Abruzzo. UIL: Scende la cassa in Abruzzo, ma non all’Aquila. Aumentano le disuguaglianze – Rompere gli indugi

UIL - ABRUZZO

Scende la cassa in Abruzzo, ma non all’Aquila. Aumentano le disuguaglianze – Rompere gli indugi

Nota Stampa Uil Abruzzo

Sale nuovamente la cassa integrazione a livello nazionale, +12,4% a febbraio su gennaio, dopo la flessione di gennaio rispetto a dicembre 2009; scende in Abruzzo (-37%), tranne che all’Aquila (+7%), sempre più in sofferenza. In valori assoluti, oltre 95 milioni di ore autorizzate di cassa integrazione a livello nazionale, ordinaria, straordinaria ed in deroga, di cui 1 milione e 330.000 ore in Abruzzo.

Preoccupa il peso crescente della cassa integrazione straordinaria rispetto all’ordinaria: oltre il 60% a livello nazionale, oltre il 66% in Abruzzo, dove il fenomeno è più grave, soprattutto a causa del dato dell’Aquila, dove su quasi 470.000 ore autorizzate, quasi 430.000 sono di cassa straordinaria (più del 91%). Non ci stancheremo mai di criticare la scelta dell’INPS di accorpare la cassa straordinaria e la cassa in deroga in un’unica voce.

La seconda provincia con il dato di cassa peggiore a febbraio è quella di Teramo, con circa 394.000 ore, di cui la maggioranza di straordinaria.

È presto per trarre conclusioni definitive circa l’andamento della crisi, ma è chiaro che si evidenziano difficoltà che, non dipendendo dalla domanda mondiale, non si risolveranno automaticamente con la ripresa, come nel caso della provincia dell’Aquila, che ha sommato al suo lungo declino economico e demografico il disastro del terremoto, e di Teramo, messa sotto pressione dalla concorrenza dei nuovi paesi prima della crisi mondiale.

Non si può continuare a rinviare la messa in campo di politiche di sviluppo, a cominciare dal cratere del sisma, dalle aree definite dai protocolli per la Vale Peligna e l’Abruzzo Interno e per la Val Vibrata. Bisogna spingere il Governo a definire l’operatività del Master Plan per il 2010, insistere con lo stesso Governo e l’Unione Europea per misure fiscali a favore dell’Aquila, ma la stessa Regione può dare il buon esempio e varare un pacchetto di agevolazioni fiscali a favore dell’area del cratere e, in misura decrescente, della Valle Peligna.

Il rinvio a dopo le elezioni amministrative, che non giustifichiamo, è l’ultimo che tollereremo senza reagire. Le nostre crisi non guariranno senza cure: è ora di cominciare a prestarne.

ULTIM’ORA. Importante l’emendamento approvato in Commissione Lavoro, con cui la cassa integrazione ordinaria in via sperimentale per il biennio 2010-2011 passa dall’utilizzo massimo delle attuali 52 settimane a 78 settimane, 6 mesi in più, per un totale di un anno e mezzo. Una delle spiegazioni dell’aumento della cassa straordinaria che riscontriamo nei dati di febbraio è proprio l’esaurimento della cassa ordinaria, che invece con questo emendamento potrà durare di più, come da tempo chiesto dal Sindacato.

Pescara, 9 marzo 2010

Per la Uil Abruzzo

(Roberto Campo)




Teramo. Secondo Nuove Armonie, Guido Campana avrebbe affermato che nell’amministrazione comunale di Teramo, alla cultura, c’è un “assessore ombra”… il nome lo saprete ascoltando su Radio Lady e su www.radioladyitalia.it l’intera conferenza stampa…

Secondo Nuove Armonie, Guido Campana avrebbe affermato che nell’amministrazione comunale di Teramo, alla cultura, c’è un “assessore ombra”… il nome lo saprete ascoltando su Radio Lady e su www.radioladyitalia.it l’intera conferenza stampa…

Inoltre su You Tube potete ascoltare l’ultima puntata de LA MALAEDUCATION…cliccare sopra al link o fare copia incolla.

Parte 1

http://www.youtube.com/watch?v=19EkE06-9uk

Parte2

http://www.youtube.com/watch?v=CInJJpYjt9M&feature=channel

Parte 3

http://www.youtube.com/watch?v=jYaXPVtxpEQ&feature=channel

Parte 4

http://www.youtube.com/watch?v=FEm1lw1pVno&feature=channel




Chieti. Intervento di Francesco Ricci alla presentazione della campagna elettorale

Intervento di Francesco Ricci alla presentazione della campagna elettorale

Carissimi tutti: così un’eroica collega medico che ha scritto pagine meravigliose della storia del volontariato italiano nel mondo ha cominciato il suo libro, perché con quest’espressione, carissimi tutti, per l’appunto, cominciava le sue lettere a casa. Così oggi io mi rivolgo a voi, carissimi tutti, con la pretesa di poter entrare per qualche minuto nel vostro cervello, ma soprattutto di arrivare al vostro cuore e farlo batter più forte, perché questa battaglia che ci attende si vincerà solo se i nostri cuori cominceranno a battere all’unisono, e batteranno più forte.

Grazie anche alla presidente Rosy Bindi di aver scelto di essere qui stasera, al mio fianco, al fianco di un centrosinistra che ce la sta mettendo tutta per far ripartire da Chieti la sua rivincita. Ci aspetta una sfida dura, perché dall’altra parte c’è uno spiegamento di forze imponente creato per un solo scopo, far vincere il centrodestra. Ma è anche una sfida possibile, perché noi abbiamo dalla nostra parte i fatti, cinque anni di fatti che sono sotto gli occhi di tutti in ogni zona di questa città e uno scopo migliore, continuare il lavoro iniziato.

Questa sarà una campagna elettorale a viso aperto, nel vero e proprio senso della parola. Io ci metto la mia faccia ed è la faccia di un cittadino, prima che quella di un sindaco, un cittadino che ha guardato com’era ridotta la sua città e si è dato da fare per risollevarla senza essere l’ombra di nessuno, senza dover rendere conto a nessuno, né prima, né dopo il voto. E oggi sono felice perché accanto alla mia faccia ci sono anche le vostre facce, quelle di gente pulita, che si è data da fare con me e che è pronta a rimboccarsi di nuovo le maniche per continuare a cambiare in meglio questa città. Facce di gente giovane che crede nel futuro che noi abbiamo preparato in questi cinque anni e ha deciso di mettersi in discussione e di fare la propria parte in un momento di confusione e sfiducia nella politica, giovani generazioni sulle quali punteremo perché la nuova classe dirigente si faccia le ossa con noi. Facce indignate dalle bugie e dalle false promesse di cui, chi si candida a governare al posto nostro, sta riempiendo le nostre strade e la testa della nostra gente: dicono cose che non potranno mai realizzare, disegnano la propria idea di città sui progetti e sul cambiamento che NOI siamo stati in grado di avviare dopo 12 anni di immobilismo del centrodestra.

Si ripresentano con i fantasmi che hanno gettato Chieti nel baratro di una tangentopoli fra le più feroci d’Italia, dove le mazzette c’erano, dov’erano chiari e istituzionalizzati i meccanismi e dove la gente, la stessa gente che oggi dovrebbe tornare a votarli, gridava e rabbrividiva per la vergogna: quegli stessi uomini hanno portato la nostra città al dissesto economico, di cui paghiamo le conseguenze ancora oggi. Io ci metto la mia faccia perché dobbiamo dire a tutti come stanno le cose e farlo come abbiamo sempre fatto, con la coscienza e con le mani pulite.

Abbiamo ereditato una città portata al dissesto e alla paralisi da oltre 12 anni di malgoverno e di scandali. Non è stato facile, fare tutto, perché le emergenze che abbiamo dovuto affrontare sono state tante e tutte rilevanti e perché lungo il percorso abbiamo commesso anche degli errori, ma da essi abbiamo sempre imparato qualcosa di nuovo perché era chiaro l’obiettivo: il bene della nostra città e della nostra gente. Abbiamo messo in campo quasi 200 milioni di opere pubbliche in tutto il perimetro cittadino, perché per noi la città è una e una sola, non esistono zone di serie a o di serie b. Così è rinata la Villa Comunale, oggi bella e vivibile dopo anni di degrado; piazza dodici Apostoli, via Solario, la piazza dell’università con il sottopasso: così rinasceranno piazza Matteotti, tutto il centro storico, piazza San Giustino, la Trinità e corso Marrucino.

Abbiamo fatto tanti parchi,che oggi sono vere e proprie oasi attrezzate per famiglie e anziani, recuperando appezzamenti di terreno lasciati per anni all’abbandono in mezzo a zone residenziali, specie nelle periferie, a Chieti Scalo, luoghi belli e frequentabili. Oggi a Chieti si può praticare ogni tipo di sport, dal baseball al rugby, perché abbiamo rimodernato strutture esistenti come il Palatricalle e realizzato impianti sportivi di quartiere al servizio di tutta la cittadinanza, con accesso gratuito in alcune ore della giornata e dato spazio ad impianti all’avanguardia in grado di ospitare tutte le discipline sportive com’è successo in questi cinque anni con i Campionati europei di basket femminile, Giochi del Mediterraneo, Mondiali di baseball, Nazionale under 21 di calcio, Nazionale di rugby, il Giro d’Italia, ginnastica artistica e sport per disabili.

Abbiamo riportato respiro in una città dove costruivano solo pochi imprenditori, amici degli amici, imposto delle regole che oggi danno l’autorizzazione a costruire solo a chi ha le carte a posto ed è in grado di garantire uno sviluppo eco-sostenibile alla città. E così rialzeranno la testa anche zone come Chieti Scalo 1, Tricalle, Crocifisso, dove si aspetta una riqualificazione da 35 anni. C’era ancora la DC quando la gente reclamava attenzione, poi c’è stato il centrodestra e non ha saputo dare neanche una risposta; oggi ci siamo noi e quelle riqualificazioni decolleranno e i nostri avversari, non avendo altri argomenti da scaraventarci contro ci dicono “cementificatori” (sic)!

Evidentemente tanto attivismo deve aver fatto molto male a chi per anni alla comunità non ha saputo proporre altro che paralisi e uno sviluppo per pochi, tant’è che chi ci accusa non entra nel merito dei progetti, perché altrimenti sarebbe costretto a darci ragione. Chiamano “promesse elettorali” progetti adottati un anno e mezzo fa e arenatisi a causa delle lungaggini di enti passati al centrodestra come la Provincia, la Regione a cui faceva sicuramente più comodo che a Chieti il cambiamento si fermasse per apparire come salvatori della patria in caso di vittoria! Ci hanno gettato addosso ombre e sospetti assurdi, perché con noi al governo della città è cambiato tutto. Lo sanno bene a Chieti Scalo, dove abbiamo costruito fogne che non c’erano. Il problema esiste dagli anni ’60, nessuno lo ha mai affrontato. E oggi tutta Chieti Scalo, comprese le zone di Colle dell’Ara, Università, Villaggio Mediterraneo ha la rete ed i nuovi collettori fognari e finalmente, quando piove, i liquami non invadono più le strade e le case a pian terreno. Lo abbiamo fatto a rischio di essere impopolari agli occhi della gente che ha vissuto il disagio delle strade interessate dai cantieri, ma che oggi ha una città che non si allaga e fogne degne di una realtà in espansione come quella di Chieti Scalo, dominata dalla presenza dell’Ospedale e dell’Università. E proprio lì, oggi sorgono la piazza, il sottopasso di Via dei Vestini, infrastrutture e parcheggi che permettono all’ospedale e all’ateneo di crescere nel rispetto della città, lì dove chi ci ha preceduto aveva previsto un autogrill!

Nel farlo abbiamo rilanciato il settore urbanistico e stabilito regole e trasparenza, perché lo sviluppo della città fosse pulito e ci rispecchiasse. Grazie a noi un intero comparto oggi è in grado di applicare leggi e procedure che ci consentiranno di procedere più speditamente alla redazione del nuovo e atteso Piano Regolatore della Città. Oggi, aree agricole abbandonate per anni, potranno essere la chiave di volta del rilancio economico del nostro territorio, perché potranno essere riutilizzate per insediamenti produttivi e residenziali com’è successo a Brecciarola, se gli investimenti procederanno in nome della tutela dell’ambiente e della sostenibilità. L’ambiente è da sempre stata una nostra priorità.

Avevamo promesso una città sostenibile e oggi abbiamo l’orgoglio di aver portato la raccolta differenziata dal 4 al 29 per cento in soli cinque anni, con lo stesso capitolato d’appalto ereditato dalla scorsa amministrazione e di essere a un passo dal raggiungimento di soglie oltre il 65 per cento, con il decollo della raccolta porta a porta, con il nuovo capitolato d’appalto che sarà operativo dall’inizio del prossimo mese. Abbiamo piantato oltre 800 alberi, rimesso a posto aree verdi, provveduto alla mappatura del fiume Pescara nel tratto che attraversa il nostro comune per avere un quadro chiaro degli scarichi e progettare opere di disinquinamento con l’ente di bacino. Abbiamo promosso l’utilizzo di fonti di energia alternativa innanzitutto nelle scuole e progettato per il futuro in modo da aumentarle sempre di più, una scelta che ci ha fatto salire di quaranta posti nella classifica nazionale della sostenibilità. Abbiamo conseguito la certificazione ISO 14.001 di sostenibilità ambientale ed abbiamo messo in cantiere la certificazione etica.

Abbiamo restituito alla città una mobilità sostenibile con la filovia, un altro traguardo “impossibile” che invece abbiamo raggiunto e presto arriveranno altri mezzi a potenziare l’esistente: che è un collegamento fra le due parti della città e la zona universitaria, perché sarà lì una delle chiavi dello sviluppo futuro. Il sociale rappresentava l’obiettivo primario: in cinque anni siamo riusciti quasi a raddoppiare gli investimenti, portandoli da poco più di un milione agli oltre 3 milioni e mezzo di oggi, erogando risorse e servizi ad una grossa fetta della popolazione che viveva sotto la soglia della povertà e che aspettava un tetto da anni.

Con la costituzione di Chieti solidale e l’assunzione di ben 180 persone, oggi possiamo erogare migliori servizi ai cittadini più svantaggiati e garantire una maggiore qualità nell’assistenza alle classi più deboli Come vedete, operando abbiamo pensato al futuro, per restituire a Chieti un ruolo di riferimento nazionale e non solo regionale di capoluogo e lo abbiamo fatto malgrado le tante emergenze che abbiamo dovuto fronteggiare giorno dopo giorno: penso alla crisi idrica, che oggi è risolta grazie all’ottenimento di investimenti che hanno portato opere per affrontarla, nuove reti e nuovi serbatoi, perché quello che è accaduto nell’estate 2007 sia solo il ricordo di un problema risolto e non rimandato. C’è stato il terremoto, che ci ha toccato da vicino e poi la difficilissima situazione in cui si sono venuti a trovare i lavoratori Burgo, Oliit e la questione Villapini, fronti caldi e ancora accesi su cui ci siamo misurati sempre, a volte così coraggiosamente da esporci alle critiche di tanti. Abbiamo promosso la riqualificazione della zona industriale e favorito nuovi insediamenti produttivi, valorizzando progetti che garantiscono il reinserimento di lavoratori che hanno perso il posto e abbiamo dato attenzione a programmi e investimenti che prevedono nel tempo nuove assunzioni sul territorio teatino.

Abbiamo riportato a Chieti non solo i grandi eventi sportivi, ma anche quelli culturali e di spettacolo: il Festivalbar, Benigni, la cittadinanza onoraria ad Arbore, i concerti dei Negramaro, dei Pooh, Patty Smith, Miriam Makeba, il Festival degli Artisti di strada, il Settembre Scalino, sono state tappe emozionanti concentrate in questi cinque anni. Con emozione e rabbia, poi, abbiamo assicurato al teatro Marrucino la stagione del 2009 e quello che è stato l’ultimo spettacolo, I Pagliacci, il primo del 2010, tutto questo perché la Regione non finanziando la legge 40, non eroga i fondi che permetterebbero al Marrucino di continuare ad esistere. È lo stesso irresponsabile comportamento che sta mettendo a rischio anche l’esistenza dell’aeroporto, per motivazioni solamente politiche, perché i fondi ci sono. Il comune non ha risorse sufficienti per farla andare oltre, purtroppo. La Regione afferma che i fondi non sono stati erogati perché non esisteva la fondazione, ci spieghino allora perché non l’hanno promossa nonostante la nostra disponibilità a farla. Era tutto pronto. Infatti, ben prima delle elezioni regionali e provinciali, lo statuto della fondazione è stato approvato dalla commissione Cultura della Provincia allora presieduta da Coletti e da quella del Comune. Con la Provincia è stato persino firmato un accordo per farla decollare. Con l’arrivo del centrodestra in Provincia prima e in Regione poi, tutto si è arenato!!!

La verità è che il centrodestra vuole affossare il Marrucino per salvarlo dopo, in caso di vittoria e magari tirare fuori del cilindro anche i finanziamenti! Ma noi lo impediremo, perché alla nostra riconferma spingeremo per fare una fondazione seria che resista a tutto, strumentalizzazioni comprese. La consulta delle associazioni, il consiglio comunale dei ragazzi, gli incontri e le assemblee di quartiere, le iniziative del progetto partecipazione, la carta dei servizi urbanistica e la bussola del cittadino sono solo alcuni dei nuovi strumenti che consentono a tutte le teatine e i teatini di sentirsi parte attiva dell’amministrazione.

Queste, vi assicuro, sono solo le cose più importanti, nel ripercorrerle tutte mi chiedo come possa la gente non accordarci ancora la sua fiducia, come possa passare la linea di chi non parla del suo passato perché è imbarazzante l’alleanza messa in piedi solo per avere la maggioranza numerica e non la qualità di governo. Questa armata afferma che vuole di più per Chieti, beh, anche noi vogliamo di più, anzi noi siamo quelli in grado di dare di più perché il più del lavoro ormai è fatto! Noi abbiamo saputo trasformare la diversità in ricchezza, in autocritica e andare avanti, loro non sono sicuramente stati una buona opposizione altrimenti ci avrebbero mandato a casa da un sacco di tempo e così non è stato!

Ci vengono a parlare di Chieti orgogliosa, ma che ne sa quest’armata di orgoglio teatino, capitanata com’è da persone che a Chieti non sono mai venute, che non sanno nemmeno come raggiungere parti della città di cui straparlano, che sono guidate da un solo interesse: commissariare una gestione confusionaria della politica del centrodestra locale e collocarsi dove arriveranno le risorse per gestirle, per avere voce in capitolo, per fare da tutori a chi non è stato in passato un amministratore capace di decidere e scegliere autonomamente e non lo sarà nemmeno ora. L’asse Ripa-Miglianico-Tollo non porterà nulla di buono alla nostra città, perché non ha niente che ci appartiene, che appartiene alla nostra identità, alla nostra storia.

Come sarà ricompensato Buracchio? che tiene le fila del ritorno di tanti cognomi diventati tristemente famosi all’epoca di tangentopoli, cognomi contro cui molti di coloro che si autodefiniscono cambiamento gridavano allora “Vergogna” e ai quali oggi viene dato posto nelle liste (hanno candidato i figli al posto dei padri, ma quale autonomia avranno questi poveri ragazzi). Che cosa avranno coloro che hanno cambiato cavallo in corsa, che sono stati indecisi fino all’ultimo e si sono accontentati di una casacca di ripiego pur di stare nel carrozzone più comodo, quello che secondo loro potrebbe risultare vincitore?

Io non lo so e lo temo. So quello che conosco e a cui ho visto prendere vita sotto i miei occhi in questi cinque anni. E so quello che faremo nei prossimi cinque anni di governo che ci aspettano:
Opere pubbliche. Continueremo la politica delle grandi opere con la nuova sede del Tribunale. Finiremo il parcheggio dell’ospedale ed il parco con produzione di energia fotovoltaica per alimentare la struttura e renderla indipendente. Porteremo la casa dello studente nel centro storico e daremo particolare attenzione all’edilizia scolastica. In itinere anche il parcheggio a Chieti Alta ed il terminal bus, più parcheggi e piazza, nell’area di risulta della stazione di Chieti Scalo.
Lavoro. Progetti di sviluppo per l’occupazione e a sostegno dei giovani professionisti, ulteriore promozione delle aree produttive per attrarre nuovi investimenti, Infrastrutture. Decollo metropolitana leggera per collegare il centro cittadino con Chieti Scalo e le periferie, università, ospedale e Madonna delle Piane. Miglioramento infrastrutturale nelle aree produttive.
Urbanistica. Adozione del PRG. Riqualificazione di zone della città che aspettavano da 35 anni, come Chieti Scalo 1, Crocifisso, Tricalle. Sociale. Politiche ed azioni a sostegno delle famiglie. Affidamento agli anziani di Giardini di quartiere ed attività di servizio per la comunità. Progetti per garantire case di proprietà a prezzi agevolati.
Trasparenza. Apertura di sportelli URP (ufficio relazioni con il pubblico) in tutte le sedi comunali della città e proseguimento del Progetto Partecipazione. Cultura e turismo. Continuare la politica di grandi eventi che ha caratterizzato questi ultimi cinque anni. Costituzione della Fondazione Teatro Marrucino e riorganizzazione dell’intero Sistema Museale, rilancio del settore turistico cittadino.
Ambiente. Ancora più aree verdi in tutta la città. La raccolta differenziata sarà portata dal 29 al 65%, con il decollo della raccolta porta a porta. Aumento dell’uso di fonti energia alternativa sul territorio cittadino.
Sport. L’impegno dell’amministrazione è quello di completare la realizzazione degli impianti di quartiere, in modo che ogni ragazzo della città abbia la possibilità di fare sport e crescere in modo armonico.
Personale. Porteremo a termine la riforma già iniziata della pianta organica e lavoreremo sulla formazione, già avviata negli ultimi due anni, per raggiungere maggiori obiettivi di efficienza.

Tutto questo lo faremo insieme, come è successo fino ad oggi e lo faremo, a viso aperto, perché possiamo permettercelo, perché abbiamo persone pulite e competenti per farlo, perché nel farlo portiamo con noi il pensiero di ogni concittadino, quello di cui ha bisogno, il suo diritto ad avere una città bella, vivibile, sostenibile, fatta a misura per la sua famiglia e per il proprio progetto di vita. Quella città oggi c’è. Molte di queste cose esistono e le abbiamo messe in campo noi, per questo è necessario che il 28 e 29 marzo Chieti faccia la scelta giusta, non fermi il cambiamento.

“Irrobustite le mani fiacche e rendete salde le ginocchia vacillanti”: non è il momento del piangersi addosso: ci sono stati errori? Certamente, Ci sono stati ritardi? Certo, ma quello che è stato fatto e com’è stato fatto, con onestà, trasparenza, legittimità, nel totale rispetto della legalità ci qualifica molto più degli errori e dei ritardi. Andiamo insieme in mezzo alla gente, raccontiamogli tutto, convinciamo gli indecisi, diamo certezze agli scettici, mettiamo in campo tutte le nostre forze e tutti i mezzi che abbiamo per evitare di tornare al passato che abbiamo visto, che abbiamo subito e che noi abbiamo allontanato perché non ci piaceva e non ci rappresentava.

Vorrei concludere con un pensiero di totale gratitudine a quanti ci sono stati vicino in questi anni, a quanti hanno lavorato con passione, credendo in questo cammino di cambiamento, alla mia famiglia, che, nonostante il salasso continuo cui si sottopone, di tempo e di risorse, ha deciso di sostenermi ancora.

Un ringraziamento particolare a Rosy Bindi, per essere qui: siamo stati molto vicini nella politica (che a dire il vero ho praticato poco negli ultimi cinque anni, scegliendo il modello del sindaco molti fatti e poche chiacchiere).

Cara Rosy, cinque anni fa presentò la mia candidatura, in modo del tutto casuale un certo Romano Prodi: mi ha portato fortuna, ma anch’io l’ho portata a Lui che l’anno dopo è diventato presidente del consiglio. Sono convinto che tu porterai la stessa fortuna a me, ma vorrei portartene anche io perché il nostro paese ha bisogno di donne come te, che molto hanno fatto (sei stata sicuramente il miglior ministro della sanità del dopoguerra), ma molto possono dare ancora al paese.

Un ringraziamento finale a voi tutti: ho bisogno della vostra forza, insieme possiamo andare avanti, possiamo cambiare l’aria che sta già cambiando. Portiamo con noi la gente della nostra città facciamola respirare ancora, diamo a Chieti un’altra occasione concreta e duratura per continuare a crescere. Grazie, al lavoro!!!

Francesco Ricci Sindaco per Chieti

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San Vito (CH). SOS Costa dei trabocchi, manifestazione il 18 aprile 2010

locandina della manifestazione del 18 aprile




Giulianova. Il questionario dei giovani del PDL in Piazza Fosse Ardeatine

Esprima la sua valutazione nei riguardi di queste
4 opere pubbliche effettuate a Giulianova:
PIAZZA EX GOLF-BAR: o 1. Molto scarsa
o 2. Insufficiente
o 3. Sufficiente
o 4. Buona
o 5. Ottima.
LUNGOMARE ZARA o 1. Molto scarsa
LATO OVEST: o 2. Insufficiente
o 3. Sufficiente
o 4. Buona
o 5. Ottima.
PIAZZA BUOZZI: o 1. Molto scarsa
o 2. Insufficiente
o 3. Sufficiente
o 4. Buona
o 5. Ottima.
CORSO GARIBALDI: o 1. Molto scarsa
o 2. Insufficiente
o 3. Sufficiente
o 4. Buona
o 5. Ottima.
CLASSE D’ETA’:
o   1. 18-25
o   2. 26-35
o   3. 36-45
o   4. 46-60
o   5. Oltre 60



Abruzzo. NUOVA STANGATA PER IL TURISMO INVERNALE ABRUZZESE: CHIUDONO TUTTI I TAPIS ROULANT DEI CAMPI SCUOLA DELLA REGIONE

NUOVA STANGATA PER IL TURISMO INVERNALE ABRUZZESE: CHIUDONO TUTTI I TAPIS ROULANT DEI CAMPI SCUOLA DELLA REGIONE

Il turismo invernale, uno dei settori più importanti dell’economia regionale, rischia di essere definitivamente paralizzato dall’imminente chiusura di tutti i tapis roulant presenti nelle principali stazioni sciistiche regionali.

Il nuovo provvedimento, che va ad aggiungersi a quella che è stata una vera e propria escalation di notizie negative per il settore, arriva nel cuore di una stagione che si può definire, tanto per usare un eufemismo, solo sfortunata.

Dopo il sisma del 6 aprile, avvenuto in concomitanza di una crisi economica senza precedenti, che ancora non è stata superata, a fronte della bocciatura dei progetti per l’innevamento programmato, dell’assenza dei tanto invocati piani per i bacini sciistici e di una legge specifica sulla sicurezza,  gli operatori turistici dovranno ora far fronte ad una nuova emergenza e tutto questo negli ultimi colpi di una stagione alquanto bizzarra durante la quale le cattive condizioni meteorologiche, alternate alla mancanza di neve, hanno fatto registrare un notevole calo di presenze rispetto agli anni passati.

Le carenze, le lacune diventate vere e proprie voragini, che il settore lamenta da tempo necessitano di soluzioni che non sono più rinviabili a data da destinarsi, infatti è dal 2003 che si pone il problema della regolamentazione dei tapis roulant, utilizzati in prevalenza nei campi scuola, e purtroppo, dobbiamo ancora una volta rilevare – afferma il Presidente di Federturismo Abruzzo Dario Colecchi – come la politica non riesca a dare le risposte richieste nei tempi richiesti, per sostenere un settore cruciale nella nostra economia, nel quadro di un contesto generale che necessita di soluzioni ed interventi urgenti. Tra le priorità, si ribadisce altresì la necessità di provvedere tempestivamente all’approvazione di un regolamento che disciplini l’attività dei liberi professionisti che operano nel settore “neve”, non in maniera individualista e anacronistica ma in un ottica sistemica.

“Non è più possibile vivere nell’emergenza, ha affermato Dario Colecchi, né andare avanti senza certezze: ribadiamo pertanto la necessità e l’urgenza di pianificare strategie di intervento,  mettendo in campo intesa e sinergia tra politica ed Associazioni imprenditoriali per l’attuazione di programmi e azioni che abbiano come focus unico il rilancio del nostro turismo e lo stretto connubio di regole – infrastrutture – risorse naturali come fattori cruciali per lo sviluppo dell’intero settore”.

Il Presidente inoltre, invita a riflettere sull’importante iniziativa lanciata dal capo della Protezione Civile Guido Bertolaso che ha proposto L’Aquila e provincia come sede per ospitare le Olimpiadi del 2018. “Ci fa piacere – ha aggiunto Colecchi – che qualcuno si sia accorto dell’importanza strategica del turismo bianco per questa regione, ma non vorremmo fosse troppo tardi. Abbiamo nell’immediato un altro importante appuntamento, i campionati juniores di sci alpino del 2012, sicuramente un evento unico nel suo genere, ma dobbiamo purtroppo constatare che in pochi hanno segnato nella propria agenda questo imminente evento.”

Permane, quindi, una situazione di crisi generale alimentata ora da una nuova luce negativa di cui certamente il settore non aveva bisogno per poter ricominciare concretamente a guardare al futuro.




Giulianova. IL DIRITTO PREVEDE LA TUTELA DEI CITTADINI: BASTA VOLERLA Nonostante lo avessimo già fatto notare durante il Question Time l’Ass. all’Urbanistica continua a ripetere le tesi del consulente di parte dell’attuale proprietà ex SADAM.


IL DIRITTO PREVEDE LA TUTELA DEI CITTADINI: BASTA VOLERLA

Nonostante lo avessimo già fatto notare durante il Question Time l’Ass. all’Urbanistica continua a ripetere le tesi del consulente di parte dell’attuale proprietà ex SADAM.
Un amministratore pubblico è tenuto ad avere un suo giudizio autonomo, obiettivo e soprattutto legato alla difesa degli interessi generali.
A proposito di bonifica del sito industriale e della presenza di amianto, avventurarsi contro i rilievi, non del Cittadino Governante, ma dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (ARTA) e del Nucleo Operativo Ecologico dei carabinieri (NOE) – rilievi contenuti nelle relazioni fatte a seguito di sopralluoghi – è da temerari oltrechè da amministratori poco  avveduti.
Nella nota dell’ARTA del 10 febbraio, ad esempio, è scritto: “ nel corso del sopralluogo si è constatata la presenza di materiali che potrebbero contenere amianto. Pertanto si è provveduto a prelevare dei campioni. Nel frattempo si chiede di sospendere con effetto immediato (cosa chiesta anche dal NOE) i lavori di triturazione dei materiali da cui sono stati prelevati  i campioni.”
Il 16 febbraio è stata comunicata al Comune la presenza di amianto in due dei tre campioni prelevati. L’assessore ha ammesso di essere andata a controllare solo dopo che Il Cittadino Governante ha rivelato questi aspetti in Consiglio Comunale, ma eravamo ormai alla fine di febbraio!! Per sapere come veramente stanno le cose siamo, comunque, in attesa di conoscere le decisioni del Servizio Gestione Rifiuti della Regione Abruzzo informato dal NOE.
L’Ass. Ranalli e la Giunta avrebbero poi dovuto avere maggiore cautela nel respingere la richiesta fatta dall’ARTA di assoggettare alla Valutazione Ambientale Strategica (VAS) il PRUSST-PRU dell’area ex SADAM.
Nelle controdeduzioni del Dirigente comunale arch. Olivieri, infatti, sono state completamente ignorate le osservazioni dell’ARTA.
Tali osservazioni sono state fatte – è chiarissimo – con lo spirito di promuovere la realizzazione di un moderno Quartiere Ecologico, anche alla luce del fatto che si tratta di un PRUSST (Piano di Riqualificazione Urbana e Sviluppo Sostenibile del Territorio). Quelle dell’ARTA sono ovviamente linee di indirizzo, fatte con grande competenza; starebbe al Comune avere  la sensibilità e la lungimiranza di recepirle e farle applicare alla proprietà.
Ma il Comune, evidentemente, è poco interessato sia alla qualità urbana, sia alla tutela della salute dei cittadini.
Come poco gli interessa che la città abbia un parco urbano nel “cannocchiale verde”.
Quanto al fatto che ciò non sarebbe possibile perché l’area è di proprietà privata, non è necessario scomodare il Diritto (o meglio il Diritto contenuto nei testi conosciuti dall’ass. Ranalli) basterebbe assumersi la responsabilità di dire che si vuole una città poco vivibile e di mediocre qualità.
Il Diritto, in realtà, prevede perfettamente le modalità per realizzare città di qualità a partire dalla legge sugli Standard Urbanistici e da quelle che permettono di apporre vincoli funzionali e ricognitivi nelle aree con destinazione pubblica, a quelle che salvaguardano il Paesaggio come l’art. 9 della Costituzione ed  il Codice dei Beni Culturali e Ambientali, per arrivare a quelle che permettono di definire comparti quando il bene comune vuole essere correttamente tutelato dagli amministratori preposti alla gestione della cosa pubblica.
A Giulianova purtroppo negli ultimi anni abbiamo amministratori che certo non brillano in tal senso e l’esordio dell’assessore Ranalli non ne è che l’ennesima riprova. E’, però, deprimente che in una città bella come Giulianova, la cultura politica necessaria per fare della buona urbanistica sia all’anno zero, come hanno chiaramente dimostrato anche i recenti Consigli Comunali sulle Osservazioni.
Per quanto ci consta noi non possiamo, quindi, che ribadire quanto già detto.
Nel merito di questa come di altre problematiche diamo, pertanto, appuntamento ai prossimi Consigli Comunali dove dovranno essere affrontate le Mozioni da noi proposte sul Piano Regionale Paesistico, sull’area ex Migliori Longari e sull’Assoggettabilità a VAS del PRUSST-PRU ex SADAM nonché  le nostre Osservazioni allo stesso (che sono state alla base della decisione del Commissario D.ssa Iaci di richiedere, come prevede la legge, la verifica di assoggettabilità alla VAS, cosa che la Giunta e il Dirigente dell’Ufficio Urbanistico avevano trascurato).
Nel frattempo auguriamo all’assessore, per il bene della città, che per quegli appuntamenti avrà modificato atteggiamento che per il momento è fonte di grande delusione, certamente non in linea con l’urbanistica di qualità declamata (ma solo declamata, purtroppo!) a più riprese dall’onorevole Di Stanislao a nome dell’Italia dei Valori prima e dopo le elezioni.

Giulianova 8 marzo 2010

Il Cittadino Governante per cambiare
associazione di cultura politica




Teramo. Il Dipartimento Pari Opportunità UDC Provincia Teramo. 8 Marzo……….Riflessioni….!!!

Il Dipartimento Pari Opportunità UDC Provincia Teramo. 8 Marzo……….Riflessioni….!!!

Era l’8 Marzo del 1908 quando 129 operaie tessili della Cotton a New York morirono arse dalle fiamme nello stabilimento dove erano in sciopero da alcuni giorni per denunciare le gravi condizioni in cui erano costrette a lavorare.

Di quel giorno lontano si è ormai perso il significato e i festeggiamenti oggi sono solo di impatto mediatico e commerciale.

Celebrare l’8 Marzo significa riflettere sul percorso  fatto dalla donna: dal diritto al voto, al diritto all’istruzione, al diritto al lavoro ma soprattutto al diritto di essere riconosciuta come persona di pari valore e dignità.

La nostra riflessione deve  orientarsi pertanto, in una attenta valorizzazione della famiglia  e ripartire dai bambini. Investire nel loro futuro significa necessariamente reinvestire nella famiglia.

Gli spazi che essi hanno e che la famiglia ha nell’agire delle istituzioni è ancora troppo limitato e riduttivo. Alla famiglia si delega ormai troppo e non la si valorizza e sostiene adeguatamente per il ruolo che essa è chiamata a svolgere quotidianamente.

Le pari opportunità saranno veramente  compiute solo quando la donna riuscirà ad esportare nella società l’equilibrio maturato all’interno della famiglia, vero motore per la dignità sociale dell’individuo.

Le donne dell’UDC hanno preso coscienza che lavorare sui diritti delle donne e delle fasce più deboli, in sinergia con la classe politica maschile è fondamentale affinchè le diverse sensibilità dei due sessi contribuiscano a far sviluppare una politica democratica proiettata solo verso il bene del Paese.

Il Dipartimento Pari Opportunità UDC Provincia Teramo

Firmato –  La Presidente  Marilena Andreani

08.03.2010




Città Sant’Angelo (PE). CITTÀ SANT’ANGELO VILLAGE: SIT-IN DEI DIPENDENTI. «Necessario accelerare i tempi della nuova legge regionale». Martedì una delegazione in Consiglio.

CITTÀ SANT’ANGELO VILLAGE: SIT-IN DEI DIPENDENTI. «Necessario accelerare i tempi della nuova legge regionale». Martedì una delegazione in Consiglio.

Città Sant’Angelo, 7 marzo 2010 – Quasi duecento dipendenti del Città Sant’Angelo Village e i loro famigliari si sono riuniti stamattina in un sit-in spontaneo in occasione della prima domenica di chiusura del company store, per sensibilizzare l’opinione politica sulle esigenze del Village.

Con cartelloni e striscioni dimostrativi hanno sollecitato l’accelerazione dell’iter politico di una nuova legge regionale, secondo la quale la scelta dell’apertura domenicale sia appannaggio dei sindaci dei Comuni di appartenenza.

È forte la preoccupazione del personale per i danni all’immagine del Village provocati dal disagio della chiusura domenicale: per difenderla e per tutelare il loro posto di lavoro stamane si sono raccolti spontaneamente davanti ai tre ingressi, cercando di ridurre l’impatto negativo di una chiusura che se ripetuta sarà deleteria. Solo i loro sorrisi e le mimose offerte hanno potuto rabbonire i visitatori giunti anche da Avezzano, L’Aquila, Isernia, Campobasso, Osimo, Foggia, Civitanova Marche, Ancona, Brindisi (come testimoniano le oltre 700 firme raccolte nella prime due ore di affluenza), invitandoli a tornare la prossima settimana.

«Vogliamo sapere perché dobbiamo restare chiusi la domenica, in controtendenza con i company store delle altre regioni italiane – hanno dichiarato i dipendenti nell’incontro con la stampa che si è tenuto stamattina – A chi diamo fastidio? Siamo una risorsa per il turismo e l’economia dell’Abruzzo intero. La caratteristica intrinseca di una realtà come questa è l’offerta dei suoi servizi anche la domenica, giornata fondamentale per la vita di un company store, e in cui si concentrano circa la metà del fatturato e un’affluenza minima di 15mila persone. L’80% di noi è costituito da donne, molte delle quali sono sotto i 30 anni. Alcune di noi hanno anche una famiglia da mantenere. Abbiamo il diritto di lavorare, non abbiamo mai chiesto di restare a casa la domenica».

Anche l’amministrazione comunale di Città Sant’Angelo, presente all’incontro di stamane in una delegazione di assessori e consiglieri, ha espresso la sua vicinanza ai dipendenti del Village, assicurando di fare il possibile per accelerare i tempi politici.

«Se il consiglio regionale che si riunirà martedì 9 marzo non assicurerà la continuità della fruibilità del Village – concludono i dipendenti – i primi a smettere di lavorare saranno molti dei quasi 100 dipendenti part time che intervengono il fine settimana e che costituiscono il 30% della forza di lavoro, non impiegabile se fosse imposta la chiusura di domenica. Tra questi dipendenti part time, molti sono universitari che con questo lavoro si mantengono agli studi».

La voce dei dipendenti non si spegnerà presto: martedì una delegazione si recherà a L’Aquila per seguire da vicino il consiglio regionale. La mobilitazione non verrà meno fino a quando non si troverà una soluzione a questo problema.




Giulianova. Commercio e abusivismo, comunicato della Lega Nord sezione di Giulianova

Comunicato stampa

Giulianova, 8 marzo 2010

“Commercio e

abusivismo”

Nei giorni scorsi la Lega Nord Abruzzo si è fatta promotrice di una petizione popolare che ha visto i suoi rappresentanti locali impegnati nella raccolta di firme nei mercati, nelle piazze e nelle strade delle cittadine della Provincia di Teramo. I firmatari, soprattutto commercianti ambulanti che hanno aderito in massa e collaborato alla raccolta, chiedono:

1. che la Regione Abruzzo recepisca le disposizioni anticrisi della Legge 102/2009 che mira ad imporre l’obbligatorietà di presentazione del DURC (Documento Unico di Regolarità Contributiva) per gli imprenditori commerciali che vendono in mercati, fiere e piazze contestualmente alla richiesta dell’autorizzazione annuale ai Comuni per l’esercizio su suolo pubblico. Il meccanismo permetterebbe alle autorità di controllare ogni ann a monte il fenomeno dell’evasione dei contributi previdenziali e tutelerebbe tutti i commercianti ambulanti in regola con i pagamenti;

2. l’applicazione da parte delle autorità competenti di tutte le disposizioni di legge contro l’abusivismo nelle strade, nelle piazze e sul demanio marittimo, a tutela dei commercianti in regola e della sicurezza urbana e contro la contraffazione dei marchi famosi e l’evasione fiscale.

La raccolta firme è avvenuta nel mercato settimanale del giovedì a Giulianova e nei mercati di altre città come Teramo, Roseto Degli Abruzzi, Tortoreto, Alba Adriatica, Martinsicuro, Campli, ecc. e si è estesa anche ai commercianti in sede fissa e ai cittadini che irrimediabilmente sono danneggiati dal fenomeno dell’abusivismo. La petizione è stata sottoscritta con quasi 1000 firme che verranno portate mercoledì 10 marzo 2010 all’incontro con il Vicepresidente della Regione Abruzzo nonchè Assessore per lo Sviluppo economico, Dott. Alfredo Castiglione al quale chiederemo il recepimento da parte delle Regione Abruzzo delle suddette disposizioni anticrisi e nuove ed efficaci iniziative di controllo per la lotta all’abusivismo, necessarie soprattutto nei comuni costieri in vista della stagione estiva.

Ringraziamo i commercianti sia ambulanti che con sede fissa per l’impegno profuso nella sensibilizzazione della loro categoria e nella raccolta delle firme, continueremo con questa ed altre iniziative finchè non saranno pienamente tutelati i loro diritti.

Il Responsabile della Lega Nord Abruzzo – Sezione di Giulianova (TE)

Andrea D’Aprile