Giulianova. Flaviano Montebello sul caso scuole sollevato dall’UDC

Seguo da tempo e con la dovuta attenzione la questione dei lavori da
effettuare da parte dell’Amministrazione Provinciale nelle palestre
del Liceo Scientifico e dell’Istituto Tecnico Industriale di
Giulianova, danneggiate dal sisma.

Ritengo utile informare che i Progetti definitivi-esecutivi sono stati
approvati dalla Giunta Provinciale in data 10 agosto e che le buste
della relativa gara di appalto saranno aperte all’inizio della
prossima settimana.

I lavori, secondo le indicazioni dei dirigenti del Settore Edilizia
Scolastica della Provincia, inizieranno a metà settembre e dureranno
90 giorni al Liceo e 60 all’I.T.I. con un impegno complessivo di spesa
di circa € 215.000 a carico dell’Amministrazione Provinciale.

Ritengo opportuno anche comunicare che sull’argomento ci è sempre
stato uno stretto contatto con Il Consigliere Comunale delegato allo
sport Vinicio Ridolfi che, insieme al sottoscritto, ha seguito la
problematica nel comune intento di far tornare in attività importanti
strutture sportive usufruibili dagli studenti ed anche dalle
Associazioni sportive di Giulianova.

Flaviano Montebello
Consigliere Provinciale PDL




Politica. Analisi della situazione politica, da Weimar a Futuro & Libertà Elezioni rinviate, ma Berlusconi ha capito tutto…

Chieti, 27 Ago ‘10, Ven , S. Giuseppe Salasanzio  – Anno XXXI n. 332 – www.abruzzopress.infoabruzzopress@yahoo.it – Tr.  n. 1/81


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Ap – Fantapolitica?

Analisi della situazione politica, da Weimar  a Futuro & Libertà

Elezioni rinviate, ma Berlusconi ha capito tutto…

Presto o tardi alle urna, o per lui sarà la fine

di Marino Solfanelli

La volontà certamente sincera di terminare la legislatura o, quanto meno, l’attuazione del programma elettorale, ma andare alle elezioni – dopo che i “picciotti” di Bossi (e non solo loro) avranno maturato il periodo pensionabile – vorrà dire per Silvio Berlusconi rompere l’accerchiamento. La situazione è più seria di quanto si potesse immaginare, e prescinde dallo scorretto velleitarismo di Gianfranco Fini, strumento non so dire quanto consapevole di una strategia di dominazione internazionale. La salvezza politica di Berlusconi risiede solo in un altro successo elettorale.

La situazione è analogia a cosa già accaduta – dirò quando – che rivela un antico disegno.

Certo, Fini ambizioso e scorretto, un Mida all’incontrario che sfascia tutto ciò che tocca e rinnega tutto ciò in cui ha fatto credere di “credere”: dal Mussolini “più grande statista del mondo” al “Fascismo male assoluto”; e poi il falso giuramento di fedeltà alla causa del Fascismo moderno davanti alle spoglie di Almirante; la moglie “rubata” al camerata di partito, che con un pugno sul vivo gli mutò i connotati; l’abbandono della moglie per l’amante di Gaucci; la dissoluzione del MSI prima e di AN dopo, ed ora il tentativo di disfacimento del Pdl.

Perché tutto questo? Per quanto ambizioso e senza scrupoli Fini non è uno stupido, è sa benissimo che la sua azione apparentemente inspiegabile non approderebbe a nulla se fine a se stessa, con quell’esercito di lanzichenecchi che si ritrova intorno, da Bocchino a Barbareschi, che egli intimamente disprezza.

E allora? Per trovare il bandolo della matassa bisogna seguire attentamente le campagne di quelle che rappresentano le nostrane “punte di diamante” della “occulta strategia della guerra senza con confini”, nell’ordine di importanza: Corriere della Sera, Repubblica, Partito Radicale, quest’ultimo spelacchiato cane ringhioso che ogni giorno, attraverso radio radicale,  inveisce contro il patto “scellerato” tra i “dittatore libico” e Berlusconi e D’Alema. Perché anche D’Alema? Perché in ripetute occasioni ha espresso le proprie simpatie per il “depredato” (a dir poco) popolo palestinese.

Facciamo un passo indietro.

Mussolini sosteneva che, perché sia veramente libera, una Nazione deve produrre nel proprio ambito territoriale tutto ciò di cui il suo popolo ha bisogno: grano, stoffa, cuoio, energetici, ecc., in una parola: “Il mercato organico” o, più semplicemente, l’autosufficienza. Il suo pensiero, che si diffondeva in altri Stati europei, andava oltre, sino ad ipotizzare l’ Eurafrica, un grande mercato organico intorno al bacino del Mediterraneo, che avrebbe recato benessere a molte Nazioni occidentali con la fusione tra tecnologia europea e ricchezza energetica africana. Idea certamente geniale, da “grande statista”, come avrebbe detto Fini, ma che cozzava con gli interessi economici delle potenze all’epoca definite “demo-plutocratiche-massoniche” cui si sottraeva il mercato europeo, con qualche inconveniente (per loro): chi non ricorda la grave crisi americana del 1939? E fu la guerra…

Torniamo a Bomba, come avrebbero detto i filosofi Silvio e Beltrando Spaventa, che di quando in quando a Bomba, Comune della nostra provincia, loro paese natio, tornavano veramente.

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ABRUZZOpress – N. 332 del 27 Agosto ’10                                                                                                                               Pag 2

Qual è l’argomento ricorrente in questi giorni e sul quale insistono le tre “punte di diamante” di cui abbiamo detto (Corsera, Repubblica e Partito Radicale)? La venuta di Gheddafi in Italia, con i suoi accordi di espansione energetica, che vengono subdolamente indicati come affari personali di Berlusconi, che fanno il paio con gli accordi unilaterali energetici con la Russia di Putin.

Accordi di interesse nazionale, della nostra nazione, interessi che però non coincidono con di quelli delle potenze egemoniche che hanno la loro maggiore forza nella “disorganicità dei mercati” (altrui), quelle “plutocrazie” oggi più semplicemente definite “poteri forti”. I nostrani “cantori” della faziosità, che tanto fanno finta di scandalizzarsi, non ebbero nulla da ridire quando i soldi del “dittatore libico” affluivano copiosamente nelle casse della Fiat e nei forzieri della Banca d’Italia.

In altra epoca i conflitti economici scaturiti dalla economia nazionalista italiana furono risolti – si fa per dire – con Hitler: quattro consociate della G.M. riuscirono a riarmare la Germania, la repubblichetta di Weimar, in meno di dieci anni, facendone – da nazione debellata, decolonizzata, economicamente distrutta – una delle potenze più grandi del mondo. Per quale scopo? Fecero credere al dittatore nazista (che era uno di loro – V. il Giornale del 26 Agosto ’10) che avrebbero riunito l’Europa sotto il pangermanesimo, ma era un inganno, e le conseguenze (comprese le reazioni di Hitler), sono note.

Proporzioni a parte, per porre un margine alla attuale politica energetica italiana (accordi con Russia e Libia) vi sono stati diversi tentativi, persino quello di abbattere moralmente e fisicamente Berlusconi; tentativi finora tutti falliti: le avversioni giornalistiche del Corsera, le campagne scandalistiche di Repubblica, le escort, i continui attacchi di Radio Radicale, addetto ai servizi meno nobili… Evidenti persino le ragioni per cui il Giacinto Pannella attacca ogni giorno Massimo D’Alema (gli hanno persino portato il nemico dentro il partito), associandolo quasi sempre a Berlusconi…

Tornando a Berlusconi, le continue iniziative della Magistrature, le aggressioni fisiche, gli attacchi continui, non riescono a demolirlo, per via dei successi elettorali a non finire, una opposizione allo sbando inconcludende e inconsistente… Figurati, con Parisi e Rosy Bindi, povera sinistra…

Infine la soluzione: Gianfranco Fini, il suo ingresso nella Massoneria (cui credo non sia estranea la nuova compagna), la visita ad Israele, lo “zucchetto”, la continua logorante azione contro il leader e il suo governo, che si rivelò in tutta la sua subdola verità con il “fuorionda” con il magistrato di Pescara, quando faceva il tifo per il super assassino mafioso Patuzza…

Sembra proprio non vi sia dubbio: Fini è l’Hitler della situazione, il grimaldello scelto per scatenare la guerra nell’interno della maggioranza… speriamo solo non faccia la stessa fine del dittatore tedesco…

Per salvarsi dalla congiura Berlusconi ha una sola possibilità: appena possibile alle elezioni, rimettersi nelle mani del corpo elettorale, di quel popolo che ha sempre creduto in lui, e lo ha sempre gratificato con larga messe di voti. Se saprà ancora parlare al popolo, “quelli lì” non prevarranno, almeno per questa volta!…

Mussolini diceva che se uno Stato non è etico per governarlo basta un Consiglio d’Amministrazione. Ebbene, ritengo che quello in carica sia un buon C.d’A., con un presidente imprenditore e ministri pragmatici che hanno dimostrato di saper far di conto. Chi altro sennò: chi, cose si dice da noi: “non ha mai alzato un ceppo da terra”?

M.S.

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Giulianova. Il Cittadino Governante esprime soddisfazione per la nutrita partecipazione al banchetto informativo sul caso ex-sadam e “cannocchiale verde”

Il Cittadino Governante esprime soddisfazione per la nutrita partecipazione al banchetto informativo sul caso ex-sadam e “cannocchiale verde”

L’Associazione di cultura politica Il Cittadino governante esprime tutta la sua soddisfazione per la numerosa e fervida partecipazione alla attività informativa sui piani di attuazione del recupero e sviluppo dell’area ex-Sadam. Nel corso della manifestazione Calici e Musica tenutasi lungo via Orsini, una componente della Associazione ha illustrato, tramite una postazione attrezzata, con l’ausilio di supporti visivi e multimediali e per mezzo di volantini e manifesti espositivi, il piano edilizio approvato dalla Giunta Mastromauro, piano che comporta la perdita del famoso “cannocchiale verde” (cioè il parco pubblico di 16.000m2 tra il Lungomare Spalato e via Trieste), la perdita di circa 5 milioni di euro da parte del Comune, una edilizia impattante con i suoi volumi e le sue smisurate altezze che giungono persino a danneggiare il paesaggio determinando un parziale offuscamento del Gran Sasso nella panoramica vista dai Trabocchi giuliesi: tante questioni che comportano per i cittadini un impoverimento di spazi pubblici, di bellezza paesaggistica e di vivibilità. Molte sono state le persone che hanno volontariamente richiesto informazioni, che hanno visionato le simulazioni ed hanno preso coscienza degli argomenti sostenuti dal Cittadino Governante.

Convinti che una buona politica comporti sempre attività di informazione e di confronto a tutti i livelli, sia istituzionale che popolare, ringraziamo vivamente quanti hanno favorevolmente condiviso le nostre riflessioni e comunque tutti gli intervenuti.

Giulianova, lì 27 agosto 2010.

Associazione di cultura politica Il Cittadino




Giulianova. Il Cittadino Governate replica al duo Filipponi-Ranalli Vicenda frustoli: quante chiacchiere pur di non ammettere l’errore.

Il Cittadino Governate replica al duo Filipponi-Ranalli

Vicenda frustoli: quante chiacchiere pur di non ammettere l’errore.

Grazie dei sofismi elaborati, li avevamo previsti ed avevamo espresso le nostre perplessità su di un repetita iuvant ed infatti…resta il fatto che l’Asta è stata ritirata per dichiarate anomalie. Continuate pure, duo isolato Filipponi-Ranalli, a non dare risposte adeguate e ad arrampicarvi sugli specchi e buon divertimento con il vostro umorismo su questioni importanti. Abbiate il coraggio di ammettere l’errore confessando di non aver tutelato gli interessi generali; per sorte qualcuno in maggioranza ha conservato quel senso civico che ha imposto l’annullamento dell’Asta e dovrebbe imporre le dimissioni dei responsabili. E, per inciso, sappiate che l’attività della Associazione non si esaurisce nel pensiero e nella attività di una sola persona, ma è animata da un nutrito gruppo di onesti cittadini appassionati di politica ed attenti alla tutela del bene comune.

In attesa di esaminare come ed in cosa cambierà il nuovo bando, siamo convinti che siano stati molti i cittadini (tra cui anche dei consiglieri comunali!) che hanno ben compreso la vicenda e l’esito di questo ennesimo atto di mal governo della gestione Mastromauro conclusosi senza provvedimenti né colpevoli.

Giulianova 27 agostop 2010

Associazione di cultura politica Il Cittadino Governante




Alba Adriatica (TE). LEGA ABRUZZO: LOTTA DURA ALL’ILLEGALITA’

LEGA ABRUZZO: LOTTA DURA ALL’ILLEGALITA’

“Esprimiamo il nostro apprezzamento alle forze dell’ordine per il maxi-sequestro nei comuni di Martinsicuro ed Alba Adriatica. Sono operazioni importanti, che aiutano l’economia buona e quegli imprenditori onesti che lavorano rispettando le regole. In questo modo si può disinnescare un sistema fraudolento che sfrutta la manodopera a basso costo di Paesi come la Cina e pratica un’evidente concorrenza sleale”

Lo hanno detto i responsabili provinciali della LEGA NORD Abruzzo-Teramo Antonio Burrini e Franco De Angelis. “Chiedo quindi alle forze dell’ordine tutte – ha concluso Burrini – che continuino con l’impegno di sempre nelle loro attività a tutela dei cittadini e degli imprenditori onesti”.




Politica. Idee per una destra d’ispirazione cristiana

Chieti, 27 Ago ‘10, Ven , S. Giuseppe Salasanzio  – Anno XXXI n. 334 – www.abruzzopress.infoabruzzopress@yahoo.it – Tr.  n. 1/81


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Ap – Commenti

Idee per una destra d’ispirazione cristiana

di Piero Vassallo

L’insufficiente adeguazione del suo metodo ai fini proposti ha causato il fallimento della rivoluzione comunista e l’inquinante successo dell’imperialismo del denaro. Scrive Giulio Alfano: «Dobbiamo riconoscere sine ira et studio, che il capitalismo, nelle sue forme più avanzate è prevalso sui sistemi socialcomunisti non certo perché migliore dal punto di vista etico, quanto perché essendo privo di limiti etici, si è dimostrato più efficace nella massimizzazione del profitto e più efficiente nel dominio del mercato globale, usando mezzi raffinati di pianificazione economica e controllando lo stato, ridotto [come prevedeva Pio XI] a strumento delle passioni e ambizioni umane, mentre dovrebbe assidersi sovrano e arbitro delle cose.»

Sospinta da un economicismo cieco e imperioso, la  rivoluzione moderna, quasi attuando l’esortazione del marchese de Sade, ha fatto un passo avanti e si è rovesciata in quella immoralità radicale, che discende dall’esasperato pregiudizio soggettivistico e dall’ossessione ateista.

La radice del male morale oggi infuriante è il soggettivismo, ovvero l’indifferenza alla verità. Il soggettivismo alimenta la sovversione propriamente detta, cioè la smania, tempestivamente denunciata da Leone XIII, di ordinare il mondo in modo del tutto differente da come Dio l’ha ordinato.

Se la verità non esiste, se la metafisica è svenduta sui banchi della qualunque insensata passione, se la religione è calunniata dai media della finanza iniziatica, è inevitabile che il compito di definire il bene sociale sia affidato alla scelta arbitraria del soggetto. L’ordine civile, di conseguenza, si capovolge nel regno del dissoluto e dell’autodistruttore.

Jean Paul Sartre, fedele al pregiudizio antimetafisico fino ad accettarne le più paradossali e mostruose conseguenze, non esitò ad ammettere [nel saggio L’essere e il Nulla] che, ove gli uomini la approvassero, l’ideologia sterminatrice diventerebbe misura del sommo bene.

Opportunamente Alfano rammenta che «se la coscienza e la sua libertà sono tutto, esistono tante verità quante sono le coscienze e le loro libertà e se ciò è soggettivisticamente vero, perché l’uomo crede in ciò che, ovviamente, è scelto liberamente, va professata la priorità della coscienza certa su quella vera, ma quando ciò si declina nella vita politica provoca ciò che Tommaso Hobbes definisce homo homini lupus.»

La radicalità dell’apostasia postmoderna, dunque, esclude la possibilità di un compromesso con la dottrina cattolica. Lo testimoniano le imbarazzanti e perfino comiche acrobazie compiute dai politicanti cattolici per perpetuare l’alleanza compromissoria con gli ultimi, patetici interpreti della rivoluzione socialista.

L’involuzione del pensiero moderno ha fatto cadere le condizioni che, nel 1946, suggerivano il compromesso dei cattolici e dei socialcomunisti durante le sedute dell’assemblea costituente.

Il programma politico dei cattolici, pertanto, deve essere ripensato alla luce dell’attualità, pena la caduta nell’irrealismo e nell’anacronismo. In altre parole: i fatti recenti obbligano a riconoscere che la filosofia democristiana (esposta da Jacques Maritain nel saggio Umanesimo integrale) deve essere rivista e sottoposta ad un serio e radicale aggiornamento.

Il rifiuto indiscriminato dell’opera di un filosofo quale fu Maritain sarebbe insensato e improponibile. Ma l’uso dei suo datati giudizi sulle intenzioni segretamente cristiane delle ideologie di matrice illuministica, uso già criticabile ieri (e autorevolmente criticato dal gesuita

Antonio Messineo e dal card. Giuseppe Siri per la sua intonazione storicistica) quando

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ABRUZZOpress – N. 334 del 27 Agosto ’10                                                                                                                               Pag 2

fosse applicato al credo relativista, oggi professato dagli eredi della modernità, sarebbe assurdo e peggio che assurdo ridicolo.

Auspicato dai vescovi quale argine alla corruzione dilagante nella società italiana, la formazione e l’intervento di politici fedeli alla dottrina cristiana deve essere ripensato alla luce di un realistico giudizio sulle radici infette della cultura soggiacente all’attuale disordine.

Arduo compito della nuova classe dirigente cattolica, infatti, è sfidare apertamente e contrastare risolutamente i poteri che diffondono il pensiero debole e l’anarchia morale. In tale prospettiva è da accogliere favorevolmente “La ragione e la libertà”, pregevole saggio, scritto dal politologo Giulio Alfano nell’intento di disegnare il nuovo scenario ideologico in cui può costituirsi ed agire un rinnovato partito d’ispirazione cristiana.

Dotato di una profonda cultura filosofica, storica e politica, Alfano rammenta ed espone ordinatamente, i principi non negoziabili dell’agire cristiano in politica, princìpi che confermano l’irriducibilità della cultura cristiana all’immoralismo dei pensatori e dei politicanti ultramoderni.

Al proposito è necessario rammentare che la costituzione del 1946 rispondeva alla domanda sul fondamento della repubblica con un elusivo riferimento al lavoro. In seguito un obliquo ed elusivo riferimento al diritto naturale era affermato nell’articolo che riconosceva i diritti inviolabili dell’uomo.

L’emergenza di sollecitazioni ultimamente intese al sovvertimento della legge naturale (eutanasia, manipolazioni genetiche, famiglia pederastica, libera droga ecc.)  obbliga i cattolici e con loro tutti gli uomini pensosi del bene comune ad una più chiara e intransigente affermazione dei princìpi fondamentali dello stato.

Osserva al proposito Alfano: «qando per legge si intende la legge naturale, l’autorità ha la sua fonte in questa legge, ma quando per legge si intende quella positiva è chiaro che questa ha la sua fonte nell’autorità e se poi l’autorità impone delle leggi ingiuste, occorre ricordare la risposta data da San Pietro e dagli Apostoli al Sinedrio: Si deve obbedire a Dio piuttosto che agli uomini (Atti, 5, 29).»

D’altra parte la necessità di emancipare la persona umana dal primato dell’economia – «sottomissione della persona al profitto … quale unico indicatore di crescita sociale» –  obbliga ad ordinare la società politica su un fondamento più alto del lavoro, sommo principio della costituzione italiano. «La persona finita, infatti, non può conservare ed accrescere la sua perfezione se non in una libera sottomissione e cooperazione con la divina volontà e Provvidenza.»

Alfano riafferma pertanto il principio rivoluzionario della politica cristiana integrale: «il bene comune si concretizza nell’insieme di quelle condizioni sociali che favoriscono nei cittadini il conseguimento della loro perfezione.»

Le tesi di Alfano rappresentano la figura di un movimento politico cattolico seriamente inteso a sfidare la cultura del Nulla avanzante al seguito del relativismo e del nichilismo. A una così lucida e coerente esposizione di princìpi non esiste alternativa atta a contrastare seriamente il totalitarismo della dissoluzione cui sono indirizzati relativismo ed economicismo.

La cultura della vera destra, se intende evitare l’affondamento nella melma radical chic, non può non fare propri i princìpi della filosofia politica esposta da Alfano. Si deve rammentare al proposito che, come ha dimostrato magistralmente Giuseppe Parlato, il dialogo costruttivo con la cultura del cattolicesimo era promosso dai fondatori del Msi. Soltanto la disgraziata irruzione del radical chic Armando Plebe ha interrotto il dialogo tra destra e cattolici, avviando quel processo degenerativo che ha come terminale il cammino obliquo e futile dei frazionisti di destra al seguito del radicale Dallavedova.

P. V.

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Roma. DIFESA: DI STANISLAO(IDV),CHIAREZZA SUL COMMERCIO STRUMENTI DI TORTURA

Roma, 27 Agosto 2010

DIFESA: DI STANISLAO(IDV),CHIAREZZA SUL COMMERCIO STRUMENTI DI TORTURA

L’On Di Stanislao con un’Interrogazione parlamentare ha intenzione di vederci chiaro sulla partecipazione di aziende europee al commercio globale in “strumenti di tortura”.
“ L’Italia – afferma Di Stanislao – pare che sia uno dei Paesi in cui prodotti del genere vengono apertamente commercializzati su Internet e aziende italiane hanno messo in vendita manette o bracciali elettrici da applicare ai detenuti. Una scappatoia legale permette tutto questo, nonostante si tratti di prodotti simili alle “cinture elettriche”, la cui esportazione e importazione sono proibite in tutta l’Unione europea. “Queste attività – aggiunge Di Stanislao – sono proseguite nonostante l’introduzione, nel 2006, di una serie di controlli per proibire il commercio internazionale di materiale di polizia e di sicurezza atto a causare maltrattamenti e torture e per regolamentare il commercio di altro materiale ampiamente usato su scala mondiale per torturare. E’ bene che il Governo ci dica quali informazioni abbia in merito e se intende effettuare realmente una serie di controlli sul commercio di strumenti di tortura nel nostro Paese o se ,come per le armi e le bombe, abbia intenzione ancora una volta di non vedere e non sentire”.




Giulianova. Grazie alla denuncia de Il Cittadino Governante l’Asta delle “svendite” è stata annullata dal Sindaco

Grazie alla denuncia de Il Cittadino Governante

l’Asta delle “svendite” è stata annullata dal Sindaco

La polemica accesa dalla Associazione Il Cittadino Governante e dal suo consigliere comunale, dott. Franco Arboretti, sulle sospette anomalie circa le motivazioni ed i criteri dell’Asta pubblica per la alienazione di sei lotti comunali ha scatenato la reazione del Sindaco che in prima persona ha dovuto revocare la delibera relativa alla vendita dei frustoli di terreno, proprio il giorno prima dello scadere dell’apertura delle buste con le offerte. Nel comunicato di revoca si ammette addirittura l’arrivo di pochissime richieste: certo, il bando era “indirizzato” a pochi fortunati (più o meno sei come sei erano i lotti), anche perché chi vuoi che vada ad acquistare un’area verde dinanzi alla abitazione di altri!

Alcuni giorni passati erano intervenuti il vicesindaco Filipponi (nel ruolo di sindaco facente funzione) e l’assessore Ranalli in difesa dell’Asta affermandone la regolarità ed etichettando, ovviamente sbagliandosi, i giudizi e le analisi mosse dal Cittadino Governante come “critiche da ombrellone confuse e di solita marca arborettiana con l’accusa di banale e inconsistente populismo”. Ora l’intera Associazione di cultura politica pretende il ritiro di quelle affermazioni infamanti e le dovute scuse da parte del duo Filipponi-Ranalli, rappresentanti di una Giunta che è comunque corresponsabile assieme al Sindaco Mastromauro, a tutta  la maggioranza ed al dirigente dell’Ufficio Tecnico. Questa Amministrazione stava compiendo azioni, che reputiamo clientelari, che colpivano pesantemente i beni comuni di Giulianova e fino a due giorni fa era tutto dichiarato in regola; ora il Sindaco ritira l’Asta e accogliamo con soddisfazione tale atto, ma non basta, si rende necessario individuare le responsabilità politiche e morali di un episodio che mina la legalità delle procedure pubbliche. Attendiamo l’esito di una vicenda che non può risolversi in un passo indietro fatto con leggerezza ed in una semplice e parziale ammissione di difetto.

Per fortuna è continuamente vigile l’attività della Associazione Il Cittadino Governante sempre pronta a difendere e tutelare gli interessi della collettività su tutti i fronti.

Giulianova, lì 26 agosto 2010

Il Cittadino Governante – Associazione di cultura politica




Giulianova. Obiettivo Comune chiede le dimissioni del Presidente della Giulianova Patrimonio

Logo Giulianova Patrimonio
Logo Giulianova Patrimonio

Esprimiamo piena ed incondizionata solidarietà al Dott. Giancarlo Cameli per le affermazioni gratuite, volgari ed offensive rivoltegli dal Presidente della Giulianova Patrimonio a cui ricordiamo che Cameli è la stessa persona che lo nominò presidente della SIA qualche anno addietro, unica annotazione di rilievo in una vita da “dietro le quinte”, incarico che gli ha garantito la poltrona che oggi attualmente occupa.

Ma si sa come costui faccia parte del corposo gruppo di volta gabbana che, nel 2003, si occupò di votare ventitre punti all’ordine del giorno urbanistici per poi spedire l’allora giunta di centro destra in frigorifero.

Comunque, visto come vanno le cose nell’amministrazione che lo ha appoggiato, di parenti ed amici egli dovrebbe essere un perfetto conoscitore.

Prima di entrare nel merito della questione, vorremmo invitare il Di Giambattista a non celarsi dietro il Comitato dei festeggiamenti ed il Parroco (che nulla hanno a che fare con questa vicenda) per nascondere la propria pochezza.

Invece se di asini Di Giambattista vuole parlare, questi non siamo noi (con tutto il rispetto per i poveri somari !!!).

Alcune delucidazioni gli schiuderanno vista, orecchie e gli renderanno meno pesante la soma.

La società che lui presiede, essendo a totale partecipazione pubblica, è sottoposta al regime legislativo di riferimento, in particolare ai dettami di cui alla legge n. 241/90 (che contiene norme che regolano il procedimento amministrativo), materia che ben potrà consultare sui siti specializzati prima di dichiarare, in modo a dire poco avventuroso, la natura del sodalizio.

In data 29 giugno 2010, il  Sindaco di Giulianova, nel concedere per uso privato il Kursaal, precisava il divieto di accesso con relativa installazione di una catena di sbarramento ed un cartello recante la scritta divieto di accesso in corrispondenza della scala che porta al piano ammezzato non agibile (l’ordinanza fa riferimento al verbale del 22 settembre 1994 della Commissione Provinciale Pubblici Spettacoli).

Il successivo 5 agosto 2010 (cui il Di Giambattista fa riferimento), con decreto n. 216, il Sindaco concedeva il patrocinio alla festa patronale non includendo alcun permesso di utilizzo del Kursaal, così come il Presidente della Giulianova Patrimonio vuole fare intendere.

Il 12 agosto 2010, a seguito della redazione di verbale del Corpo di Polizia Municipale (relazione di servizio n. 163/2010 PI), veniva estratto quanto detto dal Di Giambattista il quale, la sera dell’8 agosto precedente, dichiarava di avere personalmente autorizzato le persone sopra la terrazza per farli assistere ai fuochi e che si assumeva la responsabilità in quanto era Presidente della Giulianova Patrimonio.

Complimenti !!!

L’amministratore della Patrimonio tira in ballo, poi, un provvedimento della commissione tecnica comunale di vigilanza di pubblico spettacolo del 13 gennaio 2009 che, per le attività teatrali e convegnistiche, dichiarava l’agibilità del Kursaal per un massimo di 240 persone.

E’ chiaro che la disposizione riguardava il piano terra (ove, appunto, si svolgono quelle attività) e non altri settore dello stabile.

Sennò il Sindaco, nel concedere l’uso del bene pubblico, quale motivo avrebbe avuto di evidenziare, in data successiva, l’inagibilità del piano ammezzato ?

L’affermazione fatta, non solo smentisce la messinscena del Di Giambattista, ma rappresenta un fatto di inaudita gravità, un comportamento privatistico dinanzi a responsabilità e beni pubblici.

Che ne pensano gli altri componenti del Consiglio di Amministrazione della Giulianova Patrimonio ?

Signor Sindaco, l’Arch. Filippo Di Giambattista non può rimanere al proprio posto e va immediatamente rimosso dall’incarico assegnatogli.




Giulianova. Pd: zanzare all’Ospedale Civile

La Segreteria dell’Unione Comunale del Partito Democratico di Giulianova raccoglie le preoccupazioni del consigliere comunale Alessandro Giorgini in merito alla perdurante presenza di zanzare nel nostro ospedale civile.

I pazienti ricoverati, soprattutto quelli anziani, ma anche il personale, come ha avuto modo di riscontrare il consigliere Giorgini, subiscono quotidianamente forti disagi. La situazione, riscontrabile in tutti i reparti del padiglione est, presenta aspetti macroscopici nella camera mortuaria, rendendo ancora più penosa la condizione di chi assiste nella veglia i congiunti deceduti. Riteniamo che quanto denunciato sia grave, e chiediamo con forza a chi di competenza di provvedere al più presto giacché tale situazione è tanto più grave se riferita ad una struttura sanitaria, considerando anche i rischi potenziali derivanti dalla inoculazione da parte delle zanzare.

Mentre l’amministrazione comunale con grande attivismo sta provvedendo ad un’ulteriore opera di disinfestazione della città, i vertici della ASL non riescono per contro ad effettuare una semplice disinfestazione delle aree interne dell’ospedale, di loro esclusiva competenza, offrendo perciò una prova ulteriore del disinteresse verso il nostro presidio sanitario.

Il Segretario dell’Unione Comunale

Augusto Baldasserini