Abruzzo. ENTRO IL 20 FEBBRAIO 700 ML SU SCUOLE E TERRITORIO PER LA SICUREZZA

Entro il 20 febbraio gli enti territoriali possono presentare domanda per utilizzare risorse
fuori dai vincoli di bilancio per investimenti sulle scuole e sul territorio
Mettere in sicurezza le scuole e il territorio attivando interventi utili alla salute dei cittadini e
all’economia locale oggi è possibile. Gli enti locali hanno, infatti, ancora qualche giorno di
tempo per usufruire di spazi finanziari fuori dai vincoli del pareggio di bilancio e poter
avviare interventi su scuole, ricostruzione post terremoto (per comuni e provincie colpite
dal sisma del Centro Italia e dell’Emilia Romagna del 2012) e messa in sicurezza sismica e
idrogeologica.
Si tratta di una possibilità offerta dalla legge di bilancio 2017 che libera nelle casse degli enti
locali somme consistenti: 700 milioni di euro nel triennio 2017-2019 di cui 300 milioni solo
per l’edilizia scolastica.

Lavori su scuola zona Orti 1
Foto Archivio Scuola Zona Orti 1 Giulianova

Entro il prossimo 20 febbraio gli enti locali potranno inviare la propria richiesta alla
struttura di missione per l’edilizia scolastica o alla Ragioneria generale dello Stato, secondo
specifiche procedure segnalate dal Governo.
Si tratta di un’occasione che non possiamo perdere” dichiara il presidente di Ance Pescara
Marco Sciarra: “Il nostro sistema associativo è pronto a offrire tutto il proprio supporto e la
massima collaborazione per riuscire a realizzare finalmente una serie di interventi
indispensabili per la sicurezza dei nostri figli e per la competitività del nostro territorio.”




SCUOLE ABRUZZESI, RIAPERTE LE ISCRIZIONI ON LINE FINO AL 7 MARZO

 

 

Tutte le famiglie dei Comuni abruzzesi, potranno fruire della riapertura delle iscrizioni on line fino al 13 marzo. Lo ha stabilito il Miur in seguito alla richiesta dell’Ufficio Scolastico regionale per l’Abruzzo.  Nella circolare del 6 febbraio scorso,  il ministro Valeria Fedeli aveva stabilito che “avrebbero potuto  usufruire della riapertura del termine delle iscrizioni i genitori degli alunni residenti o domiciliati nei Comuni individuati dal decreto legge 17 ottobre 2016, n. 189, convertito con modificazioni dalla legge 15 dicembre 2016, n. 229 e nei Comuni dell’ Abruzzo colpiti dagli eccezionali eventi atmosferici di gennaio”.

Sede Centrale di Giulianova Circolo 1
Foto Archivio  Giulianova Sede Centrale di Giulianova Circolo 1

Il direttore generale dell’Ufficio Scolastico, Ernesto Pellecchia ha ottenuto la proroga per tutto il territorio; un provvedimento resosi necessario anche  alla luce della riduzione delle iscrizioni rispetto allo scorso anno e teso  a venire incontro alle esigenze delle famiglie che in seguito al sisma hanno dovuto modificare il proprio domicilio.




Nuova luce per il Teatro Marrucino

 

 

 

 

Le storiche lampade in vetro soffiato di Murano sono state ricollocate in data odierna sulla facciata principale del prestigioso edificio del Teatro. Le quattro strutture portanti in ferro battuto, realizzate da mani sapienti dell’artigianato locale, sono state interamente recuperate e ripristinate e torneranno ad ornare ed illuminare il Marrucino sin da domani.

In vista del bicentenario, quello sulle lampade storiche è solo il primo di numerosi interventi programmati dalla Deputazione Teatrale del Marrucino. Si tratta della conferma di una grande attenzione anche al luogo fisico Teatro che, in vista di questo grande appuntamento, non sarà e non potrà essere inferiore a quelli sulla qualità artistica delle rappresentazioni di spettacolo dal vivo. Con l’occasione il Presidente Avv. Sicari torna a promuovere “L’Art Bonus”, invitando tutte le aziende che operano sul territorio regionale a sostenere la Deputazione Teatrale nel processo di recupero e valorizzazione del patrimonio materiale del Teatro Marrucino, legando il proprio nome, oltre al vantaggio della defiscalizzazione, alla storia di un vero gioiello della cultura regionale e nazionale.

 

 

 

Il Direttore Amministrativo

   Dott. Cesare Di Martino




COME TUTELARE LA QUALITÀ DEI PRODOTTI TIPICI DELL’APPENNINO ABRUZZESE

 

 

WALTER MAZZITTI, già presidente del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, anticipa uno dei punti di forza di un “Patto per l’Appennino abruzzese”. Mazzitti propone l’adozione di un modello di sviluppo settoriale in tema di rilancio delle attività agricole di montagna e di valorizzazione dei prodotti tipici dell’Appennino per scongiurare l’abbandono dei territori, supportare la ripresa delle attività agricole, migliorare la qualità delle produzioni  e conquistare nuovi mercati. È richiesta un’azione innovatrice sul versante della pianificazione. Prioritari l’immediato risarcimento in favore degli agricoltori e allevatori, il rapido ripristino delle stalle, un efficace piano di comunicazione mirato a valorizzare i prodotti tipici di qualità più noti e maggiormente rappresentativi.  Mazzitti chiede che la Regione si impegni a garantire il  sostegno finanziario e tecnico, per l’ottenimento, per alcuni di essi, della certificazione di qualità europea (DOP): il Pecorino di Farindola, il Canestrato di Castel del Monte, le Lenticchie di Santo Stefano di Sessanio, le Mortadelle di Campotosto, nonché i salumi di montagna e altri prodotti di qualità, espressione della elevata tipicità dell’Appennino abruzzese, drasticamente colpito dal sisma e dalle eccezionali avversità atmosferiche.

In previsione della annunciata assemblea che nei prossimi giorni sarà chiamata a definire le priorità e le azioni da contenere in un “Patto per l’Appennino abruzzese”, Walter Mazzitti rende nota una prima proposta a sostegno del rilancio dell’economia di montagna drammaticamente danneggiata dal terremoto e dai  recenti eventi naturali eccezionali.

Stringere i tempi ed intervenire con provvedimenti rapidi e innovativi. L’obiettivo è riuscire a frenare l’abbandono dei territori da parte delle popolazioni profondamente turbate dagli effetti dei drammatici eventi subiti, incrementando e mantenendo in montagna presidi stabili e di infondere nelle stesse comunità l’utopia necessaria secondo la quale è possibile restare nella propria terra, partecipare attivamente alla sua rinascita e continuare a vivervi un destino non scontato. In tale prospettiva un primo modello di sviluppo, prioritario e vitale per l’economia della montagna appenninica dovrà essere adottato per favorire il rilancio delle attività agricole e pastorali e dei prodotti tipici di  qualità.

Nei primi anni del 2000, ricorda Mazzitti, il Parco del Gran Sasso e Monti della Laga, nella convinzione che la tipicità, il valore antropologico dei prodotti tipici dell’Appennino, la loro elevata qualità, costituissero un valore aggiunto formidabile in grado di trasformarsi in una grande opportunità economica e sociale, decise di “scommetteresu un modello di sviluppo che, partendo dalla conservazione delle tradizioni dei territori, puntasse ad innovare i processi produttivi e a dare nuovo impulso al tessuto economico e sociale delle aree rurali montane.

Si dette così vita ai primi consorzi tra allevatori, produttori ed enti locali, per la produzione e la commercializzazione, tutti inseriti nella lista dei presidi Slow Food, del Pecorino di Farindola, del Canestrato di Castel del Monte, della Lenticchia di Santo Stefano di Sessanio. Azioni mirate furono avviate per la valorizzazione di altri prodotti di qualità come la mortadella di Campotosto, la patata viola, i salumi dell’area del Gran Sasso d’Italia, i mieli, ecc. 

Fin da allora i Consorzi costituiti con l’apporto determinante del Parco, hanno invertito la tendenza all’esodo ed alla frammentazione ed hanno rappresentato un concreto esempio di sviluppo particolarmente significativo nelle aree svantaggiate

Purtroppo i lusinghieri risultati ottenuti, sono stati del tutto ignorati dalla politica, omettendo in maniera del tutto ingiustificata, ogni forma di sostegno volto all’incremento degli allevamenti e  delle produzioni e al miglioramento della qualità del prodotto. Nessuna iniziativa è stata negli anni assunta dalle istituzioni regionali per favorire la replicabilità del virtuoso modello di sviluppo in altre aree della montagna appenninica.

Ciononostante i Consorzi si sono sviluppati autonomamente dando lavoro a decine di aziende e i loro prodotti si sono posizionati con successo nel  mercato delle eccellenze della filiera agroalimentare nazionale.

I drammatici effetti dei ripetuti terremoti e degli eventi eccezionali che hanno colpito in questi ultimi otto mesi l’Abruzzo, impongono un sostegno immediato ai consorzi esistenti in termini risarcitori dei danni subiti a causa dei crolli delle stalle e della perdita degli animali e l’assegnazione delle risorse necessarie per garantire la continuità nelle produzioni.

«Promuovere, acquistare e far acquistare  i prodotti di qualità del nostro appennino – dichiara Mazzitti –  equivale ad offrire un segno tangibile di vicinanza e solidarietà a quei produttori duramente feriti, tentati dall’abbandono dei territori e che rischiano comunque di perdere definitivamente  fiducia e entusiasmo». 

«Siamo il paese più bello dichiara ancora Mazzittipiù buono e più ricco del mondo e  l’Appennino e il Gran Sasso d’Italia ne sono una componente assai rilevante. Abbiamo dunque il dovere di aiutare la nostra gente di montagna a reagire, alzare la testa  e recuperare ciò che è stato perso e renderlo ancora più buono e appetibile».

Non possiamo permetterci di perdere questa occasione. Il modello virtuoso che negli anni è stato realizzato, va consolidato attraverso solidi strumenti che consentano ai nostri produttori di accedere a mercati più ampi ed appetibili superando le frontiere del nostro Paese. I prodotti tipici dell’appennino abruzzese possiedono tutte le qualità e le caratteristiche per ottenere l’attribuzione della certificazione di qualità europea (DOP). E qui l’Amministrazione regionale, potrà quantomeno dimostrare di voler recuperare il tempo perduto, decidendo di dare concreto supporto alle produzioni tipiche di qualità dell’Appennino accompagnando i consorzi esistenti e i produttori di qualità nel processo di riconoscimento della certificazione europea, assicurando, almeno per i primi cinque/dieci anni, il necessario sostegno finanziario che notoriamente le acquisite certificazioni di qualità comportano.

Le realtà agroalimentari, ancora oggi giustamente definite “nicchie”, se saranno opportunamente aggregate e “ sapientemente raccontate”, potranno costituire un grande valore aggiunto nell’ambito della nuova politica di rilancio dell’Appennino e del  Gran Sasso d’Italia.

«Quello che ci attendedichiara infine Mazzittiè un passo importante e decisivo per un lungo cammino da fare assieme, Sindaci, cittadini, imprenditori e associazioni e gli effetti di ricaduta potranno portare grandi benefici in tutto l’Abruzzo. Sono certo che le positive esperienze già compiute e migliorate, potranno spingere i giovani ad approfittare delle straordinarie opportunità che offre questo variegato e “irriproducibile” territorio che per molti turisti e viaggiatori ha ancora un “marchio” troppo poco identificabile».

Bisogna approfittare, ora, che a causa del disastro subìto, le TV nazionali e le principali testate giornalistiche si sono finalmente interessate all’Abruzzo e alle sue straordinarie ricchezze.

Teramo, 13 febbraio 2017




La Bottega del Bocconotto di Castel Frentano alla conquista di Venezia

 

 

Piero e Claudia Bucci, proprietari della Bottega del Bocconotto, presenteranno la loro specialità, simbolo di eccellenza di tutto l’Abruzzo, durante l’inaugurazione della mostra di Arte Contemporanea Art Walk a Palazzo Zenobio di Venezia.bocconotto

 

Durante l’inaugurazione della mostra di Arte Contemporanea Art Walk, in programma il 18 febbraio prossimo, alle ore 11.00, nella splendida cornice di Palazzo Zenobio, ci sarà l’opportunità di gustare una prelibatezza unica e inimitabile: il Bocconotto di Castel Frentano. La meravigliosa laguna veneziana, addobbata per il carnevale, darà voce a una specialità tutta abruzzese, un dolce goloso è invitante, firmato da Piero e Claudia Bucci, i proprietari della Bottega del Bocconotto di Castel Frentano, un centro in provincia di Chieti.

Bocconotto-1

“Questa è una bellissima chance: far conoscere il nostro prodotto in una città come Venezia e poterlo offrire agli ospiti importanti che interverranno all’inaugurazione di Art Walk ci riempie di gioia”. Dichiara Piero Bucci. “Il Bocconotto è un dolce a base di cioccolato, mandorle e uova, una delizia dalla ricetta antica e in parte sconosciuta. È una forma d’arte del nostro paese e dell’Abruzzo intero e, inserirlo in un contesto del genere, in un palazzo storico, tra le bellezze di Venezia e tra le opere di molti artisti, penso possa essere un legame perfetto”.

Interno-Bottega del Bocconotto

Protagonista delle tavole e dei momenti conviviali, il Bocconotto porta con sé la tradizione di tutta la regione. Nato per la prima volta più di due secoli fa con la diffusione del cacao in Europa e in Italia, la leggenda lo vede legato a una cuoca che, per accontentare il nobile padrone della casa in cui prestava servizio, inventò un dolce che si potesse mangiare in un “sol boccone”, dettaglio dal quale è derivato anche il nome. Per altri, invece, il successo di questo dolce, spetterebbe alle donne del piccolo paese chietino che presentarono il Bocconotto nel settembre del 1926 per celebrare il passaggio del Re Umberto II tra le vie di Castel Frentano.

Lavorazione

Oggi il Bocconotto è una vera e propria prelibatezza, preparato con materie prime di alta qualità e secondo il metodo artigianale. Un’altra dimostrazione concreta di come l’Abruzzo, nonostante i difficili momenti, sia in grado di portare eccellenza culinarie fuori dai confini regionali.




Teramo. Elezioni provinciali: comunicato gruppo e partito PD

La segreteria comunale ed il gruppo consiliare del Pd di Teramo prendono fortemente le distanze dalle modalità e dai criteri con cui sono state attribuiti i ruoli e definite le deleghe ai consiglieri provinciali all’esito delle elezioni svoltesi lo scorso 8 gennaio 2017 e dalle polemiche che ne sono susseguite.

PD ABRUZZO
PD ABRUZZO

E’ inaccettabile come tali attribuzioni e le dichiarazioni connesse siano state dettate esclusivamente dalla necessità di risolvere o sanare questioni di ordine politico legate a particolari ambiti territoriali o per esigenze di qualche capobastone o capolista di ogni schieramento, senza tenere minimamente in considerazione gli interessi dei cittadini e dell’intero territorio della nostra Provincia oggi, peraltro, martoriata dagli ultimi disastrosi eventi.

Una serie di decisioni che non fanno altro che allontanare ulteriormente dai cittadini l’istituzione Provincia che, pur restando ente costituzionale esponenziale di una comunità verso la quale rivolge servizi importanti, è stata smantellata negli ultimi anni dal disastroso processo di riforma avviato dalle leggi del Governo Monti prima e proseguito poi con la legge Delrio.

Un processo di riforma al contrario voluto dall’alto che, con l’elezione di secondo livello, ha creato, per le Province, un sistema istituzionale politicamente autoreferenziale, indebolito dai continui tagli del Governo e che, anziché ridurre i costi pubblici, sta facendo pagare ai cittadini le conseguenze in termini di incapacità di far fronte all’erogazione di servizi efficienti. A tale situazione il Governo deve cominciare a prestare un’attenzione seria, proponendo soluzioni normative immediate e stabili che consentano di ridefinire il ruolo della Provincia nell’assetto istituzionale.

In tale contesto, la segreteria comunale ed il gruppo consiliare del Pd di Teramo, oltre ad auspicare l’abbandono dei criteri meramente politici che hanno guidato finora le scelte, la presentazione delle liste e le discussioni, lavoreranno insieme al consigliere Verna, a prescindere dalla ripartizione dalle deleghe, affinché trovino reale rappresentanza nell’ambito degli organi provinciali le esigenze derivanti dalla comunità teramana nell’interesse esclusivo dei cittadini, non solo del capoluogo, ma dell’intero territorio provinciale.




Giulianova. Rifondazione comunista porta all’attenzione dei cittadini ciò che dichiarava l’attuale Assessore alla sanità della Regione Abruzzo Paolucci nella precedente amministrazione di centro destra sui tagli alle unità operative.

Partito della Rifondazione Comunista Circolo “Pasquale Di Massimantonio” Giulianova

Giulianova li, 11 febbraio 2017

 

Ospedale Giulianova
Ospedale Giulianova

 

. Paolucci, all’epoca segretario regionale Pd diceva: “Umiliati operatori e pazienti” oggi che lui è assessore regionale alla Sanità a cuor leggero taglia posti letto! E sopprime interi presidi ospedalieri! Rifondazione Comunista da sempre denuncia << lo sfruttamento – il sotto-organico, il demansionamento – gli orari degli infermieri e i turni massacranti – i medici ospedalieri che lavorano con apparecchi elettromedicali obsoleti – >>. Tutto questo crea difficoltà non solo agli operatori sanitari, ma anche ai malati, i quali vedono nella parte assistenziale venir meno il loro diritto alla salute. La politica del depotenziamento degli ospedali indebolisce strutturalmente il territorio, demolisce “pezzo per pezzo” la sanità pubblica in favore di quella privata, incentiva di fatto la “mobilità passiva”. Risulta onerosa per la Sanità Abruzzese ma anche per i cittadini, che, per trovare risposta ai propri bisogni di salute sono costretti a spostarsi in altre regioni. Rifondazione Comunista fissa tre punti fondamentali: 1° – l’art 32 della nostra Costituzione stabilisce che lo Stato tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, garantisce cure gratuite agli indigenti. 2° – Nessuno degli attuali presidi ospedalieri insistenti sul territorio provinciale può essere chiuso o riconvertito in strutture sanitarie diverse. 3° – Ogni presidio ospedaliero deve perciò essere messo nelle condizioni di poter erogare quelle prestazioni di base indispensabili a dare risposte al paziente acuto, all’urgenza e alle emergenze, nel rispetto del liberato costituzionale e delle linee guida regionali. 4° – il contenimento delle spese non può essere perseguito penalizzando il diritto dei cittadini alla salute, ma eliminando tutte le distorsioni che hanno alimentato sprechi e ruberie. La spesa sanitaria va indirizzata sulla base degli effettivi bisogni della popolazione. Rifondazione Comunista per insanabili differenze di vedute sui criteri di scelta della Giunta D’Alfonso, ritiene politicamente ed eticamente sbagliato il Project financing questa è una scelta miope che finirà per avvantaggiare solo i privati”. Per rifondazione comunista questo non è un buon piano sanitario, non vediamo in nessun modo la soluzione ai problemi denunciati, pensiamo che si abbia molto a cuore il contenitore ma non il contenuto non è della “SANITA’ del CEMENTO” che abbiamo bisogno. Questa “macelleria sociale” è da scongiurare. Vale la pena di lottare per una sanità pubblica di tutti!




“L’Aquila che rinasce” e ODG – Abruzzo: i giornalisti a scuola di innovazione

Grande partecipazione di pubblico per il XIII Start-Up Meet-Up: il consueto appuntamento con l’innovazione a L’Aquila che mette in contatto le realtà 2.0 del nostro territorio con imprenditori, istituzioni e associazioni. Questa volta il ponte è stato gettato verso il mondo della comunicazione.

Presso l’auditorium dell’ANCE – in Via De Gasperi – si è svolta venerdì la prima edizione di questo 2017 (nell’ambito di Onda d’innovazione – festival diffuso 2017).
Un programma ricco e di tutto rispetto che ha visto succedersi – uno dopo l’altro – una variegata selezione di relatori e di panorami diversi.
A moderare l’incontro, il giornalista e saggista Salvatore Santangelo che ha aperto la giornata con le testimonianze del prof.Christian Corsi (che ha presentato l’incubatore UNITEPLUG) e di Stefano Panella (Confindustria Gran Sasso) per poi cedere la parola alla giovane startupper molisana Gilda Falcone e al pescarese Andrea Risa (Digital Borgo).
Subito dopo un veloce coffeebreak si è ripartiti con gli interventi di Antonio Mancini (regione Abruzzo) che ha illustrato gli sviluppi del bando “Fare Centro”.
L’appuntamento si è concluso con gli interventi di David Iagnemma (Fondazione Carispaq), Francesco Vernacotola (Eagle 3D Print), Angelo D’Ottavio (Abrex), Corrado Camilli (Cinecittà Media), Rodolfo De Laurentiis e Riccardo Cicerone (Strange Office).
Testimonianze di un fermento e di una vivacità in grado non solo di segnare il territorio aquilano e l’Abruzzo ma di dialogare anche con realtà nazionali.

Prof. Salvatore Santangelo
Prof. Salvatore Santangelo




Giulianova. “Il Comitato di Quartiere dell’Annunziata invita tutti i cittadini a partecipare al consiglio comunale del 13 febbraio”

 

 

GIULIANOVA – Il Comitato di Quartiere dell’Annunziata invita tutti i cittadini a partecipare lunedì 13 febbraio al consiglio comunale straordinario al Kursaal sul futuro dell’ospedale di Giulianova.consiglio comunale 13 febbraio foto ufficiale componenti comitato quartiere annunziata

“L’ospedale è un punto cruciale della costa teramana – spiegano il presidente Fusaro e i delegati del comitato – e soprattutto dopo tutte le problematiche avute con l’emergenza neve ed il terremoto era l’unico raggiungibile nel teramano. Per questo invitiamo, vista l’importanza del consiglio comunale, tutti i cittadini, anche per far sentire la voce. Inoltre, auspichiamo l’unione di tutte le forze politiche e le associazioni per il bene del nostro ospedale”.

Invitati al consiglio comunale saranno il governatore D’Alfonso, gli assessori regionali Paolucci e Pepe, il manager della ASL teramana Fagnano, il presidente della Provincia Di Sabatino, il presidente del Comitato ristretto dei sindaci della ASL Brucchi.

Inoltre, i parlamentari Ginoble, Sottanelli e Tancredi, i consiglieri regionali Chiodi, D’Ignazio, Di Dalmazio, Gatti, Mariani, Mercante, Monticelli, i sindaci dei comuni della ex ASL di Giulianova (Bellante, Morro d’Oro, Mosciano Sant’Angelo, Notaresco e Roseto degli Abruzzi)  e i sindaci delle località costiere (Alba Adriatica, Martinsicuro, Pineto, Silvi, Tortoreto)




Teramo. SISMA: questa mattina l’Onorevole Paolo Tancredi ed il Vice Presidente del Consiglio Regionale Paolo Gatti hanno incontrato gli amministratori locali.

Questa mattina l’Onorevole Paolo Tancredi ed il Vice Presidente del Consiglio Regionale Paolo Gatti hanno incontrato:

Paolo Gatti
Paolo Gatti

  • Massimo Tonelli Vice Sindaco di Alba Adriatica e Ambra Foracappa Consigliere Provinciale;
  • Pierangelo Panichi Sindaco di Ancarano
  • Enzo Lucci Sindaco di Arsita;
  • Gabriele Astolfi Sindaco di Atri e Domenico Pavone Consigliere Provinciale;
  • Ercole Di Filippo Vice Sindaco di Basciano;
  • Enzo De Febis Sindaco di Bisenti;
  • Federico Agostinelli Assessore di Campli e Consigliere provinciale;
  • Franco Campitelli Sindaco di Canzano;
  • Rosanna De Antoniis Sindaco di Castel Castagna;
  • Santino Di Valerio Sindaco di Cermignano;
  • Cristina Di Pietro Sindaco di Civitella del Tronto;
  • Manuele Tiberii Sindaco di Colledara;
  • Umberto D’Annuntiis Sindaco di Corropoli anche in rappresentanza del Comune di Sant’Egidio;
  • Adolfo Moriconi Sindaco di Fano Adriano;
  • Roberto Di Marco Sindaco di Isola del Gran Sasso;
  • Diego Di Bonaventura Sindaco di Notaresco;
  • Severino Serrani Sindaco di Penna Sant’Andrea e Consigliere Provinciale;
  • Michele Petraccia Sindaco di Pietracamela;
  • Franco Fracassa Assessore di Teramo;

Paolo Tancredi

Dopo ampio esame dei provvedimenti assunti dal Governo per fronteggiare le calamità naturali dello scorso gennaio, è stata espressa all’unanimità una valutazione di profonda inadeguatezza degli stessi rispetto ai danni economici e sociali patiti dalla Provincia di Teramo e dalla nostra comunità tutta. Sono state discusse le prime ipotesi di modifica al decreto n. 8/2017 che dovranno essere affrontate dal Parlamento condividendo che:

  • il cratere sismico va allargato quantomeno ai Comuni della provincia notoriamente molto danneggiati
  • la città di Teramo deve essere equiparata nel trattamento ed anche per la sospensione delle tasse agli altri Comuni della Provincia già facenti parte del cratere;
  • va inserito il contributo di 10.000,00 euro per le case lesionate non agibili come accaduto per l’Aquila;
  • va introdotto il concetto di “calamità naturale integrata” (sisma e neve), aggravato dalla interruzione della energia elettrica per eliminare il taglio di fondi alla Provincia (cosa che libererebbe almeno 15/20 milioni per i primi interventi sulle strade provinciali) e per apprestare agevolazioni urgenti, normative e finanziarie, per i Comuni, al fine di fronteggiare adeguatamente almeno l’emergenza ;
  • rimediare con apposita norma alla mancanza di sostegno per il tessuto produttivo, e all’esiguità dei fondi previsti per il mondo agricolo con considerazione anche dei danni indiretti;
  • inserire nel decreto una norma che consenta alla Regione Abruzzo e alle Regioni terremotate, di accendere un mutuo per la valutazione della vulnerabilità sismica

( in particolare è prioritaria per le scuole laddove non svolta) , annunciata dalla Regione ma ad oggi legislativamente non possibile;

  • inserire nel decreto la rimodulazione del Masterplan di almeno il 50% affinché la metà della dotazione finanziaria sia finalizzata a progetti di sostegno al tessuto economico e sociale colpito dal sisma e dalle calamità naturali;
  • non abbandonare la possibilità di istituire una zona economica speciale.

Chiederemo altresì che queste proposte confluiscano nel documento che dovrà essere approvato lunedì dal Consiglio Provinciale e che tutti i Sindaci della Provincia si impegnino a sostenere questa  piattaforma programmatica  con una manifestazione a Roma che ipotizziamo di svolgere entro il mese di febbraio.

Gli amministratori, infine, stigmatizzano la lentezza nella costituzione dell’Ufficio Speciale per la Ricostruzione e sollecitano il Presidente della Regione a provvedere con immediatezza per rimediare al tempo perduto.