Roma. DI STANISLAO (IDV), NO AD UNA POLITICA DEI RESPINGIMENTI SENZA CRITERIO

Roma, 1 Settembre 2010

DI STANISLAO (IDV), NO AD UNA POLITICA DEI RESPINGIMENTI SENZA CRITERIO

“A conclusione della visita di Gheddafi, 48 ore di pura follia, con le critiche provenienti da tutte le parti politiche e sociali, Berlusconi ancora si ostina a portare avanti questo rapporto e continuare una politica di respingimenti inefficace e senza criterio.”  Ad affermarlo è l’On. Augusto Di Stanislao, capogruppo IdV in commissione Difesa. “Stiamo andando contro  l’articolo 19 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, per il quale nessuno può essere allontanato, espulso o estradato verso uno Stato in cui esiste un rischio serio di essere sottoposto alla pena di morte, alla tortura o ad altre pene o trattamenti inumani o degradanti e contro le disposizioni della Convenzione di Ginevra che impongono il «non refoulement» degli aventi diritto all’asilo politico, che in pratica sono quasi il 30 per cento dei migranti che partono dalla Libia. E umanamente inconcepibile la richiesta di Gheddafi di denaro all’Europa per scongiurare il rischio che il vecchio continente diventi nero come l’Africa a causa dell’immigrazione clandestina, sostenuta pienamente da Berlusconi che ritiene che non si deve emigrare, anzi si deve restare in Paesi dove la vita è messa in pericolo. Occorre – conclude Di Stanislao –  una rigorosa politica di contrasto all’immigrazione clandestina colpendo soprattutto le organizzazioni criminali che gestiscono un’inaccettabile tratta di esseri umani e porre fine alla pratica dei respingimenti indiscriminati e collettivi degli emigranti  da parte di questo Governo.”




Pescara. conferenza stampa inerente la gestione dei servizi istituzionali erogati dall’Amministrazione Provinciale

INVITO a Conferenza stampa.

Le scriventi OO.SS. indicono per il giorno venerdì 3 settembre c.a. alle ore 11.00, presso la sede della Provincia di Pescara (sala “La figlia di Jorio” – Piazza Italia – Pescara), una conferenza stampa inerente la gestione dei servizi istituzionali erogati dall’Amministrazione Provinciale e la correlata situazione del personale precario in servizio nell’Ente, alla luce delle recenti disposizioni in materia di personale degli Enti Locali (D.Lgs. 78/2010, convertito in L. 122/2010).

Distinti saluti.

Le Segreterie Provinciali

CONFSAL FENAL

CSA




Lanciano. I ladri fanno irruzione nella villa del responsabile regionale della Lega Nord Abruzzo

Si rende noto agli Organi di Stampa che, questa notte, nella zona di Torre Marino a Lanciano ci sono stati ben quatttro furti ad opera di ignoti.
Addormentati i cani e forate finestre e persiane, i ladri hanno potuto agire indisturbati anche perchè la zona è senza illuminazione comunale da molto tempo. Molte delle persone colpite erano in casa e, purtroppo, si sono accorte del fatto solo al loro risveglio.
Sul posto sono intervenuti la polizia e i carabinieri di Lanciano.
Tra le abitazioni svaligiate, anche la villa del Ns. Responsabile Regionale e Provinciale Sign. Tonino Giallonardo, noto imprenditore lancianese. Lo stesso, alle 04.00 del mattino, si è accorto della presenza dei ladri in casa (che avevano già completamente svaligiato l’apparttamento della figlia) mettendoli in fuga e probabilmente evitando altri furti ad alteriori abitazioni.
Si sottolinea che, nonostante i solleciti dei residenti, il territorio non è sottoposto a controlli della pubblica sicurezza e, testimone di ciò l’illuminazione pubblica non funzionante, lasciato all’abbandono anche dall’amministrazione comunale.



San Giovanni Teatino (CH). Inquinamento ambientale, il Sindaco Caldarelli ordina la sospensione delle attività di lavorazione dell’azienda “Tubi Spa”

Inquinamento ambientale, il Sindaco Caldarelli ordina la sospensione delle attività di lavorazione dell’azienda “Tubi Spa”

Verino Caldarelli

Con un’ordinanza emessa nella mattinata odierna, il Sindaco di San Giovanni Teatino, Verino Caldarelli, ha disposto “l’immediata sospensione di tutte le attività di lavorazione connesse alla sabbiatura, verniciatura, bitumatura e primerizzazone di tubi da svolgere sia all’interno che nelle aree di pertinenza dello stabilimento” della ditta “Tubi SpA”, sito a Sambuceto in via Po. Il provvedimento, così come spiegato nel testo dell’ordinanza, è stato adottato in virtù del mancato “rispetto”, da parte della suddetta azienda, “degli adempimenti previsti dalla normativa vigente in materia si inquinamento ambientale”, nell’ambito di una vicenda nata dalla segnalazione, con nota del 27 luglio 2010 inviata dal Servizio Igiene, Epidemiologia e Sanità Pubblica del Dipartimento Prevenzione di Chieti della ASL 02 Lanciano-Vasto-Chieti, di “sospette immissioni in atmosfera di fumi irritanti per le mucose, e quindi nocivi alla salute pubblica, provenienti dall’impianto produttivo” della stessa “Tubi SpA”. Con nota n.4402 del 07/07/2010, poi, il Servizio Tutela e Valorizzazione Ambientale della Provincia di Chieti aveva trasmesso la relazione ARTA inerente all’esito dei controlli effettuati sulle emissioni in oggetto, da cui risultava che “l’impianto non era provvisto di autorizzazione alle emissioni in atmosfera ai sensi del D.Lgs 152/06”. Attraverso la stessa nota, la Provincia di Chieti aveva anche chiesto al Comune di San Giovanni Teatino di “valutare la possibilità di intervenire con apposita ordinanza a tutela della salute pubblica ai sensi dell’art. 50, comma 5, del D.Lgs 267/00”. L’ordinanza emessa nella giornata odierna, inoltre, si fonda anche sulla base di analoghi precedenti inerenti alla ditta “Tubi Spa”, in merito alla cui area di lavoro, “già in data 21/11/2006, a seguito degli accertamenti effettuati dall’Arta di Chieti, era stata rilevata la presenza, all’interno delle acque sotterranee, di elevate concentrazioni di componenti altamente tossiche (Percloroetilene, Tricloroetilene, Triclorometano, 1,2 Dicloroetilene, Sommatoria degli Organoalogenati cancerogeni, ed Idrocarburi espressi come n-esano), riconducibili alle materie prime utilizzate nell’attività produttiva della ditta stessa”, con “grave pericolo per la salute pubblica”. A fronte di tale situazione, va precisato, era stata “emessa ordinanza sindacale n. 137/06 con la quale si disponeva l’adozione di tutti gli interventi necessari alla messa in sicurezza d’emergenza, alla bonifica e al ripristino ambientale del sito inquinato”. “Dopo ripetuti solleciti, la ditta Tubi S.p.A. ha presentato, in data  27/12/07, il Piano di Caratterizzazione ex art. 242 D.Lgs. 152/06 per il sito inquinato, approvato in data 18/02/08”. Ad oggi, tuttavia, “nonostante i termini assegnati alla Tubi SpA per la presentazione del progetto di bonifica o di messa in sicurezza operativa ai sensi del D.Lgs 152/06 e s.m.i.”, l’azienda stessa “è rimasta inadempiente”. Sulla base di tali presupposti, il Sindaco di San Giovanni Teatino, “ritenuto di dover intervenire con urgenza al fine di salvaguardare la salute pubblica e la qualità dell’ambiente da ogni possibile pericolo derivante dalla presenza di sostanze inquinanti e pericolose sia nell’aria che nelle acque sotterranee, nonché dal perdurare di lavorazioni industriali eseguite senza il rispetto degli adempimenti previsti dalla normativa vigente in materia si inquinamento ambientale”, ha dunque ordinato alla ditta “Tubi Spa” non solo “l’immediata sospensione di tutte le attività di lavorazione connesse alla sabbiatura, verniciatura, bitumatura e primerizzazone di tubi”, ma anche “l’adozione”, e la successiva documentazione, “di tutti i necessari interventi volti a scongiurare ogni pericolo di aggravamento della situazione di inquinamento ambientale in essere”.

Prot. n.

Ordinanza n.

IL SINDACO

Premesso che in data 27/07/2010 prot. 12725,  è pervenuta la nota,  prot. n° 52331 U10/CH del 21/07/2010, del Servizio Igiene, Epidemiologia e Sanità Pubblica Dipartimento Prevenzione di Chieti della ASL 02 Lanciano-Vasto-Chieti, con la quale si segnalano sospette immissioni in atmosfera di fumi irritanti per le mucose e, quindi, nocivi alla salute pubblica, provenienti dall’impianto produttivo della ditta TUBI SpA, sita in via Po di questo Comune;

Che con nota 4402 del 07/07/2010, acclarata al prot. al n. 11505 del 08/07/2010, la Provincia di Chieti, Servizio Tutela e Valorizzazione Ambientale ha trasmesso la relazione ARTA – Dip. Prov.le di Chieti – di esito controlli emissioni in atmosfera relativi allo stabilimento della ditta TUBI SpA, da cui risulta che l’impianto non è provvisto di autorizzazione alle emissioni in atmosfera ai sensi del D.Lgs 152/06;

Che nella stessa nota la Provincia di Chieti ha chiesto che il Comune valuti la possibilità di intervenire con apposita ordinanza a tutela della salute pubblica ai sensi dell’art. 50, comma 5, D.Lgs 267/00;

Ricordato che già in data 21/11/2006, a seguito degli accertamenti effettuati dall’Arta di Chieti presso la stessa ditta Tubi S.p.A.,  rilevata la presenza all’interno delle acque sotterranee di elevate concentrazioni di componenti altamente tossiche, Percloroetilene, Tricloroetilene, Triclorometano, 1,2 Dicloroetilene, Sommatoria degli Organoalogenati cancerogeni, ed Idrocarburi espressi come n-esano (64200000mg/l),  riconducibili alle materie prime utilizzate nell’attività produttiva della Tubi Spa, che costituiscono grave pericolo per la salute pubblica, è stata emessa ordinanza sindacale n. 137/06 con la quale si disponeva l’adozione di tutti gli interventi necessari alla messa in sicurezza d’emergenza, alla bonifica e al ripristino ambientale del sito inquinato sopra indicato;

Che, dopo ripetuti solleciti, la ditta Tubi S.p.A. ha presentato, in data  27/12/07, il Piano di Caratterizzazione ex art. 242 D.Lgs. 152/06, per il sito inquinato, approvato in data 18/02/08;

Che, a tutt’oggi, nonostante i termini assegnati alla ditta Tubi SpA per  la presentazione del progetto di bonifica o di messa in sicurezza operativa ai sensi del D.Lgs 152/06 e s.m.i. la ditta TUBI SpA è rimasta inadempiente;

Ritenuto dover intervenire con urgenza al fine di salvaguardare la salute pubblica e la qualità dell’ambiente da ogni possibile pericolo derivante dalla presenza di sostanze inquinanti e pericolose sia nell’aria che nelle acque sotterranee, nonché dal perdurare di lavorazioni industriali eseguite senza il rispetto degli adempimenti previsti dalla normativa vigente in materia si inquinamento ambientale;

Visto l’art. 269, Parte V del D. L.vo n°152/06;

Visto l’art. 50 comma 5 del D. Lgs 18/08/00, n°267;

ORDINA

Alla ditta TUBI SPA,  sita in Via Po 82, San Giovanni Teatino, Legale Rappresentante Sig.ra  Liliana Soria, via SS. Cosma e Damiano, n. 46,  Roma:

1)      l’immediata sospensione di tutte le attività di lavorazione connesse alla sabbiatura, verniciatura, bitumatura e primerizzazone di tubi da svolgere sia all’interno che nelle aree di pertinenza dello stabilimento sito in via Po di questo Comune;

2)      l’adozione di tutti i necessari interventi al fine di scongiurare ogni pericolo di aggravamento della situazione di inquinamento ambientale in essere;

3)      produrre a questo Comune tutta la documentazione attestante gli interventi di cui al punto 2) che precede con riserva di richiedere le opportune verifiche da parte dell’ARTA CH circa il rispetto dei limiti imposti dalla normativa in vigore.

La presente ordinanza è comunicata alla Provincia di Chieti, Assessorato all’Ecologia, all’ARTA Abruzzo-Dipartimento Provinciale di Chieti, alla A.S.L. Dipartimento Prevenzione di San Giovanni Teatino, alla Regione Abruzzo Direzione Turismo, Ambiente Energia, alla Procura di Chieti.

Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso gerarchico al Prefetto di Chieti o al Presidente della Giunta Regionale entro 30 giorni dalla notifica.

San Giovanni Teatino, lì 01/09/2010

Il Dirigente Incaricato                                                Il     Sindaco

arch.  Silvana Marrocco                                       dr. Verino Caldarelli




VASTO – Fervono i preparativi per la festa nazionale dell’Italia dei Valori, in programma per il 17-18 e 19 settembre prossimi.

Paolo Palomba
Paolo Palomba

VASTO – Fervono i preparativi per la festa nazionale dell’Italia dei
Valori, in programma per il 17-18 e 19 settembre prossimi.
Il consigliere regionale Paolo Palomba sottolinea i risvolti
occupazionali dell’importante evento politico, sia per la città
ospitante che per l’intero territorio Vastese.

«La macchina organizzativa procede speditamente, – spiega il leader
vastese dell’Italia dei Valori – e saremo pronti per l’importante
evento di metà settembre.
Non è stato facile vincere la sfida con Rimini, l’altra città
candidata ad ospitare la festa nazionale dell’IdV, ma alla fine Vasto
l’ha spuntata. Si tratta, come è intuibile,
di un’eccezionale opportunità, anche in termini turistici ed
economici, per la città e l’intero territorio Vastese. Altri, da più
parti e in più settori, parlano di turismo
destagionalizzato, di allungare la stagione turistica ad altri periodi
oltre a quello estivo. Noi dell’Italia dei Valori non ne parliamo, ma
facciamo i fatti. Già da quattro anni
il presidente Di Pietro ha deciso di puntare su Vasto per l’evento
politico nazionale, e anche quest’anno l’ok è arrivato. Grazie
all’Italia dei Valori la città adriatica e il territorio
Vastese avranno un’eccezionale opportunità. I riflettori della
politica nazionale saranno puntati su Vasto, per tre giorni capitale
d’Italia, con tutto
ciò che ne consegue in termini di prestigio, di immagine, senza
sottovalutare l’aspetto economico per le evidenti ricadute sul settore
turistico-alberghiero».




L’Aquila. Post-Terremoto: l’attuale situazione vista dall’On. Lolli

Tra i tantissimi problemi che affliggono i cittadini aquilani colpiti dal terremoto del 6 aprile del 2009 c’è anche il serissimo problema di interpretare la definizione delle risorse individuate per la ristrutturazione delle case

Nella attuale situazione lo stanziamento delle risorse è considerato come un “contributo” pubblico e conseguentemente il cittadino, per avviare i lavori presso la propria casa, dovrebbe dare vita ad una gara pubblica ed affrontare iter e procedure lente e farraginose con seri rischi di ricorsi e contenziosi.

Definire invece le risorse messe a disposizione dei cittadini come un “indennizzo” permetterebbe a tutti di lavorare come si è fatto nella ricostruzione dopo il terremoto di Umbria e Marche del 1997.

E’ richiesta una norma di legge perché, è stato chiarito, tale interpretazione non può essere definita per via amministrativa ed è quindi necessario inserire nel primo disegno di legge o nel primo decreto utile in calendario alla Camera dei Deputati un emendamento per intervenire con urgenza sul problema

Il Governo deve muoversi il più presto possibile, non c’è più tempo da perdere perché la ricostruzione degli allogi definiti “E” non può partire fino a che non verrà chiarita questa interpretazione.

Noi in Parlamento daremo il nostro contributo.

Una volta approvata questa interpretazione diventa, a mio parere, assolutamente necessario dare vita ad una selezione pubblica delle imprese a cui i cittadini possono rivolgersi (white list) in modo da escludere imprese a rischio di infiltrazione della criminalità organizzata e imprese senza la necessaria solidità e know how, prevedendo anche tetti sul numero di lavori che una impresa e i progettisti possono prendere in carico

Infine, proprio a proposito dei lavori presi dalle aziende, continuerò a battermi affinchè venga corretta la sciagurata norma del decreto legge 39 che prevede la possibilità per le aziende di utilizzare il subappalto fino addirittura alla misura del 50 %

Giovanni Lolli




Penne (PE). La Scocco (PD): L’OSPEDALE DI PENNE NON PUO’ MORIRE

SCLOCCO: L’OSPEDALE DI PENNE NON PUO’ MORIRE

Penne: A margine di un incontro sindacale con i dipendenti dell’ospedale
di Penne, tenutosi ieri
mattina nella sala delle assemblee, la Consigliera regionale Marinella
Sclocco, (membro della V commissione Sanità), accompagnata dal primo
cittadino Donato Di Marcoberardino, dall’assessore Gabriele Pasqualone e
dal Capo sala del reparto di Pronto soccorso Roberto Di Fabrizio _(nella
foto)_ ha visitato l’intera struttura del presidio vestino. Particolare
attenzione è stata rivolta alla struttura delle AFO (Assistenza Fuzionale
Ospedaliera), che a tutti gli effetti cerca ( tra numerose difficolta’) di
espletare i servizi di quattro importanti reparti: la Chirurgia,
l’Ortopedia, l’Otorinolaringoiatria, l’Oculistica. “ben conosco le
pregiate
competenze dei professionisti li impegnati”, dichiara la consigliera
Sclocco, ” e l’idea che presto una struttura, che oggi serve un bacino
d’utenza di 52.000 abitanti, che ha eseguito dai 14.000 ai 16.000
interventi di pronto soccorso negli ultimi 2 anni, ai quali sono seguiti
più di 4.500 ricoveri, debba essere destinata a “MORIRE” mi convince
sempre più della necessità di porre in essere ogni tipo di opposizione
possibile al Piano Operativo di rientro appena varato dal commissario
Chiodi. Il diritto alla salute dei 52.000 abitanti della zona vestina, va
tutelato al pari di quello dei residenti in zona metropolitana.  Ho
apprezzato molto le AFO, e ritengo siano uno strumento importante e
adeguato alla cura di certe patologie, ma personalmente ho potuto
constatare che in questo presidio andrebbero rese più funzionali, gli
andrebbero dedicati ulteriori spazi, che per giunta nella struttura di
Penne sono già disponibili, invece di madarli volutamente (?) in disuso
forse al fine di giustificarne la chiusura definitiva. Torno a
sottolineare
la mia particolare attenzione ai reparti di rianimazione che il piano
operativo chiude in due presidi su tre in provincia di Pescara (Penne e
Popoli) creando anche diffidenza e insicurezza nell’utenza, che col tempo
sarà costretta a rivolgersi esclusivamente alla struttura di Pescara che
andrà presumibilmente in sofferenza, col risultato di una assistenza
sanitaria sicuramente non eccellente, al contrario che non rispetta il
diritto alla salute.” Il Sindaco Di Marcoberardino ha annunciato , nel
corso dell’incontro sindacale, un consiglio straordinario sul tema, al
quale saranno invitati il direttore generale Claudio D’Amario e il sub
commissario Giovanna Baraldi redattrice del Piano Operativo. In quella
sede
si cercherà di fare luce sulle diverse ombre che il piano stesso getta sul
presidio di Penne, sulle professionalità li impegnate e sulla salute della
cittadinanza. “Sarò presente ai lavori del consiglio Comunale
straordinario – conclude la Sclocco – e invito tutto il presonale medico e
paramedico, tutti gli operatori a prendervi parte per manifestare il loro
dissenso, il loro NO alla morte dell’Ospedale di Penne.”




Abruzzo. Anche la nostra regione al 5° Forum Internazionale della Creatività Tessile di Parma

Edizione 2009
Edizione 2009

Di seguito, il testo illustrativo relativo al prossimo Forum
Internazionale della Creatività Tessile che si svolgerà alle Fiere di Parma.
Pochi lo sanno, ma ci sono milioni di donne in Italia e nella nostra Regione
si cimentano nella nobile arte del ricamo, del merletto, dell’uncinetto,
del patchwork, del quilting, del feltro, etc. E tra di esse sono tante le
giovani che si divertono a rivisitare le antiche pratiche dell’arte tessile.
A loro è dedicata la fiera “Italia Invita” che si terrà a Parma dal 13 al 15
maggio del 2011, una fiera che nella scorsa edizione ha visto la
partecipazione di 7.000 visitatori provenienti anche dall’estero!
Work in progress: saranno nove le sezioni della manifestazione 2011

5° Forum Internazionale della Creatività Tessile

Appuntamento alle Fiere di Parma dal 13 al 15 maggio 2011

(Parma, luglio 2010) – – Ricamo, merletto, patchwork, quilting, feltro, punto croce, uncinetto, tessitura, maglia… ben nove le realtà creative tessili che appassionano milioni di persone e che saranno le protagoniste,  dal 13 al 15 maggio 2011, alle Fiere di Parma nell’ambito di Italia Invita, l’atteso appuntamento biennale del settore.

Le innumerevoli tecniche di lavorazione per ciascuna sezione presente al prossimo Forum Internazionale della Creatività Tessile sono un’occasione di scambio culturale, dove le esperienze e l’abilità manuale trovano la massima espressione e applicazione, incrociando il passato e il presente. Veri e propri prodotti d’arte che vanno ben al di là dell’immaginario collettivo fatto non  solo, per quanto preziose,  di coperte o tende che ricordano le nostre nonne.

I lavori sono “quadri”,  opere, espressioni di donne, che danno forma o arricchiscono abiti, o che diventano complementi d’arredo che ben si inseriscono nella modernità del nostro habitat, un incontro quasi magico tra la genialità creativa e l’abilità manuale con il risultato di una perfetta integrazione al mondo contemporaneo. Una perizia tecnica e una fantasia che vengono espresse da milioni di appassionate, di ogni età, di ogni territorio, che conservano, raccolgono e trasferiscono le preziose e antiche pratiche di lavorazione per suscitare sempre rinnovata passione anche nelle giovani generazioni.  Ed è proprio tra le giovani donne italiane che cresce sempre più la passione per queste attività e per le più recenti tecniche come il patchwork e il quilting.

Lavori femminili per eccellenza, per secoli simboli di sottomissioni intellettuali e fisiche, di diritti elementari negati (come quello all’istruzione, concessa solo nel ventesimo secolo), sono oggi rivalutati. Non più costrette da assurde regole sociali o da imposizioni schiavistiche di mercato ad apprenderne le tecniche, le colte donne del nuovo millennio  ne hanno riscoperto il piacere  per manifestare la propria inventiva, il proprio senso artistico.

Anche stilisti e designer attingono dai capolavori del passato dell’arte tessile, rivisitandone le applicazioni e riportando nelle moderne collezioni il suo tocco classico e l’eleganza: così abiti, lingerie, abiti da sposa,  gonne, camicie, ombrelli, cappelli, nelle mode che si susseguono, sono impreziositi da pizzi, merletti, passamanerie abilmente lavorati.  E ancora, le strutture cromate, i volumi curvi o le superfici interattive, le cornici dei quadri che rientrano nelle case di oggi sono spesso affiancate da queste pregevoli tecniche di lavorazione; ed ecco che tavolini, lampade, sedie, poltrone, divisori di interni diventano oggetti di design dove ancora una volta l’antico e il moderno si fondono in nuove armonie.

L’edizione del 2009 di Italia Invita, che si è svolta sempre negli spazi espositivi di Fiere di Parma, ha visto la presenza di appassionati e operatori del settore provenienti da oltre 20 paesi. E ancora, sempre nel 2009, gli espositori italiani sono stati 67 oltre a 65 espositori (nazionali e internazionali) presenti nel mercatino tessile; 4 le mostre collaterali (tra cui l’esposizione della “Collezione di Ricami Antichi Thérèse de Dillmont”, con più di 50 opere di ogni epoca e provenienti da ogni parte del mondo”); e, infine, ben 6.789 visitatori,  una crescita del 30% rispetto all’edizione precedente! La manifestazione trova in Parma, città dal ricchissimo patrimonio storico e culturale, e nell’affermato know how di Fiere di Parma, il palcoscenico ideale per recuperare, valorizzare e tutelare  l’arte tessile.

Italia Invita è diventato un appuntamento imperdibile per tutte le appassionate della creatività tessile e per chi, invece, vuole avvicinarsi a questo mondo “sommerso”, scoprendo con piacere il divertimento, la semplicità e la possibilità di realizzare da piccoli a grandi capolavori. Un mondo aperto a tutti, senza alcuna distinzione di genere, di età e di fascia sociale. Un mondo che per la sua versatilità trova anche applicazioni terapeutiche e spazio nelle scuole.

L’edizione 2011 di Italia Invita, denominato 5° Forum Internazionale della Creatività Tessile è l’appuntamento che vuole sottolineare la volontà di avere accanto alla realtà di ricamo e merletto, cuore della manifestazione, anche associazioni, artigiani e commercianti di altri settori tessili. Il leit motiv dell’edizione 2011 del Forum è “Herbarium”  dove ogni sezione sarà chiamata a interpretare il tema con le proprie specifiche tecniche.

Un’alternanza di eventi, mostre, corsi, novità commerciali:  in un padiglione interamente dedicato ad Italia Invita, Fiere di Parma proporrà la Galleria Tessile dove artisti ed espositori presenteranno manufatti tessili in mostre a tema, oltre a laboratori e performance con il coinvolgimento del pubblico; le Regioni d’Italia, con le loro associazioni, scuole e laboratori artigianali presenteranno le opere tradotte nel tema Herbarium; circuito di laboratori e atelier all’interno di ogni stand  ed in aree di lavoro riservate nelle diverse sezioni del Forum saranno  un’occasione di apprendimento sotto la guida di note ed esperte insegnanti. Ci saranno, poi, innumerevoli possibilità di acquisto di articoli relativi a tutte le sezioni presenti: filati, tele da ricamo, tessuti ed attrezzature per Patchwork & Quilting, strumenti di lavoro, merletti, ricami, disegni, schemi, kit, editoria specializzata, libri antichi e moderni, antiquariato tessile, curiosità e idee dall’Italia e da tutta Europa.

Le nuove sezioni presenti nell’edizione 2011 avranno aree appositamente dedicate. Il Patchwork/Quilting ospiterà artisti nazionali ed internazionali, in mostra con le loro opere più significative, e corsi su questa tecnica. Le informazioni saranno disponibili  nel sito www.italiainvita.it che sarà arricchito e costantemente aggiornato nei prossimi mesi. Per quanto riguarda il Punto Croce, sarà possibile trovare gli schemi, gli accessori e le idee più innovative per questo particolare settore con la possibilità di incontrare aziende e designer italiani e stranieri.

Gruppi di lavoro, proposte d’arte e tradizionali, produttori di filati e artigiani dell’intreccio ai ferri ed all’uncinetto arricchiranno il settore Maglia mentre per il Feltro ci saranno dimostrazioni di infeltrimento con tessuti e decori, materiali e proposte da laboratori, oltre a produttori di lana ed aziende del settore.

Non può certo mancare una mostra collaterale di alto contenuto culturale: una straordinaria selezione di merletti d’arte, antichi e di produzione contemporanea, sempre sul tema Herbarium, di Rita Bargna,  grande collezionista di trine e merletti  oltre che rappresentante e membro, per l’Italia, del consiglio O.I.D.F.A. (Organisation Internationale de la Dentelle au Fuseau et à l’Aiguille, fondata in Francia nel 1982).

La 5a edizione del Forum Internazionale della Creatività Tessile  prevede anche due concorsi.  Il primo è a livello internazionale e riguarderà il Patchwork e Quilting ed è rivolto a quiltiste singole o gruppi ed associazioni, chiamati ad interpretare un erbario contemporaneo con queste tecniche. Il secondo concorso, denominato “Bandiere”, riguarderà Ricamo, Merletto e Intreccio. A tutti i residenti in Italia, l’invito è quello di dichiarare la propria appartenenza ad un colore, ad un simbolo, ad una cultura attraverso la creatività tessile con qualsiasi tecnica o combinazione di tecniche. I lavori dei Concorsi dovranno pervenire entro il 31 marzo 2011: informazioni e regolamenti saranno disponibili a breve  sul sito www.italiainvita.it

Curiosità tessili e qualche numero …………………

Italia Invita è ormai il punto di riferimento in Italia per il settore della Creatività Tessile che, negli spazi di Fiere di Parma, trova la sua collocazione ideale per un importante momento di incontro e confronto anche a livello internazionale.  La passione e la curiosità verso nuove tecniche non si basano solo su manuali e web ma l’interesse per queste arti è cresciuto in modo tale che le appassionate richiedono l’insegnamento ad personam da parte di maestre specializzate, soprattutto di quelle legate ad uno specifico territorio. E ad Italia Invita vi è la possibilità unica, in tre giorni di evento, di interagire con esperte dalla Sardegna, dal Trentino, dall’Emilia Romagna dalla Sicilia e, più in generale, da tutta Italia; insegnanti che abitualmente organizzano e ospitano gruppi di appassionate da tutto il mondo per tenere corsi di Trapunto Fiorentino, di Caterina de’ Medici, Nappini, Macramé, Sfilato Siciliano e così via.

In Italia,  per il ricamo e il merletto non esiste una fonte ufficiale che censisca questo immenso patrimonio che vive e si tramanda attraverso le sue innumerevoli associazioni, sezioni di circoli culturali, scuole, laboratori artigiani, oltre a club, gruppi parrocchiali, singole appassionate o salotti di amiche, ma anche libere professioniste che hanno fatto di questa passione il lavoro della loro vita; raccontano e organizzano corsi per il sempre crescente pubblico che si avvicina e appassiona alla creatività tessile. Gruppi di persone che guardano sempre più all’estero per confrontarsi, apprendere nuove tecniche e scambiarsi “esperienze” sull’argomento.

Ed è proprio questa la rivoluzione maggiore della realtà tessile odierna: la trasmissione di identità culturale attraverso le tecniche; ricamare non è solo saper mettere i punti ma ricostruire, attraverso l’uso dei materiali e dei motivi decorativi, un’appartenenza alla storia del proprio territorio, a quella storia che il lavoro di generazioni di donne ha contribuito a costruire. Così ad esempio nasce la curiosità di approfondire la storia medievale attraverso il Ricamo Canusino che si rifà alle architetture ed ai bassorilievi del periodo Matildico nella zona di Reggio Emilia; o di certi laboratori umbri ad Assisi, Città di Castello o Deruta che tanto impulso hanno dato all’inizio del secolo scorso all’emancipazione femminile attraverso un lavoro finalmente retribuito, attingendo spunti e idee da collezioni tessili rinascimentali.

L’utilizzo di materiali di uso locale, come la rete dei pescatori nelle zone di mare o lacustri come supporto da ricamare, avvia tradizioni come il il Filet di Bosa in Sardegna o quello di Cefalù in Sicilia o del Lago Trasimeno in Umbria. I nodi marinari diventano la base tecnica per splendidi merletti da biancheria intorno ai porti della Liguria : il Macramè ligure.

Ed ancora fuselli che intrecciano fili di lino o di cotone dalle vallate alpine della Val D’Aosta o della Lombardia con i merletti di Cogne e di Cantù, passando per il centro Italia da Cesena a Sansepolcro sede di un’importante Biennale Internazionale del Merletto giunta alla sua XIV edizione nel settembre 2010, fino alla Campania ed alla Sicilia con il merletto a Tombolo di Mirabella Imbaccari.

In alcune scuole nelle diverse parti d’Italia, è nata anche l’esigenza di segnare la tecnica tradizionale con un’impronta contemporanea. Nascono quindi collaborazioni con artisti di genere diverso che disegnano per ricami, disegni interpretati poi dalla ricamatrice ed applicati in oggetti di uso quotidiano oppure in oggetti d’arte; il tessile entra nell’arte e viceversa in uno scambio creativo che segna un futuro percorso.

Nei Paesi esteri, esistono da anni varie organizzazioni nazionali. Solo per citarne alcune, negli USA, per il merletto, troviamo la IOLI (International old lacers organization), in Australia e Gran Bretagna le organizzatissime Lace Guilds; anche la Germania ha una affermata associazione nazionale di merlettaie (www.deutscher-kloeppelverband.de) come anche la Svizzera e l’Austria; in Francia ci sono due associazioni così come in Spagna.  In Giappone, sono tantissime appassionate di ricamo e merletto, con grande attenzione al merletto italiano, tanto che esiste una scuola di merletto italiano a Tokyo – fondata da una merlettaia Reiko Fukumoto –  che riscuote un grande successo  e produce manufatti di altissimo livello! Inoltre, la sopra citata O.I.D.F.A. (Organisation Internationale de la Dentelle au Fuseau et à l’Aiguille) fondata in Francia nel 1982, conta ben 2100 soci maschi e femmine, appartenenti a 30 diverse nazioni: Argentina, Austria, Australia, Belgio, Canada, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Finland, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, India, Irlanda, Israele, Italia, Giappone, Latvia, Mali, Malta, Olanda, Norvegia, Slovacchia, Slovenia, Sud Africa, Spagna, Svezia, Svizzera, Turchia, Gran Bretagna, USA). Per il ricamo, Embroidery Guilds nazionali nel mondo di lingua inglese coordinano le Embroidery Guilds regionali e pubblicano bellissime riviste con diffusione mondiale.

Ma cos’é il patchwork e cos’è il quilting? Il patchwork è l’unione di pezzi o toppe (patch) di tessuto, spesso di forma geometrica ma non solo, per formare un disegno o un’immagine. Il quilting invece è’ l’unione di tre strati di cui uno è il tessuto fatto a patchwork, un tessuto ed uno strato di imbottitura, tenuti tutti insieme da una trapuntatura.  Per questo tipo di manufatti l’origine si perde nella notte dei tempi se si pensa che sono state trovate tracce provenienti anche dall’antico Egitto e dalla Cina (3.500 a.c.). Attualmente il mondo del patchwork e del quilting si divide in tre categorie: il tradizionale, il contemporaneo (innovativo per tecnica e forma ma con radici nel tradizionale) e gli art quilt o art tessile cioè lavori da appendere come quadri, con una forte innovazione anche nell’uso dei materiali e nelle forme.

Il quilting nel mondo è ben organizzato con una fitta rete di guild ed associazioni che si incontrano e confrontano in eventi e manifestazioni di importanza internazionale. Internet ha reso il mondo del  patchwork e quilting alla portata di tutti con siti, negozi, blog, programmi televisivi; basta fare una ricerca in Youtube per vedere tanti video, amatoriali e non, pronti a svelare piccoli trucchi e segreti della lavorazione. Le Quilters quando viaggiano si informano sui negozi e le mostre che potrebbero visitare nei Paesi o città che visiteranno.  Esistono anche realtà turistiche che organizzano appositamente gite, ritiri e crociere mirate all’apprendimento di queste tecniche.

Ogni 3 anni la rivista Quilters Newsletter, la società  International Quilt Festival e la fiera del settore International Quilt Market commissionano una ricerca sul numero di quiltiste in America. L’ultima ricerca risale a maggio 2010 e riporta che il totale di quiltiste americane sono 16,38 milioni di cui 1 milione sono definite ” dedicated quilters “, con una spesa media di US$ 2442. Sempre negli Usa, esiste una rete televisiva, Quilting News Network, che ha più di 30 milioni di utenti. Da qualche anno ci sono anche web tv come Quilters TV (completamente gratuito).

All’American Quilters Society sono registrate più di 1.000 guilds (gilde) mentre il Giappone registra  2 milioni di quilters ed è il Paese che negli ultimi anni ha maggiormente contribuito con nuove idee e ispirazioni allo sviluppo del mondo di patchwork e quilting, producendo tessuti pregevolissimi, potendo annoverare artisti che hanno saputo interpretare con le tecniche tessili la cultura millenaria e la spiritualità dell’Estremo Oriente.

Il patchwork e il quilting sono realtà forti e praticate anche in Australia, Nuova Zelanda e Sud Africa, dove, come per l’America, c’è un maggior legame con il vecchio continente, perché storicamente la trasmissione delle tecniche è avvenuta ad opera delle donne europee immigrate nei secoli scorsi

L’European Quilt Association (www.e-q-a.eu ), invece,  è composta dalle associazioni nazionali di 17 Paesi con un totale di più di 62.000 soci. Dati sorprendenti dall’Olanda che ha 13.000 soci su una popolazione di 6 milioni di abitanti; il Regno Unito conta, invece, 7.000 soci su 60 milioni di abitanti e la Germania ne registra 7.000 su 81 milioni.  Quiltitalia, l’associazione nazionale delle quilters, ha più di 1.200 soci e sta crescendo in modo esponenziale  rappresentando un punto di riferimento per le quiltiste italiane alla ricerca di esperienze, scambi e confronto con le quilters del mondo intero.

In Italia il fenomeno del Quilting & Patchwork è giovane ma certamente in crescita ed Italia Invita si pone l’obiettivo di divenire l’appuntamento italiano di riferimento del

Quilting & Patchwork è giovane ma certamente in crescita ed Italia Invita si pone l’obiettivo di divenire l’appuntamento italiano di riferimento del settore.

Forum Internazionale della Creatività Tessile che si svolgerà alle Fiere di Parma.
Forum Internazionale della Creatività Tessile che si svolgerà alle Fiere di Parma.




ABRUZZO. Ruffini sul fotovoltaico in Abruzzo: le colture di pregio vanno tutelate. La Commissione Agricoltura deve occuparsi del problema.

Ruffini sul fotovoltaico in Abruzzo: le colture di pregio vanno tutelate. La Commissione Agricoltura deve occuparsi del problema.

Il Consigliere regionale del PD, Claudio Ruffini, interviene sul dibattito intorno all’installazione di pannelli fotovoltaici in Abruzzo, dopo la denuncia dell’associazione regionale “Città del Vino”.

“Sono d’accordo con Montepara” dice Ruffini “il rischio di veder cancellati migliaia di ettari di colture pregiate per lasciar posto ai pannelli solari è serio e va affrontato prima che sia troppo tardi.”

Secondo Ruffini c’è bisogno di aprire un tavolo con le associazioni che tutelano queste colture e con le associazioni del mondo agricolo. Un confronto di cui devono farsi carico anche le istituzioni regionali, in particolar modo la III Commissione consiliare Agricoltura.

“Con una nota ho già chiesto al Presidente della III commissione Prospero che alla ripresa delle attività del Consiglio Regionale venga convocata una Commissione ad hoc per affrontare il problema” aggiunge Ruffini “abbiamo bisogno di norme che regolano e tutelano il nostro paesaggio agricolo. La normativa attuale e le Linee guida sul fotovoltaico non sono sufficienti a garantire un’adeguata protezione del territorio agricolo. ”

Il Pd, spiega Ruffini, non è contro il fotovoltaico ma a suo favore. “Ma dobbiamo fare in modo che il nostro paesaggio e le colture di pregio come uliveti, vigneti e frutteti, vengano preservati dall’installazione invasiva del fotovoltaico” aggiunge.

“C’è il serio rischio” secondo Ruffini “che si perda una parte della nostra identità, delle nostre tradizioni, della visibilità del nostro paesaggio. Se è vero che l’Abruzzo è la regione verde d’Europa dobbiamo in qualche modo preservare il verde che abbiamo e le numerose produzioni tipiche che integrano l’identità di regione verde. Vi sono certamente tantissime aree in cui si può installare il fotovoltaico, ma serve una maggiore pianificazione del territorio, una sorta di piano regolatore degli stessi trattandosi tra l’altro di attività produttive energetiche alternative alle produzioni agricole. ”

Ma accanto alla tutela del paesaggio e di certe coltivazioni servono azioni strutturali, dice Ruffini: “la Regione Abruzzo deve intervenire attraverso il P.S.R. (Piano di Sviluppo Rurale) prevedendo delle indennità di ristoro per gli imprenditori agricoli a favore del mantenimento del paesaggio esistente e delle colture di pregio.”

Con una pianificazione più puntuale del territorio abruzzese certamente l’obiettivo di innalzare la produzione di energia alternativa nella nostra Regione può benissimo coniugarsi con il rispetto del paesaggio e delle produzioni tipiche, salvaguardando anche la nostra cultura e l’identità di regione attenta all’ambiente.




Pescara. RISORSE FAS: fare le 4 operazioni Comunicato Uil Abruzzo

RISORSE

FAS: fare le 4 operazioni

Comunicato Uil Abruzzo

L’Autunno è il momento in cui definire finalmente il quadro delle risorse nazionali disponibili per il ciclo 2007-2013. Il Presidente Chiodi aveva dato la disponibilità alle organizzazioni regionali rappresentative del Lavoro e dell’Impresa per un’azione comune nei confronti del Governo nazionale, che deve essere concretizzata quanto prima. La Uil Abruzzo ritiene che per affrontare bene il problema, si debbano fare 4 operazioni concatenate.

1a operazione: sblocco del FAS Abruzzo. È inammissibile che le regioni del Mezzogiorno, con l’eccezione della Sicilia, ancora nella seconda metà del 2010 non possano avere certezze su risorse che dovevano essere disponibili a partire da quasi 4 anni fa. L’Abruzzo deve convincere il Governo che ulteriori dilazioni non sono sopportabili.

2a operazione: contestuale definizione del Master Plan, con certezze sulle quantità annuali. Alle parti sociali che a novembre 2009 gli contestavano il carattere poco strategico delle scelte contenute nel FAS Abruzzo e le troppe supplenze alla spesa ordinaria che il Bilancio non riusciva a sostenere, il Presidente Chiodi rispose invitandole a non leggere solo il PAR FAS, ma a considerare contestualmente il Master Plan, dove erano stata allocate le partite di interesse strategico per quanto riguarda lo sviluppo (dall’automotive alla Micron, dall’edilizia sostenibile al tessile-abbigliamento-calzaturiero, da Bussi alla Valla Peligna, eccetera). Se il Master Plan rimane sulla carta, ne va della credibilità della linea che il Presidente Chiodi ha perorato davanti alle parti sociali. Bisogna che i fondi per la Ricostruzione/Rinascita dell’Aquila e quelli per lo sviluppo delle attività produttive nell’intera regione (Master PLan) abbiano ciascuno la sua definizione, mettendo fine a quel conflitto tra ricostruzione e sviluppo sin qui in essere. Anche questa seconda operazione richiede che l’Abruzzo sappia farsi valere nel confronto con il Governo nazionale.

3a operazione: ripristino della quota del FAS Abruzzo impegnata per i conti della Sanità. Ci aspettiamo che il Presidente Chiodi tenga fede all’impegno assunto davanti alle parti sociali di ripristinare il FAS Abruzzo restituendogli, con la vendita celere e trasparente di immobili della Regione, le risorse sottratte per la Sanità.

4a operazione: definire la strategia di risanamento dei conti pubblici regionali, affinché mai più accada che le risorse aggiuntive vengano impiegate per la spesa ordinaria. Il Bilancio 2011 e il DPEFR 2011-13 devono essere l’occasione per definire tempi e modi del pareggio del deficit della Sanità e del risanamento dei conti pubblici regionali, dell’abbassamento delle tasse regionali, della riduzione del peso delle cartolarizzazioni sul Bilancio, dell’individuazione di una strategia per aumentare le entrate, anche in vista del federalismo fiscale. L’Assessore regionale al Bilancio, sconosciuto alle parti sociali dopo la prima presentazione, non potrà ulteriormente sottrarsi al confronto.

Pescara, 31 agosto 2010

Per la Uil Abruzzo

(Roberto Campo)