area autocaravan.

Il bando, rivolto a tutti i Comuni italiani, prevede 5 categorie di partecipazione: Nord, Centro, Sud e Isole, Città Termali, Città del Vino.

Per ognuna delle categorie verrà designato un vincitore, premiando il progetto di area di sosta che si distinguerà per innovatività, eco-compatibilità, rispetto dell’assetto paesaggistico e servizio fornito ai camperisti.

La scadenza per la presentazione delle domande è il 31 marzo 2011.

Buon lavoro all’amministrazione comunale di Giulianova.

Dott. Roberto Ciccocelli

Consigliere comunale

Giulianova il 21-09-2010




Italia. SUD: DI LELLO, MEZZOGIORNO L’ICEBERG CHE PUÒ AFFONDARE BERLUSCONI

SUD: DI LELLO, MEZZOGIORNO L’ICEBERG CHE PUÒ AFFONDARE BERLUSCONI

ROMA, 21 SET – “Potrebbe essere la questione meridionale l’iceberg destinato ad affondare il governo Berlusconi”.

Lo ha dichiarato Marco di Lello Coordinatore della segreteria nazionale del Psi.

“Il laboratorio siciliano, storicamente anticipatore di tanti sommovimenti politici, – prosegue l’esponente socialista – può far emergere il vero nodo strutturale di questa maggioranza, che non è Fini ma la golden share di Bossi con la sua fantomatica Padania. Se ne accorto anche il Presidente della Campania Caldoro, che oggi si accoda al siciliano Miccichè nel reclamare attenzione per la situazione sempre meno controllabile del Mezzogiorno dove, come giustamente ricorda, la disoccupazione è il triplo della media nazionale che pure ha un tasso inferiore a quello Ue. Il governatore della Campania sottolinea, come noi socialisti diciamo da tempo, che il Sud non è nella testa e nei pensieri di alcuni ministri. Basti vedere la rigidità che manifestano sui costi standard, sui fondi strutturali, sui trasferimenti agli enti locali: a questo punto, in una situazione sempre più esplosiva anzichè pagare le responsabilità di questo governo apra un fronte con Tremonti e Palazzo Chigi ed avrà il sostegno nostro e, ne sono certo, di tutta l’opposizione.

Berlusconi – conclude – in un equilibrio sempre più precario ha in questi anni governato con Bossi grazie ai voti del Sud, ma saranno proprio le ragioni di un Mezzogiorno sempre più a rischio di tensioni sociali ad affondare, come un iceberg , un governo che balla come l’orchestra sul Titanic”.




Giulianova. Gli Anziani dell’Annunziata ancora non hanno un nuovo Locale.

Giulianova li, 20/09/2010

Gli Anziani dell’Annunziata ancora non hanno un nuovo Locale.

Dopo che la vecchia struttura di Via Annunziata è stata richiesta dal proprietario, dopo tanti incontri, dopo la nostra interrogazione ancora non discussa in Consiglio Comunale, (presentata in data 23/07/2010), tutto è fermo, la remota promessa di sistemare gli anziani in una nuova struttura sempre in via Annunziata, ancora ferma, non esiste un contratto con il proprietario, che, non inizia l’adeguamento della struttura se prima non viene firmato il contratto di affitto almeno per i prossimi 5 anni.

Gli anziani del quartiere Annunziata sono stufi d’essere presi in giro, sole promesse, niente di certo, sta arrivando il brutto tempo, non hanno un luogo dove trascorrere la giornata, nulla è stato deciso.

Nel quartiere esiste un centro sociale che è stato realizzato con un accordo di programma, denominato “Contratto di quartiere”, dove la finalità stessa era riqualificare un’area dove non esisteva uno  spazio pubblico.

Troppi gli spazi residenziali, ma niente spazi pubblici,  questo è stato il motivo per cui fu fatta una richiesta fatta al Ministero dei Lavori Pubblici, che con Delibera di Giunta la n. 288 del 23/10/2000 fu approvato la “COSTRUZIONE CENTRO SOCIO-CULTURALE” per un importo complessivo di 1.041.000,00 (unmiliardoquarantunomilioni di vecchie lire anno 2000), finalità per migliorare le condizioni del quartiere Annunziata, per i nostri giovani, per i nostri anziani (maschi e donne) per poter trascorrere in serenità le loro lunghe giornate. (Gioco a carte, teatro per gli anziani, settori riservati alle donne per il ricamo ecc. ecc.).

Purtroppo a tutt’oggi niente di tutto questo, solo promesse, che poi rimangono inevase, é arrivato il momento di prendere una decisione ferma, gli anziani hanno bisogno di  spazio al chiuso, confortevole, conforme alle norme di sicurezza, per poter trascorre il loro tempo libero.

Il Centro sociale, deve essere al servizio del quartiere, questa era ed è la finalità, per cui fu finanziato, per migliorare le condizioni di vivibilità dell’intera zona per riqualificare un’area che per molti versi presentava una situazione disagiata.

Capo Gruppo

GIULIESI/UDC

Comune di Giulianova

Giulianova li 23/07/10

Al Presidente

del Consiglio Comunale

Sig. Nello Di Giacinto

Al Sig. Sindaco

Comune di Giulianova

Avv. Francesco Mastromauro.

Interrogazione Urgente: Assegnare dei locali agli anziani del quartiere Annunziata nel nuovo Centro Sociale.

Premesso che oramai sono due anni che è stato inaugurato il Centro sociale nel quartiere Annunziata, Centro che è stato voluto fortemente dalle passate Amministrazioni, con il Contratto di Quartiere approvato molti anni fa, per riqualificare il quartiere Annunziata;

Considerato che il centro sociale, fu compreso nelle misure del “Contratto di quartiere”, proprio perché nella realizzazione della zona PEEP, a fronte di  tanti volumi destinati a residenza privata, erano pressoché inesistenti spazi pubblici per le esigenze collettive; l’edificio doveva quindi svolgere la funzione di essere un punto di riferimento per tutte le attività di socializzazione del quartiere, poste in essere a favore degli anziani, dei ragazzi, e dalle varie associazioni.

Verificato che fino ad oggi per molti problemi,  non ultimo da un anno, sede per la Protezione Civile come punto di appoggio per esigenze legate al sisma dell’Aquila del 6 aprile, il centro ancora non può essere completamente usufruito da cittadini dell’Annunziata;

Visto che oramai i locali fino ad oggi usati dagli anziani ( in Via Annunziata) per trascorrere il loro tempo libero sono stati richiesti dal proprietario, così come non si può usufruire nel periodo invernale del box sul lungomare in direzione di via Simoncini ;

CHIEDO

Che quanto prima vengano  attrezzati dei locali per gli anziani nel Centro Sociale dell’Annunziata, visto che fine primario della struttura è quello di dare risposta alle esigenze del quartiere stesso, soprattutto dei giovani e degli anziani che hanno urgente bisogno di locali adeguati e salubri.

Fiduciosi in un vostro sollecito interessamento, sottopongo questa interrogazione alla discussione come punto all’ordine del giorno, del prossimo Consiglio Comunale .

Capo Gruppo
LISTAUDC/GIULIESI
Gianfranco Francioni




Giulianova. Il Gruppo di Lavoro, Area Welfare, del PD di Giulianova esprime una certa preoccupazione in merito al percorso di definizione del 4° Piano sociale regionale

Il Gruppo di Lavoro, Area Welfare, del PD di Giulianova esprime una certa preoccupazione in merito al percorso di definizione del 4° Piano sociale regionale che, come dichiarato dallo stesso Assessore regionale, Paolo Gatti, è in dirittura di arrivo. La preoccupazione nasce da una constatazione, e cioè dall’aver percepito – nei comportamenti della Giunta regionale – un affievolito interesse nei confronti delle politiche socio-assistenziali. Tale pregiudizio ci sovviene in considerazione del fatto che la pianificazione sociale ha bisogno di confronto, di partecipazione, di concertazione, di coinvolgimento delle parti sociali, nelle loro diverse articolazioni. Sin qui, purtroppo, dobbiamo registrare un atteggiamento eccessivamente dirigista del pur attivo Assessore regionale, sfociato – di recente – nell’approvazione di Linee guida che disegnano una netta inversione di tendenza rispetto alle esperienze consolidate in materia di politiche sociali. In relazione ad esse, ritenendo di non ripetere la superflua critica all’analisi dei bisogni sociali, che troverà certamente sede nel Piano sociale regionale, intendiamo sollevare dubbi in merito a tre questioni strutturali e dirimenti del Piano:

A) In che modo, la Regione Abruzzo intenderà compensare il taglio delle risorse del Fondo nazionale politiche sociali, che si annunciano ridotte di circa il 50 %;

B) In che modo, la Regione Abruzzo ovvierà al superamento del modello di inclusione sociale sperimentato, seppur con modesta efficacia, con il 3° Piano sociale regionale?;

C) L’avvento di un welfare attivo e sussidiario è come dire “aiutati, che Dio ti aiuta”, oppure la Regione Abruzzo sarà capace di articolare linee multifattoriali di sviluppo a soccorso del disagio imperante e della grave crisi economica e sociale in cui versa la nostra regione?

Su questi tre quesiti, sarebbe opportuno avviare una serie di confronti e di chiarimenti al fine di consentire agli ambiti sociali, tempestivamente, di convertire le proprie strutture, le proprie competenze, i propri bilanci.

Il ridimensionamento della spesa sociale territoriale, merita una specifica riflessione da parte degli attori sociali e degli organismi di rappresentanza. La Regione Abruzzo – ogni anno – spende per la sanità circa 2 miliardi di euro, a fronte di circa 30 milioni di euro di stanziamenti per le politiche socio-assistenziali. Uno squilibrio insostenibile che, peraltro, com’è noto, non contribuisce a rendere il sistema sanitario regionale efficiente ed efficace in relazione ai bisogni della popolazione.

Negli ultimi mesi, si rincorrono le voci,  le ipotesi, i piani operativi di riordino del sistema sanitario, senza che – a nostro modesto avviso – alcuno lasci denotare la chiara volontà di riformare profondamente la sanità abruzzese. Ci sembra evidente che l’auspicata riforma del SSR possa, liberando una moltitudine di risorse finanziarie, concorrere a meglio finanziare il sistema delle politiche sociali. Ma, per riformare la sanità, occorre coraggio. E questa Giunta regionale – nonostante le dichiarazioni di intenti – sembra non averne, al pari degli illustri – e lo diciamo con onestà intellettuale – predecessori. Quali politiche di integrazione socio-sanitaria prevederà il nuovo Piano sociale regionale ? Vi sarà una proficua e funzionale integrazione tra la pianificazione sociale e quella sanitaria? E, se sì, le ASL saranno costrette ad investire maggiori risorse sul territorio, a detrimento dei cicli stanziali e residenziali? L’ultima considerazione va riservata alla questione della povertà e del disagio socio-economico. Nelle Linee guida si asserisce che la migliore forma di ammortizzatore sociale è il lavoro, inteso quale opportunità di realizzazione personale e materiale. Concordiamo, appieno. Ma sappiamo anche che certi processi richiedono tempi lunghi, strategie efficaci, congiunture positive. Nel frattempo, quali risposte il Piano prevederà in materia di povertà, inclusione della marginalità ? Quali politiche in favore della fetta crescente di cittadini stranieri ?

Su questi quesiti, fondiamo le nostre perplessità.

A rispondere ad essi, vogliamo dedicare la nostra partecipazione e il nostro impegno.

21/09/2010




Abruzzo. PAOLO PALOMBA (IDV): PER GLI ANZIANI TARIFFE AGEVOLATE E SERVIZIO CIVILE VOLONTARIO

PAOLO PALOMBA (IDV): PER GLI ANZIANI TARIFFE AGEVOLATE E SERVIZIO CIVILE VOLONTARIO

“Da mesi chiedo che questa Giunta regionale ‘batta un colpo’ sul problema degli anziani, ma niente! Qualcuno forse dimentica che gli anziani in primis dovranno fare i conti con la chiusura dei piccoli  Ospedali, soprattutto nelle zone interne, e saranno costretti a faticosi e costosi viaggi verso strutture sanitarie per loro spesso irraggiungibili”.
“Ma tutti sappiamo – dichiara il Vice Presidente della Commissione Sanità, Paolo Palomba (Idv) –  che i tagli di Berlusconi e Tremonti, nel settore del trasporto pubblico regionale, imporranno presto enormi sacrifici a carico dei pendolari: anziani, studenti e lavoratori. Sacrifici che si tradurranno in una forte riduzione delle corse, ma anche nell’aumento del costo dei biglietti”.
“Sui problemi degli anziani, rispetto ai quali stiamo cercando di sollecitare questo Governo regionale, non una parola, non una risposta, nessun progetto, nessun intervento! Gli anziani sono stati lasciati da soli”.
“Non possiamo dimenticare che la maggior parte degli anziani sopravvive, in Abruzzo,  grazie ai pochi euro della pensione minima. Per questo noi dell’IdV ci facciamo portatori di alcune iniziative concrete, sulle quali chiederemo che la Regione si attivi”.
“Gli anziani dell’Abruzzo interno affrontano costi insostenibili per il riscaldamento delle loro abitazioni. Chiediamo che la Regione, prima dell’inverno, adotti ogni iniziativa per promuovere e concordare con gli enti gestori una tariffa agevolata”.
“Tutti gli anziani rappresentano una risorsa da sfruttare – conclude il Consigliere Palomba – non un peso da sostenere. Preannunciamo, pertanto, la presentazione di un disegno di legge regionale che promuova e disciplini il servizio civile volontario prestato dagli anziani presso le pubbliche amministrazioni, finalizzato al potenziamento e all’ampliamento dei servizi alle persone e per le attività socialmente utili”.




Teramo. Si è conclusa, ieri sera, la Prima Festa Democratica del PD teramano con l’esibizione dell’attore comico e conduttore televisivo, Dario Vergassola.

Si è conclusa, ieri sera, la Prima Festa Democratica del PD teramano con l’esibizione dell’attore comico e conduttore televisivo, Dario Vergassola.

Grande partecipazione di pubblico e tante risate per concludere tre giorni di incontri, spettacoli, dibattiti, che hanno visto impegnate rilevanti personalità politiche come Ignazio Marino, Luigi Zanda e Giuseppe Fioroni, insieme a tante altre ancora, e artisti di gran livello come la Rino Gaetano Band, Animammersa e Vergassola.

Tre giorni di sostanza, con un PD che torna tra la gente per riflettere, per ripensare se stesso e per fare proposte concrete su quelli che sono i grandi temi della società italiana del momento: il Lavoro, la Sanità e la Scuola.

Alla festa si è vista tanta gente, molti teramani ma anche tanti amici da tutta la provincia che hanno contribuito a dare calore e vita ad un evento che ha richiesto un grande sforzo organizzativo e un po’ di coraggio, ma che alla fine si è rivelato vincente.

Robert Verrocchio, anima e motore di tutta l’organizzazione, commenta: “Sono emozionato, contento, appagato e per niente stanco! Ringrazio tutti gli amici che mi hanno aiutato a realizzare questo evento e tutti i cittadini che, con la loro presenza, hanno dimostrato interesse e una rinnovata partecipazione. Una vera spinta, per noi, a continuare a stare tra la gente, per la gente.”

Teramo, 20.9.2010

Segreteria Provinciale PD