A Nereto la prima fiera-evento della Val Vibrata per la promozione del territorio

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“VAL VIBRATA SUMMER SHOW!” è il nome della prima fiera-evento in programma dal 25 al 27 Agosto a Nereto. Un’esperienza nuova ed unica nel suo genere per valorizzare il commercio locale, l’artigianato, la gastronomia, lo sport e l’intrattenimento, ovvero l’intero sistema economico-produttivo del territorio vibratiano, pieno di belle imprenditorialità che aspettano solo di emergere.

La manifestazione, ideata e coordinata da un’organizzazione no-profit, sarà una grande occasione per tutte le associazioni, le imprese, i commercianti, i ristoratori della Val Vibrata etc..per promuoversi e farsi conoscere al grande pubblico.

Grazie al supporto e al patrocinio del Comune di Nereto non ci sarà alcun costo per l’occupazione del suolo pubblico. E’ prevista solo una spesa minima per l’ iscrizione, che verrà destinata a promuovere e realizzare l’evento.

Ad ogni espositore verrà assegnato uno spazio/stand che potrà essere gestito in totale autonomia per vendere o promuovere prodotti o servizi.

Nei tre giorni si susseguiranno esibizioni sportive, concerti, dj set e tanto altro, che faranno da cornice a mercatini e esposizioni. Il Val Vibrata Summer Show aprirà i battenti, come già detto venerdì 25 agosto, per concludersi domenica 27. L’orario previsto è dalle 10 del mattino alle ore 00.00. L’evento sarà pubblicizzato in tutto il centro-Italia e l’invito è aperto a tutti coloro che fossero interessati.

Per informazioni e iscrizioni è attivo il sito www.valvibratashow.it.




L’Aquila. Valorizzazione degli Eremi abruzzesi attraverso l’arte contemporanea

 

Il progetto, giunto alla sua seconda edizione, è volto alla riscoperta dei luoghi storici legati alla spiritualità dei romitaggi dell’Appennino centrale per rendere attuale il messaggio universale di spiritualità, ecologia e civiltà radicato nell’identità del territorio abruzzese.

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Sarà presentata venerdì prossimo 16 giugno alle ore 11.00 presso la Sala “Figlia Di Iorio” della sede della Provincia di Pescara a Pescara la seconda edizione di Eremi Arte – Percorsi tra Arte Natura Spiritualità. Il successo di quella precedente ha aiutato a perfezionare il format. Nato da un’idea di Marco Brandizzi, Direttore dell’Accademia di Belle Arti dell’Aquila, curato dai docenti Maurizio CocciaEnzo de Leonibus e Silvano Manganaro e realizzato dalla stessa Accademia di Belle Arti, il progetto getta un ponte ideale fra storia e attualità. Fra tradizione e innovazione. Anche per questo secondo anno EremiArte è sostenuto dalla Regione Abruzzo, Ministero per l’ Istruzione, Parco Nazionale della Majella, Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga e Fondazione CARISPAQ. Per l’edizione 2017 sono stati invitati dieci artisti di levatura internazionale a interpretare questo microcosmo così unico. A loro è stato richiesto di confrontarsi con un soggetto vivo, piuttosto che con un contenitore da riempire di manufatti artistici; ossia di impegnarsi in un processo di ascolto e comprensione dell’habitat, prima di restituirlo in forma di esperienza artistica.

EREMI ARTE mette in relazione elementi identitari forti – come gli antichi eremi abruzzesi – con le tensioni culturali provenienti dall’oggi che si esprimo attraverso gli artisti contemporanei invitati a dialogare con il luogo scelto, con la sua storia, la sua identità e non ultimo la comunità che lo vive. “Possono essere rovine, abbazie, caverne – scrive uno dei curatori –  Grotte inaccessibili o edifici di pregio architettonico. Ogni eremo è differente. Come il percorso per arrivare. Alcuni di loro sono remoti. Altri immediatamente a portata di mano. Ciò che li accomuna è la straordinaria potenza evocativa del contesto. Dove confluiscono memorie storiche e devozioni radicate. Ma anche gli aspetti naturalistici sono importanti. L’idea generale è quella di formare un percorso escursionistico degli eremi. Ogni tappa quindi è una occasione di riflessione ecologica, storica, spirituale. E l’imponenza delle cime appenniniche conferisce solennità a tutto l’insieme”.

A.C.




L’Aquila. ESAME DELLE MODIFICHE AL CODICE PENALE, DI PROCEDURA PENALE E ALL’ORDINAMENTO PENITENZIARIO UIL :Collegamenti audiovisivi ”SALSA IN AGRODOLCE”

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UIL

 

Da un lato preoccupazione dall’altro esaltazione. Sono questi i sentimenti che invadono l’animo della segreteria UIL PA Polizia Penitenziaria L’Aquila in ordine alle modifiche al codice, di procedura penale e ordinamento penitenziario il cui esame si terrà martedì 13 giugno 2017 presso la Camera dei deputati. Ad affermarlo è Mauro Nardella Segretario Generale Territoriale UIL PA Polizia Penitenziaria-.

Quello che più preoccupa il sindacalista aquilano è il non aver visto fugato, così come riportato nel comunicato stampa dell’Associazione Vittime del dovere,  i dubbi dalla stessa Associazione avanzati circa l’utilizzo che si vuole offrire ai detenuti pericolosi dei mezzi tecnologici avanzati per rapportarsi con i familiari.

Il paventato utilizzo di Skype,- sottolinea Nardella– non risulterebbe, dalle dichiarazioni rese dalla presidente dell’Associazione vittime del dovere, infatti, essere stato chiaramente escluso per i detenuti rientranti nel c.d. circuito ex 41bis(dai più conosciuto con l’appellativo di carcere duro).

Se ciò fosse vero– continua Nardella- rischieremmo oltre che a far naufragare quando di buono si proponeva l’avvento di questo regime penitenziario il cui secondo comma, che quest’anno compie 25 anni, fu istituito dall’allora Ministro di Grazia e Giustizia Claudio Martelli(ed immediatamente dopo le stragi che uccisero i giudici Falcone e Borsellino) per frenare l’ascesa terroristica negli ambienti mafiosi, un appesantimento del carico di lavoro degli addetti ai controlli, nella fattispecie, i poliziotti penitenziari.

Accogliamo con soddisfazione però– prosegue il segretario generale territoriale UIL PA- quando dalla riforma previsto sul collegamento audiovisivo legato a  motivi processuali. Tale metodo, dai più conosciuto con il termine “videoconferenza”,– precisa Nardella- consentirebbe, come è stato ampiamente dimostrato in questi ultimi anni, un risparmio in termini di spesa per l’Amministrazione Penitenziaria visto che si eliminerebbero costose e pericolose trasferte di detenuti dagli ambienti carcerari ai tribunali distanti, spesso, migliaia di chilometri. I soldi che si risparmierebbero però– conclude il sindacalista- vorremmo fossero spesi per rendere più sicuri i trasferimenti e per altri motivi dei detenuti acquistando mezzi più efficienti e rottamando quelli attualmente in dotazione della Polizia Penitenziaria obsoleti, insalubri ed insicuri. Non disdegnerei, se avanzasse qualche spicciolo, se si effettuasse l’acquisto di decorose uniformi che vadano  a sostituire quelle logore attualmente  in dotazione di moltissimi poliziotti.

Sulmona, 11.06.2017




Pescara. Conferenza e mostra dell’artista Peter Fend

INVITO PETER FEND _ 14 Giugno 2017

 

La Fondazione Zimei, in collaborazione con il FLAG Costa di Pescara, è lieta di invitarLa mercoledì 14 giugno 2017 alla Conferenza e Mostra di Peter Fend:

ore 18.30  Conferenza

Peter Fend
Potenza del Mare: perché Pescara

Interverranno:
Assessore Dott. Giacomo Cuzzi
Presidente Flag Dott. Mauro D’Andreamatteo
Direttore Flag Arch. Andrea Mammarella
Direttore Fondazione Zimei Arch. Massimiliano Scuderi

Mercato Ittico
Lungofiume Paolucci – Pescara

ore 21.00 Opening

Change of the world starting in Tel Aviv
a cura di Massimiliano Scuderi

Fondazione Zimei
Via Aspromonte 4 – Montesilvano Colle (Pescara)

Info:
www.fondazionezimei.it | info@fondazionezimei.it
www.flagcostadipescara.it | info@flagcostadipescara.it

 

 

 

 

 

 

 

 

La Conferenza
Peter Fend
Potenza del mare: Perché Pescara

L’artista Peter Fend è una delle voci più importanti della scena artistica internazionale. Di recente il critico Francesco Bonami, in un suo libro, lo annovera tra i 65 personaggi più importanti  del mondo dell’arte contemporanea accanto a nomi come Vito Acconci, Marcel Duchamp e Maurizio Cattelan.
Nato a Columbus (Ohio) nel 1950, ha partecipato a numerose mostre internazionali come cinque edizioni della Biennale di Venezia e due di Documenta a Kassel.

In bilico tra arte, architettura, ingegneria, geopolitica e ad altre numerose discipline, Fend prova a suggerire al mondo un nuovo corso attraverso un maggiore e consapevole impiego delle ricchezze dei bacini idrografici, di mari ed oceani, e attraverso alcune proposte progettuali per un nuovo equilibrio mondiale fondato su una policy innovativa nell’uso della terra e delle acque. Queste sue teorie nascono dalla consapevolezza di poter trarre dall’arte gli strumenti per rispondere alle problematiche del mondo contemporaneo, sicuro della non unicità dell’opera e della sua possibile ripetibilità in una visione ampliata oltre il contesto dell’arte stesso.
La conferenza, organizzata nel mercato Ittico, uno dei punti nevralgici della vita della città legata al mare, nasce dalla volontà comune della Fondazione Zimei e del FLAG Costa di Pescara  di inaugurare una stagione progettuale condivisa tra le realtà più propositive del territorio in questo caso sui temi della sostenibilità, del lavoro, dell’arte e del mare. In questo senso Peter Fend, interessato da sempre alle innumerevoli possibilità derivanti dall’impiego delle ricchezze marine, intende sottolineare come la città di Pescara possa avere un ruolo trainante nell’economia dell’eurocontinente, offrendo a tutti una proposta progettuale di sviluppo delle potenzialità del Mare Adriatico, per la tutela e la valorizzazione degli habitat marini e per la promozione delle attività legate al mare.

FLAG Costa di Pescara
La nascita del FLAG (Fishering Local Action Group) ‘Costa di Pescara’ avviene all’interno degli scenari previsti per lo ‘Sviluppo Locale di tipo Partecipativo’ (CLLD) della Comunità Europea. Utilizzando un approccio di tipo bottom-up (dal basso verso l’alto), che rovescia radicalmente la tradizionale politica di sviluppo top-down (dall’alto verso il basso), le popolazioni locali si organizzano in gruppi di partenariato locale che elaborano e attuano una strategia di sviluppo integrato, concepita in modo da sviluppare i punti di forza sociali, ambientali ed economici locali, ossia il patrimonio della comunità. Il FLAG Costa di Pescara si è costituito attorno alla necessità e all’opportunità di tutelare e rilanciare i temi e le attività della pesca, delle marinerie locali, così come quelli turistici legati al mare, al controllo ambientale e alla valorizzazione storico-culturale del capoluogo adriatico.
Tali questioni sono al centro di una progettualità a tutto campo che dovrà esplorare, nel medio-lungo periodo, le condizioni e le possibilità di promuovere programmi di tutela e diffusione delle potenzialità esistenti, così come avviare e rafforzare le attività e le professionalità esistenti all’interno di settori innovativi ed evoluti. Dall’ittiturismo all’acquacoltura, dalla promozione delle tipicità gastronomiche all’inserimento nelle reti commerciali e turistiche adriatiche ed europee legate allo sviluppo sostenibile, il FLAG Costa di Pescara , grazie alla partecipazione attiva dei suoi soci (armatori, associazioni di categoria, enti pubblici…) si configura come strumento privilegiato dei prossimi anni per la programmazione, progettazione, attuazione e gestione delle principali politiche di sviluppo locale legate al mare.

La Mostra
Peter Fend
Change of the world starting in Tel Aviv
La conferenza presso il mercato ittico di Pescara, sarà seguita alle 21.00 dall’opening della personale di Peter Fend presso la Fondazione Zimei a Montesilvano Colle a cura di Massimiliano Scuderi. La mostra si presenta avvolta da un grande mistero legato ad una oscura vicenda di un pacco contenente materiale di studio dell’artista statunitense a Tel Aviv.
Nel pacco erano contenuti i materiali di un’esposizione di Fend con la sua organizzazione TVGOV (television government) presso il museo Artport  che sembrano strettamente collegati alla copertina della rivista Economist del 20-26 Maggio 2017 relativa alla risoluzione del conflitto israelo-palestinese. Il pacco inviato in Italia viene rimandato indietro per ben due volte per poi essere recapitato, con la sorpresa di tutti, ad una galleria d’arte di Basilea. Al di là del dilemma, la mostra presenta parte degli studi relativi alla ricerca dell’artista che da decenni, tra considerazioni di natura geopolitica e progetti di architettura e bioingegneria, presenta in contesti internazionali le sue visioni transdisciplinari per un nuovo destino delle nazioni e del mondo.
Tra i lavori esposti anche un video dell’artista intitolato “Grazie Mille”, dedicato al Mare Adriatico e all’artista Vito Acconci da poco scomparso.

 

Peter Fend (Columbus, Ohio,1950). Vive e lavora a New York.
Il New York Times ha definito il suo lavoro “Una miscela di arte concettuale, attivismo e imprenditoria che propone per affrontare i problemi ambientali attraverso un’ applicazione dell’ arte come design”.
L’ambito di ricerca di Peter Fend è l’energia, in particolare quella sostenibile, con tutte le implicazioni di carattere geopolitico.

Artista impegnato in progetti che interessano vaste porzioni di territori in tutto il mondo,  realizza tecnologie che ricordano le strutture di  Buckminster Fuller e che affermano l’arte come paradigma dell’evoluzione umana, denunciando la necessità di ricorrere a nuovi strumenti traendoli direttamente dall’arte, per sviluppare una nuova consapevolezza nell’uso dei materiali, della terra, dell’acqua, dell’ecologia e dell’energia.
Il lavoro di Peter Fend è stato esposto in spazi pubblici e privati di tutto il mondo. Ha partecipato a diverse edizioni della Biennale di Venezia (1993/1995/1997/1999/ 2003 e 2005);  alle edizioni del 1987 e 1992 di Documenta a Kassel, nel 2007 alla Sharjah Biennial( Emirati Arabi),  alla Biennale di San Paolo nel 2001 e a quella di Liverpool nel 2004. Ha inoltre esposto in varie occasioni in musei come , Nationalgalerie di Berlino, Centre Pompidou e Palais de Tokyo di Parigi, ZKM di Karlsruhe, Centre Pompidou di Metz,  Mumok e Secession a Vienna, Rooseum di Malmo, Fondazione Cini, Fondazione Giuliani, Museo Pav e Fondazione Zimei in Italia, YBCA di San Francisco,  ACC a Weimer, FRAC Provence Alpes Côte d’Azur a Marsiglia, Mamco e Ars Elettronica in Svizzera, Ujazdowski Castle a Varsavia, MOMA PS1 di New York tra gli altri. E’ nelle collezioni del Universalmuseum Joanneum, Graz, dello Stedelijk Musem voor Actuele Kunst (S.M.A.K.) a Gand in Belgio, del FRAC Poitou-Charentes – Angoulême, Angoulême e FRAC – Provence-Alpes-Cote d’Azur a Marsiglia in Francia.

Hanno scritto di lui vari critici e curatori tra i quali Hans Ulrich Obrist, Nicolas Bourriaud, Alan Jones, David Joselit, Angela Vettese, Francesco Bonami.

 

 




Pescara. La liberazione di “Gelo” e “Cento” per la Campagna WWF GenerAzioneMare

Domenica 11 con WWF Chieti-Pescara e WWF YOUng, Centro Studi Cetacei e Capitaneria di Porto

 

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Il WWF Chieti – Pescara e il WWF YOUng avviano, domenica 11 giugno, con la liberazione di due tartarughe Caretta caretta, la campagna di sensibilizzazione GenerAzioneMare del WWF con un evento organizzato insieme agli esperti del Centro Studi Cetacei (che gestiscono il Centro di Recupero e Riabilitazione Tartarughe Marine “Luigi Cagnolaro”) e alla Capitaneria di Porto di Pescara.

 

“Gelo” e “Cento”, questo è il nome scelto per le due tartarughe, saranno liberate a 3 miglia dalla costa in modo tale da evitare ogni possibile incontro con le reti “fantasma” e per offrire loro subito la possibilità di alimentarsi.

 

«Gelo – ci racconta il dott. Vincenzo Olivieri, presidente del Centro Studi Cetacei Onlus – è stata portata al Centro di Recupero il 19 dicembre 2016 da alcuni pescatori in seguito a cattura accidentale con rete a strascico. Era disidratata e con stato di nutrizione scadente; la lunghezza del suo carapace misurata sulla curvatura è di 27 cm. Cento, che si chiama così perché è la centesima tartaruga recuperata dai nostri volontari, è stata trovata spiaggiata a Montesilvano il 19 gennaio scorso. Sono stati due carabinieri a consegnarla direttamente al Centro. È un piccolo individuo che misura appena 21 cm. Nonostante avesse segni di congelamento e di denutrizione, è stata curata e riabilitata con  successo così come la sua compagna di sventura. Cento e Gelo hanno nelle ultime settimane superato ogni prova dimostrando di essere pronte a tornare nel loro ambiente naturale».

 

L’appuntamento per salutare Geo e Cento è domenica 11 giugno alle ore 15.30 presso il Porto turistico di Pescara; subito dopo le due tartarughe saranno caricate a bordo di una imbarcazione della Capitaneria di Porto che le porterà al largo dove finalmente saranno liberate.

 




Pineto/Silvi. LINEA BLU, il programma della RAI, NELL’AREA MARINA PROTETTA

Linea Blu a Pineto e Silvi - Torre del Cerrano
Linea Blu a Pineto e Silvi – Torre del Cerrano

 

Le telecamere di Linea Blu, la famosa trasmissione RAI dedicata al mare, ieri ha fatto tappa nell’area marina protetta.  Lo storico appuntamento con il “Mare Nostrum”, giunto alla 23° edizione, è la prima volta che approda nell’AMP. Una splendida vetrina per l’intero territorio teramano visto che la trasmissione condotta da Donatella Bianchi, affiancata da Fabio Gallo, ha un grandissimo seguito televisivo. “Un’altra piccola soddisfazione – dice il presidente Leone Cantarini – che gratifica il lavoro di tutti noi. Siamo contenti del fatto che lentamente, ma costantemente, l’AMP si sta ritagliando il suo spazio a tutti i livelli. Questo non può che fare solo bene al nostro territorio”.

Il direttore del Parco Marino, Fabio Vallarola, ha illustrato le peculiarità e la storia del  territorio preservato dal Ministero. Linea Blu da 23 anni si dedica all’esplorazione del meraviglioso mondo marino, agli 8000 chilometri di coste e alle isole minori e più lontane, ma soprattutto alle piccole comunità che dal mare traggono sostentamento svolgendo un ruolo prezioso di custodi del territorio.  Nel corso della due giorni teramana il mondo marino nostrano è stato scandagliato sotto diversi aspetti:  economia, sicurezza, ambiente, sport, educazione alimentare e pesca.

 

 

 

Silvi/Pineto 10 giugno 17.                             




Giulianova. PINO PROCOPIO espone a VASTO. Mostra Personale dal 16 al 29 giugno 2017

 

 

Inaugurazione venerdì 16 giugno ore 19,30 con la presenza del Maestro, accompagnato dal gallerista Giuseppe Benvenuto

 

Interverrà l’Avv. Gianfranco Terzo

 

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Si inaugurerà il 16 giugno 2017, a Vasto, presso la sala Mattioli del Palazzo Mattioli in Corso de Parma, la personale del Maestro Pino Procopio che porterà i visitatori in un viaggio nel mondo fantastico del movimento, della irrealtà e della introspezione.

Mi piacerebbe esordire chiedendo fantasticamente ad un bambino cosa risalta all’occhio se osserva una opera del Maestro Pino Procopio. Mi risponderà prontamente che è attratto dal colore. Se a quel bambino chiedo di far posto all’adulto e gli porgo la medesima domanda, quell’adulto mi risponderà che ciò che risalta sono delle figure colorate, dettagliando quindi la qualificazione più semplice data dal bambino.

Per cui diviene doveroso chiedere all’uomo di far posto all’avvocato ponendo la medesima domanda: cosa risalta all’occhio osservando l’opera del Maestro Pino Procopio? Egli farà riferimento alla solo apparente e formale confusione che risiede nelle opere stesse. Come se fosse un invito al rispetto e alla applicazione delle regole per mettere ordine e provare a vivere una vita normale. Una normalità che è categoria dello spirito solo per coloro che ritengono di doversi uniformare alla massa e non contribuire con la propria individualità e la propria singolarità all’evolversi del mondo.

Ebbene, tutti i soggetti interpellati allora, saranno concordi – ciascuno con il proprio linguaggio precipuo e peculiare – nel ritenere che ciò che vedono non è banale.

Sarà chiaro che la rappresentazione contenuta in quei ginecei colorati e profondamente multicromatici fatti di linee, figure e tinte vistose ed accecanti non potrà che dare diretto sfogo alla ironia. Una ironia che è il filo conduttore dell’estro creativo del Maestro e che è capace di spingere l’uomo a guardare il mondo come se fosse un bambino. Ciò qualificherà le figure distorte e deformate, frutto di una lente di ingrandimento su di una vita quotidiana legata alle regole dell’egoismo e della sopraffazione, ove il leone appare innamorato ma esprime questo sentimento accecante ed annientante insieme, in modo diverso dal capitano che osserva la sua sposa lasciva ed oscena in una immagine di inizio secolo allorquando, il bianco e il nero erano già strabilianti per il loro dinamismo che diventerà presto colore. Immagini che non hanno un tempo e che non hanno uno spazio come se si librassero senza confini e senza età a testimoniare una produzione d’arte che appassiona riflettendo sentimenti di grande ilarità ma anche di indagine intima nelle storture del mondo; immagini che saranno più spigolose se dirette alla descrizione dell’universo incontaminato dei cattivi pensieri sdentati e pungiformi e più ampollose e curve allorquando ci faranno godere della fotografia di un sentimentalismo schietto e vivace, tipico di menti aperte e profondamente anticonformiste.

Una opera del Maestro Pino Procopio riempie: una stanza, un muro, un luogo, un mondo, una vita, una giornata. Proietta quelle immagini che a primo impatto possono sembrare strane e insignificanti in un contesto fatto di storie, desideri e obiettivi anche di carattere sociale, popolare e profondamente moderno. La sua chiave di lettura è data dall’ironia, dall’umorismo e dal dinamismo che trasportano l’uomo comune nel mondo onirico, nel mondo dei sogni di ognuno. Sogni che possono essere incubi deformi del vivere quotidiano fatto di razzismo, consumismo, amori virtuali ma sempre espressioni di vita: la medesima vita di ogni uomo che, comunque, è stato un bambino!

Gianfranco Terzo

 

 




Take Me Back, missione compiuta in Sri Lanka!

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220 bambini hanno ricevuto materiale scolastico e abbigliamento.

I corrieri solidali Andrea Mariani e Antonio Di Leonardo e il regista Marco Napoli sono ancora sul posto per girare il documentario della consegna

 

 

Chieti, 9 giugno 2017 –  “Anche questa missione è stata portata a termine,  il primo pensiero va tutte le persone che con le loro donazioni hanno permesso la realizzazione di tutto questo. I sorrisi di quei bambini, come quelli dei bimbi di Tung Na Noi in Thailandia,  li porteremo per sempre nei nostri cuori come il dono più bello per i nostri sforzi,”, questo il commento a caldo di Andrea Mariani e Antonio Di Leonardo, fondatori di Take Me Back che in queste ore hanno portato a termine la missione Ambewala in Sri Lanka in cui 220 bambini della scuola del villaggio hanno ricevuto materiale scolastico e abbigliamento per il loro percorso di studi.

(Qui il link video della consegna https://www.facebook.com/takemebackproject/videos/1885062225065076/?autoplay_reason=user_settings&video_container_type=0&video_creator_product_type=2&app_id=2392950137&live_video_guests=0)

La richiesta di aiuto da parte dei bambini è stata raccolta proprio durante un viaggio di Antonio Di Leonardo che, con la collaborazione dei corrieri solidali Giorgio Maira e Sandra Lunetta, ha realizzato la richiesta proveniente dal villaggio di Ambewela. Da lì la macchina operativa di Take Me Back, l’ambiziosa iniziativa che si propone di creare una rete mondiale di “corrieri solidali” con l’unico obiettivo di unire il viaggio alla solidarietà attraverso un innovativo sistema di beneficenza che fa leva sulla trasparenza e sulla rendicontazione delle operazioni effettuate, si è messa di nuovo in moto.

Il gruppo di corrieri soldali, che peraltro si trova ancora in Sri Lanka, è composto da Andrea a Antonio e dal regista Marco Napoli che sta girando un vero e proprio documentario della missione, mostrando anche lo stile di vita e la cultura singalese.

Ora abbiamo un’altra missione da compiere – aggiungono i corrieri solidali –  terminare di girare il film documentario su questa meravigliosa popolazione che finora ci ha regalato solo grandi emozioni. Questo documentario sarà il punto di svolta per Take Me Back dato che mostrerà a tutti come è possibile viaggiare e scoprire il mondo compiendo l’atto d’amore più grande che c’è, aiutare gli altri”.

 

 

 

 

 




Megalò 2: il TAR deciderà dopo l’estate

La Sile rinuncia in Tribunale alla richiesta di sospensiva che aveva presentato

 

L’avv. del WWF: “Non è una sorpresa, quella che conta è la decisione sul merito”

Si è tenuta questa mattina la prevista udienza davanti al TAR in relazione alla richiesta di sospensiva avanzata da ‘Sile Costruzioni S.r.l. a socio unico’ di Barzana (BG), la ditta attualmente titolare del progetto noto come “Megalò 2”. Il WWF era presente in aula con l’avv. Francesco Paolo Febbo, al quale si sono rivolti anche organizzazioni di categoria e altre associazioni a dimostrazione di una opposizione corale alla nuova cementificazione a ridosso del fiume. La Sile chiedeva l’annullamento, e in via prioritaria la sospensione, del giudizio del Comitato Regionale di Valutazione di Impatto Ambientale che ha nei fatti “bocciato” il progetto di nuove costruzioni. Ebbene nell’udienza di oggi i legali della ditta bergamasca hanno rinunciato alla decisione sulla sospensiva chiedendone l’abbinamento al merito: il Tribunale amministrativo deciderà sulla questione direttamente nell’udienza nella quale esaminerà la sostanza del provvedimento, a nuovo ruolo, cioè sicuramente dopo l’estate.

“La rinuncia alla decisione sulla sospensiva – commenta l’avv. Febbo – non ci ha sorpreso. Quella che conterà è la decisione sul merito, per la quale il WWF ha espresso chiaramente la propria posizione nell’ intervento “ad opponendum” rispetto al ricorso proposto. Siamo convinti, sul piano legale, della validità delle motivazioni con le quali il Comitato VIA della Regione Abruzzo ha espresso il suo giudizio. Ma ancor più siamo convinti, sul piano generale, della assurdità di aver costruito a ridosso del fiume e di voler insistere nel farlo nonostante appaia palese, da mille segnali, come si tratti di una scelta illogica e pericolosa per l’ambiente e per la sicurezza dei cittadini”.

 

 

WWF Chieti Pescara




Giulianova. FRECCIABIANCA DA DOMANI, PER IL TERZO ANNO, FERMA A GIULIANOVA. OPERATIVO L’ACCORDO

 

Archivio Foto Stazione e ARPA
Archivio Foto Stazione e ARPA

L’INIZIATIVA DI PROMOZIONE TURISTICA FRUTTO DELLA SINERGIA FRA DMC HADRIATICA, TRENITALIA, REGIONE ABRUZZO E COMUNE

 

Da domani, il Frecciabianca torna a fermare a Giulianova. Si concretizza, per il terzo anno, l’accordo di co-marketing tra Trenitalia Spa e Dmc Hadriatica per la promozione dell’iniziativa “Estate a Giulianova in treno”, che mira a promuovere i soggiorni presso le strutture alberghiere aderenti. Un ruolo fondamentale, per l’ottenimento della fermata, è stato svolto oltre che da Dmc e Trenitalia, dalla Regione Abruzzo e dall’amministrazione comunale di Giulianova. Frecciabianca farà scalo a Giulianova da domani fino al prossimo 17 settembre. La corsa verso nord partirà dalla stazione di Giulianova alle 14:33, con arrivo a Milano alle 19:25, mentre quella dal nord arriverà alle 15:20 dopo essere partita dal capoluogo lombardo alle 10:35. Lo scorso anno l’iniziativa ha riscontrato notevole successo dal momento che sono stati più di 6.500 i biglietti venduti con destinazione o partenza da Giulianova. L’obiettivo del 2017 è quello di migliorare ulteriormente i risultati. Dmc Hadriatica si è rivolta a Trenitalia per realizzare una campagna promozionale volta da un lato ad incrementare le presenze turistiche presso le strutture associate e dall’altro ad incentivare l’utilizzo del treno come mezzo di trasporto per recarsi in vacanza nei comuni della costa teramana. Per l’attuazione dell’accordo Trenitalia si è impegnata a inserire la notizia dell’iniziativa nel sito internet www.trenitalia.com, a comunicare l’iniziativa tramite azioni di direct marketing rivolta alla propria base clienti registrati e mediante i monitor di bordo presenti a bordo dei treni Frecciarossa e Frecciargento e diffondere, mediante i propri punti di contatto con la clientela (presidi di customer care e biglietterie gestite della Divisione Passeggeri Long Haul), nelle principali stazioni della Lombardia, Emilia Romagna, Marche e Puglia, i materiali promozionali, realizzati da Dmc Hadriatica per promuovere l’iniziativa. Per l’attuazione dell’accordo Dmc Hadriatica si è impegnata a garantire il rimborso, fino ad un importo massimo di 40 euro a persona, del prezzo del biglietto ferroviario di andata in seconda classe, con stazione di arrivo Giulianova, alla clientela che effettuerà un soggiorno di almeno una settimana in mezza pensione o pensione completa in un hotel convenzionato e citato nel sito web dedicato al progetto www.costateramanaintreno.it. Qualora l’albergo scelto per il soggiorno sia di categoria ad una o due stelle, alla clientela sarà rimborsato il prezzo del biglietto ferroviario di andata in seconda classe, con stazione di arrivo Giulianova, fino ad un importo massimo di 25 euro a persona. Il rimborso verrà effettuato direttamente dal gestore della struttura prescelta all’atto del saldo del conto da parte del cliente. Contestualmente al rimborso del biglietto del treno il gestore della struttura alberghiera provvederà anche a rimborsare il biglietto dell’autobus eventualmente utilizzato dal cliente per gli spostamenti dalla stazione ferroviaria alla sede dell’albergo. Nel caso la clientela effettui invece un soggiorno di almeno due settimane, in mezza pensione o pensione completa, Dmc Hadriatica garantirà il rimborso dell’intero biglietto ferroviario di andata e ritorno per Giulianova con limitazione all’importo di 80 euro a persona, esclusi gli alberghi di categoria una o due stelle per cui l’importo massimo rimborsabile sarà pari a 50 euro.