MANOVRA: DI STANISLAO(IDV), IL GOVERNO ACCETTA L’ORDINE DEL GIORNO PER L’AQUILA

MANOVRA: DI STANISLAO(IDV), IL GOVERNO ACCETTA L’ORDINE DEL GIORNO PER L’AQUILA
Il Governo accoglie l’Ordine del Giorno dell’On. Di Stanislao a sostegno delle popolazioni colpite dal sisma. Di Stanislao, pertanto ha impegnato il Governo a prevedere, anche con provvedimenti di urgenza, ulteriori risorse economiche indispensabili per avviare la vera ricostruzione e consentire alle amministrazioni locali di far fronte ai debiti nel frattempo accumulati, accompagnandole con interventi finalizzati a snellire le procedure burocratiche al fine di aumentare le capacità di spesa dei fondi disponibili e a valutare l’opportunità di una completa equiparazione delle disposizioni per gli adempimenti tributari e contributivi relativi al terremoto che ha colpito la provincia dell’Aquila alle disposizioni relative agli eventi sismici avvenuti nelle regioni Marche ed Umbria del 1997 e quelli nelle province di Campobasso e Foggia del 2002, laddove si è disposta la restituzione del solo 40 per cento dei tributi e contributi sospesi. “ un atto decisamente doveroso da parte del Governo – afferma Di Stanislao – e mi auguro che tali impegni non vengano disattesi come troppo spesso ormai accade. Continuerò a monitorare il Governo perché le dichiarazioni e le promesse si tramutino in azioni concrete ed efficaci.”




Teramo. “Non sono soggetti a occupazione di suolo pubblico i passi a raso”

Non sono soggetti a occupazione di suolo pubblico i passi a raso

Il segretario Comunale di Teramo del partito dell’Italia dei Valori, Marco Di Giovanni, ritiene inopportuno  in questo momento di crisi economica per tutta l’Italia, che questa Amministrazione Comunale  di Centrodestra, distintasi a livello nazionale per gli slogan “Noi non mettiamo le mani nelle tasche degli italiani”, di aver aumentato in maniera esponenziale le tasse dei cittadini Teramani.

Infatti, questi ultimi  si sono visti recapitare aumenti in ordine alla TIA, all’ICI, alla COSAP ed infine il balzello sui Passi Carrabili.

Per quest’ultima tassa, l’IDV ritiene doveroso informare i Teramani che la Corte di Cassazione con la sentenza n. 16733/2007 ha ribadito che non sono soggetti a tassa o tariffa i c.d. “passi a raso”.

I Supremi Giudici hanno stabilito che il passo a raso, cioè senza taglio di marciapiede, listoni delimitativi o altre opere, “non determina un’occupazione visibile del suolo pubblico”, dato che “manca qualsiasi opera o manufatto realizzato su suolo pubblico”, e che “non presenta interruzioni sul marciapiede o modifiche del piano stradale che permettano, al proprietario dell’accesso, una posizione ed un uso diverso del marciapiede da quello di cui può fruire tutta la collettività”.

Pertanto, invitiamo il  Sindaco a prendere spunto da altri comuni, non applicando la tassazione  sui passi a raso, informando  meglio i cittadini Teramani e chiedendo scusa agli stessi per la mancata e cattiva informazione.

Concludendo, il Sindaco Brucchi si è dimostrato ancora una volta un buon esattore delle tasse, ed un cattivo amministratore della cosa pubblica, la smettano Lui e la sua Giunta di far pagare la propria incapacità amministrativa ai teramani.




Teramo. Simona Tavoletti, già referente politico della Sede di Alba Adriatica, a responsabile della circoscrizione Val Vibrata

In data 24 luglio u.s., si è tenuta una riunione straordinaria della Lega Nord Abruzzo della provincia di TERAMO durante la quale l’On. Marco Rondini ha disposto,  su proposta del locale coordinamento, di suddividere il territorio provinciale teramano in cinque circoscrizioni promuovendo, nell’occasione, Simona Tavoletti, già referente politico della Sede di Alba Adriatica, a  responsabile della circoscrizione Val Vibrata che comprende i seguenti comuni:

Sant’Egidio, Ancarano, Torano, Sant’Omero, Nereto, Controguerra, Colonnella, Corropoli, Martinsicuro, Alba Adriatica e Tortoreto.

“Ho accettato con entusiasmo ed orgoglio la carica  ripromettendomi di promuovere, come sempre, iniziative  legate alle tematiche più sentite nel territorio vibratiano e costiero, in modo tale da rispondere alle esigenze della cittadinanza. Non credo ai “teatrini politici” strumentali messi in atto nei periodi pre-elettorali in quanto la Lega” è sempre vicina ai cittadini, in modo costante e concreto.”




Giulianova. Un Sindaco Egocentrico. Nota di Obiettivo Comune

Che il primo cittadino di questa martoriata Giulianova fosse un po’ egocentrico se ne erano accorti tutti.

Ma che tra le sue doti ci fosse anche quella di essere un copione questo non ce lo saremmo aspettati.

E così da un “ingenuo” Ciccocelli ha tratto spunto per farsi parecchia pubblicità.

Parliamo dell’iniziativa di riunire tutti i Sindaci della provincia, comunicato (l’ennesimo) che ha elaborato dopo appena quarantacinque minuti trascorso il colloquio con il nostro consigliere comunale.

Ma il bello deve ancora venire.

Apprendiamo dal suo staff che, grazie a lui, la V Commissione consiliare della Regione Abruzzo avrebbe indetto un’apposita riunione.

Insomma, grazie alla mobilitazione di Mastromauro… tutti sull’attenti !

Abbiamo interpellato telefonicamente, nel pomeriggio di oggi, Nicoletta. Verì, consigliere regionale, che di quella Commissione è Presidente; è stato possibile grazie alla favorevole collaborazione del consigliere regionale Berardo Rabuffo (tanto per fare capire come funzionano i rapporti istituzionali).

Molto disponibile, la rappresentante ha dato risposta assai diversa.

La convocazione era stata programmata da tempo, con il coinvolgimento dei Sindaci presidenti dei rispettivi Comitati ristretti (nel nostro caso Maurizio Brucchi, Sindaco di Teramo), con invito ad allargare la partecipazione ai primi cittadini di quei territori dove insistono presidi ospedalieri (quindi anche Giulianova).

Circa l’iniziativa del Sindaco non ci pare abbia fatto cenno alcuno e, a domanda diretta, è caduta dalle nuvole.

Che aggiungere ?

Dalla parabola dei talenti… alle bugie del “de bello giuliese”.

Chissà se con il novello mastro cerimoniere riuscirà a fare di meglio ?

OBIETTIVO COMUNE




Teramo Basket. Ottimo acquisto: ecco Kevin Fletcher

Ottimo acquisto: ecco Kevin Fletcher

Firmato il nuovo centro statunitense della Banca Tercas,

con passaporto macedone

Importante arrivo alla Banca Tercas Teramo, che  ingaggia il centro statunitense, con passaporto macedone, Kevin Fletcher.

Nato a Denver l’11 gennaio 1980, alto 207 cm, fin dall’uscita dal college nel 2002 (da Colorado Springs) Fletcher milita in Europa, dapprima in Portogallo con Figueira Ginasio e Aveiro Glicinias Esgueira, poi in Polonia a Bydgoszcz e con lo Slask Wroclaw, andando sempre ben oltre la doppia cifra realizzativa media. Con lo Slask, nel 2005-06, si afferma come uno dei migliori stranieri della Fiba Europe Cup, e la stagione successiva si trasferisce in Grecia, dove con l’Aris Salonicco gioca anche l’Eurolega. Approda quindi in Russia, dove si fa apprezzare prima con l’Universitet-Yugra Surgut (11.4 punti e 6.3 rimbalzi a partita) e quindi con l’Enisey Krasnoyarsk (8.8 punti e 4.7 rimbalzi). Nell’ultimo anno difende i colori del Besiktas di Istanbul, con cui raggiunge le semifinali del campionato turco ed è protagonista di una buonissima Eurocup, chiusa con 11.1 punti e 4.7 rimbalzi in 20 minuti di impiego medio.

Coach Andrea Capobianco presenta così il nuovo arrivato: “Fletcher è un giocatore che può darci tanta sostanza ed energia, è un buon rimbalzista e sa segnare in modi diversi. Ha spirito di squadra e può giocare sia con un centro puro che con un’ala più perimetrale al suo fianco”.




Abruzzo. Linea elettrica “Villanova-Gissi” da elettrodotto Tivat-Villanova

Linea elettrica “Villanova-Gissi” da elettrodotto Tivat-Villanova

Energia elettrica importata in Abruzzo dal Montenegro?

Il WWF Abruzzo dice: “No a piani energetici impattanti”

La realizzazione della nuova linea da 380 Kw “Villanova-Gissi”, legata all’elettrodotto “Tivat -Villanova”, sta sollevando molte preoccupazioni nella popolazione abruzzese sotto il profilo ambientale. La linea che servirà l’Abruzzo dovrebbe, infatti, essere alimentata anche dall’energia proveniente da quattro dighe che il Governo del Montenegro ha intenzione di realizzare sul fiume Moraca, che alimenta il lago di Scutari, un’area  di grandissimo pregio naturalistico.

Per un’Associazione internazionale come il WWF, è doveroso denunciare che il danno maggiore e devastante sull’ambiente potrebbe avvenire non lontano da noi, nel Montenegro, dove il piano energetico nazionale prevede che siano costruite quattro dighe per la produzione di energia idroelettrica sul fiume Moraca. Il WWF segnala che la produzione di energia da fonti rinnovabili, in particolare il grande idroelettrico, non è di per sé sinonimo di tutela ambientale: tali dighe, se costruite con il piano originale (fortunatamente al momento messo in forse), avranno un impatto devastante sul bellissimo fiume Moraca e potrebbero avere un impatto pesante sul lago di Scutari, uno dei più importanti patrimoni naturali dell’intero bacino mediterraneo e uno dei cinque più importanti siti di svernamento per gli uccelli in Europa.

Secondo lanci di agenzia, il cavo servirà inoltre anche per trasportare l’energia di una centrale a carbone che l’ENEL intende realizzare in Montenegro, quindi da una centrale tra le più clima-alteranti.

Il lago di Scutari, il più grande dei Balcani, è una zona umida di importanza mondiale ai sensi della Convenzione di Ramsar. Una delle caratteristiche principali di questo lago è la variabilità stagionale del livello dell’acqua condizionato in parte da quello del suo principale affluente, il fiume Moraca. È questa variazione nei livelli delle acque del lago che determina la formazione di estesi saliceti, canneti e vaste aree di vegetazione galleggiante dove trovano ospitalità circa 1.900 specie di piante, 54 specie di molluschi di acqua dolce, 16 di anfibi, 28 di rettili, 57 di mammiferi e 281 di uccelli, tra cui il Pellicano Dalmata, simbolo del lago. L’intera zona è formata da fiumi e canyon inseriti nella rete Smeraldo, una selezione di siti nei paesi confinanti con i Paesi dell’Unione Europea ritenuti indispensabili per la protezione della Rete Natura 2000.

La partita in Montenegro sembra tutta ancora da giocare grazie anche alle pressioni fatte dal WWF e dai suoi partner locali. Qualche giorno fa il governo Montenegrino ha, infatti, pubblicamente rinunciato al piano originario, presentato a suo tempo, a causa delle numerose critiche ricevute dalle associazioni e dai cittadini montenegrini sia sul profilo economico che ambientale del progetto. Oggi, poiché il piano alternativo potrebbe essere altrettanto impattante, il WWF è ancora in allerta e monitorerà attentamente i nuovi progetti.

WWF ha inoltre richiesto ad attori chiave, come le aziende investitrici nel progetto in Montenegro (ad esempio A2A) e Terna, che in quanto gestore della rete elettrica realizzerà il progetto dell’elettrodotto Villanova-Tivat, incontri di approfondimento per avere delucidazioni sui piani e per presentare e discutere le proprie osservazioni sui progetti.
Al di là di ogni altra considerazione locale, occorre evitare che il nostro paese importi energia “a occhi chiusi” e dunque occorre verificare fino in fondo cosa si nasconde dietro ai chilowattora che dovrebbero scorrere tra le sponde dell’Adriatico. Non è giusto né morale utilizzare l’energia elettrica derivante dalla distruzione ambientale di un altro Paese, soprattutto in una condizione di tale ricchezza ambientale quale quella del Montenegro.




Pescara. Vecchi modi di gestire la sanità pubblica

Federazione Italiana Autonoma Lavoratori della Sanità

Segreteria provinciale di Pescara

Via Nazionale Adriatica Nord n° 81 – 65123 PESCARA

Tel. 339 20 32 261 – Fax 085 82 10 762

Comunicato stampa

Vecchi modi di gestire la sanità pubblica

Stamani sono arrivate comunicazioni da parte del Direttore sanitario del Presidio Ospedaliero di Penne per le attivazione degli AFO (riunificazione di più servizi e reparti per “risparmiare” sul personale) a firma del dott. Valerio Cortesi.

Le disposizioni prevedono lo spostamento di unità di personale e la conseguente riduzione di posti letto nel nosocomio pennese.

Questa iniziativa è stata prese senza che vi sia alcun atto ufficiale della regione abruzzo e della stessa ASL in merito a riorganizzazioni della rete ospedaliera – che tra l’altro è ancora in discussione – e senza alcuna considerazione dello stato dei locali ove saranno accorpate queste attività. Molti dei locali, infatti, non sono assolutamente idonei.

Questa decisione provocherà, inoltre, enorme disagio e disservizi per l’Utenza dell’intera area vestina – ma anche dai paesi limitrofi della provincia di Teramo – cui l’Ospedale fa da punto di riferimento.

Questa decisione è l’ennesima assunta senza minimamente convocare le Organizzazioni sindacali che – per legge – non solo devono essere convocate ed informate, ma sono tenute ad esprimere pareri e modifiche a qualunque attività che veda l’impiego del personale e l’organizzazione del lavoro.

Gli ultimi Direttori Generali, parliamo ormai “dall’era Cordone” in poi, non solo non ottemperano agli obblighi di legge di informazione e comunicazione con le realtà sindacali ma, nel tempo, hanno sempre più limitato anche la semplice comunicazione per arrivare – come nel caso in questione – a non informare neanche della decisione presa. La nostra Organizzazione sindacale ne ha avuto notizia dai lavoratori stessi.

Nel mentre ci riserviamo di ricorrerre alle opportune vie, anche giudiziarie, per il rispetto delle relazioni Azienda-Sindacati, non possiamo non rilevare come questo “piano” sia stato preso senza informare neanche le amministrazioni comunali dell’Area vestina ed in particolare quella del comune ove il presidio è ubicato.

Se questa iniziativa, poi, verrà fatta passare come necessaria per fronteggiare la carenza di personale dovuta alle ferie estive, è il caso di dire da subito che questa è la ennesima dimostrazione di come questa Direzione non è in grado di programmare alcunché. Le Ferie del personale non sono un atto eccezionale ed improvviso ed in tutte le nazioni vengono programmate senza ricorrerre a cancellazioni di reparto e/o di attività.

La realtà è che, invece, il personale è insufficiente e con carichi di lavoro sempre maggiori. Non si ricorre più da anni alle sostituzioni del personale che va in pensione e se non si affronta da subito questa problematica non la si risolverà certo con gli accorpamenti o le “momentanee” chiusure di reparti.

Chiediamo la immediata revoca delle disposizioni impartire e l’apertura di un tavolo di confronto


Gabriele PASQUALONE – Segretario provinciale FIALS




Chiesa di San Rocco, il Sindaco Caldarelli: “Basta con le menzogne, l’ipocrisia e le speculazioni politiche”.

Chiesa di San Rocco, il Sindaco Caldarelli: “Basta con le menzogne, l’ipocrisia e le speculazioni politiche”.

“Pronto a dimettermi se ho offeso la comunità di fedeli”

Il Sindaco di San Giovanni Teatino, Dott. Verino Caldarelli, interviene in risposta a quanto pubblicato sui quotidiani in relazione all’abbattimento della struttura che ha ospitato la chiesa di San Rocco e che lascerà spazio al nuovo centro ed al complesso parrocchiale progettato dal celebre architetto Mario Botta. “Dopo dieci anni di lavoro portato avanti all’insegna della più alta trasparenza e democrazia – dichiara il primo cittadino – si è costretti a subire per colpa dei soliti noti (gli irriducibili avversari politici), nonché di qualche altro concittadino meno noto, al quale ci è impossibile rispondere a causa del suo anonimato, campagne di stampa che lasciano immaginare, all’ignaro lettore, comportamenti da parte dell’Amministrazione comunale non solo prepotenti, ma anche dannosi per le casse municipali e per la dignità delle persone. E’ doveroso, a questo punto, ricordare che l’attuale Amministrazione, già dalla lontana primavera del 2001, sottoponendosi al giudizio popolare (in occasione delle elezioni amministrative), aveva annoverato, tra i suoi propositi fondamentali, quello della ‘riqualificazione della zona centrale del paese, con coinvolgimento della piazza San Rocco, delle strutture parrocchiali e dell’edificio della scuola elementare’; il tutto attraverso ‘un intervento sinergico rispetto all’iniziativa della Parrocchia, tendente a realizzare il nuovo complesso delle opere parrocchiali (nuova chiesa, locali per la Catechesi, l’Azione Cattolica, il Gruppo Scout, la Caritas, l’asilo, gli uffici, l’oratorio per i giovani e gli adulti, la casa canonica ecc.)‘. Non solo: anche alla vigilia della successiva tornata elettorale del 2006, sulla scia del percorso tracciato già cinque anni prima, nel programma elettorale era stata inserita, tra gli obiettivi primari, la riqualificazione del centro di Sambuceto con la realizzazione anche di una ‘piazza centrale pedonale‘. La condivisione espressa dai cittadini su questi programmi è nota a tutti – sottolinea il primo cittadino – avendo riportato l’Amministrazione proposta dal sottoscritto un risultato positivo quasi plebiscitario. Come se non bastasse – aggiunge Caldarelli – l’anno seguente (2007), sull’onda delle polemiche alimentate dagli oppositori dell’Amministrazione, è stato proposto un referendum il quale ha fornito due risultati che giova in questa sede ricordare: il primo, quello della partecipazione al voto, che non ha raggiunto neanche il 50% della popolazione avente diritto e che non può essere interpretato se non come una scarsa considerazione delle problematiche proposte dai suddetti oppositori; il secondo, quello delle urne, che hanno decretato un risultato (pari al 75%) a favore del programma di abbattimento e di ricostruzione del nuovo complesso. Detto questo sul piano strettamente istituzionale, va poi ricordato, a conferma di quanto esposto nel programma elettorale 2001, che è stata la Parrocchia/Curia, attraverso una proposta di Accordo di Programma, a prospettare la dismissione della chiesa e la cessione al Comune di tutti gli edifici/ruderi insistenti su piazza San Rocco. Lo stesso incarico di progettazione all’Architetto Mario Botta, per la costruzione di un nuovo complesso parrocchiale, non nasce da un’iniziativa dell’Amministrazione comunale, ma da una precisa volontà di Sua Eccellenza l’Arcivescovo Don Bruno Forte il quale, sul caso specifico, ha chiesto ed ottenuto in regalo l’idea ed il progetto preliminare da detto Maestro dell’architettura contemporanea e di fama internazionale. Precisato questo aspetto – prosegue il Sindaco Verino Caldarelli – la polemica potrebbe spostarsi, come di fatto è stato, sulla scelta da parte dell’Amministrazione di rinunciare all’ampia piazza pedonale, conservando al centro di essa il vecchio edificio di culto da adibire, secondo le più disparate idee, a mercato, auditorium, centro sociale ecc. Sotto questo aspetto, l’Amministrazione comunale ha avuto da un lato la ‘colpa’ di essere stata perfettamente aderente a quanto promesso ai cittadini attraverso i suoi programmi sottoposti al giudizio di questi ultimi, dall’altro la responsabilità di aver preso atto, con realismo e senza infingimenti, che ‘l’oggetto del contendere’, al di là dei rispettabilissimi ricordi e sentimenti che per la sua funzione può aver lasciato e determinato su grossa parte della popolazione, altro non era che un rudere senza contenuto architettonico e soprattutto impossibile da recuperare secondo gli standard edilizi previsti dalla normativa vigente. In questo senso, qualora ve ne fosse stato bisogno, valga quanto accertato in cantiere dall’attuale progettista e direttore dei lavori della demolizione, Ing. Adriano Canonico, in ordine alla consistenza delle fondazioni. Dalla foto fornita dallo stesso professionista, per la cronaca da sempre impegnato in opposizione a questa Amministrazione, si evince con chiarezza – spiega il primo cittadino – che la chiesa demolita non aveva fondazioni, ma presentava sotto il piano-campagna, una striscia di poco più di 10 cm di cemento, evidentemente a scopo di livellamento del terreno, sopra la quale poggiavano solo mattoni in elevazione senza soluzione di continuità. Per quanto fin qui esposto, ma anche per quanto non riportato ma sicuramente svolto nel rispetto di tutto e di tutti, l’Amministrazione sa di aver agito al meglio e per il pubblico bene. Pur tuttavia, volendo rispettare fino in fondo motivate opinioni contrarie – precisa il Sindaco Caldarelli – la stessa è ben disposta a prendere atto di eventuali critiche al proprio operato, ma solo ed in quanto testimonianti un’eventuale offesa alla comunità dei fedeli, riservando nello specifico a questa, solo a questa, e non certamente ai ‘bestemmiatori da bar’, il diritto ad esprimere la propria contrarietà al destino riservato alla vecchia chiesa. Se così dovesse essere, ovvero se la comunità dei fedeli, o parte interessante di essa dovesse dirci oggi quello che non ha detto ieri quando, non avrei nessuna difficoltà ad ammettere di avere sbagliato e, conseguentemente, a dimettermi. Mi auguro, infine, che quelle tante persone che hanno condiviso e condividono le scelte dell’Amministrazione e che fino ad oggi, per quieto vivere, hanno preferito non intervenire, facciano sentire forte la loro voce così da sopraffare quella di quei pochi attivisti politici che, solo per arrivismo e non certamente per fede religiosa, si ergono oggi a paladini della chiesa”.




Tortoreto. Lungomare di serie A e lungomare di serie Z. Protesta il PD

Lungomare di serie A e lungomare di serie Z.

Che bello il lungomare di Tortoreto: giardinetti, un nuovo parco giochi, stabilimenti aperti, gelaterie, un vigile che controlla,giardini curati, un bel palco fisso per le manifestazioni musicali, centro informazioni, è tutto perfetto !!!!

Al posto del bel palco fisso si viene colpiti dai muretti divelti o imbrattati, da una passeggiata in legno ormai semi distrutta, da giardini poco curati e spiagge sporche. E come cala la notte…. stabilimenti balneari chiusi, auto che sfrecciano e giusto qualche ragazzetto che si accontenta dei chioschi per strada, nessuna manifestazione a rallegrare un quartiere abbandonato che rischia di diventare la “villarosa” di tortoreto.

In fondo, però c’era da aspettarselo perché la causa di tutto questo sono i nuovi amministratori, che si impegnano a creare caos e disagi al traffico con mercatini inqualificanti e senza significato , che si preoccupano di creare una zona camper per aiutare “qualcuno” e non la comunità intera!! E come ciliegina sulla torta, parcheggi a pagamento anche la sera! cosi da scoraggiare quei pochi intenzionati a farsi una passeggiata fra stabilimenti chiusi.

Cosa e’ stato fatto per riqualificarla? Basta leggere il programma delle manifestazioni!

P.S. le scelte realizzate senza programmazione ecco cosa producono, guardatevi il documentario :

http://dailymotion.virgilio.it/video/xe3siu_desolazione-parcheggi-a-pagamento-t_news

Alleghiamo anche foto

· Il lungomare di sera deserto

· Il passaggio ciclo pedonale del pontile danneggiato

· Il muretti rotti

· Il verde non curato ostacola il passaggio

Tortoreto lì 20 luglio 2010

Il segretario

Mauro Di Bonaventura

Di Bonaventura Mauro

Tel. 329 6190262

Email: m.dibonaventura@gmail.com

WEB : www.pertortoreto.it




Abruzzo. CONFINDUSTRIA ABRUZZO: NOMINATI I CONSIGLIERI DELEGATI PER AREE DI ATTIVITA’

CONFINDUSTRIA ABRUZZO:

NOMINATI I CONSIGLIERI DELEGATI  PER AREE DI ATTIVITA’

La nomina dei Consiglieri Delegati, avvenuta con il sostegno del Presidente Mauro Angelucci nel corso dell’ultima riunione del massimo Organismo Direttivo di Confindustria Abruzzo, conferma un modello organizzativo volto a migliorare ulteriormente la capacità progettuale e propositiva e il livello di rappresentanza politica di Confindustria Abruzzo, attraverso l’attribuzione ad Imprenditori qualificati di specifiche deleghe politiche sulle varie materie di intervento.

Ciascun Consigliere Incaricato, quindi, avrà il compito di sviluppare e coordinare progetti e proposte di intervento sulle materie di propria competenza, da sottoporre, previa approvazione da parte degli Organi Direttivi di Confindustria Abruzzo, all’attenzione degli interlocutori -secondo le circostanze- politici, sociali ed Istituzionali competenti.

Con questo modello organizzativo – ha dichiarato il Presidente Mauro Angelucci–  Confindustria Abruzzo vuole confermare ancora una volta l’impegno e la volontà di contribuire attivamente e concretamente, attraverso l’esaltazione delle competenze e del Know How proprio del mondo imprenditoriale, alla costruzione di un progetto di sviluppo territoriale, collaborando costruttivamente allo sviluppo ed al bene comune dell’Abruzzo.

Di seguito l’elenco delle Deleghe attribuite:

Ambiente Francesco D’Alessandro (CH)

Attività Estrattive Rocco Di Marzio (CH)

Centro Studi Silvano Pagliuca (PE)

Europa e Fondi europei Ercole Cauti (TE)

Relazioni Industriali e Formazione Eugenio Marrone (TE)

Internazionalizzazione Alessandro Addari (PE)              

Infrastrutture e Logistica Giuseppe Girolimetti (ANCE)

Politiche Energetiche Pietro Pastorelli  (AQ) 

Ricerca e Innovazione Giorgio De Marzi (AQ)

Il nuovo Sistema di Deleghe per aree di attività, è completato dalle seguenti cariche di carattere Istituzionale o di Settore preesistenti:

Comitato regionale Piccola Industria                                Giuseppe Marozzi                  (TE)

Comitato regionale Giovani Imprenditori                         Mauro Barnabei                    (TE)

Consulta regionale Servizi Innovativi                                Cesare Zippilli                      (TE)

Consulta regionale Turismo                                               Dario Colecchi                      (AQ)

Consulta regionale laboratori analisi cliniche (Assolab) Francesco D’Alessandro      (CH)