Sant’Atto – Teramo. Vasto incendio nel nucleo industriale

Sant’Atto (Teramo). Pochi minuti fa si è sviluppato un vasto incendio che interessano i capannoni dell’azienda di Sant’Atto. Sul posto i Vigili del Fuoco di Teramo con numerose autobotti. 

Stasera una squadra dei vigili del fuoco del comando di Teramo è stata impegnata per spegnere un incendio di sterpaglie in contrada Carapollo.
Durante la fase di completamento dello spegnimento, è giunta alla centrale operativa 115 una richiesta di intervento per un vasto incendio che sta interessando lo stabilimento produttivo, in località Sant’Atto di Teramo. L’incendio sta avvolgendo un capannone della superficie di circa 6.000 metri quadrati e sta impegnando diverse squadre dei vigili del fuoco che, con tutti i mezzi e attrezzature necessari, sta operando per spegnere l’incendio, che in questo momento è ancora in atto.
Seguiranno aggiornamenti. Fonte centro documentale dei Vigili del Fuoco di Teramo per www.giulianovanews.it

Alleghiamo foto giunte dalla redazione e dai vari social – Comitato di Frazione Sant’Atto – TERAMO

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L’Aquila. CAMBIO AL COMANDO DELLA BASE LOGISTICO ADDESTRATIVA DI ROCCARASO

 

L’AQUILA, 26 giugno 2017.

Col FAbi Cte Base logistico-addestrativa Roccaraso

Il 27 giugno 2017 nello splendido scenario del piazzale antistante l’ingresso della base logistico addestrativa di Roccaraso (AQ) sarà svolta la cerimonia di avvicendamento tra il Comandante cedente, Colonnello Tiziano FABI e il  Comandante subentrante, Tenente Colonnello Alessandro PANTALEO.

Alla cerimonia presenzierà il Generale di Corpo d’Armata Agostino BIANCAFARINA, Comandante Militare della Capitale, con sede in ROMA e numerose autorità militari, civili e religiose del territorio.

Il Colonnello FABI nei suoi 4 anni al comando ha elevato gli standard di ospitalità della base attraverso profondi interventi infrastrutturali e innumerevoli eventi di carattere naturalistico e culturale contribuendo significativamente a migliorare la ricettività e la considerazione della struttura nell’alto Sangro. Di particolare rilevanza la mostra sulla Prima Guerra Mondiale realizzata in collaborazione con gli istituti scolastici del comprensorio che ha riscosso un grande successo di pubblico.




EMERGENZA SICCITA’, NELLA MARSICA DANNO DI ALMENO 100MILIONI DI EURO

 

A RISCHIO L’ORTO D’ITALIA MA E’ ALLARME ANCHE NELLE ALTRE PROVINCE

COLDIRETTI: NECESSARIO RIORGANIZZARE E RAZIONALIZZARE CONSORZI BONIFICA

 

LA SICCITA’ peggiora minuto dopo minuto e rende preoccupante la situazione nelle campagne abruzzesi dove l’allarme per la carenza di acqua, tradizionale nel periodo estivo, diventa vera e propria emergenza. A rischio in questo momento soprattutto la produzione marsicana, anche non sono indenni dal pericolo le altre province. A dirlo è Coldiretti Abruzzo ricordando che nell’orto di Italia ci sono attualmente le principali colture in campo (insalate, spinaci, radicchio, indivia, finocchi, le prime carote seminate a febbraio/marzo) ed è iniziata la prima raccolta: la necessità di acqua è ovviamente molto forte perché incide sulla quantità prodotta.

Per una esigenza di razionalizzazione dovuta alla forte siccità, Coldiretti ricorda che il Consorzio di bonifica Ovest ha invitato (con una nota inviata al Prefetto) i Comuni marsicani di Avezzano, Aielli, Celano, Cerchio, Luco dei Marsi, Ortucchio, Pescina, San Benedetto dei Marsi e Trasacco a predisporre fermi d’irrigazione almeno per tutti i fine settimana “fino a che le condizioni climatiche non determineranno variazioni nel merito” e che a rispondere sono stati già otto Comuni su nove.

“La situazione è molto grave e attualmente si stima già di una perdita del 20-30% della produzione che potrebbe peggiorare ed arrivare al 50% a metà agosto – dice Giulio Federici Direttore Coldiretti Abruzzo– uno scenario veramente preoccupante perché una siccità così anticipata non si verificava da anni. A rischio è un intero sistema agricolo, che in questo periodo raccoglie i frutti del lavoro di tutto l’anno per destinarli a tutta Italia”.

Coldiretti ricorda che la Marsica comprende un bacino costituito da 13.500 ettari di superficie agricola utilizzata nel cui interno operano complessivamente circa 2000 aziende agricole che assumono annualmente circa 6mila lavoratori e che, dal punto di vista economico, rappresenta il 25% (332 milioni di euro) del valore aggiunto dell’agricoltura abruzzese (1.330 milioni di euro). Da una prima stima di Coldiretti Abruzzo, si parla per ora di una perdita di ricavo per le aziende agricole di almeno 100 milioni di euro, ma i numeri vanno probabilmente in difetto, considerando il perdurare della situazione e le perdite che si stanno registrando a questo punto anche nelle altre province tra cui il basso chietino e alcune zone del pescarese e del teramano, coltivate a frutta e ortaggi. Nel caso dovesse perdurare la situazione di emergenza potrebbero inoltre risentire della siccità anche le colture più tradizionali quali vite e olivo. In proposito, Coldiretti Abruzzo ricorda inoltre che è in stretto raccordo con il territorio per monitorare la situazione giorno dopo giorno.

“Un sistema agricolo, quello abruzzese, che è stato messo a dura prova già dallo scorso inverno con le copiose nevicate che, insieme alle scosse sismiche e dalle successive piogge, hanno distrutto numerosi impianti e strutture agricole.  Ora questa ulteriore di emergenza che necessita di particolare attenzione – sottolinea Domenico Pasetti presidente di Coldiretti Abruzzo – oggi più che mai è necessario fare un uso corretto delle risorse disponibili attuali per far fronte all’ondata di clima anomalo soprattutto nelle zone particolarmente vocate in cui attualmente sono in campo le principali produzioni. Gli agricoltori sono già impegnati a fare la propria parte per promuovere l’uso razionale dell’acqua anche attraverso irrigazioni anticipate e di soccorso nonché lo sviluppo di sistemi di irrigazione a basso impatto. Ma – continua Pasetti – non deve essere dimenticato che l’acqua è essenziale per mantenere in vita sistemi agricoli senza i quali è a rischio la sopravvivenza del territorio e la competitività dell’intero settore alimentare. Di fronte alla tropicalizzazione del clima – sostiene Pasetti – se vogliamo continuare a mantenere l’agricoltura di qualità, dobbiamo organizzarci per raccogliere l’acqua nei periodi più piovosi con interventi strutturali. Oggi più che mai è importante riorganizzare e razionalizzare il sistema dei consorzi di bonifica, che rappresentano un importante strumento di gestione idrica ma deve essere messo nelle condizioni di poter operare bene e nel rispetto delle esigenze degli agricoltori”.




Presentazione “L’Abruzzo nel cuore e nella moda” Va in scena a Pescara un evento unico tra creatività, arte ed eccellenze regionali

 

 

Pescara, giugno 2017 – Si terrà mercoledì 28 giugno, alle ore 11.30, presso la sede diConfindustria Chieti Pescara (via Raiale), la conferenza stampa di presentazione dell’evento “L’Abruzzo nel cuore e nella moda”. La manifestazione, che unisce creatività, sostenibilità, arte ed eccellenze regionali, è frutto dell’impegno della scuola di formazione Pianeta Moda Fashion Academy e dei suoi allievi ed è patrocinata dalla Sezione Sistema Moda di Confindustria Chieti Pescara. L’Abruzzo diventa protagonista a livello nazionale di un percorso che, attraverso artigianato, cultura e qualità, porterà in passerella creazioni uniche. Perché l’Abruzzo si rialza, e lo fa anche attraverso la moda e i suoi operatori.

In conferenza stampa verranno esposti i dettagli e i protagonisti dell’evento che farà accendere i riflettori su una regione che tanto di buono, e bello, ha da offrire.

Saranno presenti in conferenza stampa:

  • Azienda Bond Factory relatore: Annamaria Di Rienzo
  • Azienda Pianeta Formazione: Rita Annecchini
  • Consorzio Atea relatore: Francesco Palandrani
  • Azienda Tescon relatore: Bruno Nardinocchi
  • Azienda Antiche Cantine Bosco relatore: Stefania Bosco
  • Azienda ITV relatore: Claudio Niutti

 




ANGELICA VOLPI OSPITE DEL TALK SHOW “IL SALOTTO DELLE DONNE” HA DEDICATO L’ANTEPRIMA DEL SUO PRIMO INEDITO ALLE DONNE VITTIME DI VIOLENZA,

 

QUELLE CHE NON CI SONO PIU’

 E QUELLE CHE STANNO COMBATTENDO.

E IN AUTUNNO… UN GRANDE EVENTO

 

 

E’ stata una puntata tutta particolare, quella de “Il Salotto delle donne” il fortunato talk show del canale Acqua, andato in onda in diretta nazionale dalle 13.00 alle 14.00 su canale 65 e sulle pagine Facebook “Estenews” e “Il salotto delle donne”.

Puntata particolare non solo perché ha ospitato ANGELICA VOLPI, la cantautrice abruzzese che si sta ritagliando un posto sempre più importante nel panorama musicale nazionale, ma perché Angelica, anche ma non solo alla luce dei fatti di cronaca degli ultimi giorni, che sono solo gli ultimi di una lunga serie di delitti che hanno visto le donne cadere vittime della brutalità maschile, ha deciso di dedicare un momento della sua partecipazione al talk per mandare un messaggio di vicinanza, di speranza e di forza.

Angelica Volpi

 

Invitata negli studi di Milano per raccontare la sua storia di donna, di madre e di artista, Angelica Volpi ha deciso di  dedicare l’anteprima del suo inedito “PER SEMPRE” a tutte le donne vittime dei femminicidi, specificando che intende  con questo termine includere sia le donne che non ci sono piu fisicamente, sia le donne che non sono state uccise ma sono state indelebilmente segnate dalla violenza, “il femminicidio va inteso nell’accezione fisica e anche psicologica – dice la cantautrice – si muore anche dentro”.

Angelica Volpi

Una scelta, come si diceva, anche ma non solo legata ai fatti di cronaca, perché quello della sofferenza è un universo che Angelica purtroppo ha conosciuto, fa parte del suo vissuto e per questo ha voluto che tutto il suo primo disco da autrice dei testi, con le musiche di Vincenzo Irelli, avesse tematiche importanti e profonde come linee guida.

 

“So cosa significa perdere la serenità, vivere giorni di paura, preoccuparsi della difesa propria e delle persone care, so cosa significa la sofferenza delle donne – racconta Angelica Volpi – ho imparato a trasformare il dolore in forza e voglio mandare un messaggio di sostegno e di speranza,  ma anche la certezza che esista un mondo diverso e un amore vero, auguro a tutte le donne di trovare un amore vero puro e che duri per sempre, per tutta la VITA”.

 

Intanto, la stessa Angelica Volpi, che sarà di nuovo ospite del Salotto delle donne condotto da  Leandra Pavore’ in onda su Canale Acqua venerdì 30 giugno, dalle 13 alle 14 per una puntata interamente dedicata alla violenza sulle donne, sta lavorando al progetto di una serata-evento, di musica e di parole, che potrebbe svolgersi in autunno e che, nel ricordo della dottoressa teramana assassinata, offra di nuovo l’occasione per combattere la violenza sulle donne

 




Sant’Omero. Désirée Del Giovine sul femminicidio: un silenzio assordante da parte delle nostre istituzioni.

Alla luce del recente drammatico Femminicidio che ha colpito la nostra provincia di Teramo, con la barbara uccisione della Dott. ssa Ester Pasqualoni, Oncologa dell’ospedale di S.Omero, il mio cordoglio da collega, alla famiglia , in particolare ai figli , orfani per femminicidio.

foto Congresso Del Giovine 2

Come ex presidente della Cpo provinciale e come esponente delle donne:  Le Leonesse in Direzione Italia,il partito di Raffaele Fitto, mi faccio e vi faccio due domande.
Primo : riscontro un silenzio mediatico da parte delle colleghe con incarichi istituzionali, che dovrebbero occuparsi in primis di questi  tristi eventi.

La lotta contro la violenza di genere é l’impegno più importante da portare avanti dalle Cpo regionali, provinciali e comunali. Così come da tutte le Istituzioni e le forze dell’ordine preposte a tutela delle donne che subiscono ogni giorno soprusi psicologici e fisici.
Il reato di stalking è stato introdotto nel 2009 e oltre 51.079 furono le denunce effettuate lo stesso anno.
Il testo dell’articolo 612 bis del codice penale recita così: “Salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque reiteratamente, con qualunque mezzo, minaccia o molesta taluno in modo tale da infliggergli un grave disagio psichico ovvero da determinare un giustificato timore per la sicurezza personale propria o di una persona vicina o comunque da pregiudicare in maniera rilevante il suo modo di vivere, è punito, a querela della persona offesa, con la reclusione da sei mesi a quattro anni”.
In seguito ai molteplici fatti di cronaca, 33 donne uccise dall’ inizio dell’anno, non è il caso che questo strumento legislativo venga modificato e reso più efficace, messo in pratica ?
Secondo :mi rivolgo alla Presidenza della mia Regione Abruzzo, alla giunta e a tutto il consiglio regionale.
Perché ad oltre sei mesi dalla pubblicazione dell’elenco delle  ammesse a partecipare al rinnovo della Cpo regionale Abruzzo, (determinazione dirigenziale n. 3/AL/AIE del 2.2.2017), dopo che varie volte é stato portata all ‘odg,la nomina, ancora non abbiamo la nuova Cpo regionale Abruzzo?
Cosa si nasconde dietro questo grave e direi insensibile ritardo?
Non dico che la Commissione pari opportunità in Regione possa risolvere il problema della violenza di genere, ma sicuramente potrebbe dare un impulso più forte nel sensibilizzare le coscienze, le Istituzioni e le forze dell’ordine, i cittadini, mettendo in campo tutti gli strumenti necessari. Ovvero piu’ risorse ai centri antiviolenza , l’istituzione di un pool di specialisti , dei percorsi sistematici informativi nelle scuole di ogni ordine e grado.
Nulla deve essere lasciato di intentato.
Bisogna pensare che siamo sempre la Regione che non “ama le donne”, del resto nella giunta regionale , abbiamo una sola donna. Oppure la politica deve fare bene i suoi conti.. Pure per assegnare queste cariche?! Senza considerare le reali competenze e capacita’ delle donne da nominare ?
Il silenzio generale  è pesante anche in questo caso.

Insieme con piu’ forza e determinazione diciamo : Stop al Femminicidio.

Dott.ssa Désirée Del Giovine




TUA. AGGIORNAMENTO SERVIZI ZONA AVEZZANO/L’AQUILA

 

 

Tua Spa comunica che i provvedimenti annunciati martedì scorso, 20 giugno 2017 riguardanti il potenziamento dell’organico aziendale con le figure professionali dei manutentori, stanno già sortendo gli effetti auspicati.

 

Infatti, presso l’unità produttiva di L’Aquila sono stati già inseriti 4 manutentori su 6 in programma, mentre nell’unità produttiva di Avezzano sono stati inseriti 2 manutentori su 4 da previsione.

 

Tali incrementi d’organico, indispensabili per far fronte alle esigenze manutentive della flotta aziendale, stanno contribuendo, in modo tangibile, a normalizzare la situazione, garantendo l’effettuazione della quasi totalità dei servizi programmati.

 

Nella giornata di oggi, infatti, la situazione non ha fatto registrare grosse criticità.

 

Tua Spa, in ogni caso, si scusa con la clientela per alcune corse non effettuate, soprattutto nelle primissime ore di questa mattina e relative ad alcune linee locali.

 

Tua Spa annuncia, infine, che la linea Pescara-Roma, da sabato prossimo, 1 luglio 2017, sarà oggetto di una ristrutturazione ma che, comunque, saranno garantiti gli stessi servizi agli stessi orari di quelli attuali.

 

Lanciano, 23.06.2017                                                            TUA SPA




Ambiente. Il Sottosegretario Mazzocca presenta il Profilo climatico regionale  

 
 
 
 
“Disporre di uno studio come questo – cont i nua  il Sottosegretar io  – consente di mettere in campo progetti per ridurre i fattori climalterant i ed  è la base per tutta una serie di attività quotidiane per  i  cittadini, a partire dagl i  accorgimenti per migliorare l’efficienza degli impianti di riscaldamento o condizionamento delle abitazioni. Senza considerare le implicazioni sugli investimenti in agricoltura o in altri settori nei quali gli aspetti climatici giocano un ruolo chiave, come il turismo”.
 

Allarme acqua ma la regione Abruzzo è inadempiente da 11 anni per la tutela delle risorse idropotabili.

 

Dal 2006 doveva proteggere le zone di ricarica degli acquiferi per l’acqua potabile ma non l’ha fatto.

 

Servono regole ferree per difendere l’acqua, non buttare la polvere sotto al tappeto.

In un momento di allarme per la siccità ci sentiamo di denunciare nuovamente, come stiamo facendo da anni, il gravissimo e inaccettabile ritardo della Regione Abruzzo nella predisposizione delle regole per la tutela delle zone di ricarica delle falde acquifere per l’uso idropotabile.

L’art.94 del testo Unico dell’Ambiente, Decreto legislativo 152/2006, obbliga le regioni a definire le modalità d’uso dei territori per la protezione delle acque sotterranee importanti ai fini idropotabili e delle relative aree di ricarica.

Questo il comma più significativo:
7. Le zone di protezione devono essere delimitate secondo le indicazioni delle regioni o delle province autonome per assicurare la protezione del patrimonio idrico. In esse si possono adottare misure relative alla destinazione del territorio interessato, limitazioni e prescrizioni per gli insediamenti civili, produttivi, turistici, agro-forestali e zootecnici da inserirsi negli strumenti urbanistici comunali, provinciali, regionali, sia generali sia di settore

Come per le valanghe, la Regione sta omettendo da undici anni queste regole. Non è un caso di dimenticanza, fare il proprio dovere significherebbe imporre limiti all’utilizzo attualmente sconsiderato del territorio.

In questi anni, in assenza di regole, si è reso possibile, a mero titolo di esempio, installare fabbriche che usavano prodotti chimici pericolosi 1 km a monte delle meravigliose sorgenti del Tirino, autorizzare megacave a ridosso delle Sorgenti del Pescara, piazzare migliaia di tonnellate di sostanze chimiche pericolose nel cuore dell’acquifero del Gran Sasso. Qualche anno fa la Regione autorizzò una discarica, quella di valle dei Fiori a Pescina, proprio sopra un’area di fondamentale importanza per l’acqua potabile (addirittura volevano usare i pozzi dell’acqua dei cittadini come pozzi spia per l’eventuale inquinamento causato dall’impianto!). Fu bloccata solo grazie ad un ricorso al TAR.

Quello che accade a monte, in un contesto di montagne carbonatiche come le nostre, si riflette immediatamente a valle.

Ora facciamo i conti con progetti di tunnel per il gasdotto SNAM in aree delicatissime dal punto di vista della circolazione sotterranea delle acque a Popoli.

Toto e la Regione Abruzzo con il suo Presidente si sono scatenati sul megaprogetto delle nuove faraoniche gallerie autostradali che bucherebbero i serbatoi d’acqua più importanti della regione.

Ricordiamo anche i progetti per realizzare pozzi di idrocarburi che ancora continuano a minacciare i nostri territori e le nostre acque, interventi che potrebbero essere fermati con una pianificazione seria che ci viene chiesta direttamente dallo Stato da 11 anni e che la Regione non produce!

Questi atteggiamenti la dicono lunga sulla pervicace volontà di andare avanti ” business as usual” senza considerare i limiti della Natura a cui dovremmo adeguarci. Si cerca di fare il contrario, adattare la Natura a noi, ma non funziona.

Sappiamo che uno studio è in fase di redazione ma non ne conosciamo i particolari. Vogliamo sapere a che punto è e, soprattutto, leggere le bozze per vedere se si tratta dell’ennesimo pannicello caldo come l’inutile Piano di Tutela delle Acque approvato per mettere la polvere sotto il tappeto. Noi attendiamo uno strumento realmente restrittivo e, per questo, efficace.

Speriamo che la Regione Abruzzo non voglia continuare a ballare sul ponte del Titanic facendo correre i rischi a tutti gli abruzzesi.
Segreteria Operativa Forum Abruzzese dei Movimenti per l’Acqua 

e-mail: segreteriah2oabruzzo@gmail.com




STRADE PERICOLOSE IN ABRUZZO, L’ UDC CHIEDE LA MOBILITAZIONE DEI PRESIDENTI DI PROVINCIA E DEI SINDACI.

Una mobilitazione per ottenere una viabilità più sicura in una regione che sta pagando pesantemente la riforma sbagliata delle Province e i tagli ai trasferimenti dei fondi agli Enti Locali. Il Comitato regionale dell’ UDC Abruzzo invita i presidenti delle Province ed i sindaci abruzzesi a promuovere una manifestazione di protesta per sostenere con forza il ritorno alla cura della viabilità, un servizio al quale gli Enti Locali , in particolare le Province,dovrebbero poter adempiere senza alcuna difficoltà. La situazione è paradossale: le Province restano in Costituzione dopo il referendum del 4 dicembre 2016, ma svuotate di funzioni e risorse dalla legge Delrio. Eppure a loro restano competenze per servizi essenziali al cittadino, come scuola e viabilità. Il tutto con fondi notevolmente ridotti. Una situazione che non è più tollerabile, a cominciare dalla manutenzione della rete viaria, problema enorme nella realtà abruzzese per l’altissima presenza di strade montane, più difficili da mantenere. Le nostre strade sono pericolose, in molti casi abbandonate, autentiche groviere a causa del deperimento dell’asfalto e da affrontare tra fitta vegetazione. Assicurare i collegamenti è fondamentale non solo in termini di sicurezza, ma anche per non fermare le possibilità di sviluppo. Come nel caso della provincia di Chieti, dove la viabilità è più compromessa,che ha la più importante realtà industriale del centro Italia ed è trainante per l’economia dell’intero Abruzzo. “Abbiamo il dover di far sentire la nostra voce in difesa dei nostri territori, dei cittadini, degli studenti, dei lavoratori e delle famiglie abruzzesi: dichiara il segretario regionale del partito Enrico Di Giuseppantonio. L’UDC rinnova dunque l’appello ai presidenti delle Province di Chieti, L’Aquila, Pescara e Teramo e ai sindaci dei comuni d’Abruzzo a far sentire concretamente la loro voce organizzando una manifestazione assieme ai cittadini per chiedere interventi immediati per porre fine ad una vera e propria emergenza”. L’ Udc,infine, con i propri parlamentari ha rivolto un appello al Governo per assicurare alle Province almeno le risorse minime per la manutenzione ordinaria di strade e scuole.