Teramo. Anche la segreteria del PD sul Piano Sanitario Regionale

In riferimento al Comunicato Stampa già inviato dai Consiglieri Regionali del PD, Claudio Ruffini e Giuseppe Di Luca, il segretario provinciale del PD di Teramo, Robert Verrocchio, intende aggiungere qualche considerazione:

“Sta per essere varato un piano di riorganizzazione della rete ospedaliera fatto di lacrime e sangue per tutte le Province abruzzesi, ma – certamente per distrarre i cittadini da quelli che saranno poi i “loro” problemi – si è aperta un’inutile e sterile polemica sui presunti privilegi che Teramo avrebbe ottenuto.

Chiodi ha interesse a far passare l’idea che la nostra provincia esca rafforzata da questo piano, e in questo lo aiutano i malumori espressi da tutte le altre realtà provinciali.

Sia chiaro, invece, che Teramo non ci sta. E’ decisamente ridicolo pensare che si siano ottenuti favori e concessioni che porteranno vantaggi alla nostra provincia.

A Teramo, con questo piano, si dà di fatto il via alla privatizzazione del presidio di S. Omero e si trasformano Atri e Giulianova in Ospedali a basso livello di prestazioni, con ulteriori riduzioni delle attività e ulteriori chiusure di reparti. Tutto questo – peraltro – non è una novità, e il PD teramano ha già da tempo denunciato tale situazione, oltretutto messa in atto attraverso i soliti metodi di una destra arrogante e presuntuosa che non ha ritenuto di dover illustrare il Piano alle rappresentanze politiche tutte, prima di inviarlo a Roma.

Ma dov’è il rispetto per i cittadini? Dov’è il rispetto per le Istituzioni locali? Nessun tipo di confronto. Nessun piano dettagliato di privatizzazione del P.O. di S.Omero è stato mai illustrato.

Ancora una volta si prova a mettere i territori gli uni contro gli altri. I Presìdi di periferia stanno morendo e addirittura si cerca di far passare il concetto che Teramo ne esca bene?

Nessuna risposta ai problemi del teramano: ma vogliano far finta che non esistano liste di attesa? Che non esista la mobilità passiva? Questo Piano Operativo non tutela affatto Teramo e gli ospedali periferici anzi ne aggrava la situazione, sopratutto per quelli minori, dove i problemi legati a personale, efficienza, tecnologia, non diminuiranno ma al contrario si acutizzeranno, con le ripercussioni che peseranno come sempre sui cittadini.

Caro Presidente Chiodi, sappia che il centro sinistra non ha mai portato il territorio a questo livello di scontro.”

Teramo, 25.7.2010




Abruzzo. Il Piano Sanitario regionale

Piano Operativo: Teramo non è in festa anzi è a lutto. La battaglia non va fatta tra i territori.

“La Provincia di Teramo non è affatto contenta del Piano Operativo e non va a raccogliere in modo trasversale consensi per ottenere qualcosa.” Con questo Piano, dice Giuseppe Di Luca,  si legittima l’arrivo del privato a S.Omero e si colpisce un presidio in un’importante zona di confine che era stato un vanto della politica teramana.

“Se dobbiamo parlare di posti letto, Teramo è quella che ne ha e ne ha avuti di meno rispetto alle altre province, tanto che siamo a 3.09 per mille posti letto su una media regionale di 3.5 per mille.” aggiunge Ruffini.

Secondo i consiglieri regionali questo Piano Operativo inoltre colpisce sopratutto i tre presidi ospedalieri periferici, Atri, S.Omero e Giulianova, trasformandoli in ospedali a basso livello di prestazioni con ulteriori chiusure di reparti. La cardiochirurgia di cui si tanto parla a Teramo è il reparto più longevo dell’ospedale ed ha conosciuto e rappresentato un’eccellenza non solo per Teramo ma per l’intero Abruzzo, inoltre non ha visto aumentare nessun posto letto se non quelli che il vigente Piano Sanitario regionale gli ha assegnato.

“Critichiamo fortemente questo Piano perchè non risponde alle liste di attesa, e nel teramano non da una risposta alla mobilità passiva:nessuna contromisura, nessun intervento per ridurre i costi della mobilità passiva che nel nostro territorio sono un fenomeno allarmante. La battaglia non deve essere tra i territori ma va fatta perchè una volta per tutte in Abruzzo si riaffermi la sanità pubblica e il privato faccia il privato e non il privato assistito con i soldi pubblici. Consideriamo giusta la battaglia perchè i tagli dei posti letto si facciano alle cliniche private, se riusciamo in questo molti ospedali pubblici non chiuderanno e potranno svolgere la funzione che gli è stata assegnata. Cosa proponiamo? Secondo noi- spiegano Ruffini e Di Luca- c’è bisogno del taglio del 50 per cento ai posti letti privati per acuti. Non aveva forse detto Chiodi che acquistava dal privato solo le prestazioni che non garantiva il pubblico?C’è bisogno poi di una unica direzione regionale ovvero una asl unica con la gestione unica degli acquisti, degli appalti e della spesa farmaceutica che è andata fuori controllo. Basterebbero solo queste due cose per raggiungere facilmente l’equilibrio economico nel 2010 e far vivere tutta le rete ospedaliera pubblica in Abruzzo ivi compreso la trasformazione dei 5 piccoli ospedali in ospedali di comunità o del territorio. Questa è la battaglia che dobbiamo fare.”

Il consigliere regionale

Claudio Ruffini

Giuseppe Di Luca

L’Aquila, domenica 25 luglio 2010




Nuovo Piano Regolatore della Majella

Nuovo Piano Regolatore della Majella

Lunedì una conferenza stampa per illustrare opportunità e prospettive

Dopo un lungo percorso iniziato nel marzo 2005 si è finalmente concluso l’iter che ha portato all’ approvazione definitiva del nuovo piano regolatore esecutivo (PRE) dell’area della Majella, che darà un nuovo impulso allo sviluppo urbanistico edilizio di tipo ecocompatibile in un’area strategica e sottoposta a numerosi vincoli, come quella nei pressi della Abbazia di San Liberatore a Serramonacesca  e della stazione sciistica di Passolanciano – Majelletta.

Lunedì 26 luglio, alle ore 11, nella sala Figlia di Jorio della Provincia, si svolgerà una conferenza stampa per illustrare le nuove opportunità che si prospettano per lo sviluppo di quest’area della montagna pescarese.

Interverranno il Sindaco di Serramonacesca e vicepresidente del Consiglio provinciale, Andrea Di Meo, i progettisti Nadia Marcantonio e Assunta Ascenzo e gli esperti ambientali Mario Mazzocca e Luciano Crivelli.

Pescara, 24 luglio 2010




Abruzzo. ARRESTO CASALESI SMENTISCE ATTEGGIAMENTO PDL

Maurizio Acerbo

ARRESTO CASALESI SMENTISCE ATTEGGIAMENTO PDL

Nel congratularmi con la Guardia di Finanza non posso evitare di ricordare che quanto scoperto dagli inquirenti costituisce la migliore risposta alle corbellerie del senatore Pastore.

L’autorevole esponente del PDL abruzzese, membro tra l’altro della commissione antimafia, dichiarava lo scorso 12 giugno dopo che erano già emerse da tempo tutte le vicende della “cricca” che sulle infiltrazioni mafiose si stava creando “un gran polverone”.

Preannunciava una sua lettera al presidente della commissione antimafia  Pisanu per chiedere che si ponesse fine a queste voci.

Dall’alto della poltrona su cui sonnecchia in attesa degli ordini di Berlusconi il senatore sentenziava che “Certamente non è così, non c’è nessun elemento”.

Credo che il senatore Pastore debba delle scuse agli abruzzesi e agli aquilani e dovrebbe esaminare seriamente l’ipotesi di sue dimissioni da componente della commissione antimafia considerata la manifesta incompetenza di cui ha dato prova.

Sottolineo questo episodio, ma l’elenco delle dichiarazioni di esponenti locali e nazionali del PDL potrebbe essere interminabile, perché l’ atteggiamento di servilismo della classe dirigente del PDL abruzzese costituisce il principale ostacolo alla rinascita dell’Aquila e dell’Abruzzo.

Questo esercito di cooptati dall’alto diffonde cloroformio e rassicurazioni da mesi su qualsiasi tema che possa risultare scomodo ai vertici del loro partito-governo, mentre avrebbero il dovere di porsi alla testa della cittadinanza aquilana nella difesa del diritto alla ricostruzione.

Maurizio Acerbo, consigliere regionale PRC




PSI. NAPOLITANO: NENCINI, EQUILIBRIO E RISPETTO COSTITUZIONE NON PIACE A TUTTI

NAPOLITANO: NENCINI, EQUILIBRIO E RISPETTO COSTITUZIONE NON PIACE A TUTTI

“Anche oggi, con il suo intervento, il presidente della Repubblica ha confermato il suo essere un punto di riferimento per equilibrio e rispetto delle istituzioni e della costituzione”.

E’ il commento del segretario del Psi, Riccardo Nencini.

“Certo non piace a tutti quando coglie esattamente nel punto e definisce ‘squallida’ la vicenda della P3 e insostenibile il ritardo per alcune nomine come quella del successore del ministro Scajola. Forse per questo, con l’eccezione del ministro Gelmini che ha saputo cogliere il riferimento alla questione dei giovani e di un portavoce vicario del Pdl, nell’area della maggioranza di governo – conclude Nencini – le parole di Napolitano hanno raccolto finora solo un rimbombante imbarazzato silenzio”.




Abruzzo. La uil abruzzo accetta la proposta di Chiodi per salvare il fas

La uil abruzzo accetta la proposta di Chiodi per salvare il fas
Il Presidente Chiodi ha proposto un percorso per ripristinare i fondi fas e impegnarli tutti per lo sviluppo dopo il loro eventuale parziale utilizzo per sanare il buco di centouno milioni evidenziato dall’esame degli stati patrimoniali delle Regioni.
La proposta di Chiodi prevede che venga effettivamente realizzata la vendita degli immobili, finora rimasta sulla carta, e che i proventi siano impiegati per riprestinare il fas.
La Uil Abruzzo, che ha duramente contestato l’ipotesi di stornare pezzi di fas per il richiamo della spesa corrente della sanità, ha condiviso questa proposta di salvataggio del fas abruzzo e ha accettato di far parte del comitato proposto da Chiodi che sorveglierà che questo obiettivo venga effetttivamente conseguito.
Per la Uil Abruzzo Roberto Campo.



Abruzzo. In arrivo in Abruzzo la legge “Colata”.

In arrivo in Abruzzo la legge “Colata”.
Un sacco edilizio rovinerà per sempre la regione?
In Consiglio Regionale il blitz estivo per approvare una proposta di legge
sull’edilizia. Dieci associazioni: favorisce i talebani del cemento a
discapito dell’innovazione in edilizia.

Dieci movimenti e associazioni ambientaliste hanno denunciato in una
conferenza stampa svoltasi a Pescara il tentativo di colpo di mano
pro-cemento in corso presso il Consiglio Regionale per la discussione di un
nuovo Testo Unico per l’Edilizia.
WWF, Italia Nostra, Altura, Marelibero.net, LIPU, Marevivo, Mountain
Wilderness, Pronatura, Abruzzo Social Forum e Legambiente hanno ribattezzato
la proposta di legge “Legge Colata” per la valanga di cemento che potrebbe
definitivamente stravolgere il paesaggio e il territorio abruzzese. Un nuovo
sacco edilizio in una regione che ha una delle coste più cementificate
d’Italia e che vede le sue aree collinari e interne trasformarsi in
periferie e villettopoli prive di qualità. Tante le criticità di una legge
che, invece di trattare i problemi dell’edilizia cercando di rilanciare il
settore riqualificando i centri urbani, punta ad una profonda deregulation
che favorisce solo i costruttori più retrivi e i grandi interessi a
discapito della qualità urbana e del paesaggio. In particolare le
associazioni contestano i seguenti punti:
1)ANTENNA, ELETTRODOTTI E GASDOTTI SELVAGGI: se passasse la legge
nell’attuale formulazione la realizzazione di elettrodotti, antenne per la
telefonia, gasdotti ecc., ancorchè proposti da privati, costituirebbero
un’automatica modificazione dei piani regolatori. Quindi si tornerebbe ad
“antenna selvaggia” anche dentro i centri storici senza alcuna possibilità
di pianificare da parte delle amministrazioni comunali. E’ una norma
totalmente ingiustificata che tutela esclusivamente gli interessi dei grandi
gruppi a discapito dei cittadini.
2)PREMI DI CUBATURA COME A MONTESILVANO: riprendendo il “modello
Montesilvano” assurto alle cronache non tanto come città modello per
l’edilizia, si propone un premio di cubatura del 20% per tutte le
ristrutturazioni e nuove edificazioni, se si costruisce in classe energetica
B. E’ un regalo ai costruttori, visto che già ora e senza benefici le
aziende stanno mettendo sul mercato edifici in classe anche A, visto che li
vendono a peso d’oro. Questa norma intanto non si traduce in alcun beneficio
per i cittadini visto che i costruttori venderebbero gli edifici secondo i
prezzi di mercato per case con quelle caratteristiche. Poi farebbe annullare
gli eventuali vantaggi energetici, visto che comunque si aumentano le
cubature autorizzate.
3)SUOLO ADDIO: le norme sull’impermeabilizzazione dei suolo, invece che
contenerla, la esacerbano visto che prevede la possibilità di rendere
impermeabile il 50% del lotto. Sembrerebbe una percentuale alta ma il comma
specifica “al netto dell’ingombro dell’edificio”. Quindi, in realtà, il
comma va letto in questo modo: di quello che c’è attorno all’edificio si può
coprire con asfalto e cemento ancora la metà! Basta vedere cosa è accaduto
ai Colli di Pescara durante l’ultimo temporale, con fiumi che scendevano per
le strade, per capire l’assurdo di una norma che sarebbe tra le peggiori in
Italia.
4)LA REGIONE SI DA AL GREENWASHING: la proposta parla anche di disposizione
in materia di edilizia ecologica ma, alla fine, si limita a dire che la
Giunta Regionale “può” adottare linee guida finalizzate a promuovere lo
sviluppo sostenibile. Come “può”? Mentre le altre regioni hanno già
stabilito protocolli operativi, come ad esempio, ITACA, che sono centrali
nella programmazione edilizia, la Regione Abruzzo di fatto propone solo
vuote parole senza affrontare la questione.
5)UNA NORMA PRO-ABUSIVISMO: una norma pericolosissima perchè, di fatto,
favorisce i tentativi di abusivismo, è quella che stabilisce i criteri per
classificare le difformità in campo edilizio. Secondo la proposta sarebbero
essenziali le modifiche che porterebbero ad un incremento della superficie
utile superiore del 10% di quella autorizzata. Si tratta di una percentuale
altissima soprattutto perchè non pone limiti di superficie (ad esempio, la
regione Emilia Romagna pone comunque un limite di 300 mq). Per un
appartamento di 100 mq ciò si tramuta in un aumento di 9 mq. ma per un
centro commerciale autorizzato per 10.000 mq si potrebbero costruirne altri
999 senza che ciò costituisca variazione essenziale rispetto al progetto!
Inoltre per accertare la totale difformità di un intervento, la categoria
più grave che prevede la demolizione, bisogna superare il 20%
dell’autorizzato, anche qui senza alcun limite di superficie, oppure
superare in altezza di 2,5 metri rispett!
o a quella di progetto (anche qui senza limiti di cubatura)! Ovviamente con
limiti così alti sarà di fatto conveniente provare ad aumentare altezze e
superfici rimanendo in questi limiti così ampi, sperando di non essere
scoperti. In caso contrario al massimo si paga la penale ma già in partenza
si è sicuri di non dover abbattere l’edificio. Perchè le altre regioni, come
la Lombardia, hanno stabilito limiti estremamente più restrittivi?
6)ADDIO CAMPAGNA: in una legge sull’edilizia si introducono norme di
urbanistica e, in particolare, quelle relative alla disciplina dei suoli
agricoli. Senza fare una seria valutazione delle conseguenze nefaste
derivate dall’aver consentito nel passato di rendere edificabili i suoli
agricoli (il famigerato indice 0,03 mc su mq con lotto minimo di 1 ettaro),
con le colline abruzzesi ormai trasformate in villettopoli, la proposta
ripropone questa norma peggiorandola ulteriormente e svincolando
completamente l’edificazione dalle eventuali necessità di conduzione del
fondo da parte degli agricoltori e del programma di sviluppo aziendale.
7)SOTTOTETTI FOREVER: la norma prevede il condono perpetuo dei sottotetti ai
fini abitativi. Quindi non solo si renderebbero legali i sottotetti abusivi
nelle costruzioni già realizzate ma si autorizzerebbe anche l’utilizzo dei
sottotetti nelle nuove costruzioni (che, ricordiamo, non fanno volume). Un
provvedimento che viene spacciato per “recupero di cubature” non diminuisce
di fatto il carico edificatorio (anzi lo aumenta con le norme già viste)
senza garanzie per la qualità urbana, considerato che, tra l’altro, si rende
possibile tutto ciò anche nei centri storici.
Tanti altri codicilli contribuiscono a rendere del tutto inaccettabile
questa proposta di legge che premia a senso unico i talebani del cemento e
non le aziende e gli artigiani che vogliono puntare sulla qualità
dell’edilizia. Ad esempio, perchè non rendere obbligatorio e incentivare
l’uso del solare termico e del fotovoltaico, visto che darebbe lavoro a
tanti artigiani con immensi benefici ambientali e per i cittadini in termini
di risparmio sulla bolletta? Ovviamente per il cittadino tutto ciò si
tramuta nella perdita di valore di quei beni comuni, come suolo, paesaggio e
natura che la Regione a parole difende ma che nei fatti si propone di
offendere.
Le associazioni chiedono l’immediata sospensione dell’iter della legge al
fine di consentire un approfondito confronto che finora, probabilmente non a
caso, è mancato del tutto. Lo Statuto regionale prevede la partecipazione
dei cittadini e delle associazioni e riteniamo che un testo unico di tale
rilevanza debba essere discusso preventivamente, prima che vi siano
conseguenze irreparabili sul territorio. Le associazioni hanno numerose
proposte desunte in larga parte dalle leggi sull’edilizia delle altre
regioni che possono essere applicate facilmente in Abruzzo. Non capiamo
perchè, per ognuna delle norme sopra ricordate, l’Abruzzo debba diventare
“la peggiore della classe”.




Giulianova. Via Trieste cambia volto, nasce una Città nella Città.

Giulianova li, 23/07/10.

Via Trieste  cambia volto, nasce una Città nella Città.

Oggi sono iniziati i lavori di demolizione dell’area ex Acciaierie del Sud, ex Foma.

Dopo quelli dell’area ex Sadam anche quest’area inizia il suo percorso di bonifica, di miglioramento ambientale, di riqualificazione di tutta un’area degradata.

Da moltissimi anni si attendeva questo momento, è l’inizio della fine di un degrado ambientale, il recupero di un’altra area fatiscente e insicura.

Molti cittadini guardano con soddisfazione, l’inizio di un miglioramento della qualità della vita, potendo godere di spazi di  aree verdi , piazze e nascita di attività economiche, culturali  e residenziale.

Questo va anche a migliorare la zona in via Trieste che collegandosi con il quartiere Annunziata, diventerà un tutt’uno, e quindi verrà riqualificata  un’ intera zona che crescerà sotto l’aspetto della viabilità, sicurezza e qualità edilizia.

Anche questo era un punto qualificante del programma elettorale dei “GIULIESI”/UDC.

Il Gruppo UDC/GIULIESI di Giulianova esprime piena soddisfazione, e spera  che questo non sia l’unico evento importante, di  miglioramento di  una Città per tanti anni  è rimasta ferma e quindi possa esserci  una ripresa economica che la collettività si aspetta  da anni.

Capo Gruppo

GIULIESIUDC

Gianfranco Francioni.




“Risorse culturali e Turismo sostenibile: binomio innovativo per il rilancio turistico dell’Abruzzo” L’Aquila, 22 Luglio 2010

“Risorse culturali e Turismo sostenibile:

binomio innovativo per il rilancio turistico dell’Abruzzo”

L’Aquila, 22 Luglio 2010
La valorizzazione e la rivitalizzazione dei beni culturali, dei tratti identificativi del genius loci abruzzese sono stati al centro del dibattito che ha animato la tavola rotonda del Convegno “Risorse culturali e turismo sostenibile: binomio innovativo per il rilancio turistico dell’Abruzzo” promosso da Federturismo Abruzzo e dall’Anef Abruzzo, in collaborazione con Federtuismo Confindustria, che si è tenuto ieri, a L’Aquila, presso la Sala Conferenza di Confindustria  Abruzzo.

Il Convegno ha visto il susseguirsi degli interventi di autorevoli relatori: Patrizia Asproni, Presidente di Confcultura (Associazione degli operatori ai servizi museali), Roberto Cecchi, Segretario Generale del Ministero dei Beni Culturali, Dario Colecchi, Presidente di Federturismo Abruzzo, Roberto Corbella, Presidente di Astoi (Associazione Tour Operator Italiani), Doriano Di Benedetto, Presidente dell’ANEF Abruzzo (Associazione Nazionale Esercenti Funiviari), Mauro Di Dalmazio, Assessore allo Sviluppo del Turismo e Politiche Culturali della Regione Abruzzo, Roberto Di Vincenzo, Vice Presidente Servizi Innovativi di Confindustria Abruzzo, Giandonato Morra, Assessore ai Trasporti della Regione Abruzzo, Armando Peres, Consulente per la valorizzazione del Territorio – Presidenza del Consiglio dei Ministri, ed è stata coordinata da Antonio Colombo, Direttore Generale di Federturismo Confindustria.

La Cultura, intesa come comunità simbolica, come sistema collettivo di significato, è stata al centro del dibattito dei relatori della tavola rotonda, come motore di sviluppo per l’industria del turismo, capace di conferire autenticità alle destinazioni turistiche intese come ecosistemi naturali fruibili, culturali e antropologici.

Tra le proposte di Federturismo Abruzzo e dell’Anef Abruzzo c’è la costruzione di un progetto organico per lo sviluppo turistico in Abruzzo, capace di valorizzare il Territorio, le risorse paesaggistiche, ambientali, culturali ed architettoniche e la creazione di una rete museale della cultura, organica e coordinata, capace di raccordare le Associazioni per la valorizzazione del patrimonio dei beni culturali e paesaggistici presenti nella Regione, e la richiesta al Governo regionale di puntare su politiche di sviluppo capaci di riconoscere in questi elementi il vero giacimento dal quale estrarre le materie di base per la crescita economica del nostro territorio, dando vita ad uno stretto connubio tra promozione e valorizzazione del territorio, territorio inteso proprio come fattore determinante nella produzione della conoscenza.

Presentato nel corso dell’evento il progetto di livello internazionale della “Borsa Internazionale delle Mostre”, che vedrà la sua prima edizione a L’Aquila nel 2011, progetto che ha trovato lo strumento attuativo grazie alla costituzione di una Fondazione che, mirando a creare interazione fra i settori della cultura, del turismo e dell’innovazione, vede soci fondatori Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici, Federturismo Confindustria e Confcultura.

Nella mattina i relatori del convegno sono stati accompagnati nel centro storico della città, nei monumenti storici, archeologici gravemente danneggiati dal sima del 6 Aprile scorso, per renderli portavoce nei Ministeri di Competenza della situazione in essere, per rafforzare il loro impegno ad intraprendere azioni concrete, condivise, per la rinascita dell’Aquila.




Vacri e Francavilla, al via il campo estivo di volontariato

Vacri e Francavilla, al via il campo estivo di volontariato

Alloggeranno a Francavilla ma opereranno tra Vacri e Francavilla al mare i 14 volontari provenienti da Canada, Armenia, Germania, Spagna, Francia, Serbia, Russia, Polonia e Corea del Sud, che partecipano al campo di Volontariato Internazionale che rientra nel progetto “Mondi da amare… Tra volti, storie e biodiversità” del Circolo di Legambiente “Le Diomedee”.

Il progetto rientra nella progettazione di Perequazione Sociale della Regione Abruzzo e gode del patrocinio del Csv di Chieti, della Regione e dei comuni di Vacri e Francavilla.

Nel progetto “Mondi da amare… Tra volti, storie e biodiversità” è inserita anche la manifestazione “Tra le onde” che si svolgerà sabato 24 e domenica 25 luglio sulla spiaggia di Francavilla, in corrispondenza di via Tosti: grazie alla collaborazione di: Circolo Velico Fraglia Vela “Michetti”, Comitato Italiano Paralimpico, Federazione Italiana Vela, Associazioni locali che operano nel sociale.

Il fine settimana sarà dedicato anche ai diversamente abili e prevede uscite in mare con pedalò, barche a vela con istruttori federali FIV e CIP, laboratori didattici e giochi in spiaggia.

Il programma oggi e domani prevede: dalle 9.00 alle 12.00 iscrizione ragazzi, dalle 9.30 alle 12.00 lezioni ed uscite in mare, dalle 10.00 alle 12.30 uscite con i pedalò, dalle 10.00 alle 12.30 giochi e laboratori didattici, dalle 15.00 alle 18.00 iscrizione ragazzi, dalle 15.30 alle 18.00 lezioni ed uscite in mare, dalle 16.00 alle 18.30 uscite con i pedalò e dalle 16.00 alle 18.30 giochi e laboratori didattici .
Le uscite in mare dei ragazzi diversamente abili con accompagnatori saranno effettuate, da imbarcazioni messe a disposizione dalla F.I.V., dal C.I.P. e da Fragliavela “Michetti”. E’ prevista la presenza di: presidio medico e ambulanza, addetto alla sicurezza della balneazione, punto ristoro e ombreggio, imbarcazioni a motore per la sicurezza in mare.

La manifestazione “Tra le onde” si concluderà a Vacri domani domenica sera 25 luglio con la Festa dell’accoglienza, che vedrà come ospite il gruppo di musica popolare salentina ed abruzzese “Terre del Sud”.