Giulianova. Conferenza Stampa de Il Cittadino Governante

sabato 20 febbraio 2010 alle ore 11:00 presso la sala convegni dell Hotel Corallo di Giulianova in Via Lepanto 47, per una conferenza stampa su una tematica di rilevante attualità politica.




Pescara. Il disagio giovanile, seppur presente, sembra essere molto limitato.I ragazzi chiedono modelli positivi alla società e rifiutano l’etichetta di gioventù degradata.

Il disagio giovanile, seppur presente, sembra essere molto limitato.I ragazzi chiedono modelli positivi alla società e rifiutano l’etichetta di gioventù degradata.

 

Un dibattito stimolante, a tratti molto intenso, ha fatto da cornice alla presentazione della pubblicazione sul disagio giovanile “Griffe, Lifting, Sballo: Quo Vadis? Il disagio dei giovani nella società di oggi” realizzata dal Kiwanis Club di Pescara raccogliendo i risultati di un questionario somministrato a quasi 1.200 adolescenti tra i 13 e i 18 anni, studenti del liceo classico “G.d’Annunzio” di Pescara, dell’istituto “Ravasco” Centrale di Pescara, del liceo scientifico “F.Masci” di Chieti, dell’istituto d’arte “N. da Guardiagrele” di Chieti, dell’istituto tecnico commerciale “L.Einaudi” di Ortona e delle scuole medie di Miglianico e Giuliano Teatino.

Molto apprezzata dal Preside del Liceo Scientifico “F. Masci” di Chieti, Prof. Piervincenzo De Lucia, la scelta di «riportare ai ragazzi l’analisi di ciò che i ragazzi hanno realizzato» permettendo l’apertura di un dibattito che ha visto per protagonisti un gruppo di studenti del 4° anno.

La prima parte dell’incontro, dopo i doverosi saluti del Presidente del Kiwanis, Angela Catalano, e dell’Assessore alle Politiche Sociali della Provincia di Chieti, Dott.ssa Gianfranca Mancini, che ha ricordato il grande impegno che la Provincia sta dedicando nel fornire risposte concrete ai ragazzi mettendo loro a disposizione una società che sia la migliore possibile, si è focalizzata sulla presentazione dei dati numerici desunti dai questionari grazie all’attenta disamina del Dott. Modesto Lanci, Responsabile del Servizio di Oftalmologia Pediatrica dell’Ospedale Civile di Pescara.

Dati discretamente incoraggianti dove a destare le maggiori preoccupazioni sono il fumo, l’alcol e la droga: il 31% degli intervistati ha ammesso di non sentirne la necessità, ma di non disdegnare di provare queste cose “se capita l’occasione”: di questi, alla domanda sulle motivazioni, la maggior parte ha risposto “divertimento con gli amici” o “rilassarsi ed estraniarsi un po’ dalla realtà dei problemi”.

Tuttavia il dato positivo che si evince dal questionario, composta da 15 domande e redatto in forma rigorosamente anonima, è il rifiuto delle lusinghe dello sballo: infatti Il 60% degli intervistati ritiene che fumo, alcol o droga siano “uno sciocco modo di affrontare la realtà”, il 40% non vede motivi di vanto nello sballarsi e un 33% afferma di non aver mai “sballato” nella sua vita. Il 62% è anche pronto a far notare ad amici e compagni “sballati” l’errore che sta compiendo.

Per quanto concerne le problematiche legate alla chirurgia estetica e alla moda l’impressione è quella di ragazzi con le idee sufficientemente chiare: se più o meno la stragrande maggioranza afferma di curare il proprio aspetto fisico (e addirittura il 50% afferma di farlo perché ciò lo fa sentire “più sicuro” di sé), solo il 22% ricorrerebbe alla chirurgia estetica per migliorarsi. Anche il make-up pare bandito: il 40% non si trucca affatto, il 26% solo “in occasioni importanti”. Un dato sul quale riflettere è invece il 29% che afferma comunque di “sentirsi inferiore agli altri per l’aspetto fisico”, ma di questi solo la metà se ne fa un problema, l’altra metà afferma di “non poterci far nulla”.

Ugualmente, gli adolescenti ponderano bene il parere degli amici: il 70% è pronto a migliorare se le osservazioni dei compagni sono ritenute pertinenti.

Quanto alla moda, i ragazzi dell’area metropolitana affermano di essere originali e di acquistare capi firmati solo se sono di loro gusto: solo il 5% vuole assolutamente la griffe sui propri abiti, ma il 19%, pur pensandola così, si arrende alle esigenze economiche. Il giudizio sul modo di vestirsi è ancora importante, ma non si è disposti a modificare il proprio stile a causa delle osservazioni degli altri.

In sostanza si deduce che i ragazzi dell’area metropolitana sembrano poco inclini all’uso di droghe e, pur non essendo del tutto soddisfatti del proprio aspetto fisico, non sono molti quelli che ricorrerebbero ad un intervento di chirurgia estetica. Inoltre sembra essere abbastanza limitato il ricorso a capi di moda “griffati” pur sapendo che molti coetanei tendono a basare il loro giudizio anche valutando il modo di vestire.

L’apertura del dibattito ha subito messo in risalto il problema legato alla veridicità delle risposte poiché secondo molti ragazzi i risultati del questionario non rispecchierebbero pienamente la realtà.

Per la Prof.ssa Eide Spedicato Iengo, sociologa dell’Università, si tratta invece della «conferma di come la realtà giovanile tenda a preservare dei valori comunque positivi nonostante una forte sollecitazione mediatica che sembra quasi incitare al “lasciarsi andare”

Per il Prof. Massimo Belisario, docente di psicoterapia, « i risultati testimoniano come l’attenzione centrale debba essere riservata al corpo che rappresenta il punto di partenza delle problematiche non solo giovanili ma anche degli adulti per via del suo continuo modificarsi con il passare del tempo

Ma i ragazzi hanno insistito e, continuando a ritenere fin troppo prevedibili i risultati emersi dal questionario, hanno puntato il dito contro l’opinione diffusa che vuole condannare a priori il mondo giovanile di oggi.

La discussione è divenuta molto intensa e ha mostrato degli adolescenti per nulla alienati dal mondo che li circonda seppur al momento poco propensi ad indicare agli adulti dove stanno sbagliando.

« La nostra è una società pre-figurativa – ha dichiarato la Prof.ssa Spedicato Iengodove i giovani, spaziando meglio degli adulti grazie alle risorse tecnologiche di cui dispongono, finiscono con il sapere molte più cose di loro, acquisendo un’esperienza che li rende in grado di indicare ai grandi dove stanno sbagliando.

La gioventù – ha proseguito la Prof.ssa Spedicato Iengodeve reagire per ribaltare questa situazione degradata, anche per colpa dei media che ci forniscono esempi sbagliati, recuperando l’importanza del soggetto in quanto persona e del valore del rispetto reciproco che non può esistere se perdurerà questa abitudine all’indifferenza. »

Il confronto è quindi giunto ad un bivio, con i ragazzi convinti che sia la società a fornire atteggiamenti e modelli sbagliati di comportamento di cui loro diventano vittime inconsapevoli; il problema sarebbe quindi da ricercare nella conflittualità esistente tra gli adulti con da una parte un gruppo che sostiene di voler aiutare i giovani a cui se ne contrappongono altri che cercano invece di cavalcare le loro debolezze sull’onda dell’interesse economico.

La soluzione è probabilmente racchiusa nella famiglia che rappresenta la “prima società” con la quale i ragazzi si trovano a confrontarsi da bambini e che deve saper ripristinare delle regole ben precise che forniscano dei modelli di comportamento adeguati.

« Non ci si può nascondere dietro alla scusa dei modelli che forniscono esempi sbagliati – sostengono unanimemente il Prof. Belisario e la Dott.ssa Mucci, specializzata in medicina estetica e alimentazione – perché sarebbe come se la società si basasse su un’interazione mimetica. Ogni individuo possiede una sua testa e una sua personalità e deve essere capace di reagire al meglio agli stimoli provenienti dal mondo esterno, anche quando questi siano fortemente negativi

« I problemi, così come i cattivi esempi, sono sempre esistiti – ha aggiunto il Prof. Belisariosolo che oggi i media forniscono un risalto maggiore rispetto ai secoli passati, ma nonostante questo i nostri nonni e tutti coloro che li hanno preceduti sono stati in grado di imporre dei criteri di comportamento che la società di oggi deve essere in grado di saper recuperare.

Un grande ringraziamento è stato in conclusione rivolto dal Presidente del Kiwanis Club di Pescara, Angela Catalano, « a tutti coloro che sono intervenuti alla presentazione della pubblicazione sul disagio giovanile che perseguiva proprio l’obiettivo di monitorare le reali problematiche delle nuove generazioni al fine di predisporre delle adeguate contromisure.

L’obiettivo del Kiwanis – ha concluso Angela Catalanoè da sempre quello di essere vicino ai giovani e non c’è cosa più bella di poterli rendere parte attiva in questo difficile processo di crescita come è accaduto oggi, con un dibattito che, a tratti anche vivace, ha permesso di riscoprire l’importanza del dialogo, un aspetto della vita di ogni giorno che troppo spesso sacrifichiamo con la scusa del poco tempo che abbiamo a disposizione. »




Abruzzo. Venerdì 19 febbraio 2010, scipero di 4 ore di tutti i lavoratori del trasporto pubblico locale d’Abruzzo.

Arpa comunica che le organizzazioni sindacali Filt-Cgil, Fit-Cisl,Uilt-Uil, Ugl Trasporti, Orsa Trasporti, FAISA-Cisal e Fast hanno proclamato uno sciopero di quattro (4) ore di tutti i lavoratori del trasporto pubblico locale d’Abruzzo per venerdì 19 febbraio 2010, a sostegno della vertenza in corso per il rinnovo del contratto unico della mobilità .

I servizi Arpa che potranno essere interessati dallo sciopero sono quelli compresi tra le ore 9,30 e le ore 13,30.




Giulianova. I PALETTI DI DON DOMENICO E INDIETRO SI TORNA….FORSE, nota del Gruppo consiliare “ Al Centro della Città “ : Roberto Ciccocelli, Giancarlo Cameli e per il PDL : Gianluca Antelli

I PALETTI DI DON DOMENICO E INDIETRO SI TORNA….FORSE

 

Incredibile ma vero. Il Sindaco Mastromauro abbandona il proprio motto, “indietro non si torna” e cancella il recente passato iniziando dalla segnaletica verticale di Corso Garibaldi.

Sta accadendo in questi giorni ma ancora non conosciamo quali siano le reali intenzioni, Sue e dell’Amministrazione che gestisce Giulianova.

Il fatto grave è che quella segnaletica – oggi cancellata – sia costata alle nostre casse circa 7000,00 euro.

Questo, certamente, offre il senso dell’improvvisazione dell’Amministrazione Comunale di Giulianova, organismo che sembra procedere senza senso e senza prospettiva.

C’è voluto il coraggio di tutto il gruppo consiliare del PD – che non finiremo mai di ringraziare – per mettere al muro le nefandezze che in questo poco tempo l’Amministrazione Mastromauro sta compiendo.

Dove sono finiti i vecchi dirigenti della sinistra ?

Quelli che, per la prima volta in Abruzzo, sedimentarono in questo territorio la partecipazione, il decentramento, la collaborazione ?

Giulianova fu il primo Comune in regione a fornirsi dei Consigli di quartiere, strumento di contributo essenziale nelle diverse zone del territorio, luogo di scelte e discussioni.

Oggi tutto questo è definitivamente cancellato al cospetto di chi, autenticamente sfornito di primarie doti della politica amministrativa, pretende di sapere di tutto e di tutti.

Il risultato ?

I parcheggi in discesa di Via Piave ed i “paletti di Don Domenico” che attendono ancora di essere divelti.

Gruppo consiliare “ Al Centro della Città “ : Roberto Ciccocelli, Giancarlo Cameli e per il PDL  : Gianluca Antelli                                       Giulianova il 13-02-2010




Giulianova. Patto Europeo dei Sindaci. Il Comune aderisce.

Patto Europeo dei Sindaci. Il Comune aderisce.

 

Anche il Comune di Giulianova aderisce al Patto dei Sindaci, l’iniziativa promossa dalla Commissione Europea con lo scopo di ridurre, entro il 2020, le emissioni di CO²  in ragione del 20%, e di aumentare contestualmente – sempre del 20% – il livello di efficienza energetica e la quota di utilizzo delle fonti energia rinnovabile.

L’adesione formalizzata dalla Giunta Mastromauro – dichiara il vicesindaco con delega all’Ambiente Gabriele Filipponiconsentirà, avendo nella Provincia di Teramo la struttura di supporto, di adottare una serie di politiche ecosostenibili e di salvaguardia dell’ambiente dando anche la possibilità di accedere ai finanziamenti della BEI, la Banca Europea degli Investimenti”.




Giulianova. Factoring e misure a sostegno delle imprese. L’Assessore Mellozzi replica al consigliere del PDL Antelli.

Factoring e misure a sostegno delle imprese. L’Assessore Mellozzi replica al consigliere del PDL Antelli.

Il giovane e volitivo consigliere del PDL Antelli, pensando di avere l’asso di bastoni, si ritrova tra le mani un misero due di coppe”. Esordisce così l’assessore al bilancio Marcello Mellozzi replicando a quanto sostenuto dal consigliere Gianluca Antelli circa le misure a sostegno delle imprese varate recentemente dalla Giunta.

Mi spiace per lui – aggiunge l’assessore – ma è evidente la superficialità mostrata dal consigliere Antelli su questioni che pure dovrebbe conoscere bene, se non altro perché varate dai suoi ben più autorevoli colleghi di Governo. Infatti il factoring indiretto – spiega l’assessore – è una misura contemplata nel decreto legislativo 185/2008, cosiddetto decreto anti crisi, poi convertito in legge nel gennaio 2009 dal Governo. L’obiettivo è quello di agevolare l’accesso al credito ai fornitori degli enti locali attraverso linee di credito adeguate alle effettive esigenze di smobilizzo dei comuni stessi e alle necessità delle imprese. A quanto pare il consigliere non è a conoscenza di questa novità. Consiglio quindi il giovane Antelli di frenare i suoi entusiasmi corrosivi e di impiegare in maniera più fruttuosa il suo tempo. Sforzandosi magari di avere quella onestà intellettuale che a noi consente di apprezzare e mettere in pratica le cose buone prodotte dal centro-destra al governo, lo stesso che il consigliere Antelli dovrebbe rappresentare a Giulianova. Su come poi sia in grado di farlo, lasciamo che siano gli altri a giudicarlo anche in relazione a questo specifico aspetto”.




Abruzzo. Sisma Abruzzo: il presunto malaffare intorno alla tragedia aquilana. Angelo Di Matteo: «Fondamentale fugare ogni dubbio e ristabilire le regole ordinarie»

Sisma Abruzzo: il presunto malaffare intorno alla tragedia aquilana. Angelo Di Matteo: «Fondamentale fugare ogni dubbio e ristabilire le regole ordinarie»

In merito all’inchiesta sulle Grandi Opere e sulle Grandi Emergenze e sui presunti casi di malaffare intorno alla tragedia aquilana il presidente di Legambiente Abruzzo Angelo Di Matteo dichiara quanto segue:

«Dalle intercettazioni relative all’indagine sembra trasparire un sistema inquietante di sciacallaggio costituito da imprese e funzionari dello Stato che, oltre ad offendere la dignità dell’intera popolazione abruzzese, getta ombre preoccupanti sul malaffare che si è mobilitato intorno alla tragedia del terremoto. Ci auguriamo che la protezione civile, con una seria operazione trasparenza, possa fugare ogni dubbio sulla correttezza del suo operato e garantire che quanto prefigurato dalle intercettazioni telefoniche non sia realmente accaduto. La vicenda nel suo insieme dimostra quanto sia necessario superare le autorità straordinarie, che con le deroghe alle leggi possono dar vita a vere e proprie zone grigie dove maggiore è il pericolo di illegalità. Pertanto, anche nella vicenda aquilana occorre ristabilire le regole ordinarie, limitando al massimo le forme di commissariamento e riaffidando i poteri ai sindaci ed alle autorità locali».




Abruzzo. Solidarietà a Bertolaso dal Presidente della Confindustria Abruzzo

Solidarietà a Bertolaso dal Presidente della Confindustria Abruzzo

 

L’AQUILA, 11 febbraio 2010 – Il Cav. Calogero Riccardo Ma rollo, Presidente della Confindustria d’Abruzzo, ha inviato al Dott. Guido Bertolaso, Capo del Dipartimento Protezione Civile, la seguente lettera di solidarietà:

Gentilissimo dottor Bertolaso,

appresa la notizia sulla vicenda giudiziaria, non posso che esprimerLe la massima stima personale e piena solidarietà.

Ritengo che sentimenti di gratitudine, apprezzamento e abnegazione rappresentino l’espressione nella quale raccogliere tutta la stima  nei  suoi confronti e verso la nostra Protezione Civile, certamente tra le migliori al mondo.

Ritengo che  Lei sia persona onesta e competente che fa bene all’Italia e, per le note vicende del 6 aprile ne ha fatto tanto a L’Aquila e all’Abruzzo.

Con competenza, rigore fraternità e umanità è riuscito a infondere fiducia e speranza nella nostra gente e per questo la ringrazio ancora.

Sono sicuro che si farà luce su questa dolorosa vicenda.

La saluto con calore e  particolare affetto.

Cav. Calogero Riccardo Marrollo




Abruzzo. NUOVE CORSE ARPA SULLA LINEA AVEZZANO- ROMA

NUOVE CORSE ARPA SULLA LINEA AVEZZANO- ROMA

 

Da lunedì 15 febbraio p.v. partiranno in via sperimentale nuovi servizi Arpa per migliorare i collegamenti tra Avezzano e Roma; due nuove coppie di corse feriali, da lunedì a sabato, con partenza al mattino alle ore 6,20  ed alle ore 8,30 da Avezzano ed arrivo alla stazione Tiburtina alle 8,10 ed alle 10.00.

Le corse di ritorno partiranno da Roma Tiburtina alle 8,40 ed alle 17,00.

La novità assoluta riguarda la corsa delle 6,20 da Avezzano che non concluderà il servizio a Roma Tiburtina ma alla stazione ferroviaria di Lunghezza alle 7,20, per consentire ai passeggeri Arpa di poter utilizzare il treno in arrivo da Tivoli alle 7,31 ed arrivare a destinazione alle 8,20.

Questa la tabella degli orari delle nuove coppie di corse.

06.20 Avezzano

7.20 Roma Stazione di Lunghezza

8.10 Stazione Tiburtina

08.30 Avezzano

10.00 Roma Stazione Tiburtina

08.40 Roma Stazione Tiburtina

10.10 Avezzano

17.00 Roma Stazione Tiburtina

18.30 Avezzano




Abruzzo. Dall’Abruzzo, l’innovazione in rete per “l’era delle risorse scarse”

Dall’Abruzzo, l’innovazione in rete per “l’era delle risorse scarse”

CHIETI, 11 Febbraio ’10 – Questa mattina si è tenuta, nella sede della facoltà di Economia e Commercio di Pescara, la conferenza stampa: “Innovazione di sistema nell’era delle risorse scarse un prototipo di rete per lo sviluppo a cicli chiusi”. L’incontro ha offerto la possibilità di esaminare i risultati della ricerca condotta da Gianni Caramanico per il Dipartimento di Scienze dell’Università “G. D’Annunzio” di Chieti – Pescara.  Oltre all’Autore erano presenti il preside emerito Mario Giaccio, il vicepresidente della Regione Abruzzo e assessore allo Sviluppo Economico Alfredo Castiglione, il presidente di Abruzzo Sviluppo Nello Rapini e il vicedirettore dell’Unione Industriali di Chieti, Teodoro Ivano Calabrese.

Lo studio che prende spunto dall’analisi dello sfruttamento irrazionale delle risorse naturali e i rischi incombenti sui settori-chiave per la sopravvivenza, da quello energetico a quello alimentare, di fatto già trova applicazione nell’area abruzzese della Maiella nell’ambito del Patto sviluppo Maiella.

«Siamo nell’era delle risorse scarse – ha dichiarato Gianni Caramanico, autore dello studio – quindi dobbiamo iniziare a ridurre il loro “consumo”, l’entropia che generiamo e il caos globale dei sistemi produttivi (come dei mercati). Per fare un solo esempio – ha aggiunto – il consumo di risorse naturali per anno è pari a circa il 30% in più della disponibilità sulla terra: questo vuol dire che di questo passo, il deficit cumulato al 2050 sarebbe pari a 34 anni di produttività biologica della terra. Peccato che sarà difficile trovare altri 34 pianeti.»

Il primo esperimento di rete per lo sviluppo a cicli chiusi è nata in Abruzzo nel 2005 con il Patto Sviluppo Majella, il cui primo programma operativo ET-Bioenergy mira a implementare i cicli chiusi (che riescono ad usare le risorse in continuo) energia-ambiente trasformando i costi industriali, agricoli e civili in ricavi per la collettività, nuove imprese e posti di lavoro (35-40 pdl ogni 5 millioni investiti, che danno energia a 400-500 famiglie), riduzione dell’inquinamento (il famoso “ero-emissions”, sicurezza ed autosufficienza energetica, e la garanzia di iniziare la transizione dalle risorse fossili (di cui sta iniziando la curva di esaurimento, cioè la parte discendente della produzione) a quella delle rinnovabili. Inviando a digestione anaerobica le biomasse di scarto in Italia, si potrebbero creare circa 100.000 posti di lavoro, coprire il 7% del fabbisogno totale di metano, 9 volte quello per i trasporti, l’1% di quello elettrico totale e puntare all’eliminazione delle discariche.

A differenza delle fonti fossili, che si possono considerare industrialmente ‘centralizzate’, le rinnovabili per le loro stesse caratteristiche richiedono proprio nuove reti di produzione, distribuzione ed uso locale delle risorse che solo approcci come quelli descritti possono implementare.

Il Tavolo ha lanciato a fine 2006 le operazioni per la rete d’imprese e il polo di innovazione energia, attirando già in regione alcuni milioni di euro di capitali privati esteri, e ha raggiunto accordi con il polo energetico ortonese (Confindustria) per ricerca e innovazione congiunte finalizzate per una concreta e fattibile migrazione dai sistemi energetici basati sui fossili a quelli che usano efficientemente le rinnovabili. si è quindi creato un asse marrucino che mette insieme gli esponenti dell’esistente e dell’innovazione prossima ventura in una rara combinazione di forze e d’intenti.