Giulianova. Nuovo servizio per lo Screening del tumore al seno.

Giulianova. Il Gruppo Medico D’Archivio, diretto dal dott. Claudio D’Archivio, avvia un nuovo servizio per la Prevenzione del tumore al seno: il macchinario della Tomosintesi. Un nuovo metodo diagnostico in campo senologico nella nostra città

 

 

 

1) Che cos’è la tomosintesi?

La tomosintesi 3D è un sofisticato sistema che, grazie ad una rapida scansione ai raggi X, permette di acquisire immagini tridimensionali del seno. Si tratta di una mammografia che permette di studiare la mammella “a strati”, scomponendola in tante immagini che, sovrapposte, ricostruiscono la figura del seno. La mammografia digitale rappresenta tuttora il gold standard per lo studio della mammella. Il suo limite principale, però, è quello di essere una modalità di imaging bidimensionale, con una riduzione della sensibilità nel caso in cui siano presenti tessuti o strutture simili. L’introduzione della tomosintesi del seno (Digital Breast Tomosynthesis, DBT) ha permesso di superare in parte questi limiti. La DBT è infatti una tecnologia di visualizzazione tridimensionale che comprende l’acquisizione di immagini a differenti angolazioni, con una scansione di breve durata di una mammella mantenuta ferma. Eventuali lesioni, a differenti altezze nella mammella, vengono visualizzate in modo diverso nelle varie proiezioni. Le singole immagini sono ricostruite in una serie di sottili strati ad alta risoluzione, che possono essere visualizzati singolarmente o in modo dinamico “cine loop”.

2) Cos’è il seno denso?

I seni densi hanno una maggiore percentuale di ghiandole, mentre i seni poco densi sono più ricchi di grasso. La densità della ghiandola della mammella rappresenta la condizione prevalente nelle donne in premenopausa piuttosto giovani. È molto comune tra i 35 e i 50 anni, ma si può riscontrare anche in donne di età maggiore, e la sua opacità ai raggi X impedisce o rende difficile il riconoscimento di un cancro iniziale.

Selenia ok

3) Quali sono i vantaggi della tomosintesi?

Rispetto alla mammografia 2D, lo studio 3D permette di analizzare il seno in profondità. Spesso, infatti, molti tumori si “nascondono” dietro il normale tessuto ghiandolare e diventano visibili solo quando raggiungono dimensioni decisamente maggiori. I seni difficili da leggere, come ad esempio quelli densi, analizzati più in dettaglio, possono svelare lesioni che sarebbero altrimenti mascherate. La ricostruzione a strati della tomosintesi riduce od elimina i problemi causati dalla sovrapposizione dei tessuti e dal rumore della struttura nelle immagini mammografiche a singoli strati o a due dimensioni. L’incidenza di procedure di biopsia dovrebbe a sua volta diminuire, grazie alla migliore visualizzazione delle zone sospette. Alcune patologie, che nelle immagini mammografiche standard erano nascoste, diventeranno individuabili grazie all’eliminazione del rumore della struttura. Poiché con la tomosintesi, la localizzazione di una lesione in uno strato determina completamente le sue vere coordinate 3D all’interno della mammella, i metodi di biopsia, con prelievo di tessuto, possono essere eseguiti utilizzando le coordinate generate dalla DBT (Digital Breast Tomosynthesis). La mammografia digitale 3D offre inoltre la possibilità di ridurre la compressione della mammella. Per la tomosintesi, infatti, non si richiede un’alta forza di compressione, ma serve solo quella necessaria ad allontanare il tessuto dalla parete toracica e minimizzare la possibilità di movimento durante l’esame.

4) E’ un esame doloroso?

La tomosintesi è meno dolorosa rispetto alla tradizionale mammografia perché la compressione necessaria è inferiore. Rimane invariato il tempo di esposizione e la dose di radiazioni assorbite è assolutamente trascurabile. La tomosintesi non ha controindicazioni, tranne nei primi mesi di gravidanza, come per tutti gli esami radiologici.

5) Perché è efficace?

Essa consente una maggiore diagnosi dei carcinomi invasivi, ma anche non invasivi, con una sensibilità superiore rispetto alla mammografia digitale nell’analisi di masse e distorsione. È stato dimostrato che la tomosintesi, riducendo la sovrapposizione ghiandolare, migliora la visualizzazione della lesione e consente di valutarne meglio i margini e la grandezza, perfezionando la discriminazione tra lesioni benigne e maligne. La tomosintesi è in grado di identificare anche lesioni molto piccole e consente di scoprire il 38% di tumori in più rispetto agli esami tradizionali. Nelle donne tra i 35 e i 50 anni, se il tumore insorge è più aggressivo, e quindi solo se riconosciuto in fase iniziale può essere curato radicalmente, riducendo non soltanto la mortalità ma anche l’incidenza delle terapie chemioterapiche, chirurgiche o radioterapiche.




Regione Abruzzo e proprie competenze in ipotesi di eventi valanghivi:

 
 
“In relazione alle notizie riportate in data odierna su alcuni organi di stampa, riteniamo doveroso precisare, con riguardo alla Regione ed alle sue competenze nel caso di specie, che esiste una delibera di giunta del 2013, la n. 793, che disciplina con puntualità le attività in capo ai diversi soggetti istituzionali coinvolti in ipotesi di eventi valanghivi.

16174892_1396965920322915_6118319556426521645_n
FOTO ARCHIVIO

Come confermato dai funzionari e dai dirigenti delle strutture interessate, in occasione delle allerte di rischio da valanga immediatamente precedenti alla terribile tragedia di Rigopiano, così come avviene sempre, esistendo una routine di pubblicazioni automatizzati, i bollettini Meteomont sono stati pubblicati sul sito regionale della protezione civile. Erano, pertanto, pienamente e tempestivamente visibili da parte di chiunque e segnatamente da parte di chi, in quel contesto, aveva precisi compiti in materia. Auspichiamo che venga fatta chiarezza sugli eventi, confidando appieno nel lavoro che la magistratura pescarese sta svolgendo”. 




Sos animali, Cia: parte “Help foraggio”, la rete di solidarietà per gli allevatori bloccati da neve e terremoto la CIA di Teramo in prima linea

 

I primi 160 quintali di fieno sono stati consegnati alle aziende di Abruzzo e Marche. Si tratta di un’ulteriore iniziativa che la Confederazione sta mettendo in atto per aiutare concretamente le imprese agricole in un momento così drammatico. Una mail dedicata per le azioni solidali.

“Help foraggio”. Parte la rete di solidarietà della Cia-Agricoltori Italiani per portare un aiuto concreto alle aziende dell’Appennino stremate dalle nuove scosse di terremoto e sommerse dalla neve. Sono tantissime le imprese agricole isolate, bloccate con le stalle pericolanti o crollate e il bestiame al freddo e senza cibo per l’impossibilità di rifornirsi di mangimi e foraggio e garantire l’alimentazione degli animali.

Proprio per questo motivo la Cia dichiara ilo Presidente CIA L’Aquila-Teramo Roberto Battaglia, “che già nei giorni scorsi aveva lanciato l’Sos animali, si è messa in moto con le sue strutture territoriali per sostenere gli agricoltori in difficoltà, contribuendo in primis a risolvere il problema approvvigionamento”.

I primi 160 quintali di fieno, donati dalla Cia Emilia Romagna, sono stati consegnati: una parte presso il centro di raccolta predisposto dalla Cia Abruzzo in provincia di Teramo presso il CCS, l’altra presso il centro di raccolta organizzato dalla Cia delle Marche nel comune di Monsampolo (Ascoli Piceno), per essere distribuiti alle aziende agricole in difficoltà. Seguirà a breve la Cia dell’Umbria, che sta raccogliendo circa 150 quintali di erba medica in pellet da donare agli allevatori associati per soddisfare le esigenze del bestiame.

E’ un’azione di solidarietà concreta e importante -sottolinea la Cia- resa possibile dalla disponibilità delle nostre aziende e delle nostre strutture sul territorio, che vogliono aiutare ed essere vicine ai colleghi così duramente colpiti da sisma e maltempo. In Abruzzo, Marche, Umbria e Lazio il settore primario sta perdendo circa 100 milioni di euro a settimana, tra danni a coltivazioni e beni strumentali, perdite alla zootecnia e mancata commercializzazione. Troppe aziende, in aree a fortissima vocazione rurale, rischiano di chiudere senza interventi urgenti.

Ecco perché, oltre a rivolgere un appello al Governo e all’Europa per attivare subito tutti gli strumenti necessari per indennizzare almeno parte dei danni subiti dagli allevatori, come Confederazione continueremo con iniziative utili -ribadisce la Cia-. L’obiettivo è creare una vera e propria rete “connessa” con il territorio per aiutare gli agricoltori delle aree colpite ad affrontare questo momento così drammatico. Per informazioni e donazioni si può scrivere all’indirizzo mail azionisolidali@cia.it.




Paolo “Paul” D’Ortona: Uno dei più importanti e potenti politici di Philadelphia era nato a Frisa (CH) il 29 dicembre del 1903.

Associazione Culturale “AMBASCIATORI DELLA FAME”

Pescara, 27 gennaio 2017foto 1 foto 2

Paolo “Paul” D’Ortona: Uno dei più importanti e potenti politici di Philadelphia era nato a Frisa (CH) il 29 dicembre del 1903. Fu anche Deputato della Pennsylvania. Fu sempre impegnato

 

Paolo “Paul” D’Ortona nacque a Frisa (CH), il 29 dicembre del 1903, da Giovanni e Maria D’Angelo. Giunse negli Stati Uniti nel 1912 per stabilirsi, con la famiglia, in South Philadelphia. Il padre lavorò per lunghi anni nelle miniere della Pennsylvania. Il piccolo Paolo, a 14 anni, fu costretto a lasciare la scuola per andare a lavorare in una sartoria. Ma la notte riuscì comunque a continuare gli studi. Servi l’esercito degli Stati Uniti, nella  fanteria, dal 1920 al 1923. Si avvicinò anche alla Boxe e mostrò di avere anche un notevole talento. Ma preferì continuare gli studi per poi divenire uno dei più potenti politici di Philadelphia. Esponente del “Partito Democratico” fu prima consigliere comunale di Philadelphia  (dal 1951 al 1973) e successivamente, per dieci anni, ne divenne  Presidente del Consiglio. Fu anche eletto alla camera dei Deputati della Pennsylvania.  Era ritenuto un esponente dell’ala sociale del partito. Si impegnò per la costruzione di scuole, biblioteche e centri ricreativi per i quartieri più poveri. Condusse importanti battaglie per equiparare il salario dei neri a quello dei bianchi. Fu anche, per due anni, prima di scendere in politica apprezzato magistrato. Sposò Anne Marie dalla quale ebbe due figli: John ed Evelyn. Su molti siti e libri viene ancora indicato, Lanciano, come suo luogo di nascita. Dopo attenti e minuziosi riscontri abbiamo accertato che invece era nato a Frisa in provincia di Chieti. Paolo “Paul” D’Ortona morì nell’ottobre del 1992.

 

EMERGENZA TERREMOTO E NEVE: SICUREZZA NELLE SCUOLE E TUTELA DEI PROFESSIONISTI ED IMPRENDITORI

 

 

È un D’Alfonso a “corrente alternata” nel suo rapporto con la stampa ma soprattutto con i cittadini abruzzesi. Dopo l’ormai nota brutta figura nazionale dello stesso per l’abbandono della diretta RAI su “mi manda Rai Tre”, D’Alfonso esclude l’intera stampa locale dalla riunione convocata presso l’ampia sala palcoscenico del parco della scienza a Teramo ed alla quale hanno di fatto partecipato tutti gli interessati alla problematica sicurezza delle scuole con, in primis, i sindaci dei comuni e tanti genitori, incluso i loro rappresentanti.

Il Movimento 5 Stelle di Teramo (non sempre tenero con gli organi di stampa) ritiene vergognoso e arrogante il comportamento tenuto dal presidente D’Alfonso e di tutto il PD Teramano che non ha mosso un dito per consentire la naturale e democratica partecipazione degli organi di informazione ad un evento che per le circostanze ed il sito di formale e segreto non aveva e non poteva avere proprio nulla; semmai considerando anche il momento di forte apprensione che investe l’intera collettività locale sarebbe stato opportuno un costruttivo e partecipato momento di confronto con tutti gli organi di stampa.

Quest’oggi, durante la Commissione consiliare, il Movimento 5 Stelle ha confermato la propria posizione in materia scolastica:

– moduli provvisori antisismici da installare il prima possibile;

– immediato avvio delle verifiche di vulnerabilità sismica;

– nel frattempo apertura solo degli edifici scolastici più sicuri ed eventuale requisizione di ulteriori immobili ai fini della continuazione dell’anno scolastico.

Siamo pronti, come forza politica, ad andare a Roma, assieme a tutto il Consiglio comunale per far valere le nostre ragioni.

Infine, come richiesto dal Sindaco, indichiamo alcuni suggerimenti da inviare al Governo ai fini dell’inserimento nel prossimo Decreto Legge dedicato all’Abruzzo:

– Defiscalizzazione dell’intera area per almeno 5 anni;

– Sospensione delle tasse universitarie per almeno 5 anni;

– Risarcimento danni cagionati dalla nevicata;

– Tavolo di lavoro permanente per monitorare gli affidamenti e le consulenze da parte della Protezione Civile in modo da tutelare i professionisti ed imprenditori del nostro territorio. È assolutamente da evitare quello che è accaduto all’Aquila con un notevole depauperamento economico di tutta la Provincia.

 

Movimento 5 Stelle Teramo




MALTEMPO: RIUNIONE A TERAMO DEL COMITATO EMERGENZE ZOOTECNICHE

 

L’ASSESSORE PEPE: “MASSIMA ATTENZIONE AGLI ALLEVATORI IN DIFFICOLTA’”16179642_873944389413751_8578251758298389675_o

 

“L’Assessorato regionale alle politiche agricole impegnato in

numerose attività per superare questa fase emergenziale”

 

Si è riunito, ieri, nella sede del Parco della Scienza di Teramo, il Comitato istituito per le emergenze zootecniche. Ai lavori del Comitato coordinato dal Dott. Bucciarelli, Dirigente del Servizio Veterinario della Regione Abruzzo, hanno partecipato l’Assessore Regionale alle Politiche Agricole, Dino Pepe, i rappresentanti dei servizi veterinari delle Asl abruzzesi, dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise, nonché i rappresentanti della facoltà di medicina veterinaria dell’Università degli Studi di Teramo.

“Nell’incontro sono state affrontate le problematiche riguardanti le aziende agricole dopo la doppia emergenza neve-terremoto – ha spiegato l’Assessore Pepe; in particolare, il confronto si è concentrato sulle aziende zootecniche per la rimozione e smaltimento di tutti gli animali morti nelle stalle crollate nell’ultima ondata di maltempo e di terremoto al fine di scongiurare possibili epidemie.”

Le segnalazioni pervenute nel sistema informativo IUVENE sono state circa 400.

 

 

La Regione Abruzzo è prontamente intervenuta al fianco degli allevatori e di tutto il settore agricolo pesantemente provato dalle emergenze in atto. Sono state avviate attività su ogni fronte:
– “Per sostenere le esigenze degli agricoltori, abbiamo messo immediatamente a disposizione delle aziende, l’intera quota di gasolio agricolo spettante per l’anno 2017.

– Già in data 17 gennaio 2017 abbiamo iniziato a lavorare con gli Uffici Centrali e Periferici per monitorare i danni subiti dalle aziende del comparto e due giorni dopo (19 gennaio), la Giunta regionale, ha deliberato di richiedere alla Presidenza del Consiglio dei Ministri la dichiarazione dello Stato di emergenza nazionale per le aree dell’Abruzzo colpite dall’eccezionale ondata di maltempo verificatasi a partire dal 4 gennaio scorso e tuttora in atto.

Lo stesso giorno – ha proseguito Pepe – ho scritto al Ministro Martina una nota con le prime richieste finanziarie legate all’emergenza. Meno di 24 ore dopo, il 20 gennaio, con una dimostrazione di vicinanza ed attenzione senza precedenti, il Ministro all’Agricoltura Maurizio Martina ha partecipato, presso la Prefettura di Teramo, ad una riunione sull’emergenza agricoltura in Abruzzo per ascoltare i rappresentanti del Comparto e fare una prima sintesi sugli interventi straordinari da mettere in campo nell’immediato fornendo un primo dossier.

 

In data 23 gennaio 2017 si è provveduto, in considerazione del perdurare dell’emergenza, a prorogare i termini di presentazione delle domande di calamità al 28 febbraio 2017

– Il 21 gennaio 2017 e’ stato immediatamente attivato un Centro di Emergenza Zootecnica e Sanitaria in occasione di una importante riunione avutasi a Teramo, presso la sede del Parco della Scienza (sede del Centro Coordinamento Soccorsi), alla presenza delle più importanti figure interessate alla vicenda : Prefettura, Istituto Zooprofilattico, ASL, Università, , Comando Unità Tutela Forestale Ambientale e Agroalimentare Carabinieri, NAS, Ordini dei Medici Veterinari della Regione Abruzzo, ENPA, GADIT e Consorzi di Bonifica.
La funzione di “prima ricognizione” viene svolta dall’IZSAM “G. Caporale” che si è messo da subito a disposizione con la propria struttura per istituire a Teramo in via Campo Boario, sede dell’IZSAM, il Centro di Emergenza Zootecnica e Sanitaria nel quale è già attivo un Help desk numero verde (tutti i giorni incluso i festivi dalle 8:00 alle 20:00 da telefono fisso 800082280 – da telefono cellulare 0861 332500) ed email dedicata iuvene@izs.it.
Siamo intervenuti, in stretta collaborazione con gli allevatori che hanno capienza nelle stalle e che possono ospitare gli animali di chi ha subito danni o addirittura crolli e ai trasportatori che possono consentire i trasferimenti con una specifica iniziativa denominata “ADOTTA UNA STALLA CROLLATA”

 

Abbiamo attivato i CENTRI DI STOCCAGGIO DELLE GRANAGLIE E DEI FIENI con l’obiettivo di creare uno spazio nel quale ammassare le donazioni a beneficio degli allevatori rimasti senza scorte di alimenti per gli animali. A Teramo, la struttura individuata è la sede della Protezione Civile Volontari sita a Teramo in via Gammarana, 8 (ex stabilimento Villeroy & Bosh). I centri favoriranno una più razionale distribuzione degli alimenti necessari in tutte le aree in emergenza.

 

Inoltre – ha continuato Pepe – il 24 gennaio abbiamo richiesto in Commissione Politiche Agricole a Roma di intervenire per un atto di solidarietà da parte delle altre Regioni al fine di incrementare la dotazione finanziaria della Misura 5 (ripristino potenziale agricolo danneggiato da calamità naturali e da eventi catastrofici) del Programma di Sviluppo Rurale. Inoltre, mercoledi 1 febbraio grazie al “costante coordinamento con le 4 regioni coinvolte nell’emergenza (Abruzzo, Marche, Umbria, Lazio)”, l’Assessore Pepe ha ricordato che si terrà a Roma, una riunione della Commissione Politiche Agricole, alla presenza del Ministro Martina che all’ordine del giorno vedrà gli interventi per fronteggiare l’emergenza neve-terremoto di questi giorni.

Grazie all’Ordinanza firmata ieri dal Presidente della Regione Luciano D’Alfonso, le Aziende Agricole site nei comuni del cratere sismico, da oggi possono acquistare moduli d’emergenza per ospitare i propri capi, a seguito del crollo delle proprie strutture. I costi saranno sostenuti direttamente dalla Protezione Civile

 

Infine l’Assessore Pepe ha rivolto un profondo ringraziamento a tutto “il sistema agricolo abruzzese”. “Grazie alle organizzazioni professionali agricole, ai Carabinieri Forestali, alla Protezione Civile, alle Università, ai tecnici ed ai volontari di tutte le associazioni che in questi giorni hanno dimostrato una grande resilienza e la voglia di ripartire, di ricostruire e di rilanciare l’agricoltura abruzzese.”

 

 




​Scuole “Pagliaccetti” e Colleranesco. Prorogata la chiusura sino al 1 febbraio per consentire ai tecnici di proseguire e completare le indagini sui due plessi.

​Scuole “Pagliaccetti” e Colleranesco. Prorogata la chiusura sino al 1 febbraio per consentire ai tecnici di proseguire e completare le indagini sui due plessi.

La chiusura della “Pagliaccetti” e dell’altra scuola di Colleranesco è stata prorogata sino al 1 febbraio. Lo ha disposto il sindaco Francesco Mastromauro firmando oggi, 28 gennaio, la relativa ordinanza. La decisione è stata presa perché è necessario proseguire e completare, come comunicato dall’ufficio tecnico, le indagini sui due plessi relativamente alla vulnerabilità sismica.

“Sono ancora in attesa che i tecnici incaricati – dichiara il sindaco – mi facciano avere i risultati. Solo all’esito saremo in grado di prendere decisioni. E’ quindi privo di ogni fondamento, come ho letto stamane su un quotidiano , il contenuto dell’articolo come pure che si sia tenuta una riunione in municipio per decidere sulla diversa collocazione degli studenti in altri plessi organizzando doppi turni. Lo ripeto: quando l’ufficio tecnico mi farà avere gli esiti delle indagini di approfondimento, sarà mia premura convocare subito i dirigenti scolastici e i rappresentanti dei genitori per comunicarli”.




Crognaleto. VERBA VOLANT ….SCRIPTA MANENT Spenti i riflettori dell’evento mediatico che si è consumato a Aiello (TE),

VERBA VOLANT ….SCRIPTA MANENT
Spenti i riflettori dell’evento mediatico che si è consumato a Aiello (TE), prendo parola io, Rita Profeta,  cittadina di San Giorgio , per rendere noto come si sono svolti realmente i fatti.sangiorgiocrognaletopersone16395539_251894955234567_1615514894_n
Nel paese di San Giorgio (frazione di Crognaleto-TE-) siamo stati 8 giorni senza corrente, completamente isolati,bloccati da più di 2 metri di neve, senza benzina, con viveri scarseggianti e linee telefoniche fisse e mobili senza rete (eccezion fatta per alcuni gestori). Ancora adesso la nostra situazione è precaria.
I primi soccorsi ci sono stati prestati dai ragazzi volontari di Bardonecchia(Sibille Davide, Tournour Fabio, Mussa Matteo, Mussa Edoardo, Iacob Alessandro, Venturi Stefano, Bosc Manuel ) , i quali ci hanno portato benzina, viveri, medicine e hanno provveduto, in concomitanza all’intervento dell’agente del “Corpo Forestale dello Stato dell’Aquila”, Riccardo Belforte, all’evacuazione di 8 persone (tra cui 2 bimbi di 15 mesi e 5 anni e un’anziana) tramite motoslitte.
In tutta questa criticità siamo stati supportati, inizialmente dal vice sindaco, e successivamente , e soprattutto costantemente, nel corso degli 8 giorni, dall’assessore comunale Persia Orlando.
Il grande assente è stato il “nostro” sindaco che oltre ad essere irreperibile telefonicamente, non si è interessato in nessun modo delle nostre sorti ed ha delegato, dopo 5 giorni, una certa Concetta di mettersi in contatto con qualcuno del paese, la quale non è stata per niente di aiuto, l ‘unica cosa ottenuta è stata quella di farci incazzare ancora di più.
Abbiamo dovuto sopportare per giorni la barzelletta delle turbine destinate a San Giorgio che strada facendo o si rompevano o venivano dirottate altrove.
Ho visto personalmente il sindaco Giuseppe D’Alonzo il giorno che si è recato ad Aiello per girare il film dal titolo “il pompiere Grisú” la cui scena principale è stata il salvataggio di due anziani, con la partecipazione speciale del presidente della provincia.
Una precisazione è d ‘obbligo: è inesatto dire che Zelinda e il fratello sono stati salvati dal sindaco in pompa magna, perché nei giorni precedenti sono andati in loro soccorso un elicottero e le motoslitte che hanno sfidato le intemperie. Loro hanno corso il pericolo e il sindaco si è preso gli applausi e gli elogi.
Ma non è finita qui….!
La ciliegina sulla torta è questa: prima che il sindaco si recasse ad Aiello ci ha fatto riferire dall’assessore che insieme al presidente della provincia ci avrebbero dovuto parlare di una questione di estrema urgenza ( l’evacuazione del paese a causa di valanghe ,che si dice minaccino il paese e la strada provinciale in direzione Montorio).
A salvataggio avvenuto, il sindaco e il presidente della Provincia di Teramo hanno avviato una conferenza stampa dove si è pensato più a curare l ‘evento mediatico che garantire la nostra incolumità( una mia considerazione personale: devo dire che sono entrambi fotogenici).
A fiera terminata sono andati via tutti e noi siamo rimasti con un pugno di mosche in mano.
Quest ‘avventura che abbiamo vissuto,nostro malgrado, ci serve da lezione per il futuro.
Maggio è vicino…a buon intenditore poche parole!!
RINGRAZIAMENTI
I miei ringraziamenti, oltre alle persone menzionate in precedenza, vanno a tutti i soccorritori e soprattutto a tutti gli amici che trovandosi al di fuori dell’emergenza, ci hanno supportato in tutti i modi.

P.S.
Queste non sono le parole di una persona con rancore ma di una che ha realmente vissuto il disagio e che di fronte a certi teatrini prova solo schifo.

Rita Profeta




EMERGENZA ANIMALI, MARIANI AL TAVOLO DI COORDINAMENTO: LA ZOOTECNIA IN PROVINCIA DI TERAMO DURAMENTE COLPITA

Si è tenuta oggi presso il CCS di Teramo, la riunione del Comitato per le
emergenze zootecniche coordinato dall’Assessorato regionale alla Sanità,
alla presenza dell’Assessore all’Agricoltura Dino Pepe e del Consigliere
Sandro Mariani, nonché dei responsabili dei servizi veterinari delle
AA.SS..LL, dell’IZS e della facoltà di Medicina Veterinaria di Teramo.
“Abbiamo focalizzato l’attenzione sulla priorità delle priorità in questo
momento – commenta Mariani – rappresentata dalla rimozione e dallo
smaltimento delle migliaia di carcasse di animali deceduti a causa del
combinato disposto emergenza neve e sisma. Tuttavia le oltre 400
segnalazioni pervenute, ci fanno riflettere su quanto sia disperata la
situazione della zootecnia in questo momento nella nostra regione.”
I servizi veterinari sono impegnati già da giorni, nel tentativo di fornire
assistenza alle segnalazioni degli allevatori e nello scongiurare
possibili epidemie che potrebbero aggravare ulteriormente la situazione,
così come la politica regionale che ha messo e sta mettendo in campo
diverse soluzioni per tamponare l’emergenza e trovare soluzioni speditive
per consentire alle aziende di proseguire la loro attività.
“Voglio ringraziare l’insieme dei servizi veterinari – aggiunge il
Consigliere – perché hanno gettato il cuore oltre l’ostacolo nel tentativo
di superare le mille difficoltà che ogni singolo caso rappresenta. Il
coordinamento che è stato messo in atto, ci sta aiutando a trovare
soluzioni che con rapidità possano sostenere la ripresa delle aziende, a
partire dagli indennizzi promessi dal Ministro Martina, fino alla
richiesta di moduli che consentano di limitare i danni economici già
pesantemente registrati.”
“L’emergenza – conclude Mariani – da questo punto di vista non è ancora
terminata. Nei prossimi giorni emergerà con violenza il calcolo di danni
che hanno segnato profondamente il tessuto economico del comparto agricolo
della provincia di Teramo e nei confronti del quale dovremo avere la
massima attenzione, per evitarne il crollo definitivo.”




Notaresco. RICOMINCIARE DALL’UOMO E DAL TERRITORIO Lettera Aperta del Sindaco, Diego Di Bonaventura.

 

Comune di Notaresco

Ufficio del Sindaco

 

Al Presidente della Repubblica Italiana

Al Presidente del Consiglio dei Ministri

Al Presidente della Giunta Regionale d’Abruzzo

Al Presidente della Provincia di Teramo

Ai Parlamentari espressione dell’Abruzzo

Ai Consiglieri Regionali d’Abruzzo

                      A Papa Francesco

Al Vescovo di Teramo

Al Parroco di Notaresco

 

 

Notaresco, 27 gennaio 2017.487135_4980118867004_2107689186_n

 

RICOMINCIARE DALL’UOMO E DAL TERRITORIO

Lettera Aperta

 

Ricorderemo per sempre il mese di gennaio 2017, quando in provincia di Teramo due persone sono morte per assideramento. Nessun freddo eccezionale, neppure quando ingigantito dalle scosse di terremoto, avrebbe dovuto prendersi due vite umane, oltre a provocare ingenti danni.

L’Abruzzo teramano porta il peso di queste due morti, quindi deve ricominciare dall’uomo e dai suoi valori, affinché nessuna vita umana sia più sacrificata sull’altare delle riforme che tagliano soltanto i costi e vedono i cittadini come un peso.

I cittadini, insieme al territorio, sono invece i veri patrimoni di una comunità. Per questo essi devono essere visti come un investimento da chi viene eletto a gestire la cosa pubblica.

Il benessere dell’uomo e la cura del territorio sono le basi imprescindibili dalle quali ricominciare per costruire una società più giusta. E la terribile settimana di maltempo e terremoto è lì a sottolinearlo, ammonendoci per il futuro.

Il mio piccolo Comune ha avuto seri problemi dovuti all’energia elettrica, che in alcune zone è mancata per 10 giorni. Questo ha comportato enormi disagi alla popolazione, che senza elettricità non ha potuto neanche riscaldarsi.

Grazie al nostro “piano neve”, approntato giorni prima del maltempo in virtù dell’allerta meteo e senza pensare alle logiche di bilancio, bensì alla sicurezza della comunità, abbiamo dislocato sul territorio 11 mezzi, che – purtroppo – prima di occuparsi delle strade di competenza comunale hanno dovuto provvedere a liberare quelle provinciali.

Quando da Sindaco udivo le lamentele della popolazione, pensavo che le riforme andrebbero non solo pensate per le persone destinatarie dirette o indirette delle stesse, ma che andrebbero testate. Comunicare di aver abolito le Province, ma lasciarle in vita senza supporto economico è una riforma?

In questi giorni difficili la mia comunità deve ringraziare, oltre ai dipendenti comunali, gli splendidi volontari della Protezione Civile, i Vigili del Fuoco e gli infaticabili Carabinieri, unici simboli di uno Stato che per il resto non si è visto per lunghi giorni.

Alla luce di questa durissima esperienza che ha toccato tante comunità, oggi posso affermare con ancor più convinzione che le riforme devono essere scritte con il cuore, perché la politica non può essere mero calcolo economico.

Se penso alle riforme degli ultimi anni, prendo atto che esse ci hanno reso tutti più fragili, perché hanno reso il nostro Stato più debole.

Per questo chiedo a tutte le istituzioni di operare per il futuro ponendo sempre l’uomo e il territorio come fine e il bene comune come mezzo, altrimenti la spinta riformatrice si esaurirà premiando questo o quel piccolo potentato economico.

Per questo chiedo al Santo Padre, al Vescovo della nostra comunità e al Parroco del nostro comune di supportare l’azione dei governanti, richiamandoli ai valori del cristianesimo.

La sala consiliare del Comune di Notaresco è a disposizione di chiunque voglia aprire una nuova pagina di governo della collettività, ripartendo dall’uomo e dal territorio e non dal primato dei conti.

Perché i conti non muoiono, mentre gli uomini, purtroppo, sì.

  Il Sindaco

Diego Di Bonaventura