Teramo. DEMOCRAZIA LOCALE E PARTECIPAZIONE: IL CASO TERAMO

Incontro – Dibattito DEMOCRAZIA LOCALE E PARTECIPAZIONE: IL CASO TERAMO

Cari Amici,

Venerdì 16 luglio si terrà l’Incontro – Dibattito “DEMOCRAZIA LOCALE E PARTECIPAZIONE: IL CASO TERAMO”, organizzato dal Partito Democratico. Aprendo la pagina dell’evento su Facebook, cliccando su invita persone a partecipare, potrete diffondere l’invito a tutti i vostri conoscenti. Quanti hanno a cuore la democrazia e il suo futuro devono sentirsi coinvolti.
Ci vediamo venerdi’ 16 luglio, alle 18, all’Auditorium di S.Maria a Bitetto in via Stazio a Teramo.

Un Caro Saluto
Mirko De Berardinis




L’Ente Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è lieto di invitare gli Organi d’Informazione alla presentazione ufficiale della propria Unità Cinofila Antiveleno.

L’Ente Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è lieto di invitare gli Organi d’Informazione alla presentazione ufficiale della propria Unità Cinofila Antiveleno.

Nell’occasione sarà effettuata una dimostrazione con simulazione del ritrovamento di bocconi avvelenati.

 

San Colombo di Barisciano, martedì 13 luglio alle ore 10.30

 

 

PROGETTO LIFE ANTIDOTO:

ENTRA IN AZIONE L’UNITÀ CINOFILA ANTIVELENO DEL PARCO

 

Assergi – Dingo, Jonai, Datcha, Maya e Karma sono i cinque cani dell’Unità Cinofila Antiveleno di cui il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga si è dotato, grazie al progetto europeo Life Antitodo. Di razza pastore belga malinois, labrador e border collier, sotto la guida di due conduttori, nella mattinata di martedì 13 luglio, alle ore 10.30 presso il Centro di Ricerche Floristiche dell’Appennino, nelle vicinanze dell’Orto Botanico dell’Ente, i cani daranno una dimostrazione della loro capacità nella ricerca di bocconi avvelenati.

La circostanza costituirà l’occasione per una conferenza stampa di presentazione ufficiale dell’Unità Cinofila Antiveleno del Parco, salutata dalla presenza del Direttore dell’Ente, Marcello Maranella, di rappresentanti del Corpo Forestale dello Stato, che gestisce l’Unità Cinofila insieme all’Ente Parco, di svariate Istituzioni territoriali e dei partner stranieri del progetto: la Junta de Andalucia (dove i cani sono stati addestrati) e il Governo dell’Aragona.

Da notare, a sottolineatura dell’importanza dell’evento e del significato che assume a livello nazionale l’esistenza dell’Unità Cinofila Antiveleno del Parco Gran Sasso Laga, che anche Francesco Petretti, il noto studioso e documentarista della trasmissione televisiva Geo & Geo, martedì sarà a Barisciano per filmare i cani in azione.




Ronde illegittime se si occupano di disagio sociale

Chieti, 10 Luglio ‘10, Sabato, S. Ruffina – Anno XXXI n. 264 – www.abruzzopress.infoabruzzopress@yahoo.it – Tr. Ch n. 1/81


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Ap – Commenti

Ronde illegittime se si occupano di disagio sociale

di David Ferrante

Con la sentenza 24 giugno 2010, n. 226, la Corte Costituzionale ha bocciato parte del comma 40 dell’art. 3, della legge 94/2009: le ronde civiche possono segnalare alle forze dell’ordine situazioni che potrebbero arrecare danno alla sicurezza urbana ma non quelle di disagio sociale.

Il comma in questione recita: «I sindaci, previa intesa con il prefetto, possono avvalersi della collaborazione di associazioni tra cittadini non armati al fine di segnalare alle Forze di polizia dello Stato o locali eventi che possano arrecare danno alla sicurezza urbana ovvero situazioni di disagio sociale». La sentenza della Consulta, pronunciatasi sui giudizi di legittimità costituzionale promossi dalle Regioni Toscana, Emilia-Romagna e Umbria, «dichiara l’illegittimità costituzionale dell’art. 3, comma 40, della legge 15 luglio 2009, n. 94 (Disposizioni in materia di sicurezza pubblica), limitatamente alle parole “ovvero situazioni di disagio sociale”».

Secondo la Corte, le situazioni di disagio sociale rientrano negli interventi di politica sociale riconducibili alla materia dei servizi sociali di competenza legislativa regionale residuale. I sindaci, quindi, potranno continuare ad avvalersi dell’aiuto delle ronde civiche che non dovranno, però, occuparsi di disagio sociale.

Le associazioni di osservatori volontari, regolamentate dal Decreto ministro dell’Interno 8 agosto 2009, Determinazione degli ambiti operativi delle associazioni di osservatori volontari, requisiti per l’iscrizione nell’elenco prefettizio e modalità di tenuta dei relativi elenchi, potranno continuare a segnalare, come qualsiasi altro comune cittadino, anomalie che potrebbero ledere la sicurezza urbana e i sindaci, che ritenessero insufficienti otto corpi di polizia professionale (Polizia Municipale, Arma dei Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Corpo Forestale, Polizia Penitenziaria, Polizia Provinciale, Capitaneria di Porto) che controllano la sicurezza dei cittadini, potranno avvalersi della loro collaborazione.

New York:                                                              Londra:                                                                    Milano:

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Abruzzo. Agli abruzzesi primo posto per consumo cibo

Agli abruzzesi primo posto per consumo cibo

Ciampoli: segno di tradizione alimentare e bisogno di sicurezza

“Ricoprire il primo posto tra le regioni italiane per l’acquisto di prodotti alimentari è un segno evidente dell’importanza che il popolo abruzzese dà all’alimentazione”. E’ il commento di Simone Ciampoli, direttore Coldiretti Abruzzo, in riferimento all’analisi sui consumi 2009 effettuata dalla Confederazione nazionale sulla base dei dati Istat sui consumi 009. L’analisi attribuisce alle famiglie abruzzesi una spesa per la tavola del 40% in più di quelle trentine per posizionarsi al top della classifica italiana con 530 euro al mese per il solo acquisto di alimenti e bevande. “Segno che le difficoltà economiche e la crisi in corso non frenano il bisogno di una alimentazione corretta” sottolinea Ciampoli, che ricorda che la spesa media mensile per famiglia italiana è stata stimata di 461 euro al mese “inoltre, la Coldiretti sta promuovendo in Abruzzo una solida opera di sensibilizzazione, soprattutto a partire dalle scuole dove abbiamo intrapreso numerosi progetti di educazione alimentare”.

In merito ai risultati generali dell’ analisi sui consumi, la Coldiretti sottolinea che in Italia la tavola è una componente importante della spesa familiare della quale assorbe in media ben il 18,9 per cento delle risorse ed è la prima voce di spesa nelle regioni del sud (Campania, Calabria, Basilicata e Puglia) e seconda dopo l’abitazione in tutte le altre. La situazione – precisa l’organizzazione – varia tuttavia notevolmente da Nord a Sud nelle diverse regioni, dall’importo minimo di 381 euro al mese in Trentino Alto Adige, 394 in Valle d’Aosta, 398 in Friuli Venezia Giulia, 412 in Basilicata, 420 in Sicilia, 426 in Sardegna, 440 in Calabria, 442 in Emilia Romagna, 445 in Toscana, 446 in Veneto, 470 in Liguria e Lombardia, 476 in Piemonte, 478 in Puglia, 479 in Molise, 482 nelle Marche, 485 nel Lazio, 502 in Umbria e Campania e, come si diceva, 530 in Abruzzo. In media la maggiore percentuale della spesa è destinata all’acquisto nell’ordine di carne, frutta e ortaggi, pane e pasta, latte e formaggi, bevande, pesce, zucche e caffè.

Nonostante le difficoltà economiche quasi nove italiani su dieci (87 per cento) non rinunciano alla qualità della spesa alimentare secondo l’analisi della Coldiretti sui dati Istat sui consumi dei cittadini nel 2009. La percentuale di famiglie – rileva la Coldiretti – che ha dichiarato di aver diminuito nel 2009 la quantita’ e/o la qualita’ dei prodotti alimentari acquistati rispetto all’anno precedente e’ pari al 35,6% e, tra questi, il 63% ha dichiarato di aver diminuito solo la quantita’, mentre solo il 15% di aver ridotto, oltre alla quantita’, anche la qualita’. La ricerca della qualità dei prodotti alimentari rimane una priorità anche in periodi di crisi, per effetto della necessità di garantirsi cibi sicuri di fronte al ripetersi degli scandali alimentari. L’ultimo esempio è quello della mozzarella blu contaminata prodotta in Germania e venduta in tutta Europa con nomi italiani a prezzi bassi nei discount alimentari.

“Solo la settimana scorsa, 150 imprenditori agricoli abruzzesi si sono recati a presidiare il valico del Brennero e il porto anconitano nella mobilitazione nazionale Coldiretti per garantire a tutti il diritto all’informazione sui cibi che si acquistano ed impedire che venga spacciato come Made in Italy” conclude Ciampoli “si deve evitare che dall’estero arrivino, anche in Abruzzo, prodotti di bassa qualità con marchi che richiamano realtà regionali e italiane a danno della nostra agricoltura e dei nostri consumatori”.

SPESA A TAVOLA DELLE FAMIGLIE PER REGIONE EURO/MESE

Regione Euro
Abruzzo 530
Campania 502
Umbria 502
Lazio 485
Marche 482
Molise 479
Puglia 478
Piemonte 476
Lombardia 470
Liguria 470
Italia 461
Veneto 446
Toscana 445
Emilia-Romagna 442
Calabria 440
Sardegna 426
Sicilia 420
Basilicata 412
Friuli-Venezia Giulia 398
Val d’Aosta 394
Trentino-Alto Adige 381

Fonte: Elaborazione Coldiretti su dai Istat 2009




Lo scandalo di Valle Cena di Lentella (CH), Luglio 1995

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Ap – Scandali

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Lo scandalo di Valle Cena di Lentella (CH), Luglio 1995

Quando le manette cinsero i polsi di Dante Domenico Di Marzio

L’uomo che Remo Gaspari volle alla presidenza della Cassa di Risparmio

È il 9 luglio 1995, il quotidiano IL TEMPO di Roma, nella prima pagina della edizione abruzzese, reca un articolo del giornalista Giuseppe Forte che sconvolge l’opinione pubblica:

“VASTO – In manette il presidente del Tar Lazio, l’imprenditore Di Marzio, e altri …

Rifiuti & mazzette, sette arresti eccellenti”

Tra le “eccellenze”, c’era Dante Domenico Di Marzio, geometra, imprenditore del calcestruzzo, di cui non si conoscevano particolari capacità manageriali né competenze economiche specifiche, è il personaggio molto discusso che Remo Gaspari volle alla presidenza della Cassa di Risparmio. Lo scandalo di cui riferisce il quotidiano romano – ancora vivo nel ricordo degli abruzzesi, dopo 15 anni – è quello dell’inceneritore di Valle Cena nel Comune di Lentella (CH), che ebbe per protagonisti varie personalità, tra i quali un giudice e noti personaggi della regione.

Ecco cosa scrisse IL TEMPO:

«VASTO – Che sarebbe stato un luglio molto «caldo», non solo climaticamente parlando lo si sapeva. Ma il calore sprigionato dall’adozione, da parte della magistratura vastese, dei provvedimenti restrittivi .con i quali si contestano i reati di abuso d’ufficio e corruzione ad imputali «eccellenti», quale può essere un presidente di se­zione del TAR, ha «sciolto» non solo Vasto ma anche altre città abruzzesi e la capitale. L’altra notte 4 carabinieri della locale compagnia, in perfetta sinto­nia, hanno provveduto a far scattare le manette ai polsi di Raffaele Juso, Presidente della prima sezione bis del TAR del Lazio;  Antonio Prospero, sinda­co di Vasto per ben 13 anni ed attuale presidente del Consor­zio di Bonifica; Ernesto Talone, noto commercialista teatino; Dante Domenico Di Marzio, noto imprenditore che la legato la sua figura ad una lunga presidenza ai vertici della Cassa di Risparmio della Provincia di Chieti; Benito Leoci, docente universitario a Bari e progettista. Per altri due personaggi, Leone De Liberato, ex assessore all’ecologia del Comune di Vasto, e per Anna Chiara Danieli, esponente di una nota famiglia friulana che opera nel settore degli impianti ecologici – già implicata nel ’93 in una vicenda analoga a Mantova – il magistrato, il Gip Guido Campli, ha disposto gli arresti domiciliari.

«Al termine di lunghe indagini, di accertamenti, verifiche ed intercettazioni telefoniche i magistrati sono venuti nella convinzione che l’appalto per l’assegnazione dei lavori per la costruzione del modernissimo impianto di Località Valle Cena di Capello (ndr – non ancora attivato, nonostante sia pronto da molto tempo, per la mancanza di un impianto soft-ware) è sta­to «pilotato» per fare in modo che ad aggiudicarselo fosse raggruppamento di imprese formato dalla Da Ceco Danieli Ecologia S.p.A., di Udine e la Domenico Di Marzio di Chieti. Non solo. Oltre a pilotare la gara vi sarebbe stata anche la spartizione del 5% dell’intero Importo, 24 miliardi dal Fers, ovvero circa un miliardo e mez­zo di lire, da dividere facendo ricorso ad un «esperto» del settore qual era l’avv. Fabrizio Fabrizi. E proprio andando a scrutare tra le carte dello studio di Fabrizi gli investigatori avrebbero rinvenuto tante e tali prove da convincersi degli intrallazzi spartitori portati avanti. In quello studio sarebbero state stilate le delibere portate, poi, dal prof. Leoci, all’esame dell’Assemblea Generale del Consorzio intercomunale. Probabilmente la morte di Fabrizi ha fatto saltare qualche meccanismo nella divisione della torta. Nell’inchiesta figurano anche altri personaggi  come Piero Cerasoli, Rinaldo Marforio, Claudio Levorato, Armando Fantinelli e Gianni Montorsi (ndr – al momento non si conosce il ruolo avuto nella vicenda), che, però, potrebbero chiarire ai magistrati alcuni aspetti inquietanti di questa storia, come la presenza della «Manutencoop», una società definita dagli inquirenti vicina alle «Coop. Rosse», che avrebbe potuto percepire qualche tangente.(…) »

Tutti confessarono, furono scarcerati, rinviati in giudizio ma mai processati, perché le loro cause “andarono” in prescrizione…

L’Avv. Fabrizi, l’uomo che sapeva troppo, fu assassinato, una notte, in Pescara.

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L’Aquila. Caso Finmek, interviene Lolli

in relazione all’approvazione dell’emendamento sulla proroga della cassa integrazione per i lavoratori Finmek di L’Aquila e Sulmona


Grazie all’impegno dei lavoratori, dei sindacati e dei parlamentari abruzzesi che, unitariamente, hanno lavorato per il raggiungimento di questo obiettivo è stato approvato, all’interno della discussione sulla manovra economica al Senato,

l’ emendamento che proroga per sei mesi la cassa integrazione per i lavoratori Finmek dell’Aquila e di Sulmona

E’ una buona notizia che va accolta con soddisfazione.

Sono consapevole, naturalmente, che questa proroga non risolve il problema dei tanti lavoratori coinvolti ma è certamente un passo avanti che concede a tutti gli attori in campo altro tempo per dare vita a soluzioni stabili e certe

L’Approvazione dell’emendamento dimostra, ancora una volta, che quando si lavora unitariamente per il proprio territorio i risultati possono essere raggiunti




Milano. EKK. L’ABRUZZO IN SINTESI CONQUISTA MILANO

EKK. L’ABRUZZO IN SINTESI CONQUISTA MILANO

Presentato in Lombardia il primo progetto

che unirà in un solo luogo le migliori espressioni dell’Abruzzo:

ospitalità, prodotti tipici, verde ed enogastronomia.

La cantina storica Santangelo, ai piedi dello splendido borgo di Città Sant’Angelo (Pe) si trasforma in polo delle eccellenze d’Abruzzo grazie ad un mercato delle tipicità, ad un ristorante, ad un laboratorio del gusto e ad un centro vivaistico di oltre 6mila metri quadrati.

È questo Ekk. Il progetto innovativo, già presentato in Abruzzo pochi mesi fa, ha conquistato anche la stampa milanese giovedì 8 luglio presso il ristorante abruzzese “Il Capestrano” di Milano. «Si tratta di un progetto ambizioso che vuole far conoscere la nostra regione in modo qualificato, immediato e innovativo – ha spiegato Umberto Febo, l’imprenditore florovivaistico che ha pensato tutto questo – Su una superficie di 10.000 mq coperti troveranno spazio ben 6 attività unite dagli stessi comuni denominatori: la tradizionale ospitalità, il tempo libero e il mangiar bene».

Durante la presentazione Claudio Ucci, responsabile marketing Ekk, ha illustrato il lavoro nel dettaglio partendo dal significato del nome. “Ekk”, che in dialetto abruzzese significa “ecco qui”, è stato infatti scelto per indicare che, in un unico luogo, si può trovare realmente l’Abruzzo in sintesi. Le attività saranno Ekk Hotel, Ekk Tipico d’Abruzzo, Ekk Ristorante, Ekk Garden, Ekk Cafè, Ekk Centro Business. Sebbene autonome, tutte saranno strettamente correlate. Ekk Garden, ad esempio, diverrà il centro di un nuovo polo turistico, quello florovivaistico, che fra l’altro proporrà agli amatori corsi per impostare un giardino pensile, curare un orto da balcone o apprendere i segreti della coltivazione dei fiori. Ekk Hotel apparterrà invece alla catena Ecoworldhotel e sarà unico, non solo per il rispetto dell’ambiente, ma anche per aver fatto rivivere la cantina rendendola un luogo di ospitalità. Un esempio su tutti: le camere saranno ospitate nelle vecchie cisterne di cemento della cantina Santangelo e ogni locale sarà frutto del recupero dei luoghi dove, un tempo, nasceva il vino. Ekk Tipico d’Abruzzo ospiterà poi il mercato permanente del prodotto tipico che farà scoprire al pubblico prodotti dell’eccellenza abruzzese, suddivisi per singola provincia. Sarà quindi dato rilievo al singolo territorio e alla sua produzione. Per meglio orientare l’acquirente, il personale sarà “formato” direttamente anche dai produttori e diventerà un vero e proprio consulente dei prodotti e dei loro abbinamenti. «Stiamo ricevendo tantissime adesioni da parte dei produttori – spiega Tino Fortunato Di Sipio, gastronomo ed esperto di produzioni tipiche agroalimentari – Su oltre 600 realtà locali si arriverà alla scelta di 140, in base alla tipicità del prodotto e della sua lavorazione». Ekk Ristorante ospiterà invece corsi di cucina, serate a tema e veri e propri spettacoli culinari, come la Panarda. Proprio questa cena medievale abruzzese è stata scelta per presentare Ekk a Milano. Sessanta portate, musica e rime hanno accompagnato una serata che verrà ricordata, introdotta da Mimmo D’Alessio e eseguita magistralmente da oltre 15 chef e più di 15 camerieri provenienti dai ristoranti abruzzesi “L’angolino sul mare” di Francavilla, “La lanterna” di Cepagatti, “Degusto” di Spoltore, “S. Eufemia” di Fara Filiorum Petri e “Il Capestrano”, abruzzese a Milano.

Grazie a Ekk si creeranno nuove opportunità per tutto il territorio abruzzese e, in particolare, per Città S. Angelo, che, come ricordato dal sindaco Gabriele Florindi, è stata recentemente riconosciuta Città Slow e  membro del club “Borghi più belli d’Italia”. L’inaugurazione di Ekk è stata fissata per il mese di ottobre. Vi aspettiamo!




Alba Adriatica. PROTESTIAMO CONTRO IL DEGRADO DELLA NOSTRA CITTA’

PROTESTIAMO CONTRO IL DEGRADO DELLA NOSTRA CITTA’

Siamo davvero felici di sapere che i cittadini ed i turisti abbiano notato il degrado urbanistico ed ambientale nel quale versa la nostra cittadina, degrado da noi denunciato già l’anno passato sotto i gazebo estivi dove abbiamo raccolto migliaia di firme a sostegno e prova! All’epoca l’amministrazione non ci prese minimamente in considerazione, ma oggi a distanza di tempo notiamo con gioia che alcuni consiglieri della maggioranza abbiano riacquisito un po’ di dignità e  di senso di responsabilità nei confronti dei concittadini (ci auguriamo che non siano posizioni  passeggere dettate dalla strumentale opportunità del momento).

Premesso ciò  il movimento politico della Lega nord e il comitato civico Pro Pineta di Alba Adriatica raccolgono tali denunce e senza strumentalizzare (come ripete il nostro sindaco Giovannelli ogni volta che gli viene rivolta una critica costruttiva)  danno inizio ad una RACCOLTA DI FIRME su tutto il territorio per protestare contro:

IL DEGRADO URBANISTICO in cui versano le nostre strade principali( strade con buche enormi e rigonfiamenti provocati dalle radici degli alberi, strade che si allagano );

ABBATTERE LE BARRIERE ARCHITETTONICHE per favorire una vita indipendente alle persone che hanno disabilità;

IL CONTROLLO della velocità sulle strade tramite la posa di dossi o dissuasori;

IL CONTROLLO dei locali che servono alcoolici fino a tarda notte dove troppo spesso avvengono  risse;

DEBELLARE  L’ABUSIVISMO COMMERCIALE intervenendo con sequestri amministrativi di merce  illegale e contraffatta  ma anche multando chi acquista suddetta merce;

PREDISPORRE  DEI PARCHEGGI PUBBLICI O A PAGAMENTO nelle aree che il comune ha a disposizione perché lasciate da lottizzazioni (AREE VERDI) in modo da dare dei servizi e da evitare smog e confusione sul lungomare.

Naturalmente ci aspettiamo adesioni e appoggi da tutti coloro che credono in questa posizione e vogliono apportare un significativo cambiamento ad Alba Adriatica. Crediamo fortemente che  chi ama la propria città ed ha una coscienza civica deve, attraverso questa petizione, lanciare un messaggio importante e cioè che  questa amministrazione deve attuare un buongoverno  che ci renda cittadini orgogliosi di abitare una città che sia accogliente, pulita, sicura, vivibile e dove i servizi primari (illuminazione, marciapiedi, aree verdi attrezzate, servizi igienici pubblici, parcheggi, bus navetta ecologici, centri di aggregazione socio-culturale per anziani e giovani) siano garantiti. Non accetteremo la solita risposta che non ci sono soldi perché per attuare errori madornali che sono costati alla nostra città lacrime e sangue (area pedonale di viale vittoria) i soldi si sono trovati e magari sarebbero stati ben spesi nel realizzare marciapiedi e illuminazione e la realizzazione delle acque bianche magari in viale mazzini come chiediamo da vent’anni. In fine  avanziamo all’amministrazione una proposta che se verrà accolta dimostrerà il suo grado di civiltà, responsabilità e sensibilità verso tutta la cittadinanza che versa in una situazione economica e finanziaria davvero difficile: RIDURRE IN MODO CONSISTENTE GLI STIPENDI DEL SINDACO E DEGLI ASSESSORI in modo da iniziare a creare un fondo da destinare a scopi sociali e culturali.

Simona Tavoletti resp. LEGA NORD ABRUZZO SEDE DI ALBA ADRIATICA

Paola Olivieri Pres. COMITATO PRO PINETA di Alba Adriatica




A Chieti per il rilancio degli esercizi commerciali Centomila euro di Fondi Cipe

Chieti, 10 Luglio ‘10, Sabato, S. Ruffina – Anno XXXI n. 262 – www.abruzzopress.infoabruzzopress@yahoo.it – Tr. Ch n. 1/81


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Ap – Economia

A Chieti per il rilancio degli esercizi commerciali

Centomila euro di Fondi Cipe

di Rosaria Maresca

CHIETI, 10 luglio ’10 – Troppo spes-so e soprattutto negli ultimi tempi abbiamo sentito i titolari di esercizi commerciali dell’area metropolitana Chieti-Pescara lamentarsi per la crisi economica e per la mancanza di giro d’affari del settore.

Ieri mattina, una notizia positiva è stata annunciata dalla Confesercenti di Chieti, insieme ai rappresentanti dei Consorzi cittadini “Chieti c’entro” e “I viali del commercio”, i quali hanno reso noto che la Regione Abruzzo ha premiato due progetti presentati dalla città “maruccina” per l’ottenimento di finanziamenti a fondo perduto atti al rinnovo degli esercizi commerciali. Soldi che serviranno innanzitutto al rinnovo delle insegne e delle vetrine e che proverranno direttamente dai fondi ministeriali Cipe. Un apposito bando regionale, mesi addietro, era stato predisposto in tal senso. A breve, dunque, coloro che hanno presentato i progetti beneficeranno dell’ottenimento dei fondi, in particolare il 40% dell’importo preventivato. Sarà così che centomila euro a fondo perduto “cadranno dall’alto” sulle strade teatine.

«Un bel risultato attestato su due fronti,» commenta Lido Legnini, direttore Confesercenti di Chieti, «il primo, sull’impegno speso dalla nostra struttura e dai consorzi – che operano in totale volontariato – e il secondo perché dodici dei quattordici progetti consegnati alla Regione erano stati presentati dalla nostra città; la stessa Pescara, per esempio, non aveva inviato nulla in proposito.»

«Un riconoscimento alle nostre aspettative,» prosegue Gianfranco Cesarone, presidente del Consorzio “Chieti c’entro”, «perché non è stato immediato per tutti credere in una struttura d’unione degli imprenditori del commercio come il consorzio, ma bisogna proseguire in questa direzione e, anzi, preventivare dei consorzi misti pubblico-privato come in Lombardia.» 

«Bisogna trovare una sinergia fra Comune, Università e Commercio,» gli fa eco Claudio Di Girolamo, presidente dell’altro consorzio “I viali del commercio”, situato allo Scalo, «e poi vorremmo che lo stesso Comune desse disposizioni più chiare riguardo le misure di maggior impatto: insegne, illuminazione, vetrine, in modo da avere una condizione estetica omologata». Rivolgendosi all’Assessore Antonio Viola – delegato alle Attività Produttive, Commercio, Artigianato, Industria del Comune di Chieti – ha poi aggiunto: «ci aspettiamo anche che la nuova amministrazione ci aiuti a risolvere i piccoli problemi che ci affliggono, come i parcheggi, perché è molto semplice preferire i Centri Commerciali che offrono gratuitamente questo servizio, mentre i nostri clienti devono pagarlo.»

A fianco dei commercianti e soprattutto desideroso di poter agire nel bene del settore, lo stesso Assessore ha promesso di realizzare quanto richiesto e si è detto fiducioso per il prossimo futuro, confidando anche in Manifestazioni di lunga durata come il “Settembre scalino” o il ”Maggio teatino”, capaci di attrarre pubblico e consumatori.

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Pescara e provincia: siamo all’anno 0

Pescara e provincia: siamo all’anno 0

C’è un’assenza totale di rappresentanza per i cittadini di Pescara e della sua provincia sui tavoli dove si assumono le decisioni importanti. Il centro destra locale rimane spesso in un colpevole silenzio dinanzi a scelte basate su criteri assai discutibili che ci puniscono depotenziandoci in maniera inaccettabile. E’ come se qualcuno strategicamente avesse programmato di ridurre questo territorio ad una colonia a servizio di qualche politico plenipotenziario a cui fa comodo, per una questione di equilibri di potere, che noi si abbia un ruolo di basso profilo. Chiodi e la sua giunta non rivolgono mai la loro attenzione a problemi che, tra l’altro, non sono solo nostri ma riguardano il pescarese nella misura in cui interessano tutta la Regione.- La consigliera regionale del Pd Marinella Sclocco descrive cosi l’assenza di rappresentanza di rilievo che la città di Pescara e la sua Provincia sono costretti subire a causa degli equilibri politici interni al centro destra -. Prendo spunto dalla nomina a consulente e conseguente affidamento del festival D’Annunziano a favore di Angelucci Marino, che il Sindaco Mascia ha assunto trascurando le associazioni culturali e tutti coloro che operano nel mondo della cultura pescarese. E’ un effetto domino-prosegue la Sclocco- che parte dall’Emiciclo e, a cascata, si riversa su Provincia e comuni e tutti zitti a subire nel rispetto della filiera, cioè siccome siamo tutti della destra, quindi non possiamo parlare. E allora accade che non ci si occupi del destino dell’Aeroporto, trattasi dell’Aeroporto d’Abruzzo per la cronaca (i lavori di adeguamento della messa a norma dell’Aeroporto non sono mai iniziati nonostante lo stanziamento di 6,5 milioni di euro già nel 2009), dei finanziamenti strategici per un territorio che rappresenta il traino economico della Regione (quando Comune e Regione decideranno di spendere il finanziamento CIPE previsto per il porto di Pescara?), che non si pensi ad organizzare nella maniera migliore l’offerta sanitaria ma si programmi solo di chiudere ospedali senza alcun rispetto dei cittadini- (è stato previsto il depotenziamento degli ospedali di Popoli e Penne senza alcuna riorganizzazione e consolidamento dell’ospedale di Pescara)

Anche gli amministratori di destra di altre realtà a qualsiasi livello-prosegue la Sclocco- si battono tutti i giorni,vedi Formigoni, per difendere le condizioni di vita dei territori. Per noi non lo fa nessuno della maggioranza e, nelle possibilità che il ruolo di opposizione mi offre, non mi stancherò di farlo tutti i giorni in Regione. Aggiungo che anche per l’asse attrezzato abbiamo registrato un’assenza totale di azione da parte della destra e dei suoi esponenti di spicco.-conclude la Sclocco- Dove sono, di cosa si occupano il Presidente del consiglio regionale Pagano, l’assessore regionale Masci, il Presidente della Provincia Testa, il Sindaco di Pescara Mascia, il Sindaco di Montesilvano Cordoma e tutti gli altri mentre perdiamo terreno ogni giorno che passa?

Consigliere Regionale

Marinella Sclocco