LP IN CONCERTO A PESCARA IL 31 LUGLIO

LP IN CONCERTO

 

31 luglio 2017 

 

Pescara, Teatro D’Annunzio

 

– Biglietti in vendita dal 3 maggio nei circuiti TicketOne e Ciaotickets –

cover lost on you LP figura intera (Medium)

 

 

LP, l’astro nascente della musica internazionale, sarà in concerto al Teatro D’Annunzio di Pescara il prossimo 31 luglio.

Biglietti in vendita dal 3 maggio nei circuiti TickeOne e Ciaotickets.

 

Dopo i 3 Dischi di Platino del singolo Lost On You, l’oro di Other People e di Lost On You *Album… Dopo i concerti sold out registrati nelle delle italiane di novembre ed aprile … LP continua a regalarci emozioni con un nuovo Tour ed un nuovo singolo: Strange dal 5 maggio in tutte le radio.

 

Con Lost on You si è consacrata al grande pubblico durante la scorsa estate raggiungendo la fama mondiale –Triplo Disco di Platino, medaglia d’oro nella classifica di iTunes Top Brani, primo nella classifica Airplay Radio, Top 10 Airplay TV, primo nella classifica Top 100 di Shazam Italia, quarto nella Top 10 Shazam Mondo– Dopo il grande successo di Lost On You, l’uscita del singolo Other People ribadisce il talento di LP che in sole tre settimane dal lancio raggiuge la top 10 Airplay, Top 5 Shazam, Top 5 Radio e Top 5 ITunes Main Chart, per arrivare alla conquista del Disco d’oro .

Capelli ricci ribelli, il look e la voce graffiante richiamano alla mente i grandi nomi rock al femminile degli anni settanta/ottanta.

La cantautrice americana, a celebrazione di un anno di successi torna con un lungo itinerario che ci permetterà di ascoltare dal vivo l’artista rivelazione dell’anno.

 

 

Il concerto è organizzato da:

Alhena Entertainment e Ventidieci

 

Prevendite disponibili dal 3 maggio nei circuiti TicketOne e Ciaotickets.

 

Prezzi biglietti:

 

– Poltronissima numerata 57,50 € c.d.p.

– Poltrona numerata 46,00 € c.d.p.

– Gradinata non numerata 34,50 € c.d.p.

 

Infoline: 085.9433361
www.alhena.it     http://on.fb.me/1OExn6C   https://twitter.com/AlhenaLive

www.ventidieci.it     info@ventidieci.it

www.dalessandroegalli.com




Maxi impianto di miticoltura all’esame della Conferenza regionale della pesca marittima IL WWF: “NO ALL’OCCUPAZIONE SELVAGGIA DEL MARE”

 

Indispensabile dare nuovamente un parere negativo e cominciare a costruire un Piano di utilizzazione delle acque, imposto dall’Unione Europea. Va valutato l’impatto ambientale per ogni singolo impianto.

Perché nella Conferenza non sono rappresentate le Associazioni ambientaliste?

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La Conferenza regionale della pesca marittima e acquacoltura nella seduta già convocata per venerdì 5 maggio prossimo sarà chiamata a valutare la proposta di istituzione di due impianti di acquacoltura per la produzione di cozze per complessivi 2,4 milioni di metri quadri di mare di fronte alla costa di Roseto degli Abruzzi. C’è già un precedente: la stessa Conferenza nella riunione del 10 marzo scorso esaminò una analoga proposta che prevedeva un impianto da 2,5 milioni di metri quadrati (1 km x 2,5 km)davanti San Vito Chietino. Una proposta respinta: “Il parere – si legge sul verbale della seduta – viene reso negativamente in ragione dell’eccessiva ampiezza dell’impianto, che confligge con altri usi del mare ed altri mestieri di pesca, e del fatto che la Conferenza ha riscontrato nelle motivazioni addotte a supporto i profili di approssimazione e di incongruenza verbalizzati, anche con riferimento alla presunta natura biologica delle produzioni. La Conferenza approva all’unanimità la sintesi resa dall’Assessore e formula conseguentemente avviso contrario alla richiesta”.

Nei loro interventi in quella sede sia la rappresentante dell’Istituto Zooprofilattico che quelli dell’Area Marina Protetta Torre del Cerrano, al di là delle criticità intrinseche al progetto giustamente evidenziate, spiegarono che è necessario prima di qualsiasi atto che di fatto comporta la privatizzazione di un tratto di mare, un Piano di Utilizzazione delle Acque. Appare infatti evidente – come il WWF Internazionale ha sottolineato nel suo recente studio MedTrends sugli scenari di sviluppo di tutte le attività produttive nel Mediterraneo – che senza un piano generale di tutta la costa abruzzese qualsiasi scelta rischia di penalizzare altre attività, ad esempio piccola pesca e diporto nautico, che agiscono nella stessa area, determinando illogici e immotivati privilegi a coloro che per primi fanno domanda, e di aumentare a dismisura gli impatti ambientali su una risorsa comunque limitata.

«Gli allevamenti in mare, in particolare quelli di cozze, hanno – spiega il delegato regionale WWF Luciano Di Tizio – un impatto sull’ecosistema enorme, e vanno necessariamente sottoposti a una valutazione ambientale. Ci sono inoltre atti prioritari fondamentali senza i quali la Regione non potrà concedere alcuna concessione. Il Regolamento CE 854/04 prevede infatti che gli Stati membri provvedano a classificare le zone di produzione dei molluschi bivalvi vivi e a istituire un Sistema di Sorveglianza sulle zone di classificazione e sugli impianti di produzione che permetta un costante monitoraggio della salubrità di tali prodotti e della qualità igienico-sanitaria delle acque. Lo stesso regolamento definisce anche la classificazione sanitaria delle acque marine per la produzione dei molluschi bivalvi».

«Va anche considerato – aggiunge il vice presidente del WWF Italia Dante Caserta – che nonostante gli allevamenti siano creati per la stragrande maggioranza con fondi pubblici non ci sono adeguati vincoli sulla corretta gestione né l’obbligo di utilizzo di materiali a basso impatto. Così oggi le spiagge sono invase dalle reti di plastica delle “calze” con cui vengono allevati i mitili gettate in mare dopo il loro utilizzo. È necessario inoltre, al di là dell’indispensabile Piano regionale di utilizzazione delle acque, la procedura di VAS e, considerando l’impatto che tali realizzazioni hanno sulle coste e sulle specie protette, una Valutazione di Incidenza per ogni singolo allevamento. Non si tratta di essere pregiudizialmente contrari agli impianti di acquacoltura, ma di garantire le condizioni affinché tali impianti non contribuiscono a danneggiare il già compromesso ecosistema marino».

Il WWF sottolinea infine come sia assurdo che la Conferenza regionale della pesca marittima e acquacoltura, che ha il “fine di sviluppare una pesca ed un’acquacoltura sostenibili sotto il profilo ambientale” – come recita il sito della Regione – non preveda la presenza di rappresentanti delle associazioni di protezione ambientale riconosciute dal Ministero dell’ambiente ai sensi dell’art. 13 della legge 394/86 e successive modificazioni.

 

 




IL DIRITTO AL FRONTE: NEL CENTENARIO DELLA GRANDE GUERRA UN PROGETTO DI RICERCA SULLE TRASFORMAZIONI GIURIDICHE E SOCIALI PRODOTTE DALLA PRIMA GUERRA MONDIALE

 

Teramo, 2 maggio 2017 ‒ Il diritto al fronte è il tema del seminario a più voci organizzato dalla Facoltà di Giurisprudenza nel Centenario della Grande Guerra, per giovedì 4 maggio, alle ore 15.30 nell’ Aula 14 della Facoltà.

L’incontro ‒ aperto al pubblico ‒ è il primo del progetto Il diritto al fronte. Trasformazioni giuridiche e sociali in Italia nella Grande guerra, che coinvolge studiosi e giovani ricercatori di diversi atenei italiani esperti di storia giuridica ed economica, di diritto ecclesiastico e di filosofia del diritto e un magistrato esperto di storia della giustizia.

Il progetto, finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, studia e analizza da più versanti le modificazioni, per certi versi irreversibili, che la Grande Guerra ha prodotto nell’ordinamento giuridico italiano, con l’obiettivo di evidenziare la cesura rappresentata dalla Prima Guerra Mondiale nella storia giuridica e sociale dell’Italia.

Durante il seminario, gli studiosi coinvolti presenteranno i primi risultati delle loro ricerche, che proseguiranno fino al novembre del 2018 quando, in coincidenza con il Centenario della fine del conflitto, verranno presentati i risultati finali della ricerca.

Interverranno Federico Roggero, Luca Loschiavo, Paolo Marchetti, Emilia Musumeci, Gianluca Sadun Bordoni, Andrea Bartocci, Mario Fiorillo, Corrado Pasquali e Piero Di Girolamo, dell’Università di Teramo; Carlotta Latini, dell’Università di Camerino; Ernesto De Cristofaro, dell’Università degli Studi di Catania; Stefania Torre, dell’Università Federico II di Napoli; Eliana Augusti, dell’Università del Salento; Fabio Franceschi, dell’Università Sapienza di Roma; Elisabetta D’Amico, dell’Università dell’Insubria; Paolo Gubinelli, sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Ancona; Antonio Barreca, della Prefettura di Roma.

«Le trasformazioni prodotte dalla guerra nell’ordinamento giuridico e nella società italiana ‒ si legge nella presentazione ‒ furono profonde e durature. Dalla necessità di affrontare l’emergenza del conflitto con leggi speciali e con il conferimento di poteri eccezionali al Governo scaturirono, infatti, novità istituzionali che ridisegnarono il volto del sistema e assunsero poi carattere stabile. Dall’ordinamento penale e militare a quello civile e commerciali, all’ordine pubblico, all’intervento statale nell’economia, ai rapporti con la Chiesa cattolica, la Grande Guerra fu affrontata come evento eccezionale capace di legittimare deroghe all’assetto ordinario dei poteri e degli equilibri».

«I giuristi ‒ prosegue la nota ‒ ebbero un ruolo fondamentale nella costruzione delle categorie giuridiche che supportarono la legislazione speciale di guerra e contribuirono, con i loro scritti, alla legittimazione dello stesso intervento dell’Italia nel conflitto».




Artigianato, al Pescarese la maglia nera d’Abruzzo

 

Studio Cna sui primi tre mesi dell’anno: peggio di noi solo il Molise, giù costruzioni e manifatture

 

PESCARA – E’ la provincia di Pescara la “maglia nera” dell’artigianato abruzzese. Lo rivela lo studio realizzato da Aldo Ronci per la Cna regionale, relativo all’andamento delle imprese nel primo trimestre del 2017: novanta giorni, quelli compresi tra l’inizio di gennaio e la fine di marzo, che hanno certificato una crisi senza precedenti per tutta la micro-impresa regionale, che con 405 unità in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente – di queste ben 111 cessazioni sono nel Pescarese – tanto da far guadagnare all’Abruzzo la peggiore performance tra le regioni italiane. Un risultato negativo secondo solo al Molise, che può “vantare” l’1,45%: una caduta secca, quella della nostra regione, pari all’1,29%, che è valore nettamente superiore allo 0,82%  medio nazionale.

Il primato negativo della provincia adriatica è solo la punta dell’iceberg di un andamento con il segno “meno” che ha colpito indistintamente micro impresa ed artigianato (ma per il resto dell’imprenditoria il risultato è ugualmente negativo) in tutto il territorio regionale, visto che anche le altre aree non se la sono passata molto meglio: con Chieti  sotto di 106 unità, L’Aquila  di 103 e Teramo di 85.  Flessioni, in percentuale, tutte nettamente al di sopra del valore medio nazionale: «Unica ragione di consolazione, se così si può dire – spiega il curatore della ricerca – il fatto che la flessione registrata in questo primo scorcio dell’anno sia leggermente inferiore a quella dell’anno passato, quando nello stesso periodo era stata di 480 unità».

A concorrere al dato negativo dell’area pescarese sono un po’ tutte le aree produttive: dalle costruzioni (-46,) al manifatturiero (-23). Settori nei quali – pure – altre province sono riuscite a far peggio, con Chieti e L’Aquila rispettivamente a -55 e -53 nel mattone; Teramo a -34 nelle manifatture. Dati che nel Pescarese, tuttavia, sono stati rafforzati da perdite significative in altri comparti, come l’abbigliamento, l’industria del legno, i prodotti in metallo e i mobili.

«Non a caso, da mesi, con le altre organizzazioni di settore e con il sindacato dei lavoratori – dice il direttore della Cna Abruzzo, Graziano Di Costanzo – abbiamo aperto con la Regione una “vertenza artigianato” per sottolineare i gravissimi problemi della micro impresa nel nostro territorio. Una difficoltà che tutti gli indicatori, non solo l’andamento delle imprese, segnala da tempo; perché sono le stesse micro imprese che soffrono la contrazione del credito, non riescono a promuovere i loro prodotti sui mercati internazionale, stentano su un mercato interno stagnante».  «Vertenza – ricorda Di Costanzo – che spazia dal credito alla formazione, dalla trasmissione di impresa al rilancio dell’artigianato artistico: argomenti sui quali aspettiamo risposte concrete dal governo regionale». Particolarmente negativo, infine, il giudizio sull’andamento del mondo delle costruzioni, che a Pescara come nel resto d’Abruzzo continua ad essere il punto più dolente: «Si deve accelerare su temi come la rigenerazione urbana e la ricostruzione delle aree terremotate, avviando nello stesso tempo il progetto “Casa Italia” per la messa in sicurezza del nostro territorio, dei centri storici e degli edifici, soprattutto nelle aree a rischio sismico».

 

 




Ciccantelli (Sinistra italiana) : “Renzi vola mentre l’affluenza crolla, quasi 4000 votanti in meno alle primarie del PD in provincia di Teramo”

 

Nella giornata di ieri a commento delle primarie più scontate della storia una serie di rappresentanti politici ed istituzionali del Partito Democratico teramano hanno diramato un comunicato dai toni vittoriosi intitolato “Renzi vola!” descrivendo come estremamente positivo il dato del loro candidato ma soprattutto la partecipazione degli elettori e simpatizzanti. A dati definitivi rileggendo quella nota viene quantomeno da sorridere visto che Renzi vola ma l’affluenza rispetto al 2013 è decisamente crollata, sono infatti quasi 4000 i votanti in meno, segno di una crescente disaffezione dell’elettorato di centrosinistra nei confronti delle politiche di governo dei Democratici e di uno strumento ormai trasformato in una continua resa dei conti interna. Sul piano politico il trionfo di Renzi certifica la netta cesura del PD con la storia e la tradizione della sinistra, a chi ha scelto Orlando ed Emiliano nel tentativo di indicare un cambio di rotta diciamo che Sinistra Italiana è al lavoro per l’alternativa e che questa si costruisce fuori da quel partito ormai reso non contendibile, rovesciando la logica dei contenitori e rimettendo al centro i contenuti.

Stefano Ciccantelli – coordinatore provinciale Sinistra Italiana – Federazione di Teramo




Il Tribunale delle Libertà Marco Pannella comincia le sue lotte dai terremotati d’Abruzzo

Amnistia, Giustizia e Libertà Abruzzi

Il Tribunale delle Libertà Marco Pannella, presentato questa mattina in conferenza stampa presso la sede storica del Partito Radicale, comincerà le sue lotte proprio dai terremotati d’Abruzzo, regione in cui il leader radicale è nato. Oggi, giorno in cui avrebbe festeggiato il suo compleanno, dalle sue battaglie nasce questa nuova iniziativa che si occuperà della difesa dei diritti dei più deboli, un luogo in cui le fragilità sociali potranno trovare ascolto e voce contro qualunque forma d’ingiustizia.

Amnistia, Giustizia e Libertà Abruzzi sostiene l’iniziativa del Partito Radicale e darà “una mano sul campo”, come annunciato oggi da Laura Arconti, presidente di AGL ed anche del Tribunale delle Libertà, che ha spiegato: “Il primo ‘processo’ riguarderà i terremotati dell’Italia centrale. Ci occuperemo dei ritardi nei soccorsi, dei ritardi nell’aiutarli alla ricostruzione; in particolare, ci vorremmo occupare degli abruzzesi”.

Nel ribadire il proprio sostegno l’Associazione esprime gratitudine per l’attenzione verso la popolazione abruzzese colpita dalle calamità naturali e dall’inadeguatezza dimostrata, purtroppo, dalle istituzioni competenti, che i nostri corregionali soffrono tuttora senza risposte concrete.

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Editoria. Il 6 maggio al Kursaal presentazione del nuovo libro di Sandro Galantini “Giulianova da scoprire”. Alcune foto

Sabato 6 maggio, alle ore 18 al Kursaal di Giulianova Lido, verrà
presentato il nuovo libro di Sandro Galantini “Giulianova da scoprire.
Personaggi, storie e curiosità che forse non sai” (Ricerche&Redazioni).
Dopo i saluti del sindaco Francesco Mastromauro e del dottor Claudio
D’Archivio, titolare del Gruppo Medico D’Archivio, partner della
pubblicazione, Galantini illustrerà con l’ausilio di immagini il
contenuto del volume. Coordina il giornalista Simone Gambacorta.
“Giulianova da scoprire” è un volume di 156 pagine ricco di immagini
d’epoca, mappe e cartografie tratte da archivi italiani pubblici e
privati. Concepito in una veste editoriale di forte impatto, con copertina
rigida, carta patinata di pregio e rilegatura artigianale, il libro è
articolato in trenta sintetici ma densi capitoli attraverso i quali si
ripercorre, dal Cinquecento ai giorni nostri, una Giulianova segreta,
sconosciuta, tra storie intriganti e poco note, personaggi illustri ma
spesso ignoti, monumenti, architetture, gustosi aneddoti e ricordi
d’altri tempi. Ne emerge un racconto avvincente grazie anche
all’impostazione volutamente divulgativa.
La manifestazione è patrocinata dall’Amministrazione comunale.

Giuseppe Acquaviva d'Aragona, Vescovo 7 b 12 a 20 d Copertina libro GIULIANOVA DA SCOPRIRE




Progetto Abruzzo – Una iniziativa delle 4 Camere di Commercio abruzzesi per la valorizzazione dei territori, tipicità, eccellenze e borghi”.

 

 

Il Consiglio della Camera di Commercio dell’Aquila, riunitosi in 28 Aprile u.s.,  ha approvato, a maggioranza,  il “Progetto Abruzzo – Una iniziativa del sistema camerale abruzzese per la valorizzazione dei territori, tipicità, eccellenze e borghi” da finanziare con le risorse derivanti dall’aumento del diritto annuale del 20% rispetto all’importo previsto per il 2017. Analoga decisione è stata adottata dai Consigli delle Camere di Commercio di Pescara, Teramo  e Chieti.

Come noto, le Camere di commercio sono state interessate da un processo di riforma avviato con l’articolo 28 della L. n. 114/2014, di conversione del D.L. n. 90/2014 (“Misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l’efficienza degli uffici giudiziari”), che ha previsto una riduzione graduale del diritto annuale delle Camere di Commercio pari al 35 per cento per l’anno 2015, al 40 per cento per l’anno 2016 e al 50 per cento a decorrere dall’anno 2017, confermando, la possibilità per le Camere di aumentare l’importo del diritto annuale fino ad un massimo del 20%, con le procedure indicate all’art. 18 della legge 580/1993, come modificate dal decreto legislativo 219/2016.

In particolare, l’aumento del diritto è previsto per  “il finanziamento di programmi e progetti presentati dalla camere di commercio, condivisi con le Regioni ed aventi per scopo la promozione dello sviluppo economico e l’organizzazione di servizi alle imprese” . Il Ministro dello sviluppo economico, su richiesta di Unioncamere, valutata la rilevanza dell’interesse del programma o del progetto nel quadro delle politiche strategiche nazionali, può autorizzare l’aumento della misura del diritto annuale, per gli esercizi di riferimento, fino al massimo del venti per cento.

Con lettera dello scorso 8 marzo, indirizzata al presidente di Unioncamere Ivan Lo Bello, il Ministro Calenda ha comunicato di condividere le due proposte progettuali “Punti Impresa Digitale” e “Servizi di Orientamento al Lavoro e alle Professioni” e ha, inoltre, espresso orientamento favorevole ad “autorizzare per entrambe le soluzioni l’incremento del diritto annuale, nella misura necessaria alla loro realizzazione fino ad un massimo del 20%, per il triennio 2017-2019”, in coerenza con la previsione normativa sopra citata”, ritenendole rispondenti alle finalità della legge di riforma e alle strategie del Governo.

A questi due progetti si aggiunge la linea progettuale dell’area Turismo e Cultura, che si inquadra nella strategia nazionale del settore, con particolare riferimento al Piano Strategico del Turismo 2017-2022, elaborato dal Comitato Permanente di Promozione del Turismo (art. 4 DM 8/8/14), con il coordinamento della Direzione Generale Turismo del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo – MiBACT, con l’obiettivo di dotare di una visione unitaria l’Italia del turismo e della cultura, rispondendo all’esigenza di porre il settore turistico al centro delle politiche di sviluppo del Paese.

 

Le Camere di Commercio abruzzesi hanno ritenuto che le risorse derivanti dall’aumento  del 20% del diritto dovessero essere investite  interamente su un unico progetto di natura trasversale, su turismo e cultura, finalizzato alla valorizzazione dei territori, delle tipicità, delle eccellenze e dei borghi,  progetto che coinvolge le imprese di tutti i settori – dall’agricoltura, all’industria, all’artigianato, al terziario di mercato, ai servizi e alle imprese di più piccola dimensione, incluse quelle individuali, anche nell’ottica del superamento della comunicazione mediatica negativa derivante dagli eventi calamitosi del gennaio di quest’anno (sisma ed eventi meteorologici) e della conseguente esigenza di rilancio dell’offerta turistica locale.

 

La Regione Abruzzo, in persona del Vice Presidente Gianni Lolli, Assessore alle Attività Produttive e al Turismo, con nota 849 del 26 aprile 2017,   ha espressamente  condiviso il “Progetto Abruzzo – Una iniziativa del sistema camerale abruzzese per la valorizzazione dei territori, tipicità, eccellenze e borghi” ai fini della richiesta, da parte di UnionCamere, al Ministro dello Sviluppo Economico, dell’autorizzazione all’aumento, per gli esercizi finanziari 2017 – 2018 – 2019,  del diritto annuale nella misura del 20%.

 

Il progetto si propone la valorizzazione e la promozione del turismo, tramite azioni assolutamente in linea con gli indirizzi del Piano strategico nazionale elaborato dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, con l’obiettivo di:

  • accrescere la competitività del sistema turistico, tramite la digitalizzazione e lo sviluppo e la qualificazione delle imprese del turismo;
  • sviluppare un marketing efficace e innovativo, tramite azioni di promozione sul mercato interno, digitalizzazione dei servizi di promozione e commercializzazione;
  • sviluppare una strategia per l’intercettazione dei target turistici, tramite iniziative sui paesi esteri incentrate sulle tematiche dei borghi, dei parchi, delle tipicità del territorio;
  • sviluppare una adeguata campagna di promozione  e comunicazione, in coerenza  anche con il concept proposto dalla Regione Abruzzo sulla “autenticità” del nostro territorio.

 

Trattasi di un progetto organizzato per azioni di intervento che saranno esplicitate, così come da richiesta, attraverso tavoli di partecipazione e condivisione del sistema produttivo regionale e provinciale e troveranno attuazione esclusivamente attraverso bandi pubblici.

 

L’aumento del 20% deliberato produrrà, per il triennio 2017 – 2019,  complessivamente,  una maggiore entrata  di circa 320.000 euro all’anno da destinare al progetto in argomento.

 

In realtà l’aumento del 20% del diritto camerale  è una “non diminuzione” del diritto medesimo, rispetto agli  importi previsti per il 2016. Pertanto, senza l’incremento deliberato, il risparmio conseguito dalle imprese, rispetto alle varie tipologie, oscillerebbe tra 9 euro annui per quelle individuali, 20 euro annui per le società semplici non agricole e le imprese individuali in sezione ordinaria   e al massimo 281 euro annui  per le società in sezione ordinaria  con oltre 50 milioni di fatturato.

 

Restano invece invariati i diritti di segreteria e di certificazione.

 

 




Pescara. Associazioni di Categoria datoriali insieme per il rilancio e lo sviluppo della Regione Abruzzo

Conferenza Stampa

Pescara, 3 maggio 2017

 

 

 

 

Le Associazioni di Categoria regionali rappresentative del mondo produttivo unite per presentare un piano di azione da sottoporre all’attenzione delle Istituzioni e della Politica finalizzato a sollecitare l’avvio di una nuova e più incisiva fase politica e di programmazione in grado di fronteggiare la grave situazione sociale, economica e politica che sta attraversando l’Abruzzo.

 

La crisi occupazionale e di sviluppo che investe la Regione ormai da anni, tanto da definirsi ormai strutturale e non più solo congiunturale, aggravata da varie e serie emergenze, quali quelle connesse agli eventi tellurici e meteorologici e al deficit del sistema sanità, sono alla base della forte iniziativa che ancora una volta vede le sigle rappresentative del mondo imprenditoriale farsi congiuntamente parte attiva per il rilancio della ripresa e dello sviluppo in Abruzzo.

 

Le Associazioni di Categoria regionali hanno pertanto condiviso un documento unitario contenente indicazioni e proposte prioritarie su cui si chiede di intervenire urgentemente e con decisione per cercare di contrastare la difficile situazione in atto.

 

Al fine di presentare e illustrare il documento congiunto, le parti sociali rappresentative del mondo dell’Impresa hanno quindi indetto una Conferenza Stampa che avrà luogo a Pescara, domani 3 maggio prossimo, alle ore 11.00, presso Confindustria Chieti Pescara, in Via Raiale 110 bis.

 

Alla Conferenza stampa prenderanno parte i vertici regionali di tutte le sigle datoriali promotrici dell’iniziativa.




Roma. La DMC Gran Sasso Laga promuove l’Orchestra Popolare del Saltarello al concerto del Primo Maggio a Roma per sostenere le tradizioni, la musica ed il folklore del teramano

 

 

L’Abruzzo, con la sua cultura popolare ed il suo folklore, sono stati tra i protagonisti ieri a Roma del tradizionale Concerto del Primo Maggio. Sullo storico palco di piazza San Giovanni si è infatti esibita l’Orchestra Popolare del Saltarello diretta dal maestro teramano Danilo Di Paolonicola, una formazione composta da 16 tra i migliori musicisti abruzzesi che, accompagnati da uno straordinario corpo di ballo formato da 10 elementi, ha guidato le migliaia di spettatori presenti al concerto e tutti gli italiani che hanno assistito alla diretta su Rai 3 alla scoperta delle vie della transumanza legate alla tradizione folk del territorio teramano e del suo celebre “Saltarello Abruzzese”.MVI_7268

 

Questa importante partecipazione, promossa anche grazie all’impegno della DMC Gran Sasso Laga e della Regione Abruzzo, punta a promuovere in tutta Italia il nostro territorio attraverso la sua musica popolare rivisitata e rielaborata, il suo folklore e le sue tradizioni con uno spettacolo che si è rivelato unico, coinvolgente e di grande interesse e che, indubbiamente, sarà un importante biglietto da visita a livello turistico per la provincia di Teramo e l’intero Abruzzo.

 

L’esibizione di piazza San Giovanni è stata, tra l’altro, un’anteprima dell’evento “Ball e Sone”, Festival del Saltarello che si terrà a Teramo dal 1 al 3 di giugno, realizzato sempre in collaborazione con la DMC Gran Sasso Laga, che punterà alla diffusione delle forme musicali e dei balli della tradizione abruzzese lanciando appunto il “Saltarello” come simbolo della nostra regione e del suo folklore musicale, così come avviene in Salento per la Taranta, con una tre giorni di balli popolari, laboratori musicali ed artigianali, esibizioni di gruppi folkloristici ed una importante sorpresa che arricchirà la kermesse. L’intero evento sarà parte integrante dell’Abruzzo Open Day – Summer 2017, l’innovativo e ambizioso progetto di promozione turistica ideato dalla Regione Abruzzo, con la collaborazione delle varie DMC abruzzesi, per aumentare l’attrattività e la competitività dell’Abruzzo attraverso una grande operazione pubblica di destagionalizzazione e internazionalizzazione dei flussi turistici.

 

Prosegue l’opera di promozione del territorio messa in piedi dalla DMC Gran Sasso Laga che punta, attraverso appuntamenti di grande spessore e grande richiamo come il concerto del Primo Maggio a Roma, a far conoscere le peculiarità e le ricchezze della nostra provincia, ma non solo, in tutta Italia, lavorando a stretto contatto con quelle che sono le nostre eccellenze” sottolinea soddisfatto il Presidente della DMC Gran Sasso Laga, Erminio Di Lodovico.

 

Portare il “Saltarello Abruzzese”, il suo folklore e la sua storia su di un palco tanto prestigioso è stata una grande emozione per me e per tutti i membri dell’Orchestra Popolare del Saltarello– dichiara il maestro Danilo Di Paolonicolail nostro obiettivo era quello di far conoscere ad un pubblico sempre più vasto questa antica tradizione abruzzese che trae origine dalle antiche vie della transumanza e, siamo convinti, sia stato un bellissimo spot per il nostro stupendo territorio”.