Giulianova. Cittadino Governante: Questa Amministrazione è lontana dal bene comune

Il Cittadino Governante risponde al vice-sindaco Filipponi e all’assessore Ranalli sulla “svendita all’asta” di beni pubblici

Questa Amministrazione è lontana dal bene comune

e nelle repliche si parla d’altro pur di non rispondere!

Altro episodio in cui questa Amministrazione dimostra di non saper tutelare e gestire i beni della collettività. Un’Asta pubblica imboscata in pieno agosto, per svendere sei lotti di area verde della estensione di 100 mq circa, a prezzi medi di 40 euro al metro quadro! Questi sono i saldi di fine stagione che propone, a qualche “illuminato acquirente”, l’oculata Amministrazione Mastromauro, tanto per perdere altri spazi pubblici, per privare di altre risorse e di altre possibilità Giulianova e tutti i giuliesi. Ma Il Cittadino Governant è sempre attento nello stanare le solite magagne che anche se poi verranno concluse con la prevaricazione, saranno state almeno smascherate. L’episodio che questa volta crea pericolosi precedenti è la individuazione e la vendita di piccoli appezzamenti comunali ritagliandoli da particelle catastali ben più grandi; insomma le aree non sono frazioni sparse e senza continuità, ma parti di importanti zone verdi comunali e se si inizia la svendita da un lato, cosa accadrà al resto? E poi, anche ammesso che il valore assoluto di quegli appezzamenti sia esiguo, tuttavia il valore che essi hanno se associati alle attigue abitazioni è alquanto importante; una abitazione che può fregiarsi di un giardino di 100mq lievita notevolmente di prezzo ed in cambio si sarà politicamente grati a vita per aver beneficiato di una tale vantaggiosa manovra!

Si scoprono così sei aree, ricamate ad hoc, svendute dal Comune senza un perché. La prima motivazione che verrebbe in mente ad un retto cittadino è che l’azione viene compiuta per il bene di tutti, magari per proporre quelle aree ad Associazioni o Enti che le valorizzino; e invece no, visto che l’iniziativa si tradurrà in favori ai privati. Qualcuno dice di no, e anche noi vorremmo ricrederci, ma invitiamo tutti all’apertura delle buste dell’Asta regolare e registrare i fortunati prevedibili vincitori! Giorno 27/08/2010 alle ore 10 presso la sede comunale di via I. Nievo.

La replica alle nostre osservazioni (documento integrale su www.ilcittadinogovernante.it) giunge proprio da colui che non è stato chiamato in causa, il vice-sindaco Filipponi, onorati della sua presenza, ma almeno risponda alle domande che si sono poste, e cioè, sperando in un repetita iuvant, anche se non c’è peggior sordo di chi non vuol ascoltare, le ripetiamo:

ü                 Perché il Comune intende privarsi di questi beni pubblici? Quali sono le finalità pubbliche della alienazione dei sei beni immobili?

ü                 Con quali criteri si sono scelti quei sei lotti e dietro quale iniziativa?

ü                 Qual è la trasparenza dietro tali operazioni visto che l’Area proponente è la terza e cioè “Servizi alla collettività e territorio”, e quindi qual è l’utilità per la collettività giuliese?

ü                 Perché, dopo il caso Acquaviva, ancora una volta l’Asta viene dichiarata valida anche in presenza di una sola offerta?

ü                 Il Comune ha debiti fuori bilancio da coprire con queste vendite?

ü                 Come mai i prezzi a base d’asta sono così bassi rispetto al valore di mercato?

La replica fuori luogo del vicesindaco sottolinea solo la regolarità del bando, e vorremmo vedere, manca solo che il Comune faccia vendite sottobanco, in nero! Il problema è che il Comune non sta facendo, e quindi non sa difendere, i beni dei cittadini giuliesi. Segue l’intervento dell’altro fidato scudiero di questa Giunta, a difesa della sua poltrona, e cioè l’Assessore dai 31 voti, l’avvocato Nadia Ranalli che ripete un compitino sulla differenza tra monetizzazione e alienazione (concetti che ci sono ben noti) senza minimamente sfiorare le questioni richieste mostrando di non accorgersi della gravità di principio dell’episodio, replica che ci impone di ribadire la richiesta di dimissioni per mancata tutela degli interessi generali.

Caro vice sindaco, cara assessore, vediamo quali sofismi innalzerete stavolta per nascondervi davanti alle chiare domande rivoltevi (ma le cui chiare risposte, visto che non arrivano, forse non le sapete o non le potete dare, sempre fidando sul vostro intelligere); mentre noi siamo sempre a testa alta e alla luce del sole, attenti sempre al bene di tutti ed al rispetto della preziosità di ogni singolo frammento della nostra Giulianova. L’asta, come da regolamento, può essere revocata in qualsiasi momento, vediamo se saprete compiere almeno questo gesto di buona amministrazione. Intanto confidiamo in chi ha senso civico e capacità di autonoma valutazione delle manovre compiute da questa Giunta Mastromauro che ancora una volta mostra e dimostra di essere imbrigliata in trame recondite, quanto più lontane tanto meno visibili.

Giulianova, lì 24 agosto 2010.

Il Cittadino Governante – Associazione di cultura politica




ABRUZZO. Circolare “PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007-2013”

Circolare “PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007-2013”

Soggetti beneficiari

Imprenditori agricoli, abilitati all’esercizio dell’attività agrituristica, oppure che siano  in possesso dell’attestato provvisorio, con i seguenti requisiti:

  • Essere titolari di partita I.V.A.;
  • Essere iscritti al Registro delle Imprese della Camera di Commercio nella Sezione Speciale Imprenditori Agricoli;
  • Essere in regola con i versamenti previdenziali ed assistenziali.

Iniziative agevolabili

Investimenti in aziende agricole dedicati all’attività agrituristica, comprendenti la manutenzione straordinaria, la ristrutturazione ed il restauro di fabbricati già a servizio dell’azienda al fine di realizzare ed allestire con arredi alloggi agrituristici e punti di ristoro agrituristico, sistemare spazi esterni all’azienda (parcheggi, giardini, illuminazione, ecc.) per facilitare la fruizione degli ospiti alloggiati realizzando piazzole di sosta per caravan e camper ed abbattendo eventuali barriere architettoniche. Gli investimenti sono volti anche alla realizzazione di laboratori polifunzionali per la degustazione dei prodotti aziendali offerti ai visitatori nonché allo sviluppo di attività didattiche, culturali, sportive e ricreative.

Spese ammissibili

  • Opere edili per l’ammodernamento, la manutenzione straordinaria, la ristrutturazione ed il restauro di fabbricati già a servizio dell’azienda ad esclusione dell’abitazione principale dell’imprenditore agricolo, dei componenti della famiglia agricola  o del personale dipendente;
  • Realizzazione di impianti per la produzione e l’utilizzo di energie rinnovabili limitatamente alla copertura  dei fabbisogni aziendali compresi i fabbricati ad uso abitativo;
  • Le spese generali (investimenti immateriali direttamente connessi all’investimento materiale) non possono superare massimo il 12% degli investimenti materiali e comprendono:

–          acquisto di know-how, software, siti internet, brevetti e licenze ( al massimo  4% degli investimenti materiali);

–          spese di progettazione, consulenze e studi di fattibilità  ( al massimo 8% degli investimenti materiali) per opere edili, impianti fissi, macchine, macchinari, impianti ed attrezzature.

Tipologia e misura dell’agevolazione

  • Sono previsti finanziamenti per investimenti ammissibili con limite massimo pari ad euro 250.000,00 e minimo pari ad euro 10.000,00 o euro 20.000,00 a seconda della dislocazione territoriale dell’attività.
  • I livelli di aiuto massimi erogabili sono distinti in funzione del territorio di intervento con contributi del 50-60% della spesa ammessa in base alla Macroarea di appartenenza.

Termine di scadenza per la presentazione della domanda: 11 OTTOBRE 2010.

Per informazioni:

Gabriella Ianni 328.9111540

associata

Regione Abruzzo

Investimenti in azienda agrituristica

Azioni interessate:

L a linea d’azione 1 della Misura 3.1.1. del  Piano di Sviluppo Regionale prevede investimenti in azienda agricola dedicati all’attività agrituristica, comprendenti la:

–          manutenzione straordinaria

–          la ristrutturazione e il restauro di fabbricati già a servizio dell’azienda agricola al fine di realizzare ed allestire con arredi

a)      alloggi agrituristici, punti di ristoro agrituristico;

b)      la realizzazione di piazzole di sosta per caravan e camper;

c)      l’abbattimento di barriere architettoniche;

d)      la sistemazione di spazi esterni all’azienda agrituristica (parcheggi autovetture, giardini, illuminazione, sistemazione viabilità aziendale) al fine di facilitare la fruizione da parte degli ospiti  alloggiati;

e)      laboratori polifunzionali, dispense, locali per la degustazione dei prodotti aziendali offerti ai visitatori;

f)       lo sviluppo di attività didattiche, culturali, sportive, ricreative, di artigianato rurale non agricolo, escursionistiche, di ippoturismo, svolte nel mondo rurale a favore, anche, di utenti diversamente abili, bambini in età prescolare ed anziani.

Ambito territoriale di intervento:

Tale misura sarà applicata prioritariamente nelle Macroaree C e D ovvero (aree rurali intermedie – collina interna,  e aree rurali con problemi complessivi di sviluppo – aree montane) ad esclusione della macroarea A che si riferisce ai poli urbani.

Soggetti beneficiari:

I soggetti beneficiari devono essere proprietari o affittuari dell’immobile su cui si realizza l’intervento. Nel caso di affitto il relativo contratto dovrà prevedere una durata compatibile con i vincoli di destinazione d’uso ovvero 10 anni per investimenti strutturali e 5 per gli altri investimenti.

I soggetti beneficiari devono essere in possesso  di abilitazione all’esercizio dell’attività agrituristica, essere titolari di partita IVA, essere iscritti al Registro delle Imprese della CCIAA, essere in regola con i versamenti previdenziali e assistenziali.

Il richiedente deve inoltre dimostrare di:

essere in possesso di tutte le concessioni/ permessi etc. affinchè la realizzazione dell’iniziativa progettuale sia immediatamente cantierabile;

che l’investimento proposto comporti diversificazione aziendale.

I soggetti che intendono accedere ai benefici previsti dal presente bando sono tenuti a documentare la propria posizione anagrafica e la consistenza aziendale mediante la costituzione del “fascicolo aziendale”.

Spese ammissibili:

Sono ammissibili le seguenti spese:

a)      Opere edili per l’ammodernamento, la manutenzione straordinaria, la ristrutturazione e il restauro di fabbricati già a servizio dell’azienda agricola diversi dall’abitazione principale dell’imprenditore agricolo, dei componenti della famiglia agricola o del personale dipendente, al fine di realizzare ed allestire con arredi:

–          Alloggi agrituristici e punti di ristoro agrituristico;

–          Piazzole di sosta per caravan e camper;

–          L’abbattimento delle barriere architettoniche;

–          La sistemazione di spazi esterni all’azienda agrituristica (parcheggi autovetture, giardini, illuminazione, sistemazione viabilità aziendale) al fine di facilitare la fruizione da parte degli ospiti alloggiati;

–          Laboratori polifunzionali, dispense, locali per la degustazione dei prodotti aziendali offerti ai visitatori;

–          Lo sviluppo di attività didattiche, culturali, sportive, ricreative, di artigianato rurale non agricolo, escursionistiche, di ippoturismo, svolte nel mondo rurale a favore anche di utenti diversamente abili, bambini in età prescolare ed anziani.

Sono anche ammissibili ad integrazione di quelli riportati al precedente punto:

–       locali per la vendita di prodotti agricoli aziendali;

–       realizzazione di impianti per la produzione e l’utilizzo di energie rinnovabili limitatamente alla copertura dei fabbisogni aziendali compresi i fabbricati ad uso abitativo: Gli aiuti previsti devono essere coerenti  con il Piano regionale energetico; con il piano regionale per l’uso di energie rinnovabili e con il programma per la valorizzazione energetica delle biomasse della Regione Abruzzo.

–       L’acquisto delle attrezzature informatiche e strumenti innovativi per l’informatizzazione strettamente funzionali alla realizzazione degli interventi;

–       Progettazione e spese generali (queste ultime, investimenti immateriali direttamente connessi all’investimento materiale) non possono superare massimo il 12% degli investimenti materiali e comprendono: acquisto di Know how, software, siti internet, brevetti e licenze (al massimo 4% degli investimenti materiali) spese di progettazione, consulenze, studi di fattibilità (al massimo 8% degli investimenti materiali) di cui max 6% per opere edili e impianti fissi e max 2% per le macchine, i macchinari, gli impianti e le attrezzature.

Agevolazioni previste:

Sono previsti finanziamenti in conto capitale da calcolarsi in percentuale sul costo totale dell’investimento ammissibile che non potrà essere superiore a € 250.000,00, mentre il limite minimo è pari a € 20.000,00 per la Macroarea B che si riduce a € 10.000,00 per le Macroaree C e D.

Termine di scadenza per la presentazione della domanda: 11 OTTOBRE 2010.

Per informazioni:

Gabriella Ianni 328.9111540




ABRUZZO. Anche il Governo boccia l’impianto Eolico Industriale sul Monte Genzana Il WWF Abruzzo ringrazia e chiede un futuro sostenibile per la montagna

Anche il Governo boccia l’impianto Eolico Industriale sul Monte Genzana

Il WWF Abruzzo ringrazia e chiede un futuro sostenibile per la montagna

A seguito della recente pubblicazione  della risposta  del sottosegretario di Stato per l’Ambiente Roberto Menia ad una interrogazione  parlamentare, nella quale viene evidenziata l’incompatibilità di istallazioni eoliche di qualsiasi tipo con i vincoli esistenti nell’area del Monte Genzana, il WWF Abruzzo interviene nuovamente su questo caso. Gli impianti proposti sul Genzana sono di tipo industriale e prevedevanol’installazione di 12 torri da 2 MW ciasuna (ad Introdacqua) e 7 (a Bugnara), tutte di enormi dimensioni (oltre 100 metri di altezza) con la realizzazione di un fitto reticolo di strade di servizio.

L’Associazione lancia un appello a tutte le forze sociali e politiche regionali e locali chiedendo a tutte le Autorità competenti di riflettere sul futuro naturalisticamente sostenibile della montagna del Monte Genzana la cui vocazione ambientale, ma anche economica, come dimostrano gli esempi dell’Oasi WWF delle Gole del Sagittario di Anversa degli Abruzzi e della Riserva naturale regionale Monte Genzana a Pettorano sul Gizio, merita ben altro. A tal proposito il WWF ringrazia chi, come i comitati locali, si è battuto contro questo ennesimo scempio dando la possibilità di conservare questo patrimonio ambientale.

Il progetto è stato oggetto di dure critiche ed osservazioni in relazione proprio al sito prescelto ricompreso o adiacente ad aree soggette ai vincoli dei S.I.C. (Siti Importanza Comunitaria) e delle zone indicate di importanza prioritaria dal P.A.T.O.M. ( Piano di Azione per la Tutela dell’ Orso Bruno Marsicano).

L’area potenzialmente oggetto dell’intervento è costantemente utilizzata da specie tutelate dalla Dir. CE 79/409 “Uccelli” e dalla Dir. CE 92/43 “Habitat” ed in particolare dall’Aquila reale e dal Gracchio corallino che nidificano sulle pareti prospicienti Serra Rufigno, dalla Coturnice, dal Lupo, di cui uno dei principali siti di “rendez vous” è localizzato accanto ad uno degli anemometri ora presenti, e dall’ Orso bruno marsicano.

Dichiara Camilla Crisante Presidente del WWF Abruzzo: “naturalmente siamo a favore dello sviluppo dell’eolico in quanto  fonte energetica rinnovabile ma ciò deve  avviene nel rispetto delle natura e dei vincoli ambientali. Ad Introdacqua e Bugnara le risorse ambientali, sociali e culturali non mancano per la promozione di alternative forme di economia, basta guardarsi intorno e trarre esempio dai comuni vicini che da tempo hanno saputo conservarle e valorizzarle. Siamo disponibili a collaborare e fornire utili contributi per la realizzazione di interventi di valorizzazione dell’ambiente anche per evitare  fantasiosi progetti di nuovi bacini sciistici, come proposto da qualche associazione di Introdacqua, che potrebbero essere più dannosi e antieconomici delle pale eoliche”.

Il WWF coglie infine l’occasione per esprimere viva preoccupazione per quanto segnalato dal sottosegretario Menia, quando nella risposta dice “La ditta cui il comune di Introdacqua (L’Aquila) ha affidato la progettazione dell’impianto eolico è la Nordest srl con sede in Napoli. Il capitale sociale è di 100.000,00 euro. E l’amministratore unico risulta indagato per numerosi e gravi reati, per fatti legati all’attività della società commessi tra il 2005 e il 2010.”.

Qui sotto allegato il testo integrale della risposta del Sottosegretario Menia all’interrogazione parlamentare dell’On.le Elisabetta Zamparutti.

INFO: 3683188739

Testo della risposta

Con riferimento all’interrogazione in esame, riguardante il progetto per la realizzazione di un parco eolico in Abruzzo, nel monte Genzana, la Prefettura dell’Aquila, sulla scorta degli elementi forniti dal Corpo forestale dello Stato, ha fatto presente quanto segue.
Non risulta presentato alle competenti autorità regionali, alla data del 13 maggio 2010, alcun progetto per la realizzazione di impianti di produzione di energia elettrica da fonte eolica da ubicarsi sul Monte Genzana, né è stato depositato alcuno studio di Valutazione di impatto ambientale-Via relativo ai comuni di Introdacqua (L’Aquila) e Bugnara (L’Aquila).
Il sito del Monte Genzana comprende aree vietate alle nuove installazioni eoliche, in quanto facenti parte della «Macroarea A di salvaguardia dell’orso bruno marsicano» oltre ad aree definite «critiche» in forza sia della presenza del Sic-Sito di importanza comunitaria medesimo sia di valichi montani.
L’individuazione delle aree vietate o critiche per la realizzazione delle nuove centrali eoliche è stata effettuata dalla regione Abruzzo attraverso l’adozione delle «Linee guida per l’inserimento di impianti industriali per la produzione di energia dal vento all’interno del territorio regionale» approvate con delibera di Giunta regionale n. 754 del 30 luglio 2007, ai sensi dell’articolo 12, comma 10, del decreto legislativo n. 387 del 2003 (attuazione della Direttiva 2001/77/CE relativa alle fonti energetiche rinnovabili), che conferisce alle regioni la prerogativa di «procedere all’indicazione di aree e siti non idonei all’installazione di specifiche tipologie di impianti».
La deliberazione n. 9 del consiglio comunale di Introdacqua (L’Aquila) del 3 giugno 2008, che approva l’avvio del procedimento finalizzato alla realizzazione del parco eolico del Monte Genzana, mentre da un lato richiama «l’osservanza delle linee guida approvate dalla Giunta regionale», dall’altro da atto «che non esistono zone che debbano essere escluse a priori per la presenza di vincoli sovraordinati o fonti normative vincolanti di altra natura».

In proposito, il Comando provinciale del Corpo forestale dello Stato ha evidenziato che i presupposti sui quali si basa tale delibera sono «palesemente errati» ed ha sottolineato che le procedure autorizzative per il progetto in questione richiedono l’attivazione della procedura di valutazione di impatto ambientale di competenza regionale, così come previsto dal decreto legislativo n. 4 del 2008 (Titolo II e All. II e IV). In base alla legge regionale n. 11 del 1999 ed alla deliberazione della Giunta della Regione Abruzzo n. 119 del 22 marzo 2002, l’autorità regionale competente è il Comitato di Coordinamento Regionale per la Via (Ccr-Via), del quale peraltro fa parte anche un rappresentante del citato Comando Forestale. In caso di attivazione di tale procedura, sia l’approvazione della Valutazione d’incidenza di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 357 del 1997, sia l’autorizzazione paesistica di cui al decreto legislativo n. 490 del 1999, sono rilasciate, qualora ovviamente ne ricorrano i presupposti, dal Ccr-Via contestualmente alla Via.
Il più volte citato Comando provinciale corpo forestale dello Stato ha altresì riferito che il sito in parola è ricompreso in area sottoposta a vincolo idrogeologico (regio decreto-legge n. 3567 del 1923) e, pertanto, per ogni progetto che alteri l’ambiente è necessaria anche l’autorizzazione dell’Ispettorato dipartimentale per le foreste dell’Aquila, che coincide con il Comando stesso al quale nessuna richiesta è allo stato pervenuta e né gli risulta pervenuta alcuna richiesta di autorizzazione (necessaria in base al regio decreto-legge n. 3267 del 1923) per l’installazione della torre anemometrica oggetto della deliberazione n. 82 in data 5 luglio 2008 del Comune di Introdacqua (L’Aquila).

La ditta cui il comune di Introdacqua (L’Aquila) ha affidato la progettazione dell’impianto eolico è la Nordest srl con sede in Napoli. Il capitale sociale è di 100.000,00 euro. E l’amministratore unico risulta indagato per numerosi e gravi reati, per fatti legati all’attività della società commessi tra il 2005 e il 2010.

Conclusivamente, il comando provinciale del Corpo forestale dello Stato dell’Aquila ha rimarcato che allo stato attuale il progetto del parco eolico in questione è stato approvato solo dalle amministrazioni comunali interessate, mentre l’iter autorizzativo a livello regionale non è ancora stato attivato, facendo altresì presente che, considerata l’incompatibilità di installazioni eoliche di qualsiasi tipo con i vincoli esistenti nell’area del Monte Genzana, è da ritenersi molto improbabile che un’eventuale procedura di Via possa concludersi con l’approvazione di tale progetto.
Il Sottosegretario di Stato per l’ambiente e la tutela del territorio e del mare: Roberto Menia.




ITALIA. Aumentano i costi per fare ricorso al Giudice di pace

Chieti, 25 Ago ‘10, Giovedì , S. Ludovico – Anno XXXI n. 330 – www.abruzzopress.infoabruzzopress@yahoo.it – Tr. n. 1/81


Agenzia ABRUZZOpress >>> Nazionale


Servizio Stampa CF 93030590694 – Tel. 0871 63210 – Fax 0871 404798 – Cell. 333. 2577547 Dir. Resp. Marino Solfanelli


Ap – Giustizia


Aumentano i costi per fare ricorso al Giudice di pace

di David Ferrante

A seguito l’emanazione della Legge 30 luglio 2010, n. 122, Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, recante misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica, sono aumentati anche i costi per i ricorsi al Giudice di pace.

pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 176 del 30-7-2010 e in vigore dal 31 luglio 2010 ha modificato gli importi per ricorrere presso i giudici di pace. L’art. 48bis della legge, al comma 2, porta da 30,00 a 33,00 euro i costi per le sanzioni fino a 1.100 euro, da 70,00 a 77,00 euro per le sanzioni oltre 1.100 e fino a 5.200 euro e da 170,00 a 187,00 euro per le sanzioni di valore indeterminabile di competenza esclu-siva del Giudice di pace.

Parlando di ricorsi al Giudice di pace il pensiero corre subito al ricorso contro le cosiddette “multe”, alle infrazioni al Codice della strada. Porre un costo a questo diritto ha lo scopo anche di scoraggiare quel “provarci” che comporta costi alla Pubblica amministrazione e perdita di tempo delle polizie stradali obbligati a presentarsi all’udienza per difendere il proprio lavoro. Ricevere una sanzione amministrativa significa aver infranto una norma che è garanzia dei diritti di tutti ma moltissimi, troppi, utenti della strada multati si sentono vittime di abusi di potere e ingiustizie, è raro riconoscere le proprie mancanze. Allora si fa ricorso, si prova a non pagare, tanto male che vada si pagherà solo la multa. Il mettere un costo a questa “furbizia” può far si, si spera, che ricorra al Giudice di pace solo chi ha effettivamente motivo per farlo, quando la multa realmente non è meritata.

: Londra: Milano:

, Linoman98@aol.com Emiliana Marcuccilli, emilianamarcuccilli@libero.it Alessandra Nigro alessandra.nigro@gmail.com

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Abruzzo. DPEFR: CHIODI, NESSUN RITARDO NELLA PROGRAMMAZIONE

IL PRESIDENTE RASSICURA: SOLO TEMPI TECNICI DA RISPETTARE. (REGFLASH) – L’Aquila, 25 ago. “E’ bene sgombrare il campo da equivoci e interpretazioni fuorvianti a proposito del rispetto dei termini di presentazione del Dpefr. Non esiste da parte nostra alcun ritardo anzi, stiamo lavorando alacremente alla bozza tecnica del documento e, già da tempo, abbiamo avviato incontri con le parti sociali. Qualcuno ignora, probabilmente, che la riforma del bilancio dello Stato ha di fatto spostato i termini di presentazione del Documento di Programmazione statale (DPEF) per cui, nella nostra programmazione, non possiamo non tener conto di quei provvedimenti di finanza pubblica statale che trasferiscono importanti risorse e anticipano le variabili statali sulle quali impostiamo il bilancio. Dunque, qualunque nostro Documento preparato prima rischia di fare previsioni poco attendibili”. Il Presidente della Regione, Gianni Chiodi, risponde così a chi punta il dito, in questi giorni, contro il mancato rispetto dei termini per la presentazione del DPEFR e ribadisce che la Regione Abruzzo è perfettamente in linea con i tempi di lavoro e ricorda come la scadenza di fine giugno prevista dallo statuto regionale, comunque, non sia stata rispettata, anche dalle precedenti amministrazioni. “A maggior ragione quest’anno – ha aggiunto Chiodi – con l’entrata in vigore della riforma del bilancio dello Stato (Legge 196 del 31 dicembre 2009) il rispetto dei termini di presentazione del DPEFR previsti dalla legislazione regionale (30 giugno indicato dallo Statuto, 5 settembre dalla legge regionale di contabilità) è diventato tecnicamente impossibile. E’ bene chiarire che la riforma del bilancio dello Stato ha spostato i termini di presentazione del Documento di Programmazione statale (DPEF) dal 31 luglio al 15 ottobre di ogni anno (è cambiato anche il nome del documento che ora si chiama Decisione di Finanza Pubblica – DFP). Questo significa – ha proseguito – che i dati di riferimento sulle risorse che lo Stato trasferisce alle Regioni, le principali azioni programmatiche del governo centrale (ivi inclusi i provvedimenti che andranno in Finanziaria) e le infrastrutture di rilevanza nazionale ma anche regionale che lo Stato intende cofinanziare (contenute nell’Allegato Infrastrutture del DPEF), ovvero tutti gli elementi sui quali costruiamo il nostro DPEFR saranno note soltanto a metà ottobre. Tuttavia, in questi giorni, si sta mettendo a punto la bozza tecnica che, come al solito, sarà portata al tavolo di concertazione con le parti sociali, approvata dalla Giunta prima di passare in Consiglio. E comunque, nei mesi di giugno e luglio, con cadenza quasi settimanale, – ha concluso il Presidente – ho convocato le parti sociali (sindacati, associazioni di categoria, ecc.) per discutere singoli argomenti di programmazione, ma anche per recepire indicazioni da inserire nei programmi per cui gli uffici hanno già avviato il processo di redazione del DPEFR”. La data di metà ottobre consentirebbe di tener conto nel DPEFR anche di altri provvedimenti di finanza pubblica statale di enorme rilevanza per la finanza regionale: basti pensare alla determinazione del fabbisogno del sistema sanitario regionale, che è tradizionalmente deliberato ogni anno dal CIPE non prima di settembre. (REGFLASH) KS 100825




ABRUZZO. ECONOMIA: CASTIGLIONE,NON E’ VERO CHE L’ABRUZZO E’ IN AFFANNO

L’ASSESSORE, NELLE IMPRESE E NELLE FAMIGLIE C’E’ SOLO PIU’ PESSIMISMO (REGFLASH) Pescara, 25 ago. “I dati in possesso di Cioni e Giammarino forse sono stati male interpretati. Infatti, dalla lettura degli studi nazionali di Confcommercio e Confesercenti non solo emerge, per il 2010, una proiezione del PIL dell’Abruzzo che la indica come la prima regione del sud a far registrare una percentuale positiva, che si attesta intorno all’1%, ma risulta anche che la proiezione 2011 prevede un incremento del suo prodotto interno lordo pari al 2%, e cioè è attestato su una cifra ben al di sopra della altre regioni meridionali e sostanzialmente sugli stessi valori delle regioni del centro Italia”. Il vice presidente della Regione ed assessore allo Sviluppo Economico, Alfredo Castiglione, non vede affatto un’economia abruzzese in affanno ed in procinto di vivere un autunno tribolato. “Nonostante le gravi problematiche legate al sisma ed alla situazione della sanità – rilancia Castiglione – l’Abruzzo può permettersi di guardare con un certo ottimismo al futuro anche se il trend di crescita dell’economia, essendo limitato, non assicura certo la soluzione delle questioni sul tappeto. Ma, intanto, è inequivocabile il dato che il reddito pro capite dei cittadini abruzzesi sia pari a 21.700 euro, che è pur sempre il primo di tutto il sud”. Secondo Castiglione, “necessitano risorse sia per adeguare l’intero tessuto produttivo regionale alle richieste dei mercati internazionali che per attrarre investimenti dall’estero. In ogni caso – continua il vice presidente – da un’analisi del Cresa sul primo trimestre dell’anno in corso, l’Abruzzo ha, comunque, fatto registrare una crescita nella produzione industriale manifatturiera dell’1,6% rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno. Inoltre, in proporzione al numero degli abitanti, l’Abruzzo vanta anche la quota di consumi più alta a livello nazionale. Quindi più case di proprietà, più automobili, più beni durevoli ed anche i servizi sul territorio rispondono alle necessità degli abruzzesi, i quali lamentano meno difficoltà rispetto agli abitanti di molte altre regioni nel pagamento delle bollette. Nonostante ciò – ammette il vice presidente – nelle imprese e nelle famiglie c’è un maggiore pessimismo ed è su questo aspetto che occorre lavorare ancora molto”. Per Castiglione, “è compito della politica creare le condizioni giuste affinchè i cittadini possano tornare ad avere fiducia nelle Istituzioni. A tal proposito, mi permetto di ricordare i settori nei quali questo Governo regionale ha operato riforme importanti: artigianato, consorzi fidi e commercio mentre in autunno porteremo a termine la riforma dei Consorzi industriali e quella riguardante la legge sull’Industria”. Entro la fine dell’anno, inoltre, verranno pubblicati tutti i bandi comunitari relativi alle attività produttive che si vanno aggiungere al bando sui Poli di innovazione ed a quello inerente la misura 1.2.1 che riguarda acquisto di impianti tecnologicamente avanzati. “In particolare, – spiega Castiglione – mi riferisco ai bandi su ricerca, servizi, start up delle imprese ed a misure di sostegno al credito per un totale di circa 50 milioni di euro mentre ulteriori 32 milioni riguardano la misura 1.2.1. e 10 milioni di euro sono stati destinati al bando sui Poli di innovazione. Fondi Fas a parte, rispetto ai quali – ha assicurato – le prime tranche dovrebbero essere sbloccate ad autunno inoltrato. Non intendo, in questa sede, ripetere quanto illustrato solo pochi giorni fa dal presidente Chiodi, – conclude Castiglione – ma solo ribadire che tutti i nostri interventi, finora, sono andati nella direzione di cercare di migliorare la situazione di imprese e cittadini attraverso la riduzione degli sprechi e la limitazione delle disfunzioni burocratiche. Tutto questo garantendo, al tempo stesso, i servizi senza aumentare le imposte e senza, peraltro, avere a disposizione risorse endogene”. (REGFLASH) DR100825




Alba Adriatica. La Lega Nord Abruzzo contro il degrado urbanistico della città

Solo l’08 Luglio scorso denunciavamo tramite la stampa il pesante degrado urbanistico e ambientale della cittadina albense annunciando contestualmente una raccolta firme ancora in atto.  Era  ed è nostra intenzione testimoniare l’abbandono e lo scarsissimo controllo esistente soprattutto in ambito ecologico.

Alla luce dei nuovi e spiacevolissimi eventi ribadiamo che questa amministrazione, soprattutto il sindaco,l’assessore all’ambiente e lavori pubblici e l’assessore al turismo, avrebbero dovuto attuare  un  governo responsabile ed efficiente al fine di garantire una città , accogliente, pulita, e sicura sia dal punto di vista dell’ ordine pubblico che dalla tutela igienico ambientale.

Purtroppo così non è stato ed anzi non essendo tempestivi hanno provocato danni ingenti soprattutto alla salute pubblica. Di certo l’inchiesta in atto farà luce sull’accaduto e stabilirà le responsabilità, ma oggi pensando che in tempi non sospetti avevamo già denunciato il degrado in cui versa la cittadina e che forse se ci fosse stato più ascolto si sarebbe potuto evitare il peggio; beh questo ci indigna e ci fa proprio rabbia!

Riteniamo che non sia possibile che tutte le tragedie tocchino così per caso a questa comunità, pensiamo invece che occorrano più determinazione,  competenza e responsabilità nell’amministrare questo paese perché possa ancora ambire ad ottenere non solo i  simboli comunitari (BANDIEREA BLU), ma essere chiamata e concretamente considerata di nuovo e con dignità “Spiaggia d’argento”.

Lega Nord Abruzzo  non ha nessuna difficoltà a chiedere, come in passato, le dimissioni del sindaco e degli assessori coinvolti, come unico atto dovuto di responsabilità nei confronti dei cittadini tutti che stanno subendo danni morali e materiali per non parlare dei tanti turisti che dopo le disavventure subite, non sappiamo se torneranno a balneare  negli anni a venire.




Giulianova, La Società Giulianova Patrimonio risponde al Cittadino Governante

In riferimento al comunicato stampa diffuso da “Il Cittadino Governante”, in cui si coinvolge la “Giulianova Patrimonio” in una polemica con l’Amministrazione comunale, debbo constare ancora una volta come, è il caso di dirlo, si confondano ceci con fagioli. Per eliminare, si spera una volta per tutte, una perdurante confusione, tanto più grave se proveniente da parte di soggetti politici che pur dovrebbero possedere una conoscenza qualificata, si ribadice che una cosa è l’amministrazione Comunale, altra è la Società “Giulianova Patrimonio” s.r.l., la quale, pertanto, alcun ruolo ha avuto, né giuridicamente potrebbe averlo, nell’asta indetta dal Comune relativamente alla alienazioni dei piccoli appezzamenti cui fa riferimento la nota polemica de “Il Cittadino Governante”.

Come Presidente del Consiglio d’Amministrazione della “Giulianova Patrimonio”  sono meravigliato che ancora una volta venga impropriamente coinvolta la Società che ho l’onore di presiedere. Tale accostamento, che presenta tutti i caratteri della strumentalizzazione, forse si spiega con l’interesse del consigliere Arboretti a screditare tutto ciò che lo circonda. Peccato che in tanto inutile livore il capogruppo de “Il Cittadino Governante” dimentichi i 44 posti di lavoro che la “Giulianova Patrimonio” è riuscita a creare dando un contributo, credo significativo, in un momento caratterizzato da una forte crisi occupazionale.

Il Presidente pro tempore di “Giulianova Patrimonio S.r.l.”

Arch. Filippo di Giambattista




Angola. COOPERAZIONE: CONTINUA VISITA ISTITUZIONALE DELEGAZIONE ABRUZZESE IN ANGOLA

COOPERAZIONE: CONTINUA VISITA ISTITUZIONALE DELEGAZIONE ABRUZZESE IN ANGOLA


(L’Aquila, 24 agosto 2010) Con la posa della prima pietra del progetto di ampliamento dello stabilimento carcerario della Provincia di Huila, a Lubango, continuano gli incontri istituzionali del Presidente del Consiglio regionale, Nazario Pagano, in Angola. Il Governatore della provincia di Huila, Isaac Francisco Maria Dos Anjos, e l’Ambasciatore italiano in Angola, Giuseppe Mistretta, hanno accompagnato il Presidente Pagano durante la visita ufficiale nei centri della Provincia di Huila.

Oltre allo stabilimento carcerario, inoltre, la delegazione abruzzese ha avuto modo di visitare il centro di formazione professionale presente nel Municipio di Chibia, ultimato recentemente e per il quale la Regione Abruzzo ha contribuito con 63 mila dollari insieme all’associazione Di Martino che ne ha raccolti altri 70 mila.

Sempre nel corso della visita istituzionale, il Presidente Pagano, insieme con il Console Onorario Aldo Di Clemente, ha accompagnato una delegazione di imprenditori abruzzesi nella visita di stabilimenti industriali e siti produttivi locali. Infine, la delegazione abruzzese ha partecipato all’annuale Expò di Huila, dove lo stand abruzzese ha avuto il riconoscimento di miglior allestimento straniero.

L’Aquila, 24 agosto 2010




Giulianova. Francioni (UDC). La Giunta Regionale ha approvato lunedì 23 agosto, una delibera con la quale sono stati istituiti tre nuovi Istituti Tecnici Superiori, uno per Provincia.

La Giunta Regionale ha approvato  lunedì 23 agosto,  una delibera con la
quale
sono stati istituiti tre nuovi Istituti Tecnici Superiori, uno per Provincia.

A Chieti, area Tecnologica,  Sistema meccanica, a Pescara Sistema moda, a
Teramo Sistema agroalimentare, giustamente vista anche la vocazione della
nostra Provincia con numerose aziende Agroalimentare. Fin qui tutto OK.

La mia domanda sorge spontanea, come mai alcuni mesi fa abbiamo assistito
all’accorpamento dell’istituto Tecnico Statale di Giulianova con l’istituto
alberghiero, in quanto la legge impone questi accorpamenti legati al numero
minimo degli iscritti, di 508 alunni, poi il tutto rinviato di un anno dopo
tante proteste.

Ripetiamo a Giulianova l’Istituto Tecnico Statale esiste sin dagli inizii
del
1900, scuola dove molti giuliesi e tanti dell’intero comprensorio si sono
diplomati, per poi affrontare l’Università, di Medicina, Ingegneria, di
architettura ecc, molti si sono laureati dopo aver frequentato questo
istituto.

Non era il caso di istituire questo Istituto a Giulianova, in modo che
insieme
all’Istituto Tecnico attuale, avremmo raggiunto il numero minimo per
consentire
di rimanere a Giulianova?
Anche perchè le maggiori aziende Agroalimentari, vivono sulla costa,
Amadori,
Rolli, Quartiglia solo per citarne alcune.

Inoltre, l’ Ufficio Regionale Scolastico ha inviato una email alle scuole,
che
di nuovo propone accorpamento di ITI e IPIAS con il Di Poppa, eventualmente
una
accorpamento ci dovesse essere, dovrebbe essere fatto con il Liceo
Scientifico
per creare un polo tecnologico.

Tenuto conto che l’Assessore Regionale di riferimento Paolo Gatti ha preso
voti anche a Giulianova, nelle ultime regionali e altri contano di prenderne
alle prossime (Anche Nazionali)? Come mai solo e sempre a Teramo, e non
Giulianova?

Capogruppo UDC.

Consiglio Comunale
Gianfranco Francioni.