Giulianova. RICHIESTA INTERVENTO RIPRISTINO LEGITTIMITA’, il PDL di Giulianova scrive al Prefetto di Teramo

A sua Eccellenza il Prefetto di Teramo

Dott. Eugenio Soldà

Via Vinciguerra, 1

64100 Teramo

e.p.c.

Al Sindaco di Giulianova

Avv. Francesco Mastromauro

Corso Garibaldi

64021 Giulianova (TE)

OGGETTO: RICHIESTA INTERVENTO RIPRISTINO LEGITTIMITA’

Con la presente per segnalarle la grave situazione di deficienza democratica venutasi a creare presso l’ente comunale di Giulianova a seguito della revoca dell’incarico da Assessore all’urbanistica all’Avv. Margherita Trifoni, posta in essere in data 29/10/2009 dal Sindaco della Città di Giulianova Avv. Francesco Mastromauro.

Da questa data, la Giunta comunale si trova in un palese stato di illegittimità,venendo meno a quanto disposto dall’art. 45 comma 3 dello Statuto comunale dello stesso ente, il quale prevede testualmente: “Sia nella Giunta che nelle varie nomine di competenza del Sindaco, della Giunta e del Consiglio,dovranno essere presenti componenti di ambo i sessi”.

Il Sindaco Mastromauro, ha più volte annunciato all’assise civica comunale e alla comunità giuliese tutta una pronta reintegrazione di genere in giunta, senza peraltro mai darvi seguito nei fatti.

Chiediamo ad oggi, a sua Eccellenza il Prefetto di Teramo, a distanza di oltre novanta giorni dalla data della revoca dell’Assessore sopra richiamato, di prendere una posizione ufficiale sulla questione, adoperandosi al fine di ripristinare le regole previste dallo Statuto comunale di Giulianova.

In attesa di gradito riscontro, porgiamo distinti saluti.

Giulianova lì 04/02/2010

Il gruppo consiliare del Popolo della Libertà di Giulianova

Gianluca Antelli

Andrea Rota

Paolo Vasanella




Abruzzo. Il WWF contrario al Disegno di Legge Regionale denominato “Estensione della durata delle concessioni demaniali per uso turistico-ricreativo”. Provvedimento illeggittimo: le amministrazioni perderanno la facoltà di pianificare sul proprio territorio demaniale

Il WWF contrario al Disegno di Legge Regionale denominato  “Estensione della durata delle concessioni demaniali per uso turistico-ricreativo”. Provvedimento illeggittimo: le amministrazioni perderanno la facoltà di pianificare sul proprio territorio demaniale

 

Il WWF Abruzzo, ieri pomeriggio,  è stato  ascoltato dalla IV commissione  consiliare presieduta da Nicola Argirò  in merito al  Disegno di Legge in esame che estende la durata delle concessioni demaniali fino a 20 anni.

Loredana Di Paola delegata in audizione spiega la posizione dell’Associazione: “Si comprende  come il recepimento della direttiva europea da parte dello Stato Italiano, (che elimina l’automatismo nel rinnovo delle concessioni e alla scadenza  impone una gara pubblica),   stia creando forte preoccupazione per gl’imprenditori del mare che,  nell’arco di vari decenni  in cui la deregulation ha regnato sovrana su tutto il litorale,  hanno  investito nelle loro attività (spesso in modo discutibile) ;  ma la proposta di legge così formulata è, a nostro parere, pericolosa sia dal punto di vista urbanistico che della pubblica fruibilità del demanio marittimo .

A tale riguardo   la prima forma di regolamentazione del settore si è avuta con la Legge Regionale 141/97 con la quale è stata approntata una regolamentazione urbanistica speciale (indicazione delle superfici massime, dei volumi, previsione di liberi accessi al mare etc..). Ma la sua applicazione, il Piano Demaniale Marittimo, ha visto la luce solo nel 2004, consentendo nel frattempo la prosecuzione dell’occupazione selvaggia del demanio.  Poi i Comuni sono stati chiamati a redigere i loro Piani Spiaggia comunali ( tanti non lo hanno ancora fatto).

Ne consegue che ad oggi l’adeguamento dal punto di vista urbanistico è stato irrilevante in quanto le prescrizioni contenute nei Piani Spiaggia comunali possono valere per le realizzazioni già compiute solamente  al rinnovo della scadenza del titolo concessorio  (come ha stabilito anche il Consiglio di Stato nella sentenza della Sez. VI del 17.12.2007 n. 6468).

In questo contesto, l’approvazione di una norma regionale così come proposta comprometterebbe la realizzazione delle finalità dettate dai Piani, in quanto, una volta assicurato ai concessionari un permesso di durata anche ventennale, le Amministrazioni si priveranno di qualsiasi strumento per assicurarsi l’adeguamento delle strutture alle nuove norme. 

tra l’altro le  strutture ultradimensionate rispetto alle stesse previsioni della  citata legge regionale, rischierebbero di permanere senza alcun vantaggio per la collettività e per la promozione turistica stessa del territorio. 

Trattandosi di una materia complessa e che deve necessariamente tener conto  soprattutto degli interessi della collettività  ci auguriamo,  nel momento in cui verranno stabiliti criteri e modalità dell’estensione, di essere chiamati a partecipare al tavolo di lavoro assieme agli operatori del settore”. 

                                                                                                  WWF Abruzzo




Giulianova. PER IL RILANCIO DEL CENTRO STORICO

Il taglio del tiglio di Piazza Buozzi

PER IL RILANCIO DEL CENTRO STORICO

Due anni or sono, proprio temendo quello che sarebbe potuto accadere, scrivevamo:

“Per far compiere il salto di qualità a Piazza Buozzi, il suo restauro dovrebbe restituirle la bellezza originaria e conferirle la fruibilità ottimale, imprescindibile da una sua pedonalizzazione. Innanzitutto, quindi, occorre realizzare parcheggi alternativi al fine di procedere, poi, in maniera logica e senza problemi. Successivamente andrebbe posta molta attenzione alla qualità dell’intervento. Si tratta, infatti, del restauro della piazza da cui ha avuto origine il Centro Storico.”

Purtroppo, puntualmente, quanto previsto è accaduto:

  1. La piazza è stata pessimamente pavimentata e arredata: un ignominioso affronto del cattivo gusto al cuore rinascimentale della città storica.
  2. Distruzione del sottosuolo a valenza archeologica.
  3. Morte e taglio dello storico tiglio vicino al Duomo.
  4. Grave carenza di parcheggi senza, tra l’altro, aver nemmeno pedonalizzato integralmente Piazza Buozzi.
  5. Assurdo e offensivo parcheggio sotto il Belvedere rendendo impresentabile e inaccessibile (col senso unico a scendere) uno dei principali ingressi al centro storico.
  6. Sperpero di denaro pubblico per un inutile quanto incoerente anfiteatro retrostante il Comune – un’area che, data la sua pendenza, avrebbe potuto ospitare, invece, un parcheggio a raso ed uno interrato – e per nuove pavimentazioni di Corso Garibaldi e Piazza Buozzi poi riadibite ad aree carrabili.
  7. Disagi per i cittadini residenti con gravi ripercussioni sulle residue attività commerciali a rischio di collasso definitivo.

Che fare ora?

Rilanciare il Centro Storico significa farlo vivere. Esso si rivitalizzerà, però, solamente se torneranno a viverci molte persone. Occorre puntare, quindi, al pieno e contestuale utilizzo di tutte le abitazioni esistenti. A tal fine è necessario un incisivo piano urbanistico, economico, culturale e finanziario, coordinato dal Comune, con forti incentivi (contributi, mutui a tassi bassi, eliminazione dell’ICI e di altri tributi etc.) alla corretta ristrutturazione per favorire, prioritariamente rispetto ad altre zone limitrofe, in un breve arco temporale, un cospicuo arrivo di nuovi residenti (anche universitari) e la contestuale, conseguente riapertura di botteghe artigiane, d’arte e di  negozi in grado di realizzare un “centro commerciale naturale” del Paese. E poi: individuazione di strategici  parcheggi limitrofi per liberare il centro storico dal traffico; elaborazione di un organico e meditato piano delle opere pubbliche necessarie, rispettoso delle sue caratteristiche storico-architettoniche; completamento delle ristrutturazioni di tutti gli edifici per la cultura ridando, contemporaneamente, nuovo smalto a tutti i beni culturali in esso esistenti; programmazione di iniziative culturali e dello spettacolo di grande qualità da ospitare nel suo scenario di piazze, in grado di esercitare forte richiamo turistico.

Proponiamo di cominciare con:

    1. Azzeramento di tutti i recenti provvedimenti a partire dal ripristino del parcheggio in piazza Buozzi, prevedendo al momento solo una piccola isola pedonale, di rispetto, sul lato del Duomo; nel contempo, lavorare, razionalmente, ad una prospettiva di pedonalizzazione senza contraccolpi (e quindi accettato da tutti) dell’intera Piazza Buozzi e di Corso Garibaldi.
    2. Rimozione di tutti i paletti intorno al Duomo, delle sfere con catarifrangenti, delle panchine e di tutti gli altri orpelli di arredo urbano compresa l’”arlecchinata” degli inserti colorati nella pavimentazione.
    3. Ripiantumazione dell’albero fatto morire.
    4. Azione diplomatica nei confronti dei proprietari di locali a piano terra della piazza per promuovere l’apertura di altre attività che possano far vivere maggiormente la piazza stessa.
    5. Istituzione di una nuova linea di trasporto pubblico, con frequenti navette elettriche (passaggi ogni 5-10 min), che colleghi rapidamente il centro del Lido col centro del Paese (stazione, via XXIV maggio, via Vittorio Veneto, via Gramsci, Belvedere, via Bindi, via Piave, via Matteotti).
    6. Costruzione di due parcheggi: uno a 2 piani a sud dello stadio (di cui uno a raso e uno interrato) e l’altro ad ovest di viale dello Splendore, riproponendo, magari rivisitandolo, il già approvato progetto del ’98.
    7. Riapertura, al più presto, di  Palazzo Bindi (Biblioteca e Pinacoteca)
    8. Sistemazione nella ristrutturata caserma De Rossi (accanto a Palazzo Cerulli) delle sculture di Pagliaccetti e Tentarelli
    9. Completamento del Sottobelvedere
    10. Realizzazione del nuovo Belvedere alla fine di viale dello Splendore
    11. Acquisizione del Torrione di Porta Napoli

Questi come tanti altri obiettivi devono, però, discendere dall’aver chiaro un piano unitario (qualcuno ricorda il Piano del Colore e i bei frutti che ha dato?) che leghi coerentemente gli aspetti urbanistici, le opere pubbliche, le funzioni, le scelte strategiche, le attività e ne programmi la sequenza logica nelle varie fasi di attuazione. Naturalmente sono decisive, da una parte, l’attivazione di tutte le competenze necessarie, dall’altra la partecipazione di tutti gli abitanti e i titolari di attività commerciali del Centro Storico stesso.

Giulianova 4.02.10

Il Cittadino Governante – associazione di cultura politica




Giulianova. Stabilimento Agritech di Colleranesco. Il sindaco Mastromauro: “Noi ci siamo attivati da tempo ma la competenza è della Regione”. Mastromauro risponde all’UDC

Stabilimento Agritech di Colleranesco. Il sindaco Mastromauro: “Noi ci siamo attivati da tempo ma la competenza è della Regione”.

 

Il consigliere Gianfranco Francioni ci chiede quali iniziative siano state assunte dall’amministrazione circa la Agritech, la cui situazione è, giustamente, preoccupante. Ebbene – afferma il sindaco Mastromaurogià il 23 ottobre dello scorso anno io e il vicesindaco Filipponi scrivemmo una missiva al presidente della Regione Chiodi e a Sante Del Corvo della COVALPA chiedendo di porre in essere tutte le utili iniziative al fine di salvaguardare i trenta posti di lavoro dello stabilimento. Il 12 gennaio scorso si è poi avuta nei nostri Uffici tecnici una riunione a cui hanno partecipato funzionari dell’Ufficio patrimonio della Regione e rappresentanti della COVALPA. In quell’occasione – rammenta il sindaco Mastromauro –  ci furono date rassicurazioni circa il trasferimento dello stabilimento dalla COVALPA alla Agritech per rendere possibile il riavvio della produzione. Condizione imprescindibile era però la demolizione, ad opera della Regione, della tettoia esterna al capannone. Purtroppo la demolizione non è stata ancora effettuata, e ciò impedisce che la struttura possa ottenere l’agibilità. L’auspicio, naturalmente, è che la Regione Abruzzo intervenga in maniera sollecita. Certamente prima di giugno”. 

 

 




Piero Vassallo. ITINERARI DELLA DESTRA CATTOLICA

Piero Vassallo. ITINERARI DELLA DESTRA CATTOLICA

Un’impressionante sequela di abbagli e malintesi ha allontanato i cattolici dalla loro naturale posizione politica e la destra dalla sua naturale radice cattolica. Di conseguenza la recente storia italiana narra le disavventure di due partiti tormentati dall’aspirazione a diventare il proprio contrario: la DC di Jacques Maritain e il MSI di Julius Evola. Il cattolicesimo politico inteso alla paradossale imitazione dell’avversario laico e progressista e il movimento postfascista rovesciato nell’avversione alle proprie radici spirituali. Rosy Bindi e Gianfranco Fini sono i perfetti interpreti di due scelte antipatiche, che – alla fine – si ritrovano nella reciproca simpatia per l’assenza di un vero disegno politico.
Nel presente saggio, Piero Vassallo tenta di risalire ai pensieri che hanno trascinato democristiani e postfascisti nella commedia degli scambi insensati. E nella ricerca fa intravedere i pregiudizi da abbattere per aprire la strada di una destra finalmente affrancata dall’incuboso desiderio di diventare altro.

Esponente di primo piano della destra cattolica italiana, Piero Vassallo si è formato alla scuola di Giano Accame, Primo Siena e Gianni Baget Bozzo. Laureato in filosofia è stato docente nella facoltà di teologia e nei corsi di giornalismo, e collaboratore della rivista “Renovatio”, fondata dal cardinale Siri.
http://www.edizionisolfanelli.it/pierovassallo.htm

Piero Vassallo
ITINERARI DELLA DESTRA CATTOLICA
Edizioni Solfanelli
[ISBN-978-88-89756-84-3]
Pagg. 160 – ? 12,00

http://www.edizionisolfanelli.it/itineraridestracattolica.htm

http://itineraridestracattolica.blogspot.com/2010/01/novita-itinerari-della-destra




ROCCA SAN GIOVANNI:SINDACO GATTOPARDO E FALLIMENTO DI UNA SCELTA URBANISTICA

ROCCA SAN GIOVANNI:SINDACO GATTOPARDO E FALLIMENTO DI UNA SCELTA URBANISTICA

Legambiente diffida il Comune di Rocca San Giovanni

«Secondo un detto popolare parla per primo chi ha torto ed il sindaco di Rocca San Giovanni sembra non essere venuto meno alla tradizione». Inizia così il commento di Angelo Di Matteo, presidente regionale di Legambiente Abruzzo, in riferimento alle dichiarazioni del sindaco di Rocca San Giovanni in merito alla vicenda della tanto discussa “valorizzazione dell’area della Foce”.

«Per porre rimedio al fallimento della scelta urbanistica di valorizzare l’area della Foce con la realizzazione di residence ed impianti sportivi – continua il presidente –  il sindaco ha assunto una posizione “gattopardesca” a difesa dell’ambiente, in piena contraddizione con quanto da lui stesso sostenuto ed approvato. Il bando di gara è infatti andato deserto semplicemente perché il progetto non era realizzabile: esso era e resta in piena contraddizione con le normative ambientali riguardanti la sicurezza idraulica, le opere a mare e soprattutto la valutazione di impatto ambientale. Questioni, queste, che l’associazione aveva da tempo segnalato all’amministrazione comunale e che, non recepite in fase di progettazione preliminare, hanno costretto Legambiente a diffidare formalmente il Comune di Rocca San Giovanni».

Legambiente ha pubblicamente riconosciuto più volte la lungimiranza dell’amministrazione nella gestione del territorio: capacità questa, che l’ha spesso contraddistinta nel panorama regionale e talvolta nazionale, e che l’ha premiata anche in termini di ricaduta economica.

«Occorre continuare a percorrere la strada della sostenibilità – conclude Angelo Di Matteo – limitando i consumi ulteriori di suolo e di risorse naturali, e puntando alla piena valorizzazione della Costa Teatina: una strategia territoriale di ampio respiro che vede proprio l’amministrazione comunale di Rocca San Giovanni in prima linea. Non resta quindi che ritirare il progetto e ripensare in chiave sostenibile l’intervento».




Chieti. Il Maestro Giuliano Mazzoccante, Direttore Artistico del Chamber Music Festival, invita gli Organi di Informazione alla

Il Maestro Giuliano Mazzoccante, Direttore Artistico del Chamber Music Festival, invita gli Organi di Informazione alla

conferenza stampa

che si terrà domani, mercoledì 3 marzo 2010, alle ore 11.00, presso la Sala Riunioni del Comune di Chieti, nel Palazzo ex Banca d’Italia – sede provvisoria del Comune di Chieti – in Corso Marrucino 81, per la presentazione del calendario della

3ª EDIZIONE DEL FESTIVAL MUSICALE DI CHIETI

“CHAMBER MUSIC FESTIVAL”.

Alla conferenza saranno presenti il Sindaco di Chieti, Dott. Francesco Ricci, ed il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Chieti, Arch. Mario Di Nisio.




abruzzo. ETTERA APERTA AL SENATORE FRANCO ORSI : “MODIFICHI LA SUA CONTRORIFORMA DELLA CACCIA.”

ETTERA APERTA AL SENATORE FRANCO ORSI : “MODIFICHI LA SUA CONTRORIFORMA DELLA CACCIA.”

Egregio Senatore,

da alleati leali Le chiediamo di emendare la sua legge sulla caccia che assomiglia a una vera e propria controriforma. Anacronistica e crudele.

Registriamo intanto, per fortuna, la netta presa di posizione – contraria a “caccia selvaggia” – da parte del ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, e di quello del Turismo, Michela Brambilla. 

Quanto successo è solo un assaggio, il famigerato disegno di legge Orsi è ancora  in discussione al Senato: Lei, Orsi, è ancora in tempo per dire no ai fucili in mano ai ragazzi di 16 anni, no ai richiami vivi, no alla caccia aperta tutto l’anno, no all’aumento delle specie cacciabili.

Lega Nord Abruzzo

 




Teramo. Recuperare i rifiuti casalinghi: la Provincia insegna ai ragazzi come si fa. Laboratori didattici nelle scuole elementari e medie

Recuperare i rifiuti casalinghi: la Provincia insegna ai ragazzi come si fa. Laboratori didattici nelle scuole elementari e medie

Recuperare e riciclare i rifiuti “verdi” e gli scarti di giardino è semplice e utile, anche i bambini lo possono fare e l’Assessorato all’Ambiente parte da loro per un articolato programma di educazione ambientale che si svolgerà nelle scuole elementari e nelle medie.

Dai rifiuti casalinghi si può ottenere un ottimo concime per il giardino e anche questo sarà insegnato nei Laboratori didattici  previsti dal progetto e condotti dagli esperti della Scuola Verde. Il programma individuato e presentato alle Direzioni didattiche è pensato per essere inserito nel Piano dell’offerta formativa della scuola in maniera da rappresentare un arricchimento del percorso scolastico.

L’assessorato torna ad occuparsi di educazione ambientale nelle scuole, un’attività che era stata piuttosto trascurata negli ultimi anni e che io considero un vero investimento rispetto al futuro” afferma l’assessore Francesco Marconi che aggiunge “Abbiamo scelto un approccio professionale e competente che si integra perfettamente con il percorso formativo del ragazzo in quanto non solo gli fa conoscere le problematiche legate alla produzione e allo smaltimento dei rifiuti ma rileva le numerose connessioni che esistono fra questa tematiche e numerose disclipine scolastiche come la storia, la tecnologia o la scienza”.

I laboratori si svolgeranno nelle scuole elementari e alle medie, in classe e nei giardini;  il percorso didattico è biennale. “Abbiamo inviato lettere e materiale informativo a tutti i dirigenti scolastici sollecitandoli ad aderire,  per la scuola il servizio è totalmente gratuito” chiosa l’assessore Marconi .

Teramo 2 febbraio 2010




Giulianova. Azienda Agritec (Capannoni ARSA zona industriale Colleranesco) di

Giulianova, li 02/02/2010

Al Presidente

del Consiglio Comunale

Sig. Nello Di Giacinto

Al Sig. Sindaco

Comune di Giulianova

Av. Francesco Mastromauro.

                                                 Interrogazione Consigliare
Oggetto: Azienda Agritec (Capannoni ARSA zona industriale Colleranesco) di
Giulianova ferma per inagibilità.

Premesso che la zona industriale di Giulianova da diversi anni vive una crisi
irreversibile, in parte dovuta ad una economia regionale nazionale e mondiale in
piena difficoltà,
ma in parte dovuta alla scarsa attenzione degli Amministratori locali
succedutesi negli ultimi decenni.

Premesso che poco o niente è stato fatto per venire incontro alle nostre
aziende, in termini di infrastrutture, strade, illuminazioni, incentivi fiscali
da poter attrarre chi ancora avesse la voglia di investire a Giulianova;

Constatato che, pur in periodi di incentivi Nazionali ed Europei (sgravi contributivi per nuovi assunti legge 87/ 3C),  Giulianova è rimasta fuori per un grosso errore dell’Amministrazione Ruffini, di non riconsiderare il territorio di Giulianova (zona Ind. Colleranesco) tra le aeree da beneficiare di sgravi contributivi previsti da questa legge;

Preso atto che a Giulianova esiste un’Azienda AGRITEC (Lavorazione Pane
surgelato) che svolge la sua attività nei capannoni ARSA ( ex Cofatec di
Malavolta), con circa 20 dipendenti che da diversi mesi sono in cassa integrazione, non perché non ci fossero commesse, ma,  perché il capannone per problemi strutturali in parte è stato reso inagibile da parte della nuova Amministrazione, per un reale pericolo di cedimento strutturale. Risulta inoltre che la proprietà è intenzionata a delocalizzare l’attività fuori da Giulianova se entro la fine della cassa integrazione (giugno 2010) non si dà agibilità al capannone;
                                                                                               
  Si Interroga il Sindaco per conoscere:

1) Se da parte del Sindaco c’ è stato un interessamento in tal senso, per risolvere il problema strutturale interessando la Regione (Ersa) che è proprietario dello stabile;
 
2) Se ha sentito la proprietà per eventuali problematiche ancora aperte;

Augurandomi in un vostro sollecito interessamento, sottopongo questa interrogazione alla discussione nell’ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale .

Capo Gruppo           
LISTA GIULIESI/UDC
Gianfranco Francioni