Incontro-dibattito per scongiurare la demolizione del Palazzo Sirena di Francavilla al Mare

Le sezioni Italia Nostra di Chieti e di Pescara si sono fatte promotrici
di un appello alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio
per l’Abruzzo ed al Comune di Francavilla al Mare per scongiurare
l’annunciata demolizione di Palazzo Sirena, ritenendo che esso vada
riconosciuto quale elemento significativo del Patrimonio Architettonico
della nostra regione, un bene culturale, testimonianza materiale con
valore di civiltà e, in senso ancor più ampio, quale bene comune. L’
appello, sottoscritto da intellettuali, rappresentanti del mondo
accademico e semplici cittadini è stato inviato anche a tutti i
consiglieri comunali della vicina cittadina rivierasca, riuniti oggi in
pubblica seduta per l’avvio di un’approfondita discussione nel
merito.
La sezione Italia Nostra di Pescara ha voluto immediatamente coinvolgere
sulla importante battaglia intrapresa soci e simpatizzanti, continuando
anche la raccolta di adesioni all’appello, attraverso la organizzazione
di un incontro che avrà luogo giovedi 23 febbraio, alle ore 17, presso
la sede sociale di via Milite Ignoto, 22, rinviando ad altra data quello
su “La casa rurale nel paesaggio dell’entroterra della provincia
di
Pescara”.
Dopo la illustrazione dell’appello da parte del presidente della
sezione, seguiranno gli interventi della storica dell’arte Federica
Rapino, che illustrerà, con immagini d’epoca, l’importanza
identitaria
dell’edificio, e del nostro socio Piero Ferretti, referente per
l’Urbanistica ed il Territorio di I.N. regionale, che specificherà le
ragioni che ne motivano la tutela.




Giulianova. Il giuliese Riccardo Mercante è il nuovo Capogruppo del M5S in Regione.

 
L’Aquila, lì 22.02.2017 – Nuovo cambio alla Presidenza del Gruppo consiliare regionale abruzzese del Movimento 5 Stelle. Da oggi, infatti, le funzioni di Capogruppo sono affidate al Consigliere Riccardo Mercante.

consigliere regionale M5S Riccardo Mercante
consigliere regionale M5S Riccardo Mercante

Un avvicendamento effettuato sulla base del principio di rotazione stabilito dal Gruppo consiliare ad inizio legislatura per garantire la massima trasparenza e democraticità in ossequio a quelli che sono i valori e le linee guida del Movimento 5 Stelle.

Il Gruppo consiliare regionale M5S




Terremoto Centro Italia: il Polibus di EMERGENCY per garantire supporto socio-sanitario. Primo risultato del protocollo firmato con il Comune di Milano

 

Milano, 22 febbraio 2017 – Due ambulatori, una sala per le attività di accoglienza e una sala d’attesa, sono gli spazi allestiti nel Polibus, l’ambulatorio mobile di EMERGENCY che, a partire da giovedì 16 febbraio, ha iniziato le attività per fornire assistenza socio-sanitaria alla popolazione colpita dal terremoto in Centro Italia in collaborazione con la Protezione Civile del Comune di Milano.

Dal 24 agosto scorso il Centro Italia è stato colpito da ripetute scosse di terremoto e, negli ultimi mesi, le condizioni climatiche hanno ulteriormente danneggiato un’area già messa in grave difficoltà dal sisma, rendendo la quotidianità della popolazione molto difficile, non solo nelle località montane.

EMERGENCY fornirà assistenza infermieristica in due territori gravemente colpiti dal disastro naturale: Amatrice e Montorio al Vomano, in provincia di Teramo, dove sarà attivo anche uno sportello di assistenza psicologica. La Protezione Civile fornirà tecnici e supporto logistico (ovvero due mezzi e dalle due alle quattro persone a seconda delle necessità) per svolgere le attività come scritto nel Protocollo d’intesa sottoscritto da Emergency e dal Comune di Milano lo scorso dicembre.

Il Polibus sarà collocato nel piazzale del Distretto Sanitario di Base di Montorio al Vomano e le unità mobili di EMERGENCY saranno operative in diversi comuni del Distretto. Uno psicologo, un infermiere e un logista forniranno assistenza socio-sanitaria gratuita in un territorio in cui, a causa dell’emergenza climatica e sismica, i bisogni sono molteplici e i servizi di assistenza sanitaria sono in difficoltà.

“L’obiettivo è quello di rendere il Polibus e le unità mobili dei punti di riferimento per la popolazione locale, come accade nelle altre città italiane in cui EMERGENCY è presente con gli ambulatori mobili per fornire cure a chi ne ha bisogno. L’attività dello psicologo fungerà da primo filtro per la gestione delle problematiche derivate dall’evento catastrofico” spiega Andrea Bellardinelli, Coordinatore Programma Italia.

“Siamo contenti di collaborare con EMERGENCY, che lavorerà in sinergia e a supporto dei servizi di assistenza sanitaria già erogati dall’ AUSL. Ci auguriamo che questa collaborazione possa ridonare nuove speranze alle popolazioni di questi luoghi affinché tornino a vivere una normale quotidianità” auspica il Dott. Sergio Consorte, Direttore del Distretto Sanitario di Montorio al Vomano.

“Questo progetto è il primo risultato operativo del protocollo firmato dal sindaco Sala per il Comune di Milano e da Gino Strada per EMERGENCY il cui scopo era quello di realizzare un Posto di Assistenza Socio Sanitaria gratuita da impiegare in contesti di emergenza. Il sostegno dell’amministrazione milanese per le popolazioni colpite dal terremoto continua e questo ambulatorio è una riposta importante e concreta” conclude l’assessore alla Sicurezza del Comune di Milano Carmela Rozza.

 

Dal 2006 EMERGENCY lavora in Italia per offrire cure gratuite a chi ne ha bisogno. In dieci anni EMERGENCY ha offerto oltre 260.000 prestazioni sanitarie.




Il lupo non è il “flagello” degli allevatori Studi scientifici ed esperienze sul campo dimostrano che con la prevenzione i danni calano, con gli abbattimenti no!

 

 

Dimostrare che il Lupo non è il flagello degli agricoltori e che attraverso adeguate misure di prevenzione è possibile convivere con una specie simbolo che rappresenta un grande valore naturale e culturale per il nostro Paese: è stato questo l’obiettivo della “Fattoria #SosLupo” allestita oggi nella sede nazionale del WWF Italia a Roma.

 

Le ricerche scientifiche più recenti dimostrano che una convivenza armonica tra lupo e allevatori non solo è possibile, ma in molti casi è già una realtà, come testimonia l’allevatore toscano Cristian Mussari che, grazie ad una speciale razza di cani, il pastore della Sila, da quando ha cominciato la sua attività non ha avuto nessun attacco dai lupi.

Agli abbattimenti, misura antistorica e nociva di cui si parla nel Piano di gestione del lupo presentato dal Ministero dell’Ambiente, esiste un’alternativa in grado di rispondere sia alle esigenze di conservazione che alle istanze degli allevatori.

 

“Il governo francese nel 2000 ha avviato un protocollo d’intervento per rispondere alle pressioni degli allevatori a seguito dell’aumento degli attacchi da lupo al bestiame. Negli ultimi 5 anni il numero di abbattimenti previsti è però andato aumentando arrivando oggi a 36 individui l’anno”, ha dichiarato il responsabile del programma Alpi del WWF Francia, Jean-ChristophePoupet . “Queste misure però si sono rivelate inefficaci e pericolose. Non vi è stato negli ultimi 3 anni alcun decremento di attacchi al bestiame, sebbene vi sia stata una riduzione della popolazione stabile di lupo. Inoltre queste misure non sono selettive, vengono applicate senza criteri scientifici e con nessuna distinzione tra le varie zone di presenza del lupo. L’abbattimento di lupi è una minaccia per la popolazione vitale del lupo francese, una specie ancora ‘fragile’ in Francia. L’Italia è ancora in tempo per non ripetere lo stesso errore dalla Francia. Sarebbe assurdo che proprio l’Italia, un Paese che ha rappresentato un modello di conservazione di una specie tanto importante, tornasse indietro con misure di abbattimento legale. Bisogna puntare sulla coabitazione, rafforzando tutte le misure non cruente di selezione”.

 

La scienza è oggi schierata per la prevenzione. È di questo mese uno speciale della prestigiosa rivista Journal of Mammalogy dedicato alla revisione dei metodi letali e non letali, in cui si evidenzia con chiarezza che i metodi di prevenzione sono molto più efficaci di quelli letali per ridurre i danni causati dai predatori agli allevamenti, in ogni angolo del mondo, mentre le uccisioni si rivelano inefficaci o addirittura dannose nella maggior parte dei casi.

 

“Che la prevenzione sia la strada migliore, noi abruzzesi lo sappiamo da sempre”, dichiara Luciano Di Tizio, delegato WWF Abruzzo. “Il cane-pastore abruzzese è un ottimo alleato dei nostri allevatori per difendere le greggi. Invece di pensare agli abbattimenti, si dovrebbero mettere a disposizione degli allevatori contributi per le misure di prevenzioni e, laddove vi siano effettivamente dei danni, andrebbero garantiti rimborsi certi e in tempi rapidi”.

 

La prevenzione, quindi, è la stella polare rispetto alla quale ci sono già risorse disponibili visto che in 12 Regioni e una Provincia autonoma (Trento) sono state previste, nella Misura 4 dei rispettivi PSR (Programmi di Sviluppo Rurale) del secondo pilatro della PAC, risorse per investimenti nella prevenzione dei danni da fauna selvatica (con particolare riferimento al Lupo) con una disponibilità di spesa complessiva stimabile in oltre 6 milioni di euro. Le risorse effettive saranno stabilite dalle singole Regioni con la pubblicazione dei bandi relativi all’operazione specifica. Inoltre, sono oggi già disponibili per tutti gli allevatori dettagliate informazioni sugli strumenti e sulle tecniche per la protezione del bestiame con una stima dei costi per i singoli investimenti (recinzioni elettrificate e cani da guardiania) sul sito www.protezionebestiame.it realizzato dal Ministero dell’Ambiente e dall’Unione Zoologica Italiana in collaborazione con le maggiori associazioni agricole.

 

Il WWF Italia continua quindi la sua campagna SOSLUPO per ottenere lo stralcio della misura degli abbattimenti dal Piano di gestione del Lupo attualmente in discussione.

Sul Piano, dopo il rinvio del 2 febbraio, era previsto il voto nella Conferenza Stato-Regioni nella giornata di domani, giovedì 23 febbraio, ma da fonti del Ministero dell’Ambiente sembra che il punto relativo al Piano sarà nuovamente rinviato. Un’ulteriore occasione per procedere allo stralcio della misura degli abbattimenti, evitando così di tornare indietro di 40 anni nelle modalità di conservazione del Lupo.

 

WWF Italia Onlus, Abruzzo




Organico Polizia Penitenziaria CC di Teramo: Le quote rosa sono in “rosso”!!

 

 

Che la situazione dell’organico di polizia penitenziaria presso il carcere teramano fosse deflazionato è da tutti risaputo ma quello che sta succedendo nel suo contesto femminile ha dell’incredibile. Mentre nelle restanti realtà regionali ove non insita il reparto femminile le quote rosa abbondano e vanno di molto oltre il numero delle persone necessarie per coprire i posti di servizio ad esse riservato, nell’unico carcere dove veramente occorre avere un contingente donna  più ampio, quello di Teramo appunto, la situazione è a dir poco critica!

UIL
UIL

A darne notizia è Mauro Nardella Vice Segretario Regionale UIL PA Polizia Penitenziaria.

Il D. M. del 22.03.2013- afferma il sindacalista- prevede per il ruolo agenti/assistenti di Polizia Penitenziaria femminile un organico di 36 unità. Di fatto quello amministrato risulta essere pari a 32. Ad esso occorre sottrarre 3 unità distaccate in altra sede, una in distacco sindacale, 3 assenti da lungo periodo, 2 non in servizio per interdizione pre parto; una  fruisce di congedo parentale frazionato, un’ altra a breve sarà posta in quiescienza ed allo stato sta usufruendo di congedo arretrato e che culminerà, appunto, con il pensionamento della stessa e 1 frusice del periodo di allattamento.

In sostanza, quindi, sono realmente disponibili solo 20 unità di baschi blu donne. Va aggiunto che di queste 20 due sono obbligatoriamente impiegate presso il nucleo traduzioni atteso che per il trasporto di detenute vi è la necessità di utilizzo di un componente la scorta che sia dello stesso sesso, una è impiegata presso l’Ufficio Matricola e 2 presso l’Area esterna al fine di adempiere in materia di perquisizioni  in occasione dei colloqui con i familiari di sesso femminile.

Presso la sezione femminile restano disponibili,per garantire il servizio nell’arco delle 24 ore, solo 15  poliziotte. Talmente poche da dover, nel turno notturno, addirittura andare in deroga alle regole vigenti giacchè per dar man forte all’unica donna disponibile viene utilizzato un collega di sesso maschile.

Situazione grottesca quella venutasi a creare a Teramo- continua Nardella- e se si pensa che nelle restanti carceri abruzzesi si vive il problema opposto, visto che ce ne sono talmente tante da non sapere dove collocarle, la condizione diventa addirittura paradossale.

Il loro eccessivo numero- afferma amaramente il dirigente Uil- ,legato al fatto che non possono essere utilizzate in sezioni ove sono custoditi uomini, sta rendendo pressoché impossibile ai colleghi maschi soprattutto di Pescara e Sulmona il loro utilizzo, così come prevede la normativa in corso, in molteplici ambiti al fine di garantire una trasparente rotazione dei posti di servizio propedeutica per la salvaguardia psico-fisica degli interessati.

Auspichiamo- chiosa NArdella- che l’Amministrazione apra gli occhi e metta mano, riequilibrandola, ad una situazione che è divenuta insostenibile e pericolosa. Non si può soprassedere a cotanto disastro amministrativo ed è per questo che chiediamo sin da subito  l’invio urgente e con le modalità che il Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria vorrà adottare, di almeno 10 donne. In caso contrario la UIL PA Polizia Penitenziaria si sentirà costretta a ricorrere a forme di protesta che saranno di volta in volta rese note. Nelle more è indetto lo stato di agitazione di tutto il personale di polizia penitenziaria di stanza al carcere teramano.

Sulmona, 15.02.2017

 

 




FRANE, SOTTANELLI INTERROGA IL GOVERNO “SERVONO INTERVENTI E INDENNIZZI”,

 

GALLETTI: “CANALE APERTO CON REGIONE PER TROVARE RISORSE FINANZIARIE”

Giulio Cesare Sottanelli
Giulio Cesare Sottanelli

 

 

Roma, 22 febbraio 2017 – Il deputato di Scelta Civica Giulio Sottanelli ha rivolto oggi in Aula alla Camera, durante il question time, una interrogazione (qui il testo completo) al Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti per chiedere interventi urgenti per le frane che stanno interessando diversi centri abitati della provincia di Teramo, in particolare le frazioni di Castelnuovo nel Comune di Campli e di Ponzano nel Comune di Civitella del Tronto dove sono oltre 200 le persone sfollate, oltre alla situazione di Casoli di Atri. “Servono interventi immediati, le nevicate hanno aggravato la situazione di dissesto idrogeologico, ci sono centinaia di strade franate, tutta la rete viaria è stata compromessa” ha detto Sottanelli “non so se c’è coscienza e conoscenza da parte del governo e dell’opinione pubblica di quello che sta accadendo in provincia di Teramo, la situazione è davvero difficile, è necessario che il governo dia un segnale subito, a cominciare dalla fase di conversione del nuovo decreto neve-sisma e poi con provvedimenti specifici per la nostra provincia, servono interventi e indennizzi per i cittadini che non potranno più rientrare nelle loro case”.

Galletti ha risposto parlando di “lavoro forte e congiunto delle istituzioni, il Ministero ha aperto il dialogo con la Regione per individuare il percorso più efficace per trovare le risorse finanziarie e ricomprendere tutti gli interventi in un unico programma”. Per Ponzano Galletti ha specificato che “secondo quanto riferito dalla Protezione civile la frana continua ad avanzare, sono stati oltre 230 gli interventi di recupero e messa in sicurezza effettuati nella zona, oltre 30 le abitazioni sgombrate e coinvolte 100 persone, qui il Cnr sta installando una stazione di monitoraggio per meglio evidenziare l’entità e lo spostamento in atto” mentre per Castelnuovo di Campli “sono stati oltre 30 gli interventi di recupero e si rimane ancora in attesa di ulteriore e approfondite analisi per capire se c’è la presenza di ulteriori cunei di distacco della frana retrostanti al fronte del crollo e ancora non individuati in superficie”.

 




Abruzzo. M5S: Il consiglio regionale non approva la risoluzione salva lupo del M5S

Il Consiglio Regionale abruzzese non approva la risoluzione presentata dal Movimento 5 Stelle per Salvare i lupi dall’abbattimento. “Abbiamo presentato una risoluzione per permettere all’intero Consiglio Regionale di prendere posizione contro l’abbattimento dei lupi in occasione della Conferenza Stato-Regioni che si terrà domani a Roma”, commenta il consigliere regionale Gianluca Ranieri. “La maggioranza e l’opposizione di centrodestra hanno abbandonato la Commissione e non hanno permesso la votazione con l’unica motivazione che il presidente della Regione si è già espresso sull’argomento. Ma la parola di un presidente è cosa ben diversa da un impegno assunto dall’intero Consiglio Regionale, a nome di tutti i cittadini abruzzesi”. “Ancora una volta”, conclude Ranieri, “la politica regionale non ha avuto il coraggio di assumersi le sue responsabilità politiche, affidando la sorte del lupo, simbolo dell’identità abruzzese, al buon cuore del presidente D’Alfonso. Il timore è che se oggi se ne lavano le mani, domani possano assumere la posizione che più gli aggrada, in base alle convenienze elettorali. Questo modo di affrontare i problemi della Regione è inaccettabile”.




Eccezionalità climatica. ll Sottosegretario d’Abruzzo Mazzocca presenta progetto europeo contro emissioni CO2

 
 

ll Sottosegretario d’Abruzzo Mario Mazzocca, a lavoro contro i cambiamenti climatici, presenta il progetto “Coalescce da un milione di euro.

Mazzocca
Mazzocca

A seguito dell’eccezionale ondata di maltempo che ha recentemente colpito la nostra regione con gravi conseguenze sul territorio (dissesto idrogeologico, frane, valanghe), il Sottosegretario delegato all’Ambiente Mazzocca ritiene più che mai necessario intensificare il lavoro già iniziato da tempo sull’adattamento agli ormai inconfutabili cambiamenti climatici di cui è largamente responsabile il costante incremento di emissioni CO2 effetto serra degli ultimi decenni.

“ll progetto Coalescce – illustra Mazzocca – supporta governi regionali e locali d’Europa allo scopo d’incentivare lo sviluppo della green economy a tutela dell’ambiente ed implementare l’efficienza energetica riducendo le emissioni CO2 di circa 460 milioni di tonnellate l’anno. ll modo migliore per contrastare il cambiamento climatico, migliorando nel contempo la competitività in Europa e creando nuove opportunità occupazionali”.

Le attività che verranno poste in essere – continua il Sottosegretario – verteranno sulla definizione delle linee guida per la realizzazione d’interventi mirati in tal senso; sulle campagne di sensibilizzazione e promozione delle iniziative previste; sulla pianificazione strategica nel valutare punti di forza, debolezza e opportunità; sulla valutazione e selezione dei progetti di ricerca eseguite da specialisti del settore per verificarne l’idoneità; infine, sullo scambio di esperienze attraverso workshop ed eventi formativi”.

“Si tratta di un’iniziativa – conclude – finanziata dal programma Interreg Europa 2014-2020 con un budget pari a circa € 1.347.000”.

Oggi e domani a Manchester il meeting di presentazione del progetto Coalescce – Community owned and led energy for security climate change and employment, di cui il Servizio di Politica Energetica, Qualità dell’ARIA, SINA della Regione Abruzzo è, appunto, partner assieme a EPF Euro Perspectives Foundation (Bulgaria), Energy Efficiency and Renewable Energy Agency Ae3R Ploieşti – Prahova (Romania), Institute of Valencian Business Competitiveness (Spagna) e Lenerg Energy Agency (Ungheria). Nel ruolo di coordinatore l’Oldham Metropolitan Borough Council (UK).




Roberto Santangelo (L’Aquila Futura): “Dopo l’ANAS, la Regione Abruzzo ancora matrigna con il Capoluogo.

Questa volta c’è un concreto rischio di ridimensionamento per la Scuola Sottoufficiali della Guardia di Finanza che potrebbe anche chiudere”.
Nei mesi scorsi – nell’ambito della riorganizzazione delle sedi e delle caserme della Guardia di Finanza – avvenuta a valle di una direttiva del Comando generale, si è avviato in tutta Italia un iter per evitare di contrarre ulteriormente fitti con locatari privati per le strutture che ospitano i reparti della GdF.
Lo Stato – attraverso l’INAIL – starebbe quindi effettuando l’acquisto delle strutture strategiche per assecondare queste nuove linee guida; ma per quella di L’Aquila (l’area che ospita la Scuola è di proprietà di un Fondo immobiliare) ci sarebbero dei problemi.
Nel 1983, il Comune mise a disposizione per la realizzazione dell’opera un terreno di circa 20 ettari con adeguata vocazione urbanistica; l’intervento ne ha richiesti alla fine 45.
Gli ulteriori 25 non hanno mai avuto la variante urbanistica né sono stati in alcun modo sanati. Sulla vicenda fu all’epoca apposto il segreto di Stato nel frattempo decaduto.
Recentemente, il Comune di L’Aquila – attraverso un’apposita delibera di giunta (è lo strumento urbanistico più adatto?) – avrebbe in qualche modo tentato di sanare questa situazione, proprio per permettere all’INAIL di perfezionare l’acquisto, ma – nell’ultima seduta della Conferenza Stato-Regioni  al momento di formalizzare il tutto (e immaginiamo nonostante un fitto dialogo lungo la filiera politico-amministrativa e tra gli uffici), la Regione Abruzzo ha bloccato l’operazione.
Il suo parere negativo starebbe inficiando l’acquisizione della struttura con una serie di conseguenze: 1) la più grave e drammatica sarebbe la fine del matrimonio tra L’Aquila e la Scuola con tutto quello che ciò comporta; 2) qualora si riuscisse a sistemare la vicenda ma non in tempi rapidi, potrebbe sfumare la possibilità di portare nella nostra città un’importante struttura in via di dismissione a Bari.
Infatti proprio nella logica di razionalizzazione delle diverse realtà sul territorio nazionale, quella che nel Capoluogo pugliese ospita l’altra Scuola della Gdf dovrebbe diventare una “Cittadella della giustizia”; conseguentemente si stava pensando di spostare nella nostra città

allievi e personale.
Come L’Aquila Futura chiediamo chiarezza su questa vicenda.
 



Pescara. Consiglio comunale deserto, la rabbia dei balneatori Cna

 

Tomei: un messaggio devastante a poche settimane dall’avvio della stagione estiva

 

PESCARA – «Mentre l’Abruzzo è ancora alle prese con la contabilità dei danni provocati dal maltempo, e mentre il turismo ne subisce gli effetti più devastanti, il Consiglio comunale di Pescara non trova niente di meglio che far mancare il numero legale su opere che riguardano direttamente la gestione delle acque. Dunque, su aspetti decisivi legati alla balneazione e al futuro turistico del nostro territorio». Lo afferma il responsabile nazionale di Cna Balneatori, Cristiano Tomei, che si dice «francamente sconcertato per la scelta di mandare deserto, ieri pomeriggio, il Consiglio comunale della città convocato su un ordine del giorno all’interno del quale figurava la realizzazione del nuovo depuratore delle acque»: un’opera che dovrà servire, insieme alla città, anche San Giovanni Teatino e Spoltore.

A suscitare la delusione dei balneatori è soprattutto il messaggio lanciato all’opinione pubblica e agli operatori turistici: «A poche settimane dall’inizio di una stagione balneare sul cui capo peserà certamente l’immagine appannata che l’Abruzzo ha dovuto patire in ragione degli eventi terribili dell’inverno – dice Tomei – ci si attenderebbe da parte delle istituzioni un maggior senso di responsabilità. Non compete a noi entrare nel merito dei contrasti legati alla realizzazione di un’opera pubblica che certo non sorgerà domattina, ma che pure da più parti è stata giudicata strategica nell’azione di risanamento delle acque di balneazione; tocca a noi, di certo, osservare con rammarico l’ennesimo messaggio negativo lanciato all’opinione pubblica e agli operatori». Messaggio, accusa Tomei, «che è l’esatto opposto di ciò che l’emergenza della nostra regione sta vivendo e che richiederebbe coesione: e qui pare difficile separare le responsabilità, in un momento l’economia turistica abruzzese e della città richiede risposte concrete, e cerca di tornare alla normalità».

 

21/2/2017