1 MAGGIO: COLDIRETTI, ANCHE IN ABRUZZO RELAX A TAVOLA IN AGRITURISMO

 

FAVE E PECORINO CON GLI IMMANCABILI ARROSTICINI I PRODOTTI PIU’ GETTONATI ANCHE NEI PIC NIC ALL’APERTO

E PER I TERAMANI IL PONTE ALL’INSEGNA DELLE TRADIZIONALI VIRTù

 

Anche in Abruzzo una grande voglia di agriturismo e cibo genuino nonostante il terremoto degli ultimi mesi. Sono migliaia le persone che hanno scelto di sedersi a tavola in campagna durante il ponte del primo maggio per cogliere l’opportunità di trascorrere una giornata lontano dalle città senza rinunciare alla comodità garantita dall’ospitalità delle aziende agricole e agrituristiche. Ma c’è anche chi non intende rinunciare al tradizionale pic-nic nel verde, ovviamente all’insegna dei prodotti freschi e genuini con l’immancabile grigliata e fave fresche, consumate tradizionalmente in Abruzzo a fine pasto o in abbinamento al pecorino. E torna anche quest’anno un must intramontabile: l’arrosticino. Saranno infatti i tradizionali spiedini di carne di pecora (oltre nel teramano alle prelibate Virtù) i prodotti più gettonati per il ponte del primo maggio, non mancheranno con molta probabilità in nessuna delle tavole imbandite tra i boschi, i prati e le campagne più belle d’Abruzzo.

“La capacità di mantenere inalterate le tradizioni alimentari è – continua Coldiretti – la qualità più apprezzata dagli ospiti negli oltre 22mila agriturismi presenti in Italia, ma sta crescendo la domanda di servizi aggiuntivi. Nelle aziende agricole sono sempre più spesso offerti programmi ricreativi come l’equitazione, il tiro con l’arco, il trekking ma non mancano – precisa la Coldiretti – attività culturali come la visita di percorsi archeologici o naturalistici, ma anche corsi di cucina o di orticoltura. Peraltro molte aziende agrituristiche – continua la Coldiretti – si sono attrezzate con l’offerta di alloggio e di pasti completi ma anche di colazioni al sacco o con la semplice messa a disposizione di spazi per picnic, tende, roulotte e camper per rispettare le esigenze di indipendenza di chi ama prepararsi da mangiare in piena autonomia ricorrendo eventualmente solo all’acquisto dei prodotti aziendali di Campagna Amica.

La tendenza è verso la prenotazione last minute, ma per scegliere l’agriturismo giusto il consiglio –  sottolinea la Coldiretti – è quello di preferire aziende accreditate da associazioni e di rivolgersi su internet a siti come www.campagnamica.it. Ed è anche arrivata l’unica App farmersforyou, in versione italiana e inglese, che permette di scegliere gli agriturismi dove poter soggiornare nei più bei paesaggi della campagna italiana, i mercati di Campagna Amica, le fattorie e le botteghe dove poter comprare il vero made in Italy agroalimentare, ma anche i ristoranti che offrono menù con prodotti acquistati direttamente dagli agricoltori.

 




DI GIUSEPPANTONIO(UDC): ABRUZZO DIMENTICATO DAL GOVERNO E DALLA SOCIETÀ AUTOSTRADE.NESSUN INTERVENTO PER LA SICUEZZA DELLA A14

3 giugno 2014: Enrico Di Giuseppantonio, allora presidente della Provincia di Chieti, in una nota ufficiale, chiese espressamente alla Società Autostrade la realizzazione della terza corsia sull’autostrada A/14. Di Giuseppantonio, sostenne la validità dell’intervento, tra l’altro già compiuto nel tratto marchigiano, per una serie di ragioni che oggi, come tre anni fa, erano meritevoli di attenzioni. Alla base di quella richiesta che seguiva altre dello stesso tenore fatte pervenire alla Società Autostrade ed al Governo ,la necessità di dotare l’Abruzzo non solo di ‘infrastruttura strategica’ ma per rendere il tratto abruzzese della A14 sicuro. “Si tratta di una direttrice costiera che assume una rilevanza fondamentale, soprattutto nello sviluppo economico e turistico ed è percorsa ogni giorno da un numero notevole di mezzi pesanti – ribadì il Presidente Di Giuseppantonio alla Società Autostrade – purtroppo scenario di incidenti stradali, spesso mortali, che giustificano la non sostenibilità dell’attuale configurazione a due corsie. Una terza corsia andrebbe, tra l’altro, a beneficio della viabilità del nostro territorio: molte delle strade comunali e provinciali non sono più in grado di reggere elevati volumi di traffico e la terza corsia, oltre a garantire un collegamento rapido, consentirebbe di alleggerire il flusso veicolare che grava sulla cosiddetta viabilità ordinaria, con minori rischi per gli automobilisti”. Oggi, Di Giuseppantonio, Segretario Regionale dell’Udc e Sindaco di Fossacesia, prende atto che nonostante le insistenze di qualche anno fa, tra le novità dell’Allegato Infrastrutture al Def, elaborato dal Ministero delle Infrastrutture (Mit) e pubblicato nei giorni scorsi, c’è sì il via libera ai nuovi progetti di Autostrade per l’Italia per la realizzazione di terze e quarte corsie sulla rete esistente (lavori per 2,4 miliardi di euro) ma tra questi manca assolutamente un capitolo dedicato al tratto abruzzese della A14, per il quale non è previsto alcun intervento. “Mi aspettavo una maggiore attenzione per la nostra regione. E i motivi del mio rammarico sono molteplici. Qui abbiamo una delle realtà industriali più importanti del nostro Paese, scali marittimi che necessitano di collegamenti per favorire gli scambi, un movimento turistico destinato a crescere. La necessità di un’ampliamento è dettata da esigenze di sicurezza in considerazione dei volumi di traffico. Molti punti del tracciato della A14, soprattutto nel tratto che attraversa la provincia di Chieti, sono infatti privi persino della corsia di emergenza. Aggiungo pure che le tragiche esperienze vissute dall’Abruzzo negli ultimi anni, colpita da varie calamità, ci hanno ribadito quanto sia fondamentale poter contare su una rete stradale efficiente. Eppure Autostrade per l’Italia ed il Governo hanno rivolto i loro progetti per migliorare la mobilità nel nord e, in parte, il centro del Paese, ignorando interventi nella nostra regione . Scelte che ovviamente penalizzano fortemente l’Abruzzo”.



Giulianova. Il PD teramano e il Presidente Luciano D’Alfonso a Giulianova. IL PRC prepara la contestazione, le foto

Giulianova. Alle ore 16:00 a GIULIANOVA, sede del PD in via G. Di Vittorio, incontro pubblico per fare il punto sul presidio ospedaliero “Maria SS. dello Splendore” di Giulianova. Sono stati invitati: il Presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso, l’Assessore regionale alla Sanità Silvio Paolucci, il Direttore Generale della ASL di Teramo Roberto Fagnano, il Direttore ASR Alfonso Mascitelli, il Direttore regionale Dipartimento per la Salute Angelo Muraglia, il Presidente della Provincia di Teramo Renzo Di Sabatino, il Deputato On. Tommaso Ginoble, il Consigliere regionale Luciano Monticelli

fonte profilo facebook del Governatore Luciano D’Alfonso

Ecco i cartelli preparati al Governatore

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Abruzzo. Aperture musei il 1 maggio

L’AQUILA   – MuNDA – Museo Nazionale d’Abruzzo  

Borgo Rivera tel. 0862.28420 e 3355964661 orario  8.30/19.30. Biglietto 4 € ridotto 2 €.

 

CELANO – Museo d’Arte Sacra della Marsica  

Castello Piccolomini – tel. 0863.792922. orario  8.30/19.30. Biglietto 4 € ridotto 2€

 

SULMONA  – Abbazia di Santo Spirito al Morrone

località Badia Tel 0864.32849 orario 8.30/19.30.Biglietto 4 € ridotto 2 €.

 

CHIETI  –  Museo Archeologico Nazionale d’Abruzzo  Villa Frigerj–

Via G. Costanzi, 2 – Villa comunale – tel. 0871.404392 orario 9.00/20.00;  Biglietto 4 € ridotto 2€

 

CHIETI – Museo Archeologico Nazionale d’Abruzzo   La Civitella

Via G. Pianell –   tel. 0871.63137 orario 9.00/20.00; Biglietto 4 € ridotto 2 €

 

PESCARA – Museo Casa Natale di Gabriele d’Annunzio –

corso Manthonè, 116  – tel.085.60391- orario: 8.30/19.30 Biglietto 4 € ridotto 2 €

 

CASTIGLIONE A CASAURIA -Abbazia san Clemente  

tel. 085.8885162 – 0864.32849 orario  8.30/19.30entrata libera.

 

Le biglietterie chiudono 30 minuti prima

 

Ufficio Stampa

Polo Museale dell’Abruzzo

MuNDA – Museo Nazionale d’Abruzzo

Borgo Rivera – L’Aquila

tel. 0862/28420




Giulianova. Pubblichiamo lo scambio di lettere tra Mastromauro e D’Alfonso

Il governatore scrive al sindaco di Giulianova dando la sua disponibilità
ad un incontro istituzionale in Comune e Mastromauro lo fissa per il 13
maggio.

lettera 28 aprile del sindaco di giulianova al presidente della regione abruzzo

Lettera del 27 aprile del governatore al sindaco di Giulianova

FOTO ARCHIVIO Mastromauro e D'Alfonso
FOTO ARCHIVIO Mastromauro e D’Alfonso

Con una lettera inoltrata al sindaco nella tarda serata di ieri, 27 aprile,
il governatore Luciano D’Alfonso ha ammesso di aver frainteso
l’invito rivoltogli il 20 aprile scorso da Mastromauro e comunque ha
dato la sua disponibilità ad intervenire all’incontro istituzionale
richiestogli per un confronto sull’ospedale costiero di 1° livello.
“Prendo atto di quanto comunicatomi dal governatore peraltro con toni assai
cortesi e non senza un suo personale rammarico per il fraintendimento. Può
capitare. In ogni caso”, dichiara il sindaco, “nel ribadire come possano
esserci a volte vedute divergenti senza però che queste abbiano a
investire il rispetto e la considerazione alla persona, soprattutto
quando si hanno responsabilità pubbliche, ho a mia volta scritto al
presidente D’Alfonso indicando, come lui mi ha chiesto, una data per
l’incontro da tenere in Comune, per il quale, va rammentato, avevo già
chiesto il 21 febbraio la disponibilità avendo cura di allegare il testo
della mozione. Ho proposto quella del 13 maggio prossimo, alle ore 10,
così da avere, come è giusto che sia, un confronto squisitamente
istituzionale sulla proposta dell’ospedale costiero di 1° livello alla
presenza così degli assessori e dei consiglieri comunali di Giulianova
come dei sindaci delle dieci località che, è noto, avevano condiviso la
mozione approvata nel Consiglio comunale tenutosi a Giulianova il 13
febbraio, tornando a riaffermare la loro adesione nel successivo incontro
avutosi sempre a Giulianova l’8 marzo. La richiesta è partita; ora
attendo le decisioni del governatore che ha dato prova di rispetto per le
istituzioni”.




FABRIZIO MORO IN CONCERTO A PESCARA IL 20 GIUGNO. NUOVO SINGOLO IN RADIO.

FABRIZIO MORO

 

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IN CONCERTO A PESCARA IL 30 GIUGNO

 

 – In radio il nuovo singolo “Andiamo” estratto dal disco di inediti “Pace” –

 

 

FABRIZIO MORO sarà in concerto al Teatro D’Annunzio di Pescara il prossimo 30 giugno.

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È in radio da pochi giorni il suo nuovo singolo, “Andiamo”, estratto dal disco di inediti “Pace”.

A proposito del brano, l’artista afferma: Ritmi incalzanti per una corsa a perdifiato sulla strada di un mondo ricco di ostacoli, dove “ogni ferita serve a ricordarci solamente che viviamo”.

 

Intanto, “Portami Via”, singolo sanremese di Fabrizio Moro, primo estratto dall’album, è stato certificato PLATINO (certificazioni diffuse da FIMI / GfK Italia) e il video del brano su Vevo (http://vevo.ly/fsgi58) ha superato 22.000.000 visualizzazioni.

 

Dopo il grandissimo successo del concerto al Fabrique di Milano nel quale ha presentato in anteprima assoluta “Pace”, seguiranno ancora due appuntamenti di anteprima, il 26 (SOLD OUT) e 27 maggio al PalaLottomatica di Roma, prima che l’artista si prepari a far ascoltare a tutta la nazione il suo nuovo disco con il “Pace Live Tour 2017″.

 

RADIO ITALIA è la radio ufficiale del tour.

 

 

 

 

Cantautore, chitarrista e musicista italiano, Fabrizio Moro ha alle spalle una ventennale carriera, cominciata nel 1996, con all’attivo 8 album in studio e la raccolta “Atlantico Live”. Oltre all’edizione appena finita, durante la quale il brano “Portami via” ha ricevuto la “Menzione Premio Lunezia per Sanremo” come miglior testo in gara nella sezione Campioni, Moro ha già partecipato a quattro Festival di Sanremo come cantautore e due come autore: vince nel 2007 tra le Nuove Proposte con “Pensa”, brano con il quale si aggiudica anche il Premio della Critica “Mia Martini” e conquista il podio nel 2008 tra i Campioni con “Eppure mi hai cambiato la vita”. Nel corso degli anni, diversi suoi brani sono stati utilizzati come spot pubblicitari e documentari e come colonne sonore per campagne sociali, serie e programmi TV.

 

Il concerto di Pescara è organizzato da Alhena Entertainment e Ventidieci

Biglietti in vendita su Ticketone e Ciaotickets e nelle prevendite abituali.

Questi i prezzi:

POLTRONISSIME NUMERATE 35,00 € c.d.p.

 

POLTRONA NUMERATA 30,00 € c.d.p.

 

GRADINATA NON NUMERATA 23,00 € c.d.p.

 

Info concerto: 085.9433361; 366.2783418

 

Sito ufficiale Alhena Entertainment: www.alhena.it
Facebook Alhena Entertainment: http://on.fb.me/1OExn6C
Twitter Alhena Entertainment: https://twitter.com/AlhenaLive

www.ventidieci.it     info@ventidieci.it

www.fabriziomoro.net

www.facebook.com/fabriziomoropage/

www.instagram.com/fabriziomoropage/

 




Pescara. Presentazione del volume “Zone di guerra, geografie di sangue. L’Atlante delle stragi naziste e fasciste in Italia (1943-1945)”

 

 

Mercoledì 3 maggio 2017

 

Il 3 maggio sarà presentato a Pescara dalla Fondazione Brigata Maiella e dall’Istituto Abruzzese per la storia della Resistenza e dell’Italia contemporanea il volume “Zone di guerra, geografie di sangue. L’Atlante delle stragi naziste e fasciste in Italia (1943-1945)”.

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Curato da Gianluca Fulvetti e Paolo Pezzino il volume è l’esito di un progetto di ricerca promosso dall’Anpi e dall’Insmli e finanziato dal governo nella Repubblica federale a cui hanno partecipato ben 130 ricercatori su tutto il territorio nazionale tra il 2013 e il 2015.

 

Il libro, pubblicato congiuntamente ad un sito dove sono ricercabili i dati dei singoli episodi stragistici censiti (www.straginazifasciste.it),  mette a disposizione i risultati della ricerca e li interpreta riannodando i fili di una lunga stagione storiografica che ha rilanciato l’attenzione attorno al tema delle uccisioni di civili ad opera di nazisti e fascisti in Italia tra il 1943 e il 1945.

 

Tra i risultati emerge lo stretto intreccio tra violenza e contesto bellico. Seguendo una precisa cronografia i tempi della guerra ai civili e ai partigiani si saldano strettamente con le tre ritirate (al Sud, al Centro e al Nord in coincidenza con il 25 aprile) e con le fasi di stallo delle operazioni e di assestamento del fronte sui grandi tracciati difensivi, la Gustav prima e la Gotica poi. La nostra regione risulta pienamente coinvolta da tale geografia di sangue.

 

Nel corso dell’iniziativa, che si terrà presso dal Sala Convegni della Fondazione Pescarabruzzo a partire dalle ore 17.30, la Fondazione Brigata Maiella e lo Iasric chiamano ad una riflessione comune sugli esiti dell’Atlante (l’intero progetto, il sito, un volume appena uscito).

 

Per gli abruzzesi, il progetto Atlante ha costituito una straordinaria occasione per entrare finalmente nel dibattito nazionale e per far conoscere una serie di eventi tragici a lungo trascurati, ma che hanno visto l’Abruzzo tra le terre più colpite in Italia: oltre 350 episodi e oltre 900 morti inermi accertati aggiornano le nostre conoscenze su stragi e uccisioni in Abruzzo triplicandole rispetto al passato.

 

 

www.fondazionebrigatamaiella.it
085.4219109




Padovano su scomparsa di Giovanni Verzulli: “Pescara perde un Pioniere della sua Marineria”

 

 

 

“Sono addolorato per la scomparsa del mio caro amico Giovanni Verzulli, pioniere della Marineria Pescarese e storico Presidente, Organizzatore, ma soprattutto Anima della Regata dei Gonfaloni.

Un combattente instancabile attaccatissimo alla Città di Pescara e sempre pronto a difendere i diritti della Marineria e del Mare, battagliero per la messa in sicurezza del Porto di Pescara durante le emergenze legate al dragaggio, per i problemi legati alla Marineria quando c’era la guerra nei balcani, per il fenomeno della mucillagine…

Conobbi Giovanni tantissimi anni fa quando lui era di rientro da un viaggio in Australia; quando ero Assessore mi è stato sempre vicino, sempre pronto alla collaborazione ed al dialogo, più volte ci siamo confrontati e le Sue proposte sono sempre state costruttive.

Esprimo le mie più sentite condoglianze alla Famiglia ed a tutta la Marineria”.

 

Pescara, 28 aprile 2017

 

Il Consigliere Riccardo Padovano




Italianostra: Comunicato nella ricorrenza del secondo anniversario dall’abbattimento della Filanda Giammaria

FILANDA GIAMMARIA: DUE ANNI FA IL VERGOGNOSO ABBATTIMENTO

AD OGGI UNA  DELIBERA COMUNALE DI INTENTI PER EVITARNE LA CEMENTIFICAZIONE

NECESSARIA UNA NUOVA INTERLOCUZIONE CON LA REGIONE ABRUZZO

 

DUE ANNI FA, IL 24 APRILE 2015, LA CITTÀ DI PESCARA SI “LIBERAVA” DELLA FILANDA GIAMMARIA,

abbattendo, sotto gli occhi di tantissime associazioni, studiosi, cittadini, gli edifici storici (alcuni anche protetti a fini di conservazione), ultimi segni memoriali di una nobile storia industriale, culturale, di emancipazione femminile della città. Un pezzo di anima pescarese. Come se venisse  cancellato il quartiere dei  pescatori.

Il Comitato Pro-filanda, che da allora continua a lottare per  impedire la colata di cemento prevista nel luogo ad ulteriormente asfissiare i colli pescaresi, deve registrare, a due anni di distanza: – in positivo, l’aggregazione sempre più ampia di associazioni culturali, ambientali e di donne che partecipano alla “resistenza” contro la cancellazione memoriale del luogo, per  farlo divenire centro pubblico di aggregazione sociale e  documentazione storica del lavoro femminile cittadino, recuperando dal degrado anche il protetto “casino di caccia” settecentesco;-  in negativo, la lentezza delle decisioni comunali nel merito. Che vedono, comunque finalmente in positivo, l’approvazione di una delibera di consiglio comunale, in cui si sottoscrive la volontà della maggioranza di evitare la costruzione di quei palazzoni. Pur senza attuare, per ora, la scelta di aree sostitutive …!

Si è pertanto in attesa di ulteriore interlocuzione con la Regione Abruzzo, che confermi quanto si era impegnata a fare per salvare questo luogo dell’anima pescarese, e ci auguriamo avvenga al più presto..

E’ con queste aspettative, quindi, in parte deluse in parte soddisfatte, che iniziamo il terzo anno di lotta e di sensibilizzazione, decisi a difendere, fino all’ultimo, il respiro storico e culturale di questa città, con la determinazione resiliente di chi sa che le radici della memoria sono insostituibili per evitare di essere coinvolti dalle insensatezze dei tempi travolgenti che ci tocca vivere.

E già diamo appuntamento a iniziative pubbliche per il mese di maggio, a cui inviteremo la cittadinanza tutta.

Associazioni aderenti al Comitato:

ITALIA NOSTRA, INU-ABRUZZO E MOLISE, SPI–CGIL e CGIL Territoriale, AMICI DELLA FILANDA, SPAZIO DONNA, F.A.I. Abruzzo, ASSOCIAZIONE MILA DONNAMBIENTE, UDI Pescara, DIPARTIMENTO di ARCHITETTURA-Università D’Annunzio, COMMISSIONE PARI OPPORTUNITA’ del Comune di Pescara, COMITATO “OLTRE IL GAZEBO”- NO FILOVIA, ASSOCIAZIONE “LIBERTÀ E GIUSTIZIA”, ASSOCIAZIONE “VILLE E PALAZZI DANNUNZIANI”, COMITATO ABRUZZESE PAESAGGIO, COMITATO 20.000 m3,  PESCARABICI, CARROZZINE DETERMINATE, STOP AL CEMENTO, ACCADEMIA MUSICALE PESCARESE, A.N.F.E. Delegazione Provinciale di Pescara.

Adesioni personali del mondo accademico, culturale, sindacale, politico:

 

Oriano Notarandrea, Angela Maria Appignani, Antonello De Berardinis, Stefania Sant’Angelo, Anna Teresa Rocchi, Geremia Mancini, Loredana Di Paola, Camillo Chiarieri, Roberto Ettorre, Piero Rovigatti, Lisa Celeste, Isabella Micati, Alessandro Nosenzo, Irida Gjergjy, Walter Caratelli, Giacomo Salario, Ivano Sabatini, Andrea D’Emilio, Caterina Artese, Alessandra Rossi, Stefania Di Labio, Cinzia Rossi, Anna Rita Rossini, Emilia Di Nicola.




Celebrazione 25 aprile a Pescara. Il discorso del Sottosegretario d’Abruzzo Mario Mazzocca.

“Un doveroso saluto a tutti coloro i quali hanno ritenuto importante sottolineare l’importanza dell’odierno evento con la diffusa e qualificata partecipazione. Ringrazio, pertanto, tutti i cittadini che ci hanno voluto onorare della loro presenza, le autorità militari, religiose e civili, i partiti politi ci, l’ANPI e le associazioni combattentistiche e d’arma, i gruppi di volontariato, le associazioni culturali e ricreative e i tanti giovani presenti.
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Alcune considerazioni.
La data del 25 aprile rappresenta un giorno fondamentale per la storia della giovane repubblica italiana. E’ l’anniversario della rivolta armata partigiana e popolare contro le truppe di occupazione naziste tedesche e contro i loro fiancheggiatori fascisti della Repubblica Sociale Italiana. Il 25 aprile 1945 segna il culmine del risveglio della coscienza nazionale e civile italiana impegnata nella riscossa contro gli invasori e come momento di riscatto morale di una importante parte della popolazione italiana dopo il ventennio di dittatura. Alla liberazione dell’Italia dalla dittatura si poté arrivare grazie al sacrificio di tanti giovani, ragazzi e ragazze che, pur appartenendo ad un ampio ed eterogeneo schieramento politico (dai comunisti ai gruppi cattolici, dai socialisti agli azionisti), si chiamavano con un solo nome: partigiani; combatterono (sotto diverse forme) al fianco di molti soldati provenienti da paesi diversi e lontani (dagli USA all’Australia, dall’India alla Nuova Zelanda), tutti accolti come alleati. Non è nostra intenzione fornire una ricostruzione storica dei fatti e dei protagonisti, ma semplicemente contribuire a sfatare una teoria storiografica revisionista che, soprattutto negli ultimi anni, è stata molto di moda: la Resistenza come “guerra civile”. Benché la Resistenza sia stato un fatto coinvolgente per lo più gli italiani delle aree centrali e settentrionali, essa non è stata affatto una guerra di italiani contro italiani, come in Spagna, nel 1936. Il 25 aprile 1945 i partigiani liberano Milano dall’occupazione dei nazisti e dai fascisti. In Europa capitola definitivamente il terzo Reich, di fronte all’avanzata dell’Armata Rossa e degli anglo-americani; il suo duce, Hitler, si suicida nel suo bunker. Più di cinque anni dopo l’invasione tedesca della Polonia, dunque, la guerra mondiale giunge al suo capolinea. L’ultimo atto del fascismo è il tentativo di fuga, prima, e la fucilazione, poi, di Benito Mussolini. Si conclude così, con questo tragico epilogo, un periodo caratterizzato da venti anni di dittatura fascista e da cinque anni di guerra. Questi i fatti che alcuni vorrebbero reinterpretare, eventi storici che taluni provano faticosamente a riscrivere. In realtà si trattò dello scontro tra soldati e combattenti italiani contro gli invasori tedeschi ed i collaboratori repubblichini: i primi, nel rispetto della pluralità politica, combattevano in nome della libertà e della democrazia, i secondi combattevano a fianco delle SS hitleriane sostenitrici della necessità di uno “spazio vitale” per la Germania nazista. La storia della Resistenza non si riscrive. In Italia, ormai da qualche tempo, si ripetono tentativi, tanto goffi quanto pericolosi, tendenti a voler confondere artatamente la memoria collettiva con la memoria condivisa. Memoria collettiva e memoria condivisa, infatti, non sempre sono sinonimi, dal momento che mentre la prima rimanda ad un unico passato, cui nessuno di noi può sottrarsi e che coincide appunto con la nostra storia, la seconda sembra tendere ad un’operazione più o meno forzosa di azzeramento delle identità e di occultamento delle differenze. Il rischio di una memoria condivisa è quello di una smemoratezza patteggiata, con la conseguenza che la richiesta di pacificazione si traduce sempre più in pretesa di parificazione. La costruzione di una storia condivisa per ogni italiano non deve comportare alcuna parificazione, ancorché postuma, fra le ragioni della democrazia e quelle dell’oppressione totalitaria. Anche per questi motivi, la storia della Resistenza non si riscrive. Per quanto accaduto, pertanto, diciamo no a «un improponibile revisionismo». Per quanto accaduto, oggi, 25 Aprile 2017, nel 72° anniversario della Liberazione Nazionale, queste mie scarne parole vogliono essere memoria e testimonianza di una delle più tragiche pagine di storia che il secolo scorso ha fatto ricordare alla nostra nazione e al mondo intero. La seconda guerra mondiale è stata la più devastante quanto a perdite umane e distruzione materiale. Un conflitto che ha coinvolto 61 nazioni, provocato la morte di 55 milioni di persone tra militari e civili. Una guerra di una ferocia senza pari fino all’uso di armi di distruzione di massa mai viste fino allora (bomba atomica), nella quale la popolazione civile fu coinvolta direttamente nei combattimenti, nelle rappresaglie e nei bombardamenti aerei. Come quelli 14, 17 e 20 settembre 1943 qui a Pescara, nei quali rimasero uccise 3.000 persone e fu distrutto o danneggiato l’80% degli edifici della città. Anni in cui il mondo dovette assistere al più terribile dei crimini: la deportazione e lo sterminio di oltre 6 milioni di ebrei e di altri milioni di uomini e donne nei lager nazisti. Ma il coraggio, la forza, la volontà di riscatto e di difesa della nazione italiana dall’oppressione nazi-fascista, spinse tanti uomini, donne e ragazzi di diversa formazione culturale ed ideologica, ad unirsi nel combattere per la libertà e la democrazia. La loro determinazione ci ha regalato una nazione nuova, ha permesso alle generazioni successive di vivere nella pace e nel progresso, ha riunificato l’Italia e gettato le basi per lo sviluppo della convivenza civile rappresentata dai valori fondamentali iscritti nella Carta Costituzionale. Ma dobbiamo ricordare che la nostra libertà è nata dal sacrificio umano di tanti partigiani, di tanti soldati, ufficiali e semplici cittadini accomunati da un unico obiettivo: ridare dignità, libertà e democrazia all’Italia. La Resistenza ha dovuto pagare un tributo di sangue altissimo. Il ricordo e il doveroso rispetto umano per gli italiani che combatterono e morirono avendo scelto idealmente e in buona fede di rimanere dall’altra parte non può però far sottacere la verità e la sostanziale differenza tra le due scelte: questi ultimi scelsero di difendere fino all’estremo un regime interno oppressivo, dittatoriale e connivente con le efferatezze degli occupanti nazisti, gli altri avevano scelto di combattere per la libertà, la democrazia e la pace. La riconciliazione nazionale non può passare attraverso il disconoscimento della verità e l’annullamento delle differenze di scelte! Ed è da questa memoria che deve nascere l’impegno di tutti, a non abbassare mai la guardia verso ogni forma di oppressione, di barbarie, di distruzione umana che purtroppo ancora oggi affliggono questa nostra umanità. La testimonianza odierna deve ribadire il netto rifiuto verso tutto ciò che è sopraffazione, verso ciò che è contro la dignità umana e la civile convivenza. Ma oggi è anche la giornata della testimonianza della volontà comune degli italiani di continuare a riconoscersi nei valori fondamentali della Costituzione che ha garantito decenni di convivenza democratica e civile, attraverso la consapevolezza che la libertà, la democrazia e la pace si possono coltivare solo con la condivisione dei grandi principi che ispirarono i nostri padri costituenti e che riunirono uomini pur radicati in forti contrapposizioni ideali e ideologiche. Il ricordo dei martiri della ‘Palombaro’. In ultimo, ma non da ultimo, ritengo doveroso ricordare i trucidati da nazi-fascisti nel periodo di occupazione tedesca intercorrente fra i mesi di settembre 1943 e giugno 1944, sottolineando ora ed esplicitamente l’alta valenza del loro estremo sacrificio. Per tutti loro valga il mio pensiero a ciò che accadde qui a Pescara l’11 febbraio 1944, ai 9 partigiani della banda “Palombaro” fucilati da paracadutisti tedeschi nei pressi della pineta di Pescara. Catturati a Chieti dai fascisti repubblicani di Mario Fioresi, furono rinchiusi, torturati e consegnati ai tedeschi che, dopo un veloce processo-farsa, ne decretarono la condanna a morte: Pietro Cappelletti, Nicola Cavorso, Aldo e Alfredo Grifone, Massimo Beniamino Di Matteo, Raffaele Di Natale, Stelio Falasca, Aldo Sebastiani e Vittorio Mannelli pagarono, così, con la vita il desiderio di libertà che li aveva portati a combattere a Palombaro, a pochi chilometri dal fronte, in nome di un futuro ancora da scrivere. Ricordarli, come oggi abbiamo fatto e come abbiamo l’obbligo di fare in ogni occasione, farà sì che il loro martirio non venga tradito ma anzi possa servire di monito e di insegnamento soprattutto per le attuali e future giovani generazioni.

Viva la Repubblica Italiana, Democratica e Costituzionale! In uno, Viva l’Italia!”

Mario Mazzocca, Sottosegretario alla Presidenza d’Abruzzo