Fossa. L’ANTICA AVEIA LA VIA CLAUDIA NOVA

Fossa AQ - Aggr S Eusanio Strada Romana 3
Fossa AQ – Aggr S Eusanio Strada Romana 3

Le indagini archeologiche svelano i resti monumentali del cardo maximus della perduta città di Aveia, unica traccia superstite del basolato dell’antica via Claudia Nova.

Proseguono gli incontri tra le Amministrazioni e i soggetti interessati, per una soluzione condivisa volta a garantire sia la ricostruzione delle abitazioni sia la tutela e la valorizzazione di una delle più importanti e monumentali scoperte archeologiche del territorio aquilano.

 

 

Fossa, 15 giugno 2017 – Grandi basoli calcarei accostati gli uni agli altri con tecnica accurata e raffinata, nei quali si vedono ancora chiaramente le profonde incisioni dovute all’intenso traffico dei carri (a dimostrazione della sua rilevanza nel territorio e nella rete degli scambi): è la strada monumentale – riconducibile all’antica via Claudia Nova, di cui non si avevano finora tracce certe nella conca aquilana – scoperta nell’ambito dei lavori di ricostruzione post sisma. Un tratto integro della lunghezza di circa 30 metri e dellalarghezza stimata di 4-5 metri(la via Appia antica è larga poco più di 4 metri) affiancato da un marciapiede porticato largo oltre 2 metri e dalle adiacenti costruzioni monumentali andate distrutte.

E’ così che doveva mostrarsi nel Isecolo a.C. il cardo maximus della perduta città di Aveia, punto di cerniera e contatto tra la “città alta” (di cui sopravvivono resti nel cosiddetto “torrione” del borgo medioevale) e la “città bassa” (delimitata dalle mura oggi ancora visibili nelle campagne di Osteria), tratto urbano di quell’asse stradale di rilevanza territoriale voluto dall’Imperatore Claudio per dotare di adeguate infrastrutture l’area delle conche amiternina e forconese, già interessate da imponenti e monumentali presenze insediative, da Foruli ad Amiternum, da Forcona a Peltuinum e oltre.

Della perduta città di Aveia scompare ogni traccia dal VII-VIII secolo d.C., probabilmente per i danni dovuti a catastrofi naturali (allagamenti, frane della montagna o terremoti). Nulla resta di visibile fuori terra oltre alle porzioni di mura urbiche nelle campagne e ai pochi resti sulle pendici del colle e inglobati nel borgo. La scoperta della monumentale strada,effettuata nei primi mesi dello scorso anno in via S. Eusanio – a seguito delle indagini archeologiche svolte dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Aquila grazie ai fondi messi a disposizione dall’Ufficio Speciale per la Ricostruzione dei Comuni del Cratere (USRC) -offre nuove e inedite certezze alle ipotesi di ricostruzione storica dell’importante centro romano.

 

E’ stata dunque attivata, fin dal primo momento, una forte azione di sensibilizzazione ai fini dell’auspicabile valorizzazione dei resti monumentali che muterebbero, d’improvviso, immagine e vocazione del centro di Fossa e della sua area, dalle risorse ambientali e culturali davvero straordinarie, forse uniche.  Risorse così straordinarie che obbligano, senza incertezza alcuna, gli enti, le amministrazioni, le associazioni culturali e i cittadini tutti, ad un forte impegno affinché tesori d’arte e della cultura possano assurgere a ben altri livelli di fruizione. Il Parco archeologico della Necropoli Vestina, benché aperto al pubblico saltuariamente, a solo qualche anno dalla scoperta era già conosciuto con ammirazione e stupore in ogni parte del mondo, e continue sono le richieste di informazioni e di visita.

Aveia è ubicata, nella vallata del medio Aterno, alle pendici nord-orientali di Monte Circolo e del borgo fortificato di Fossa, a soli dieci km dall’Aquila. La città romana era strutturata su terrazze urbane degradanti sul versante montano e caratterizzata da una città alta, probabilmentemonumentale, e da una città bassa che lambiva il corso del fiume Aterno, quella legata alle attività commerciali e di servizio del tratturo. Il percorso della Mura è ancora perfettamente leggibile, con il tratto monumentale meridionale che risale il versante fino al cosiddetto “Torrione” del borgo medievale. Una città romana che sembrava quasi completamente perduta, che viveva nella memoria di pochi, torna così prepotentemente a rivivere splendori e magnificenze di un antico e nobile passato. Dal 1773, allorquando l’Abate archeologo e filosofo Vito Maria Giovenazzi ebbe l’intuizione e il merito di riconoscere e identificare i monumenti di Fossa come quelli di Aveia, mai erano tornate alla luce resti monumentali così importanti.

Le modalità di indagine, studio e valorizzazione dovranno contemperare le esigenze di tutela con le esigenze di ricostruzione del tessuto urbano e edilizio: Su questo delicato tema sono in corso da mesi gli opportuni e indispensabili confronti tra tutti gli enti e i soggetti coinvolti, alla comune ricerca di soluzioni di revisione progettuale, spostamento, delocalizzazione e/o ridefinizione viaria dell’intera area.

 

Nuovo incontro, questa mattina, tra la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Aquila e cratere, l’Ufficio Speciale per la Ricostruzione dei Comuni del Cratere USRC, il Comune di Fossa e la Provincia dell’Aquila per verificare congiuntamente le concrete possibilità di rivedere le progettazioni pregresse (interventi edilizi, rete stradale locale e rete provinciale) adeguandone le previsioni al mutato quadro della situazione e i possibili scenari di recupero e valorizzazione.

 

Siamo da mesi impegnati in una attenta valutazione condivisa della situazione – affermano la Soprintendente Alessandra Vittorini e il Responsabile dell’USCR Paolo Esposito – con l’obiettivo prioritario di individuare gli strumenti e le procedure più idonee a garantire la salvaguardia e la valorizzazione di un contesto archeologico di straordinaria importanza per il territorio e il corretto svolgimento del processo di ricostruzione pubblica e privata. All’impegno congiunto profuso nella prima fase di conoscenza e indagine archeologica si è aggiunto da diversi mesi il lavoro sui tavoli tecnici interistituzionali, in cooperazione con tutti gli enti e i soggetti coinvolti. Confidiamo nella collaborazione di tutti per una celere definizione dei programmi futuri.”

 




Legge contro omofobia. Art.1 Mdp incontra le associazioni

Legge contro omofobia. Art.1 Mdp incontra le associazioni
 
 

Art.1 – Movimento Democratico e Progressista (Mdp) ha incontrato stamane le associazioni LGBTQ+ abruzzesi per presentare la legge regionale contro l’omofobia. 

Discriminazioni di genere ed omofobia rappresentano una piaga sociale cui l’Abruzzo non è esente, ne sono testimonianza le gravi aggressioni avvenute negli ultimi tempi a Pescara. 

Art.1 – Movimento Democratico e Progressista Abruzzo, come già annunciato, si è fatto promotore di una proposta di legge in tal senso elaborata da tempo, già vagliata dall’ufficio legislativo del Consiglio Regionale e che sarà presentata dal Capogruppo Art.1 Mdp e Sottosegretario alla Presidenza Regionale Mario Mazzocca e dall’Assessore Regionale con delega alle Politiche Sociali Marinella Sclocco. 

A tal fine, i membri del gruppo Art.1 Mdp in Regione incontreranno le associazioni LGBTQ+ abruzzesi mercoledí 21 giugno ore 17.00 a Pescara nella sala “Corradino D’Ascanio” Sede Consiglio Regionale – Piazza Unione, per un confronto sulla proposta di legge e, anche attraverso i contributi che scaturiranno da questo e altri incontri, condividere i punti della proposta medesima. 

 

Gruppo Consiliare Art.1 Mdp Abruzzo 




Abruzzo: la nuova Guida di Repubblica è in edicola

 

 

Le Guide di Repubblica tornano in edicola con un nuovo volume ad arricchire la collana dedicata alle regioni d’Italia, che si rinnova anno dopo anno. Protagonista di questa uscita è l’Abruzzo, raccontato attraverso la quarta edizione della Guida ai sapori e ai piaceri della regione 2017-2018.

Links:
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[1] http://inedicola.gruppoespresso.it/prodotto/le-guide-di-repubblica/

Disponibile in edicola (9, 90 euro più il costo del quotidiano), la Guida offre al lettore la possibilità di intraprendere un percorso di scoperta attraverso l’enogastronomia locale, ma non solo, perché diventa sempre più un vademecum che raccoglie preziose indicazioni e idee per conoscere le bellezze dell’intero territorio, attraverso storia, cultura e percorsi che ne raccontano i meravigliosi patrimoni naturali.

 

“L’Abruzzo riesce a mantenere intatta la voglia di tuffarsi in un mondo più rassicurante, più congeniale a chi vuole fare un bagno di territorio e immortalare sequenze che appartengono alla memoria di un popolo”. Queste le parole con cui il direttore delle Guide di Repubblica, Giuseppe Cerasa, presenta la quarta edizione del volume. Tavole d’autore, paesaggi mozzafiato, prodotti della terra e del mare invitano a scoprire gli angoli noti, ma soprattutto quelli segreti della regione.

 

Attraverso i 60 chalet segnalati si intraprende un percorso che attraversa la costa adriatica dal Tronto al Trigno. In questo viaggio lungo il mare che bagna l’Abruzzo ci si sofferma a scoprire il brodetto, piatto tipico raccontato in Guida svelando i segreti dei cuochi del chietino, del pescarese e del teramano. Così il mare diventa protagonista di storie che spiegano le stagioni del pesce e nei percorsi che si aprono sull’incantevole Costa dei Trabocchi. Ci si sposta poi verso l’interno della regione, in quella parte di Abruzzo attraversata dai cammini sulle tracce di Celestino V o di San Tommaso: eremi ed angoli di natura incontaminata accendono i riflettori su luoghi da ammirare e questo avviene anche con gli itinerari all’interno del Parco Nazionale della Majella, attraversato dal treno storico ribattezzato “Transiberiana d’Italia”. La Sulmona-Carpinone, con i suoi vagoni d’epoca, permette di immergersi nel cuore della regione esplorandone il volto più profondo.

 

E sarà difficile scegliere dove mangiare tra i 353 ristoranti presenti in Guida che rappresentano le eccellenze del territorio, differenziandosi per tipologia di proposte, dalle tavoli più tradizionali a quelle gourmet. Si passa poi alle 148 botteghe del gusto, realtà produttive che diffondono il meglio della gastronomia locale. Non mancano le proposte dedicate ai più sportivi, a cui è dedicata la sezione che raccoglie 10 percorsi ciclabili suddivisi in base alla difficoltà del tracciato, una novità della quarta edizione.

 

Per chi fosse poi interessato a proseguire l’appassionate avventura, la Guida segnala dove dormire, offrendo la possibilità di selezionare tra luoghi suggestivi in cui soggiornare, dalle camere di un antico castello alle raffinate stanze di un edificio antico circondato da vigneti.

 

Molte altre le eccellenze raccolte all’interno della Guida ai sapori e ai piaceri d’Abruzzo, tra cui i birrifici artigianali, un’altra novità ma soprattutto una realtà in crescita all’interno della regione.

E il viaggio prosegue tra la storia e il fascino dei borghi, le manifestazioni di piazza, appuntamenti annuali durante i quali scoprire le antiche radici del folclore popolare, e ancora il comparto enologico, rappresentato in guida da 42 produttori di vino, senza dimenticare i 14 produttori di liquore.

 

La Guida ai sapori e ai piaceri d’Abruzzo 2017-2018 di Repubblica è disponibile in edicola al costo di 9,90 euro più il prezzo del quotidiano, si trova inoltre in libreria e sarà presto anche online su Amazon, Ibs e sullo store delle Guide di Repubblica.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 




Federconsumatori Abruzzo osservatorio sulla mobilità: Chiusura linea Pescara-Roma

 

Foto Archivio Un vecchio Treno a Giulianova

Noi della Federconsumatori Abruzzo siamo lieti quando possiamo riconoscere i meriti di chi amministra la cosa pubblica.

Non abbiamo perciò nascosto la nostra gratitudine per i nostri amministratori regionali che hanno ridotto i tempi di percorrenza dei treni  da Pescara a Roma dalle 3h e40′ a 3h e 22′ (anche se nel 1970 i treni impiegavano 3h e 3′ per collegare Pescara a Roma).

Non ci siamo nascosti neanche quando i responsabili regionali sono riusciti a consentire, come i vecchi tempi, che i treni Pescara-Roma si attestassero a Roma Termini, anziché in un ramo sperduto della stazione di Tiburtina (anche se non si può neanche dimenticare che questo ritorno a Roma Termini è stato pagato a carissimo prezzo: erano 12 i treni che collegavano Roma a Pescara , ne sono rimasti solo 6).

Adesso che i pendolari marsicani si stavano abituando ai nuovi piccoli vantaggi (i piccoli vantaggi resteranno solo un piccolo patrimonio dei marsicani, fino a quando i responsabili regionali non riusciranno a dare un treno no-stop da Pescara a Roma – 2h e 45′ circa), che Rete Ferroviaria Italiana ha deciso di sospendere dal 16 luglio al 3 settembre  il servizio ferroviario tra Pescara e Roma (i treni verranno sostituiti dai bus).

Dicono che si tratta di effettuare lavori per migliorare la sicurezza della linea; ed è difficile protestare di fronte a queste ragioni, ma:

 

  1. speriamo che non si tratti di lavori come sulla linea Sulmona-L’Aquila. Lavori che hanno comportato la chiusura della linea per un paio di mesi ogni anno, per una decina di anni (a luglio ed agosto, come nel nostro caso), e poi questi lavori non li ha visti nessuno.

 

  1. Perché i bus che sostituiranno i treni sulla Pescara-Roma non vengono fatti arrivare a Roma Termini, come i treni. Almeno in questo caso non possono dirci che mancano i binari!

 

  1. Perché i pendolari che debbono pagare un notevole prezzo per questi lavori, non vengono informati esattamente sui lavori che verranno realizzati e sui vantaggi che saranno conseguiti ?

 

Speriamo che la chiusura di quasi due mesi della linea Pescara-Roma non sia solo una prova generale per testare le reazioni del “popolo”. Se le reazioni dovessero essere tiepide, forse qualcuno sta già pensando ad altro.

 

 

Federconsumatori Abruzzo

osservatorio sulla mobilità




Sulmona. Valorizzazione degli Eremi abruzzesi attraverso l’arte contemporanea

DCF 1.0 Madonna-del-Cauto-Morino-qui-lintervento-di-Alice-Cattaneo

Il progetto, giunto alla sua seconda edizione, è volto alla riscoperta dei luoghi storici legati alla spiritualità dei romitaggi dell’Appennino centrale per rendere attuale il messaggio universale di spiritualità, ecologia e civiltà radicato nell’identità del territorio abruzzese.

Inaugurazione 15 luglio Abbazia di Santo Spirito al Morrone – Badia Sulmona

A cura di: Maurizio Coccia, Marco Cianciotta, Enzo De Leonibus, Silvano Manganaro

Pescara 16 giugno 2017 –Dopo il successo mediatico, di pubblico e di critica, dell’edizione dello scorso anno, EREMI – Percorsi tra arte, natura e spiritualità intende proseguire la strada intrapresa con un’edizione ancora più articolata e ambiziosa. Facendo seguito a quanto dichiarato dal Presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso il 30 luglio 2016 (“[in questo progetto] c’è una condizione di estremità che chiama in causa l’unicità… Adesso si tratta di contrastare l’estemporaneità dell’iniziativa perché questo sarebbe una caduta a picco verso il niente. Bisogna quindi organizzare la continuità e con essa la crescita della qualità; come inizio dieci e lode”)l’Accademia di Belle Arti dell’Aquila, promotrice del progetto, con questa seconda edizione ha inteso dare sempre maggiore respiro all’iniziativa coinvolgendo anche nuovi Eremi e nuovi comuni, organizzando incontri, mostre di carattere storico e dibattiti nonché la produzione di un catalogo che possa riportare e conservare il lavoro svolto.

EREMI – Percorsi tra arte, natura e spiritualità offre l’opportunità di far conoscere la storia, la tradizione, l’ambiente e il fascino del territorio abruzzese, dove le testimonianze del romitaggio (legate alla figura di Pietro da Morrone, ma non solo) sono parte essenziale della sua identità, ma anche una tappa fondamentale di un percorso incentrato al recupero e alla valorizzazione del Patrimonio storico, culturale e ambientale.

L’obiettivo del progetto è far comprendere, ancora di più, l’importanza della conservazione e della valorizzazione degli Eremi e come questi ultimi siano parte integrante della cultura delle popolazioni locali nonché patrimonio culturale e spirituale a livello globale. Una specificità che fa di questi luoghi una tappa (anche turistica) imprescindibile sia sul piano culturale che religioso e naturalistico. L’inaugurazione è prevista per il 15 luglio prossimo presso 

Parco Nazionale Costa Teatina. Deputato Art.1 Mdp Melilla interroga il Governo sui ritardi  

lnterrogazione a risposta in Aula al Ministro dell’Ambiente dal Deputato Art.1 Mdp Melilla per chiedere al Governo le ragioni dei ritardi per l’istituzione del Parco Nazionale della Costa Teatina “in violazione della legge e di ogni ragionevolezza 
 
 
“Per sapere-premesso che:
Il Ministro dell’Ambiente, in risposta ad una mia interrogazione sui ritardi nella istituzione del Parco Nazionale della Costa Teatina, ha sostenuto di avere provveduto nel mese di marzo del 2016 ad inoltrare alla Presidenza del Consiglio dei Ministri tutta la documentazione inviata dal Presidente della Regione Abruzzo concernente le “determinazioni riferite alla perimetrazione di competenza e connesse norme di salvaguardia” del suddetto Parco Nazionale. Con la legge 344 del 1997 il Parco della Costa Teatina venne inserito tra le “prioritarie aree di reperimento” previste dalla legge 394 del 1991 e, con la successiva legge 93 del 2001, venne avviato l’iter della sua istituzione attraverso le procedure e le intese previste dalla legge quadro sulle aree protette italiane.
Sono passati 16 anni da quella legge istitutiva del Parco nazionale della Costa Teatina e ad abbiamo assistito ad una serie infinita di ritardi e boicottaggi, di abusi e violazioni di ogni tipo.
Sono passati un anno e 3 mesi dalla trasmissione della documentazione della Regione Abruzzo alla Presidenza del Consiglio dei Ministri senza che questa vicenda sia stata definita.
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Quali sono le ragioni di questo scandaloso ritardo e quando la Presidenza del Consiglio dei Ministri intenda concludere le sue verifiche e procedere in via definitiva all’istituzione del Parco Nazionale della Costa Teatina”.



L’Aquila. CME ABRUZZO – FESTA DELL’ARMA DI ARTIGLIERIA

L’AQUILA, 15 Giugno 2017. Il 15 giugno 2017 a L’Aquila, presso la caserma “Pasquali”, la Sezione Provinciale dell’Associazione Nazionale Artiglieri d’Italia de L’Aquila ha festeggiato il 98° anniversario della Battaglia del Solstizio e la Festa dell’Arma dell’Artiglieria. In tale occasione il Comandante dell’Esercito per l’Abruzzo, Gen. B. Rino DE VITO, ha deposto una corona d’alloro presso il Monumento ai Caduti situato all’Interno della caserma. A seguire il Cappellano Militare, Don Claudio RECCHIUTI, ha celebrato la Santa Messa in onore dei Caduti. Presenti alla ricorrenza le rappresentanze di varie Associazioni Combattentistiche e d’Arma, il già citato Gen. B. DE VITO, il Presidente della Sezione Provinciale de L’Aquila dell’Associazione Nazionale Artiglieri d’Italia, Gen. B. Antonio LAUDANTE, e il Comandante del 9° Reggimento Alpini “L’Aquila”, Col. Marco IOVINELLI.

FOTO 1 PICCHETTO

FOTO 2 AUTORITA’

FOTO 3 ASSOCIAZIONI




Ama Aquilone per il tuo Servizio Civile Nazionale: 16 i posti disponibili

 

 

Se hai un’età compresa tra i 18 ed i 28 anni e vuoi fare un’esperienza di cittadinanza attiva presenta domanda per il Servizio Civile Nazionale ad Ama Aquilone Cooperativa Sociale Onlus. Le candidature dovranno pervenire entro e non oltre il 26 giugno alle ore 14.00.

 

Sono stati approvati “E intanto il mondo rotola” e “Signora Libertà Sud”, i progetti per il Servizio Civile Nazionale con cui Ama Aquilone Cooperativa Sociale Onlus mette a disposizione un totale di 16 posti, per l’esperienza di aiuto e supporto a persone tossicodipendenti ed a minori.

 

I due progetti:

“Signora Libertà Sud”. Mitigare i rischi sociali correlati all’uso di sostanze. Favorire il reinserimento delle persone tossicodipendenti nel circuito lavorativo delle imprese del territorio.

 

“E intanto il mondo rotola”. Includere i minori accolti nelle comunità e beneficiari dei servizi, inserendoli nei sistemi locali della formazione e del lavoro, supportando lo sviluppo di competenze, la rifunzionalizzazione dei comportamenti, la formazione e l’occupabilità.

 

Questi gli obiettivi dei progetti per il Servizio Civile Nazionale di Ama Aquilone, che, da oltre trent’anni, si occupa di dipendenze patologiche e marginalità, ed oggi è una delle realtà più rappresentative del privato sociale della regione Marche. La Cooperativa gestisce quattro strutture di accoglienza socio-sanitaria residenziale: un centro di osservazione diagnosi e disintossicazione, una comunità terapeutica residenziale per tossicodipendenti maggiorenni ambosessi, una comunità per tossicodipendenti in comorbilità psichiatrica e una che ospita madri tossicodipendenti con figli. Ama Aquilone gestisce, inoltre, un centro diurno, tre alloggi per adulti in difficoltà e una struttura educativa per minori.

 

Svolgere il Servizio Civile in una cooperativa sociale significa compiere un’esperienza di cittadinanza attiva, impegnandosi nei settori della marginalità e non solo, e rappresenta un’importante occasione di crescita personale e professionale.

Il Servizio Civile è un’opportunità unica di formazione per i giovani, perché presuppone come metodo di lavoro “l’imparare facendo”, a fianco di persone più esperte in grado di valorizzare al massimo le risorse personali di ognuno.

 

I progetti del Servizio Civile Nazionale hanno una durata di 12 mesi, per 30 ore settimanali su 5 giorni e prevedono un rimborso mensile di 433,80 euro.

 

“E intanto il mondo rotola” e “Signora Libertà Sud”, rientrano all’interno dei progetti per il Servizio Civile promossi dal CNCA, Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza, ente accreditato di prima classe presso l’Ufficio nazionale del servizio civile.

 

Le domande di candidatura dovranno pervenire all’indirizzo di Ama Aquilone entro e non oltre le ore 14.00 del 26 giugno.

È possibile presentare una sola domanda di partecipazione per un unico progetto, pena esclusione dalla partecipazione alla selezione.

Tutte le info, per la presentazione delle domande e la relativa modulistica, su www.ama.coop.

 

 

 

Contatti

Dott.ssa Francesca Pavan E f.pavan@ama-aquilone.it M 345 0286861 (dal lunedì al venerdì dalle 14 alle 17)

Dott.ssa Maria Paola Modestini. E accoglienza@ama-aquilone.it

 




Sabato 17 e domenica 18 giugno insieme perché una sinistra di popolo non può che rinascere dal popolo

Daniele Licheri – Segretario Sinistra Italiana Abruzzo, Stefano Ciccantelli – Segretario Provinciale Si Teramo, Marco Fars – Segretario Regionale PRC Abruzzo, Walter Rapattoni – Segreteria Regionale Prc Abruzzo e Carlo Di Marco – Coordinamento Regionale Democrazia Costituzionale firmano la nota congiunta contro il ripristino dei voucher sabato 17.

Domenica 18 invece assemblea al teatro Brancaccio di Roma (ore 9,30) per discutere dei temi più caldi della politica italiana.

“Sarà un week-end importante e di mobilitazione, e intendiamo partecipare tutti insieme e attivamente per promuovere la partecipazione dall’Abruzzo sia il 17 che il 18 giugno. Sabato le nostre organizzazioni saranno affianco della Cgil per la grande manifestazione contro l’imbroglio della reintroduzione dei voucher. Milioni si cittadini e lavoratori avevano richiesto, firmando i 3 quesiti referendari, di abrogare le parti peggiori della pessima normativa sul lavoro e chiedendo diritti e tutele per tutte le tipologie di lavoro. In barba ad ogni principio democratico e scavalcando ancora una volta la volontà popolare siamo oggi ad una proposta che reintroduce, seppur con un nome diverso, la stessa forma contrattuale portatrice di sfruttamento e lavoro nero. Insomma i voucher escono dalla porta per rientrare dalla finestra. È inaccettabile”.

“Domenica 18 invece organizzeremo gli autobus dall’Abruzzo per Roma per portare tante e tanti che insieme a noi condividono l’appello lanciato da Tomaso Montanari, storico dell’arte e presidente di Libertà e Giustizia e Anna Falcone, avvocatessa e vicepresidente dei Comitati per il NO per l’assemblea al teatro Brancaccio alle ore 9,30. Siamo consapevoli dell’insufficienza del ruolo dei partiti e del quadro politico che oggi abbiamo di fronte. Il paese vive una stagione difficilissima e siamo di fronte ad una decisione urgente. La scelta non è decidere quale combinazione di sigle potrà sostenere il prossimo governo fotocopia, ma come far sì che nel prossimo Parlamento sia rappresentata la parte più fragile di questo Paese e quanti, giovani e meno giovani, in seguito alla crisi, sono scivolati nella fascia del bisogno, della precarietà, della mancanza di futuro e di prospettive. La parte di tutti coloro che da anni non votano perché non credono che la politica possa avere risposte per la loro vita quotidiana: coloro che non sono garantiti perché senza lavoro, o con lavoro precario; coloro che non arrivano alla fine del mese, per stipendi insufficienti o pensioni da fame”.

Per info autobus per Roma: 388/7304470 – 340/3701978




Vicenda Prg. Archiviazione per Mazzocca: il fatto non sussiste 

 
 
 

L’ex Sindaco di Caramanico Terme è stato scagionato dall’accusa di abuso d’ufficio per la vicenda relativa ad un terreno incluso nel PRG comunale. Scatta ora l’azione di risarcimento danni.

“Il Giudice per le Indagini Preliminari di Sulmona Marco Billi, lo scorso 6 dicembre, ha archiviato il procedimento ai danni dell’allora Sindaco di Caramanico Terme Mario Mazzocca, attualmente Sottosegretario alla Presidenza della Regione Abruzzo, scaturito da una denuncia dell’ex direttore del Parco Nazionale della Majella Nicola Cimini. Il GIP, nel merito, ha accolto la richiesta di archiviazione formulata dal Pubblico Ministero ritenendo “condivisibili le argomentazioni proposte nel merito dal pm” nell’atto menzionato risalente al 17 marzo 2016.

Circostanza, questa, che ha comportato l’archiviazione del procedimento penale e darà luogo ad un’azione di risarcimento danni da parte di Mazzocca e da vari suoi concittadini nei confronti del denunciante annunciata l’altro ieri dallo stesso Sottosegretario in conferenza stampa.

Nicola Cimini ebbe a presentare una denuncia come privato cittadino, in quanto già alla data di stesura della stessa non era stato più confermato nel suo incarico di Direttore dell’Ente Parco Nazionale della Majella (svolto per 17 anni ben oltre ogni limite della legge, che prevede una durata di cinque anni, reiterabile per una sola volta e comunque a seguito di una procedura di selezione pubblica) nonostante abbia fatto riferimento a “calcoli” effettuati dall’ufficio urbanistica dell’Ente parco.

In esito ad una complessa attività istruttoria, la Procura della Repubblica di Sulmona ha inteso archiviare l’indagine penale, non esercitando l’azione penale, e le relative motivazioni sono agevolmente desumibili dalla medesima “Richiesta di Archiviazione” formulata dal pm. Infatti, dalla sua semplice lettura, si apprende come “l’approvazione del nuovo PRG del Comune di Caramanico Terme è stato preceduto da ampie intese e confronti” con il Parco Nazionale della Majella. “Tale dato è stato confermato” non solo dal progettista del PRG ma anche dal Direttore del Parco “che sottoscrive l’intesa con il Comune di Caramanico concludendo un iter avviato dal denunciante”. Nel richiamato atto si legge, inoltre, che il PRG “viene approvato con pubblicazioni sul Bura 41/14 senza successivi rilievi”.

In ordine, poi, al presunto abnorme incremento volumetrico lamentato dal denunciante, il richiamato atto della Procura della Repubblica di Sulmona evidenzia “che l’incremento di volumetria stabilito e l’aumento della superficie di zonizzazione rientrano nei limiti consentiti” – come confermato anche dal Responsabile del Servizio Tecnico comunale – che il ‘Programma Complesso di Iniziativa Privata’ su Via Martiri Caramanichesi è venuto meno, e che il terreno oggetto della denuncia, “pur essendo stato incluso nel nuovo PRG, è semplicemente transitato dal precedente con IDENTICA DESTINAZIONE senza possibilità di sviluppo“.

“Il mancato superamento”, conclude il Procuratore, “dei limiti di incrementazione volumetrica (20%) esclude la violazione di Legge 394/91 posta a fondamento della contestazione di abuso“.

Ovvero il fatto non sussiste.

«E non poteva sussistere – dichiara Mario Mazzocca – dal momento che il nuovo PRG prevede uno sviluppo ampiamente rispettoso sia dei dettami normativi e di legge, e sia delle prescrizioni del Piano del Parco. Infatti, dalla semplice lettura dei dati oggi consultabili sul sito dell’Ente, si evince come, dal raffronto del nuovo e vecchio PRG, si verifichi un incremento volumetrico oltremodo modesto del 2,38% (pari a mc. 28.047), valore ampiamente compatibile con tutte le disposizioni normative e/o regolamentari vigenti, così come sono ampiamenti rispettati i limiti imposti relativi alla popolazione per gli interventi residenziali (7,83% < 20 % consentito), al numero di posti letto per la ricettività turistica (5,32% < 20 % consentito), nonché alla superficie per gli insediamenti di tipo produttivo (3,53% < 20 % consentito)».

Nonostante la suddetta richiesta di archiviazione del pm, Nicola Cimini, come prima, un qualunque cittadino italiano, in data 9 aprile 2016 ha inteso proporre opposizione all’archiviazione che, ovviamente, è stata dichiarata inammissibile dal giudice per le udienze preliminari, dott. Marco Billi, il quale ha anche ribadito la correttezza della scelta d’archiviazione intrapresa dall’Ufficio inquirente, non sussistendo il fatto-reato denunciato”.