Roma. Ap – Commenti Le rane in parlamento di Piero Vassallo

Chieti, 9 Agosto ‘10, Lunedì , S. Emidio – Anno XXXI n. 314- www.abruzzopress.infoabruzzopress@yahoo.it – Tr.  n. 1/81


Agenzia ABRUZZOpress >>> Nazionale


Servizio Stampa – CF 93030590694 – Tel. 0871 63210 – Fax 0871 404798 – Cell. 333. 2577547  –  Dir. Resp. Marino Solfanelli


Ap – Commenti

Le rane in parlamento

di Piero Vassallo

Usciti dalla favola della rana vogliosa di diventare bue, incoraggiati dai poteri forti, approvati dal partito anti-italiano e giustificati dalle omissioni della carta costituzionale, nel parlamento italiano si agitano scompostamente alcuni psico-politicanti.

La foresta dell’insoddisfazione è agitata dal vento della megalomania. Tolto il sostegno degli articoli della costituzione scritti per promuovere lo sbocco della debolezza politica nel compromesso, il progetto che unisce la modesta qualità degli insorgenti al loro desiderio di eccellenza immaginaria, sarebbe costretto a passare per la proverbiale cura del sonno in un’attrezzata clinica svizzera.

Purtroppo la costituzione del 1948, quasi profetica anticipazione dei sussulti libertari di Basaglia, incoraggia i mediocri politicanti in corsa sulla pista dell’ambizione intrallazzante.

Le soluzioni degli urgenti problemi italiani (restauro dell’immagine dell’Italia nel mondo, ricostruzione delle città terremotate, lotta spietata e vincente alle società di malavita, uscita dell’economia nazionale dalla velenosa bolla speculativa, correzione dell’anomalia giudiziaria), soluzioni brillantemente avviate da Berlusconi, Tremonti e Maroni, è rallentata e alla fine impedita dai capricci bovini delle rane in parlamento.

Il moralismo gracida nella lingua del partito radicale, istituzione immoralista per eccellenza. Enzo Palmesano, autore dell’impietoso saggio “Gianfranco Fini – Sfida a Berlusconi” ha dimostrato, infatti, che fomite delle escandescenze da palcoscenico è l’ideologia radical chic professata dall’educatrice Elisabetta Tulliani, un’attricetta in libera uscita dall’alcova dei Gaucci (padre e figlio).

Il colpo di fulmine che si è abbattuto su Fini alla vista della fascinosa Elisabetta Tulliani ha rovesciato nel radicalismo la vocazione di un conservatore che si fregiava dell’ambita insegna dell’ordine piano (che gli fu appuntata durante una solenne cerimonia nella segreteria di stato vaticana). La psicologia contempla e ammette i colpi di fulmine e gli sconvolgimenti del cuore e della mente. La politica forse. Ma è ammissibile che a pagarne le spese siano gli interessi del paese reale? E’ tollerabile che lo scambio di amorosi sensi modifichi il quadro ideologico di una maggioranza di governo avviata al successo?

Intendiamoci: nessuno nega l’urgente necessità di allontanare i corrotti, i cialtroni e le cialtroncelle dalla scena politica italiana. Salvo che si stabilisca senza lasciare ombra di dubbio che la prima pietra non può essere lanciata da concorrenti di ruolo e che il compito di pulire non può essere affidato a una magistratura politicizzata, operante contro la politica in corso d’opera.

L’immunità parlamentare, infatti, piuttosto che un privilegio riservato agli attori era una garanzia a sostegno dell’efficienza e della continuità dell’azione politica prescelta dal popolo sovrano.

Il marasma prodotto dalle lacune costituzionali intorno ai poteri del governo e la confusione dei poteri introdotta dall’abolizione dell’immunità parlamentare, hanno promosso al ruolo di riformatore supremo un moralista temprato e scombussolato da vicende amorose, che sembrano estratte dai disinibiti-arditi programmi di Maria De Filippi.

Gli italiani pertanto si domandano: perché il governo scelto dagli elettori può essere impunemente abbattuto dai capricci inscenati da soggetti instabili?

Perché l’unica via d’uscita dall’assurda situazione in cui il vento dei capricci ha spinto il governo è costituita da nuove elezioni (da celebrare a spese del contribuente)?

Perché non si pensa a riforme che restituiscano il parlamento alle sue specifiche funzioni, abolendo le occasioni che ne fanno il luogo privilegiato dei trasformismi e degli agguati?

New York:                                                       Londra:                                                                  Milano:

Lino Manocchia, Linoman98@aol.com Emiliana Marcuccilli, emilianamarcuccilli@libero.it Alessandra Nigro alessandra.nigro@gmail.com

ABRUZZOpress è inviato ad autorità, enti, agenzie ed organi d’informazione regionali, nazionali, esteri

Articoli e notizie possono essere liberamente riprese. E’ gradita la citazione della fonte




Sant’Omero (TE). Il partito socialista della Val Vibrata è stato sempre contrario a qualsiasi forma di privatizzazione dell’ospedale di Sant’Omero

    Guido Paci
Guido Paci

La tragicommedia sulla privatizzazione si, la privatizzazione no, dell’ospedale di Sant’omero è probabilmente arrivata al capolinea. Abbiamo assistito in questi ultimi anni alla rappresentazione continua di personaggi il più delle volte pseudopolitici che forse probabilmente si sopravalutavano. Sul carrozzone del consenso elettorale, ( grazie all’ospedale Val Vibrata !! ) ci sono saliti aspiranti deputati, aspiranti sindaci ed aspiranti assessori. Tutti accumunati dallo stesso obiettivo. Quello di raggiungerlo ( propria elezione ! ) cavalcando le problematiche di questo ospedale e facendosi paladini contro la privatizzazione di questo ente. La settimana scorsa però, alla regione, c’è stato un consiglio regionale straordinario, chiesto dal centro sinistra abruzzese e molto partecipato sia dai sindaci dove sono ubicati molti ospedali che da tantissimi semplici cittadini venuti da tutta la regione. Non potete immaginare il mio stupore nel non vedere tra il pubblico non solo nessun sindaco della Val Vibrata ma sopratutto il sindaco di Sant’Omero !.E questo dice tutto su quello che ho espresso poc’anzi!. Il partito socialista della Val Vibrata è stato sempre contrario a qualsiasi forma di privatizzazione dell’ospedale di Sant’Omero e continua a sostenere che dietro a tutto ciò c’è una volontà politica molto vicina ai vari potentati economici. La soluzione che noi socialisti proponevamo e che continuiamo a proporre, è quella del potenziamento delle varie figure (primari, dottori ed infermieri ) che potrebbero rilanciare questo ospedale e farlo ritornare, come lo è stato sino ad un decennio fà, importante e conosciuto in tutta Italia, grazie alla alta professionalità di tutti i lavoratori interni all’ospedale e che faceva sì che non solo non c’èra alcuna forma di mobilità passiva ma addirittura moltissimi pazienti da tutta la penisola venivano a farsi curare nel nostro ospedale.

Guido Paci
segretario PSI Sant’Omero
componente direttivo regionale Abruzzo PSI




Giulianova. Presentata a Giulianova la legge regionale sui caliscendi.

Presentata a Giulianova la legge regionale sui caliscendi.

E’ stata presentata questa mattina presso il Circolo Nautico di Giulianova la legge regionale “Norme relative al recupero, alla salvaguardia e alla valorizzazione dei trabocchi da molo, anche detti “caliscendi” o “bilancini”, della costa abruzzese”. Presenti i consiglieri regionali Claudio Ruffini e Berardo Rabbuffo (firmatari della proposta di legge),il sindaco di Giulianova Francesco Mastromauro,  il Presidente del Circolo Nautico Marco Maria Ferrari, il vice-Presidente dell’Ente Porto Antonio Rosci e l’ex consigliere regionale (che aveva presentato analoga proposta di legge nella passata legislatura)Antonio Macera.

Per Claudio Ruffini la legge oltre ad offrire la possibilità di recuperare l’archeologia industriale dei caliscendi permette di rilanciare da un punto di vista turistico i porti di Giulianova e Pescara. “Si è voluta riconoscere la tipicità di questi luoghi e la loro funzionalità enogastronomica. Al pari dell’agriturismo dove si consumano i prodotti della terra, nei caliscendi verrà valorizzato il pescato del Mare dell’Adriatico ”.

La legge permette inoltre nei manufatti esistenti,interventi di ristrutturazione nonché l’adeguamento degli stessi in conformità delle norme igienico – sanitarie e comunque l’eventuale ampliamento non potrà essere superiore al 20 per cento della superficie coperta esistente. Sarà inoltre possibile ripristinare i caliscendi demoliti.

Il sindaco di Giulianova, Francesco Matromauro, ha sottolineato come la legge completi ed integri la vivibilità di Giulianova ponendo il suo porto non più come un’area a se stante ma come parte integrante del tessuto urbano, commerciale e turistico. “Si realizzerà una passeggiata naturale ai caliscendi che amplierà sia l’offerta turistica della nostra città che l’opportunità di utilizzare e riqualificare questi spazi”.

Il Presidente Ferrari ha invece rimarcato l’importanza dell’approvazione della legge che da tempo veniva sollecitata da più parti. Ringraziando i due presentatori (Ruffini e Rabbuffo) ha invitato tutte le istituzioni nell’andare avanti per dare attuazione alla legge e dotare il porto di tutte le necessarie infrastrutture. Invito che il sindaco di Giulianova ha raccolto favorevolmente rendendosi disponibile a stilare un Piano di Settore che vada ad individuare subito e puntualmente gli interventi necessari.

Il vice Presidente del Porto Antonio Rosci ha chiesto che la Regione Abruzzo anticipi almeno una parte dei fondi Fas , circa 200 mila euro, per la realizzazione delle infrastrutture (fognature, rete idrica e pubblica illuminazione).

Il consigliere regionale Berardo Rabbuffo coofirmatario con Ruffini della proposta di legge ha riconosciuto la bontà dell’iniziativa bipartisan che ha prodotto un ottimo risultato per i porti di Giulianova e Pescara. La legge,  grazie all’impegno comune ha avuto un breve iter per la sua approvazione, circa 5 mesi, e secondo Rabbuffo questa volontà comune può rappresentare un metodo  di lavoro utile ogni qualvolta ci siano esigenze locali da rappresentare superando le divisioni politiche.


L’Aquila, sabato 7 agosto 2010




Chieti. Intervista agli amministratori del Comune di Chieti Rag. Marco D’Ingiullo, Assessore al Demanio e Patrimonio

Chieti, 7 Agosto ‘10, Sab, S. Gaetano da Thiene – Anno XXXI n. 311 – www.abruzzopress.infoabruzzopress@yahoo.it – Tr.  n. 1/81


Agenzia ABRUZZOpress >>> Nazionale


Servizio Stampa – CF 93030590694 – Tel. 0871 63210 – Fax 0871 404798 – Cell. 333. 2577547  –  Dir. Resp. Marino Solfanelli


Ap – Enti Locali

Intervista agli amministratori del Comune di Chieti

Rag. Marco D’Ingiullo, Assessore al Demanio e Patrimonio

di Rosaria Maresca

Breve Curriculum:

MARCO D’INGIULLO nasce a Chieti il 4 aprile 1963. E’ Diplomato in Ragioneria ed è Perito Commerciale. Impiegato presso lo Studio di Consulenza Contabile Febbo, ha ricoperto l’incarico di Consigliere Comunale dal 2000 al 2010. È coniugato con due figli.

Deleghe:
Demanio e Patrimonio; Società Pubbliche Partecipate; Informatiz-zazione ed Innovazione Tecnologica; Centro Elaborazione Dati; Servizi Telefonici.

Assessore, quali sono i problemi che ha riscontrato al momento del suo insediamento e quali sono le azioni che porterà avanti?

«Innanzitutto, ho voluto iniziare il mio mandato facendo una ricognizione di tutti gli immobili del Comune. Una ditta esterna, infatti, è stata incaricata perché stilasse un inventario dei beni. Un lavoro importantissimo che ci ha permesso di scoprire – diciamo così – una “realtà sommersa”.»

In che senso? Patrimonio comunale non conosciuto?

«Non precisamente questo. Abbiamo scoperto, bensì, che il Comune possiede dei beni immobiliari il cui valore è di gran lunga superiore a quello espresso in bilancio negli ultimi anni. Dopodiché, da parte mia è scattato un lavoro capillare di controllo sugli affitti di questi locali e ho potuto scoprire che molti locatori non pagano la pigione al Comune: sono inadempienti! Sostanzialmente, quindi, in questo momento sto facendo un recupero credito.»

Lei si riferisce ad immobili dati in affitto a privati cittadini?

«Si. Il Comune possiede numerosi locali, anche negozi lungo Corso Marrucino, per esempio.»

Una situazione paradossale, non crede?

«Si, molto. Ma lo è ancor di più se si pensa che ho scoperto che ci sono altri negozi che hanno addirittura sublocato gli immobili avuti in affitto dal Comune. Sto cercando, quindi, di riportare il tutto ad una situazione di normalità.»

Intorno a quanto si aggira la percentuale di non riscossione degli affitti?

«È considerevole. Posso dirle, per esempio, che c’è un’associazione che ha circa 10.000 euro di arretrati nei confronti del Comune. In tal senso, dunque, mi sono adoperato subito con carta e penna.»

Una sollecitazione di pagamento?

«Certo! Una cosa che bisogna fare e che sto vagliando a tappeto. Il Comune è proprietario di questi immobili, ma sa quanto spende per la loro manutenzione? E per cosa spende, allora, se non ne riceve alcun beneficio?»

Per rimanere in materia, quanto spende il Comune per la manutenzione del suo patrimonio?

«Una cifra elevata. Motivo per cui, probabilmente, alcuni immobili verranno messi in vendita. È un modo anche per poter incamerare dei soldi che serviranno a sollevare il bilancio dell’Ente (non molto florido) e per poter investire, poi, lo stesso ricavato nella manutenzione dei beni storici della città.»

Mi può fare qualche esempio di immobile comunale che andrà in vendita?

«Ci sono degli appartamenti situati nella zona del Centro storico, altri appartamenti a Chieti Scalo e, poi, anche locali di ex scuole dismesse. Insieme ai dipendenti del mio settore sto facendo una ricognizione per vedere proprio questi locali sfitti e decidere, quindi, quali di essi saranno inseriti in un apposito bando. »

Ci sono anche locali di pregio?

«Per lo più locali che sono sicuramente da ristrutturare.»

Per quanto riguarda il Patrimonio Comunale, quali beni, saranno particolarmente tutelati?

>>>

ABRUZZOpress N. 310 del 6 agosto ’10                                                                                                                                    Pag

«I beni storici e quelli che fruttano risorse. Fra i beni che producono interessi, per esempio, ci sono gli appartamenti e i negozi del Centro, per intenderci, quelli che pagano regolarmente l’affitto e che creano gettito, dunque, per le casse del Comune.»

Assessore, sappiamo che l’Agenzia del Demanio Statale ha ceduto parte dei “suoi” beni agli Enti locali, lei già conosce quelli che saranno gestiti dal Comune di Chieti?

«Francamente ancora non sappiamo nulla di certo, anche perché la legge Calderoli non è ancora stata approvata. Immagino, però, che non saranno pochi.»

In una dichiarazione recente, il Presidente dell’Anci nazionale, Sergio Chiamparino, ha detto che alcuni beni che lo Stato ha ceduto ai Comuni potrebbero essere più una rogna che un investimento, lei come giudica queste cessioni?

«Non le giudico negativamente. Innanzitutto perché esse comporteranno un arricchimento immobi-liare e poi perché saranno un accrescimento in attivo del patrimonio comunale. Fra l’acquisizione di questi beni ci potrebbero essere anche dei terreni, quindi tutto di guadagnato.»

Lei ha la delega alle Società pubbliche partecipate, per intenderci “Teateservizi” e “Chieti solidale”, come sono i rapporti con questi Enti strumentali del Comune e cosa intenderà fare per il miglioramento delle stesse?

«Con “Teate servizi” abbiamo ereditato una società che va avanti ma non funziona al 100%. Stiamo cercando di progettare, un nuovo piano industriale che possa dare più solidità a questa società.»

Come?

«Creando nuovi servizi. Un fatto è certo: la società interinale che ci fornisce i dipendenti ci richiede delle somme notevoli. Un costo, all’anno, che si aggira intorno ai 250-300 mila euro. Per poter evitare questa spesa, quindi, stiamo cercando nuove opportunità per questa società, in modo da poterla rendere più stabile e non dover ricorrere all’assunzione tramite agenzia interinale.»

Assessore, lei ha anche la delega all’Informatizzazione ed all’Innovazione Tecnologica, quali sono i progetti in cantiere?

«Premesso che è un incarico che ho ricevuto da poco, sto lavorando ad alcuni progetti che si svilupperanno nei prossimi mesi ma di cui è ancora prematuro parlare.»

Nemmeno una piccola anticipazione?

«Diciamo che ci sarà qualcosa riguardante l’accessibilità informatica ai documenti dell’Ente comunale da parte dei cittadini e delle imprese e poi, sicuramente, perseguendo lo sviluppo del “Codice dell’Amministrazione digitale” si farà in modo di trasformare tutto il materiale cartaceo in digitale. Insomma, si cercherà di fare tutto a portata di click.»

Assessore, leggo dalle sue deleghe che lei si dovrà occupare anche del Centro Elaborazioni Dati, di cosa si tratta?

«Il CED – Centro Elaborazioni Dati – è un ufficio importante, perché raccoglie tutti i dati del Comune di Chieti. Attraverso di esso noi conserviamo il materiale d’archivio del Comune. Si trova vicino piazza San Giustino. A mio avviso dovremmo migliorarlo e renderlo ancora più efficiente.»

Cosa mi dice relativamente ai servizi telefonici comunali e ai piani tariffari dei cellulari aziendali?

«Le dico che ad ottobre scadrà la prima convenzione e sarà motivo di rinnovo dei piani tariffari dei nuovi telefoni aziendali. Spero, attraverso un nuovo bando, di far risparmiare qualcosa all’Ente. »

Assessore, i progetti che le sono più a cuore e sui cui punterà nei prossimi mesi?

«Innanzitutto le alienazioni (di cui le dicevo prima) di alcuni beni immobili comunali – in modo da recuperare liquidità – e poi l’investimento di questi stessi soldi nella manutenzione di altri beni, magari nella ristrutturazione di edifici più importanti. Un altro punto di mio interesse, poi, sarà quello di cercare di favorire la creazione di nuovi locali per lo svolgimento della attività amministrative.»

Come valuta i suoi primi mesi di mandato?

«Direi bene. Dopo un primo momento, in cui per me era tutto nuovo, mi sono ambientato e spero di proseguire con questo ritmo. »

Assessore, cosa ne dice di rincontrarci fra qualche mese per offrire ai cittadini un aggiornamento sul suo lavoro?

«Le dico che va bene, sono qui per questo.»

R.M.

New York:                                                       Londra:                                                                  Milano:

Lino Manocchia, Linoman98@aol.com Emiliana Marcuccilli, emilianamarcuccilli@libero.it Alessandra Nigro alessandra.nigro@gmail.com

ABRUZZOpress è inviato ad autorità, enti, agenzie ed organi d’informazione regionali, nazionali, esteri

Articoli e notizie possono essere liberamente riprese. E’ gradita la citazione della fonte




Bellante. “Elezioni Amministrative 2011”

COMUNICATO STAMPA CIRCOLO PD BELLANTE

Il Circolo del Partito Democratico di Bellante, nella riunione convocata il 30 luglio 2010 presso la propria sede ed avente ad oggetto “Elezioni Amministrative 2011”, ha deciso all’unanimità di chiedere all’attuale Sindaco Avv. Domenico Di Sabatino, la disponibilità a guidare nuovamente il centrosinistra nelle elezioni comunali del prossimo anno.

Il Sindaco, nel ringraziare per la fiducia il Partito, che ancora una volta ha dimostrato unità e compattezza, requisiti necessari per conseguire successi elettorali, ha dato la propria disponibilità a costruire un rinnovato progetto politico ed amministrativo che, in questo momento difficile per gli enti locali,  veda impegnate e valorizzate tutte le risorse del Partito Democratico di Bellante.

Con questo spirito propositivo il Sindaco insieme al Partito Democratico di Bellante, avvierà un confronto con le altre forze politiche di centrosinistra, per giungere alla definizione del programma amministrativo per la prossima legislatura.

Bellante, 7 agosto 2010                                              La Segretaria del Circolo




TERREMOTO: PAGANO INCONTRA IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE DELL’UMBRIA

TERREMOTO: PAGANO INCONTRA IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE DELL’UMBRIA

(L’Aquila, 6 agosto 2010) Il Presidente del Consiglio regionale dell’Abruzzo, Nazario Pagano, ha incontrato questa mattina a L’Aquila il Presidente del Consiglio regionale dell’Umbria, Eros Brega, con il quale ha visitato il centro storico aquilano. In occasione della visita, i due presidenti hanno rinnovato il rapporto di collaborazione istituzionale tra i due Consigli regionali e, dunque, avviate iniziative di solidarietà a favore delle popolazioni terremotate. Dopo la visita effettuata nel centro storico, il Presidente Pagano ed il collega Brega, sono stati ospiti dell’amministrazione comunale di Fontecchio.

“E’ stata una occasione per rinsaldare il rapporto istituzionale che lega la regione Umbria all’Abruzzo  – ha detto Eros Brega, Presidente del Consiglio regionale dell’Umbria –. Ho visitato il centro storico della città dell’Aquila dove ho potuto constatare personalmente le ferite ancora aperte prodotte dal terremoto, che il 6 aprile 2009 ha messo in ginocchio il Capoluogo abruzzese. Ho ribadito l’impegno e l’attenzione del consiglio regionale dell’Umbria a favore delle popolazioni terremotate e ho rinnovato al Presidente Pagano – conclude Brega –  il rapporto di vicinanza e di stima che lega le due Assemblee legislative”.

Anche il Presidente Nazario Pagano ha ringraziato il collega Brega per la visita istituzionale in Abruzzo. “Il rapporto che ci lega alla regione Umbria è solido – ha sottolineato il Presidente Pagano -. Con il Presidente Brega ci siamo impegnati ad attivare iniziative attraverso cui poter coinvolgere le due istituzioni regionali al fine di consolidare i rapporti ed avviare progetti con finalità solidaristiche a favore dei comuni presenti nel cratere sismico”.

L’Aquila, 6 agosto 2010




Tortoreto. Rimozione barche, il pasticcio del centrodestra spaventa gli amanti del mare il PD di Tortoreto : “Serve una darsena, basta improvvisazioni e favori agli amici”

Rimozione barche, il pasticcio del centrodestra spaventa gli amanti del mare il PD di Tortoreto : “Serve una darsena, basta improvvisazioni e favori agli amici”

Tortoreto, 3 agosto – Nuovo pasticcio del centrodestra di Tortoreto sulla rimozione delle barche. Il Comune di Tortoreto ha infatti scritto un’ordinanza anomala, firmata solo dall’assessore al demanio ( Federico Di Lorenzo ) e non dal Sindaco, che ha creato allarme tra gli amanti del mare proprio in piena stagione turistica.

“Le Barche con autorizzazione possono rimanere dove sono mentre le uniche imbarcazioni ad avere problemi sono i pattini” spiega il segretario del PD di Tortoreto Mauro Di Bonaventura,  “che ovviamente non possiedono le autorizzazioni in quanto non sono mezzi registrati. Allora viene da chiedersi semplicemente a cosa sia servito mettere in allarme gli amanti del mare, e dover far loro rinunciare alla sicurezza di avere il mezzo nei pressi delle abitazioni” . Il dubbio è chiaro: “ Forse l’amministrazione voleva fare un regalo a qualche amico, continuando a svendere il nostro territorio senza la voglia e la capacità di programmare il futuro”.

L’obiettivo, sottolinea il segretario del PD di Tortoreto, “non dovrebbe essere quello di ammassare le imbarcazioni in posti che diventerebbero il loro cimitero. Forse qualcuno si dimentica che molti anni fa avevamo questo problema, invece si dovrebbe realizzare una DARSENA che permetterebbe di avere a Tortoreto il luogo idoneo per le imbarcazioni contribuendo in modo determinante a far diventare la nostra cittadina un centro primario per la nautica da diporto, settore in rapida ascesa. Una grande opportunità di sviluppo economico-occupazionale, che potrebbe nascere da una consolidata programmazione degli Enti Locali Teramani e dell’Autorità Portuali, che dovrebbe trovare l’adesione a programmi PRUSST”.

Bisogna dare velocemente seguito a questa proposta, chiede il PD Tortoretano, ricordando all’amministrazione che “Tortoreto ha una storia marinara che è caratterizzante del nostro territorio e non bisogna assolutamente dimenticarlo e abbandonarlo”.




Val Vibrata. Il presidente Pompizi chiede al governatore Chiodi un incontro per parlare della scheda Fas della Val Vibrata

Il presidente Pompizi sollecita un incontro con il Governatore della Regione Abruzzo

Nereto, 05.08.2010

Il neo presidente dell’Unione di Comuni Val Vibrata, Alberto Pompizi, torna a chiedere un colloquio – già sollecitato nei mesi scorsi senza riscontro – al presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi per porre all’attenzione del Governatore la scheda Fas da 12 milioni di euro redatta dalla Città Territorio riguardante il disinquinamento del torrente Vibrata e la realizzazione di un percorso turistico, culturale e naturalistico che colleghi il mare, la collina e la montagna.

La particolarità di questa scheda Fas è data dal fatto che coinvolge 12 municipalità espressione di una popolazione di 80mila abitanti. Non è quindi un intervento di modeste dimensioni ma di particolare, oltre che di vitale, importanza per l’ambiente (la Goletta Verde ha indicato il Vibrata come uno dei corsi d’acqua più inquinati in Italia) che deve essere tutelato attraverso il ripristino di quelle condizioni igienico sanitarie del Vibrata e, di conseguenza, della fascia del mare Adriatico interessata dal comprensorio dell’Unione di Comuni.

Riuscire a fare approvare la scheda Fas vibratiana, intervenendo sul territorio, vuol dire anche offrire ai residenti e alle imprese una diversificazione di offerta del lavoro oltre che il rilancio dell’economia locale in forte crisi da diversi anni.




Giulianova. Progetto “Giulianova Acqua libera”. L’assessore Forcellese replica a “Obiettivo Comune”.

Progetto “Giulianova Acqua libera”. L’assessore Forcellese replica a “Obiettivo Comune”.

Effetto annuncio? Non appartiene alla cultura di questa Amministrazione. Quanto ai “pesci d’aprile”, credo che quelli sguazzino con gusto probabilmente nell’acquario di qualche altra forza politica”. Esordisce così l’assessore al Turismo Archimede Forcellese rispondendo alla critiche mossegli da “Obiettivo Comune” sul progetto “Giulianova Acqua libera”. “Va ricordato – dice l’assessore Forcellese – che quel progetto, lanciato come proponimento ad aprile e poi concretizzato con delibera di Giunta il 5 luglio scorso, ha avuto successivamente l’adesione della Ruzzo Reti Spa, nella persona del presidente Giacomo Di Pietro. Il quale non solo ha sposato completamente l’iniziativa partita da Giulianova, considerata un vero centro pilota, ma addirittura ha manifestato l’intenzione, proprio perché entusiasmato dall’idea, di estenderla all’intera provincia di Teramo. Ed è proprio l’ampio respiro che ha acquisito il progetto ad aver comportato una dilatazione dei tempi di realizzazione per studiare una dotazione tecnologica adeguata. Quindi – conclude l’assessore al Turismo – niente fumo ma tanto arrosto. E sarà un arrosto, per così dire, particolarmente succulento. D’altronde ogni persona di buon senso sa che per far bene le cose occorrono i tempi giusti. Indubbiamente mi sarebbe piaciuto dare a giuliesi e turisti, per questa estate, il punto acqua. Ma visto che il progetto ha assunto una valenza ancora più ampia, è accettabile aspettare un po’ di più. E poi nessuno ha mai parlato, relativamente alla realizzazione, di poche settimane. I signori di “Obiettivo Comune” potranno agevolmente accertarlo riprendendo il comunicato stampa diffuso quel 1° aprile”.




Giulianova. Ruffini presenta un’interpellanza sui Residence Cristal-Cris di Giulianova.

Ruffini presenta un’interpellanza sui Residence Cristal-Cris di Giulianova.

Il consigliere regionale Claudio Ruffini ha presentato un’interpellanza sulla situazione dei Residence Cristal e Cris di Giulianova. La proprietà delle strutture residenziali convenzionate con la Regione Abruzzo, che ospitano in particolare persone anziane, ha in questi giorni deciso in modo unilaterale e senza il preventivo confronto con le rappresentanze sindacali di ridurre le ore di lavoro (e quindi i compensi) agli addetti alle pulizie,  chiedendo inoltre alle famiglie dei malati un aumento delle rette.

“Ho chiesto di sapere se vi è stata – relativamente all’aumento delle rette per gli anziani e alla diminuzione delle ore di lavoro – una richiesta alla Regione Abruzzo da parte dei Residence Cristal-Cris in quanto trattasi di strutture convenzionate” dice Ruffini. “Mi risulta che c’è un contratto con la Regione che è stato sottoscritto nel 2010 , quindi chiedo di sapere in che maniera gli importi relativi all’aumento delle rette, approvati con una delibera di giunta regionale del 2002, possono essere autorizzati e se è possibile farlo con un contratto sottoscritto ”.

Tra le altre questioni poste nell’interpellanza è stato chiesto di conoscere se vengono rispettati dalla struttura gli standard minimi sia per il numero di dipendenti, sia per le professionalità e sia per le ore di assistenza. Inoltre se vi è la volontà della Regione di disporre con urgenza azioni ispettive, di verifica e di controllo, che accertino il livello essenziale e necessario di  prestazioni sanitarie ed assistenziali.

Secondo Ruffini vi è il rischio che a  pagare le conseguenze di detto comportamento non saranno solo le lavoratrici, che vedranno diminuire la loro busta paga, ma soprattutto gli anziani ospiti della struttura, che subiranno la riduzione dei servizi a fronte di una richiesta da parte della cooperativa di sostanziosi aumenti delle rette a loro carico e della Regione.

“I Residence Cristal e Cris si trasformeranno in una RSA-RA solo “per pensionati d’oro” dove gli anziani meno abbienti avranno difficoltà di accesso alla struttura residenziale. Va ricordato che la nuova proprietà non ha garantito il mantenimento del personale esistente presente nella struttura da anni, personale qualificato che sopratutto era garanzia della corretta assistenza agli anziani nella RSA;”  spiega Ruffini.

Al Presidente del Consiglio Regionale

Dell’Abruzzo Dott.Nazario Pagano

INTERPELLANZA

Oggetto:Situazione dei residence  Cristal e Cris di Giulianova.

Premesso che:

i Residence Cristal e Cris di Giulianova sono strutture residenziali convenzionate con la Regione Abruzzo che ospitano in particolare persone anziane;

nella struttura di Giulianova operano due società: Cris (R.A.) e Cristal (R.S.A.) che hanno posti letto accreditati per numero totale di 60;

Considerato che:

la nuova gestione (Cooperativa Quadrifoglio di Pinerolo -Torino) delle case di riposo ha deciso in modo unilaterale e senza il preventivo confronto con le rappresentanze sindacali di ridurre le ore di lavoro (e quindi i compensi) agli addetti alle pulizie,  chiedendo inoltre alle famiglie dei malati un aumento delle rette;

la gestione dell’orario e della sua organizzazione è materia di pertinenza della contrattazione aziendale, come previsto dall’articolo 9, lettera C, del contratto collettivo nazionale riguardante le Cooperative sociali ;

Verificato che:

è evidente la mancanza da parte della Cooperativa Quadrifoglio delle necessarie  relazioni sindacali improntate alla correttezza sulle materie in oggetto;

Ritenuto che:

A pagare le conseguenze di detto comportamento non saranno solo le lavoratrici, che vedranno diminuire la loro busta paga, ma soprattutto gli anziani ospiti della struttura, che subiranno la riduzione dei servizi a fronte di una richiesta da parte della cooperativa di sostanziosi aumenti delle rette a loro carico;

tale condizione comporterà inoltre un peggioramento dei servizi da erogare all’utenza ostacolando, nel contempo, a tutti gli operatori di svolgere la propria attività nel modo più efficace possibile;

Rilevato altresì che:

l’aumento delle rette per gli anziani assistiti comporterà inevitabilmente una difficoltà di accesso alla struttura residenziale per gli anziani meno abbienti, trasformando i residence Cristal e Cris in una RSA-RA solo “per pensionati d’oro”;

la nuova proprietà non ha garantito il mantenimento del personale esistente presente nella struttura da anni;

nella struttura viene a mancare l’importante figura di personale qualificato che garantiva la corretta assistenza nella RSA;

il sottoscritto consigliere regionale,

INTERPELLA

Il Presidente e l’Assessore regionale competente in materia, per conoscere:

  1. se vi è stata(relativamente all’aumento delle rette per gli anziani e alla diminuzione delle ore di lavoro)una richiesta alla Regione Abruzzo da parte dei Residence Cristal e Cris in quanto trattasi di strutture convenzionate i cui contratti sono stati  sottoscritti nel 2010;
  1. se gli importi relativi all’aumento delle rette, approvati con una delibera di giunta regionale del 2002, possono essere autorizzati con contratti scritti e se vengono rispettati gli standard sia per il numero di dipendenti/qualifiche, sia per le ore di assistenza;
  1. se vi è la volontà di disporre con urgenza azioni ispettive, di verifica e di controllo, che accertino il livello essenziale e necessario di  prestazioni sanitarie ed assistenziali;

Il  consigliere regionale

Claudio Ruffini

L’Aquila, 06 agosto 2010