INVITO CONFERENZA STAMPA

INVITO CONFERENZA STAMPA
venerdì 2 luglio ore 11.30

Sala riunioni sede di Via D’Annunzio – Teramo

Il consigliere dell’Italia dei Valori, Riccardo Mercante, vi invita alla conferenza stampa in oggetto sul tema: “Attività estrattiva idrocarburi in Abruzzo”

Teramo 1 luglio 2010




DI STANISLAO (IDV): MICROCREDITO, UN PRODOTTO ORDINARIO DEL NOSTRO SISTEMA CREDITIZIO

Roma, 30 Giugno 2010

DI STANISLAO (IDV): MICROCREDITO, UN PRODOTTO ORDINARIO DEL NOSTRO SISTEMA CREDITIZIO

“C’è bisogno di progetti reali ed efficaci per riportare la persona al centro del meccanismo economico al fine di una ripresa globale che inizi dal basso e che ridia dignità alle persone in difficoltà e fiducia verso il sistema ed il Microcredito diventa in questo scenario il principale  strumento di rilancio dell’economia italiana e di lotta alla povertà e all’esclusione sociale” E’ quanto afferma l’On. Di Stanislao, intervenuto stamane al seminario “La Microfinanza in Italia:scelte e prospettive” che si è svolto nella Sala Mercede della Camera. “I microcrediti erogati in Italia sono quintuplicata negli ultimi anni e di questo il Governo deve tenerne conto. Un cittadino europeo su sei vive in condizioni di povertà, in Italia ci sono oltre 8 milioni di persone povere e  visto che le politiche sociali, e in particolare la ridistribuzione della ricchezza, incombono principalmente ai governi nazionali è arrivato ormai il momento di attivarci concretamente su questo versante. Gli effetti della crisi economica hanno portato nuovi casi di povertà inattesa al nord a causa dell’aumento della Cassa Integrazione e del calo delle assunzioni mentre al Sud hanno aggravato ancora di più la situazione. Mi auguro – conclude Di Stanislao – che questo Governo abbia la stessa premura che ha, ad esempio,  per il Decreto sulle intercettazioni affinchè si avvii un iter legislativo per una normativa a 360° sul Microcredito avviando una serie di Audizioni delle associazioni di categoria a partire dal coinvolgimento di Ritmi e lavorare affinchè il “pubblico” ai diversi livelli favorisca meccanismi ordinari di microcredito.

“LA MICROFINANZA IN ITALIA: SCELTE E PROSPETTIVE”
Seminario di approfondimento

Sala Mercede-Camera dei Deputati
30 Giugno 2010

MICROCREDITO SALVACRISI

Il Microcredito affonda le sue radici nell’Asia meridionale e nell’America latina, dove nella metà degli anni Settanta furono lanciate le prime iniziative in tal senso. Il programma di microcredito più famoso è la Grameen Bank in Bangladesh, fondata nel 1976 dal prof. Muhammad Yunus. Il modello economico della Grameen Bank, oggi il più grande istituto microfinanziario (MFI) con oltre 6 milioni di mutuatari, è stato imitato da molti altri MFI. Nel 2006 il prof. Yunus e la Grameen Bank sono stati insigniti del premio Nobel.

Il microcredito dà la possibilità di reintegrare  nella società quelle persone svantaggiate che vogliano avviare una microimpresa, come i disoccupati (di lungo periodo), coloro che ricevono sussidi, gli immigrati, i membri di minoranze etniche, le persone attive nell’economia informale o che vivono in aree rurali socialmente svantaggiate e le donne. Questo sistema è differente da quello bancaria tradizionale. Esso comprende elementi innovativi e soggettivi, come garanzie collaterali alternative o la non necessità delle stesse e una valutazione del merito creditizio non tradizionale. Il microcredito viene in molti casi concesso non solo per motivi economici e per la realizzazione di profitti, ma anche per il ruolo di coesione che svolge, in quanto tenta di integrare o reintegrare le persone svantaggiate nella società.

L’Unione Europea, nel Giugno dell’anno scorso,  lancia uno strumento di micro finanziamento per un valore iniziale  di 100 milioni di euro per aiutare  i disoccupati ad avviare piccole imprese. La Commissione europea ha proposto  di istituire questo nuovo strumento di microfinanza per fornire microcrediti alle piccole imprese e alle persone che hanno perso il lavoro e intendono avviare in proprio una piccola impresa. Lo strumento avrà una dotazione iniziale di 100 milioni di euro che potrebbero lievitare a più di 500 milioni di euro nell’ambito di un’iniziativa congiunta con istituzioni finanziarie internazionali, in particolare il gruppo Banca europea per gli investimenti (BEI). Il nuovo strumento costituisce una delle azioni annunciate il 3 giugno scorso nella comunicazione della Commissione: “Un impegno comune per l’occupazione”. Nel contesto della risposta dell’UE alla crisi il Consiglio europeo di primavera e il vertice sull’occupazione tenutosi a Praga nel maggio di quest’anno hanno identificato e definito tre priorità chiave: mantenere l’occupazione, creare posti di lavoro e promuovere la mobilità.

Sulla base di tali direttive è necessario che il nostro Paese si allinei al contesto europeo e attui le soluzioni efficaci e necessarie per fronteggiare la crisi economica.

Il diritto a “vivere dignitosamente” è riconosciuto come diritto fondamentale dall’Unione europea, eppure un cittadino europeo su sei vive in condizioni di povertà. Visto che le politiche sociali, e in particolare la ridistribuzione della ricchezza, incombono principalmente ai governi nazionali è arrivato ormai il momento di attivarci concretamente su questo versante.

La povertà e l’emarginazione sociale sono presenti anche in Europa. La povertà e l’esclusione di un individuo contribuiscono alla povertà della società intera. Di conseguenza, la forza dell’Europa risiede nel potenziale dei singoli individui“. Sono questi gli assunti che, nel mese di marzo del 2000 a Lisbona, in occasione dell’avvio della strategia per la crescita e l’occupazione, hanno convinto i leader dell’Unione Europea ad imprimere una svolta decisiva alla lotta contro la povertà entro il 2010.

E’ noto che l’attuale flessione dell’economia è iniziata con una crisi finanziaria innescata da gravi problemi di liquidità, le banche hanno smesso di prestarsi denaro tra loro e anche di prestare denaro ai cittadini che esercitano un’attività economica e creano posti di lavoro. Un’iniziativa sul microcredito intende appianare la via per coloro che, nell’attuale contesto di contrazione del credito, potrebbero trovare difficoltà a reperire fondi per avviare una propria impresa e dare la possibilità di applicare a questi finanziamenti tassi di interessi agevolati grazie all’intervento del Fondo Sociale Europeo.

Il microcredito diventa, inoltre, un potente strumento di autonomia delle persone più deboli. Gli ultimi dati Istat ci dicono che sono  ben 8 milioni e 78mila le persone povere in Italia, il 13,6% della popolazione. Gli effetti della crisi economica hanno portato nuovi casi di povertà inattesa al nord a causa dell’aumento della Cassa Integrazione e del calo delle assunzioni mentre al Sud hanno aggravato ancora di più la situazione.

L’istat, secondo l’archivio storico del 2008, rende noto che le imprese in Italia sono poco più di 4,5 milioni ed occupano circa 17,9 milioni di addetti. In questo quadro le microimprese la fanno da padrone: sono infatti quasi 4,3 milioni le imprese con meno di 10 addetti, ovvero il 95% del totale.

Data la struttura del sistema produttivo italiano, caratterizzato come detto dalla presenza preponderante di micro imprese, un segmento di particolare interesse è quello delle imprese senza lavoratori dipendenti, il cui input di lavoro è costituito dai soli lavoratori indipendenti. Esse ammontano a circa 2 milioni e 954 mila (65,4 per cento del totale delle imprese attive). Di queste, 2 milioni 523 mila hanno un solo indipendente, 346 mila due indipendenti e poco meno di 85 mila hanno tre indipendenti e oltre. In particolare, una presenza forte di imprese senza dipendenti si ha in tutti i comparti (dal 65% nelle altre attività di servizi fino all’87% nelle attività immobiliari). Ad esempio, le imprese del commercio all’ingrosso e al dettaglio sono costituite senza dipendenti nel 70% dei casi.

Dall’ultima elaborazione ISTAT, denominata “Noi Italia. Cento statistiche per capire il Paese in cui viviamo”,  emerge che le imprese italiane sono piccole, in media con solo 4 dipendenti e vantano un alto numero assoluto, circa 66 ogni mille abitanti, e solo la metà sarebbero le donne lavoratrici.

L’indagine ha studiato anche altri fattori caratteristici dell’imprenditoria del BelPaese. Ciò che emerge in maniera piuttosto definita è il tasso di imprenditorialità pari al 32.2%, che inquadrato in un’ottica di più ampio respiro europeo significa tre volte maggiore della media europea, e, dunque, con un numero di circa 66 imprese ogni mille abitanti.

Ciò che ancora stupisce sono i risultati su quote rosa e Mezzogiorno: nel primo caso le donne occupate risultano il 47.2% del totale, fatta esclusione delle casalinghe che vengono ancora tenute fuori dalle elaborazioni, mentre il Sud detiene il primato dei tassi d’interesse offerti dalle banche per finanziamenti e prestiti.

I dati fotografano un’Italia che con questi numeri potrebbe arrivare a conquistare un record Europa. Basti solo considerare che il numero di dipendenti per azienda è superiore solo a quello di Portogallo e Grecia.

E’ evidente, dunque, che l’accesso al credito per le piccole imprese e per le persone, in una situazione di esclusione sociale che intendono avviare un’attività autonoma è tanto importante e fondamentale quanto difficile e spesso impraticabile.

La richiesta di accesso al credito delle piccole e medie imprese è aumentata del 70%per cento. Le banche richiedono sempre più garanzie e i tempi di erogazione del credito si allungano ulteriormente. Spesso si negano prestiti anche ad aziende sane che fanno investimenti o a realtà industriali che con un finanziamento adeguato potrebbero risollevarsi.

Sono, ad oggi,  circa 80 le istituzioni che si occupano di microcredito in Italia che vedono coinvolte regioni, banche, fondazioni.

Microimprese con meno di dieci dipendenti, donne, cittadini disoccupati o inattivi, immigrati con regolare permesso di soggiorno, i giovani, i membri di minoranze etniche, i cittadini italiani residenti in aree svantaggiate devono essere i destinatari e soggetti attivi all’interno di una serie di iniziative sul microcredito per un reale rilancio del Paese. A maggior ragione, in un momento in cui la lotta alla povertà e all’esclusione sociale è uno degli impegni fondamentali dell’Unione Europea e dei suoi Stati membri. Circa 84 milioni di persone nella nostra ricca Europa vivono in povertà, e hanno difficoltà a soddisfare i bisogni di base. L’Italia in questo contesto è impegnata, anche se con scarsi  risultati, in una serie iniziative a livello mondiale (il Programma nazionale 2010 nell’ambito dell’anno europeo della lotta alla povertà e all’esclusione sociale, la Campagna del Millennio e la Dichiarazione di Parigi).

Non dimentichiamo che i giovani in questo quadro diventano il tassello fondamentale, il tasso di disoccupazione giovanile è quasi il doppio rispetto alla percentuale osservata nell’intera popolazione attiva e sussistono disparità nella partecipazione al mercato del lavoro, all’interno del quale i giovani sono vittime di varie forme di discriminazione.

Con il microcredito abbiamo la possibilità di creare maggiori opportunità per i giovani nel settore dell’occupazione, migliorarne di conseguenza  l’inserimento sociale e la piena partecipazione alla vita sociale.

I giovani necessitano inoltre di assistenza per riuscire a diventare autonomi e indipendenti grazie al lavoro. La gioventù è esposta a crescenti tassi di disoccupazione e duramente colpita dalla crisi economica, è importante garantire loro un’occupazione adeguata. Investire nei giovani è fondamentale per il futuro del Paese.

In conclusione ritengo che il punto centrale sia che la gente ha sempre più difficoltà ad arrivare a fine mese, prima ci si indebitava per mantenere un tenore di vita alto; ora per la salute, la scuola, la casa. Il microcredito, e in generale la microfinanza, sono gli strumenti con cui una parte d’Italia, quella “non bancabile”, reagisce all’esclusione dai circuiti finanziari. Oggi è sufficiente una spesa imprevista di soli 100 euro per mettere in crisi molte famiglie. La crisi va a colpire maggiormente chi è già in una posizione di debolezza e non possiede gli anticorpi finanziari per controbattere al carovita: i ceti meno abbienti scivolano ancora più in basso.

Occorre avviare progetti reali ed efficaci per riportare la persona al centro del meccanismo economico al fine di una ripresa globale che inizi dal basso e che ridia dignità alle persone in difficoltà e fiducia verso il sistema.

La mia proposta di legge, unitamente ad una serie di atti messi in campo, intende allineare l’Italia con le direttive dell’UE nell’ambito del Microcredito ed istituire un Fondo di Garanzia che contribuirà a finanziare le attività di prestito delle istituzioni di micro finanza dando la possibilità di applicare interessi agevolati a questi finanziamenti. Bisogna realizzare un sforzo per rendere il microcredito un prodotto ordinario del nostro sistema creditizio. Chi ha una buona idea ed è in grado di difenderne la fattibilità tecnica ed economica deve poter accedere al credito pur non disponendo di garanzie, questo deve essere l’obiettivo e bisogna lavorare affinchè il “pubblico” ai diversi livelli favorisca meccanismi ordinari di microcredito.

On. Augusto Di Stanislao




SEI AZIENDE AGRICOLE VINCONO L’OSCAR PER INNOVAZIONE

SEI AZIENDE AGRICOLE VINCONO L’OSCAR PER INNOVAZIONE

Chiarieri Francesco (Pianella, azienda vinicola) per la categoria “Stile e cultura d’impresa”’, Di Mascio Pierluigi (allevamento suino, Loreto Aprutino) per ”Sostieni il clima”, Consorzio per la produzione dell’agnello teramano (Teramo) per ”Oltre la filiera”, Ciucolandia di Cristian Merlo (Capestrano, allevamento asini) per ”Sviluppo locale”, Azienda agrituristica Giuliana di Macino Monica (Pescocostanzo) per ”Esportare il territorio” e agriturismo Sapori di Campagna di Gabriella Costantini (Ofena) per “Campagna amica”: sono le sei aziende, tutte legate dallo slogan ”Firma l’innovazione, le idee piu’ innovative per una filiera agricola tutta italiana”, vincitrici della selezione regionale del concorso oscar Green 2010, l’iniziativa nazionale promossa da Coldiretti Giovani Impresa che premia le idee e le imprese più innovative nel panorama agricolo.

I premi alle aziende vincitrici – una ceramica di Castelli e l’attestato di partecipazione – sono stati consegnati questa mattina nella cerimonia di premiazione che si è svolta nella sede regionale della Coldiretti Abruzzo a San Giovanni Teatino alla presenza del presidente Coldiretti Abruzzo Domenico Pasetti, del direttore regionale Simone Ciampoli, della trentenne presidente di Coldiretti Pescara Chiara Ciavolich e della delegata regionale Giovani Impresa Ilse  De Matteis. “Il concorso ha suscitato in Abruzzo una forte attenzione, soprattutto dalle aziende più giovani” ha sottolineato il direttore Ciampoli “in particolare, va sottolineato che tra le aziende vincitrici ci sono realtà non legate ai settori storici di produzione, olio e vino, ma anche aziende che hanno scommesso su produzioni diverse e altrettanto importanti”. Soddisfatta anche la delegata regionale De Matteis. ”L’Oscar Green e’ il riconoscimento di un lavoro di rinnovamento e sviluppo che gli agricoltori portano avanti ogni giorno per rispondere alle esigenze dei consumatori e stare sul mercato garantendo tutta la qualita’ del Made in Italy” sottolinea De Matteis “L’ampia partecipazione a questo premio dimostra che in Abruzzo c’e’ un tessuto produttivo che si basa sulla capacita’ di innovazione e di inventiva”. Il presidente Pasetti ha invece sottolineato l’importante novità della recente ricostituzione del movimento giovanile Coldiretti in Abruzzo, che rappresenta “il germoglio della nostra organizzazione, portatore di idee e innovazione”.




LE DUNE Silvi Marina, “assassinata dal cemento”!

area_ridelimitazione della linea demaniale della lottizzazione Le Dune.jpg
area_ridelimitazione della linea demaniale della lottizzazione Le Dune.jpg

COMUNICATO STAMPA

LE DUNE

Silvi Marina, “assassinata dal cemento”!

Per doverosa informazione ai silvaroli, comunichiamo  che

Il giorno 30 giugno 2010 c’è stato un sopralluogo,  sulla lottizzazione LE DUNE, in vista della discussione in consiglio regionale dell’interpellanza presentata dai consiglieri regionali (Caporale, Acerbo, Saia e Cecè D’Alessandro).

Erano presenti:

Walter Caporale – Consigliere regionale La Sinistra – Verdi

Maurizio Acerbo – Consigliere Regionale Rif. Comunista

Tommaso Di Febo – Coordinatore Provinciale Sinistra e Libertà

Carlo Tieri (S.E.L.) e Giovanni Rocchio (PdCI) Consiglieri Comunali di Silvi

Peppino Di Febo – Consigliere Provinciale (SEL) di Teramo

Inoltre erano presenti : Pantolfi Francesco, Battestini Marco, Matriciani Carlo della direzione provinciale di Sinistra Ecologia e Libertà.

Hanno visitato con attenzione la lottizzazione LE DUNE.

Gli stessi hanno anche sottolineato come la delicata fase della procedura di stipula della convenzione, sia stata poco trasparente e poco rispettosa degli interessi collettivi.

In merito soprattutto alla congruità come contropartita della realizzazione della scuola nonché all’aver fatto costruire a ridosso del mare.

È evidente che si sta costruendo a ridosso del mare, in una zona ad alta erosione costiera (vedi foto di oggi – file allegati). Ed a tal proposito è stato constatato che molti cittadini presenti, durante questo sopralluogo, hanno manifestato la loro contrarietà sul come si sta costruendo a pochi metri dalla battigia. Una vera e propria colata di cemento!!!!

FIRMATO:

I GRUPPI POLITICI :

SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTA’, PARTITO DEI COMUNISTI ITALIANI, VERDI, RIFONDAZIONE COMUNISTA




RICERCATRICE DELL’UNIVERSITÀ DI TERAMO IN GIAPPONE PER UNA RICERCA SULLE PATOLOGIE PLACENTARI DEI BOVINI

RICERCATRICE DELL’UNIVERSITÀ DI TERAMO IN GIAPPONE PER UNA RICERCA SULLE PATOLOGIE PLACENTARI DEI BOVINI

Teramo, 30 giugno 2010 – Chiara Palmieri, ricercatrice del Dipartimento di Scienze Biomediche Comparate dell’Università degli Studi di Teramo, è stata selezionata dalla prestigiosa Japan Society for the Promotion of Science (Società Giapponese per la promozione delle scienze) per sviluppare un progetto di ricerca sulle patologie riproduttive dei bovini.

La Società giapponese ha infatti finanziato alla ricercatrice un programma di ricerca in Giappone grazie ai suoi lavori sulla patologia placentare.

Chiara Palmieri ha già partecipato a soggiorni di ricerca presso il Research Institute of Animal Production di Praga (Istituto di ricerca di produzioni animali) e presso il California Animal Health and Food Safety Laboratory System (Laboratorio di salute animale e sicurezza alimentare) dell’Università Davis della California.

Negli ultimi anni si è dedicata allo studio della patologia riproduttiva degli animali domestici con particolare attenzione alle modificazioni fisiopatologiche della placenta e degli invogli fetali in condizioni di patologia spontanea e in placente di feti ottenuti con le tecniche di riproduzione assistita. Ha condotto le sue ricerche presso il Dipartimento di Scienze Biomediche Comparate dell’Ateneo, in collaborazione con i docenti della Facoltà di Medicina Veterinaria Pasqualino Loi, Grazyna Ptack e Leonardo Della Salda, responsabile della Sezione di Patologia Generale ed Anatomia Patologica del Dipartimento. I risultati delle sue indagini sono stati pubblicati su importanti riviste scientifiche quali Science, Zygote, Placenta, Human Reproduction, Theriogenology e Veterinary Pathology.

La Japan Society for the Promotion of Science, tra i sui scopi ha quello di coinvolgere giovani e qualificati ricercatori di tutto il mondo in progetti di ricerca in Giappone in collaborazione con ricercatori locali e di stabilire cooperazioni con le rispettive istituzioni di ricerca.

In Giappone Chiara Palmieri lavorerà per quattro mesi con Hashizume Kazuyoshi, dell’Università di Iwate, una delle massime autorità nel campo degli studi sulla fisiologia della placenta dei ruminanti. Insieme svilupperanno un progetto dal titolo Expression and transcriptional regulation of OCT4, CDX2, TEAD4 in bovine trophoblast during implantation (Espressione e regolazione trascrizionale di OCT4, CDX2, TEAD4 nel trofoplasto di bovino durante l’impianto).




Abruzzo. dell’On. Giovanni Lolli in relazione alla manovra economica in discussione al Senato e gli interventi relativi alle tasse dei terremotati

“Oggi è stato depositato l’emendamento del Relatore alla manovra economica in discussione al Senato in relazione alle tasse dei terremotati aquilani.

Si presume che sia quello concordato con il Governo e quindi in grado di essere approvato.

Si tratta di una formulazione estremamente deludente.

Per quanto riguarda il rinvio dell’avvio del pagamento siamo sempre fermi ai lavoratori autonomi con un volume di affari non superiore ai 200 mila euro (ovviamente riferito ai redditi del 2008). Praticamente quasi nessuno.

Tutti i terremotati, quindi, cominceranno a pagare le tasse correnti mentre per quanto riguarda la restituzione di quanto sospeso sino ad oggi è previsto lo slittamento a Gennaio 2011 ma restano le 60 rate e la misura del 100%  di quanto dovuto

Un trattamento completamente diverso da quello di Umbria e Marche che conferma quanto siamo considerati un terremoto di serie B,

C’è ancora tempo per modificare queste norme ed è quindi necessario continuare a mobilitarsi e protestare in modo unitario e al di là di ogni schieramento.

Per questo considero molto importante la riuscita della manifestazione del 7 Luglio a Roma”

Giovanni Lolli




Abruzzo. Imposizione pedaggio asse attrezzato Chieti Pescara

INTERROGAZIONE question time

Imposizione pedaggio asse attrezzato  Chieti Pescara

Il sottoscritto Antonio Saia Consigliere regionale del Partito dei Comunisti Italiani.

Premesso che

– le recenti notizie sulla manovra finanziaria del Governo confermano che tra le misure approvate vi sarebbe l’imposizione di un pedaggio su alcune “superstrade”, tra cui l’Asse Attrezzato Chieti – Pescara, per cui sarebbe prevista una tariffa di € 1,00 (uno//00) per un percorso massimo, peraltro solo presunto, di 13/15 km., che si dovrebbe pagare ai caselli autostradali di Pescara Ovest e Chieti-Pescara;

– mentre la notizia sembra ormai confermata due senatori abruzzesi del Polo delle Libertà (Pastore e Di Stefano) continuano a dichiarare che la suddetta misura non è ancora adottata dal Governo;

Rilevato che

Tale misura sarebbe fortemente iniqua eccessiva, ingiusta e penalizzante per vari motivi:

  1. La tariffa infatti sarebbe presunta in quanto pagata all’uscita dei caselli autostradali, indipendentemente dal fatto che gli utenti prendano o no l’asse Attrezzato e, ove lo facessero, sarebbe indipendente dalla lunghezza del tratto percorso (quindi ingiusta):
  2. La tariffa di un euro, (come previsto), per un massimo di 13/15 km, equivarrebbe al raddoppio del costo del carburante, e quindi, rapportato agli altri pedaggi autostradali, sarebbe almeno raddoppiata. (eccessiva).
  3. Andrebbe a penalizzare i soggetti più esposti, Utenti costretti a percorre quotidianamente l’Asse Attrezzato e cioè tutti i pendolari (Lavoratori, Studenti, Malati di patologie croniche: soggetti che devono raggiungere luoghi di lavoro o di studio o di cura ecc.), (quindi iniqua).
  4. Provocherebbe un intasamento del traffico sulla statale Tiburtina nel tratto Chieti Pescara, fortemente urbanizzato, determinando un aumento dell’inquinamento ambientale e dei pericoli in tale zona, ove, oltre ai numerosi abitanti, vi sono scuole, centri commerciali, uffici ecc…

Rilevato altresì

che di fronte alla notizia, che già girava da tempo la Giunta Regionale e il suo Presidente nulla hanno fatto per impedire che tale misura venisse a colpire ancora la popolazione abruzzese.

INTERROGA

il Presidente della Giunta Regionale e l’Assessore regionale ai Trasporti per sapere:

  1. Se non ritengano opportuno, per quanto esposto in premessa intervenire nei confronti del Governo per chiedere che non venga attuata l’intenzione di imporre un pedaggio sull’Asse Attrezzato Chieti-Pescara e, nel caso che la misura fosse stata già adottata, per chiederne l’immediata revoca.

L’Aquila, 30 giugno 2010

IL CONSIGLIERE REGIONALE

Antonio Saia




Assergi. PROGETTO “SAPIENS”

PROGETTO “SAPIENS”

Dal 12 al 15 luglio, il primo corso di aggiornamento tecnico per gli apicoltori del Parco

Assergi 30/06/2010 –   Un corso di aggiornamento, sul tema attualissimo delle api e dei loro prodotti, si terrà ad Assergi, presso la sede del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga nei giorni 12-15 luglio prossimi. Il corso è promosso dallo stesso Ente Parco, nell’ambito di uno specifico progetto, denominato “Sapiens”, che ha per obiettivo l’aggiornamento tecnico degli operatori agro-zootecnici del Parco e che è stato avviato in risposta alle necessità espresse dagli stessi produttori in una preliminare indagine sui fabbisogni formativi.

Il corso di “Introduzione all’analisi sensoriale del miele” sarà svolto da docenti abilitati del CRA, Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura, e dell’Albo Nazionale degli esperti in Analisi Sensoriale del Miele, due strutture che operano in stretta sinergia e che costituiscono un punto di riferimento per l’apicoltura a livello nazionale.  I temi trattati approfondiranno le conoscenze sulla flora bottinata, sui pollini, sulle caratteristiche nutrizionali e organolettiche dei prodotti delle api, per finire con la legislazione in materia di etichettatura del miele, argomento, quest’ultimo, molto richiesto dagli operatori dell’area protetta di tutti i settori produttivi.

La conoscenza delle caratteristiche organolettiche di un prodotto agroalimentare, come il  miele, costituisce un aspetto fondamentale per ottenere un buon prodotto e rappresenta un valido strumento per il produttore attento alla qualità, che sarà così in grado di evitare  possibili difetti di produzione, oltre che di esprimere valutazioni qualitative e pareri sull’origine botanica  del miele. In tal modo l’Ente Parco intende fornire agli operatori nuovi strumenti di conoscenza e di confronto sulle problematiche legate alle diverse attività produttive in area protetta, per meglio affrontare le nuove tendenze del mercato ed i gusti, in costante evoluzione, dei consumatori.

Considerato il numero limitato d’iscrizioni ammissibili, gli apicoltori interessati, purché operanti nel territorio del Parco, possono contattare direttamente gli Uffici dell’Ente (0862 60521) per informazioni ed eventuali iscrizioni.

Dopo il miele, al centro delle attività formative del progetto “Sapiens”, si prevedono approfondimenti sulle altre produzioni artigianali di qualità dell’area protetta, come formaggi, salumi ed olio.




Consorzi Industriali: le anticipazioni di Castiglione sulla riforma sollevano molti interrogativi

Consorzi Industriali:

le anticipazioni di Castiglione sulla riforma sollevano molti interrogativi

4 domande e 1 auspicio dalla Uil Abruzzo

L’Assessore Castiglione ha annunciato a mezzo stampa l’imminente presentazione di una proposta di riforma dei Consorzi Industriali, che dovrebbe concludere in suo iter entro l’anno.

Prima domanda: intende l’Assessore mantenere l’impegno di coinvolgimento delle parti sociali? In un primo momento, l’Assessore scelse di confrontarsi solo con le Associazioni degli Imprenditori. Successivamente, assicurò che avrebbe discusso anche con i Sindacati. Ci aspettiamo che tenga fede alla parola data.

L’Assessore dichiara che intende valorizzare al massimo il territorio, che “deve essere gestito direttamente da chi lo vive”, ma lo schema su cui lavora prevede  la costruzione di un Consorzio centrale, di respiro regionale, al quale si affiancheranno una serie di “antenne sul territorio”, corrispondenti agli attuali Consorzi.

Seconda domanda: come evitare che, nonostante le buone intenzioni, prevalga un ordinamento dall’alto verso il basso, invece che dal basso verso l’alto, che sarebbe più rispondente all’esigenza di far esprimere al territorio un ruolo attivo?

L’Assessore indica le funzioni che il Consorzio Industriale riformato dovrebbe svolgere: erogazione di “servizi primari e secondari, come acqua, luce, smaltimento rifiuti e rifiuti speciali”;  gestione degli espropri e contrattualistica dei terreni.

Terza domanda: non rischiamo di impoverire il ruolo dei Consorzi, le cui principali funzioni in quanto enti pubblici economici attengono alla pianificazione urbanistica e alla infrastrutturazione, e di far regredire il livello di governo di questi processi dal livello sovra-comunale, rappresentato dai Consorzi, al livello comunale, con la conseguente frammentazione? Noi vedremmo meglio un potenziamento del ruolo sovra-comunale dei Consorzi, affidando loro gli Sportelli Unici.

L’Assessore dichiara che “i bandi e i relativi fondi, passeranno tutti attraverso i poli d’innovazione e le reti d’impresa. I consorzi useranno i propri fondi per rendere vivibili le aree industriali.”

Quarta domanda: perché i fondi pubblici dovrebbero essere gestiti da associazioni private di imprese (reti di imprese, distretti produttivi, cluster) ed i fondi derivanti dalle tariffe alle imprese dovrebbero essere gestiti da istituzioni pubbliche, quali i Consorzi? Secondo noi, sarebbe utile esaminare le migliori esperienze a livello nazionale di riforma dei Consorzi Industriali, per mutuare gli aspetti che meglio possono fare al caso dell’Abruzzo.

L’auspicio della Uil Abruzzo

L’ammodernamento dei Consorzi per lo Sviluppo Industriale è un’esigenza strategica della nostra Regione, poiché i compiti pubblicistici dei Consorzi non possono essere demandati ad associazioni private di imprese. Ci auguriamo che finalmente possa aver luogo un confronto sereno e costruttivo che impegni Regione, Associazioni degli Imprenditori e Sindacati nel delineare un effettivo riordino di questi importanti enti pubblici economici che ne migliori il funzionamento confermandone e potenziandone il ruolo.

Pescara, 30 giugno 2010

Per la Uil Abruzzo

(Roberto Campo)




La recessione economica attuale discrimina e colpisce le classi sociali più deboli, i migranti e i lavorato

La recessione economica attuale discrimina e colpisce le classi sociali più deboli, i migranti e i lavoratori.
Siamo tutti sfruttati.
Tutti subiamo i tagli occupazionali imposti dal governo.
In questi link, i lavoratori in disoccupazione fanno sentire la propria voce.
Lanciano un appello per contrastare le manovre politiche di matrice capitalista dell’attuale sistema amministrativo,
per continuare a R-esistere uniti…
http://blog.libero.it/Laresblog/
http://scuolaedidattica.lascuolaconvoi.it/index.php?i_tree_id=57314&plugin=news&i_category_id=52&i_news_id=1687
http://www.ildialogo.org/storia/Gmemoria_1277130569.htm
Laura Tussi