Abruzzo. REGIONE. ZONE FRANCHE, DOMANI IL RISCHIO-SVUOTAMENTO, La SCLOCCO: «DOPO LE TASSE, ORA ANCHE GLI SCIPPI»

Marinella Sclocco

REGIONE. ZONE FRANCHE, DOMANI IL RISCHIO-SVUOTAMENTO
SCLOCCO: «DOPO LE TASSE, ORA ANCHE GLI SCIPPI»
La consigliera regionale Pd: «I parlamentari abruzzesi votino i nostri
emendamenti»

Pescara, 8 giugno – «Domani l’Abruzzo rischia di essere privato nei fatti
delle zone franche urbane. Dopo le nuove tasse come il pedaggio sull’Asse
attrezzato, dopo la ulteriore penalizzazione dell’Abruzzo per la manovra
fiscale, ecco un altro regalo dal centrodestra abruzzese». Lo denuncia
Marinella Sclocco, consigliera regionale del Partito democratico. «Domani
il parlamento discuterà delle zone franche urbane con una modifica
sostanziale: non ci saranno più sgravi per le imprese che scelgono di
investire nelle zone degradate, ma solo un piccolo plafond a disposizione
dei sindaci. Il Pdl» denuncia Sclocco «pensa così di risolvere la crisi
economica delle periferie facendo aprire un paio di negozi: sul campo ci
sarà invece un pacchetto di emendamenti del Pd che puntano a ridare alle
zone franche urbane la dimensione di uno strumento irripetibile per la
creazione di imprese e di occupazione. Per questo mi appello da abruzzese a
tutti i parlamentari eletti in questa regione: votino gli emendamenti del
Pd, perché l’Abruzzo viene già fortemente penalizzato dalle scelte del
governo Berlusconi e questo ulteriore scippo non possiamo permettercelo».




L’Aquila. TERREMOTO: DI STANISLAO (IDV), BERLUSCONI CHIEDA SUBITO SCUSA

TERREMOTO: DI STANISLAO (IDV), BERLUSCONI CHIEDA SUBITO SCUSA
“Se queste dichiarazioni corrispondono al vero io mi vergogno di essere rappresentato da questo Presidente del Consiglio. Da abruzzese e da parlamentare chiedo che Berlusconi si dimetta perché la compostezza il senso di civiltà e l’immane tragedia subita hanno fatto conoscere a tutto il mondo lo spessore e la grandezza morale e civile delle popolazioni colpite dal sisma che hanno dato una grande lezione civica alla politica. Affermazioni di pessimo gusto e di totale mancanza di rispetto verso i familiari delle vittime – l’On. Di Stanislao deputato IdV commenta così le affermazioni del Presidente del Consiglio. “ questo Governo – continua Di Stanislao – non solo ancora una volta non ha nessuna intenzione di assumersi alcuna responsabilità e continua in ciò che sa fare meglio, scaricare le colpe di una cattiva gestione e organizzazione ad altri, ma ora Berlusconi ha superato di gran lunga il limite. Il dolore per la perdita di un caro è talmente grande che quelle persone lo porteranno dentro a vita e l’unica cosa che potrebbe aiutarli a convivere con questo è chiarezza dei fatti e giustizia. Berlusconi invece li tratta come un esercito invasato pronto a sparare a destra e a manca. Le uniche armi – conclude Di Stanislao – che quelle popolazioni hanno sono carriole, gru e pale, tanta forza per andare avanti e hanno bisogno dei volontari della protezione civile e di ricevere aiuto non di esserne privati. Nel rinnovare la mia totale vicinanza e solidarietà agli abruzzesi mi auguro che Berlusconi smentisca e che tragga un ulteriore e definitiva lezione dalla grandezza di questa gente.”




L’Aquila. L’UNICO CHE SPARA E’ BERLUSCONI. Nota di Maurizio Acerbo

Maurizio Acerbo

L’UNICO CHE SPARA E’ BERLUSCONI

Gli aquilani hanno manifestato in questi mesi con le carriole non con
i fucili.

All’Aquila non si sente in giro odore di polvere da sparo, ma in
compenso sono ancor ben visibili i cumuli di macerie che non pare si
siano accorte dei proclami del ministro Prestigiacomo.

L’unico che spara è il Presidente del Consiglio e lo fa offendendo
in primo luogo le famiglie delle vittime e una comunità intera.

La battuta di Berlusconi rientra nell’ormai abituale e sistematica
azione di delegittimazione della magistratura e suona
offensiva e derisoria nei confronti di chi ha perso i propri
cari e ha tutto il diritto di chiedere verità e giustizia.

E’ evidente che Berlusconi e Bertolaso giocano la carta del
vittimismo e del polverone mediatico per occultare l’impatto
sull’opinione pubblica delle indagini sulla “cricca” e per
giustificare le magagne sempre più evidenti della gestione
del post-terremoto.

Tra poco ci diranno che la ricostruzione non parte per colpa
dei giudici comunisti!

Maurizio Acerbo, consigliere regionale PRC




Giulianova. Conferenza Stampa de Il Cittadino Governante

domani pomeriggio 9 giugno 2010 alle ore 18:30 presso la nostra sede in Piazza Buozzi 22, per una conferenza stampa che avrà per oggetto alcune preoccupanti rivelazioni contenute in una recente missiva anonima, ed alcune riflessioni sul prossimo Consiglio Comunale convocato per venerdì prossimo.




Roma. UNA NUOVA TEGOLA SULLA TESTA DEI TERREMOTATI. E’ ARRIVATO IL MOMENTO DI UNA FORTISSIMA PROTESTA

On. Giovanni Lolli

UNA NUOVA TEGOLA SULLA TESTA DEI TERREMOTATI. E’ ARRIVATO IL MOMENTO DI UNA FORTISSIMA PROTESTA

Un ennesimo colpo alla possibilità della ripresa del territorio colpito dal terremoto:

L’articolo 43 della manovra finanziaria in discussione al Senato prevede il totale snaturamento della Zona Franca Urbana.

Cambia il nome e conseguentemente lo scopo della norma, non più Zona Franca ma zona “a burocrazia zero”. Non ci sono più sgravi fiscali e sgravi contributivi per 5 anni, come era previsto dalla legge voluta da Romano Prodi, ma solo un iter facilitato dal punto di vista procedurale per chi vuole aprire una nuova attività.

La norma precisa che le risorse stanziate, nel caso de l’Aquila 45 milioni di euro in tutto, sono nelle disponibilità del Sindaco per elargirle ad eventuali aperture di nuove attività.

Quindi, per capirci, non si prevede più un vantaggio fiscale automatico per più anni ma un aiuto discrezionale nelle competenze del Sindaco fino ad esaurimento dei 45 milioni di euro stanziati

In senato, ovviamente, presenteremo emendamenti volti a chiedere che questa semplificazione burocratica sia aggiuntiva e non sostitutiva della Zona Franca.

Ma al di là di queste nostre richieste l’amara considerazione è che sulla nostra testa arriva oramai una tegola al giorno.

Prima l’assurda vicenda delle tasse e dei tributi con un trattamento indegno in confronto ad altri terremoti, poi la notizia data dal Sindaco de l’Aquila che i già esigui fondi a disposizione della ricostruzione arriveranno con il contagocce, in seguito la notizia che la Protezione Civile per l’emergenza ha lasciato un buco di 400 milioni di euro che probabilmente bisognerà colmare attingendo ai pochi soldi della ricostruzione,  poi l’incredibile scippo operato dalla Giunta Regionale dei 23 milioni di euro dell’assicurazione dei palazzi regionali e del cofinanziamento Docup, infine lo spostamento dei  45 milioni dell’assicurazione dell’ospedale dell’Aquila a copertura del debito sanitario regionale.

Ora anche lo snaturamento della zona franca.

Il tempo dell’attesa fiduciosa è finito. E’ arrivato il momento di levare una fortissima protesta unitaria oltre ogni schieramento politico.

Solo con la lotta si può invertire una tendenza a lasciarci soli a godere “ i miracoli” prodotti dal Governo e dalla Protezione Civile.

Invito tutti gli aquilani e tutti i terremotati del cratere a partecipare compatti alla manifestazione del 16 Giugno indetta dai comitati. Sarà l’occasione più importante che abbiamo per dimostrare a tutta Italia che non ci siamo rassegnati

Giovanni Lolli




Abruzzo. Cosa succederebbe se ci fosse un incidente petrolifero nel Mare Adriatico?

Cosa succederebbe se ci fosse un incidente petrolifero nel Mare Adriatico?

Il gravissimo incidente alla piattaforma della British Petroleum nel Golfo del Messico ha fatto emergere tutta la pericolosità delle ricerche petrolifere in mare, rafforzando le preoccupazioni manifestate ormai da anni dall’ampio movimento che si batte contro la deriva petrolifera che sembra aver colpito l’Abruzzo.

Cosa succederebbe se ci fosse un incidente come quello verificatosi negli Stati Uniti nel Mare Adriatico? Il disastro che si verificherebbe emerge chiaramente dalla semplice sovrapposizione, nel rispetto delle proporzioni, della macchia petrolifera su una cartina del Mare Adriatico.

Si comprende chiaramente che si assisterebbe ALla morte di tutto il Mare Adriatico che, oltretutto, ha fondali molto più bassi ed un ricambio molto più limitato di quello del mare antistante le coste della Louisiana.

Ad oggi circa 6.000 km2 di costa abruzzese sono interessati da richieste ed autorizzazioni di concessioni per ricerca ed estrazione di idrocarburi.

“Certamente le quantità e la profondità della piattaforma nel Golfo del Messico non sono paragonabili con le situazioni che interessano la nostra costa”, dichiara Dante Caserta, consigliere nazionale del WWF Italia, “ma è del tutto evidente quanto sarebbe devastante un incidente anche di più modeste dimensioni in un mare chiuso come il nostro Mare Adriatico. Non solo la costa abruzzese sarebbe devastata, ma in pratica tutta la costa adriatica verrebbe compromessa per anni ed anni”.

Il WWF torna a chiedere che si intervenga sulla situazione delle autorizzazioni che si stanno rilasciando nel mare antistante la costa abruzzese così come sulla terraferma dove circa 50% del territorio abruzzese è interessato da richiesta di ricerca, estrazione e stoccaggio di idrocarburi.




Abruzzo. Tutto il gruppo consiliare del PDL con Gianni Chiodi

PDL Abruzzo

“Il gruppo consiliare regionale del Popolo della Libertà, riunitosi in data odierna, ha ribadito all’unanimità la piena condivisione del percorso politico e di governo del presidente Gianni Chiodi. Il gruppo ha sentito fortemente tale esigenza perchè nelle cronache dei giorni scorsi si è inteso evidenziare una distanza tra i consiglieri regionali del PdL e il loro presidente, concetto totalmente privo di ogni fondamento. Qualsiasi interpretazione in difformità da quanto sopra non risponde al pensiero e alla convinzione della totalità dei consiglieri del PdL”.
Documento del gruppo consiliare regionale del PdL




Pescara. Bellissima giornata quella di domenica 06 giugno in piazza Sacro Cuore a Pescara. L’interesse della gente alla problematica monetaria ci dà la forza per continuare e riproporre giornate come quella che vedrete nei video di seguito linkati.

Bellissima giornata quella di domenica 06 giugno in piazza Sacro Cuore a Pescara. L’interesse della gente alla problematica monetaria ci dà la forza per continuare e riproporre giornate come quella che vedrete nei video di seguito linkati.

Buona Visione.

Apertura di Antonio DEMENEGO (vice-presidente Terra Nostra)
http://www.youtube.com/watch?v=fo1XYmKxmCw

Intervento di Vittorio DI GIACINTO (MOVIMENTO ZERO)
http://www.youtube.com/watch?v=4gq2jE_Pq40

L’intervento dell’Avv. Pietro FERRARI
http://www.youtube.com/watch?v=4scWQiZtmSk

La ciliegina sulla torta: tutti gli attivisti di TERRA NOSTRA che SPIEGANO ai cittadini il concetto di SOVRANITA’ MONETARIA e la causa dell’inestinguibile debito pubblico:
http://www.youtube.com/watch?v=Hlp_BW-YBKU




Roseto degli Abruzzi (TE). giornata di riflessione e di studio dedicata ai problemi economici

Mercoledì 9 giugno p.v. alle ore 11.00, si terrà, presso la Villa Comunale di Roseto degli Abruzzi, una giornata di riflessione e di studio dedicata ai problemi economici sempre più stringenti che gli Enti Locali – e in particolar modo i Comuni – sono costretti ad affrontare.

Il Partito Democratico di Teramo ospiterà Davide Zoggia, Responsabile Nazionale PD degli Enti Locali, già Presidente della Provincia di Venezia, chiamato a far parte della squadra di Bersani proprio per la sua importante esperienza nelle Amministrazioni Locali.

In un momento in cui il Governo vara una manovra finanziaria che colpisce duramente gli enti locali, e quindi cittadini e imprese, perché i tagli si tradurranno inevitabilmente in aumento di imposte,  è importante affrontare l’argomento per capire quali saranno i nuovi e reali problemi di Comuni, Province, Regioni e cittadini. Il rischio è quello di sclerotizzare una situazione ormai giunta al limite: si impedirà ai comuni virtuosi di migliorare i servizi, facendo ripartire il mercato senza incidere sulle cause che producono disavanzi di spesa.

Come inciderà questa manovra sulla vita dei cittadini, ormai sempre più impoveriti? Il quadro che emerge dal Rapporto sui Diritti Globali 2010, promosso da Cgil, Arci, Action Aid e altri, è particolarmente fosco: in Italia 13,6 milioni di lavoratori guadagnano meno di 1.300 euro netti al mese. La nuova povertà riguarda sempre più famiglie. Tra i meno abbienti, 6,9 milioni, di cui il 60% donne, possono contare su meno di 1.000 euro. Né va meglio per i pensionati: ben 7,5 milioni guadagnano infatti meno di mille euro.

I tagli pesantissimi agli Enti Locali costringeranno questi ultimi a mettere, ancora una volta, le mani nelle tasche dei cittadini al posto del Governo Centrale.

Il PD ritiene necessario un cambiamento strutturale che costruisca un nuovo modello sociale ed economico, poiché non è più sopportabile che, mentre la crisi brucia utili e ricchezza, i manager continuino a portare a casa stipendi milionari, e a pagare siano sempre le stesse categorie di persone.

L’incontro del 9 giugno, dunque, è l’occasione per affrontare questi argomenti insieme a Davide Zoggia, a Robert Verrocchio (segretario provinciale PD Teramo), al sindaco di Roseto Franco Di Bonaventura, all’Onorevole Tommaso Ginoble e a Silvio Paolucci, segretario regionale del PD.

I Sigg.ri Giornalisti sono invitati ad intervenire.

Teramo, 7.6.2010

Segreteria Provinciale PD




Giulianova. Flaviano Montebello ringrazia i colleghi provinciali

Desidero innanzitutto esprimere ai colleghi amministratori
provinciali, Renato Rasicci e Francesco Marconi, il piu’ sentito
apprezzamento politico per il risultato ottenuto nell’incontro avuto
la scorsa settimana con ANAS e SOCIETA’ AUTOSTRADE, dal quale è
scaturito l’impegno delle stesse a mettere in sicurezza anche il lato
est del viadotto Salinello dell’ autostrada A-14.

Si completa così un percorso che, circa tre anni fa era iniziato con
la proposta del Comitato Comunale di Giulianova dell’allora Forza
Italia, il quale esplicitamente chiese alla Societa’ Autostrade di
realizzare sia sul lato est che quello ovest del viadotto una rete
dissuasiva per le cattive intenzioni.

Fu proprio dopo l’intervento di Forza Italia che la Societa’
Autostrade provvide ad installare solo sul lato ovest una rete di
protezione nella convinzione, sicuramente opinabile, che solo su tale
lato era presente una corsia di emergenza che avrebbe favorito le
intenzioni suicide.

Oggi, grazie a Rasicci e Marconi ed all’Amministrazione Provinciale di
Teramo, si completa un iter amministrativo atteso da tutti i cittadini
nella speranza che del viadotto Salinello non se ne senta piu’ parlare
per luttuosi eventi.

Flaviano Montebello
Consigliere Provinciale PDL