Aggressioni carcere Pescara: Il 14 Marzo Uil PA convocata dalla Direzione.

 

 

In seguito alle recenti aggressioni che hanno caratterizzato agenti di polizia penitenziaria di stanza presso la casa circondariale pescarese la Uil PA Polizia Penitenziaria parteciperà, unitamente alle restanti organizzazioni sindacali di categoria, alla riunione indetta dalla Direzione del carcere D’Annunziano.

 

Considerata la particolare delicatezza dell’argomento da trattare ci sarà anche una delegazione della segreteria generale Abruzzo ad accompagnare la componente locale.

 

Non possiamo che sostenere dall’alto la vertenza createsi– afferma il Vice Segretario Regionale Mauro Nardella– . La casa Circondariale di Pescara vorremmo restasse un istituto guida nell’ambito dello scenario trattamentale.

Non possiamo però esimerci dall’evidenziare– continua il sindacalista- la falla che si è aperta e che in pochissimi giorni ha prodotto due gravi aggressioni nei confronti di altrettanti poliziotti penitenziari.

 

Ci confronteremo con il Direttore Pettinelli e sosterremo qualsiasi politica volta al soddisfacimento delle richieste della base partendo ovviamente dalla richiesta di maggiore sicurezza nei confronti degli operatori penitenziari.

 

L’auspicio- chiosa Nardella- è quello di trovare una quadra sulle misure da adottare stando bene attenti a collocare bene la questione organici e, visto che in questo ambito il piatto piange, proporre di recuperare personale fuori sede mettendolo a disposizione della direzione carceraria come quello, ad esempio, del disciolto  provveditorato dell’amministrazione penitenziaria  abruzzese accorpato come si sa con quello laziale; ovvero del personale impegnato nel servizio di scorta del sottosegretario Chiavaroli e/o presso il locale tribunale.Di tutti quei poliziotti, cioè, utilizzati in compiti non propriamente istituzionali( art. 2, c. 5 L.395/95). A tal proposito chiederemo anche che il prefetto di Pescara faccia il tifo per noi visto che utilizza personale di polizia penitenziaria per garantire l’ordine pubblico allo stadio. Di quest’ultimo ne chiederemo  l’esautorazione da tale compito sino a quando non si vedranno cospiqui arrivi di nuovi agenti.

 

Alle ore 15.00, presso la sala riunioni della UIL in Via Tirino, 14 a Pescara, la Segreteria Generale Abruzzo UIL PA Polizia Penitenziaria Abruzzo terrà una conferenza stampa per fare il punto della situazione pescarese e non.

Sulmona, 12.03.2017

 




Giornata ecologica ad Avezzano, dal M5S appello ai cittadini per una Città più pulita.

Grande partecipazione alla giornata ecologica organizzata dal M5S ad Avezzano. Già poco dopo le nove del mattino, i primi volontari hanno cominciato a rimuovere rifiuti. Numerosi i cittadini e i giovani che si sono uniti agli attivisti del Movimento. Alle 13:00, a fine giornata, erano circa 50 le persone di ogni età che hanno riempito oltre 200 sacchi di rifiuti.
In poche ore sono stati rimossi circa 20 quintali di rifiuti, 4 televisori, 10 pneumatici, 3 materassi, circa 3 metri cubi di inerti, un bidet, un lavandino e diversi pezzi di altri sanitari. Segnalata la presenza di eternit in due diversi punti e la carcassa di un cane. Nel corso della pulizia, in un sacchetto di rifiuti indifferenziati è stata trovata la corrispondenza di un cittadino avezzanese con tanto di nome, cognome e indirizzo. Il caso è stato segnalato alla Polizia Municipale che è prontamente intervenuta scattando foto del sacchetto e acquisendo i documenti rinvenuti per gli accertamenti del caso.
Destano preoccupazione per la sicurezza dei cittadini le siringhe ritrovate, alcune con l’ago scoperto, mentre il gran numero di biglietti “gratta e vinci” tra i rifiuti abbandonati fa pensare a un vero e proprio problema sociale legato al gioco d’azzardo.
Infine, centinaia i pannolini per bambini. In un campo in via Paganini ne sono stati trovati, in un unico punto, ben 62, ormai mummificati, insieme a quintali di plastica, vetro, metalli ed altri materiali che dovrebbero costituire una risorsa economica e non un problema.
“L’intera zona interessata dalla giornata ecologica”, afferma il consigliere regionale Gianluca Ranieri che si è unito ai volontari di buon mattino, “era invasa da rifiuti, molti dei quali coperti di terra. Segno che sono lì da molto tempo e che l’area avrebbe bisogno di una più efficace bonifica. C’è ancora molto da fare sulla informazione e sensibilizzazione di cittadini che, pur avendo a disposizione un’isola ecologica, si ostinano a abbandonare i loro rifiuti ai bordi delle strade”.
“Un altro problema che dovrà affrontare la prossima Amministrazione di Avezzano”, aggiunge Ranieri, “è la verifica di eventuali utenze non censite: la presenza di troppi sacchetti di rifiuti domestici indifferenziati fa pensare a utenze fantasma che non pagano il servizio di raccolta e abbandonano in giro i loro rifiuti”.
“Quella di oggi è stata una azione dimostrativa e di sensibilizzazione”, conclude Ranieri, “nonostante le circa due tonnellate di rifiuti rimossi, i cittadini non possono risolvere, da soli, il problema. A differenza del Comune a 5 Stelle di Pomezia, dove le fototrappole hanno prodotto 60.000 euro di multe in pochi mesi, ci dispiace che ad Avezzano siano state disinstallate per problemi burocratici. Quella era una delle azioni che avevamo indicato per la lotta alle discariche abusive nella nostra Città”.
Il M5S ringrazia la Tekneko che ha fornito le attrezzature necessarie e il personale che ha assistito i volontari per tutta la durata delle operazioni di pulizia.
Gianluca Ranieri
Consigliere regionale M5S in Regione Abruzzo



Movimento Democratico e Progressista in Abruzzo: aderisce anche Mazzocca. Il Sottosegretario: “Oggi inizia una nuova esperienza”

 

 

 

Anche il Sottosegretario Regionale Mario Mazzocca lascia Sinistra taliana per iniziare il nuovo percorso con l’Art.1 – Movimento Democratico e Progressista.

 

Oggi lascio la strada intrapresa con Sinistra italiana. Ringrazio compagne e compagni che hanno accompagnato il mio percorso politico in questi anni, dai tanti che hanno già condiviso questa mia decisione a quelli che non l’hanno condivisa e che, mi auguro, lo faranno in futuro. Ovviamente rispetto le scelte politiche che ognuno di noi ha fatto o sentirà di fare. La stima e l’affetto che ho nei confronti di tutti restano immutati e sono certo che saremo in grado di produrre insieme tanti altri fatti. E’ stato un onore condividere con persone splendide come voi le tante esperienze condivise e le battaglie condotte; personalmente continuerò ad essere un modesto ma solido punto di riferimento.
Oggi inizia una nuova esperienza. “Articolo 1 – Movimento democratico e progressista” sarà il luogo in cui continuerò a portare avanti, nell’istituzione regionale e sul territorio, le battaglie per il lavoro, l’ambiente e la democrazia. Continueremo il viaggio nella comunità reale, quella in cui tanti uomini e donne incontrano i problemi di ogni giorno, coltivano le proprie aspirazioni e ci chiedono soluzioni forti e innovative, intrise di un intimo connubio fra culture politiche e saperi e generate da una benefica mescolanza di passioni sconfinate e aspirazione al cambiamento.
Da qui si parte per dare vita ad una nuova forza politica della sinistra. Una sinistra pluralista, popolare e di governo. Una sinistra che spero possa presto unirsi per affrontare le tante sfide che ci attendono, esaltando le tante idee che ci legano e annientando progressivamente quelle poche che ancora oggi ci separano.
A tutti va un mio immenso “in bocca al lupo” ”.

 

IlSottosegretario Mazzocca parteciperà domani, venerdì 10 marzo ore 10.30, alla conferenza stampa convocata presso la Sala Corradino D’Ascanio della Sede del Consiglio Regionale in Piazza Unione a Pescara, sulle nuove adesioni regionali, provinciali e locali ad “Articolo 1 – Movimento dei Democratici e dei Progressisti”.L’incontro vedrà la partecipazione anche del Deputato Gianni Melilla, di moltissimi componenti che facevano parte degli organismi regionali, provinciali e locali di Sinistra Italiana e degli amministratori regionali e comunali che si riconoscono nel percorso di Art.1-Movimento dei Democratici e dei Progressisti.




Chieti. La “Notte europea della Civetta” sabato al Lago di Serranella.

Diverse associazioni invitano i cittadini a scoprire gli animali della notte con gli esperti.

Sabato prossimo, 11 marzo, arriva la ” Notte europea della Civetta“.

Presso la Riserva naturale del Lago di Serranella in provincia di Chieti diverse associazioni danno appuntamento ai cittadini per scoprire assieme agli esperti gli animali della notte.

Canti, versi, le improvvise e fugaci apparizioni nel buio, tracce come le morbide penne dei rapaci notturni saranno l’oggetto delle lezioni e della visita guidata in programma presso l’area protetta.

Si tratta di un’iniziativa internazionale giunta alla dodicesima edizione con decine di appuntamenti in tutta Europa.

Gli animali notturni, dalle civette ai barbagianni, dagli assioli ai gufi reali, oltre a popolare le nostre città e campagne, sono ben presenti nell’immaginario collettivo grazie a miti e leggende che si tramandano da millenni.

Sarà l’occasione per i visitatori di conoscere meglio le specie presenti nella nostra regione e i metodi per osservarli, studiarli e tutelarli.



L’ULTIMO SOLDATO SENZA STELLETTE. Celebrazioni in onore del decennale della scomparsa di Domenico Troilo

9 marzo 2017

 

L’ULTIMO SOLDATO SENZA STELLETTE

Celebrazioni in onore del decennale della scomparsa di Domenico Troilo

(11 marzo 2007-11 marzo 2017)
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Aveva 20 anni Domenico Troilo quando gli misero addosso la divisa militare e lo mandarono in Africa settentrionale. Ne aveva appena 21 quando, rientrato fortunosamente a Gessopalena dopo l’8 settembre del 1943, si trovò a comandare un pugno di uomini decisi a tutto pur di difendere la loro terra e le loro vite dall’occupante tedesco.

“Che dovevo fare? Rimanere a guardare e subire? I tedeschi prima minarono casa per casa e poi distrussero il mio paese, uccisero mia madre senza motivo, rubarono tutto quello su cui riuscirono a mettere le mani, ci costrinsero a sfollare. E così io ed alcuni altri cominciammo ad incontrarci, a parlare e infine decidemmo di combattere”.

A 22 anni Troilo avrebbe guidato in battaglia uomini abituati a dargli del tu. “Mi nominarono loro comandante perché ero l’unico con qualche esperienza militare, perché avevo studiato, sapevo farmi rispettare e sapevo usare bene un’arma”. Amava i suoi uomini, si occupava del loro addestramento. Sapeva imporre la disciplina, ma conosceva perfettamente i ragazzi che gli erano affidati. “Poi impararono, divennero ottimi combattenti”.

Quando si unì alla Brigata Maiella, su indicazione dei comandi britannici fu nominato vice-comandante e responsabile militare per la straordinaria prova che aveva dato nella difesa di Fallascoso (frazione del Comune di Torricella Peligna in provincia di Chieti).

Alle capacità strategiche di Domenico Troilo si devono i più brillanti risultati della Miella. Egli coordinò con gli inglesi l’operazione di liberazione dell’Abruzzo; nelle Marche e in Emilia gestì coi polacchi le attività in cui il Gruppo di partigiani abruzzesi fu spesso l’unità più avanzata sul fronte Adriatico, impiegata a coprire autonomamente settori di 15-20 km di estensione e risultata decisiva per lo sfondamento della linea Gotica (battaglie di Cingoli, Montecarotto e Pesaro), nonché per l’avanzata finale fino a Bologna (battaglie di Monte Castellaccio, Brisighella, Monte Mauro).

La posizione di Monte Mauro era giudicata “Impossibile” da prendere. A colloquio con Generale Wisniowski della divisione Carpazi, Troilo si offrì di scalare il monte frontalmente, rinunciando all’appoggio dell’artiglieria e riuscendo così a cogliere i tedeschi di sorpresa. Una scelta che avrebbe fatto anche a Brisighella salvando così l’abitato e la popolazione dalla distruzione. La manovra di Monte Mauro fu silenziosa e impeccabile e costrinse i difensori alla resa. Dopo la battaglia gli ufficiali tedeschi, esterrefatti, vollero stringere la mano agli uomini della Majella che li avevano sconfitti con perdite inconsistenti. Per i polacchi del Generale Anders, i volontari guidati da Domenico Troilo erano la più formidabile unità di fanteria da montagna.

Il Vice Comandante fu ferito in combattimento una prima volta nella zona di Arcevia –  e la seconda sul Senio – rientrando sempre al reparto. Fu decorato di medaglia d’argento sul campo e, tra i riconoscimenti polacchi, di Croce al Merito con spade di bronzo.

 

Era un uomo dall’intelligenza lucida e dal fare ruvido e bonario. Aveva in odio la retorica. Ad ogni scritto ed intervista che rilasciava si raccomandava sempre: “che non sia una cosa eroica, perché noi non volevamo cambiare il mondo: volevamo solo vivere in pace”. Attivissimo nel dopoguerra, fu membro dell’Anpi nazionale e un testimone instancabile. Volle l’istituzione della Fondazione intitolata alla Brigata Maiella.

 

Sono trascorsi dieci anni dalla sua scomparsa. La Fondazione Brigata Maiella, insieme al Comune di Gessopalena e l’Associazione degli ex Combattenti della Brigata Maiella ne intende ricordare la figura in una giornata di eventi interamente dedicati a lui.

 

Nella mattina dell’11 marzo 2017 si terrà una manifestazione presso il Teatro Comunale G. Finamore di Gessopalena: l’apertura delle iniziative avverrà con il saluto del Sindaco Andrea Lannutti. A seguire, gli studenti coordinati dall’Associazione “Gessamiamo” proporranno al pubblico una serie di riflessioni sulla seconda guerra mondiale in Abruzzo e l’esperienza della Brigata Maiella corredando gli interventi dalla proiezione multimediale di video, immagini e documenti d’epoca. Le conclusioni saranno affidate al ricordo, anche personale, del Presidente della Fondazione Brigata Maiella Nicola Mattoscio.

Alle 18.00 si terrà una messa in suffragio presso la Chiesa di Santa Maria dei raccomandati che sarà animata dal Coro Mastro Davide, il coro nato in memoria del padre adottivo di Domenico Troilo, che fu un noto e affermato Maestro di Banda.

Dalle 21.00, di nuovo presso il Teatro Comunale G. Fianamore, si terrà il concerto conclusivo della manifestazione intitolato “Pane, giustizia e libertà” a cura della Banda Libera di Modena. In un’ora e quaranta di musica dal vivo la Banda Libera ripercorrerà la memoria della Resistenza nella musica italiana. L’ingresso è gratuito.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

www.fondazionebrigatamaiella.it

085.4219109




Funzioni di marzo delle Sante Messe a Pescara.

Oratorio del Preziosissimo Sangue, via Ofanto 24, Pescara

Disciplina del digiuno e astinenza:http://www.sodalitium.biz/disciplina-del-digiuno-e-dellastinenza/

Domenica 12 marzo 2017, II di Quaresima: ore18,30S. Messa

Venerdì 24 marzo, San Gabriele: ore 8,30 S. Messa (attenzione all’orario); ore 19 Via Crucis.

Sabato 25 marzo, SS. Annunziata: ore 8,30 S. Messa; ore 11 pellegrinaggio alla Scala Santa di Campli.

Domenica 26 marzo 2016, IV di Quaresima: ore 11 S. Messa

http://www.sodalitium.biz/sante-messe/pescara/




Presentazione del libro “Noi siamo bruzzesi” di Mauro Tedeschini (Edizioni Menabò)

 

 10 marzo 2017 ore 17.30 Pescara, Fondazione Pescarabruzzologo d'ABRUZZObianco copia

Sarà presentato a Pescara, il 10 marzo alle ore 17.30 alla Fondazione Pescarabruzzo (C.so Umberto I, 83) il libro “Noi siamo bruzzesi” di Mauro Tedeschini dopo l’anteprima al Buk Festival della piccola e media editoria di Modena. All’incontro interverranno: Nicola Mattoscio, Luciano D’Alfonso, Gaetano Basti, Germano D’Aurelio (‘Nduccio), Giorgio D’Orazio e l’autore.

Mauro Tedeschini, giornalista di origini modenesi, è stato direttore responsabile de Il Centro ed innamorato dell’Abruzzo e firma nel libro un ritratto disincantato di una regione che deve ripartire dopo la grande crisi economica e le tante calamità naturali che ha dovuto sopportare, legate a un territorio bellissimo quanto fragile. “Si può piangere. Pregare o imprecare. O tutte e tre le cose insieme. Si può recriminare su quel che si poteva fare e non è stato fatto. Ma poi bisogna voltare pagina e ripartire. Quante volte lo ha fatto l’Abruzzo di rimboccarsi le maniche dopo tragedie immani, come i terremoti? E da dove si può ricominciare dopo la nuova Catastrofe, i 35 morti del maledetto gennaio 2017, con la valanga dell’hotel Rigopiano e la caduta dell’elicottero del Soccorso alpino a Campofelice?” Con queste parole si apre il capitolo iniziale del libro e se per l’autore sono tanti i campanelli d’allarme: lo spopolamento dell’interno interi distretti industriali praticamente azzerati “non mancano i punti di forza da cui ripartire, a patto di superare le mille lacerazioni politiche e di campanile che hanno fatto da freno in tutti questi anni ma serve un progetto forte, che vada al di là delle inevitabili lacerazioni e delle polemiche tra nord e sud”.

Francesca Rapini




Il silenzio e le ipocrisie sulla strage di Cefalonia – il nuovo libro di Vincenzo Di Michele “Cefalonia, Io e la mia storia” (Ed. il Cerchio)

 Il silenzio e le ipocrisie  sulla strage di Cefalonia

Nel nuovo romanzo “Cefalonia, Io e la mia storia” Vincenzo Di Michele ripercorre i fatti del settembre ’43 con un  racconto autobiografico su una delle pagine più buie della storia italiana.

CEFALONIA copertina frontale in Jpg

È una lettura vissuta a pelle sullo sfondo familiare e soprattutto al femminile quella che Vincenzo Di Michele ripercorre da quei giorni fino a oggi. Nel suo nuovo romanzo storico “Cefalonia, Io e la mia storia” (Editore il Cerchio), Di Michele rilegge una delle pagine più buie della storia italiana da una prospettiva diversa: le angosce e le attese delle mamme e delle mogli che attendevano il ritorno dal fronte dei loro cari.

Partendo da fatti realmente accaduti, lo storico e saggista rivive in prima persona gli avvenimenti di quel settembre del 1943 quando l’esercito italiano, dopo la proclamazione dell’armistizio, si dissolse nel nulla. «Il dramma della seconda guerra mondiale e quella crudele carneficina di Cefalonia vengono narrate attraverso le voci e le testimonianze di quelle mamme e di quelle mogli che attendevano il ritorno dal fronte dei loro figli o mariti», spiega l’autore. Nel suo racconto vissuto a pelle, Di Michele narra in prima persona le attese della sua famiglia. «Ci sono le voci di mia bisnonna, di mia nonna e di mia mamma che hanno vissuto con angosciosa trepidazione tanti e poi tanti anni. Un’attesa di veder tornare “il loro Caro” che poi al dunque è stata vana», aggiunge Di Michele. Ma anche «c’è il racconto, preso da un diario inedito, di quel soldato che ha fatto di tutto per sopravvivere alla tragedia della guerra pur di far ritorno a casa per riabbracciare la propria moglie e quella figlia di 7 anni che non  aveva mai conosciuto».

La ricostruzione della strategia militare passa in secondo piano per lasciare spazio ad un dramma personale che porta ad un racconto autobiografico. In una narrazione personale e con piglio a tratti provocatorio, l’autore chiama in causa il lettore mettendo in evidenza il passato del suo Paese, che è anche il passato sofferto di tante famiglie italiane che hanno avuto un disperso in guerra.

I fatti storici, letti con le lenti della vicenda personale, assumono nuovi contorni e nuove prospettive. E il risultato non è per nulla scontato. A partire proprio da come il generale Antonio Gandin era solito rivolgersi ai propri soldati: “Dodicimila figli di mamma tutti obbedienti agli ordini” per arrivare a come e perché quella strage di Cefalonia stracolma di sangue e vite umane stroncate nel fiore degli anni, di certo si poteva evitare.

 

Gli organi di stampa, giornali e riviste tematiche, che desiderano ricevere copia omaggio del libro per recensirlo possono richiederlo a     info@vincenzodimichele.it

 

 

VINCENZO DI MICHELE (1962), libri pubblicati: “La famiglia di fatto, un’analisi della convivenza more uxorio; Io prigioniero in Russia, oltre 50.000 copie e vincitore di premi alla memoria storica; “Guidare oggi”, un manuale per le problematiche stradali; “Mussolini finto prigioniero al Gran Sasso, una revisione storica sulla prigionia del Duce a Campo Imperatore; “Pino Wilson, vero capitano d’altri tempi, la biografia ufficiale dello storico calciatore della Lazio campione d’Italia nel 1974; “Come sciogliere un matrimonio alla Sacra Rota”, un’inchiesta sull’iter di annullamento dei matrimoni innanzi ai Tribunali ecclesiastici; “L’ultimo segreto di Mussolini”, quel patto sottobanco tra Badoglio e i tedeschi e i retroscena dell’operazione Quercia sulla liberazione di Mussolini; “The Last secret of Mussolini”, the undercounter pact between Badoglio and the Germans.   “Cefalonia , Io e la mia storia” un racconto autobiografico sullo sfondo degli avvenimenti bellici dell’eccidio di Cefalonia del settembre 1943.




Giulianova. Paolo Vasanella: Spunta la “luna Rossa” sul porto di Giulianova.

Comunicato del 6 Marzo 2017                                                                             Per amore di verità ritengo occupare ancora  spazi mediatici inerente un titolo a tutta pagina apparso sul quotidiano il messaggero:                                                                                        Spunta la  “luna Rossa”  sul porto di Giulianova.                                                               La mia fugace apparizione alla Presidenza dell’Ente Porto, forse non ha lasciato un segno così importante per essere ricordato, ma che delle iniziative da me intraprese se ne vantino altri, dà molto fastidio.   

Porto di Giulianova, Ph. Ennio Pomponio
Foto Archivio. Porto di Giulianova, Ph. Ennio Pomponio

                                                         Ho sentito alla radio locale e letto sui giornali che il Sindaco,  assieme ad altri politici e non solo, hanno fatto sfoggio e si sono vantati di portare nel nostro porto  la mitica imbarcazione “Luna Rossa”, del grande navigatore  Giovanni Soldini, che sicuramente non ormeggerà a caso… nella nostra cittadina.                                       Due anni di incontri con l’attuale proprietario, mio amico, lo hanno portato in primo luogo a scegliere la nostra realtà portuale, ma quello che più conta è che si trovato,  attraverso misurazioni batimetriche, la soluzione migliore  per l’eventuale ormeggio, il tutto accadeva  già verso la fine del mese di dicembre.                                                                                                                                                                                                                                                                              Il Sindaco, il Presidente della Provincia, l’Assessore Regionale Pepe,                              i rappresentanti legali di tutti gli enti soci , il nuovo  Presidente della FIV                Dr. Ettorre Francesco e l’ unico superstite del vecchio CDA dell’ente Dr.Core mio Vicepresidente,  dovrebbero ricordare che nel biglietto di auguri mandato loro,  in occasione delle festività Natalizie, campeggiava quella bella barca ” Luna Rossa ” e ne annunciavo  la presenza, già nei primi mesi del 2017.                                                                                          Oggi, leggo ancora  sulla stampa, che il nuovo CDA,  nel  propagandare l’evento presso la sede dell’ente porto,  ha scomodato addirittura il Vicepresidente del Consiglio Regionale  Dr Lolli, ringraziandolo per il sostegno… Quale ?                                                                                                                              “Noblesse  oblice”,  poteva consigliare di estendere l’invito anche al sottoscritto.      Ma ormai  vantarsi di cose fatte da altri sembra essere diventata pratica comune…       Ricordo ancora quando il Governatore D’Alfonso, nel venire a Giulianova e tagliare il nastro per l’inizio dei  lavori inerenti  la realizzazione dell’importante opera di messa in sicurezza della  imboccatura portuale non si degnò nemmeno di citare, durante la conferenza stampa, l’ex Assessore Regionale Morra, al quale va ascritto, come tutti sanno, il merito di questo importante obbiettivo raggiunto.                                                                                                Comunque, come sempre, voglio vedere i lati positivi della cosa ed attendere tutte le iniziative che tale dispiego di forze, porterà al nostro porto… la mia speranza è quella di credere che chi governa la nostra Regione non continui a considerare il nostro porto uno  ” Snodo d’Acqua”. Ad maiora semper… Paolo Vasanella.




L’abruzzese Laura Muzi gestì per anni, insieme al marito, uno degli storici ristoranti dell’Ohio il “Venice Spaghetti House” di Massillon. I suoi genitori erano nati a Capitignano (AQ).

Associazione Culturale “Ambasciatori della fame”

Pescara, 6 marzo 2017

L’abruzzese Laura Muzi gestì per anni, insieme al marito, uno degli storici ristoranti dell’Ohio  il  “Venice Spaghetti House” di Massillon. I suoi genitori erano nati a Capitignano (AQ).

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Laura  Muzi nacque a Dennison, Ohio, il 18 agosto del 1914 da Andrea (1883-1975) ed Elvira Pelosi (1887 -1972). Entrambi i suoi genitori erano nati a Capitignano (AQ). I genitori di Laura giunsero ad “Ellis Island” nel 1910 dopo aver attraversato l’oceano sulla nave “Roma”. All’inizio Andrea Muzi lavorò nelle miniere e in seguito trovò un più conveniente e meglio retribuito lavoro, a Dennison in Ohio,  nella realizzazione di ferrovie. I due “capitignari” ebbero ben undici figli. Uno di questi fu Laura. Quest’ultima conobbe, sempre a Dennison, John D. Ferrero un italo-americano, nato a Masi in provincia di Padova, che avrebbe poi sposato. I due, Laura e John D., nel 1935 spostarono la loro residenza a  Massillon, Contea di Stark Country, in Ohio. Ebbero  otto figli (quattro femmine: Gloria, Grace, Margaret e Catherine; quattro maschi: Louis, Thomas V, John D. Jr e James). Ed è qui che nacque la leggenda del “Venice Spaghetti House”. La coppia, assai affiatata, lanciò una cucina tipicamente italiana con grandi riferimenti a quella  abruzzese. In poco tempo arrivò in successo. Mangiare gli “spaghetti da Laura” divenne una aspirazione non solo degli italo-americani. I due, marito e moglie, facevano arrivare direttamente dall’Italia i prodotti più richiesti e soprattutto vino ed olio. Per lunghi anni il n. 1022 di Duncan Street , dove si trovava il ristorante “Venice Spaghetti House”,  fu meta di clienti da ogni parte dell’Ohio che arrivavano per gustare i famosi “spaghetti”. Era anche risaputa la cortesia dei due proprietari ed in particolare di Laura “la signora sorriso”. La prematura morte di uno dei loro figli, James,  avvenuta nel gennaio del 1959 segnò profondamente il morale di Laura e John D. e questo li portò poi, quasi inevitabilmente, ad abbandonare il loro ristorante.  Laura Muzi morì il 25 settembre del 2011.

Geremia Mancini – Presidente onorario “Ambasciatori della fame”  Foto 1: Laura e John D. il giorno dell’inaugurazione del “Venice Spaghetti House”; Foto 2: Laura, con vestito nero, John D. e cameriere all’interno del Ristorante; Foto 3: una pubblicità dell’epoca.