GIORNATE FAI DI PRIMAVERA 2017 Grande successo di pubblico per la 25ª EDIZIONE

 

 

 

 

 

 

 

 

Vero bagno di folla per l’apertura straordinaria di 51 siti in 19 località d’Abruzzo.

 

Le Giornate FAI di Primavera si confermano vero e proprio volano per la riscoperta dei tesori del territorio abruzzese, confermando anche per questa venticinquesima edizione lo straordinario e sempre crescente interesse che le proposte delle Delegazioni di Pescara, l’Aquila, Chieti, Teramo, Lanciano e Vasto riescono a calamitare con le loro iniziative. Un vero e proprio bagno di folla, complice anche la bella giornata primaverile, registrato su tutta la regione: alla fine saranno più di 17.000 i partecipanti, tanti giovani arrivati anche dalle regioni limitrofe.

 

La provincia dell’Aquila si conferma leader di presenze, con circa 6500 persone che si sono lasciate incantare dagli scorci di Aielli, Assergi, Avezzano, Barisciano, Celano, Corfinio, L’Aquila, Luco dei Marsi (sito archelogico Anxa-Angitia), Poggio Picenze, Scanno, Tornimparte (San Panfilo) e Vittorito.

Meta più gettonata è stata, con quasi 1000 visitatori, il suggestivo Castello di Celano,  tantissime le prenotazioni arrivate anche per il percorso nel Tunnel del Gran Sasso (300 fortunate persone, le richieste arrivate erano più del doppio). Ottimi riscontri anche per il percorso a Incile e dei Cunicoli di Claudio (1500 presenze) e per il percorso a L’Aquila (1700).

 

Straordinaria affluenza anche a Caramanico Terme, borgo proposto dalla Delegazione di Pescara e scelto dall’iniziativa del MiBACT “2017 Anno dei borghi”. Il percorso “Caramanico Terme: terra di benessere tra natura, terme, cultura e tradizioni”, una passeggiata nel borgo accompagnati dagli Apprendisti Ciceroni dell’Istituto Leonardo da Vinci che hanno guidato i visitatori alle aperture di antiche cantine con la degustazione di prodotti tipici, alla mostra degli antichi mestieri nelle botteghe artigiane, alla mostra di foto storiche, all’esposizione dei disegni a cura dei ragazzi delle scuole elementari, all’estemporanea di fotografia nel borgo storico (curata dell’Aternum Fotoamatori Pescara) e al concerto finale a cura dell’Accademia Musicale Marino da Caramanico. Per il percorso nella valle dell’Orfento, circa 1200 presenze, arrivate anche da fuori regione.

 

Ottimi riscontri sono arrivati anche da Casalbordino, meta scelta dalla Delegazione di Vasto: circa 2900 i partecipanti, così come grande successo hanno riscosso le 1300 presenze registrate a Casoli e Lanciano (percorsi selezionati dalla Delegazione di Lanciano), le 2200 presenze a Teramo e le più di 3500 presenze tra i percorsi di Ortona e Bucchianico scelti dalla Delegazione FAI di Chieti, (molto positiva l’affluenza nelle  aperture esclusive (riservate a soci FAI) di Palazzo Tilli a Casoli (Ch), (visita curata degli Apprendisti Ciceroni dell’ Istituto di Istruzione Superiore A. Marino e dell’ Istituto Comprensivo G. De Petra di Casoli) e Palazzo de Martinis e Casa Piersanti, entrambe a Canzano (Te), visita curata degli Apprendisti Ciceroni dell’Istituto Comprensivo Margherita Hack di Castellalto e della Scuola Secondaria di Canzano: numeri che confermano le Giornate FAI di Primavera come uno degli appuntamenti più importanti del panorama culturale italiano.

 

L’iniziativa delle GFP si inserisce tra le proposte nazionali con oltre 400 località per un totale di 1000 siti (chiese, ville, giardini, aree archeologiche, avamposti militari, interi borghi) luoghi quotidianamente non accessibili che il FAI apre al pubblico esclusivamente in queste due importanti giornate dedicate totalmente a far conoscere le bellezze storiche, artistiche e architettoniche del nostro territorio coinvolgendo 35.000 Apprendisti Ciceroni® e 119 Delegazioni Fai.




PRESENTATA LA 29^ EDIZIONE DELLA FAT – FIERA DELL’AGRICOLTURA DI TERAMO CHE SI SVOLGERA’ DALL’11 AL 14 MAGGIO

 

 

Si svolgerà dall’11 al 14 maggio prossimi, presso l’area antistante lo Stadio Comunale “G. Bonolis” di Piano d’Accio, la 29^ edizione della FAT – Fiera dell’Agricoltura di Teramo. Quest’anno l’importante evento fieristico, che è stato insignito dalla Regione Abruzzo del prestigioso riconoscimento di Fiera Regionale, si presenta con un aspetto decisamente rinnovato, tanti nuovi contenuti ed appuntamenti a tema dedicati alla formazione e alle novità del settore.

 

La Fiera dell’Agricoltura è una manifestazione promossa dall’Assessorato alle Attività Produttive del Comune di Teramo divenuta, negli anni, un appuntamento fisso per il mondo dell’agricoltura e di tutto il suo indotto: una vetrina di settore che si rivolge agli appassionati, ai professionisti, alle scuole e alle famiglie. Da sempre la rassegna punta a promuovere e valorizzare tradizione e innovazione del settore agricolo locale, rappresentando un importante momento di aggregazione che celebra il forte senso di appartenenza ad una comunità e ad una storia antica.

 

Ad affiancare il Comune nella realizzazione della kermesse ci sarà il Comitato Fiera dell’Agricoltura che raccoglie, al suo interno, tutti i partner che, negli anni, hanno lavorato attivamente alla crescita di questa manifestazione. Proprio per venire incontro alle esigenze del territorio, duramente colpito nei mesi scorsi dagli eventi sismici e dal maltempo, si è deciso di posticipare la 29^ edizione alla seconda settimana di maggio, prolungando a quattro le giornate di svolgimento.

 

La Fiera sarà inaugurata giovedì 11 maggio e si protrarrà per tutto il week-end fino a domenica 14 maggio con numerosi incontri e laboratori rivolti agli addetti ai lavori e non solo, con l’obiettivo di trasformare sempre più l’appuntamento fieristico teramano in un punto di riferimento per gli operatori del settore di tutta la regione e del centro Italia. Nuovo anche il layout grafico che ha l’obiettivo di creare un “brand” maggiormente riconoscibile e rafforzare il posizionamento della Fiera nel panorama degli eventi di settore.

 

A tal proposito il Comitato ha deciso di proporre con anticipo le date della prossima edizione, prevista per il 5, 6, 7 e 8 aprile 2018, che coincideranno con il trentennale della Fiera, per favorire un’adeguata organizzazione e agevolare gli espositori. Questa data sarà sottoposta all’approvazione della Giunta Comunale e poi comunicata alle società calcistiche del Teramo e del San Nicolò, in modo che ne possano tenere conto nella programmazione dei prossimi calendari.

 

Si rafforza poi la sinergia con l’Istituto d’Istruzione Superiore “Di Poppa – Rozzi” che avrà uno spazio dedicato all’interno della Fiera per l’organizzazione di eventi tecnici e laboratori didattici in sinergia con le Facoltà di Veterinaria e Agraria dell’Università di Teramo. Più spazio all’esposizione, l’area fieristica sarà infatti ingrandita di oltre 1.000 mq rispetto all’edizione precedente, ciò consentirà la partecipazione di circa 30 nuove aziende.

 

Dopo i successi di pubblico degli anni passati, con la presenza di decine di migliaia di visitatori, una particolare attenzione sarà dedicata alla logistica dell’evento con  l’ampliamento delle aree di sosta attorno alla zona fieristica, per un totale di circa 800 posti auto; la creazione di una corsia preferenziale per i portatori di handicap che potranno accedere a parcheggi riservati, attraverso la strada che costeggia a nord il Centro Commerciale e lo Stadio; confermato il servizio di bus navetta a cui si aggiunge la possibilità di recarsi in Fiera mediante il treno con fermata alla stazione ferroviaria di Piano d’Accio, situata dinanzi alla Facoltà di Veterinaria.

 

Quest’anno infine la Fiera potrà contare anche su due appuntamenti di avvicinamento dal titolo “Orti e Giardini” che si svolgeranno rispettivamente domenica 9 aprile e domenica 7 maggio nel centro storico di Teramo e saranno una valida vetrina per tutti gli espositori ed i produttori di piante, fiori e prodotti tipici.

 

Voglio innanzitutto ringraziare i componenti del Comitato Fiera dell’Agricoltura che sono la memoria storica di questo importantissimo evento e sono stati partner preziosi, con i loro suggerimenti, nell’organizzazione della manifestazione. Sono tante le novità di questa 29^ edizione, a partire dal prestigioso riconoscimento di Fiera Regionale, passando per il nuovo brand, fino al quarto giorno della kermesse che ci consentirà di proporre tanti appuntamenti in più” ha dichiarato l’Assessore con delega alle Attività Produttive e all’Agricoltura, Roberto Canzio.

 

Altra novità importante riguarda la viabilità che è stata rivista e migliorata con l’obiettivo di garantire un più facile e scorrevole accesso all’area fieristica e che ci permetterà di recuperare circa 1.000 posti auto, con un occhio di riguardo per i disabili che avranno una corsia preferenziale con un parcheggio riservato dentro l’area espositiva. Infine siamo lieti di aver già proposto le date della prossima Fiera dell’Agricoltura che si terrà il 5, 6, 7 e 8 aprile 2018. Questo consentirà da un lato di predisporre l’evento al meglio per noi e per i nostri partner, visto anche che sarà quello del trentennale della Fiera, dall’altro di armonizzarlo con le necessità delle squadre di calcio teramane che utilizzano l’impianto”.

 

 

Il Comitato Fiera dell’Agricoltura è costituito dai rappresentanti dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Di Poppa – Rozzi”; dell’Università degli Studi di Teramo, Facoltà di Agraria e Facoltà di Veterinaria; della Camera di Commercio di Teramo; della Coldiretti Teramo; della CIA, Confederazione Italiana Agricoltori della provincia di L’Aquila – Teramo; del Consorzio Agrario Centro Sud; DMC Gran Sasso Laga – Cuore dell’Appennino S.c.a.r.l; del B.I.M Teramo; dell’IZSAM “G. Caporale”.

 

E’ stato fatto un grande lavoro in questi mesi per far crescere la Fiera dell’Agricoltura di Teramo e, partendo da una base solida, siamo convinti di riuscire a proporre un grande appuntamento che renderà certamente merito a tutto il settore agricolo” ha sottolineato Emanuela Ripani della Coldiretti Teramo.

 

Da parte nostra siamo felici di poter proporre tanti convegni ed incontri di assoluto livello per il nostro territorio che, ci auguriamo, richiameranno tanti esperti del settore per la quattro giorni della Fiera” ha confermato Roberto Zilli dell’IZSAM “G. Caporale”.

 

Quello che è stato realizzato è un percorso di alta specializzazione per questo evento che punta dritto al mondo agricolo e alle sue varie anime: noi tutti ci impegneremo per riempirlo di contenuti e renderlo sempre più al passo con i tempi” ha ribadito Pasquale Cantoro della CIA, Confederazione Italiana Agricoltori della provincia di L’Aquila – Teramo.

 

Siamo molto lieti di far parte di questo Comitato perché appuntamenti di prestigio come la Fiera dell’Agricoltura di Teramo ci permettono di  svolgere un’importante attività di divulgazione ed informazione scientifica” ha precisato Pietro Giorgio Tiscar dell’Università degli Studi di Teramo.

 

Questa kermesse è frutto di tante anime e settori che collaborano in armonia per realizzare una manifestazione che richiama tanta gente e per noi che ci occupiamo di turismo e promozione del territorio è fondamentale offrire il nostro contributo” ha confermato Erminio Di Lodovico della  Gran Sasso Laga – Cuore dell’Appennino S.c.a.r.l.

 

Negli anni siamo stati sempre vicini a questa manifestazione che, oltre ad essere un punto di riferimento imprescindibile per tutto il mondo agricolo, svolge a mio avviso due importanti funzioni: mostrare le ricchezze del nostro territorio che ha bisogno di ripartire dopo i tragici eventi legati al maltempo e al terremoto che hanno colpito il teramano, e favorire la riscoperta dei prodotti cosiddetti a Km 0 che rappresentano una ricchezza e sono fondamentali per mantenere in vita il nostro tessuto agricolo e sociale” ha ribadito Salvatore Florimbi della Camera di Commercio di Teramo.

 

Dopo l’ottimo successo dell’anno passato il nostro Istituto sarà parte integrante della Fiera dell’Agricoltura potendo contare, tra l’altro, su di un padiglione all’interno dell’area fieristica e su di una serie di appuntamenti quali laboratori, convegni ed attività didattiche che ci vedranno impegnati in prima linea” ha dichiarato Caterina Provvisiero dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Di Poppa – Rozzi”.

 

 




Quando l’Abruzzo divenne “Stars & Stripes”.

Mercoledì 29  marzo alle ore 16.00 presso la Sala “La Figlia di Iorio” del Palazzo della Provincia di Pescara, in Piazza Italia, si terrà la presentazione del libro “ABRUZZO STARS&STRIPES” di Generoso D’Agnese, Geremia Mancini e Dom Serafini. Il volume edito per i tipi della casa editrice teramana Ricerche&Redazioni nella Collana “Il senso della vita” diretta da Massimo Pamio, sarà presentato grazie alla promozione dell’Associazione “Ambasciatori della Fame” e al patrocinato della Provincia di Pescara e vedrà presenti  i  tre autori, l’editore Giacinto Ranieri, gli autori Massimo Pamio e Germano D’Aurelio (’Nduccio) che hanno firmato due interessanti contributi introduttivi al volume.

Alla presentazione interverranno il Sindaco di Pescara Marco Alessandrini, il Presidente della Provincia di Pescara Antonio Di Marco, l’Assessore regionale all’Emigrazione Donato Di Matteo, il Presidente della Giunta regionale d’Abruzzo Luciano D’Alfonso.

Il libro, «racconta in 64  biogrfie  le  vite esemplari di abruzzesi costretti a emigrare negli Stati Uniti per tanti motivi e rappresenta il primo di due volumi che raccolgono le testimonianze di quasi 200 corregionali che hanno conquistato il loro sogno americano. Nel libro vengono presentate storie eccezionali e spesso ignote alla grande storia, dall’impresa epico-eroica di Louis Carrozzi, che attraversò a piedi tutto il continente americano (partendo dalle Pampas argentine), alle  straordinarie carriere cinematografiche come  quella di Vincenzo Pelliccione, controfigura di Chaplin, dalle esperienze tragiche dei fratelli Al e Turzo Francese saliti sul Treno degli orfani, alle vite intrise di grandi ideali come quella di Virgilia D’Andrea o di grandi conquiste professionali come quella di Al Zampa (cui è dedicato il secondo ponte italiano  negli USA, dopo quello di Terrazzano)

Gli appassionati di storia, di sociologia e del romanzesco non saranno delusi; neanche i più curiosi, quelli a caccia di novità che scopriranno notevoli figure di italoamericani delle quali si erano perse le tracce, perché avevano cambiato i loro nomi e cognomi, anglicizzandoli. Uno sguardo al passato, per meglio comprendere il presente di una comunità regionale ricchissima di talento artistico e di grandi spunti emotivi.




GIOVANE TERAMANO A CAPO DEL RISTORANTE DELL’ALBERGO DIFFUSO SEXTANTIO DI SANTO STEFANO DI SESSANIO

 

Teramo, 25 marzo 2017. A soli 31 anni ha deciso di mettersi in gioco prendendo in gestione uno dei ristoranti più caratteristici e affascinanti della regione. Si tratta di Giacomo Ghirlanda, ragazzo di Tossicia, che dal prossimo primo aprile sarà Ghirlanda Giacomo durante il servizio salaufficialmente alla guida della Locanda Sotto gli Archi, il ristorante dell’albergo diffuso Sextantio di Santo Stefano di Sessanio, storico borgo medievale fortificato in provincia dell’Aquila e una delle più importanti mete turistiche dell’intera regione. Una vera e propria sfida quella del giovane imprenditore turistico teramano che ha deciso di mettersi in gioco dopo aver lavorato per un periodo proprio nel noto ristorante. Ora ha deciso di fare il grande passo impegnandosi in prima persona e aggiudicandosi per i prossimi due anni la gestione del locale che si caratterizza per la tipicità dei prodotti serviti ai clienti e per i locali caratteristici. Giacomo ripartirà dalla riconferma dello staff, con a capo il giovanissimo ma già esperto chef Emilio Pro, di 24 anni, e che vanta già l’attestato di cuoco di alto livello rilasciato dalla Chef Academy. Ma soprattutto dalla suggestiva location e dai prodotti che saranno serviti. «Tutti a chilometro zero – chiarisce Ghirlanda – per rispettare la volontà di presentare solo piatti della tradizione dei primi del ‘900. Ad esempio, oltre alla selvaggina e alla carne di cinghiale, il nostro menu è caratterizzato dalla presenza di piatti rigorosamente stagionali anche per quel che riguarda i primi e i contorni. Questo perché ci riforniamo solo da agricoltori e allevatori locali per rispettare i ritmi della natura e la produttività delle nostre terre». Inutile, ad esempio, chiedere un bicchiere di Coca Cola, che non è di certo presente tra i prodotti serviti. La volontà, infatti, è quella di far rivivere un’esperienza di altri tempi favoriti, come detto, dalla suggestiva location nel cuore di Santo Stefano e con un arredamento tipico, con tanto di camino antico e piatti in ceramica castellana. «Tra le specialità del nostro chef – aggiunge Giacomo – c’è anche l’agnello con il vino cotto e tante altre specialità create da lui esclusivamente per il nostro locale». Un’attività, quella presa in gestione dal teramano, che negli anni è riuscita ad attirare turisti provenienti da ogni parte d’Italia, ma anche dall’estero. «La Locanda Sotto gli Archi è stata inserita tra i cinque ristornati europei che rispettano i criteri della tradizione medievale – conclude il giovane imprenditore con un pizzico di orgoglio – e mi impegnerò con tutte le mie forze per rendere il servizio ancora migliore. So che è una bella sfida ma io sono pronto a raccoglierla».




“GLI ABRUZZESI DEL TRENTINO PER L’ECOLOGIA” “Elogio all’Eco-center di Bolzano una eccellenza e un primato italiano“

 

 

 

 

La Libera Associazione Abruzzesi Trentino Alto Adige, presieduta da Sergio Paolo Sciullo della Rocca, Ambasciatore d’Abruzzo nel Mondo, congiuntamente all’Accademia Culturale San Venceslao, ha organizzato a Bolzano una conferenza sul tema “Il nuovo termovalorizzatore di Bolzano, tecnologia ed aspetti ambientali“ presso la sala conferenze del Circolo Militare dell’Esercito nel quadro delle attività culturali. Relatori d’eccezione sono stati l’ingegnere Marco Palmitano, l’architetto Stefano Fattor e il geometra Marco Timperio, singolari professionisti che spesso hanno collaborato congiuntamente per affrontare vari temi ambientali e tra l’altro hanno messo già in passato le loro conoscenze e le loro esperienze per la realizzazione del nuovo Eco-center di Bolzano che smaltisce la totalità dei rifiuti dell’Alto Adige e di buona parte delle valli trentine, unico nel suo genere ad emissione di polveri quasi inesistenti. Un esempio unico in Italia per tecnica, resa ed economia. Un pubblico attento ha rivolto domande specifiche che hanno trovato le risposte esaurienti dell’ingegnere Palmitano. I quesiti più incisivi sono stati avanzati da Emanuele D’Aurelio, Umberto Vanzetta, e Alberto Tosi, inerenti al trasporto dei rifiuti, al riutilizzo dei derivati e la ricaduta delle polveri sottili nelle zone abitate. E’ seguito poi l’intervento di chiusura del presidente Sciullo della Rocca che ha ringraziato i relatori e il Colonnello Franco Casale Direttore del Circolo Militare per la collaborazione tecnico logistica fornita a sostegno di un tema fortemente d’interesse e di attualità, sottolineando come sia importante sempre procedere ad un attento esame dell’impatto sull’ambiente e della conseguente salute dei cittadini, come dovrebbe avvenire per qualsiasi scelta di ordine pubblico. L’incontro culturale è stato organizzato dai soci Gabriele Antinarella, Elisabetta D’Aurelio e Paolo lucci.

 

 

 

ALLEGATA: Foto di Foto Arte – Asmodeo Rennes –

(Il Direttivo degli Abruzzesi con gli Ingegneri e tecnici relatori)

 

ABRUZZESI E AMBIENTE 2017. AAA.




Giulianova. Il Conalpa risponde alla Giulianova Patrimonio e Comune

 

Con questi interventi non si rispetta la salute e la naturalità degli alberi

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Il  Coordinamento Nazionale Alberi e Paesaggio risponde alla Giulianova Patrimonio e Comune in merito alla grave situazione del verde urbano. Purtroppo, nonostante gli appelli, si continua a difendere ostinatamente l’errata gestione delle alberature in città. La Giulianova Patrimonio  ha dichiarato che “gli interventi di potatura effettuati hanno riguardato nella maggior parte dei casi degli individui arborei che presentavano già problematiche di natura biologica e strutturale” ribadendo la necessità di tagliare ramificazioni avanti diametro superiore a 10 centimentri “che per problemi di natura fitopatologica e strutturale, rappresentavano dei potenziali pericoli per la pubblica incolumità“. Secondo la Giulianova Patrimonio, dunque, gli interventi di potatura “sono stati effettuati con l’obiettivo di eliminare questi rischi, alcuni dei quali imminenti.” Tutti problemi, secondo la Giulianova Patrimonio, che sono derivati dal passato da precedenti “gestioni manutentive” che hanno compromesso le caratteristiche delle alberature.
Il Conalpa mette in dubbio, dal punto di vista scientifico, quanto dichiarato dalla Giulianova Patrimonio: ” Alberi già con criticità, se potati drasticamente, peggiorano le problematiche di natura biologica e strutturale. In pratica non si rispetta la salute e la naturalità degli alberi. Una pianta sottoposta a tagli superiori di 10 centimetri di diametro difficilmente riesce a rimarginare totalmente le proprie ferite arrivando a produrre nuove patologie con nuovi attacchi di insetti xilofagi e carie con ulteriori problemi di stabilità. La “potatura di risanamento” deve essere eseguita mantenendo il più possibile la naturale forma dell’albero, senza nessun intervento drastico. La potatura di risanamento va ad eliminare solo ed esclusivamente quelle parti malate e secche che si rintracciano all’interno della pianta. E’ un’azione mirata, molto raffinata e specialistica, che va a migliorare l’albero. A Giulianova questo intervento non è stato eseguito.
Per quanto riguarda invece le irregolarità dello sviluppo biologico della pianta, secondo il Conalpa ” si tratta di difetti particolarmente evidenti in esemplari fortemente compromessi da cattiva gestione. Difetti che si possono riordinare sempre con interventi mirati di corretta potatura dentro la chioma senza compromettere salute e naturalità della pianta. Come ci insegna la moderna arboricoltura, la miglior potatura è quella che non si vede, che si adegua alla struttura dell’albero, che tende ad alleggerire il superfluo, eliminando il secco e i rami rovinati, rinforzando le ramificazioni e permettendo il passaggio della luce in ogni punto della chioma. Se si parla di potatura di risanamento e miglioramento bisogna saperla effettuare, utilizzando arboricoltori specializzati e prevedendo una direzione dei lavori con agronomi, forestali e paesaggisti esperti. A Giulianova, purtroppo, non abbiamo visto interventi magistrali di arboricoltori e specialisti del settore.”
In merito alle piante gravemente compromesse, il Conalpa consiglia una immediata sostituzione con nuove alberature, come avviene in tutte le città virtuose che vogliono migliorare le proprie alberature e spazi verdi. “L’abbattimento di alberi marci e cariati, se immediatamente rimpiazzati, non può che fare del bene alla città di Giulianova e al suo paesaggio. Così si elimina anche il problema della pubblica incolumità, senza procedere a nessun accanimento terapeutico con dispendio di soldi pubblici. L’importante è effettuare sempre analisi fitostatiche firmate da esperti“.

 

Coordinamento Nazionale Alberi e Paesaggio Onlus

 




L’abruzzese Nicholas Casciano, il “fratello buono”, divenne un influente personalità dell’intero Stato del Connecticut.

Associazione Culturale “AMBASCIATORI DELLA FAME”

Pescara, 25 marzo 2017 

Nicola Casciano

L’abruzzese Nicholas Casciano, il “fratello buono”,  divenne  un influente personalità dell’intero Stato del Connecticut. Aiutò gli italo-americani indigenti e si spese sempre per la sua Italia. Ottenne importantissimi  riconoscimenti dal Governo Italiano e da Papa Pio XII. Era nato a Popoli il 15 aprile del 1885.

 

  Nicola “Nicholas” Casciano nacque a Popoli, in via delle grazie, il 15 aprile del 1885 da Gennaro e Concetta entrambi “contadini” (all’atto di registrazione fu presente l’allora Sindaco Ciro Mancini). Sin da piccolo conobbe il duro lavoro dei campi. Andò a scuola quel tanto che bastò per saper leggere e scrivere. Ma era di intelligenza vivace e sognava il riscatto da quella vita che gli appariva, ed era, assolutamente ingiusta.  Si innamorò di Concetta Antonucci, più piccola di lui di cinque anni, e decise di sposarla. Attese il compimento dei diciotto anni di Concetta e il 13 febbraio del 1909 la sposò. Terminato il matrimonio, Nicola e Concetta, partirono per il loro “viaggio di nozze” destinazione America. Giunsero ad “Ellis Island”, sempre nel 1909, dopo aver attraversato l’oceano sul Piroscafo “Verona” (il piroscafo venne successivamente affondato durante la Prima Guerra Mondiale al largo di Messina e morirono oltre mille soldati). La destinazione fu lo Stato del Connecticut. E qui che Nicola, dopo aver conosciuto ed affrontato ogni tipo di duro lavoro, iniziò realizzare il suo “sogno americano”. Nonostante la pochezza dei suoi studi imparò immediatamente la nuova lingua, seppe intessere rapporti con gli altri italo-americani, si fece apprezzare dai residenti per la sua capacità di aggregare e di capire prima di altri le cose da fare. Era nato per essere un leader. Aveva anche una grande capacità manageriale e grazie a questa costruì una importante ricchezza. Ma non dimenticò mai le sue origini. Amava tutto ciò che era italiano ed aveva in odio la povertà. “L’ho sofferta io, so quanto è umiliante, e se posso cerco di aiutare ogni povero”. Lo disse e lo fece sempre. Non a caso gli diedero il nome di “fratello buono”. Nel 1930 fu tra i fondatori della “Greater Hartford Italian Central Council” (per ben 13 anni ne fu l’indiscusso Presidente). Spese tutte le sue giornata oltre che per i suoi interessi soprattutto per incoraggiare gli italo-americani ad essere coesi tra loro. Lanciò numerose “raccolta fondi” per i connazionali indigenti ma anche, nei momenti di difficoltà, per la sua “mamma Italia”. Nel 1936 favorì un cospicuo arrivo di fondi per la “Croce Rossa Italiana”. Nel 1937 divenne Presidente del Consiglio d’Amministrazione della “Italian Welfare Organization” (organismo progettato per favorire una migliore integrazione degli italo-americani attraverso la migliore comprensione delle leggi americane). Nel 1938 venne nominato, per le celebrazioni dei trecento anni di Hartford, presidente di tutti i gruppi italiani. Nel 1940 fu insignito dal Governo italiano del titolo di “Cavaliere” (“Crown of the King”) per “ i suoi generosi contributi di impegno e di denaro in favore del benessere del popolo italiano ad Hartford”. Subito dopo la Seconda Guerra Mondiale Nicholas Casciano guidò una raccolta fondi, per alleviare le sofferenze del popolo italiano, coinvolgendo l’intero Connecticut e arrivò a produrre una incredibile somma di denaro. Anche per questo Papa Pio XII lo onorò con una onorificenza cavalleresca: “Ordine del Santissimo Salvatore di Santa Brigida di Svezia” . Nel 1951 arrivarono in America le notizie e le immagini della tragica alluvione del Polesine. Nicholas si produsse in uno sforzo ulteriore che, anche in questo caso, produsse l’effetto sperato. Da Hartford partì ogni sorta di aiuto in prodotti  alimentari, in vestiario e naturalmente in denaro. Politicamente fu “conservatore” convinto e fondò l’associazione “Italian Friends Democracy” che affiancò la Democrazia Cristiana contro il Partito Comunista. Nicholas Casciano ebbe tre figli Aladino, Nicholas R. e Sergio. Morì ad Hartford all’età di 68 anni. 

Geremia Mancini – Presidente onorario “Ambasciatori della fame” 




Castelli – Tossicia. Vigili del Fuoco: recuperate opere d’arte.

Stamattina una squadra dei Vigili del Fuoco del Comando di Teramo, con il supporto di funzionari della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, con l’assistenza dei Carabinieri del Nucleo Tutela del Patrimonio culturale di Ancona e dei volontari della Misericordia di Ascoli ha effettuato un intervento per recuperare e mettere in sicurezza alcune opere d’arte dalla Chiesa di Santa Maria degli Angeli a Castelli, crollata parzialmente a seguito degli eventi sismici registrati a partire dal 24 agosto dell’anno scorso.
Sono stati prelevati sette dipinti su tela che decoravano le pareti e gli altari.
Nel pomeriggio la task force si è trasferita a Tossicia, nella chiesa di Santa Sinforosa, attualmente inagibile, dove ha provveduto a recupere dalla sua nicchia la porzione inferiore di una Madonna con bambino in trono di terracotta. La parte superiore era già stata recuperata in occasione di un precedente intervento. Il recupero di opere d’arte è stato completato con il prelievo di un dipinto su tela da una Chiesa di San Pasquale, di proprietà privata, in località Case di Renzo; l’intervento è risultato particolarmente complesso a causa della presenza degli elementi strutturali della copertura in legno crollata.

Vigili del Fuoco
Vigili del Fuoco


Le opere d’arte sono state spostate in un deposito temporaneo, dove saranno tenute in attesa di essere ricollocate nei siti di origine, una volta completati i lavori di ripristino. Fonte centro documentale Vigili del Fuoco di Teramo per www.giulianovanews.it

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Una giornata alla scoperta della Val Pescara con il Cast – Club Automoto Storiche Teramo Si apre il 26 marzo con un’escursione alla volta di Manoppello il nuovo programma associativo 2017

Al via il nuovo programma di appuntamenti per il 2017 del CAST – Club Automoto Storiche Teramo, con un’escursione a bordo delle vetture d’epoca alla scoperta della Val Pescara domenica 26 marzo. L’appuntamento é per le 7:45 nel parcheggio antistante il Breaking Hotel di Mosciano Sant’Angelo. Da lì il corteo di autovetture si dirigerà verso Manoppello (PE), dove alle 10 ad attendere i soci ci sarà il sindaco Giorgio De Luca e altri amministratori comunali, per un saluto delle autorità. locandina

In questo ambito, verranno ricordati i fatti di Marcinelle, la tragedia mineraria avvenuta in Belgio l’8 agosto 1956 nel quale morirono 262 minatori di cui 132 italiani, ben 60 abruzzesi. Di questi, 23 erano provenienti da Manoppello, il paese che ha perso il più alto numero di vite umane nel disastro verificatosi nella miniera di carbone Bois du Cazier. Dopo la sosta nel centro pescarese, la passeggiata proseguirà con una visita guidata al Santuario del Volto Santo, risalente al 1620, che conserva al suo interno la reliquia omonima. Più tardi, sarà la volta della Basilica di Santa Maria d’Arabona, edificata intorno al XII secolo e dichiarata monumento nazionale nel 1902. La mattinata si concluderà con un momento conviviale presso il ristorante “Villa Briccone” a Manoppello Scalo.

“Quello di Manoppello è il primo appuntamento di un ricco programma dedicato a soci, simpatizzanti e amici del Cast”, ha detto il presidente dell’associazione Carmine Cellinese, “Come sempre, i tratti distintivi sono l’attenzione dedicata alla cultura, alla storia e all’arte, che vanno di pari passo con la passione per il motorismo storico. L’altro evento, il secondo di un calendario composto da 12 date, si terrà sabato sabato 1° aprile, con una gita sociale a Reggio Emilia, in occasione della 37esima edizione della Mostra Scambio”.

A margine della presentazione del prossimo appuntamento domenicale, Cellinese ha colto l’occasione per annunciare l’avvenuta presentazione di una lista, insieme ad altri soci del Cast, in vista del rinnovo delle cariche elettive in seno alla sezione teramana dell’Automobil Club Teramo: “Per chi volesse sostenerci, ricordo che le elezioni per il rinnovo del Consiglio Direttivo e del Collegio dei Revisori dei Conti dell’Aci, per il quadriennio 2017-2021, si terranno il 28 aprile, nella sede di corso Cerulli 81, a Teramo e presso la delegazione ACI di Giulianova in Via G.Galiei, 238”.




L’Aquila. UDU: CONTRO L’EUROPA DEI NAZIONALISMI, PER UN EUROPA DI ACCOGLIENZA

Il nazionalismo, il fascismo, il desiderio di supremazia economica, ideologica e politica ci hanno portato per decenni a vivere guerre, tensioni e odio. Per anni l’Europa è stata teatro di scontri e massacri dettati da nazionalismi e conflitti di potere.Per questo, alla fine della seconda guerra mondiale, si investì nel sogno di un’Europa unita, lontana da correnti di odio e potere che per anni l’hanno segnata.
Oggi, la ripresa di potere dei gruppi neofascisti e l’idea disfattista di un ritorno al nazionalismo, restituiscono forza ad ideologie che in passato hanno devastato il nostro continente. L’Austerity e le politiche economiche europee hanno rafforzato i gruppi neonazisti che facendo leva sul risentimento popolare e sul più bieco populismo, sono riusciti a recuperare consenso facendosi largo tra la ‘spoliticizzazione’ e impostando l’intera loro analisi politica contro il modello europeo. Cavalcando l’onda della cattiva gestione da parte di Bruxelles dell’emergenza migranti,della crisi economica e della moneta unica,l’estrema destra e i fascismi mai sopiti sono riusciti a riaffermarsi nell’Europa del declino culturale lì dove la sinistra ha fallito cedendo alle logiche del ‘divisionismo’.
La manifestazione di Casapound a L’Aquila va esattamente in questa direzione: quella della destra estrema che si serve della xenofobia e del razzismo,che si adopera per l’introduzione di leggi disumane nei confronti di migranti e rifugiati politici, per la chiusura dei confini, per la deportazione dei profughi,per dimostrare che l’integrazione non è possibile e che l’islamofobia è una logica giustificata, legittima e lecita.
Per l’Unione degli Universitari l’Europa deve essere quella dell’accoglienza, del rispetto dei diritti umani e della democrazia. L’Europa del progetto Erasmus e dalla condivisione culturale, non quella xenofoba e conservatrice che le destre vorrebbero creare. L’Europa dei cittadini e dello stato sociale, e non delle banche e delle burocrazie. Abbiamo bisogno di un sistema coerente con i principi su cui l’Unione Europea ha basato la sua esistenza, dell’attuazione del principio di solidarietà e della piena condivisione delle responsabilità tra tutti gli Stati Membri,su ogni fronte. All’ apertura dei canali per l’ingresso legale dei migranti all’ interno del suolo europeo deve far seguito l’adozione di misure e politiche dirette all’ accoglienza e all’ integrazione affinché siano loro garantiti diritti e opportunità in un Paese disposto a diventare anche il loro Paese.
L’Europa e l’Italia non possono continuare a pensarsi democratiche nel momento in cui chi chiede protezione non è tutelato e si ritrova vittima di un sistema malato che alla legalità preferisce il caporalato. Siamo esseri umani, cittadini del mondo: è a questo che dobbiamo pensare. L’Europa ha una storia, e questa storia è fatta di migranti, migrazioni, di incontri, di scambi e di multiculturalismo.
Non c’è spazio per risentimenti e divisioni. Non c’è spazio per l’individualismo e i fascismi.
http://www.uduaq.org/2017/03/24/contro-leuropa-dei-nazionalismi-per-un-europa-di-accoglienza/

Unione Degli Universitari L’Aquila – Sindacato Studentesco