ARROSTICINO, COLDIRETTI NON INDIETREGGIA SULLA DOP ABRUZZESE. SALVARE LA ZOOTECNIA DI QUALITA’ E LA SCELTA DEL CONSUMATORE

“Ribadiamo che l’unico modo per tutelare contemporaneamente l’economia pastorale abruzzese e le esigenze del consumatore è il riconoscimento della denominazione di origine protetta dell’arrosticino. Intorno a questa eccellenza della produzione regionale si sta facendo una grande confusione, su cui è necessario fare chiarezza. Ribadiamo con fermezza che la Dop è l’unico marchio comunitario che garantirebbe l’utilizzo di carne veramente abruzzese con risultati e vantaggi per tutto il settore zootecnico e del consumatore finale che deve poter scegliere di mangiare un prodotto fatto con vera carne abruzzese e non semplicemente macellata o confezionata in Abruzzo”. In merito alla diatriba sull’arrosticino – e sulla necessità di privilegiare la Dop all’Igp – Coldiretti Abruzzo conferma la propria posizione. E ribadisce che “si tratta di una battaglia etica, una battaglia sulla trasparenza che mette al centro l’importanza dell’origine degli alimenti che hanno fatto grande la nostra tradizione agroalimentare”. Insieme a Coldiretti, un partenariato costituito da Associazione regionale Allevatori che ha stilato una relazione in cui vengono elencati i vantaggi legati alla Denominazione di origine protetta, l’Istituto zooprofilattico sperimentale e Spiedì srl, industria leader del settore. Nella relazione dell’Ara, viene smontato il castello di “svantaggi” elencati dai contrari alla Dop e viene sintetizzato il disciplinare della denominazione che comporterà in particolare:

  • la delimitazione dell’area geografica di allevamento coincidente con il territorio
  • regionale e le aree dell’Italia centrale storicamente legate alla pastorizia e alla transumanza
  • la delimitazione dell’area geografica di trasformazione e lavorazione delle carni e la produzione di arrosticini coincidente con il territorio regionale
  • il raggiungimento di parametri qualitativi elevati dovuti alle caratteristiche della materia prima utilizzata e alle limitazioni adottate in fase di lavorazione
  • l’utilizzo di sole carni ovine, e l’assenza di ingredienti diversi, nel rispetto della tradizione tramandataci dai nostri pastori

“Attualmente – dice Pietropaolo Martinelli allevatore e presidente di Coldiretti Abruzzo – il prodotto simbolo della nostra pastorizia si basa sull’importazione massiccia di carni ovine estere, più facili da reperire e lavorare, con il risultato sconcertante che più di tre arrosticini su 4 hanno provenienza straniera, soprattutto Francia, Spagna, Irlanda, Germania e Europa dell’est. L’unico marchio che garantirebbe l’utilizzo di carne abruzzese e italiana. È una questione di trasparenza, il consumatore deve poter scegliere e gli allevatori devono essere messi in condizione di continuare una tradizione amata ed apprezzata in tutto il mondo e di produrre i veri arrosticini, non semplici spiedini. Ci spiace che Confagricoltura – oltre a dimenticare che Coldiretti e Ara sono state le prime a salvaguardare il comparto con la richiesta di una misura che compensasse una PAC punitiva nei confronti del settore ovicaprino – si sia schierata a favore dell’Igp presentandolo come la panacea di tutti i mali. La realtà è ben diversa e non serve un esperto per capire che l’eventuale accantonamento del riconoscimento della Dop sarà il colpo di grazia per i pochi allevatori rimasti che devono fare i conti con una profonda crisi e una drastica diminuzione dei ricavi anche a causa di concorrenza sleale”.




Notte dei Serpenti: Aperta la Call per Volontari Automuniti di Pescara e Provincia

Pescara, 18 giugno 2024 – La Notte dei Serpenti, uno degli eventi più attesi dell’anno, è alla ricerca di giovani volontari automuniti della provincia di Pescara per collaborare alla realizzazione del grande spettacolo che si terrà il 20 luglio 2024. Questa è un’opportunità imperdibile per chi desidera vivere un’esperienza immersiva e formativa nel mondo dello spettacolo.

Ruoli Disponibili:

Runner: Supporto logistico e gestione delle commissioni
Collaboratori Backstage: Assistenza dietro le quinte durante le prove e lo spettacolo
Accompagnamento Artisti: Supporto e accompagnamento per gli artisti durante l’evento
Catering: Aiuto nella preparazione e distribuzione dei pasti per il team e gli artisti
Supporto Generale alla Produzione: Varie mansioni necessarie per il successo dell’evento
Requisiti:

Essere automuniti o possedere un motorino o qualsiasi altro mezzo di locomozione
Periodo di Impegno:
Dal 6 al 21 luglio 2024. Le disponibilità dei volontari saranno valutate per determinare il periodo e le mansioni specifiche.

Perché Partecipare?

Un’opportunità unica per vivere un’esperienza totalizzante nel settore dello spettacolo
La possibilità di lavorare a stretto contatto con professionisti del settore
Un ambiente dinamico e stimolante che arricchirà il tuo bagaglio personale e professionale
Nota Bene: La partecipazione è volontaria e non prevede compenso economico.

Come Candidarsi:
Se sei interessato a questa straordinaria opportunità, compila il modulo di candidatura al seguente link: https://forms.gle/SB9CA9eXkmF9yokj6

La scadenza per l’invio delle candidature è il 25 giugno 2024 a mezzanotte. Non perdere questa occasione di essere parte di un evento indimenticabile!

Fai sentire la tua voce e partecipa alla Notte dei Serpenti, un evento che ti lascerà ricordi indelebili e ti permetterà di entrare nel mondo dello spettacolo dalla porta principale. Diffondi la notizia e cogli al volo questa opportunità!




Scuole superiori, formazione regionale e università telematica da oggi a Sambuceto

Inaugurata la nuova sede degli istituti Nikola Tesla alla presenza dell’amministrazione comunale

Inaugurata ieri, giovedì 13 giugno, una nuova realtà didattica a Sambuceto: gli istituti “Nikola Tesla” di Chieti approdano con una nuova sede in via Trento 7.

“Quello che ci mancava”, questa la voce unanime del sindaco Giorgio Di Clemente, dell’assessore Paolo Cacciagrano e degli altri esponenti dell’amministrazione comunale di San Giovanni Teatino presenti alla cerimonia con classico taglio del nastro e consegna di una targa all’amministratore degli istituti Tesla Alessandra Muraglia e al responsabile Stefano Castellano. Presenti il coordinatore didattico Candida Stigliani, il personale amministrativo e i docenti dei due indirizzi di studio:  il liceo delle scienze umane e l’istituto professionale servizi per la sanità e l’assistenza sociale.

Grande entusiasmo per un grande progetto di investimento sul capitale umano. Scommettere insieme – scuola e territorio – sulla possibilità di rendere più fruibile il diritto allo studio e alla formazione. Gli istituti Tesla, come scuola superiore, come ente di formazione regionale accreditato e come polo territoriale dell’università telematica eCampus offre il proprio contributo per soddisfare la richiesta di una formazione continua, utile e necessaria alla crescita culturale, sociale ed economica di questo territorio geograficamente strategico e in forte espansione.    




La Legge sulla Caccia della Regione Abruzzo finisce davanti alla Corte Costituzionale. Il Tar dell’Aquila ha accolto la questione di legittimità costituzionale sollevata dalle associazioni venatorie abruzzesi circa la modifica apportata dalla Regione Abruzzo alla legge sulla Caccia.

Si tratta in particolare dell’articolo 3, comma 3, della Legge
regionale numero 11 del 9 marzo 2023 che ha introdotto un
nuovo metodo di calcolo (metodo D’Hondt) della
rappresentatività delle associazioni all’interno dei COGES
(Comitati di gestione) degli ATC (Ambiti territoriali di caccia).
Una novità che ha generato una netta riduzione, talora di
esclusione, di molte realtà venatorie in seno ai COGES con
relativo implemento della rappresentatività di una
associazione, cioè la FIDC (Federazione italiana della
Caccia).
Contro la modifica hanno presentato ricorso al Tar diverse
associazioni venatorie, comprese l’Associazione
Liberacaccia Abruzzo, Enalcaccia P.T. e Arcicaccia comitato
regionale per l’Abruzzo per il tramite degli avvocati Manola
Di Pasquale, Lorenzo De Gregoriis e Jacopo Ambrosini.
Secondo i ricorrenti il nuovo metodo di calcolo della
rappresentatività è in contrasto con gli articoli 2, 3 e 117
della Costituzione. Si tratta di violazioni dei principi di
uguaglianza, rappresentatività e competenza statale in tema
di ambiente che il Tar ha ritenuto fondate al punto da inviare
gli atti alla Corte Costituzionale.
La vicenda giuridica si inserisce nell’ampia materia di
gestione della caccia. E’ utile chiarire alcuni aspetti del
sistema.
Il territorio regionale destinato alla caccia programmata è
suddiviso in Ambiti Territoriali di dimensioni subprovinciali
gestiti da organi direttivi in cui “deve essere assicurata la
presenza paritaria, in misura pari complessivamente al 60%
dei componenti, dei rappresentanti di strutture locali delle
organizzazioni professionali agricole maggiormente
rappresentative a livello nazionale e delle associazioni
venatorie nazionali riconosciute, ove presenti in forma
organizzata sul territorio. Il 20% dei componenti è costituito
da rappresentanti di associazioni di protezione ambientale
presenti nel Consiglio nazionale per l’ambiente e il 20% da
rappresentanti degli enti locali” (legge 157/1992).
La Regione Abruzzo ha disciplinato gli ATC nella legge n.
10/2004 che per quanto concerne la composizione dei
comitati di gestione prevede: sei rappresentanti delle
associazioni venatorie riconosciute ed operanti in Provincia;
sei rappresentanti delle organizzazioni professionali agricole;
quattro rappresentanti delle associazioni di protezione
ambientale; quattro esperti designati dalla Regione e dai
comuni interessati. I rappresentanti delle associazioni sono
sempre stati designati, come previsto dalla legge stessa, in
base al principio della rappresentatività a livello Provinciale,
tra i soci delle associazioni riconosciute a livello nazionale
che abbiano un numero di iscritti pari ad almeno un
quindicesimo dei cacciatori residenti nella Provincia in cui
ricade l’ambito. Gli altri rappresentanti sono stati sempre
designati in base al principio della rappresentatività a livello
provinciale.
Nel 2023 la Regione interviene modificando solo la
selezione dei rappresentanti delle associazioni, nel senso
che il numero complessivo dei cacciatori residenti a livello
provinciale va ora ripartito per il totale dei seggi attraverso il
metodo D’Hondt.
Da qui i ricorsi di quelle associazioni venatorie che hanno
visto una drastica e sproporzionata riduzione della propria
presenza nei COGES, con conseguente incremento invece
dei rappresentanti della Federazione Italiana della Caccia.
«Dal Tar arriva una prima importante risposta verso un
provvedimento della Regione evidentemente sbilanciato e
che lede i diritti delle minoranze. Riteniamo le violazioni
gravi e attendiamo ora la pronuncia della Corte
Costituzionale» commentano gli avvocati Di Pasquale e De
Gregoriis.




Simposio e mostra “Langobardorum”. Interazione tra Abruzzo e Friuli

 

Non sfiorisca nella memoria uno scenario, lontanissimo ma aureo ed esaltante, che lega  due regioni, il Friuli e l’Abruzzo, nutrite di linfa longobarda nelle medioevali giornate crepuscolari. Qualche giorno addietro in occasione dell’inaugurazione della rassegna”Arte no caste” nella città di Atri in provincia di Teramo, si faceva cenno al fatto che al dire del monaco Paolo Diacono insigne storico autore della monumentale Historia Langobardorum, nativo di Cividale del Friuli, è stata proprio Atri a dare il nome al mare Adriatico. (Adria quae Adriatico pelago nomen dedit). Tra le presenze più autorevoli nella citata rassegna abbiamo notato tre artisti friulani di assoluti spessore come Giorgio Celiberti che sappiamo essere stato il cantore del pianto e dei lamenti infantili di bimbi ebrei perpetrati a Terezin, ed ancora Claudio Feruglio con il suo disperato addio alle voci umane sovrastanti quelle a lui più consoni quaresimali dello spirito ed infine Giovanna Carbone araldo di una nuova primavera per l’uso della carta da lei manipolata con perizia di orefice. Il filo aureo, ma aggiungerei logico tra le due regioni a cui si faceva cenno, recentemente si è consolidato in occasione del Simposio  Internazionale d’Arte “Langobardorum” tenutosi  nei suggestivi spazi della Villa de Claricini Dornpacher promosso da due insigni personaggi della cultura, il dott. Oldino Cernoia, presidente della Fondazione  Claricini e Morgan Caneva direttore dell’editrice Artestruttura. Mentre il coordinamento dell’evento, che ha avuto risonanza internazionale, era affidato a Giancarlo Caneva e Lorenzo Palumbo, per la direzione artistica è stato nominato lo storico dell’arte abruzzese Leo Strozzieri, noto per essere uno studioso appassionato del Futurismo (a lui si deve la ricerca sull’origine dei tagli di Lucio Fontana desunti da un’opera futurista del 1933 esposta alla Biennale di Venezia del perugino  Alessandro Bruschetti). Affascinanti lavori quelli prodotti  da artisti dell’Alpe Adria provenienti da ben cinque nazioni, ovvero Italia, Austria, Slovenia, Croazia, Ungheria, tutte opere che verranno esposte in una mostra  prevista da sabato 15 al 29 giugno 2024 nei locali della chiesa di Santa Maria dei Battuti in Cividale del Friuli. Nell’elegante catalogo che documenta a colori l’intera esposizione degli  artisti (in calce l’elenco completo),  è riportato un originale testo di Leo Strozzieri, che non si connota come testo critico sulle varie opere esposte o testo storico sui Longobardi; trattasi al contrario di un peana che sappiamo essere stato un canto corale di lode in onore di Apollo e che per la circostanza l’autore dedica ai guerrieri di Alboino non predatori ma lussuriosi protagonisti di aurea civiltà.

Artisti espositori:

Italia: Roi Aj, Valentina Azzini, Bluer (Lorenzo Viscidi), Manuela Brisinello, Ivana Burello, Alessandro Cadamuro, Giorgio Chiarvesio, Giovanna Carbone, Walter Cosatto, Alfred De Locatelli, Ferruccio Franz, Graziano Giovanatto, Paola Moretti, Carlo Palumbo, Sonia Passoni, Cesare Serafino, Leo Strozzieri, Antonio Zucchiatti.

Austria: Plank Hannes, Franz Berger, Mario Uberhoper.

Slovenia: Klavdij Tutta, Klementina Golija, Rudi Skocir, Monica Lazar, Cvetka Hojnik.

Croazia: Bruno Paladin, Ivona Verbanac, Zdravko Milic.

Ungheria: Herman Laszlo

 

 

 




Artisti in Vigna. Il 14 giugno 2024, dalle 18:00, la Cantina Zaccagnini di Bolognano (PE) diventa palcoscenico incantato degli spettacoli dei migliori artisti di strada, tra degustazioni e street food.

Pianoforti che volano, danze di fuoco e di luci, acrobazie ardite. Sarà un’esperienza unica e sorprendente la prima edizione di Artisti in Vigna, un evento esclusivo che venerdì 14 giugno 2024, dalle 18:00 alle 23:00, riempirà di magia gli spazi verdi e i paesaggi della Cantina Zaccagnini  – in contrada Pozzo, 4, a Bolognano (PE). Una serata ricca di spettacoli coinvolgenti, ideali per grandi e piccoli, portati in scena da alcuni dei migliori artisti di strada italiani ed internazionali, coordinati da Gigi Russo di InStrada, pioniere dei più importanti festival di arte di strada in Italia. Visitatori e buongustai vivranno un’esperienza fantastica, tra esplorazioni sensoriali e apparizioni fantastiche, ma potranno assaporare anche proposte enogastronomiche dello street food allestito per l’occasione e i preziosi calici della Cantina Zaccagnini, il cui “tralcetto” legato ad ogni bottiglia è diventato ambasciatore del territorio e dei suoi vini in tutto il mondo. 




LUTTO. SCOMPARSA DEL GIORNALISTA FRANCO FARIAS IL RICORDO DI ENRICO DI GIUSEPPANTONIO

«Un giornalista che amava profondamente la sua professione, ma anche un uomo di cultura. Franco Farias lascia un grande vuoto nel mondo dell’informazione abruzzese, sempre pronto nei suoi servizi a cogliere soprattutto gli aspetti umani, con la delicatezza che lo contraddistingueva. Entrava ogni giorno nelle nostre case con eleganza per raccontare storie, fatti e personaggi del nostro Abruzzo e a lui, che è stato saggista, storico, critico letterario, esperto musicale dobbiamo molto. Per molti giornalisti, categoria della quale faccio parte da anni, è stato un punto di riferimento e di ascolto sulle tante problematiche che affliggono da anni l’informazione, sia come segretario dell’Associazione stampa, che consigliere dell’Ordine. Ho ancora vivo il ricordo di quando, negli anni in cui sono stato Presidente della Provincia di Chieti, con lui, che ricopriva la carica di   Presidente del Conservatorio di Pescara, trovammo l’intesa per aprire una sezione della prestigiosa scuola pescarese nel Polo Musicale di Lanciano, una iniziativa che non è stato portata avanti dopo la conclusione del mio mandato alla guida dell’ente provinciale. Esprimo le mie personali condoglianze e quelle dell’Amministrazione comunale di Fossacesia alla sua famiglia e alla redazione di RaiTre Abruzzo, della quale Farias ha fatto parte per molti anni, divenendo uno dei volti più amati della nostra regione».
E’ questo il ricordo del sindaco di Fossacesia, Enrico Di Giuseppantonio, alla notizia della scomparsa del giornalista Franco Farias.



Lutto. Il Sindacato giornalisti abruzzesi esprime cordoglio per la morte di Franco Farias

Il Sindacato giornalisti abruzzesi esprime cordoglio per la morte di Franco Farias, decano del giornalismo abruzzese, a lungo uno dei volti più noti dell’informazione regionale della Rai, ex segretario del sindacato abruzzese e consigliere dell’ordine dei giornalisti abruzzesi. Ruoli che testimoniano il suo impegno per il progresso della categoria, sempre portato avanti con generosità. Ma soprattutto, Franco Farias è stato un esponente di primo piano della cultura abruzzese, anche come saggista, storico, critico letterario, esperto musicale. Da ricordare il suo libro sulla storia delle bande abruzzesi, scritto a quattro mani con Francesco Sanvitale. Da sempre vicino ai Premi Internazionali Flaiano, ne ha sostenuto l’attività nel corso degli anni. In Rai era entrato nella struttura programmi della sede abruzzese, transitando poi nella redazione giornalistica della Tgr, fino a ricoprire l’incarico di caposervizio, sempre particolarmente attento ai temi culturali. Tra i suoi contributi giornalistici più significativi la lunga video intervista a Domenico Troilo sulla storia della Brigata Maiella. Nel 2014 lui, con orgogliose origini di Loreto Aprutino, aveva ricevuto il premio Ciattè d’oro, attribuito dal Comune di Pescara a personalità’ di particolare valore civico e culturale. Alla moglie Carmela e ai figli Edmondo e Alessandra, giornalista, va l’abbraccio affettuoso del Sindacato giornalisti abruzzesi. La camera ardente sarà allestita domani, dalle 9, nella cappella del cimitero di Francavilla al Mare. I funerali si svolgeranno martedì

 




Patrizia Pennella rappresenterà l’Abruzzo nell’assemblea dei delegati Inpgi

Sarà Patrizia Pennella a rappresentare l’Abruzzo nell’assemblea nazionale dei delegati dell’Inpgi, l’Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti italiani. Ha ottenuto 212 preferenze (il  57,3% dei voti espressi) nelle elezioni che si sono svolte dal 27 al 31 maggio in modalità telematica. In Abruzzo hanno votato 373 persone, il 70,38% degli aventi diritto. Aquilana, residente a Pescara, Pennella è giornalista dal 1986; ha lavorato fino al 2014 con il quotidiano Il Tempo, attualmente libera professionista collabora con Il Messaggero e si occupa di uffici stampa. E’ stata delegata nell’assemblea Casagit, componente del Consiglio regionale dell’ordine dei giornalisti d’Abruzzo ed è consigliera della Federazione nazionale della Stampa.

“Il  Sindacato dei giornalisti abruzzesi esprime soddisfazione per l’elezione di Patrizia Pennella – afferma il segretario Ezio Cerasi – un risultato che riconosce l’impegno  che ha dedicato ai colleghi, con particolare attenzione a collaboratori e precari e alle fasce più deboli della professione. L’Inpgi è impegnato nella sua più importante fase di trasformazione, dopo il trasferimento ad Inps della gestione principale, e come sindacato siamo convinti dell’importanza di un istituto che sia sempre più vicino alle realtà territoriali, per servizi più puntuali e rapidi e vicini alle esigenze degli iscritti. Non dimentichiamo, ad esempio, il progetto di tutela della salute che offre ai liberi professionisti tre anni di iscrizione alla Casagit con il sostegno di Inpgi, un progetto incrementato proprio negli ultimi mesi”.




ELEZIONI INPGI 2024 – IL SULMONESE ANTONIO RANALLI ELETTO ALL’ASSEMBLEA DEI DELEGATI DELL’ISTITUTO NAZIONALE DI PREVIDENZA DEI GIORNALISTI

 

Ci sarà anche il sulmonese Antonio Ranalli tra i 52 delegati all’assemblea dell’Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti Italiani “Giovanni Amendola”. L’elezione è avvenuta nella tarda serata di venerdì 31 maggio, dopo cinque giorni di votazioni, che quest’anno si sono tenute esclusivamente in modalità telematica.

Antonio Ranalli, 45 anni, giornalista e attuale presidente della consulta uffici stampa dell’Associazione Stampa Romana, è stato eletto con 271 preferenze nella circoscrizione Lazio, settimo in graduatoria ed esponente del gruppo Inpgi@Futuro, che ha eletto anche le giornaliste Daniela Novelli (membro del direttivo e della segreteria dell’Associazione Stampa Romana) ed Elena G. Polidori (Giornalista politica QN).

“Costruiamo insieme il tuo domani” è stato lo slogan scelto da Inpgi@Futuro, sodalizio nato dall’esperienza all’interno dell’Associazione Stampa Romana (con le componenti  Informazione@Futuro e Pluralismo e Libertà) per queste elezioni, che vedevano candidati anche Vincenzo Campo (Presidente della consulta lavoro autonomo dell’Associazione Stampa Romana) e Alessandro Guarasci (Probiviri dell’Associazione Stampa Romana), Pierangelo Maurizio (commissione contratto ASR e già consigliere FNSI e ASR).

“Un netto cambio di passo nella gestione dell’Istituto Nazionale di Previdenza Italiani “Giovanni Amendola per mettere in sicurezza i contributi versati dai tanti freelance e collaboratori, ed evitare errori fatti in passato”, avevano dichiarato nei giorni scorsi gli esponenti di Inpgi@Futuro, “Queste elezioni sono molto importanti per il futuro di una cassa previdenziale che rappresenterà per la prima volta i giornalisti autonomi. Sono le prime del nuovo corso dell’Istituto di Via Nizza, dopo la separazione dalla gestione principale, trasferita all’Inps. Il prossimo CDA avrà il delicato compito di tutelare e amministrare con cura i versamenti dei tanti colleghi freelance, partite Iva e collaboratori occasionali. Tra i nostri obiettivi c’è quello di allargare la protezione sociale al campo multiforme del welfare, ampliando la sfera previdenziale pura delle casse di previdenza Inpgi alla sfera assistenziale e alla messa a regime dell’Iscro. E’ necessario rafforzare le tutele. E per fare questo servono servizi più efficienti in favore degli iscritti”.