Abruzzo. INDAGINE SEMESTRALE SULL’INDUSTRIA ABRUZZESE – 2° SEMESTRE 2009

Confidustria Abruzzo

INDAGINE SEMESTRALE SULL’INDUSTRIA ABRUZZESE – 2°  SEMESTRE 2009

Avvertenza: Si fa presente che la nota congiunturale sull’industria è riferita all’andamento del secondo semestre ed è stata realizzata con dati raccolti alla fine dell’anno.

L’evoluzione recente dell’economia europea ed  italiana

L’andamento del PIL mostra che la crisi dell’economia UE è continuata anche nel secondo semestre 2009, seppur a livelli meno drammatici. In Italia, si è evidenziata una maggiore tenuta del PIL, nonostante la caduta del 4,38% durante il secondo trimestre 2009. Sul fronte del commercio internazionale, la contrazione delle esportazioni italiane è stata superiore a quella della media UE27. Nel mercato del lavoro si è registrata una diffusa e rapida crescita del tasso di disoccupazione che in Italia è risultata più attenuata rispetto alla media UE anche grazie al ricorso agli ammortizzatori sociali.

Le previsioni dei principali centri di ricerca internazionali – in termini di crescita del PIL – indicano una ripresa piuttosto lenta, che non riuscirà a colmare le perdite accumulate per almeno tre anni.

Centro Studi Confindustria OCSE Eurostat FMI Prometeia ISAE
2010 2011 2010 2011 2010 2011 2010 2011 2010 2011 2010 2011
Italia 1,1 1,3 1,1 1,5 0,7 1,4 0,8 1,1 0,08 1,04 1,0 1,4
Area Euro 1,2 2,0 0,7 1,5 1,0 1,6 1,00 1,00 1,1 1,6

L’andamento dell’economia abruzzese

L’Indice del clima economico complessivo è passato, per l’Abruzzo, dai circa 90 punti del II trimestre 2008 ai 76 punti del II semestre 2009. Il dato è risultato sempre peggiore sia rispetto a quello medio nazionale che a quello relativo al Mezzogiorno. Le esportazioni in Abruzzo hanno registrato il terzo peggior risultato tra le regioni italiane (-31,7% a fronte di un -21,4% medio nazionale ed un -23,5% del Mezzogiorno). Tali pessime performance esportative sono state condizionate dalla crisi dei tradizionali settori portanti del commercio estero regionale; in particolare, il dimezzamento del settore degli autoveicoli e la contrazione di circa il 30% del sub-settore articoli di abbigliamento. Conseguentemente, sono risultate colpite proprio le aree a maggiore vocazione industriale della regione: la Val di Sangro (automotive) ed il teramano (abbigliamento, mobili). La crisi economica ha avuto effetti devastanti anche sul mercato del lavoro; in particolare, l’Abruzzo ha registrato un tasso di disoccupazione superiore all’8% nel 2009, dato superiore di circa 1 punto e mezzo rispetto all’anno precedente e costantemente peggiore di quello dell’aggregato Centro Italia.

Indicatori Strutturali CHIETI L’AQUILA PESCARA TERAMO ABRUZZO
Tasso disoccupazione 2009 8,5 9,9 7,9 6,0 8,1
Tasso disoccupazione 2008 6,0 8,6 6,5 5,3 6,6
CIG – Var % 2009 – 2008 472 367 293 588 440

I risultati dell’indagine del Centro Studi Confindustria Abruzzo

Rispetto al I semestre 2009 – in cui agli effetti della crisi si è aggiunta anche la devastazione del terremoto – si evidenzia un’ulteriore drastica riduzione del fatturato (52% degli intervistati) che ha indotto una diminuzione del grado di utilizzo degli impianti (38,8%) nonostante un numero di giorni di lavoro sostanzialmente simile. La crisi delle esportazioni è confermata, anche se il calo più consistente ha riguardato il portafoglio ordini relativo al mercato interno.

Giudizio degli imprenditori sugli indicatori commerciali e di produzione nel II semestre 2009 rispetto al precedente

Aumentato Diminuito Stabile Non risponde
Giorni di lavoro 9,7% 34,0% 55,3% 1,0%
Grado di Utilizzazione Impianti 14,6% 38,8% 46,6% 0,0%
Scorte Prodotti Finiti 16,5% 29,1% 54,4% 0,0%
Scorte Materie Prime 14,6% 29,1% 56,3% 0,0%
Fatturato 26,2% 52,4% 20,4% 1,0%
Esportazioni 10,7% 23,3% 23,3% 42,7%
Portafoglio Ordini Italia 18,4% 44,7% 34,0% 2,9%
Portafoglio Ordini Estero 11,7% 29,1% 14,6% 44,7%

Le previsioni relative al I semestre 2010 denotano un diffuso orientamento alla stabilità che oscilla tra il 65% ed il 76% degli intervistati per quanto concerne produzione e scorte. Leggermente più ottimistiche appaiono invece le previsioni relative al fatturato (per il 35,9% in aumento) specialmente quello derivante dal mercato interno.

Previsione degli indicatori di produzione per il I semestre 2010 rispetto al precedente

Aumenterà Diminuirà Rimarrà stabile Non risponde
Grado di Utilizzazione Impianti 19,4% 15,5% 65,0% 0,0%
Livello scorte Prodotti Finiti 7,8% 15,5% 76,7% 0,0%
Livello scorte materie prime 11,7% 15,5% 72,8% 0,0%
Fatturato 35,9% 12,6% 51,5% 0,0%
Esportazioni 14,6% 10,7% 30,1% 44,7%
Ordini Italia 31,1% 9,7% 58,3% 1,0%
Ordini estero 13,6% 7,8% 33,0% 45,6%

L’analisi a livello provinciale

Si evidenzia una certa eterogeneità nelle previsioni degli imprenditori intervistati; con riferimento al grado di saturazione della capacità produttiva si nota un minore orientamento all’ottimismo da parte delle imprese teramane, in parte spiegabile con la pesante crisi che da tempo caratterizza il settore legno-mobili e dell’arredamento. Per quanto concerne il fatturato i dati appaiono maggiormente allineati anche se si evidenzia la previsione maggiormente pessimistica degli imprenditori pescaresi. Con riferimento alla esportazioni va sottolineato il significativo dato relativo all’area chietina ed in parte a quella teramana; ovvero delle due province la cui specializzazione merceologica dovrebbe più facilmente consentire di “agganciare” la seppur timida ripresa a livello mondiale. Relativamente a tutti e tre gli indicatori considerati, appare necessario effettuare una puntualizzazione rispetto al dato della provincia dell’Aquila, che si caratterizza per previsioni generalmente migliori rispetto alla media regionale. Tale evidenza appare spiegabile con la peggiore situazione di partenza che caratterizza questo territorio (crisi globale e sisma locale) e la connessa ferma volontà dei pochi imprenditori ancora presenti sullo stesso di porre un freno al fenomeno di deindustrializzazione da anni in corso, quest’ultima ulteriormente supportata dalle aspettative relative alla Zona Franca.

Indicatori congiunturali per provincia

Saturazione capacità produttiva Fatturato Esportazioni
Aumenterà Diminuirà Rimarrà stabile Non risponde Aumenterà Diminuirà Rimarrà stabile Non risponde Aumenterà Diminuirà Rimarrà stabile Non risponde
AQ 25,0% 14,3% 60,7% 0,0% 42,9% 7,1% 50,0% 0,0% 3,6% 7,1% 25,0% 64,3%
CH 23,3% 6,7% 70,0% 0,0% 36,7% 13,3% 50,0% 0,0% 26,7% 13,3% 26,7% 33,3%
PE 21,1% 21,1% 57,9% 0,0% 26,3% 15,8% 57,9% 0,0% 5,3% 0,0% 47,4% 47,4%
TE 7,7% 23,1% 69,2% 0,0% 34,6% 15,4% 50,0% 0,0% 19,2% 19,2% 26,9% 34,6%
Abruzzo 19,4% 15,5% 65,0% 0,0% 35,9% 12,6% 51,5% 0,0% 14,6% 10,7% 30,1% 44,7%

Anche con riferimento all’occupazione, si nota un diffuso orientamento alla stabilità: circa il 70% delle imprese non effettuerà assunzioni ma non prevede neanche di ridurre il personale mentre meno del 30% degli intervistati si aspetta di dover ricorrere alla cassa integrazione ordinaria. A livello settoriale appaiono più orientate all’ottimismo le previsioni relative al comparto delle bevande, dei materiali da costruzione e metalmeccanico. Ciò giustifica, almeno in parte, i dati maggiormente positivi relativi alle province di L’Aquila e Chieti, dove si rinviene una significativa presenza di dette realtà imprenditoriali.

Previsioni sull’assunzione di personale per province (Fonte: Centro Studi Confindustria Abruzzo)

Aumento personale Ricorso alla cassa integrazione ordinaria
No Non risponde No Non risponde
AQ 39,3% 57,1% 3,6% 21,4% 75,0% 3,6%
CH 23,3% 66,7% 10,0% 23,3% 66,7% 10,0%
PE 10,5% 84,2% 5,3% 31,6% 63,2% 5,3%
TE 15,4% 80,8% 3,8% 38,5% 50,0% 11,5%
Abruzzo 23,3% 70,9% 5,8% 28,2% 64,1% 7,8%

Conclusioni e proposte

L’Indagine di Confindustria Abruzzo ha confermato le conseguenze drammatiche dell’effetto combinato della crisi globale e del sisma. Le previsioni dei principali istituti di ricerca ed i risultati dell’Indagine indicano alcuni primi timidi segnali di miglioramento che gli imprenditori abruzzesi potranno cogliere solo se troveranno adeguato sostegno in interventi di economia industriale a livello nazionale e regionale che esaltino la centralità dell’impresa ed in particolare dell’Industria (grande, media e piccola), che – nonostante la drammatica crisi dell’ultimo anno – contribuisce ancora alla gran parte del PIL e dell’occupazione regionale. A tal proposito appaiono ineludibili i seguenti interventi:

a) supporto alla domanda interna delle famiglie, anche attraverso gli incentivi – che però debbono essere allargati ai settori del mobile e dell’arredamento – e la conferma degli ammortizzatori sociali in deroga;

b) il finanziamento degli investimenti infrastrutturali ed il sostegno all’innovazione intesi come motori della ripresa e dello sviluppo economico;

c) la riduzione – specialmente nel settore sanitario – della spesa pubblica improduttiva in modo da eliminare l’addizionale sull’IRAP delle aziende e dei professionisti;

d) istituzione di un’Agenzia di Sviluppo Economico Regionale, che promuova e supporti l’evoluzione competitiva del sistema produttivo abruzzese nell’ambito di un più vasto provvedimento intersettoriale che preveda specifici interventi a favore dei sistemi integrati di imprese ed in particolare delle reti di imprese;

e) con riferimento all’area colpita dal sisma, realizzazione di un indissolubile legame tra la fase di ricostruzione e quella di sviluppo, prevedendo tanto l’attrazione di investimenti esogeni quanto il supporto di quelli endogeni, in modo da trasformare l’evento sismico in una nuova opportunità di sviluppo, come è avvenuto nel caso del terremoto del Friuli Venezia Giulia e di Marche ed Umbria.

f) rapida attivazione – supportata da idonee risorse – delle zone franche urbane di Pescara, che potrà costituire un motore di sviluppo per l’area della costa, e di L’Aquila, per la quale è necessaria una delimitazione ad “assetto variabile”, al fine di concentrarsi ora sulle zone in cui è già possibile localizzare attività produttive e trasferire in seguito i benefici a quelle aree – quali il Centro storico – la cui utilizzabilità è necessariamente rinviata ai prossimi anni.




Abruzzo. Piccoli comuni in festa Domenica 9 maggio torna Voler Bene all’Italia. Domani gemellaggio tra le scuole elementarei di Chieti e di Tornareccio

Piccoli comuni in festa Domenica 9 maggio torna Voler Bene all’Italia. Domani gemellaggio tra le scuole elementarei di Chieti e di Tornareccio

Pescara, lì 6 maggio 2010 – Torna domenica 9 maggio Voler Bene all’Italia, la festa dei piccoli comuni italiani, organizzata da Legambiente insieme a Anci, Coldiretti, Symbola e un vasto comitato promotore di associazioni ed enti. Una grande giornata corale sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, realizzata grazie alla collaborazione di Enel Green Power per valorizzare e celebrare le risorse dei nostri borghi, le loro tradizioni, i tesori e i talenti nascosti, insieme alla loro capacità d’innovazione e di sviluppo.

Protagonisti della festa di quest’anno saranno soprattutto i Piccoli Comuni delle eccellenze, quelli che si sono distinti per la gestione del territorio, la tutela della biodiversità, le rinnovabili e la gestione dei rifiuti. Sono 127 i comuni abruzzesi che nella rete della “PiccolaGrandeItalia”  formano un network virtuoso dove sono valorizzati i prodotti tipici, le tradizioni, l’artigianato artistico, l’innovazione tecnologica e la soft economy, ma dove si investe anche in politiche di tutela del paesaggio e del patrimonio culturale, nonché nella promozione del turismo responsabile.

Spesso sono i piccoli borghi, infatti, a saper puntare sulle energie verdi diventando laboratori di innovazione all’avanguardia nel governo del territorio. Sono 4800 in tutta Italia ad aver scelto il futuro e l’ambiente, investendo in energie rinnovabili, economie verdi, agricoltura biologica e di qualità, riciclo dei rifiuti e innovazione tecnologica.

Ad aprire la festa domani venerdì 7 maggio saranno le scuole nei piccoli comuni, che rilanceranno l’importanza della salvaguardia dei percorsi formativi offerti nelle piccole comunità e difendere, in un periodo di tagli indiscriminati all’istruzione, il diritto ad una scuola di qualità, anche nelle aree marginali, in montagna e nelle piccole isole. Piccoli studenti faranno, quindi, da ciceroni ai loro colleghi di città per introdurli alle bellezze, alla storia e alle eccellenze del proprio borgo, per testimoniare il valore sociale e culturale della scuola nelle piccole comunità. Un gemellaggio educativo tra scuole dei centri minori e istituti delle grandi città promosso con il duplice obiettivo di far conoscere agli studenti di città la realtà educativa vissuta dai ragazzi nei piccoli comuni e di superare l’isolamento culturale che spesso vivono i giovani studenti nei centri minori. L’iniziativa di punta in Abruzzo si svolgerà domani venerdì 7 maggio a Tornareccio (Ch) e vedrà come protagonisti i ragazzi della scuola primaria di Chieti VI Circolo (52 scolari di 3 classi III). L’appuntamento è per le ore 10 presso la scuola primaria di Tornareccio. Appena arrivati saranno accolti dalla classe V che mostrerà, ai piccoli ospiti, la scuola e le attività laboratoriali svolte. I “bambini di città” saranno poi guidati alla scoperta del centro storico del paese, ricco di mosaici. Ventiquattro mosaici, collocati nelle strade del borgo hanno trasformato l’abitato in un prezioso museo all’aperto. Verso le 12.30 ci sarà il pranzo nella mensa scolastica. Per le 14 è prevista una visita partecipata al parco naturalistico-archeologico di Monte Pallano e al Centro di Educazione Ambientale Casanatura Fontecampana. Alle ore 15.30 i ragazzi giungeranno all’azienda apistica Tieri dove saranno coinvolti in un percorso didattico per capire come si produce il miele. La partenza, per il ritorno a casa delle classi provenienti dalla città, è fissata per le ore 17.
A Voler Bene all’Italia aderiscono migliaia di amministrazioni, ma anche parchi, comunità montane, scuole, associazioni e realtà produttive. I piccoli comuni si vestono a festa e aprono le porte ai visitatori offrendo il meglio di sé con escursioni, visite guidate, degustazioni e rappresentazioni folkloristiche, mercatini all’insegna dell’identità locale. Non mancheranno poi escursioni in bicicletta visto che la giornata di Voler Bene all’Italia quest’anno sarà gemellata anche con la Giornata nazionale della Bicicletta, indetta dal Ministero dell’Ambiente per incentivare l’uso di questo mezzo ecocompatibile, capace di contrastare l’inquinamento e la frenesia della vita urbana».

Enel Green Power è partner di Legambiente in Voler Bene all’Italia per il secondo anno consecutivo. La società di Enel tra i leader nel mondo nello sviluppo e gestione delle fonti rinnovabili partecipa quest’anno alla manifestazione con iniziative e stand all’insegna di una sensibilizzazione a un uso più razionale dell’energia elettrica.




Val Vibrata (TE). SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTA’ Federazione Provinciale di Teramo su COSTITUZIONE COORDINAMENTO VAL VIBRATA

SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTA’  Federazione Provinciale di Teramo su COSTITUZIONE COORDINAMENTO VAL VIBRATA

Cecilia Falconi è da Lunedì 3 maggio 2010 la Portavoce del coordinamento Intercomunale di Sinistra Ecologia e Libertà della Val Vibrata (12 Comuni). Ad eleggerla con voto unanime i rappresentanti dei 12 comuni del comprensorio.

Fanno parte del coordinamento personalità politiche come Costantino Rapagnà (Tortoreto), Ulderico Cicconi, Benito Torretta, Mario Medori, Alfredo Centinaro (Alba Adriatica), Emilio Di Biase (Torano), Husein Ahmad ( S. Omero), Agnese Ascolani (S. Egidio), Marco Foglia e Mario Marano Viola (Martinsicuro) .

L’elezione di Cecilia Falconi giunge al termine di un lavoro politico che ha visto l’intera federazione del partito lavorare per un’organizzazione importante, che consente al partito di tornare sui processi ed i problemi del comprensorio con maggiore capacità propositiva e programmatica.

L’organismo intercomunale restituisce a Sinistra Ecologia e Libertà l’autonomia di indirizzo politico e una più efficace capacità di rappresentare il territorio, valorizzandone le specificità e il contributo politico che la Val Vibrata ha sempre offerto.

I numerosi interventi hanno condiviso il valore politico di un organismo che restituisce alla Val Vibrata un peso politico altrimenti non rappresentabile.

SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTA’ – FEDERAZIONE DI TERAMO

Il Coordinatore Provinciale

Tommaso Di Febo




Abruzzo. L’Abruzzo di nuovo al centro degli interessi delle compagnie petrolifere:

L’Abruzzo di nuovo al centro degli interessi delle compagnie petrolifere:

presentata da Petroceltic Italia una nuova istanza di permesso di ricerca

in un ampio tratto di mare compreso tra Pineto e Vasto

Oltre 6.000 i chilometri quadrati di mare interessati

da vicende legate agli idrocarburi

Legambiente: occorre maggior ruolo da parte delle Istituzioni

Pubblicata sul Bollettino Ufficiale degli Idrocarburi e delle Georisorse (BUIG) del Ministero dello Sviluppo Economico la nuova “istanza di permesso di ricerca” per idrocarburi liquidi e gassosi presentata dalla Petroceltic Italia: si tratta un’area a mare di 728,20 km quadrati che si estende nel tratto antistante la costa abruzzese compreso tra Pineto e Vasto.

«Non scende l’attenzione delle compagnie petrolifere sull’Abruzzo  – dichiara Angelo Di Matteo, presidente di Legambiente Abruzzo – La situazione è allarmante e totalmente fuori controllo: nella sola zona a mare interessa una superficie di oltre 6.000 chilometri quadrati tra istanze e permessi di ricerca e permessi e concessioni di estrazione di idrocarburi».

«Ad Eni ed Edison, compagnie storiche che estraggono gas ed olio nel mare abruzzese da quasi quarant’anni – continua Angelo Di Matteo – si sono aggiunte nell’ultimo quinquennio nuove compagnie internazionali che vedono nell’Abruzzo il nuovo Texas. La Petroceltic nello specifico ha monopolizzato le richieste di permessi di ricerca nell’intero specchio di mare compreso tra la costa teramana e le isole Tremiti».

Questa è un’ennesima conferma dei timori espressi dall’articolato movimento abruzzese che da oltre tre anni si sta opponendo al rischio di deriva petrolifera regionale e che non trova adeguata attenzione e sufficiente risposta da parte delle Istituzioni regionali, provinciali e comunali.

«L’Abruzzo è considerata da Assomineraria[1] uno dei territori più ricchi di petrolio in Italia sia nella parte a terra che a mare – conclude Angelo Di Matteo – La stessa associazione di categoria individua inoltre, nella forte resistenza delle popolazioni locali, il limite allo sviluppo dei nuovi giacimenti: una constatazione questa che, seppur di parte, evidenzia in modo chiaro la mancanza di ruolo di indirizzo da parte delle Istituzioni».

L’Ufficio Stampa: 328.4131195

STATO DELL’ARTE al 30.04.2010

IDROCARBURI A MARE

ZONA ANTISTANTE LA COSTA ABRUZZESE

Superficie (kmq)
Istanze di Permesso di Ricerca in Mare 3.955,47
Permessi di Ricerca in mare 745,23
Istanze di Concessione di Coltivazione in Mare 203,18
Permessi di Coltivazione in Mare 1.430,92
Totale 6.334,80
ISTANZE DI PERMESSI DI RICERCA
Denominazione Richiedente Superficie (kmq)
1 d.492.B.R.EL Petroceltic Elsa 172,40
2 d.493.B.R.EL Petroceltic Elsa 327,10
3 d.494.B.R.EL Petroceltic Elsa 277,30
4 d.495.B.R.EL Petroceltic Elsa 165,00
5 d.496.B.R.EL Petroceltic Elsa 263,49
6 d.497.B.R.EL Petroceltic Elsa 407,40
7 d.498.B.R.EL Petroceltic Elsa 526,80
8 d.499.B.R.EL Petroceltic Elsa 269,68
9 d.500.B.R.EL Petroceltic Elsa 121,40
10 d.505.B.R.EL Petroceltic Elsa 729,70
11 d.507.B.R.EL Petroceltic Italia 728,20
Sommano 3.955,47
PERMESSI DI RICERCA
Denominazione Titolare Superficie (kmq)
1 B.R.263.RG Eni 347,30
2 B.R.268.RG Vega Oil (60%)

Petroceltic Elsa (40%)

126,68
3 B.R.269.RG Medoilgas Italia 271,25
Sommano 745,23
ISTANZE DI CONCESSIONE DI COLTIVAZIONE
Denominazione Richiedente Superficie (kmq)
1 d 26 B.C.AG Agip 58,48
2 d 30 B.C.AG Medoilgas Italia 144,70
Sommano 203,18
PERMESSI DI COLTIVAZIONE
Denominazione Titolare Superficie (kmq)
1 BC.1.LF Edison (95%)

Gas Plus Italiana (5%)

93,19
2 BC.3.AS Eni 221,69
3 BC.5.AS Eni 98,35
4 BC.8.LF Edison (61,72%)

Eni (38,28%)

369,20
5 BC.9.AS Eni (66,67%)

Edison (33,33%)

262,86
6 BC.10.AS Eni (51%)

Edison (49%)

216,84
7 BC.15.AV Eni 168,79
Sommano 1.430,92

[1] http://www.assomineraria.org/news/view.php?news_pk=4910&from=index




Giulianova. LA LEGA: NO AL CENTRO COMMERCIALE di Giulianova

TERAMO, 05 MAGGIO 2010

LA LEGA: NO AL CENTRO COMMERCIALE di Giulianova

Lo sviluppo incontrollato dei grandi centri commerciali rappresenta una calamità per l’indotto delle piccole e medie imprese spina dorsale della nostra economia. I grandi centri commerciali incidono negativamente sul territorio determinando non solo uno spreco di suolo ma anche la chiusura di una rete di piccoli e medi esercizi commerciali che sono la linfa vitale del tessuto economico di un comune. I commercianti che non sono in grado di sostenere la concorrenza della grande distribuzione, non solo chiudono il proprio esercizio subendo un danno economico che si ripercuote sulla società, ma lasciano abbandonato un territorio che via via diventa sempre più degradato. Per questo non è necessario un altro centro commerciale nella vallata del Tordino.

I coordinatori provinciali – Antonio Burrini e Franco De Angelis – sottolineano che “stiamo vivendo in un momento di grande crisi economica che registra una forte flessione dei consumi” e che il centro che dovrà sorgere “si troverà a soli 3 Km dal costruendo centro shopping di Bellante  e a 7 Km da quello esistente, il centro Gran Sasso, andando ad aggravare la situazione di crisi che lo ha colpito nell’ultimo periodo”.

Secondo Lega Nord “vanno fortemente tutelati i commercianti del territorio, che per anni hanno pagato le tasse nel distretto ed hanno contribuito al benessere del comune di Giulianova che peraltro ha prosperato grazie alla piccola e media impresa”. Si chiede dunque alle forze in campo, sociali e politiche di “esprimere la propria contrarietà rispetto alla realizzazione del centro commerciale” e di “manifestare sostegno nei confronti dei commercianti giuliesi che verrebbero negativamente coinvolti da questo progetto”.




Pescara. presentazione dell’Indagine semestrale sull’Industria abruzzese, relativa al secondo semestre del 2009, che avrà luogo il giorno giovedì 6 Maggio prossimo, alle ore 10.30, presso la sede di Confindustria Pescara, in via Raiale 110 bis.

presentazione dell’Indagine semestrale sull’Industria abruzzese, relativa al secondo semestre del 2009, che avrà luogo il giorno giovedì 6 Maggio prossimo, alle ore 10.30,  presso la sede di Confindustria Pescara, in via Raiale 110 bis.

Seguirà un dibattito volto ad analizzare e commentare i dati a cui parteciperanno Mauro Angelucci, Presidente di Confindustria Abruzzo, Alfredo Castiglione, Vicepresidente Regione Abruzzo, Oreste Invernizzi, Direttore Caripe, in rappresentanza delle Casse di Risparmio abruzzesi, il Prof. Luciano Fratocchi dell’Università dell’Aquila, l’economista Pino Mauro, e il Direttore di Confindustria Abruzzo, Giuseppe D’Amico.

L’evento, inoltre, assume una particolare rilevanza anche perché sarà l’occasione per presentare le linee programmatiche che caratterizzeranno il mandato di Mauro Angelucci quale neo Presidente di Confindustria Abruzzo.

Presenzieranno i vertici territoriali e settoriali di Confindustria Abruzzo, le Autorità delle Amministrazioni pubbliche abruzzesi, i rappresentanti del mondo universitario e delle Organizzazioni Sindacali regionali e i vertici delle quattro Casse di Risparmio abruzzesi, sponsor dell’iniziativa.




Abruzzo. APERTURE DOMENICALI E FESTIVE: LA NUOVA LEGGE COMMERCIO HA RECEPITO LA PROPOSTA DEL SINDACATO

APERTURE DOMENICALI E FESTIVE: LA NUOVA LEGGE COMMERCIO HA RECEPITO LA PROPOSTA DEL SINDACATO

COMUNICATO  STAMPA

La UILTuCS ABRUZZO manifesta apprezzamento per il lavoro compiuto dall’Assessore Castiglione, dalla Giunta Regionale e dal Consiglio con l’approvazione della Legge che regolamenta sia le attività quotidiane del commercio, grande e piccola distribuzione, sia i criteri per i nuovi insediamenti della grande distribuzione.

Noi della UILTuCS (sindacato Uil del Commercio, Turismo e servizi) avevamo da tempo chiesto che si tenesse conto nella nuova normativa della qualità della vita di svariate migliaia di lavoratori, sino a ieri costretti, loro malgrado, a prestare la propria opera in quasi la totalità delle domeniche esistenti, spesso in cambio di pochi spiccioli. In passato, ci siamo sentiti rispondere che le aperture domenicali e festive rappresentavano per le aziende circa il 30%  del fatturato, e che pertanto le chiusure domenicali avrebbero comportato perdita di occupazione. Le aziende della grande distribuzione da tempo hanno infatti deciso di dotarsi di forme contrattuali tese esclusivamente a garantire la presenza dei lavoratori in giornate predefinite (part–time verticali) compresi ovviamente ogni domenica e festivi. Purtroppo i lavoratori pur di esser assunti firmano di tutto, specie di questi tempi!

Da ciò  è partita la nostra proposta: abbiamo sostenuto le nostre tesi  fino alla audizione in 4° Commissione Commercio, direttamente con specifici incontri con l’assessore Castiglione, e  poi  con il  Presidente 4° Commissione Argirò, incassando le critiche dei cugini CGIL e CISL.

La Legge varata ieri raccoglie in pieno la nostra proposta, e prevede che le deroghe alle chiusure domenicali e festive saranno 40 + 4 rispetto alle 30 + 3 dello scorso anno, ma dice che anche: “i Comuni nelle proprie delibere dovranno garantire ai lavoratori sia part–time che full–time il riposo domenicale e festivo per almeno il 50% delle deroghe concesse”!

Per la prima volta in Italia, una Legge Regionale guarda alla qualità della vita dei lavoratori e non esclusivamente agli interessi delle lobby!

Per la prima volta, una Legge Regionale migliora  la contrattazione nazionale di settore. Per la prima volta una Legge Regionale recepisce le aspettative dei lavoratori del Commercio, dando a noi sindacati la possibilità di apertura a nuovi scenari di contrattazione!

Appare alquanto improprio che alcune forze politiche tentino di accreditarsi la proposta, che è venuta dal sindacato. Ringraziamo le forze di maggioranza ed opposizione che la hanno approvata.

Pescara, 5 maggio 2010

Per la Uiltucs Abruzzo

(MARIO MICCOLI)




Silvi (TE). SINDACO VERGOGNA!!!! Nota Sinistra Ecologia e Libertà – Sezione di Silvi

Sinistra Ecologia e Libertà – Sezione di Silvi

COMUNICATO STAMPA

SINDACO VERGOGNA!!!!

Quanto costa la TA.R.S.U.? Oggi in media i silvaroli pagano circa 2,90 euro al mq di tassa sui rifiuti (compreso conguaglio 2009). Perché la tassa è quantificata in base alla superficie, con parametri che cambiano in base alla destinazione d’uso (commerciale, residenziale, ad uffici), in attesa che si arrivi alla famosa tariffa prevista dal decreto Ronchi, da determinare in virtù di un accertamento più preciso della quantità di spazzatura prodotta da ciascuna attività e da ciascun cittadino. Intanto i costi aumentano, e quindi cresce oltre il 30 per cento la TA.R.S.U. nella nostra città, in considerazione del fatto che la raccolta differenziata nel 2009 è scesa al 42%.

Per mantenere pulita Silvi, il Comune ha speso circa 3.550.000,00 mila euro nell’anno 2009, con un maggior costo di 600.000,00 rispetto ai dati del bilancio di previsione 2009.

Alcuni numeri :

1.     per l’appalto del servizio di raccolta dei rifiuti si è speso 1.950.000,00 euro;

2.     mentre per i costi di conferimento e selezione : 1.440.000,00 euro.

Per l’anno 2010 il costo complessivo (servizio, conferimento, ecc. ecc.) è stimato addirittura per 3.800.000,00 euro.

Quindi l’anno prossimo è certo un altro aumento della Tarsu, alla faccia del Sindaco, che mentendo spudoratamente in televisione aveva parlato di riduzione della tassa nei prossimi anni.

Ma il comune perché non fa rispettare la convenzione alla ditta Diodoro?

Come farlo è semplice : Addebitando i costi alla ditta Diodoro, per inadempienza contrattuale, in base all’art. 9 del contratto e del relativo art. 15 del disciplinare tecnico!

La motivazione è ancora più semplice. Basta rifarsi sulla voce relativa all’abbassamento sotto il 50 per cento della raccolta differenziata nell’anno 2009, che rappresenta la soglia minima per il raggiungimento dell’obiettivo contrattuale della differenziata annuale (Dati Anno 2009 : 42% differenziata, ndr)!

Perché i silvaroli devono pagare le inadempienze della Ditta Diodoro e dell’assessorato ai LLPP?

La raccolta differenziata per l’amministrazione Vallescura è un’ obiettivo fallito!

L’ ambizioso progetto, perseguito con superficialità sin dall’inizio, ha consegnato a Silvi il peggioramento del servizio di pulizia della città, dallo spazzamento stradale alla raccolta dei rifiuti porta a porta, con un’ aumento spropositato dei costi!

Sinistra Ecologia e Libertà, nel valutare le proprie posizioni politiche sull’aumento spropositato dei costi dei servizi relativi ai rifiuti e soprattutto a garanzia dei diritti dei silvaroli ad essere tutelati invierà l’apposita documentazione, corredata di tutti gli elementi necessari alla Procura della Repubblica ed alla Corte dei Conti.

Sinistra Ecologia e Libertà – Sezione di Silvi

N.B. : Il 06 maggio alle ore 20.00 consiglio comunale convocato dalla opposizione
manifesto : allegato




Teramo. La XXXI Stagione dei Concerti “Primo Riccitelli” presenta: PIETRO DE MARIA (pianoforte)

Pietro De Maria

La XXXI Stagione dei Concerti “Primo Riccitelli” presenta: PIETRO DE MARIA (pianoforte)

TERAMO – Mercoledì 5 Maggio 2010, Sala Polifunzionale della Provincia (Via Comi, 11), ore 21

Concerto di chiusura della Stagione

Gentili colleghi,

Spett.li Redazioni,

vi ricordiamo il concerto di domani sera – mercoledì 5 Maggio, nella Sala Polifunzionale della Provincia (Via Comi, 11), ore 21,00 – del pianista veneziano PIETRO DE MARIA, concerto di chiusura della XXXI Stagione musicale della RICCITELLI.
In programma, una versione da sogno degli studi di CHOPIN, dal Valzer op. 64 n. 2 in do diesis minore – Polacca – Fantasia  in la bemolle maggiore op. 61 – Due Notturni op. 62 – Scherzo n. 4 in mi maggiore op. 54 – 12 Studi op. 25)

Dopo aver vinto il Premio della Critica al Concorso Tchaikovsky di Mosca nel 1990, PIETRO DE MARIA ha ricevuto il Primo Premio al Concorso Internazionale Dino Ciani – Teatro alla Scala di Milano (1990) e al Géza Anda di Zurigo (1994). Nel novembre 1997 gli è stato assegnato in Germania il Premio Mendelssohn per la sua esecuzione del Concerto n. 1 con la Filarmonica di Amburgo diretta da Ingo Metzmacher.
De Maria svolge un’intensa attività concertistica come solista con prestigiose orchestre e con direttori quali Roberto Abbado, Gary Bertini, Myung-Whun Chung, Vladimir Fedoseyev, Daniele Gatti, Eliahu Inbal, Marek Janowski, Ton Koopman, Peter Maag, Gianandrea Noseda, Corrado Rovaris, Yutaka Sado, Sándor Végh.

Pietro De Maria

Nato a Venezia nel 1967, De Maria ha iniziato lo studio del pianoforte con Giorgio Vianello, dimostrando un precoce talento che lo ha portato, appena tredicenne, a vincere il Primo Premio al Concorso Internazionale Alfred Cortot di Milano. Si è diplomato sotto la guida di Gino Gorini al Conservatorio della sua città, perfezionandosi successivamente con Maria Tipo al Conservatorio di Ginevra, dove ha conseguito nel 1988 il Premier Prix de Virtuosité con distinzione.
Il suo repertorio spazia da Bach a Fedele. È il primo pianista italiano ad aver eseguito pubblicamente l’integrale delle opere di Chopin. L’integrale viene registrata per la DECCA ed è stata accolta con entusiasmo dalla critica. I suoi CD sono stati considerati “…fra i migliori CD chopiniani in assoluto, ben superiori a registrazioni di quasi tutti i più celebri nomi in catalogo.” De Maria ha inciso inoltre le tre Sonate op. 40 di Clementi per l’etichetta Naxos, un recital registrato dal vivo al Miami International Piano Festival per la VAI Audio e l’integrale delle opere di Beethoven per violoncello e pianoforte con Enrico Dindo per la Decca.
Pietro De Maria insegna alla Scuola di Musica di Fiesole e all’International Engadin Summer Piano Academy che si tiene in Svizzera ogni due anni.
Il programma:

F. Chopin (Valzer op. 64 n. 2 in do diesis minore – Polacca – Fantasia  in la bemolle maggiore op. 61 – Due Notturni op. 62 – Scherzo n. 4 in mi maggiore op. 54 – 12 Studi op. 25)

Pietro De Maria





Giulianova. LEGA NORD ABRUZZO GLI AMBULANTI DICONO BASTA ALL’ABUSIVISMO COMMERCIALE

LEGA NORD ABRUZZO GLI AMBULANTI DICONO BASTA ALL’ABUSIVISMO COMMERCIALE

Sarà anche una minestra riscaldata, ma questa è l’ennesima e promettiamo non ultima denuncia degli ambulanti che vivono nelle aree mercatali di tutta la provincia (ma in particolare a Giulianova, Alba Adriatica e Martinsicuro) una situazione definibile GIUNGLA COMMERCIALE.

In questi paesi costieri la “presenza” nei mercati della polizia locale e delle FF.OO. c’è ed è visibile, ma denunciamo che non ci sono sufficienti ed efficaci sequestri amministrativi della merce messa in vendita dai commercianti ABUSIVI. Sosteniamo che il sequestro è l’unico deterrente che può scoraggiare il traffico illecito di merce sovente irregolare e contraffatta e quindi l’unica difesa a chi agisce nella legalità e vuole fortemente sostenere il COMMERCIO DI CASA NOSTRA (ciò riferito anche ai commercianti in sede fissa).

Sgomberiamo il campo da quelle facili e sterili polemiche di chi ci vorrebbe attribuire l’appellativo di RAZZISTI e piuttosto chiariamo che questa denuncia và nella direzione della sola richiesta del rispetto delle REGOLE per chi vive e LAVORA  nel nostro paese e che non può solo pretendere DIRITTI ma deve ottemperare ai suoi DOVERI come tutti i cittadini.

A sostegno di tutti i commercianti ambulanti e in sede fissa metteremo in atto una serie di manifestazioni pacifiche ma speriamo efficaci sui lungomari costieri in modo da sensibilizzare amministratori locali, Comandanti delle varie polizie locali e non per ultimo il Prefetto affinchè attuino  severi e congiunti controlli nella lotta al lavoro nero, la contraffazione, l’abusivismo commerciale.

Tavoletti Simona-referente Lega di Alba Adriatica

Andrea D’aprile e Antonio Burrini- referenti Lega di Giulianova