COLDIRETTI ABRUZZO, VELLANTE NUOVA RESPONSABILE DONNE IMPRESA

 

Manuela Vellante è la nuova responsabile regionale di Coldiretti Donne Impresa Abruzzo nominata nel corso del Coordinamento regionale di Coldiretti Donne Impresa Abruzzo che si è svolto nella sede della Federazione regionale a San Giovanni Teatino. Vellante, 45 anni, èimprenditrice titolare di una azienda ad indirizzo olivicolo con sede a Loreto Aprutino che ha subito sposato il progetto economico e sindacale di Coldiretti. “E’ un incarico importante che, fino a qualche mese fa, non avrei neanche immaginato e che mi spinge a continuare nell’impresa avviata vellante 1con passione e entusiasmo” ha detto l’imprenditrice al termine della riunione di coordinamento “L’agricoltura è un settore sempre più dinamico non più esclusivo appannaggio di soli uomini. Sono sempre di più le titolari donne di aziende e, spero, cresceranno ancora nel prossimo futuro anche per dare il proprio contributo in termini di competenze e determinazione alla costruzione del reddito delle imprese. Personalmente, ho scelto questo mestiere per la grande passione che mi spinge verso un settore complesso che, seppur tra tante difficoltà, è capace di dare grandi soddisfazioni”. In occasione della nomina, il direttore regionale di Coldiretti Abruzzo Giulio Federici si è complimentato con la nuova responsabile evidenziando la necessità di un sempre maggiore impegno delle donne imprenditrici nella diffusione e nella conoscenza del progetto di Coldiretti per l’agricoltura del futuro.

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Giulianova. Ospedale e sanità. Il sindaco invia la mozione approvata dal Consiglio comunale del 13 febbraio ai soggetti istituzionali precedentemente invitati e convoca una riunione maggioranza/minoranza per il 24 febbraio prossimo.

Il sindaco Francesco Mastromauro ha trasmesso copia della mozione approvataConsiglio comunale del 13 febbraio 2017
nel Consiglio comunale tenutosi al Kursaal il 13 febbraio scorso su “stato
e prospettive della sanità a Giulianova”, ai soggetti istituzionali
invitati a partecipare. Quindi, oltre al governatore D’Alfonso e al
vicepresidente Giovanni Lolli, quest’ultimo presente alla seduta
consiliare insieme con il direttore dell’Agenzia sanitaria regionale
Alfonso Mascitelli, anche i sindaci della costa e di Bellante, Morro
d’Oro, Mosciano S. Angelo e Notaresco, pure presenti al Kursaal di
persona o tramite delegati, nonché ai parlamentari ed ai consiglieri
regionali della provincia, agli assessori regionali Paolucci e Pepe, al
presidente della Provincia Renzo Di Sabatino, a quello del Comitato dei
sindaci della ASL Maurizio Brucchi ed al manager della stessa ASL Roberto
Fagnano.
“Nell’inviare la copia della mozione approvata dalle forze politiche
anche di opposizione con sole 3 astensioni, in cui chiediamo un ospedale
di 1° livello sulla costa secondo una visione non solo ragionevole ma
basata su elementi concreti che lo impongono tenuto conto della vastità
d’area, delle significative connessioni stradali, ferroviarie ed
autostradali nonché della forte concentrazione e densità di popolazione,
quasi la metà di quella dell’intera provincia di Teramo”, dichiara il
sindaco, “ho chiesto anche ai destinatari la disponibilità a partecipare
ad un tavolo tecnico sulla questione che si terrà prossimamente a
Giulianova. E proprio in vista di quel tavolo tecnico ho intanto invitato
i consiglieri di maggioranza e di minoranza a partecipare ad una riunione
fissata in Comune per il prossimo 24 febbraio alle ore 18. Siamo tutti
determinati a portare avanti le nostre ragioni. E quando dico tutti non
intendo solo il sottoscritto con le forze politiche giuliesi rappresentate
in Consiglio, sia maggioranza che minoranza, ma anche i sindaci e i
cittadini dei dieci Comuni con i quali abbiamo fatto e vogliamo continuare
a fare squadra per garantire livelli sanitari adeguati a beneficio della
collettività”.




CRATERE SISMICO, MARIANI: APPROVATA RISOLUZIONE PER INTEGRARE ULTERIORI COMUNI COLPITI

Il Consiglio Regionale, nella seduta odierna, ha approvato all’unanimità,
una risoluzione urgente proposta dal Capogruppo del Partito Democratico,
Sandro Mariani, che impegna il Presidente della Giunta Regionale a
chiedere l’adeguamento del cratere sismico alla situazione di fatto, che
si sta determinando alla luce dei danni emergenti che riguardano le aree
interne montane delle province di Teramo, L’Aquila e Pescara
“Credo fosse un atto dovuto – commenta Mariani – il riconoscimento di una
situazione ingravescente dopo il combinato disposto degli eventi
calamitosi dello scorso gennaio, che ha determinato, in maniera
particolare nella provincia di Teramo, una necessaria rivalutazione del
perimetro del cratere.”
“Rispetto all’elenco dei comuni oggetto della prima decretazione – continua
Mariani – si è reso evidente dopo la scossa del 18 gennaio scorso, che la
conta dei danni si fosse ampliata notevolmente, soprattutto in quelle zone
montane, già vessate, praticamente senza soluzione di continuità a far
capo dal 2009.”
“Non è possibile sottacere – aggiunge il Capogruppo PD – che si stia
determinando una desertificazione in questi comuni che compromette il
patrimonio storico e culturale e che questa porti al completo blocco di
tutte le attività economiche, con la conseguente ricaduta negativa sulle
attività sociali e istituzionali.”
“Sono orgoglioso – conclude Mariani – che il Consiglio Regionale abbia
svolto la sua parte, riconoscendo unanimemente la situazione terrificante
in cui versa un triangolo importante del nostro territorio, sponsorizzando
l’impegno politico affinché si riesca ad ottenere un’integrazione dei
comuni coinvolti negli ultimi eventi calamitosi e soprattutto si ottenga
il giusto e doveroso sostegno economico per far ripartire territori e
cittadini.”




Abruzzo. Federconsumatori: il nuovo orario Frecciarossa

Freccia Rossa

 

Non eravamo bravi noi della Federconsumatori Abruzzo, forse erano un po’ sprovveduti i Dirigenti di Trenitalia quando hanno deciso gli orari del FrecciaRossa Bari-Milano.

Subito dopo l’attivazione di quel treno (2015) abbiamo dimostrato l’inefficacia dell’orario (Milano ore 7.45, Pescara: 11.51, Bari 14.25. Partenza da Bari alle ore 16.15, da Pescara alle  ore 18.48 e arrivo a Milano 22.50).

Era necessario invertire l’orario: partire la mattina da Pescara per Milano, per ripartire il pomeriggio verso sud.

Dopo un anno e mezzo, anche i Dirigenti di Trenitalia hanno capito la ragionevolezza della nostra proposta e, dal prossimo mese di Aprile la Freccia Rossa adriatica viaggerà la mattina da sud a nord, il pomeriggio da nord a sud.

Partirà da Bari alle ore 6.35 con arrivo a Milano alle 13.20, e ripartirà da Milano alle 15.45 per arrivare a Bari alle 22.30.

Per gli abruzzesi il nuovo orario è migliore del precedente, ma non è la soluzione.

Noi abbiamo diritto ad una “Freccia Rossa” che parta la mattina intorno alle 6.00 da Pescara per raggiungere Milano intorno alle 10.00; ripartire poi da Milano intorno alle 18.00 per arrivare a Pescara intorno alle ore 22.00.

In questo modo la nostra collettività potrebbe disporre di una soluzione ferroviaria    in grado di consentire un’andata e ritorno in giornata tra Pescara e Milano, per tutte le ragioni economiche, commerciali, sanitarie e di studio che un po’ tutti conosciamo.

Soddisfare questa sacrosanta esigenza non è difficile, non occorre una linea ad Alta Velocità che nessuno mai ci darà, non occorrono investimenti impossibili; occorre solamente un po’ di buon senso.

Per raggiungere Milano in 4 ore esistono già mezzi adeguati: si chiamano ETR 500 e per un decennio hanno già circolato sulla linea adriatica. Sono stati requisiti tutti quando è stata attivata la linea ad Alta Velocità Roma-Milano.

Adesso su quella linea stanno utilizzando sempre più l’ETR 1000, treni che consentono una velocità massima di 400 Km/h; non dovrebbe essere difficile ai nostri ben pagati rappresentanti politici esigere che mano a mano che sulla linea Roma-Milano vengono messi in circolazione nuovi treni ETR 1000, alcuni “vecchi” ETR 500 vengano utilizzati sulla linea adriatica per collegare Pescara a Milano.

In questo modo tutti i collegamenti Pescara-Milano potrebbero realizzarsi in 4 ore, senza aspettare mirabolanti  linee ad Alta Velocità.

Se poi consideriamo che sulla linea adriatica si sta realizzando una “velocizzazione” che “taglierà” circa 30 minuti dal tempo di percorrenza Pescara-Bologna, noi potremmo raggiungere facilmente Milano da Pescara in 3h e 30′.

 

 

 

 

 

La soluzione più efficace (in attesa dei tempi migliori) per la nostra comunità si può raggiungere in due modi :

  • o realizzando con ETR 500 il treno che attualmente parte da Pescara alle ore 6.00, per arrivare a Milano intorno alle ore 10.00 (con ripartenza da Milano alle 17.35 e arrivo a Pescara intorno 21.40);
  • oppure retrocedendo a Pescara il treno Freccia Rossa 9802 che attualmente parte da Ancona alle 6.10 per raggiungere Milano alle 9.20 (potrebbe partire da Pescara intorno alle 5.00 e utilizzare la stessa traccia orario attuale per raggiungere Milano).

 

Queste non sono pretese campanilistiche, sono esigenze legittimate dalle leggi (per esempio dal DPCM del 30.12.98). E ancor di più da ragioni etiche: non è possibile che il prezzo del biglietto pagato dai cittadini delle comunità adriatiche sia lo stesso di quello pagato da chi dispone dell’Alta Velocità, e poi chi governa la res pubblica non senta il dovere di fornire alle comunità adriatiche anche un servizio in qualche modo  adeguato a quei prezzi.

 

 

Federconsumatori Abruzzo

osservatorio sulla mobilità




Pescara. Editoria: una libertà felice, la mia vita – il libro di Marco Pannella

Sabato 25 Febbraio p.v. a Pescara, con la collaborazione di Alessio Falconio, abruzzese, direttore di Radio Radicale, è stato organizzato un incontro per la presentazione del libro di Marco Pannella: “Una Libertà Felice: la mia vita”.

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Il grande politico e personaggio abruzzese non aveva mai scritto una sua specifica biografia, né lasciato un diario di memorie, appunti o interviste che riguardasse la sua persona, ma quasi un anno fa però, quando la sua malattia aveva iniziato il suo ultimo attacco nell’agone della vita, anche il “grande vecchio”, testimone della vita politica di due Repubbliche, ha accusato la necessità di tramandare alcuni appunti della sua mente, una specie di diario quotidiano, ma con preziosi flash-back, scandito dalla cronologia dei suoi ultimi 100 giorni e impreziositi dai ricordi, dalle memorie e dalle emozioni che gli hanno tenuto compagnia in una intera vita di lotte politiche. Il libro ripercorre insieme a coloro che lui definirà i suoi due Angeli Custodi: Matteo Angioli, già suo assistente al Parlamento Europeo e Laura Harth la sua compagna.

Di seguito alcune frasi riportate nel Prologo del libro.

 

«… E ora registro me stesso. Una penna, un foglietto, anche un microfono. Non è che mi senta pronto per stendere le memorie di un rompicoglioni. Voglio soltanto sistema­re la mia gioia e, quando c’è, anche il mio sconforto. Per questo annoto, per questo re­gistro. Perché la conquista della democra­zia passa anche in un abbraccio, in una di­scussione sul liberalismo e un’altra sulle rivoluzioni, passa per ogni uomo e per ogni idea capace di migliorare il mondo. Passa per ognuna delle cazzate che ci vengono in mente e che abbiamo la voglia e la forza di comunicare e condividere. L’importante è osare e usarsi, l’importante è accettare ogni sfida che può guadagnare un grammo in più di libertà.» Marco Pannella

 

Un libro, Marco Pannella, non aveva mai voluto scriverlo. Lo spiega Matteo An­gioli, che ha raccolto e curato questa auto-biografia: «… poi un giorno ha smesso di sentirsi immortale, ha avvertito che la bat­taglia, la sua battaglia, poteva concludersi presto. D’un tratto, però, si è trovato anche al cospetto del passato e deve aver comin­ciato a osservarlo, come forse non aveva mai fatto prima. Eccolo, dunque, il suo li­bro. Ecco il senso delle pagine che abbia­mo costruito con lui, parola più aggettivo meno, sensazione dopo sensazione, gior­nata dopo giornata. Non è stato facile, ma è stato meraviglioso».2 Manifesto

Questo libro straordinario è una sorta di re­soconto intimo di una passione totalizzante per la libertà e i diritti, di battaglie, digiuni, infinite discussioni, «come se la vita fosse una lunga riunione politica». Ma è anche il diario dell’amore e del dolore dei suoi ulti­mi mesi di vita, una lezione involontaria di saggezza e nobiltà d’animo di un uomo che non ha paura dei sentimenti e del loro scan­dalo radicale.




SANITA’. FISH: OSTEOPATIA SIA PRATICATA DA PROFESSIONI GIÀ ESISTENTI “E’ MEDICINA NON CONVENZIONALE, E PER PATOLOGIE COME COLON IRRITABILE ANDARE DAL MEDICO”

“L’Organizzazione mondiale della sanita’ (Oms) colloca l’osteopatia nell’ambito delle medicine tradizionali (Tm), complementari e alternative (Cam). Nella Comunita’ europea e in Italia per indicare lo stesso ambito viene generalmente utilizzato il termine di medicina non convenzionale. A garanzia del cittadino penso che al pari delle altre inserite nello stesso campo (chiropratica, agopuntura, ayurveda, naturopatia, nuad thai, medicina tradizionale cinese, ecc.), l’osteopatia debba essere praticata da professioni sanitarie gia’ esistenti, anche per evitare l’inutile frammentazione e confusione per il cittadino nell’avere una professione sanitaria per ogni forma di terapia complementare”. Queste le parole del presidente di Fish (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), Vincenzo Falabella, che ci tiene a sottolineare anche come “per patologie come il reflusso gastroesofageo, la sindrome del colon irritabile, la polmonite e l’asma bronchiale mi rivolgerei al mio medico curante e, se da lui consigliato, a uno specialista della branca di interesse della patologia”.
Parole riferite alle dichiarazioni di Paola Sciomachen, presidente del Roi, che sosteneva come l’osteopatia, secondo alcuni lavori scientifici, potesse avere efficacia anche con patologie organiche quali appunto il reflusso gastroesofageo, la sindrome del colon irritabile, la polmonite, la Bpco (Bronco pneumopatia cronica ostruttiva) e l’asma bronchiale.




La Riparazione del Creato attraverso la modernizzazione della filiera edilizia in direzione di sostenibilità, un percorso per riconciliare l’Uomo con Dio.

 

 

L’AQUILA, 21 febbraio 2017

 

Il Comando Militare Esercito “Abruzzo” ha aderito in qualità di partner, nel mese di novembre 2016, per volere del Comandante Gen. B. Rino DE VITO, al progetto denominato “La Riparazione del Creato attraverso la modernizzazione della filiera edilizia in direzione della sostenibilità, un percorso per riconciliare l’Uomo con Dio”. Tale progetto, il 27 e 28 gennaio scorso, è stato dichiarato vincitore presso la sede di Roma Domus Pacis del Movimento Lavoratori di Azione Cattolica. Il partenariato offre l’opportunità agli iscritti al Progetto “Sbocchi Occupazionali” (militari congedati e in servizio) di partecipare, a titolo gratuito, a percorsi formativi e informativi sulle tematiche dello sviluppo edilizio ecosostenibile e costituisce il primo approccio per future collaborazioni con tutti gli attori che, a vario titolo, faranno parte del progetto stesso. Quest’ultimo ha avuto origine da una riflessione svoltasi all’interno del Consiglio della Regione ecclesiastica Abruzzo e Molise dell’Azione Cattolica Italiana, dove Papa Francesco ha introdotto la cosiddetta “ottava opera di misericordia spirituale”: la salvaguardia del bene comune. In questo contesto il Movimento Lavoratori di Azione Cattolica (MLAC) della diocesi di Chieti-Vasto e di quella dell’Aquila, interrogandosi su come concretizzare queste consegne ricevute, ha pensato di offrire ai giovani e ai ragazzi l’opportunità di mettersi in gioco e creare una nuova sensibilità al valore dell’etica professionale a partire dal tema ambientale. Gli elementi fondanti su cui si basa il presente progetto proposto sono:

  • Il “Trattato di Economia Sociale” del Beato Giuseppe TONIOLO, in merito all’economia del lavoro;
  • Le recenti Direttive UE sullo sviluppo sostenibile;
  • Le ultime normative nazionali sugli appalti e gli acquisti verdi nella pubblica amministrazione anche mediante il miglioramento dell’efficienza degli edifici attraverso Le Esco (società che si finanziano con il risparmio che progettano attraverso gli audit energetici);
  • Gli strumenti di certificazione della sostenibilità degli edifici (rating systems);
  • La “Enciclica Laudato Si’” di Papa Francesco.

Il progetto si propone di dare seguito, mediante un percorso di sensibilizzazione, informazione e formazione di tutti gli attori della filiera dell’edilizia nel territorio abruzzese e di riflesso in Italia e nel Mondo, con particolare attenzione ai giovani e ai ragazzi, alla creazione di una nuova etica professionale per tutte le figure, impiegatizie e operaie, nel settore green e al sostegno di una diffusa cultura della sostenibilità in tutti i campi, dalla realizzazione al miglioramento energetico e alla gestione degli edifici e delle città.

A tal fine, il percorso proposto parte dall’applicazione dei contenuti del trattato di economia sociale del beato Giuseppe TONIOLO, in particolare:

  • il rispetto e l’operare nel Creato di tutte le risorse umane coinvolte (imprenditori, professionisti, lavoratori e impegnati) in uno sforzo etico con uno spirito lavorativo integrato e di conseguenza produttivo, positivo ed ottimista;
  • il rispetto dei ruoli e delle responsabilità sociali, che ogni singolo soggetto riveste verso Dio nell’operare nel Creato, con il primario obiettivo di conservare e custodire il Creato stesso;
  • il continuo progresso industriale attraverso lo studio e l’applicazione pratica delle tecnologie costruttive innovative e sostenibili di tutti i prodotti e degli edifici stessi come richiesto dai sistemi di rating riconosciuti internazionalmente.

In estrema sintesi il progetto attiverà un processo di sviluppo fondato su un’economia basata sul rispetto dell’ambiente e del lavoro, sul risparmio di risorse naturali ed energetiche e sulla riduzione degli sprechi, sul recupero, riutilizzo e riciclo delle materie in maniera eco- intelligente.

 




FOSSACESIA CITTÀ DELL’ACCOGLIENZA:OSPITI LE DELEGAZIONI EUROPEE DEL PROGRAMMA ERASMUS.

Si è tenuta oggi, presso la Sala del Consiglio Comunale di Fossacesia, alla presenza del Sindaco di Fossacesia Enrico Di Giuseppantonio, dell’Assessore all’Istruzione Paolo Sisti, del Sindaco di Santa Maria Imbaro Mariella Di Nunzio, del Sindaco di Mozzagrogna Tommaso Schips e del suo vice sindaco Felicia Romagnoli, del Dirigente Scolastico Silvino D’Ercole, la conferenza stampa di presentazione dei diciannove docenti provenienti da Polonia, Estonia, Grecia e Turchia, arrivati in questi giorni per partecipare ad uno scambio internazionale sulle pratiche didattiche e la scoperta del territorio, nell’ambito del progetto Erasmus +. Erasmus+ è il Programma dell’Unione Europea per l’istruzione, che finanzia scambi culturali tra Nazioni diverse per favorire lo scambio di pratiche didattiche e conoscenze. Lo scopo finale è provare a costruire una cultura dell’integrazione europea iniziando dai “primi mattoni”, cioè gli alunni, che hanno la possibilità di scambiare idee e conoscenze con i loro pari europei, e che quindi da grandi potranno essere cittadini più consapevoli dell’Unione Il progetto Erasmus attivo in questi giorni, dal titolo “Science in ourlittlehands”, è solo il primo dei quattro progetti vinti dall’Istituto Comprensivo di Fossacesia e prevede la visita delle scuole di Mozzagrogna, Santa Maria Imbaro e Fossacesia da parte dei docenti stranieri che, inoltre, avranno l’opportunità di partecipare alle attività didattiche e di conoscere le peculiarità del territorio. Grande il lavoro svolto dal dirigente dell’Istituto Comprensivo, Silvino D’Ercole, e da tutti i docenti che, sotto la sapiente regia della professoressa Maria Dolores Veronesi, referente del progetto, hanno portato avanti tutte le attività previste. I progetti prevedono tutti uno scambio di usanze, culture, tradizioni e buone prassi che porteranno anche i nostri alunni e docenti a far visita ai vari paesi europei. Altre delegazioni europee sono inoltre attese nei prossimi mesi, in quanto l’Istituto Comprensivo di Fossacesia ha vinto – unico in Abruzzo – quattro progetti Erasmus+. Dal 20 al 25 marzo, il nostro territorio ospiterà una delegazione di docenti e alunni provenienti da Gran Bretagna, Polonia, Romania e Turchia, nell’ambito del progetto Erasmus+ “Embracingeveryone” coordinato dall’insegnante Maria Giovanna Fantini. Dal 2 all’8 aprile sarà la volta di docenti e alunni provenienti da Polonia, Romania, Grecia e Turchia, per il progetto “Improving social and emotionalskills” coordinato dal professore Giuliano Santella – il quale è anche referente generale dei quattro progetti. A fine novembre verranno docenti e alunni da Gran Bretagna, Polonia e Turchia, all’interno del progetto “Active citizens” la cui referente è la professoressa Jovanka Verna.



ISTITUITA IN REGIONE ABRUZZO LA COMMISSIONE D’INCHIESTA SULL’EMERGENZA NEVE RICHIESTA DAL MOVIMENTO 5 STELLE

E’ stata istituita oggi la Commissione regionale d’Inchiesta sull’Emergenza Abruzzo richiesta dal M5S. La commissione avrà il compito di svolgere le indagini atte a far luce sui meccanismi di prevenzione e di allerta in materia di rischio idrogeologico ed atmosferico, di rischio valanghe e di rischio sismico, elaborati e preposti da Regione Abruzzo e dagli Enti coinvolti.
L’obiettivo è sviscerare le cause dell’interruzione della fornitura di energia elettrica, le disfunzioni della macchina dei soccorsi e approfondire il tema della sicurezza sismica. Azioni mirate a fare chiarezza sulle responsabilità e sulle iniziative da intraprendere per risanare le ferite e, soprattutto, per scongiurare un nuovo stato di emergenza in Abruzzo.
“Gli abruzzesi ci chiedono di fare chiarezza su quanto accaduto a gennaio e ci chiedono maggiore sicurezza per il futuro. La risposta a queste domande passa dallo stanziamento di maggiori fondi per la prevenzione dei disastri e anche per l’istituzione di una commissione di inchiesta. E’ sicuramente un buon risultato quello che il consiglio regionale ha raggiunto grazie al M5S” commenta Sara Marcozzi, capogruppo “la nostra Regione ha il diritto di sapere la verità, e di sapere di poter contare su una Regione che ha fatto i passi adeguati per tentare di ridurre al minimo i rischi per il futuro”.
La commissione di inchiesta sarà presiedute da un consigliere tra quelli indicati dall’opposizione, sarà nominata dal Presidente, con le stesse modalità previste per le Commissioni permanenti. Nello svolgimento dell’inchiesta, la Commissione potrà richiedere agli Uffici della Regione, nonché agli Enti ed Istituti da essa dipendenti e alle società partecipate dalla Regione, tutte le informazioni utili all’espletamento dell’inchiesta, senza che ad essa sia opponibile il segreto d’ufficio, e potrà altresì convocare persone che possano fornire informazioni utili al completamento dell’inchiesta.




MAFIA: COLDIRETTI, DA FRUTTA A OLIO FINO A PESCE, BUSINESS DA 16 MLD

 

 

Dalle infiltrazioni nel settore ortofrutticolo del clan Piromalli all’olio extra vergine di oliva di Matteo Messina Denaro fino alle imposizioni della vendita di mozzarelle di bufala del figlio di Sandokan del clan dei casalesi e del pizzo sui pescatori, la criminalità nell’agroalimentare sviluppa un business stimato in 16 miliardi, tra mafia ‘ndrangheta e camorra. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare le importanti operazioni condotte dalle forze dell’ordine. La malavita si appropria – sottolinea la Coldiretti – di vasti comparti dell’agroalimentare e dei guadagni che ne derivano, distruggendo la concorrenza e il libero mercato legale e soffocando l’imprenditoria onesta, ma compromette in modo gravissimo la qualità e la sicurezza dei prodotti, con l’effetto indiretto di minare profondamente l’immagine dei prodotti italiani e il valore del marchio Made in Italy. Gli aspetti patologici dell’indotto agroalimentare, come la lievitazione dei prezzi di frutta e verdura nella filiera che va dal produttore al consumatore, sono – continua la Coldiretti – la conseguenza non solo dell’effetto dei monopoli, ma anche delle distorsioni e speculazioni dovute alle infiltrazioni della malavita nelle attività di intermediazione dai mercati ortofrutticoli ai trasporti. L’ortofrutta è sottopagata agli agricoltori su valori che non coprono neanche i costi di produzione, ma i prezzi moltiplicano fino al 300% dal campo alla tavola anche per effetto del controllo monopolistico dei mercati operato dalla malavita in certe realtà territoriali. Gli interessi criminali – precisa la Coldiretti – sono rivolti anche alle forme di investimento nelle catene commerciali della grande distribuzione, nella ristorazione e nelle aree agro-turistiche, nella gestione dei circuiti illegali delle importazioni/esportazioni di prodotti agroalimentari sottratti alle indicazioni sull’origine e sulla tracciabilità non curandosi delle gravi conseguenze per la catena agroalimentare, per l’ambiente e la salute. Proprio per alzare il livello di attenzione verso le “agromafie”, Coldiretti ha costituito l’Osservatorio sulla criminalità in agricoltura, presieduto dal presidente Roberto Moncalvo e con il Dott. Giancarlo Caselli alla guida del comitato scientifico, che presenta annualmente con l’Eurispes il Rapporto Agromafie.