25 APRILE, ANPI: MOBILITAZIONE IN PIAZZA A PESCARA “E’ festa degli italiani, per una vera Liberazione di tutti”

Il 25 Aprile è una data fondativa per la storia del nostro paese: è la festa di tutte le italiane e gli italiani.

Da quel giorno l’Italia liberata dall’occupazione Nazi-Fascista ha potuto scrivere una pagina nuova fatta di democrazia libertà e partecipazione.

L’ANPI e la storia della resistenza e dei tanti partigiani morti per la libertà sono per noi i mattoni su cui si fonda la repubblica Italiana.

Ancora oggi l’ANPI è in prima linea nella custodia e nell’attuazione dei valori della Costituzione, quindi della democrazia, e nella promozione della memoria di quella grande stagione di conquista della libertà che fu la Resistenza.

Per questo crediamo che serva una grande mobilitazione e invitiamo tutte e tutti a essere il 25 Aprile alle 10.30 a Pescara in piazza Garibaldi a festeggiare e difendere i valori che a tutt’oggi crediamo vadano rivendicati e difesi.

#25AprileOgniGiorno  #LastoriaSiamoNoi #PartigianiDellaDemocrazia

Anpi
Sinistra Italiana Pescara
Cgil Pescara
Fiom Pescara
Art. 1 Pescara Forum Acqua Pubblica




Il Nastro d’Argento a Teramo Carmine Amoroso e il suo documentario “Porno & Libertà” al Cinema Smeraldo mercoledì 26 aprile

Il Nastro d’Argento a Teramo
Carmine Amoroso e il suo documentario “Porno & Libertà”
al Cinema Smeraldo mercoledì 26 aprile
Il regista e sceneggiatore Carmine Amoroso, abruzzese di Lanciano, sarà a Teramo con il suo film
documentario Porno & Libertà mercoledì 26 aprile, ospite del Cinema Smeraldo e della sua rassegna
d’essai Alternativa Cinema. Proiezioni alle ore 18 e alle ore 21. Il regista sarà presente alla proiezione
delle ore 21. Biglietto € 5, info: 0861415778, www.smeraldocinema.it.
Porno & Libertà ha vinto il Nastro d’Argento 2017 nella categoria “Cinema del reale” riservata ai
migliori documentari. Il prestigioso riconoscimento viene assegnato dal 1946 dal Sindacato nazionale
giornalisti cinematografici italiani (Sngci), attualmente presieduto da Laura Delli Colli.
Porno & Libertà – Porn to be free, vietato ai minori di 14 anni, è un film coraggioso e dirompente che
racconta, attraverso immagini di repertorio, spezzoni di film pornografici, interviste a testimoni e
protagonisti, la stagione della rivoluzione a luci rosse contro la censura e il comune senso del pudore,
avvenuta soprattutto nel cinema, ma anche a teatro, negli happening (il raduno al Parco Lambro e il
Festival dei poeti a Castelporziano), nei fumetti e in altre forme espressive. Una rivoluzione contro il
perbenismo, contestualizzata dal film di Amoroso nei movimenti di liberazione sessuale e nella
controcultura degli anni Settanta.
«Non avevamo quasi mai visto parlarsi materiali di repertorio del Movimento di quegli anni e spezzoni
di film pornografici, ma è l’idea più sorprendente di questo lavoro» ha scritto Alberto Piccinini sul
Venerdì di Repubblica.
Con il taglio dell’inchiesta, il racconto di Porno & Libertà si snoda attraverso le parole di letterati,
intellettuali, pornografi, pornostar, filosofi, femministe. L’ex pornodiva Ilona Staller/Cicciolina e il suo
mèntore Riccardo Schicchi (morto nel 2012 poco prima di questa intervista), il pioniere del porno al
cinema Lasse Braun (pseudonimo dell’italiano Alberto Ferro), la prima regista hard Giuliana Gamba, lo
statista Marco Pannella, che candidò Ilona Staller al Parlamento, il disegnatore Vincenzo Sparagna
(matita della rivista Frigidaire), il regista Bernardo Bertolucci, Judith Malina del Living Theatre, il critico
Marco Giusti, la scrittrice Lidia Ravera, autrice del romanzo Porci con le ali, e agitatori culturali come
Helena Velena, Porpora Marcasciano e tanti altri.
Il documentario, prodotto da ZutFilm e finanziato in rete, è stato presentato per la prima volta al
pubblico nel giugno 2016 al Biografilm Festival di Bologna e da allora è stato proiettato in molti festival
e rassegne in Italia e all’estero.
Carmine Amoroso, docente nel Centro sperimentale di cinematografia, è regista e sceneggiatore dei
lungometraggi di finzione Come mi vuoi (1996, con Vincent Cassel e Monica Bellucci) e Cover Boy
(2007), e autore della commedia teatrale Parenti serpenti, da cui poi l’autore sviluppò il soggetto e la
sceneggiatura dell’omonimo film di culto girato da Mario Monicelli a Sulmona. In questa stagione
teatrale la commedia è tornata con successo sui palcoscenici italiani, con Lello Arena nel ruolo che al
cinema fu di Paolo Panelli.
Scheda film
“Porno & Libertà – Porn to be free”
Regia, soggetto e sceneggiatura: Carmine Amoroso Fotografia: Paolo Ferrari Montaggio: Luca Manes,
Fabio Nunziata Musiche: Fabrizio Fornaci Con: Riccardo Schicchi, Judith Malina, Lasse Braun, Giuliana
Gamba, Marco Pannella, Giampiero Mughini, Helena Velena, Ilona Staller, Porpora Marcasciano, Lidia
Ravera, Marco Giusti, Achille Bonito Oliva, Francesco Coniglio, Vincenzo Sparagna Nazione: Italia Anno:
2016 Durata: 78′.
Carmine Amoroso: «Stiamo vivendo in un’epoca di neo puritanesimo ed è per questo che mi premeva
raccontare la storia incredibile e poco conosciuta di un gruppo di provocatori che negli anni Settanta
hanno condiviso con coraggio una visione della pornografia come espressione politica. Che per primi
hanno capito il senso liberatorio della pornografia e la sua potenzialità come elemento di rottura delle
convenzioni. Che attraverso la pornografia hanno lottato per la nostra libertà sessuale e contro la
censura. Persone che credevano negli eccessi come mezzo per raggiungere una dimensione più
profonda. Rivoluzionari e sognatori, rimossi e condannati dalla società e dalla cultura ufficiale. Sono
convinto che la pornografia, oggi più che mai, vada difesa dagli oscurantismi politici e religiosi e meriti
un’analisi approfondita per il suo ruolo e significato sociale nella cultura contemporanea. Censurato fin
dall’inizio e prodotto in modo del tutto indipendente anche attraverso una campagna di crowdfunding,
il film è stato girato in più formati, dalla Canon C300 all’iPhone, con decine e decine di interviste e con
l’utilizzo di un ricchissimo materiale inedito di repertorio, spaziando fra le epoche e le diverse
tecnologie: 35mm, Super8 privati, amatoriali, centinaia di foto e materiali sonori. Il film è frutto di oltre
tre anni e mezzo di lavoro e di ricerca».

Porno & Libertà_Ilona Staller e Riccardo Schicchi_ph Archivio Riccardo Schicchi Porno e libertà_1 Porno e libertà_2 Porno e libertà_loc




GLI INFERMIERI CONTESTANO L’ATTO AZIENDALE: “NOI, DISCRIMINATI DALLA ASL DI PESCARA”

 
 
Gli infermieri del collegio IPASVI di Pescara contestano la bozza dell’atto aziendale presentata dalla Asl di Pescara il 19 aprile scorso. Il documento è considerato fortemente dequalificante, penalizzante e discriminatorio nei confronti dei professionisti sanitari e non in linea con le disposizioni emanate dalla Regione Abruzzo (Decreto di Giunta Regionale numero 78 del 2017).
In una lettera inviata ieri al direttore generale della Asl di Pescara Armando Mancini, al direttore sanitario della Asl di Pescara Valterio Fortunato, al direttore amministrativo della Asl di Pescara Paolo Zappalà e, per conoscenza, all’assessore alla Sanità della Regione Abruzzo Silvio Paolucci, il consiglio direttivo del collegio IPASVI di Pescara chiede la modifica immediata dell’atto aziendale e che il nuovo documento si allinei alle linee d’indirizzo regionali, come già avviene nella Asl di Chieti, Teramo e l’Aquila.
“Siamo stupiti – si legge nella lettera firmata dal presidente del collegio IPASVI di Pescara Irene Rosini – del fatto che per le professioni sanitarie non siano state rispettate le linee d’indirizzo emanate dalla Regione Abruzzo nel DGR 78/2017. La bozza presentata dalla Asl di Pescara si discosta palesemente dalle linee d’indirizzo della DGR 78/2017 non solo perché non viene prevista l’Unità Operativa Complessa e relativo direttore del Servizio infermieristico ed Ostetrico aziendale, ma anche perché, e conseguentemente, i servizi e i relativi dirigenti indicati nelle “Nuove linee guida per la redazione degli atti aziendali” vengono fatti confluire in una Unità Operativa Semplice Dipartimentale”.
Nel documento “Nuove linee guida per la redazione degli atti aziendali” è stata illustrata la nuova struttura organizzativa che prevede, allo scopo di valorizzare tutte le professioni sanitarie, l’introduzione del dipartimento funzionale regionale delle professioni sanitarie. Il modello organizzativo sperimentale, di nuova introduzione, prevede in ogni Asl quattro diverse unità operative: il Servizio Infermieristico ed Ostetrico con a capo un dirigente di Unità Operativa Complessa, il Servizio Tecnico-Sanitario con a capo un dirigente, il Servizio Tecnico-Riabilitativo con a capo un dirigente e il Servizio delle professioni tecniche della Prevenzione con a capo un dirigente. Un’impostazione che riconosce il ruolo di primo piano ricoperto dall’infermiere, descrivendone le responsabilità e il campo d’azione, ma che tuttavia non è stata rispettata nella bozza dell’atto aziendale redatta dalla Asl di Pescara. Il documento presentato, infatti, non tiene conto dell’evoluzione normativa e delle criticità dei percorsi clinico-assistenziali, la cui sostenibilità impone il coinvolgimento di tutte le risorse professionali presenti nell’azienda sanitaria.
“Il Consiglio direttivo del Collegio IPASVI di Pescara – si legge ancora nella lettera firmata da Irene Rosini – reputa fortemente penalizzante e discriminatoria tale impostazione. Penalizzante perché mortifica il maggiore insieme di professionisti sanitari operanti nell’azienda e discriminante perché le Asl di Chieti, Teramo e l’Aquila hanno correttamente rispettato le indicazioni regionali”.
Per queste ragioni il collegio IPASVI di Pescara comunica che ha già coinvolto tutte le organizzazioni sindacali e l’assessore alla Sanità Silvio Paolucci.



UN DEFIBRILLATORE IN AIUTO DEGLI SPORTIVI Progetto “Sport nel Cuore”, gli infermieri del nucleo Cives di Pescara donano il macchinario salvavita all’Asd Cantera Adriatica

 
PESCARA. Tutelare la sicurezza degli sportivi, dilettanti e professionisti, attraverso la conoscenza delle manovre di primo soccorso e l’utilizzo del defibrillatore, perché solo in questo modo è possibile salvare vite umane. L’arresto cardiaco improvviso rappresenta un fenomeno che ogni anno in Italia colpisce più di mille giovani sotto i 35 anni di età. Per questa ragione l’associazione di infermieri volontari CIVES di Pescara ha ideato un progetto di educazione sanitaria, realizzato grazie al finanziamento del CSV di Pescara e al supporto dell’IPASVI di PescaraIMG-20170423-WA0012
Con la donazione di un defibrillatore agli allievi della società sportiva A.S.D. Cantera Adriatica di Pescara, nell’ambito del progetto denominato “Sport nel Cuore”, si conclude un percorso formativo iniziato lo scorso mese. Oggi, lunedì 24 aprile alle ore 18, nella sala convegni della clinica Pierangeli, gli infermieri del nucleo Cives di Pescara, presieduto da Elisa Di Tullio, consegnano alla società sportiva il macchinario salvavita indispensabile per intervenire in caso di emergenza e contenere così il fenomeno dell’arresto cardiaco durante la pratica sportiva. Lo scorso mese gli infermieri volontari hanno organizzato dei corsi ad hoc, rivolti ai ragazzi iscritti all’associazione sportiva dilettantistica, ai membri societari e agli allenatori della scuola calcio, insegnando loro le manovre Bls-D di sostegno di base alle funzioni vitali e le pratiche di primo soccorso. Successivamente il nucleo Cives, grazie al finanziamento del CSV di Pescara, ha acquistato un defibrillatore semiautomatico da donare all’associazione sportiva Cantera Adriatica, come previsto dal decreto ministeriale del 24 aprile 2013 intitolato “Disciplina della certificazione e dell’attività sportiva non agonistica e amatoriale e linee guida sulla dotazione e l’utilizzo di defibrillatori semiautomatici e di eventuali dispositivi salvavita” e secondo quanto disposto dal decreto successivo dell’11 gennaio 2016.
In base alle ultime statistiche, la morte cardiaca improvvisa colpisce ogni anno in Italia più di mille giovani sotto i 35 anni. L’arresto cardiorespiratorio si manifesta dopo circa un’ora dall’insorgere dei sintomi prodromici (cardiopalmo, tachicardia, dispnea, astenia). Nell’85% dei casi è provocato da un’aritmia maligna, che se non viene trattata tempestivamente con le manovre di rianimazione cardiopolmonare e defibrillazione elettrica porta nel 98% dei casi alla morte. La defibrillazione elettrica è l’unico mezzo a disposizione per intervenire. Ma per essere efficace deve essere effettuata entro 4-6 minuti dall’insorgere dei sintomi, perché dopo 10 minuti trascorsi senza un soccorso adeguato le possibilità di sopravvivere sono nulle. Questo fenomeno investe tantissimo lo sport. Da uno studio condotto sugli sportivi deceduti in Italia, infatti, è emerso che l’arresto cardiaco ha colpito prevalentemente gli uomini, dall’adolescenza in poi, con un’età media di 35 anni. Il 25% dei morti sono atleti tesserati nelle varie federazioni sportive, già sottoposti ad accertamento medico per il rilascio dell’idoneità. Nessuna delle vittime è stata defibrillata entro dieci minuti e in nessuno dei luoghi in cui si sono verificati gli arresti cardiaci era presente un defibrillatore.



Pescara. MEDAGLIA D’ORO VALORE CIVILE A POPOLO ABRUZZESE, ANPI: “GRAVISSIMA EQUIPARAZIONE VITTIME-CARNEFICI” ‘Motivazioni insufficienti, no a banalizzazione Resistenza’

 

Pescara, 23 aprile. Il Comitato Provinciale dell’ANPI “Ettore Troilo” ritiene che, se non diversamente motivata, la proposta di assegnare una medaglia d’oro al Valore Civile al Popolo abruzzese per le sofferenze patite durante la seconda guerra mondiale, pur lodevole nelle intenzioni, rischia di mettere sullo stesso piano gli Abruzzesi che hanno patito e combattuto il nazifascismo con coloro che invece il nazifascismo lo hanno appoggiato e che per esso si sono adoperati, stabilendo in tal modo una insopportabile equiparazione tra vittime e carnefici: ne deriverebbe uno svilimento ed una banalizzazione della complessità delle vicende belliche e della Resistenza, intesa in ogni sua forma, che non è in alcun modo accettabile.

È vero che siamo nel campo delle vicende civili e non militari e che le valutazioni esulano da considerazioni di ordine bellico, ma il riconoscimento di un valore è un atto complessivo, generale, che deve fare i conti con la Storia senza forme di revisionismo.

Le vicende che vanno dal settembre ’43 al giugno ’44 non possono essere liquidate con un riconoscimento al Valore Civile generico e generalizzato, utile esclusivamente all’affermazione di una “abruzzesità” spendibile per fini che nulla hanno a che fare con la Storia.

Le distruzioni e le sofferenze causate dalla presenza nella nostra regione della Linea Gustav individuano chiare e precise responsabilità in capo agli occupanti nazisti ed ai loro alleati fascisti, che erano anche abruzzesi: a loro vanno addebitate le fucilazioni di patrioti a Bussi e Pescara; a loro va attribuita l’uccisione di quasi 1000 civili inermi nella Regione; a loro bisogna rimandare per la deportazione dai territori abruzzesi di centinaia di ebrei ed oppositori politici; ed è loro la responsabilità della morte di circa 50.000 militari italiani internati nei campi di concentramento tedeschi per non aver voluto aderire alla repubblica fascista.

Una generica intestazione della Medaglia d’Oro al Valore Civile al Popolo abruzzese, senza alcun distinguo, farebbe torto a chi effettivamente in quei giorni tragici si adoperò per la rinascita della Patria, svuotando la Storia dei suoi contenuti essenziali: abbiamo sempre sostenuto che, al di là dell’umana pietà, i morti in guerra non sono tutti uguali, perché le motivazioni che spinsero a combattere, resistere e morire erano non diverse, ma opposte. Per questo motivo bisogna riconoscere con chiarezza che l’opposizione al nazismo ed al fascismo fu un atto politico, ed è altresì necessario, per questo stesso motivo e al di fuori di ogni forma di revisionismo, distinguere con chiarezza chi combatté per un mondo diverso e migliore da chi abbracciò le ideologie basate sul predominio razziale e sul pensiero unico. Ad ognuno le sue responsabilità.

Il Comitato Provinciale dell’ANPI “Ettore Troilo”, conoscendo e riconoscendo il contributo di una parte importante delle genti d’Abruzzo, la nostra parte migliore, alla liberazione della Regione e dell’Italia dal nazifascismo, è dunque favorevole all’attribuzione della medaglia d’oro; ritiene, tuttavia, che essa debba essere assegnata esclusivamente quelle donne e a quegli uomini d’Abruzzo che decisero di opporsi alla barbarie nazifascista, individuando nella Resistenza, in ogni sua forma, lo strumento per il raggiungimento della nostra libertà.




Giulianova. MAS: aperitivo al Museo per la presentazione del libro di Pasquale Del Cimmuto Il Vero e il Sentimento. Abruzzo e Abruzzesi nella pittura dell’Ottocento.

Domenica 30 aprile 2017, alle ore 11.00 il Museo d’Arte dello Splendore  di Giulianova organizza un Aperitivo al Museo per la presentazione del libro di Pasquale Del Cimmuto Il Vero e il Sentimento. Abruzzo e Abruzzesi nella pittura dell’Ottocento.

aperitivo al museo invito fronte

Il volume, bello ed elegante, edito da Artificio Edizioni, raccoglie in 196 pagine notizie approfondite di novantatrè artisti abruzzesi dell’Ottocento corredate da una documentazione fotografica di oltre duecento immagini, alcune delle quali inedite.

L’appuntamento sarà anche ghiotta occasione per vedere il nuovo allestimento della collezione comunale Vincenzo Bindi, con una sala tutta dedicata agli artisti abruzzesi dell’Ottocento.

aperitivo al museo invito retro

Alla presentazione interverranno oltre all’autore del libro, lo studioso e collezionista Pasquale Del Cimmuto, Sirio Pomante, direttore tecnico scientifico del sistema museale giuliese che rivelerà dei particolari della corrispondenza anche privata tra Bindi e gli artisti suoi amici e Marialuisa De Santis, direttrice del Museo d’Arte dello Splendore che parlerà, attraverso un percorso fatto di immagini, della famiglia Celommi, da Pasquale a Riccardo.

A moderare l’incontro sarà Federica De Lucia, conservatrice del Museo d’Arte dello Splendore.

Al termine, aperitivo nel giardino del convento.




Abruzzo. Aperture straordinarie dei musei per il ponte del 25 aprile

APERTURE E ORARI PONTE DEL 25 APRILE
Il Polo Museale dell’Abruzzo , diretto da Lucia Arbace, per il ponte del 25 aprile, osserverà nei propri siti le aperture straordinarie, come di seguito indicato

L’AQUILA – MuNDA – Museo Nazionale d’Abruzzo – APERTO SIA LUNEDI’ 24 CHE MARTEDI’ 25
Borgo Rivera tel. 0862.28420 e 3355964661 orario 8.30/19.30. Biglietto 4 € ridotto 2 €.

CELANO – Museo d’Arte Sacra della Marsica – APERTO SIA LUNEDI’ 24 CHE MARTEDI’ 25
Castello Piccolomini – tel. 0863.792922. orario 9.00/19.00. Biglietto 4 € ridotto 2€

SULMONA – Abbazia di Santo Spirito al Morrone – APERTO SOLO MARTEDI’ 25 APRILE
località Badia Tel 0864.32849 orario 8.30/19.30. Biglietto 4 € ridotto 2 €.

CHIETI – Museo Archeologico Nazionale d’Abruzzo Villa Frigerj– APERTO SIA LUNEDI’ 24 CHE MARTEDI’ 25 Via G. Costanzi, 2 – Villa comunale – tel. 0871.404392 orario 9.00/20.00; Biglietto 4 € ridotto 2€

CHIETI – Museo Archeologico Nazionale d’Abruzzo La Civitella – APERTO SIA LUNEDI’ 24 CHE MARTEDI’ 25 Via G. Pianell –. tel. 0871.63137 orario 9.00/20.00; Biglietto 4 € ridotto 2 €

PESCARA – Museo Casa Natale di Gabriele d’Annunzio – APERTO SIA LUNEDI’ 24 CHE MARTEDI’ 25
corso Manthonè, 116 – tel.085.60391- orario: 8.30/19.30 Biglietto 4 € ridotto 2 €

CASTIGLIONE A CASAURIA -Abbazia san Clemente APERTO SOLO MARTEDI’ 25 APRILE tel. 085.8885162 – 0864.32849 orario 9.00 / 13.30 entrata libera.

Polo Museale dell’Abruzzo sede dell’Aquila – MuNDA Museo Nazionale d’Abruzzo, Borgo Rivera, tel. 0862.28420 e mail pm-abr@beniculturali.it; ufficio stampa e-mail:munda.ufficiostampa@beniculturali.it




28 aprile, a FARINDOLA il road show per la giornata mondiale della SICUREZZA – INVITO

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28 aprile: a Farindola il roadshow di Italia Loves Sicurezza per la giornata mondiale ILO della salute e sicurezza sui posti di lavoro

 

Evento promosso da Confindustria Chieti Pescara INSIEME E’ UN POSTO BELLISSIMO che si terrà a Farindola, presso la sede del Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga – venerdì 28 aprile 2017 dalle 10.30 alle 13.00.

 

Una mattinata all’insegna del confronto e della formazione dove i protagonisti saranno le nuove generazioni.

 

In tanti abbiamo voluto questo ambizioso progetto che si inserisce nell’ambito di Italia loves Sicurezza 2017, un’iniziativa della Fondazione LHS e di Confindustria Chieti Pescara in Abruzzo, per celebrare la Giornata mondiale della Salute e della Sicurezza sui luoghi di Lavoro.

 

Lo scopo è di diffondere ogni forma di miglioramento culturale attraverso un progetto semplice che migliori la vita quotidiana ed abbatta definitivamente gli incidenti nei luoghi in cui lavoriamo o prestiamo la nostra opera.

Farindola ce ne darà un esempio potente e tangibile. Vogliamo e dobbiamo sostenere ogni “movimento virale” che abbia come obiettivo il ritorno dei valori della vita partendo proprio dal rispetto della vita stessa, utilizzando come strumento i valori della nostra cultura. Cammineremo verso il futuro portando con noi la sincerità, il coraggio, il cambiamento, la passione, l’innovazione, la comunicazione, la condivisione e la cultura della prevenzione.

Il programma prevede:

h. 10.30 registrazione partecipanti
Modera
FILIPPO DE MARCO, esperto sicurezza EUROSERVIZI

h. 11.00 Benvenuto:
ILARIO LACCHETTA, Sindaco di Farindola
SILVANO PAGLIUCA, Vice Presidente Confindustria Chieti Pescara

h. 11.15 I ragazzi della II Media di Farindola presentano:
“INSIEME” È UN POSTO BELLISSIMO
con SABATINO DE SANCTIS Co-founder di Italia Loves Sicurezza

h. 12.00 Intervento istituzionale
DOMENICO NOVIELLO, Responsabile Rapporti con Organismi Associativi di Eni

h. 12.10 La sicurezza in Abruzzo:
NICOLA NEGRI, Direttore Regionale INAIL
Confindustria, strategia sicurezza:
LUIGI DI GIOSAFFATTE,
Direttore Generale Confindustria Chieti Pescara

h. 12.30 Testimonianza:
On. MARIA AMATO, primario radiologo,
membro della Commissione Affari Sociali e Sanità della Camera dei Deputati

h 12.45 Un altro modo di raccontare la sicurezza: NDUCCIO

h 13.00 Chiusura lavori:
ILARIO LACCHETTA, Sindaco di Farindola




La conferenza stampa indetta dal Coordinamento di Democrazia Costituzionale Abruzzo

Si è svolta ieri a Pescara, presso la libreria Moroni a partire dalle ore 12,00 la prevista conferenza stampa indetta dal Coordinamento di Democrazia Costituzionale Abruzzo per la presentazione e il lancio della Proposta di legge regionale di Iniziativa Popolare per istituire anche in Abruzzo, come in altre regioni italiane (Toscana, Umbria, Emilia Romagna e altre), strumenti di partecipazione popolare alla programmazione e alle politiche regionali e locali.

Oltre ai dirigenti del Coordinamento regionale CDC e dell’Associazione Demos, ai rappresentanti di varie realtà già presenti in Abruzzo (comitati di quartiere, comitati cittadini, esperti della materia) hanno presenziato l’On. Gianni Melilla, Tommaso Di Febo, Stefano Ciccantelli, Corrado Di Sante, Francesco D’Agresta ed altri dirigenti dei partiti che hanno manifestato il loro interessamento e la loro adesione. Particolarmente importante è stata l’adesione al progetto di alcuni sindaci, come Francesco Mastromauro (Sindaco di Giulianova) e Gianni Di Centa (Sindaco di Montorio), già da tempo espressa e  manifestata. Essi hanno più volte dichiarato il loro impegno fattivo per la sua realizzazione.

Dopo l’illustrazione del progetto da parte del referente regionale del CDC che ne ha evidenziato gli aspetti innovativi fondamentali (istituzione del dibattito pubblico come procedimento deliberativo popolare obbligatorio e preordinato a tutti i procedimenti autorizzatori relativi alle opere pubbliche e private di un valore superiore ai 50 milioni di euro; Sostegno regionale ai processi partecipativi locali promossi dai cittadini e/o dagli enti locali o proposti dalle istituzioni scolastiche e universitarie, istituzione del Garante regionale per la promozione della partecipazione ed altri), il CDC ha tracciato il quadro delle iniziative prossime e future. Esse consistono essenzialmente nell’avvio immediato di una serie di assemblee e conferenze illustrative nei territori delle quattro province. L’attività di divulgazione e di mobilitazione sulla proposta di legge, suscettibile di essere modificata ed integrata, si concluderà con il deposito del progetto presso la Regione Abruzzo nel mese di settembre 2017 per avviare subito dopo la raccolta delle firme per la presentazione della proposta di legge di iniziativa popolare.

Come è noto, l’iniziativa di legge regionale appartiene anche ad almeno 5 consigli comunali abruzzesi o ai gruppi politici regionali. In tal senso, il CDC ha già da subito dichiarato la propria disponibilità a discutere nel merito anche l’eventuale possibilità di affiancare con la raccolta delle firme l’eventuale iniziativa dei comuni e/o dei consiglieri regionali.

Pescara 22 aprile 2017

il Coordinamento di Democrazia Costituzionale—ABRUZZO

 




WWF: A 47 ANNI DAL PRIMO EARTH DAY FONDAMENTALE ACCELLERARE INVERSIONE DI ROTTA

 

 

L’editoriale del WWF per la Giornata della Terra

 

“DALLA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE AD OGGI I CAMBIAMENTI PRODOTTI DALLE ATTIVITA’ UMANE SONO EQUIVALENTI A QUELLI CHE LE GRANDI FORZE DELLA NATURA HANNO CAUSATO IN 4,6 MLD DI ANNI”

 

A 47 anni dal primo Earth Day la situazione ambientale del Pianeta è andata purtroppo peggiorando, anche se non manca la speranza di riuscire a invertire la rotta. Per il lasso di tempo che va dalla rivoluzione industriale ad oggi la comunità scientifica ha proposto un nuovo periodo geologico definito Antropocene, proprio perché gli effetti delle attività umane sul nostro pianeta sono ritenuti equivalenti a quelli che le grandi forze della natura hanno causato nell’arco dei 4,6 miliardi di anni di vita della Terra.

Autorevoli studiosi delle scienze dei cambiamenti globali (Global Changes) hanno elaborato l’equazione dell’Antropocene, che certifica come, allo stato attuale, l’intervento umano causa complessivamente effetti nei cambiamenti del sistema Terra profondi e superiori a quelli dovuti alle forze di origine astronomica (ad esempio, irradiazione solare, caduta di meteoriti ecc.), geofisica (ad esempio, movimenti delle placche, terremoti, vulcani ecc.) e interna allo stesso sistema (ad esempio, ciclo del carbonio, interazioni interne alla sfera della vita, la biosfera ecc.).

I migliori studi scientifici disponibili documentano quanto la pressione sul Pianeta sia ormai a una soglia di saturazione: è sempre più chiaro che non si possono oltrepassare i cosiddetti confini planetari (Planetary Boundaries). Oltrepassare questi limiti comporterebbe il passaggio di punti critici, cioè quegli effetti soglia superati i quali diventa realmente difficile per l’ampia comunità umana (oggi costituita da 7.4 miliardi di abitanti che si avviano ad essere 9.7 nel 2050 come documentano le Nazioni Unite) riuscire a gestirne le conseguenze.

Abbiamo già sorpassato i confini planetari relativi al cambiamento climatico, alla perdita della biodiversità, alla modificazione dei grandi cicli degli elementi chimici, come l’azoto e il fosforo, e alla trasformazione dei suoli e siamo in situazioni critiche per altri ambiti, come, ad esempio, l’utilizzo dell’acqua e l’acidificazione degli oceani. La conoscenza scientifica ci sta indicando significativi confini che sarebbe pura follia non rispettare. Non è un caso che l’ultimo numero della prestigiosa rivista scientifica “Science” sia dedicato proprio allo stato della natura sulla Terra e che la grande organizzazione scientifica che edita la rivista (l’American Association for the Advancement of Science, AAAS) è tra i patrocinatori della marcia per la scienza che da Washington ha contaminato tutto il mondo. Tutte le ricerche scientifiche ci dicono che senza che una natura sana e vitale non può esserci né sviluppo né benessere per l’umanità. Non solo la politica e l’economia devono riconoscere questo assunto ma le contabilità economiche non possono non dipendere da quelle ecologiche.

Per il WWF è fondamentale accelerare l’inversione di rotta che l’umanità deve avviare per perseguire la sostenibilità del proprio sviluppo, senza temporeggiare ulteriormente: è perciò cruciale che attuare subito l’Accordo di Parigi sul cambiamento climatico e dare concretezza ai 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile presenti nell’Agenda 2030, approvata da tutti i paesi del mondo. La sfida che abbiamo di fronte è senza dubbio epocale ma dobbiamo imparare a vivere in quello Spazio Operativo Sicuro (SOS) indicato dagli scienziati che si occupano di sostenibilità globale.

 

 Roma, 22 aprile 2017