Prima Festa Democratica Provinciale del PD teramano a P.za S. Anna, con ospiti d’eccezione, impegnati nel dibattito sul Lavoro.

Si è aperta nel pomeriggio la Prima Festa Democratica Provinciale del PD teramano a P.za S. Anna, con ospiti d’eccezione, impegnati nel dibattito sul Lavoro.

Il Senatore Luigi Zanda parla di “crisi del berlusconismo”, di crisi di un modello negativo che ha cambiato l’Italia nei costumi e nei modi di rapportarsi, un paese dove ci si confronta con astio e che ha visto un decadere degli istituti democratici.

Non va sottovalutata questa crisi di Governo, lo stesso Bossi ha parlato di Berlusconi come di un presidente dimezzato, perché è indicativa di un fallimento del Governo, anche sui fondamentali del paese, come i problemi del debito pubblico, dell’approvvigionamento energetico, dell’evasione fiscale…

L’Italia, invece ha bisogno di una prospettiva, vuole sapere come e quando si risolveranno i problemi e i cittadini, e, in modo ancor più importante, la comunità internazionale e la Chiesa Cattolica, si stanno accorgendo che questa maggioranza non crea prospettive.

Per Zanda, “il PD è in grado di proporre al Paese un modello alternativo, nonostante il suo processo di costruzione – certamente difficile – sia ancora in atto e durerà ancora, ma io credo che il PD debba innanzitutto dire all’Italia che bisogna ritornare a governare con le regole. Siamo per il rispetto delle regole e vogliamo un paese che sia organizzato come tutte le più grandi democrazie del mondo.”

Il Sen. Legnini pone invece particolare accento sui problemi dell’Abruzzo legati al lavoro, che sono decisamente più importanti rispetto a quelli di altre regioni. Il Governo regionale non ha individuato una vocazione per i nostri territori, non ha fatto investimenti, non ha realizzato nessuna innovazione.

A sorpresa, in platea, l’on. Luciano D’Alfonso, a testimoniare l’interesse che questa Festa organizzata dal PD teramano, tra i più attivi dell’intero Abruzzo, suscita anche oltre i confini provinciali.

Nelle prime file del parterre, tutti i dirigenti comunali, provinciali e regionali del Partito Democratico di Teramo. Robert Verrocchio, che ha fortemente voluto questa festa, dichiara: “Sono decisamente soddisfatto per quello che, già nella prima giornata, mi sembra un bel successo. Tanti ospiti, tante presenze anche inattese che mi danno la misura di come il Partito stia lavorando bene in provincia di Teramo. Ringrazio tutti i volontari che hanno contribuito all’organizzazione. Senza di loro, tutto questo non sarebbe mai stato possibile.”

La festa continua stasera con la Rino Gaetano Band.

Vi aspettiamo domani per parlare di Sanità.

Teramo, 17.9.2010

Segreteria Provinciale PD




Domani, la terza giornata della Prima Festa Democratica Provinciale del PD teramano, conclude i lavori affrontando un altro dei temi caldi del momento: Scuola e Istruzione.

Domani, la terza giornata della Prima Festa Democratica Provinciale del PD teramano, conclude i lavori affrontando un altro dei temi caldi del momento: Scuola e Istruzione.

Al dibattito delle 18.30, dal titolo “L’educazione non si taglia… la riforma che non dà futuro”, condotto dal giornalista di Rai3 Umberto Braccili, l’on. Giuseppe Fioroni, Ministro della Pubblica Istruzione nel 2° governo Prodi, insieme all’on. Tommaso Ginoble, a Lucia Converti e Alessandro Gramenzi, rispettivamente responsabili dell’area scuola e dell’area università del PD teramano, e a Moreno Fieni, segretario provinciale dei Giovani Democratici, discuteranno della riforma Gelmini con il Prof. Everardo Minardi, ordinario di Sociologia all’Università di Teramo e con altri testimoni del mondo della scuola e dell’università.

I provvedimenti normativi voluti dalla Ministra Gelmini, che hanno provocato proteste durissime da parte di tutti gli operatori dell’Istruzione, sotto la lente d’ingrandimento del PD locale, soprattutto per capire quali saranno le conseguenze della riforma in provincia di Teramo.

Alle 21.00, tutto il gruppo consiliare comunale del PD, propone “Buone Idee per Teramo”, i progetti e le intenzioni del partito per la nostra città, il suo sviluppo e il suo rilancio culturale.

Alle 22.00, conclude i tre giorni di festa uno dei comici più apprezzati del momento : Dario Vergassola, nel suo spettacolo “Sparla con me”, una delle sue performances più esilaranti in cui, con il suo stile tagliente, racconterà di sé, delle donne e di tanti altri aspetti della vita, in un gioco teatrale e musicale all’insegna del divertimento e della spensieratezza.

Il PD teramano vi aspetta alla festa!

Teramo, 18.9.2010

Segreteria Provinciale PD




Colonnella. Vicenda Atr:subito un tavolo per salvare l’azienda. “L’Atr sta morendo insieme ai suoi operai mentre le istituzioni sono assenti.”

Vicenda Atr:subito un tavolo per salvare l’azienda.

Foto Archivio - Copyright © Ph. Walter De Berardinis - © RIPRODUZIONE RISERVATA www.giulianovanews.it
Foto Archivio - Copyright © Ph. Walter De Berardinis - © RIPRODUZIONE RISERVATA www.giulianovanews.it

“L’Atr sta morendo insieme ai suoi operai mentre le istituzioni sono assenti.”

E’ questa la dura accusa che lancia il consigliere regionale Claudio Ruffini alle istituzioni regionali e provinciali dopo la notizia della nascita di un’azienda concorrente a pochi chilometri da Colonnella. La notizia apparsa sulla stampa locale arriva dopo quella del bando di vendita andato deserto a dimostrazione secondo Ruffini dello scarso ruolo che ha giocato la politica nella vicenda Atr.

“La mancanza di offerte al bando ha come unici responsabili le istituzioni provinciali e regionali assenti completamente” dice Ruffini “l’unico segnale della loro presenza è venuto dall’interessamento per la tutela degli operai sotto il profilo degli ammortizzatori sociali, dimenticando però l’indispensabile ruolo guida e di indirizzo affinchè l’azienda potesse risorgere attraverso l’interesse di nuovi imprenditori.”

Secondo Ruffini il destino dell’Atr, nonostante la grave situazione, potrebbe infatti essere ancora salvato se ci fosse un “pronto intervento” della politica.

“L’Atr è un’azienda altamente qualificata da punto di vista tecnologico ed opera in un settore come quello del carbonio che ha ancora mercato in Italia. Inoltre a rafforzare la sua specificità c’è la legge regionale n.28/2003, che al fine di valorizzare la produzione e la lavorazione del carbonio istituisce  il “Polo per la lavorazione industriale del carbonio”, all’interno del Distretto industriale Vibrata-Tordino-Vomano, spiega Ruffini.

Il consigliere regionale ricorda anche il protocollo d’intesa Vibrata-Tronto tra Marche e Abruzzo che mette al centro il rilancio economico e produttivo delle aziende in crisi al confine tra le due regioni. Che fine ha fatto quell’intesa? Insomma per Ruffini c’erano e ci sono ancora gli strumenti di cui la politica poteva e può utilizare per evitare il rischio chiusura di una delle aziende maggiori delle provincia di Teramo.

Ma è venuto meno l’impegno politico-istituzionale. La provincia di Teramo doveva fare di più, invece è stata presente solo attraverso il prezioso lavoro svolto dai sindacati, che giustamente hanno pensato alla tutela dei lavoratori. Ora bisogna assicurarsi   la proroga degli ammortizzatori sociali nell’incontro che si terrà a Roma il 23 settembre e contestualmente attivare quel tavolo che il Presidente Chiodi aveva promesso ai consiglieri teramani di maggioranza e minoranza diversi mesi fa.

“Invito il Presidente della Regione ad attivarsi subito per salvare l’Atr. Chiodi deve convocare un tavolo con istituzioni locali, rappresentanza sindacali e datoriali per fare il punto della situazione sul destino dell’azienda. Solo così, si può rilanciare l’attenzione sull’Atr e ridare fiducia ed interesse ad eventuali acquirenti. Serve uno sforzo maggiore da parte di tutta la politica, anche al novantesimo minuto, ma bisogna provarci”conclude Ruffini.




Atessa. GLI OPERAI DELLA SEVEL HANNO RAGIONE

GLI OPERAI DELLA SEVEL HANNO RAGIONE

Rifondazione Comunista esprime il più totale sostegno alla lotta dei lavoratori della Sevel di Atessa e più in generale alla battaglia della Fiom.

E’ preoccupante il silenzio della politica e delle istituzioni locali.

Le ragioni dello sciopero sono sacrosante.

Mentre distribuisce utili agli azionisti la Fiat ha negato a luglio il premio di risultato ai lavoratori:

PREMIO DI RISULTATO DA DESTINARE AI DIPENDENDENTI

LUGLIO 2008 – 1,100 EURO

LUGLIO 2009 – 600 EURO

LUGLIO 2010 – ZERO

Inoltre si impongono straordinari e sabati lavorativi mentre si lasciano a casa i più di mille precari che la Fiat considera operai usa e getta.

Il fatto che gli operai con contratto a tempo indeterminato scioperino per l’assunzione dei precari è un importantissimo atto di solidarietà e civiltà in un’epoca di egoismo dilagante.

Politica e istituzioni dovrebbero sostenere tale rivendicazione invece di nascondersi nel silenzio.

Maurizio Acerbo, consigliere regionale PRC

Marco Fars, segretario regionale PRC




Giulianova. Lista Civica per Mastromauro: primaria importanza la tematica dell’accorpamento

La “Lista Civica per Mastromauro” ritenendo di primaria importanza la tematica dell’accorpamento, e consapevoli della necessità di un confronto serio e costruttivo tra le forze politiche, i docenti, gli studenti e le loro famiglie, propone un Consiglio comunale straordinario per affrontare questa complessa questione.

E’ nostra intenzione altresì invitare all’Assise civica il direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale Carlo Petracca, presenza indubbiamente autorevole e necessaria per chiarire di più e meglio i profili relativi alla problematica.

Il Capogruppo

Avv. Jurghens Cartone




Giulianova. Francioni: apprendiamo con molta soddisfazione che L’Agritec a fine ottobre riprenderà la produzione.

apprendiamo con molta soddisfazione che L’Agritec a fine ottobre riprenderà la
produzione.

Salutiamo con soddisfazione la ripresa delle attività di produzione di questa
azienda, siamo contenti che tutti i lavoratori fissi e stagionali possano
ritrovare un po di serenità e di ottimismo, in un momento di grosse difficoltà
per l’occupazione.

Grazie all’operato di tutti che i risultati si raggiungono. Un segnale molto
positivo per una zona industriale Giuliese in grandissima difficoltà.

Noi come gruppo GIULIESI/UDC, saremo sempre molto vigili e attenti alle
tematiche sociali ed economiche della nostraCittà, non abbasseremo mai la
guardia perchè siamo convinti che ancora molto si deve e si può fare.

Non dobbiamo scoraggiare ma incoraggiare quei pochi imprenditori disponibili
ad investire risorse nella nostra Città.

Abbiamo un grosso patrimonio da salvaguardare Turismo, Sanità, Scuole e Porto
con la sua marineria, e l’Amministrazione Comunale deve sempre essere presente
e vicini a chi intende operare nella nostra Citta.

Un ringraziamento va Al nostro Sindaco e all’Assessore Regionale
all’Agricoltura Mauro Febbo da Noi sollecitato (Gruppo Giuliesi /UDC) per far
attivare i fondi per la risrtutturazione, e la messa a norma dell’intero
impianto COFA in zona ind. Colleranesco..

Gruppo Giuliesi / UDC Comune di Giulianova.




Alba Adriatica (TE). – “Un anno di politica leghista sul nostro territorio” “Il federalismo … un’opportunità per la Regione Abruzzo”

LA CIRCOSCRIZIONE VAL VIBRATA,

INVITA TUTTI ALL’EVENTO CHE SI TERRA’

VENERDI’ 01,OTTOBRE 2010

Presso la sede di Alba Adriatica (V.le Mazzini, 45.)

PROGRAMMA

–         Ore 18,00: INCONTRO-DIBATTITO

–         “Un anno di politica leghista sul nostro territorio”

“Il federalismo … un’opportunità per la Regione Abruzzo”

INTEREVERRANNO:

Sen. Dario GALLI -Lega Nord  (Pres. della Provincia di Varese)

On. Marco RONDINI -Lega Nord (Commissario)

On. Emanuela MUNERATO -Lega Nord ( Commissario)

E a sorpresa..altri amici Leghisti del Nord..!

–    Ore 20,30: CENA

Presso il ristorante… (da definire)




Teramo. Si apre domani la Prima Festa Democratica Provinciale del PD teramano con un tema forte, quello del Lavoro.

Si apre domani la Prima Festa Democratica Provinciale del PD teramano con un tema forte, quello del Lavoro.

A Piazza S.Anna a Teramo, dalle ore 17.30, il dibattito vedrà coinvolte importanti personalità politiche di livello nazionale e locale, ma anche docenti universitari, imprenditori, rappresentanti sindacali e lavoratori.

La discussione, condotta da Lino Nazionale di Teleponte e alla quale potranno partecipare tutti i cittadini con le loro domande e opinioni, affronterà uno dei problemi più scottanti del momento: la crisi economica che sta stringendo alla gola tutto il Paese, ma ancor di più l’Abruzzo e la provincia di Teramo. Dati allarmanti provengono, ad esempio, dall’Inps che stima a Teramo il 43% della Cassa Integrazione di tutto l’Abruzzo.

Al tavolo, oltre a Marco Verticelli, Ernino D’Agostino e Giuseppe Di Luca, il Sen. Luigi Zanda, nome di spicco del PD nazionale, insieme ai Sen. Legnini e Sangalli, al Presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca, al Prof. Nicola Mattoscio, docente di Economia Politica dell’Università D’Annunzio, al Dott. Gaetano De Lauretis, Amministratore Delegato di SAGEM, a Gloriano Lanciotti della CNA di Teramo, a Emanuela Loretone, Responsabile Provinciale FILTEA-CGIL e a Esvezia Cianci, operaia del Tomaificio Join di Teramo.

La festa prosegue, alle ore 21.00,  incontrando la sorella di Rino Gaetano che ci racconterà di suo fratello, prima del concerto della “Rino Gaetano Band” che vede tra i musicisti il nipote del cantautore, Alessandro, e il figlio di Gianni Morandi, Marco, insieme ad altri sei fantastici artisti.

La Band porta in scena uno spettacolo articolato tra canzoni e immagini inedite con lo scopo di ricordare RINO, suonare la sua musica, risentire le sue emozioni. Una occasione indimenticabile per i tantissimi fans che ancora lo amano e lo ascoltano, ma anche un modo per far ascoltare RINO alle persone che non lo hanno mai incontrato artisticamente, per cantare le sue canzoni piene di ironia e buoni sentimenti.

Il PD teramano vi aspetta alla festa!

Teramo, 16.9.2010

Segreteria Provinciale PD





Giulianova. Agritech. Ultimati i lavori di consolidamento

Agritech. Ultimati i lavori di consolidamento. Il sindaco firmerà l’ordinanza per il libero accesso allo stabilimento. Riavvio previsto entro la fine di ottobre.

Foto Archivio - Copyright © Ph. Walter De Berardinis - © RIPRODUZIONE RISERVATA www.giulianovanews.it
Foto Archivio - Copyright © Ph. Walter De Berardinis - © RIPRODUZIONE RISERVATA www.giulianovanews.it

Tenutasi ieri la riunione organizzata dal Comune per l’Agritech. Oltre al vicesindaco Gabriele Filipponi erano presenti rappresentanti della Regione Abruzzo, della ASL di Teramo, della Covalpa e dell’azienda interessata. Viva soddisfazione è stata espressa per l’ultimazione dei lavori di consolidamento della struttura interessata dal crollo. Per accelerare la ripresa delle attività produttive il sindaco Francesco Mastromauro firmerà a breve un’ordinanza che consentirà il libero accesso alla struttura. “In questo modo – dichiara il sindaco – verranno poste le premesse per le operazioni di riavvio degli impianti. Era un impegno che abbiamo assunto e per il quale già nell’ottobre dello scorso anno ci siamo attivati. Ora l’auspicio è che si torni al più presto in fase di piena operatività per il bene dell’azienda e di chi lavora:  da quello che ci è stato riferito dalla proprietà, il riavvio dovrebbe aversi alla fine di ottobre”.

E’ importante sottolineare – aggiunge il vicesindaco Gabriele Filipponiche dalla riunione di ieri si è finalmente dato il via definitivo all’accordo per trasferire all’ Agritech tutte le autorizzazioni che prima erano state date alla Covalpa. Va altresì ricordato – aggiunge il vicesindaco – che tutti i dipendenti assunti a tempo determinato e indeterminato, con eccezione di quelli interinali, dal 13 luglio, data della fine della cassa integrazione, hanno continuato a percepire lo stipendio. E l’Amministrazione comunale organizzerà presto un incontro tra l’Agritech e i sindacati per fare il punto sulla situazione”.




Abruzzo. Il WWF denuncia le gravi violazioni del calendario venatorio 2010-2011

Il WWF denuncia le gravi violazioni del calendario venatorio 2010-2011

Il Consiglio sta per legittimare anche il “nomadismo venatorio” abrogato a livello nazionale da quasi 20 anni!

Domenica 19 settembre in Abruzzo si apre ufficialmente la caccia. In realtà  si spara già da tre settimane, (grazie all’autorizzazione regionale alla pre-apertura), con un danno gravissimo inferto alla fauna selvatica che viene colpita nel periodo delicatissimo di riproduzione, di cura dei piccoli e di preparazione per i lunghi voli che moltissime specie di uccelli si apprestano ad iniziare verso i luoghi di sosta invernale.

Ancora una volta la scrivente associazione si trova a denunciare le gravi violazioni della normativa     nazionale e comunitaria che il calendario venatorio abruzzese presenta e l’anomalia di una approvazione attraverso legge regionale (per la prima volta nella storia della Regione Abruzzo) e non con delibera di Giunta come prevede la legge regionale sulla caccia del 2004.

Approvando il calendario per legge la Regione ha pensato di sottrarsi al giudizio della magistratura, poiché le leggi regionali, a differenza delle delibere di Giunta regionale, non sono, di regola, impugnabili.  Il ricorso ad una legge regionale consente poi di eludere ogni giustificazione tecnico-scientifica che dovrebbe essere alla base delle scelte sui prelievi venatori. E l’approvazione per legge di un calendario venatorio è ancora più grave in una regione come l’Abruzzo dove non è presente neppure l’altro strumento indicato dalla legge per la gestione della caccia, il Piano faunistico-venatorio che è scaduto nel 2005!

Innanzitutto il calendario è stato approvato senza essere stato prima sottoposto ai pareri obbligatori dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, organismo nazionale delegato, tra l’altro, al controllo della programmazione venatoria) e del Comitato regionale per la Valutazione di Impatto Ambientale e per la Valutazione di Incidenza.

Gli Uffici della Regione Abruzzo, infatti, a dimostrazione del caos che regna nel settore, hanno richiesto detti pareri su una loro versione del calendario diverso da quello poi proposto “politicamente” da Febbo e Giuliante in consiglio regionale.

È stata violata la legge nazionale sulla caccia laddove, recependo la normativa comunitaria, prevede che il prelievo venatorio sia subordinato alla necessità di assicurare la conservazione delle specie. Gli Stati sono obbligati ad adeguare il prelievo alla situazione delle singole specie, fino ad arrivare al divieto di prelievo per quelle specie che hanno uno status sfavorevole di conservazione.

A tal fine le Regioni devono seguire le indicazioni del documento dell’ISPRA “Sintesi dello stato di conservazione delle specie oggetto di prelievo venatorio ai sensi della legge 11 febbraio 1992 n. 157 e successive modificazioni, Gennaio 2009”.

Senza preoccuparsi affatto di tali prescrizioni, la legge regionale approvata il 3 agosto scorso consente la caccia a quattro specie in declino in Europa (Coturnice, Moretta, Moriglione e Pavoncella) e ad altre 11 con stato di conservazione sfavorevole (Starna, Canapiglia, Marzaiola, Codone, Mestolone, Beccaccino, Frullino, Quaglia, Beccaccia, Tortora, Allodola): in pratica 15 delle 30 specie dichiarate cacciabili dalla Regione Abruzzo avrebbero richiesto particolari precauzioni che invece non ci sono state.

È stata violata la legge nazionale sulla caccia laddove prevede che l’avifauna venga protetta sia “durante il ritorno al luogo di nidificazione” sia “durante il periodo della nidificazione e le fasi della riproduzione e della dipendenza”.

A tal fine la Commissione Europea ha adottato nel 2001 un documento tecnico (Key Concepts of articles 7(4) of Directive 79/409/EEC on Period of Reproduction and prenuptial Migration of huntable bird Species in the EU) che evidenzia per ciascuna specie cacciabile i periodi di caccia a cui le regioni devono attenersi.

La legge regionale approvata il 3 agosto, su 30 specie cacciabili, per ben 12 prevede periodi di caccia più lunghi rispetto a quanto dettato dalla Commissione Europea.

Se poi si confronta la legge approvata il 3 agosto scorso con i periodi di caccia indicati nel Documento ISPRA del 28 luglio 2010 “Guida per la stesura dei calendari venatori ai sensi della Legge n. 157/92, così come modificata dalla Legge Comunitaria 2009, art. 42” si può osservare che in un solo caso vi è conformità.

Ma questo sembra non bastare ai cacciatori e ai loro rappresentanti. Martedì 21 settembre, dopo un passaggio anomalo in commissione straordinaria, andrà in approvazione un ulteriore peggioramento della normativa che  estenderà “il comparto unico” a tutto il periodo di caccia ristabilendo di fatto il cosiddetto “nomadismo venatorio”, abrogato da quasi 20 anni a livello nazionale.  In pratica i cacciatori non saranno più legati ad una zona specifica (ambiti territoriali di caccia) ma potranno  cacciare su tutto il territorio nazionale, causando la perdita di quel collegamento “cacciatore-territorio” che anche i meno oltranzisti hanno individuato quale elemento fondamentale dell’attività venatoria.

Il WWF auspica che i consiglieri regionali almeno per questa volta si ricordino di essere stati eletti di tutti i cittadini e non solo da una parte (tra l’altro minoritaria) di essi.