Ho depositato un’interrogazione parlamentare sulle dichiarazioni del Commissario Chiodi e del Vicecommissario Cialente sull’ingente debito di 350 milioni di Euro nei fondi per l’emergenza.

Ho depositato un’interrogazione parlamentare sulle dichiarazioni del Commissario Chiodi e del Vicecommissario Cialente sull’ingente debito di 350 milioni di Euro nei fondi per l’emergenza.

Nell’interrogazione chiedo al Presidente del Consiglio come sia possibile che la gran parte delle risorse della legge 39 del 2009 sull’emergenza, dell’Europa e perfino delle donazioni sia servita per il progetto c.a.s.e.,  che oltretutto  ha dato un alloggio a 18.997 persone (sommando anche i Map e l’affitto concordato)  su 55.870 sfollati assistiti in tutto il cratere.

Ora si dice che non ci sono i soldi per pagare gli Alberghi dove sono stati ospitati gli sfollati, non ci sono le risorse per pagare i puntellamenti e non ci sono i fondi per l’autonoma sistemazione, insomma non ci sono i soldi per pagare debiti contratti durante la gestione dell’emergenza della Protezione Civile

Questi interventi non fanno parte dell’emergenza ?

E’ ora di dare risposte chiare ai cittadini, ai lavoratori, agli imprenditori che hanno eseguito i lavori.

La Protezione Civile ha inoltre lasciato le strutture sportive utilizzate come campi non ripristinandole per l’uso, come era invece previsto, consegnando, quindi, alle comunità locali un’altra incombenza economica significativa

Le nuove promesse fatte oggi, tra l’altro comunque insufficienti per fare fronte all’assenza di risorse denunciata dallo stesso Chiodi,  sono ancora solo parole.

Devono seguire i fatti. Servono certezze per il lungo periodo non si può andare avanti così affrontando ogni giorno un nuovo problema.

Serve una legge per la ricostruzione e servono risorse certe e non mance distribuite di volta in volta.

GIOVANNI LOLLI




Comuni Ricicloni: Tocco da Casauria è primo in Provincia.

Comuni Ricicloni: Tocco da Casauria è primo in Provincia.

Due progetti saranno dedicati all’abbattimento dei rifiuti

Per “Comuni Ricicloni 2010”, il rapporto sulla gestione dei rifiuti e la raccolta differenziata in Italia presentato anche quest’anno da Legambiente, Tocco da Casauria è al 57esimo posto nella graduatoria di categoria: secondo tra i comuni della Regione Abruzzo e primo nella Provincia di Pescara.

Un risultato che conforta il lavoro costante che l’amministrazione comunale e in particolare l’assessore all’ambiente e territorio Vittorio Tarquinio profondono nel cercare di anno in anno le soluzioni migliori per dare un servizio adeguato ai cittadini e promuovere la cultura del risparmio e del riciclo dei materiali di scarto.

Un risultato che è frutto anche di piccole ma significative attenzioni, dalla raccolta porta a porta al sistema di raccolta degli olii esausti e di frittura, all’utilizzo di materiale biodegradabile nella mensa scolastica.

Ora si tratta di sviluppare un serio programma di abbattimento dei quantitativi di rifiuti che ancora oggi vengono destinati alla discarica. Due progetti andranno in questa direzione.

Innanzi tutto un incentivo economico alle famiglie che affrontano l’avventura della nascita di un bimbo, alle quali saranno rimborsati 300 € qualora decidessero di sostituire (almeno in parte) l’uso dei pannolini usa e getta con quello di pannolini lavabili, ormai in commercio da anni.

Il secondo passo sarà quello di aderire alla campagna europea per l’abolizione dell’uso dei sacchi in plastica, una delle principali fonti di inquinamento dei mari. Uno sforzo che l’amministrazione intende sostenere come sempre ha fatto, ma che ormai non può più prescindere da una politica provinciale e regionale che incentivi i Comuni virtuosi e crei gli impianti adeguati.

«Il fatto che siamo in pochi ad essere premiati in Abruzzo – precisa il sindaco Riziero Zaccagnini – non è certo un vanto per la politica regionale che, piuttosto che parlare di inceneritori, dovrebbe senza indugio stanziare fondi per un’impiantistica diffusa per il riciclaggio e per la lavorazione dei rifiuti organici e scardinare il sistema semi-monopolistico  della gestione dei rifiuti sui nostri territori».




24 luglio: Carapelle Calvisio organizza la “giornata della riconoscenza”

In segno di riconoscenza“… così il Comune e l’associazione pro loco di Carapelle Calvisio hanno intitolato la giornata dedicata al ringraziamento nei confronti delle associazioni e dei Comuni italiani che hanno, a vario titolo, manifestato affetto, sostegno e solidarietà dopo il terribile evento sismico del 6 aprile 2009 che ha colpito le popolazioni dell’Abruzzo aquilano. L’iniziativa si svolgerà il giorno 24 c.m. a cominciare dalle ore 16 e 30 con l’accoglienza dei vari rappresentanti delle istituzioni sopra citate. Alla manifestazione ha dato la sua adesione anche il Capo della Protezione Civile, nonchè sottosegretario di Governo, dott. Guido Bertolaso, la cui presenza è prevista per le ore 18. L’incontro si concluderà con una conviviale nel centro di aggregazione per anziani.
“Mi è sembrato doveroso esprime il nostro apprezzamento nei confronti di chi si è adoperato concretamente e spontaneamente per la nostra comunità essendo peraltro, il nostro, il Comune più piccolo del cratere e, come tale, con maggiori difficoltà nella gestione dell’emergenza e ora del dopo terremoto”. Così Domenico Di Cesare, sindaco di Carapelle Calvisio, spiega le motivazioni che lo hanno ispirato nell’organizzazione di questa giornata. “Con il loro prezioso apporto siamo usciti serenamente dall’emergenza – ha continuato – e spero che anche nel prossimo futuro continui a verificarsi lo stesso impegno da parte dell’Italia intera nel lungo cammino della ricostruzione e dello sviluppo di questo martoriato territorio”.




Abruzzo. Riforma Consorzi di Garanzia Fidi: grande soddisfazione del mondo industriale per l’approvazione del progetto di legge regionale da parte della IV Commissione Consiliare

Riforma Consorzi di Garanzia Fidi: grande soddisfazione del mondo industriale per l’approvazione del progetto di legge regionale da parte della IV Commissione Consiliare

Soddisfazione e plauso sono stati espressi dal Presidente di Confindustria Abruzzo, Mauro Angelucci, e dall’intero sistema industriale abruzzese, per l’approvazione da parte della IV Commissione Consiliare permanente presso il Consiglio Regionale del progetto di legge -di iniziativa dell’Assessorato regionale allo Sviluppo Economico- che riforma i Consorzi di Garanzia Fidi in Abruzzo.

L’approvazione, avvenuta martedì, è giunta al termine di un lungo e faticoso iter che ha visto  la  IV Commissione Consiliare impegnata in una prima fase nell’esame del provvedimento e nel confronto con le parti sociali interessate, e in una seconda fase nella stesura di sintesi di un testo di legge che grazie agli emendamenti apportati dalla stessa Commissione contiene delle importanti modifiche migliorative anche rispetto al testo originale predisposto dall’Assessorato.

“ Quello che ne è scaturita- ha dichiarato il Presidente Angelucci- è una proposta di riforma estremamente importante e significativa per razionalizzare, rafforzare e rendere più efficiente e competitivo il sistema dei Consorzi Fidi in Abruzzo e, quindi, per facilitare l’accesso al credito da parte delle PMI abruzzesi.

Da tempo il mondo industriale sollecitava una riforma del settore che ponesse l’Abruzzo in linea con le Regioni più avanzate del Paese favorendo e premiando la crescita del sistema dei Consorzi Fidi operanti sul territorio, anche attraverso la loro aggregazione, e, quindi, la loro capacità patrimoniale e funzionale di garanzia per l’accesso al credito da parte delle PMI abruzzesi. E’ una necessità, quella della crescita del sistema dei Consorzi Fidi, ormai non più rinviabile e sollecitata anche dal sistema degli Istituti di Credito che, a fronte delle sempre più rigorose e restrittive norme sul credito imposte dagli enti di controllo, richiedevano da tempo la nascita di un sistema di Consorzi Fidi effettivamente capace di fornire, per capacità patrimoniale e funzionale, serie e reali garanzie per la concessione del credito alle PMI. In tal senso, l’attuale sistema dei Consorzi Fidi, estremamente polverizzato e sottodimensionato,  non è più in grado di dare risposte concrete alle esigenze di finanziamento delle PMI e alle richieste del mondo creditizio.

Quella che si prospetta con il progetto di riforma, invece, è un passo concreto e importante per ridare fiato ad una economia in forte crisi competitiva, quale quella abruzzese, in cui le piccole imprese soffrono sempre più la loro sottocapitalizzazione e il loro deficit di liquidità, nel quadro di un sistema relazionale con il mondo del credito sempre più difficile e restrittivo.

Degno di nota, pertanto, il lavoro della  IV Commissione Consiliare che ha apportato significativi miglioramenti alla già lodevole iniziativa dell’Assessorato regionale, in termini di premialità per i processi di aggregazione tra Consorzi Fidi, in termini di presenza e peso del mondo imprenditoriale negli organismi di gestione e controllo, e, soprattutto, in termini di definizione di dimensioni minime ottimali dei Consorzi Fidi per capacità patrimoniale e volume di impieghi.”

“L’auspicio -conclude il Presidente Angelucci – è che adesso anche il Consiglio Regionale dia seguito con estrema sollecitudine all’operato della Commissione Consiliare, approvando in via definitiva, senza apportare modifiche che ne mutino la ratio, la proposta di legge di riforma da tanto tempo attesa dagli operatori economici e finanziari della regione ”.

“Si sottolinea infine il lavoro di riforma e contenimento della spesa sanitaria intrapreso dal Presidente Chiodi e dalla Giunta regionale che – ci si auspica – non veda rallentamenti di sorta verso il recupero e la razionalizzazione del sistema sanitario. Solo così si può tornare a far crescere l’impresa ed il territorio”.




Abruzzo. Dossier “Un’altra casa?” Anche l’Abruzzo è nel dossier di Legambiente sul consumo di suolo in Italia

Dossier “Un’altra casa?”

Anche l’Abruzzo è nel dossier di Legambiente sul consumo di suolo in Italia

«L’Abruzzo rappresenta dal punto di vista del consumo di suolo un caso emblematico». Con queste parole si apre nel dossier “Un’alta casa” il paragrafo dedicato alla “regione verde d’Europa”. «Perché – continua il dossier – se i dati relativi al consumo di suolo nella regione parlano di una superficie artificiale, edilizia residenziale, commerciale ed industriale, pari a circa il 3,4% dell’intera superficie, nella realtà lo stravolgimento del paesaggio costiero realizzato dall’urbanizzazione ha creato una vera e propria barriera tra la Regione e il mare Adriatico. Apparentemente un dato basso, ma legato alla presenza dei massicci montuosi che rappresentano il 65,1% della Regione, mentre le aree di pianura, quelle più adatte alle costruzioni, sono appena l’1%!».

Inoltre, solo 10 anni fa, secondo i dati di ISPRA le aree artificiali abruzzesi erano il 2,49%, con un incremento in valori assoluti al 2006 di oltre 7 km², arrivando così al 2,56% della superficie totale. Proprio tra il 1995 ed il 2006 si è costruito in maniera ancora più intensiva sulla costa abruzzese ed in generale nella Regione; basta pensare che sono stati concessi permessi di costruire, tra tutte le destinazioni d’uso, per 17,5 milioni di metri quadrati. È importante notare come l’ultimo aggiornamento ISTAT sulla superficie edificata mostri un aumento della stessa di quasi 7% rispetto alla superficie edificata del 2001, quindi dati ancor più allarmanti, mentre contemporaneamente la popolazione residente è aumentata solo del 5,5%.

«Se si vuole uscire dalla crisi economica, bisogna mettere in campo nuove idee e politiche per i centri urbani – commenta Luzio Nelli, della segreteria regionale di Legambiente Abruzzo –   e sostituire al modello di sviluppo centrato sul mattone, che caratterizza l’Italia, un altro più moderno e attento all’innovazione energetica e tecnologica, che abbia al centro il recupero del patrimonio edilizio, fermi il consumo di suolo e dia risposta alla domanda abitativa».

Tra i fenomeni più rilevanti e drammatici prodotti da questi anni di urbanizzazione, c’è anche la crescita dissennata di seconde case sulle aree costiere e, in generale, nei territori più belli e sensibili dell’Italia. Un fenomeno che non risparmia l’Abruzzo: le costruzioni lungo la costa abruzzese vengono descritte nel dossier come un vero e proprio muro di cemento costruito in pochi anni che, prendendo in considerazione anche i progetti in corso, in breve tempo rischia di trasformarsi nella cementificazione dell’intera costa.




Giulianova. PDL: FOCE FIUME TORDINO

FOCE FIUME TORDINO

Il Consigliere Provinciale del PDL Flaviano Montebello comunica che l’Assessorato Provinciale ai Lavori Pubblici ha inviato una lettera all’Ufficio Genio Civile della Regione Abruzzo, invitando quest’ultimo a valutare la situazione fociale del fiume Tordino in merito alla presenza di una consistente barra di ghiaia che determina ostruzione al deflusso ed eventualmente valutare opportune ipotesi d’intervento.

La problematica è stata sollevata da alcuni stabilimenti balneari della zona sud di Giulianova, i quali hanno manifestato al Consigliere Montebello una forte preoccupazione per l’attuale situazione della foce del Tordino, che in caso di particolare evento atmosferico scaricherebbe verso nord una grande quantità di acqua e detriti mettendo in serio pericolo, in piena stagione estiva, l’arenile degli stabilimenti del lungomare giuliese sud.

Il Consigliere Provinciale intende ringraziare L’Assessore Elicio Romandini per il sopralluogo effettuato nella zona interessata ed in particolare per la decisione di inviare la dovuta segnalazione al Genio Civile della Regione Abruzzo.

Popolo della Libertà Giulianova




Abruzzo. Di Bastiano (PDL): soddisfazione per approvazione nuovo Regolamento del Consiglio Regionale

“Soddisfazione per l’approvazione, avvenuta ieri da parte della Commissione ‘Giunta per il Regolamento’ del nuovo regolamento interno per i lavori del Consiglio Regionale d’Abruzzo” è stata espressa dal presidente della Commissione, il consigliere regionale del PdL Walter Di Bastiano.

Il regolamento, che si compone di 164 articoli, andrà a sostituire il precedente regolamento, datato 1977, vecchio di ormai 33 anni. Una riforma a lungo attesa che, a distanza di decenni, è stata finalmente realizzata grazie al lavoro portato avanti dalla Giunta per il Regolamento e dopo un prezioso quanto continuo lavoro di approfondimento e confronto con gli impianti regolamentari delle altre Regioni.

“Possiamo dire di aver colto, in tempi oggettivamente brevi – sottolinea Di Bastiano – uno degli obiettivi indicati nel nostro programma di governo. Il tutto senza spendere un centesimo, perché non ci siamo avvalsi di consulenze esterne ma abbiamo preferito valorizzare le professionalità interne alla Regione. Malgrado il terremoto – continua il presidente della Giunta per il Regolamento – non ci siamo fermati a piangerci addosso, ma ci siamo rimboccati le maniche e con i dirigenti aquilani che compongono la Commissione ci siamo visti con regolarità a Pescara. A loro – dott.ssa Giovanna Colangelo, dott.ssa Vicentina Terio, dott.ssa Antonella Minunni, dott.ssa Francesca Di Muro e dott. Giovanni Giardino – va un ringraziamento particolare per la disponibilità e la professionalità dimostrata in una situazione per loro tutt’altro che facile”

Il nuovo regolamento, stilato “con una larga condivisione da parte di tutte le forze politiche”, sarà portato in discussione in Consiglio Regionale il prossimo 3 agosto per l’approvazione definitiva. Seguirà una fase di sperimentazione della durata di due mesi e dal 1 gennaio 2011 entrerà in vigore.

“Eventuali disfunzioni che si dovessero presentare – spiega Di Bastiano – saranno tempestivamente affrontate e corrette dalla Commissione”. Un lavoro tecnico, quello svolto dalla Commissione, ma di forte valenza organizzativa e politica. “Le competenze delle commissioni sono state rimodulate per attività omogenee e il loro lavoro sarà valorizzato – sottolinea Di Bastiano – prevedendo anche che le stesse, in alcuni casi, operino in sede deliberante oltre che referente. Se si lavora con costanza e dedizione – conclude il presidente della Giunta per il regolamento – i risultati arrivano”.




Tortoreto (TE). Tu Paghi, loro no! Manifesto di protesta del PD di Tortoreto contro il primo cittadino

Il Sindaco è il Capogruppo con delega alla viabilità sono stati fotografati mentre parcheggiano senza apporre il ticket di avvenuto pagamento per la sosta.

Hanno poi provveduto a fare l’abbonamento stagionale !!!! speriamo che almeno l’abbiamo pagato e non gli sia stato regalato.

Dopo le dichiarazioni del capogruppo sulla Tollerenza zero ? che dire abbiamo fatto un bel manifesto.

distinti saluti.


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PARTITO DEMOCRATICO

Via Sicilia,3
64018 Tortoreto Lido (TE)




Giulianova. Ma le foglie dei Platani di Via D’Annunzio dove le mettiamo? Nota dell’UDC

Sig. sindaco,
con l’avvio della raccolta differnziata “porta a porta” in via Galilei, sono
stati ritirati i vecchi cassonetti dove si conferivano i rifiuti in modo
indifferenziato e anche quelli destinati all’organico. La detta via è
caratterizzata dalla presenza di platani che, probabilmente a causa di qualche
fitopatia, perdono foglie in tutti i mesi dell’anno e poichè la SOGESA
assicura, per contratto, il servizio di spazzamento solo fino all’incrocio con
via D’Annunzio, i cittadini residenti a nord di tale via,  che per senso civico
si prestano a tenere pulita la strada, non sanno più dove conferire detto
fogliame.
Come già richiesto con altra mia interrogazione dello scorso novembre torno a
ribadire l’istanza che anche in questo tratto di via Galilei nord sia garantito
un servizio periodico di spazzamento. Non si può infatti chiedere la
collaborazione dei cittadini, indispensabile per la buona riuscita del servizio
di raccolta porta a porta, se anche il comune non fa la sua parte, provvedendo
alla pulizia dei luoghi pubblici di sua competenza.

Gianfranco Francioni
CAPOGRUPPO UDC
Comune di Giulianova.




Abruzzo. Alla Scoperta della Riserva Naturale dell’Acquabella dall’alba al tramonto…un tesoro di riserva

Alla Scoperta della Riserva Naturale dell’Acquabella

dall’alba al tramonto…un tesoro di riserva

Domenica18 Luglio,  insieme ad esperti faunistici, botanici, geologi  e archeologi, il WWF Abruzzo, con la sezione locale “Zona Frentana”, ha organizzato  all’interno della Riserva Naturale Controllata “Punta dell’Acquabella”  una giornata di studio e di ricerca.

Istituita nel 2007 con L.R. n. 5, insieme alle nuove Riserve “Grotta delle Farfalle”, “Ripari di Giobbe”, e “Marina di Vasto”,  questa Riserva con la sua falesia  rappresenta insieme alle dune della Riserva di Punta Aderci e alla Lecceta di Torino di Sangro  della omonima Riserva, un altro  esempio rappresentativo di  natura da tutelare lungo la Costa Teatina.

L’iniziativa del WWF, patrocinata  dal Comune di Ortona e svolta grazie alla collaborazione della locale associazione Acquabella, ha permesso anche la ripulitura della spiaggia e si è conclusa in serata  all’interno della pineta, a ridosso del Cimitero Militare Canadese, con una  degustazione dei  prodotti tipici della zona  e con  le suggestive melodie del coro polifonico Cromaticoro che ha iniziato e concluso l’esibizione con la dolce e struggente canzone  “L’acquabbélle” scritta da Cesare De Titta.

Interessanti sono stati i contributi degli esperti consegnati al WWF a conclusione della  giornata di studio e di ricerca sul campo.

Il naturalista Massimo Pellegrini ha esaminato la vegetazione che principalmente è rappresentata da una pineta di impianto recente e da lembi di bosco con piante termofile  anche di grandi dimensioni come il Leccio Quercus ilex e l’ Alloro Laurus nobilis che nelle zone più fresche e ricche d’ acqua lasciano il posto ad entità più mesofile come l’Olmo Ulmus minor oltre a qualche Pioppo Populus alba e Salice Salix alba.

L’esperto ornitologo Augusto De Sanctis  ha osservato e ascoltato il Picchio verde, il Picchio rosso maggiore, il Colombaccio, il Gheppio, il variopinto Gruccione (probabilmente nidificante su qualche scarpata della zona), l’Airone cenerino, lo Scricciolo ed altri piccoli passeriformi comuni. Interessante l’osservazione condotta da Federico Artizzu della Nitticora (sicuramente nidificante) alla foce del Torrente Moro.

Il geologo Silvano Agostini ha evidenziato l’importanza  di questo tratto di costa alta, bordata verso il mare da una falesia dal punto di vista geologico.

Questo  elemento del paesaggio viene  definito  geosito  di carattere geologico e geomorfologico in quanto permette di osservare  al  meglio l’evoluzione nel tempo degli ambienti marini prima dell’emersione di quest’area e la successiva evoluzione della stessa come falesia, determinata all’erosione marina tuttora in atto.

La falesia o ripa di erosione è il risultato infatti dell’azione meccanica di degrado e dell’allontanamento dei detriti da questo prodotti, da parte del mare.

La sua genesi dipende oltre che dalla tipologia  di roccia presente e dalla giacitura della stratificazione, dall’energia delle onde, dal regime delle maree e delle correnti e non ultimo dai fenomeni morfodinamici non solo attuali, ma anche precedenti, tra i quali quelli legati alle oscillazioni glacio eustatiche del Pleistocene superiore.

L’antica formazione della falesia  ripercorre anche la presenza storica e preistorica dell’uomo che è stata indagata dall’archeologa Giulia Imola.

Lungo tutta la costa dei trabocchi sono frequenti segnalazioni di materiale litico scheggiato prevalentemente in selce, attribuito ad epoca neolitica; questo materiale si trova anche sulla spiaggetta dell’Acquabella, che probabilmente corrisponde a strati appartenenti al terrazzo marino sovrastante.

Proseguendo nel tempo abbiamo i resti di una strada lastricata attribuita ad epoca romana e  sul versante della valle scavata dal fiume Moro, appena fuori la Riserva,  si possono osservare i resti delle mura perimetrali della chiesa di San Marco attribuita all’età paleocristiana, mentre  proprio alla foce del fiume Moro è stato di recente rinvenuto  un torrione di avvistamento, già segnato da Vittorio Faglia nel 1977, appartenente al  sistema di torri costiere per la difesa dai saraceni, adottata in tutto il regno di Napoli nel XVI sec..

Non si può inoltre non nominare l’importanza storica che  ha avuto quest’area durante la Seconda Guerra Mondiale: infatti sul promontorio dell’Acquabella è situato il cimitero canadese che ospita le tombe di oltre 1600 soldati alleati che morirono durante le battaglie per rompere la linea Gustav.

Dichiara Camilla Crisante, presidente del WWF Abruzzo: “ per i valori naturalistici, paesaggistici e storici così chiaramente rappresentati in  questa area,  è di importanza fondamentale  attivare al più presto possibile tutte le forme e azioni di tutela e gestionali  previste dalla legge istitutiva. La vicinanza del cimitero militare, dove riposano  tanti giovani canadesi che hanno donato la vita per la nostra libertà,  dovrà  guidare le nostre azioni future a favore della Riserva in modo da far prevalere sempre lo spirito della  pace con gli uomini e con la natura”.