Rocca San Giovanni. Zoo d’Abruzzo: dimostrazione didattica con gli elefanti

Allo Zoo d’Abruzzo, per un’esperienza unica con un team esclusivo,

giovedì 31 agosto in collaborazione con l’associazione SOS Elephants,

dimostrazione didattica con gli elefanti

 Allo Zoo d’Abruzzo è tempo di provare un ’ esperienza unica, realizzata in collaborazione  con  l’associazione “SOS Elephants”, per la salvaguardia dell’Elefante del Borneo nel Sabah, nell’ambito del progetto, giovedì 31 agosto, si svolgerà una dimostrazione didattica con gli elefanti.  Appuntamento rivolto a grandi e piccini, per interagire con  “I Giganti” della foresta.

Le iniziative partiranno alle ore 15.00, si svolgeranno nella piazza della Savana Africana dello Zoo, protagonista l ‘elefante asiatico “Baby”, per la programmazione didattica. Si potrà interagire e conoscere il grande mammifero, scoprire alcune curiosità legate alla specie. Alle 15.30 il tema  d’ispirazione sarà “Il Mio Elefante” i bambini potranno cimentarsi nell’arte del disegno, lo staff premierà il ritratto più bello, con due biglietti omaggio, da utilizzare entro l’anno. Le sessioni didattiche con gli animali al parco zoo sono appuntamenti che si svolgono spesso per conoscere ed imparare ad amare tutti gli animali.

L’area faunistica di Rocca San Giovanni, offre un ampio parco zoologico, coniugando amore per gli animali e divertimento, grazie ad un team esclusivo, a disposizione delle richieste del pubblico. Lo zoo lo scorso 29 luglio, ha ricevuto nell’ambito del “Premio Simpatia” di Montesilvano (Pe) per la sezione eccellenze d’Abruzzo, il  riconoscimento,   ritirato  dal curatore Renato Bellucci. Lo zoo dispone di un parco animali variegato, ogni specie è situata nel proprio habitat naturale, è questo facilita anche il mantenimento e la conservazione della specie, nuovi cuccioli sono sempre in arrivo. Il parco zoologico ospita fauna africana: rinoceronte bianco (esemplare raro), zebre, lichi del Nilo, antilopi alcine, giraffe,  leone, elefante africano; fauna del bosco europeo, che comprende i daini, il gufo reale ed altre specie. Novità del 2017, l’isola dei lemuri, dove è ospitato un gruppo di Lemuri Catta, in seno al Programma EEP degli zoo europei. Inoltre  vi sono varie specie di uccelli e pappagalli, rettili, i giganti asiatici, gli elefanti ed ancora cammelli, le otarie, i canguri e tanti altri animali.

Il parco si trova in Contrada Scalzino, 27/E località Rocca San Giovanni (CH), è facilmente raggiungibile  a circa m.700 dall’uscita A14, casello di Lanciano; offre un ampio parcheggio gratuito. Per tutto il mese di Agosto  è aperto tutti i giorni   dalle 10,00 alle 18,00.  Il biglietto comprende, la visita libera al parco per tutta la giornata, la visione di tutti gli spettacoli in programma e l’utilizzo della nuova area picnic, situata in un bosco di querce e ulivi secolari.

Per ulteriori dettagli è possibile consultare il sito: www.zooabruzzo.it

La pagina facebook  Zoo D’Abruzzo




Nereto. PD ABRUZZO / Marco Rapino: incompatibilità con Forza Nuova.

Marco Rapino

PD Abruzzo

FOTO ARCHIVIO PD




Abruzzo. INCENDI BOSCHIVI, DA 10 GIORNI VIGILI DEL FUOCO STANNO OPERANDO SUL MONTE MORRONE

IN CAMPO UN DISPOSITIVO DI 90 UNITA’ A TERRA, OLTRE ALLA FLOTTA AEREA DEL
CORPO
Dal 20 agosto diversi incendi stanno interessando le montagne del Morrone, il massiccio della Majella che
sovrasta il comune abruzzese di Sulmona (AQ) e le frazioni di Fonte D’Amore, Bagnaturo, Badia e Le

Vigili del Fuoco
Vigili del Fuco

Marane. I vigili del fuoco sono impegnati nell’area sia con le squadre a terra che con la propria flotta aerea
di Canadair ed elicotteri: ad oggi sono 412 i lanci effettuati da parte dei Canadair e 386 quelli da parte
degli elicotteri Drago VF. Ogni giorno sono oltre 50 i vigili del fuoco del comando dell’Aquila che operano
a terra con 20 automezzi di spegnimento. Il dispositivo di soccorso è stato rafforzato con sezioni operative
fatte confluire dai comandi di Perugia, Pesaro Urbino, Bologna e Modena, per un totale di ulteriori 36
vigili del fuoco con 8 mezzi antincendio. Stante la difficoltà di raggiungere le aree più impervie, parte del
personale viene trasportato con gli elicotteri Drago AB412 in zona operativa e recuperato a termine
intervento.
Al momento si registrano criticità nel comune di Roccacasale (AQ), dove stanno intervenendo due
Canadair del Corpo nazionale e squadre via terra schierate a protezione di alcune strutture, e di Pacentro,
dove sono a lavoro 20 vigili del fuoco.
Roma, 30 agosto 2017




INCENDI: COLDIRETTI ABRUZZO, ALMENO 15 ANNI PER RICOSTRUIRE I BOSCHI PERDUTI

 

 

Oltre 120mila ettari a fuoco in tutta Italia con l’Abruzzo che esce veramente martoriato da questa “infernale” estate 2017, che verrà ricordata per il clima pazzo, la forte siccità e le temperature altissime, oltre che per gli innumerevoli roghi che hanno letteralmente raso al suolo centinaia e centinaia di ettari di terreno boschivo che ricopre il 41% della superficie regionale. Per Coldiretti Abruzzo ci vorranno almeno 15 anni per ricostruire i boschi andati a fuoco con danni all’ambiente, all’economia, al lavoro e al turismo ed un costo per la collettività stimabile in circa diecimila euro all’ettaro percorso dalle fiamme.

Gli incendi – sostiene la Coldiretti – hanno pesanti effetti dal punto di vista ambientale dovuti alla perdita di biodiversità (distrutte piante e uccisi animali) e alla distruzione di ampie aree di bosco che sono i polmoni verdi del Paese e concorrono ad assorbire l’anidride carbonica responsabile dei cambiamenti climatici. Nelle foreste andate a fuoco – sostiene la Coldiretti – saranno impedite anche tutte le attività umane tradizionali del bosco come la raccolta della legna e dei tartufi. Una situazione difficile che riguarda anche il resto del Paese, con oltre 120mila ettari andati a fuoco nel 2017 con incendi praticamente triplicati rispetto alla media dei 10 anni precedenti, spinti dalla siccita’, dall’incuria e dall’abbandono dei boschi divenuti facile preda dei piromani. Un costo drammatico che l’Italia è costretta ad affrontare perché – sostiene la Coldiretti – è mancata l’opera di prevenzione con 12 miliardi di alberi dei boschi italiani che, a causa dell’incuria e dell’abbandono, sono diventati infatti vere giungle ingovernabili soggette ai piromani.

 

Anche nella nostra regione è praticamente raddoppiata rispetto all’Unità d’Italia la superficie coperta da boschi che oggi in Abruzzo interessa 400mila ettari (Pari al 41% del territorio) ma, come è ormai evidente, sono alla mercé dei piromani la maggioranza dei boschi che, per effetto della chiusura delle aziende agricole, si trovano ora senza la presenza di un agricoltore che possa gestirle – dice Coldiretti Abruzzo – “Per difendere il bosco italiano e abruzzese occorre creare le condizioni affinché si contrasti l’allontanamento dalle campagne e si valorizzino quelle funzioni di sorveglianza, manutenzione e gestione del territorio svolte dagli imprenditori agricoli nonché cogliere le opportunità offerte dalla legge di orientamento che invita le pubbliche amministrazioni a stipulare convenzioni con gli agricoltori per lo svolgimento di attività funzionali alla salvaguardia del paesaggio agrario e forestale”.

 

 

 

I DANNI DEGLI INCENDI
1)    Costo degli interventi per emergenza
2)    Perdita di biodiversità per danni alla fauna e alla flora con boschi di querce, di faggio, di castagno, di cerro ma anche funghi ed erbe aromatiche.
3)    Impedite nelle aree a fuoco tutte le attività umane tradizionali del bosco come la raccolta della legna, dei tartufi e dei piccoli frutti, ma anche quelle di natura hobbistica come i funghi che coinvolgono a settembre decine di migliaia di appassionati.
4)    Difficoltà per turismo e agriturismo per calo delle presenze nelle aree coinvolte
5)    Danni diretti alle coltivazioni, perdite di animali, distruzione di fabbricati rurali

Fonte: Elaborazioni Coldiretti

 




Abruzzo. Incendi Valle Peligna, Arta pubblica i dati aggiornati del laboratorio mobile in funzione a Sulmona

Arta diffonde i dati aggiornati del monitoraggio della qualità dell’aria effettuato con laboratorio mobile in località Marane di Sulmona a seguito dell’incendio in corso sul monte Morrone.
I dati, riportati nei grafici allegati e sul sito istituzionale www.artaabruzzo.it, sono riferiti al periodo compreso tra il 22 agosto, a partire dalla tarda mattina, e le prime ore di oggi, 29 agosto 2017. Gli inquinanti monitorati sono il Monossido di carbonio (CO), il Benzene, il Toluene, le polveri sottili (PM10) e gli Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA) totali.Vengono forniti inoltre i dati relativi alla velocità e alla direzione del vento registrati nello stesso arco temporale.
In generale, nel periodo di riferimento, si riscontra per gli inquinanti monitorati un andamento delle concentrazioni progressivamente in diminuzione rispetto ai primi giorni. Non si registra ancora un ritorno alle condizioni caratteristiche della zona in esame in quanto persiste una differenza tra giorno e notte, con valori che si innalzano nelle ore notturne al mutare della direzione del vento. Come già annunciato, il monitoraggio della qualità dell’aria in località Marane proseguirà per il tempo necessario a verificare tale tendenza.
Oltre che nella frazione Marane di Sulmona, un’altra centralina mobile per il rilevamento degli inquinanti atmosferici è stata posizionata questa mattina a Pacentro, in piazza Madonna delle Grazie. Si tratta del laboratorio mobile concesso dall’Arpa Molise su richiesta del Direttore generale di Arta, Francesco Chiavaroli.
Sempre il Direttore Chiavaroli, non avendo riscontrato altre disponibilità di analoghi mezzi attrezzati presso le altre Agenzie regionali del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente, ha individuato con procedura di “somma urgenza” un laboratorio privato abruzzese che nel primo pomeriggio di oggi posizionerà a Prezza il proprio mezzo per il monitoraggio della qualità dell’aria, nel sito individuato d’intesa con il Comune. Da oggi saranno dunque tre le postazioni che verificheranno le concentrazioni degli inquinanti nell’aria delle zone interessate dagli incendi della Valle Peligna.
«Ringrazio il personale dell’Agenzia che – spiega Chiavaroli – nella giornata di ieri si è attivato prontamente per consentire la ricerca e l’attivazione delle nuove unità mobili per le misurazioni e i tecnici dei Distretti provinciali di Chieti e L’Aquila che da giorni sono impegnati nelle attività a supporto di Regione e Comuni per far fronte all’emergenza incendi».



Abruzzo. Questa estate 2017, sarà ricordata per gli incendi  dolosi che stanno distruggendo il patrimonio boschivo della nostra terra, la regione verde d’Europa: l’Abruzzo.

 

Questo atto vigliacco, vile, ignobile, disumano, codardo, meschino e criminale ha, secondo molti,una regia occulta che per interessi diversi da quelli della collettività tutt’ora da scoprire, mira a creare una “strategia della tensione” che ha come unico risultato quello di commettere un crimine contro l’umanità, attentando all’identità della nostra terra, colpendo i luoghi della memoria in cui si identifica la gente dell’ Abruzzo “forte e gentile” che profanati, non saranno più gli stessi: valli, fiumi, laghi, prati,  boschi sacri e la loro  flora e fauna con alcuni esemplari di fiori, piante ed animali che sono più unici che rari.

A tutto ciò, ovviamente, vanno ad aggiungersi i danni già causati dai terremoti sui borghi, sui palazzi, sui monumenti storici e sui luoghi di culto, le cui ferite sono ancora aperte.

La situazione, purtroppo, è stata  indirettamente favorita dal clima di austerity in cui versano gli enti locali, a seguito dei tagli errati che ci sono stati dallo Stato centrale con riduzione delle risorse e dei mezzi e il quanto mai clamorosamente sbagliato accorpamento  all’Arma dei Carabinieri delle Guardie Forestali che, a questo punto (considerato i risultati negativissimi), sa di scioglimento di fatto del corpo che vigilava sui boschi e che spegneva sul nascere gli incendi e fermava i piromani.

A questo quadro pessimo , va ad aggiungersi una cornice al quanto degradante fatta di leggerezza, sottovalutazione, approssimazione, nella gestione delle situazioni da parte delle istituzioni, in cui regna sempre più uno scoramento generale con una mentalità individuale del “si salvi chi può prima che la nave affondi”;  una eccessiva fiducia nell’infallibilità dei mezzi tecnici e meno nelle capacità delle persone; una vita comoda e sedentaria che ha  staccato l’uomo sempre più dal territorio in cui vive, il cui controllo e la gestione efficace sono sempre più difficili.

Pertanto, noi dell’associazione Abruzzo Tourism che tante risorse abbiamo speso da oltre un anno a questa parte per la valorizzazione e la promozione del nostro territorio regionale con le sue pecularietà e particolarità, lanciamo un appello alla popolazione civile delle città, dei paesi, dei borghi, dei monti, dei laghi, dei fiumi, dei mari, dell’ Abruzzo, quella popolazione che ancora vive orgogliosamente con i suoi valori tradizionali in simbiosi pressoché perfetta con la sua terra, affinché difenda il nostro patrimonio boschivo da questi crimini contro l’umanità, segnalando, fermando, ogni sospetto movimento che possa far pensare all’azione di piromani.

Associazione Avsd Abruzzo Tourism




Abruzzo. IL MONTE SACRO  DI CELESTINO V NON ESISTE PIU’ – L’ACCORATO APPELLO DI LUCIA ARBACE

 

 

“Il Monte Morrone,  eletto da Papa Celestino V per la sua vita eremitica, non esiste più. Da 12 giorni bruciano i boschi che circondano Sulmona,  Pacentro e  altri comuni e frazioni della Valle Peligna, nell’aquilano. Oggi le fiamme sono solo a 100 metri in linea d’aria dall’ Abbazia di Santo Spirito al Morrone,  imponente monastero per secoli il più  importante insediamento dei Celestini”. L’ accorato appello è di Lucia Arbace, direttore del Polo Museale dell’Abruzzo che è operativa anche dall’Abbazia celestiniana, sede periferica del MiBACT. Proprio in questi giorni era partito un altro fuoco dall’Eremo,  quello del Perdono arrivato all’Aquila, come ogni anno, per la Perdonanza ancora in corso,  rinsaldando il patto fra l’eremita diventato papa, la Chiesa e  Dio, con il I primo giubileo della Storia. Difficile, in realtà,  parlare di Pace e Perdono in questo inferno che, per mano dolosa e umana, ha fatto scomparire uno dei più selvaggi e protetti ecosistemi del Parco Nazionale della Majella, in un Abruzzo regione verde dei parchi. Difficile calmarsi con gli animali arrostiti che cedono al fuoco. E i danni incalcolabili di alberi privi, ormai, di linfa vitale, 3000 ettari di bosco inceneriti, le fiamme alte che lambiscono i paesi, in fumo le culture, e le economie, che quei boschi tramandano e sostengono

http://www.abruzzo.beniculturali.it/
http://www.abruzzo.beniculturali.it/

Ma non ci  sono solo danni ambientali. Gravi le ripercussioni sulla salute pubblica, l’aria è irrespirabile in queste albe senza sole fra il grigio-giallo delle polveri sottili. Sono i medici di famiglia ad aver segnalato benzene e polveri particolarmente tossiche. “ Sono preoccupata per  gli ulteriori danni ai monumenti di cui l’area è ricca. Il fuoco è anche sopra il Tempio e Santuario di Ercole Curino. Qualcosa non ha funzionato, un’ organizzazione confusa e carente aggravata dall’assenza  del Corpo Forestale. Mi auguro  si possa intensificare l’azione per questo disastro ambientale, sottovalutato nella reale portata, prosegue accorata Lucia Arbace, e che si svolga un’ esemplare azione penale contro chi ha intenzionalmente operato, con inneschi mirati, per incenerire,  fra le fronde bruciate di questo  ecosistema, un microcosmo culturale unico. Intanto fiamme alte continuano a bruciare, si propagano, seminano il nero della distruzione.

 




Abruzzo. Incendi e Protezione Civile in Abruzzo: intervista al Sottosegretario delegato Mario Mazzocca 

1. Qual’è lo stato di salute del Sistema Nazionale di Protezione Civile?
In Abruzzo, ma anche in Italia, probabilmente anche a causa degli effetti sul territorio del cambiamento climatico in atto, appare ormai evidente come il sistema italiano di Protezione Civile è divenuto in realtà troppo agile ed eccessivamente snello e che quindi sia d’obbligo procedere ad un suo profondo ripensamento.
La storia moderna del sistema nazionale di Protezione Civile passa per tre momenti cruciali. Nel 1992 fu istituito il Servizio nazionale di Protezione civile come un sistema organizzato includente tutte le strutture e le utili articolazioni dello Stato per fronteggiare catastrofi ed eventi calamitosi. Nel 2001 nacque il Dipartimento della Protezione civile e la competenza in materia è progressivamente passata dallo Stato agli enti locali. Nel 2012 il sistema è stato ulteriormente riformato. Si configurò allora l’attuale sistema di PC paragonabile ad una catena costituita da diversi anelli: il primo è il Capo del Governo (a cui spetta l’obbligo di dettare i principi quadro), l’ultimo il Sindaco quale autorità locale di PC. Gli anelli di mezzo sono rappresentati dalle Regioni (alle Regioni è affidata la relativa disciplina normativa di dettaglio, la partecipazione all’organizzazione e all’attuazione delle attività di previsione e prevenzione del rischio e del soccorso alle popolazioni), le Prefetture (istituenti i Centri di Coordinamento e Soccorso) e le Province a cui è demandata l’attuazione dei piani provinciali di emergenza.
In realtà nel 2012 si è fatto molto di più. Nel perseguire il dichiarato intento di rendere la struttura di PC nazionale “più agile e snella”, l’allora governo Monti avviò di fatto un veloce e progressivo depauperamento del sistema di Protezione civile, in termini di risorse umane, strumentali e finanziarie.

Foto Archivio

2. In relazione all’emergenza-incendi che sta interessando l’Abruzzo, qual’è il livello di operatività del Sistema Regionale di Protezione Civile ?

La Protezione Civile abruzzese anche quest’anno (e più degli anni precedenti) si è dotata di un imponente apparato di lotta attiva agli incendi boschivi preparato ed efficiente. Si delineano alcuni numeri circa la sua composizione:
– ​n. 800 volontari di Protezione Civile abilitati allo spegnimento (con abilitazione di 2° livello, dispositivi di protezione individuale, sorveglianza sanitaria e assicurazione);
– ​n. 1000 volontari abilitati all’avvistamento e sorveglianza;
– ​n. 120 moduli “AIB” (di cui 65 regionali);
-​ contrattualizzazione di un elicottero A.I.B. dedicato e costantemente utilizzato il cui costo complessivo ad oggi ammonta a circa 100mila €;
– ​collaborazione del Comando regionale dei VVF, a cui è stata direttamente demandato il coordinamento della la lotta attiva agli incendi (mediante apposita convenzione il cui onere ammonta a 500mila €);
– ​collaborazione dei Carabinieri Forestali per il pattugliamento e le indagini mediante apposita convenzione il cui onere ammonta a 35mila €);
– coordinamento delle attività effettuata dalla nostra S.O.U.P. (Sala Operativa Unificata Permanente) presenziata da tutti gli Enti coinvolti negli incendi;
– ​l’impiego massiccio del nostro volontariato di PC, il cui costo fra carburante, pedaggi autostradali, riparazione mezzi usurati e/o guasti, ad oggi, è stimato intorno in circa 350mila €.

Mario Mazzocca

Quest’anno, inoltre, al fine di agevolare la fase del passaggio di consegne delle attività di lotta attiva agli incendi dall’ex Forestale ai VVF, si è provveduto:
-​a potenziare ulteriormente il Sistema regionale “AIB” (Anti Incendio Boschivo) mediante decine di tavoli tecnici (a partire dal novembre scorso) presenziati dal personale regionale di PC e da quello dei VVF;
-​ad effettuare un corso straordinario di aggiornamento (con le novità del D.Lgs 177/2016) per gli 800 volontari “AIB”;
-​ad acquisire i mezzi “AIB” in dotazione all’ex CFS ed alla loro assegnazione alle organizzazioni di volontariato operanti sul territorio;
-​al noleggio, mediante apposite procedure d’urgenza, di un elicottero dedicato alle attività “AIB”(attualmente operativo).

L’intero complesso sistema “AIB” regionale, opportunamente e debitamente integrato dai mezzi aerei inviati giornalmente dal COAU (Centro Operativo Aereo Unificato) nazionale in Abruzzo, ha consentito di fronteggiare le numerose emergenze-incendi verificatesi giornalmente sul territorio regionale nella Regione (siamo ad oltre 1000 interventi) riuscendo, al momento, ad evitare ogni sorta di pericolo per la pubblica e privata incolumità.

3. Si è fatta un’opinione sull’origine dei roghi che stanno flagellando l’Abruzzo?

In attesa dei riscontri ufficiali da parte delle competenti autorità, credo sia ormai oltremodo evidente che la stragrande maggioranza dei roghi sia di origine dolosa. Ma c’è di più. Ritengo sia davvero sospetta la scientificità con cui le fiamme vengono innescate in punti distanti fra loro sì da richiedere una disseminazione sul territorio della forza attiva nelle attività di spegnimento e la consequenziale dispersione di uomini e mezzi tale da aumentare esponenzialmente il livello di difficoltà delle operazioni, rese ancora più ardue dalle perduranti sfavorevoli condizioni micro-climatiche. Al momento non ho elementi certi per immaginare le motivazioni alla base di tale scempio, così come mi sembra azzardato ipotizzare regie occulte di sorta. Di certo è la prima volta che l’Abruzzo (anche se in altre Regioni la situazione non è meno grave) è oggetto di una serie interminabile di atti criminosi connotati da una elevatissima violenza ignea verificatisi nell’estate in corso.

4. Sempre in ordine all’emergenza incendi, qual’è il quadro della situazione aggiornato alla data odierna?

a) Ad oggi si calcolano oltre 10.000 ettari in cenere, di cui un buon 50% di superficie boscata. Solo nel Morrone gli ettari complessivi tra area Parco e Fuori parco, ammontano a circa 2mila.
Si registra una media di 15 fronti fuoco/giorno attivi. Il personale impiegato al giorno è di circa 250 persone tra Volontari di P.C. (150/giorno) e V.V.F. Attualmente nella zona del Morrone sono stati convogliati n. 65 militari dell’Esercito Italiano del Genio Alpini, in aggiunta a n. 35 Vigili del Fuoco, n. 16 Carabinieri Forestali, oltre a n. 80 Volontari di PC Regionale.
I mezzi presenti (autobotti, moduli antincendio, vasche, CAN, elicotteri, elfo, ecc), tra quelli Regionali e quelli dei VV.F., sono circa n. 80. Della flotta aerea nazionale sono stati utilizzati n. 3 CanadAir e n. 1 Elicottero Erickson, mentre da questa mattina abbiamo il supporto dell’Aerea CL 145 arrivato dalla Francia.
b) La situazione fronte incendi aggiornata ad oggi è la seguente: incendi ancora attivi a Pacentro, Marane, Badie di Sulmona, Cocullo, Prezza-Raiano-Goriano-Anversa, Secinaro e Luco dei Marsi.
c) Al momento non si registrano pericoli evidenti per i centri abitati; l’unico disagio registrato è dovuto al fumo che rende quasi irrespirabile l’aria nelle ore in cui il vento gira verso l’abitato. Nella zona di Sulmona viene monitorata la qualità dell’aria dalle strutture competenti.

5. Come giudica la trasformazione-cancellazione del Corpo Forestale dello Stato ?

Il tema credo meriti una duplice riflessione:
1.​La dismissione del Corpo Forestale dello Stato certamente è stata una iattura, sia per le attività di Protezione Civile che per quelle strettamente attinenti il tema della prevenzione. Ora sono in molti ad accorgersene, ma nell’aprile del 2015 fummo in pochi a sottoscrivere una petizione lanciata dai deputati abruzzesi Gianni Melilla, Arturo Sottanelli e Paolo Tancredi volta a promuovere una decisa revisione del D.Lgs 177/2016. Infatti, in presenza di situazioni estreme per quantità e qualità dei roghi, come quelle che stiamo affrontando ormai da circa due mesi senza soluzione di continuità, l’opera dei Forestali si sarebbe rilevata utilissima per le attività di spegnimento da terra, anche se difficilmente sarebbe stata risolutiva senza una ormai oltremodo evidente necessità di implementazione della attuale dotazione della flotta aerea. Agli inizi dell’estate, in forma timidamente provocatoria proposi al Governo, in sede di Conferenza delle Regioni, di acquistare un F35 in meno e investire il relativo importo nell’acquisto di 10 CanadAir a beneficio della flotta aerea.

2.​Un grande plauso va ai Vigili del Fuoco, ai Carabinieri Forestali, alle Forze dell’Ordine, ai piloti dei mezzi aerei, alle donne ed agli uomini dell’Esercito Italiano, alla Sala Operativa regionale, al soccorso alpino, ai sanitari e ai tanti volontari della Regione Abruzzo. Un grande plauso va anche a tutti quei cittadini che, anche se non ufficialmente iscritti negli albi del Volontariato ‘militante’, per amor di patria e della nostra montagna, con spirito di sacrificio per il nostro Paese, hanno preferito imbracciare pale e flabelli mettendosi a disposizione di chi gestisce i soccorsi piuttosto che ‘postare’ nefandezze inutili e dannose sui ‘social’.
Un grande plauso, in definitiva, va al SISTEMA NAZIONALE DI PROTEZIONE CIVILE, che, per chi lo ignora, è formato da tutti i soggetti sopra citati e da tutti noi. Parafrasando la nota campagna annuale di sensibilizzazione “Anch’io sono la protezione civile!”, ricordo come la legge italiana impone a tutti noi, nelle situazione di rischio potenziale o effettivo, sia obblighi che doveri.

Mario Mazzocca – Sottosegretario alla Presidenza della Regione Abruzzo con delega alla Protezione Civile




Teramo. VV.FF. – aggiornamento incendi: ultimi focolai spenti

Aggiornamento incendi.

Anche oggi i vigili del fuocodi Teramo sono stati particolarmente impegnati sul fronte incendi
Intorno alle 13:00 si è sviluppato un incendio in prossimità della SP1, strada della bonifica del Tronto nel comune di Controguerra. L’incendio ha interessato un’area di circa un ettaro, con sterpaglia e canneto. L’intervento di una squadra di vigili del fuoco di Nereto, con un’utopompa e un mezzo fuoristrada con modulo antincendio e il supporto di un autobotte del Comando dei vigili del fuoco di Ascoli, ha fatto sì che l’incendio non si espendesse ulteriormente, evitando altresì rischi per la sicurezza della viabilità sulla strada provinciale. Al momento l’intervento è in corso di ultimazione, dato che l’incendio è estinto e si sta eseguendo l’opera di bonifica per spegnere i piccoli focolai di incendio ancora presenti nell’area.

Prosegue inoltre l’impegno dei vigili del fuoco, nelle operazioni di bonifica di due incendi che si sono sviluppati nei giorni precedenti, sul monte Foltrone nel comune di Civitella del Tronto e in prossimità di Santo Stefano di Torricella Sicura. In entrambi i casi sono stati attivati presidi notturni e già dalle prime ore del giorno sono state eseguite opere di bonifica per estinguere i piccoli focolai di incendi ancora presenti.
Sul monte Foltrone, il comando dei vigili del fuoco di Teramo ha inviato un proprio DOS (Direttore delle Operazioni di Spegnimento), che sta coordinando il lavoro di due squadre della Protezione Civile, con mezzi fuoristrada con modulo antincendio, riforniti da un’autobotte dei vigili del fuoco. Durante il giorno si è reso necessario estinguere diversi focolai, che si sono riattivati sul ripido pendio della montagna, percorrendo a piedi lunghi tratti nella boscaglia ed utilizzando battifiamma per spegnere le fiamme. Fonte www.giulianovanews.it
Per quanto riguarda invece l’intervento a Santo Stefano di Torricella, si è registrato, già dalle prime ore della mattinata, una rapida ed intensa ripresa dell’incendio, che ha reso necessario l’invio sul posto di una squadra dei vigili del fuoco di Teramo. Www.giulianovanews.it
Hanno collaborato alle operazioni di spegnimento anche due squadre della protezione civile.
Il rapido ed efficace intervento degli uomini a terra ha reso possibile il completo spegnimento dell’incendio. Al momento è in corso l’opera di bonifica, per procedere alla capillare estinzione di piccoli focolai ancora attivi. Fonte centro documentale dei Vigili del Fuoco di Teramo

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Tortoreto. Rosse nel Borgo – 1° raduno Ferrari città di Tortoreto“Borgo Medievale”

Presentazione alla stampa del 1° raduno Ferrari città di Tortoreto “Borgo Medievale” che si svolgerà Domenica 17 settembre 2017 – ore 8,30/18,00 – ingresso libero . Organizzato dall’Associazione esercenti, con il patrocinio del Comune e la consulenza di Gabriele Barcaroli. Sabato 9 settembre 2017 – ore 11,30 presso i locali della Ristorante Anchise, In Via XX Settembre, 60 – Tortoreto Alto (TE)

Saranno presenti:

Domenico Piccioni, Sindaco di Tortoreto;

Giorgio Ripani, Assessore alla Cultura e manifestazioni;

Massimo Figliola, Consigliere comunale con delega alle politiche sociali;

Fabrizio Di Eusebio, Vicepresidente dell’associazione esercenti del borgo medievale (organizzatori)

Gabriele Barcaroli, main Sponsor con l’Autoscuola San Flaviano/Gamma Investigazioni e consulente organizzativo sportivo dell’evento.

Gabriele Barcaroli, main sponsor e consulente della manifestazione

Durante la conferenza stampa saranno illustrate le modalità per partecipare (solo auto Ferrari) e la spiegazione dettagliata degli orari di passaggio delle autovetture nei comuni interessati dall’evento: Colonnella, Alba Adriatica (interno) e Tortoreto lido e centro storico. Inoltre, il main Sponsor Autoscuola San Flaviano e Gamma Investigazioni, rappresentate da Gabriele Barcaroli, presenterà il progetto del dono di un defibrillatore che verrà consegnato al Comune per una scuola di Tortoreto. Al termine della conferenza stampa la direzione del ristorante Anchise offrirà un buffet ai presenti

Giorgio Ripani Assessore alla Cultura al Comune di Tortoreto