Giulianova. realizzazione del “Nuovo Ospedale della costa Teramana”, nota del dott. Paolo Vasanella

Puntualizzazioni su notizie apparse sulla stampa in merito alla

realizzazione del  “Nuovo Ospedale della costa Teramana”

Al fine di evitare confusione ed allarmismi, in qualità di Presidente della Commissione Sanità del Comune di Giulianova tengo a precisare che nel corso della riunione dello scorso 21 Maggio, non sono assolutamente emersi elementi contrastanti con il progetto illustrato dall’Assessore alla Sanità Venturoni nella seduta consigliare tenutasi nello scorso mese di febbraio, anche riguardo alla tempistica dell’iter realizzativo.                                       In particolare l’Avvocato Enrico Mazzarelli, capo della Segreteria della Presidenza Regionale, invitato a partecipare alla riunione e  che ringrazio, chiarisce che dai tre mesi trascorsi dalla citata seduta consigliare, nonostante la grave situazione di difficoltà finanziaria attraversata dalla Regione Abruzzo e la crisi economica che ha colpito l’Unione Europea che comporterà gravi ripercussioni anche nel nostro Paese, il progetto del nuovo ospedale da costruire nella nostra città proseguirà alle medesime condizioni; ovviamente non possiamo abbassare la guardia ed auspicando un sinergico lavoro delle amministrazioni coinvolte e di quanti abbiano a cuore, senza personalismi, la sorte della Sanità Teramana e nello specifico la costruzione della nuova struttura ospedaliera della costa, credo che il raggiungimento di tale obbiettivo, possa essere auspicabile anche in tempi brevi.

Giulianova 23 maggio 2010

Il Presidente della Commissione

Consigliare Sanità

Dr. Paolo Vasanella




L’Aquila. TERREMOTO: DI STANISLAO(IDV),TRASPARENZA E LEGALITA’ SONO OPTIONAL PER CHIODI

TERREMOTO: DI STANISLAO(IDV),TRASPARENZA E LEGALITA’ SONO OPTIONAL PER CHIODI

“Sulla scorta della vicenda incresciosa accaduta al Capogruppo IdV al
Consiglio regionale Carlo Costantini,querelato per aver messo in luce
situazioni poco chiare e del tutto discutibili in merito alla
ricostruzione post-sisma, è più che mai necessaria la costituzione
dell’Osservatorio sulla Ricostruzione, da me proposta subito dopo
l?accaduto.” Queste le parole dell’On. Di Stanislao che rimarca una
ricostruzione poco efficiente e lontana dai reali bisogni dei
cittadini. “Un Osservatorio – prosegue Di Stanislao – che deve vedere
protagonisti gli abruzzesi a partire dalle istituzione,dal Consiglio
Regionale in primo luogo,le Provincie e gli enti locali attraverso una
filiera di responsabilità che vede il Governo in un ruolo di
coordinamento, ma non di espropriazione delle responsabilità e dei
diritti della Regione Abruzzo. L’Osservatorio è uno strumento di
monitoraggio e controllo del processo gestionale e realizzativo della
ricostruzione post-sisma,ossia una governance a tutto campo su tutta
l’attività di ricostruzione. Svolge le attività di monitoraggio fisico
e finanziario degli interventi,lo studio degli effetti della
ricostruzione sul tessuto socio-economico,la diffusione ed
elaborazione dei dati analitici relativi allo stato di attuazione
della ricostruzione. Questi principi e criteri – conclude Di Stanislao
– vanno inseriti in una legge della regione Abruzzo che in materia di
trasparenza e legalità è fortemente in ritardo e questo contribuisce a
fare dell’Abruzzo la retroguardia rispetto al tema della ricostruzione
nei confronti di regioni come il Friuli, le Marche e l’Umbria.”




Abruzzo. Lavoratori Villa Pini sedotti e abbandonati. Le delibere del commissario alla sanità Chiodi possono essere illegittime. D’Amico e Ruffini chiedono un’audizione in Commissione di Vigilanza.

Lavoratori Villa Pini sedotti e abbandonati. Le delibere del commissario alla sanità Chiodi possono essere illegittime. D’Amico e Ruffini chiedono un’audizione in Commissione di Vigilanza.

I consiglieri regionali GIOVANNI D’AMICO e CLAUDIO RUFFINI hanno chiesto con una lettera inviata al Presidente della Commissione di Vigilanza Gino Milano, di convocare al più presto una seduta per discutere assieme al Commissario ad acta Chiodi, alla curatrice fallimentare di Villa Pini (Dott.ssa Giuseppina Ivone) e all’ufficio legislativo del Consiglio regionale, la presunta illegittimità delle delibere commissariali n.24 e n.25 pubblicate sul BURA ordinario n. 29 del 05 maggio 2010.

Secondo i consiglieri regionali del Pd con queste delibere Chiodi  riaccredita, dopo che erano state sospese, alcune strutture di Villa Pini assegnando alle stesse un budget di spesa, il tutto in una maniera che potrebbe essere illegittima.

<<Riteniamo che la procedura potrebbe non essere corretta perchè il presupposto originario per la sospensione degli accreditamenti non è stato ancora oggi superato>> dicono D’Amico e Ruffini, spiegando che la decisione presa da Chiodi non risponde alla L.R. 32/2007 in materia di accreditamenti che stabilisce (art.7 comma 5 lettera c) che la sospensione avvenga in caso di “mancata applicazione del CCNL di categoria ai lavoratori”, ovvero per mancato pagamento degli stipendi.

<<Presupposto quest’ultimo che era stato la causa della sospensione degli accreditamenti e che ancora oggi persiste non essendo stato superato. Il Commissario Chiodi ha  interpretato male la natura della sua decisione, per cui crediamo non ne ricorrano i presupposti.>> spiegano i consiglieri del Pd.

Una decisione quella del Commissario alla sanità e Presidente della Regione che secondo D’Amico e Ruffini e risponde <<solo alle esigenze e alle richieste  della curatela fallimentare per poter esercitare il suo obbligo di legge nell’esercizio provvisorio, e che non obbliga  il curatore stesso a riassumere tutto il personale dipendente di Villa Pini>>.

<<La nostra preoccupazione è che i dipendenti non vengano riassorbiti e che i  pazienti di conseguenza non potranno usufruire delle prestazioni. In questo scenario di confusione, le uniche certezze sono che i lavoratori di Villa Pini sono sempre più soli e abbandonati a se stessi, mentre chi li Governa è incapace di prendere decisioni risolutive per questa vicenda.>> dicono i consiglieri regionali.




Teramo. Eventi alluvionali 2007 nella Provincia di Teramo (Comuni di Tortoreto, Alba Adriatica e Martinsicuro). Ruffini e Di Luca presentano un’interpellanza per chiedere l’assegnazione dei fondi stanziati e non ancora assegnati.

Eventi alluvionali 2007 nella Provincia di Teramo (Comuni di Tortoreto, Alba Adriatica e Martinsicuro). Ruffini e Di Luca presentano un’interpellanza per chiedere l’assegnazione dei fondi stanziati e non ancora assegnati.

I consiglieri regionali Ruffini e Di Luca hanno presentato un’interpellanza per chiedere che vengano assegnate ai Comuni teramani alluvionati le somme stanziate con la Legge 24 dicembre 2007 n.244 (Finanziaria 2008) che istituisce presso il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare un fondo di 3 milioni di euro per ciascuno degli anni 2008, 2009 e 2010(per un totale di 9 milioni di euro) per la ripresa e per il rilancio dell’economia nelle zone colpite dall’evento alluvionale.

I consiglieri regionali del Pd hanno infatti rilevato che solo per l’anno 2008 sono stati regolarmente stanziati i fondi per la relative annualità pari a 3 milioni di euro, mentre per il 2010 lo stanziamento effettivo risulta essere ridotto a 2.271.769 di euro.

Va invece verificato secondo i consiglieri Pd, un finanziamento che il Ministero dell’Ambiente ha previsto per gli  eventi alluvionali e franosi nella provincia di Teramo, pari a un 1.500.000 di euro e che risulta da una relazione svolta in aula del Senato in data 9 dicembre 2009.

Secondo Di Luca mancano all’appello diversi milioni di euro, che sono stati cancellati dalla mano del Ministro Tremonti per effetto di un Decreto Legge (n.112 del 25-06-2008) la cui applicazione ha avuto l’effetto di disimpegnare le somme per l’annualità 2009.

<<E’ l’ennesimo scippo alla Provincia di Teramo ad opera del Governo nazionale amico dei nostri cinque rappresentanti regionali (Chiodi,Gatti,Venturoni,Morra,Di Dalmazio) che per dirla alla Mourihno hanno portato nel teramano non “zeru tituli” ma “zeru euro”>>dicono i rappresentanti teramani del Pd.

Tempi duri per il teramano secondo Ruffini, che come Provincia si è già vista privare delle risorse dei fondi FAS, dei PIT, degli interventi nel MASTERPLAN ed ora potrebbe vedersi negare anche i fondi dell’alluvione.

<<Se i fondi non venissero assegnati sarebbe l’ennesima clamorosa bocciatura per il Governo regionale dei teramani>> aggiunge Di Luca <<rappresentanti che evidentemente non hanno né voce né autorità a Roma,e da cui ricevono ordini e per l’appunto “zeru euro”>>dice Ruffini.

Ma la preoccupazione maggiore per Ruffini è per quelle famiglie che hanno impegnato  ingenti somme di denaro indebitandosi per riparare abitazioni e attività commerciali, con la speranza dei fondi che il Ministero assegnava alle zone alluvionate.

<<Con la crisi che c’è nel teramano significherebbe mettere una pietra tombale su una parte della comunità costiera colpita dall’alluvione. Come faranno le famiglie a pagare i mutui presi con le banche?Chi restituirà loro i soldi impegnati per uscire dall’emergenza?si chiede Ruffini.

Nell’interpellanza i due consiglieri hanno quindi chiesto al Presidente e all’Assessore regionale competente se si intenda chiedere al Governo l’assegnazione delle somme mancanti per l’annualità 2009 (pari a 3 milioni di euro), quelle per l’annualità 2010 (pari a 728.231 milioni di euro) e se si intende verificare presso il Ministero dell’Ambiente l’assegnazione della somma pari a 1.500.000 di euro.




Castellalto (TE). BEN LIETI DI ESSERE OSSERVATI DAL QUIRINALE

BEN LIETI DI ESSERE OSSERVATI DAL QUIRINALE

Che le vicende politiche riguardanti il nostro territorio giungano al cospetto del Quirinale, non può che farci piacere, perché almeno la più alta Istituzione del nostro Paese può rendersi conto di cosa si dibatte in periferia e di quale strumentalizzazione si metta in atto, solo per procurarsi un minimo  di consenso a un anno dalle elezioni comunali.

Invocare che il regolamento per lo svolgimento dei referendum è penalizzante, e non permette il libero svolgimento di esse, è la constatazione che si vuole spostare la dialettica politica su altri temi, mentre invece bisognerebbe riconoscere che il quesito posto a base della proposta referendaria non trova acclamazione sufficiente, perché non risponde all’interesse dell’intera comunità. Pretendere di modificare il regolamento, per adattarlo a interessi di parte, è puramente assurdo; ricordiamo che lo statuto comunale, da cui il regolamento trae legittimità, è stato ampiamente discusso tra le forze politiche presenti in consiglio e con assemblee pubbliche sul territorio e votato all’unanimità, compreso il  voto favorevole dell’allora consigliere Petrosino. Ora gli chiediamo  di non sparare a zero su uno statuto e sul regolamento che tiene conto di tutte le espressioni possibili di democrazia.  Ma nello stesso tempo  contiene anche degli “anticorpi” per difendere le istituzioni comunali da iniziative strumentali. Apprendiamo anche che il comitato promotore intende aprire due delegazioni, una a Castellato e l’altra nella zona Tordino, ma non fa menzione da dove verranno presi i fondi, visto che istituire delle delegazioni comporta  anche dei costi come: spese per il  personale, spese per servizi vari e utenze.

Il sig. Petrosino minaccia querela, noi gli consigliamo di rettificare immediatamente l’articolo sulla stampa, altrimenti sarà l’amministrazione Comunale a querelarlo. Nell’articolo viene riportato un falso: il sindaco non ha mai convocato il comitato dei garanti, così come viene riportato sulla stampa, ma ha convocato il comitato promotore del referendum, che è cosa ben diversa, per informarlo che in consiglio comunale non c’è nessun consigliere disposto ad  approvare una delibera che prevede il trasferimento della sede comunale a Castelnuovo. Visto che il referendum è solo consultivo, era un tentativo di far capire che non conviene spendere soldi pubblici inutilmente.  Comunque, aldilà dei giochi politici, Sinistra Ecologia Libertà, rispettosa  delle leggi e dei regolamenti, attende fiduciosamente la decisione del comitato dei garanti.

Coordinamento  SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTA’  – Castellalto




Si è svolta, presso la sede della Regione Puglia a Roma, un’importante riunione che ha coinvolto le Regioni Abruzzo, Marche, Molise e Puglia per affrontare il problema della pesca.

Si è svolta ieri, 19.05.2010, presso la sede della Regione Puglia a Roma, un’importante riunione che ha coinvolto le Regioni Abruzzo, Marche, Molise e Puglia per affrontare il problema della pesca.

Un plauso è da rivolgere al nostro assessore Mauro Febbo per il costante impegno nella vicenda. Lo stesso ha sostenuto l’importanza di insediare un tavolo di lavoro con il ministero per affrontare, unitamente alle regioni dell’adriatico centrale, le problematiche emerse.

I problemi della pesca non sono pochi, e in ogni caso dalla incontro di ieri si è avuto un segnale importante. “La pesca ed in particolare la pesca al pesce azzurro vive un periodo drammatico.” afferma il Consigliere Rabbuffo. “Le imprese del settore stanno vivendo una crisi senza pari, ed il nostro compito è di offrire loro delle tutele per difendere non solo centinaia di posti di lavoro, ma l’intero indotto economico che alimenta il territorio. Infatti, a causa di una concorrenza sleale e di un eccessivo prelievo delle risorse naturali,  la pesca non è più remunerativa. Pertanto, ho rappresentato quanto viene sostenuto dalle associazioni durante l’incontro di ieri, ovvero della necessità di nuove regole per  garantire una migliore gestione delle risorse, che introducano limiti sul quantitativo massimo catturabile, che vietino la cattura di taglie sottomisura e che prevedano una riduzione dell’attività di pesca e una diversa gestione dei mercati ittici. E per raggiungere questo obbiettivo è necessaria la costituzione di un tavolo tecnico per la predisposizione di un piano di gestione locale condiviso da tutte e quattro le regioni intervenute, che venga magari recepito in un piano di gestione nazionale”.

Il coordinatore regionale di Federpesca, Valter Squeo, esprime la sua soddisfazione per la riunione di ieri e per le iniziative che le Regioni Abruzzo, Marche, Molise e Puglia intendono intraprendere




Tocco da Casauria (PE). E’ morto Padre Virgilio, ricordo del Sindaco

Tocco da Casauria saluta di Padre Virgilio

Tocco da Casauria, 21 maggio 2010 – È con cordoglio e stupore che l’amministrazione comunale e gli abitanti di Tocco da Casauria accolgono la notizia della scomparsa di Padre Virgilio, al secolo Felice Di Virgilio, per tantissimi anni padre guardiano del convento francescano di Santa Maria del Paradiso, o dell’Osservanza, fino al 2004, quando si è trasferito a L’Aquila per ricoprire la carica di Ministro Provinciale di San Bernardino da Siena e dei Frati Minori d’Abruzzo.

«Ricordiamo un uomo di riferimento della comunità – commenta il sindaco Riziero Zaccagnini – amante del territorio e della sua gente, a volte schivo. Presenziava con grande partecipazione agli eventi che più coinvolgevano i toccolani; vederlo più spesso in paese dopo il terremoto è stato come vedere un familiare ritornare a casa. L’ho incontrato l’ultima volta lo scorso dicembre, in occasione della firma del gemellaggio tra Tocco e Francavilla in onore di Francesco Paolo Michetti. Mi regalò una copia delle due sue ultime pubblicazioni (“Santi Beati e Venerabili dell’Ordine dei Frati Minori d’Abruzzo” e “I doni dello Spirito Santo”) con dedica di stima e di buon augurio per il futuro. Ci ripromettemmo di rivederci per tornare a progettare insieme la risistemazione della biblioteca dell’Osservanza. Il destino, o forse, come direbbe lui, Dio, ha voluto altrimenti».

Di Padre Virgilio resta alla comunità la ricatalogazione dei libri antichi e sul territorio appartenenti alla biblioteca del convento e, oltre a numerosi articoli e alcuni libri sul Convento dell’Osservanza e sulla presenza dei frati francescani a Tocco, due opere importanti per il paese, pubblicate tra il 1980 e il 1982, che restano un punto di riferimento per chi si avventura nella ricerca storica di Tocco: “Tocco da Casauria. Profilo storico” e “Statuto municipale di Tocco Casauria”.

Una delegazione dell’amministrazione, degli abitanti e della comunità parrocchiale sarà presente ai funerali a Pollutri per l’ultimo saluto.




Pescara. Consiglio Provinciale, Antonella Allegrino sulla discarica tossica di Bussi sul Tirino

Consiglio Provinciale, Antonella Allegrino sulla discarica tossica di Bussi sul Tirino

A proposito dell’interrogazione rivolta dalla capogruppo dell’IDV al presidente Testa su quanto la Provincia ha fatto o intende fare per assicurare la bonifica del sito inquinato di Bussi sul Tirino, si registra la seguente dichiarazione della stessa Allegrino:

Rispetto  il ruolo dell’assessore all’Ambiente,  ma non sono per nulla soddisfatta  della risposta data da Mario Lattanzio alla mia interrogazione su un tema che interessa da vicino la salute dei cittadini. Non mi soddisfa la sua risposta perché è basata esclusivamente sulle competenze tecniche e prestabilite della Provincia, che non prevedono un’azione diretta dell’Ente nell’ effettuare la messa in sicurezza del sito contaminato di Bussi. Io credo invece che compito di un Ente intermedio quale la Provincia sia quello di svolgere un ruolo di stimolo e di pressione presso le autorità preposte (ministero, regione) per arrivare all’obiettivo di bonificare quella che è stata definita “ la discarica di rifiuti chimici più grande d’Europa”. Ci sono competenze che non sono solo tecniche, ma soprattutto politiche, e che sono legate al senso di responsabilità dell’Ente nei confronti del territorio che amministra. La Provincia, che ha avanzato istanza di costituzione di Parte Civile nel processo a carico della Solvay e della Montedison,  deve muoversi e farsi parte attiva per la realizzazione e il coordinamento di un comitato di comuni della val Pescara e dell’intera provincia per svolgere le dovute pressioni sugli enti competenti, e deve farsi promotrice della richiesta di un’indagine epidemiologica da parte dell’Istituto Superiore di Sanità del ministero della Salute, per valutare lo stato di salute della popolazione della val Pescara, che ha consumato per anni acque provenienti dai pozzi di Castiglione a Casauria, contaminate  da quel terreno sul quale erano state  accumulate sostanze tossiche e cancerogene.

Chiederò che la questione torni in Commissione Ambiente e che venga affrontata approfonditamente in un Consiglio straordinario dedicato”.




L’Aquila. Il Presidente del Consiglio regionale, Nazario Pagano, ha risposto con una lettera alla nota inviatagli dal capogruppo del Partito democratico, Camillo D’Alessandro,

INDENNITA’: PAGANO SCRIVE AL CAPOGRUPPO PD

(L’Aquila, 21 maggio 2010) Il Presidente del Consiglio regionale, Nazario Pagano, ha risposto con una lettera alla nota inviatagli dal capogruppo del Partito democratico, Camillo D’Alessandro, nella quale i consiglieri regionali del Pd annunciano la decurtazione del 10 per cento delle proprie indennità.

“In ordine alla nota pervenuta in data 21/5/2010, con la quale i consiglieri regionali del Gruppo consiliare del Partito democratico dispongono una decurtazione del 10 per cento sulle voci “indennità ed indennità di funzione” percepite, con accredito delle somme a favore del capitolo di Bilancio afferenti le Politiche Sociali, si rappresenta che la decurtazione richiesta – scrive il Presidente Pagano – avverrà sull’importo netto percepito, dovendosi obbligatoriamente corrispondere le imposte sul lordo spettante. Ciò premesso, si fa presente che per il mese corrente, la decurtazione non può essere applicata alla fonte in quanto alla data della richiesta sono state già elaborate e trasmesse al Tesoriere per il pagamento le specifiche riguardanti i compensi mensili di maggio”.

Il Presidente Pagano invita, però, i consiglieri regionali del Pd a versare comunque le somme relative al mese di maggio direttamente al Tesoriere. “Si suggerisce, eventualmente, per il corrente mese di maggio – continua la lettera del Presidente -, l’effettuazione di un versamento diretto al Tesoriere regionale con specifica finalizzazione delle somme; somme che orientativamente oscillano tra i 400 e 450 euro per ogni consigliere, a seconda della funzione ricoperta”.

“Per quanto concerne la proposta del Gruppo Consiliare del Pd di parametrare le indennità dei consiglieri regionali, assessori e presidenti, a quelle più basse in Italia, è noto ormai a tutti che la Regione Abruzzo è collocata all’ultimo posto di dette percentuali, con il 65 per cento della indennità percepita dai componenti della Camera dei Deputati, insieme a Veneto, Toscana, Molise, Marche, Lombardia, Liguria, Lazio ed Emilia Romagna. Tale valutazione è stata, infatti, inviata al Gruppo consiliare del Pd a corredo della proposta di Testo Unico sulle indennità di consiglieri elaborata su indicazione dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale e consegnata ai gruppi consiliari già dal mese di settembre 2009”.

La lettera del Presidente Nazario Pagano conclude con un riferimento ai contenuti della proposta di legge sulla riduzione delle indennità. “Detta proposta di Testo Unico, prevede invece un ulteriore diminuzione del 10 per cento oltre ad una drastica riduzione del vitalizio e alla semplificazione e riorganizzazione dell’intera materia; pertanto, si tratta di un progetto di legge esaustivo e completo – conclude Pagano – che va oltre la semplicistica dichiarazione di allineamento delle indennità dei consiglieri abruzzesi a quelle più basse d’Italia dal Pd esposta agli organi di informazione”.

L’Aquila, 21 maggio 2010




Abruzzo. Futura manifestazione “Ciclabile Adriatica”

Futura manifestazione “Ciclabile Adriatica”
Stiamo pensando, con gli amici di PescaraBici, di organizzare una “mega” biciclettatta che parta da Martinsicuro (a nord) e da Francavilla (a sud) con arrivo a Pineto. L’evento dovrebbe tenersi intoro al 21 giugno e coincidere con la manifestazioen “apriti sole” del Comune di Pineto. Naturalmente non sarà obbligatorio fare l’intero percorso e si potrà anche optare per l’opzione bici+treno. Che ne pensate? Qualcuno vuole darci una mano per organizzare? Fateci sapere!
Coordinamento per le piste ciclabili dell’Abruzzo teramano
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