Resoconto attività 2022 della Polizia Postale e delle Comunicazioni e del Centro Operativo per la  Sicurezza Cibernetica Abruzzo

 

 

Nel 2022 la Polizia Postale e delle Comunicazioni è stata chiamata a far fronte a continue e sempre più evolute sfide investigative sulle macro-aree di competenza, in particolare negli ambiti della prevenzione e contrasto alla pedopornografia online, della protezione delle infrastrutture critiche di rilevanza nazionale, del financialcybercrime e di quelle relative alle minacce eversivo-terroristiche, riconducibili  sia a forme di fondamentalismo religioso che a forme di estremismo politico ideologico, anche in contesti internazionali.

In uno scenario nel quale la continua evoluzione tecnologica influenza ogni azione del nostro vivere quotidiano, lo sforzo del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica Abruzzo nell’anno 2022 è stato costantemente indirizzato alla prevenzione e al contrasto della criminalità informatica in generale, con particolare riferimento ai reati in danno di minori.

L’analisi deldato nazionale relativo all’anno di riferimento ha confermato la lieve diminuzione dei casi trattati. L’impegno profuso dalla Specialità si è concentrato nel reprimere episodi di particolare gravità, con l’effetto rilevabile di evidenziare un maggior numero di individui sottoposti a pene detentive.

La fine dell’emergenza sanitaria, con la progressiva ripresa delle attività nella direzione di un recupero della normalità, potrebbe aver contribuito a ridurre l’isolamento sociale, facendo rilevare nel 2022 una riduzione della circolazione globale di materiale pedopornografico su circuiti internazionali, che non ha però inciso sull’attività di contrasto.

Infatti, è stato registrato un aumento dei soggetti individuati e deferiti per violazioni connesse ad abusi in danno di minori.

In particolare, nell’ambito dell’attività di contrasto coordinata dal C.N.C.P.O. (Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online)sono stati trattati complessivamente 4.542 casi, che hanno consentito di indagare 1.463 soggetti, di cui 149 tratti in arresto per reati connessi alla materia degli abusi tecnomediati in danno di minori, con un aumento di persone tratte in arresto di circa il+8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

 

 

Per quanto concerne l’attività di prevenzione svolta dal C.N.C.P.O. attraverso una continua e costante attività di monitoraggio della rete, sono stati visionati 25.696 siti, di cui 2.622 inseriti in black list e oscurati, in quanto presentavano contenuti pedopornografici.

 

PEDOPORNOGRAFIA E ADESCAMENTO ONLINE 2021 2022* Variazione percentuale
Persone indagate 1.419 1.463 +3%
Siti in Black List 2.543 2.622 +3%
* – dati rilevati il 27/12/2022

 

 

Come può rilevarsi nella sottostante tabella riepilogativa dell’attività svolta, anche l’Abruzzo registra numeri in linea con il dato espresso a livello nazionale.

 

 

ATTIVITA’ DEL C.O.S.C. ABRUZZO 2021 2022
Persone arrestate 3 5
Persone indagate 156 210
Apparati informatici sequestrati 98 96
Monitoraggi internet 7100 7000

 

 

Di seguito, una sintesi delle principali attività svolte dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica Abruzzo in materia di contrasto alla pedopornografia online:

 

Gennaio 2022 – il Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica ABRUZZO unitamente all’omologo Ufficio diCatania eseguiva una misura di custodia cautelare in carcere nei confronti di un 27enne della provincia de L’Aquila  poiché responsabile di atti sessuali con minore e produzione di materiale pedopornografico.

 

Agosto 2022 –  il Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica di Pescara arrestava in flagranza di reato un 25enne della provincia de L’Aquila  poiché responsabile di detenzione i ingente materiale pedopornografico.

A seguito di una perquisizione domiciliare  venivano  rinvenute oltre 10.000 file immagini e video ritraenti minori abusati o in atteggiamenti pornografici.

Seguiva poi l’applicazione di una misura cautelare personale.

 

Ottobre 2022 – il Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica di Pescara  concludeva l’operazione “POISON”, diretta dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni de L’Aquila. L’indagine è scaturita su impulso del CNCPO a seguito di una segnalazione del Servizio Emergenza Infanzia 114, relativa alla condivisione, su gruppi social, oltre che di contenuti pedopornografici, anche di carattere zoofilo, necrofilo, scat, splatter, nonché di violenza estrema, apologia del nazismo/fascismo, atti sessuali estremi e mutilazioni, atti di crudeltà verso essere umani e animali, che ha interessato, nella fase esecutiva, diverse articolazioni territoriali della Specialità.

All’esito delle attività sono stati denunciati in stato di libertà 7 minori per diffusione e detenzione di materiale pedopornografico.

 

 

ADESCAMENTO ONLINE

 

Nel periodo di riferimento sono stati trattati 424 casi per adescamento online: anche quest’anno la fascia dei preadolescenti (età 10-13 anni) è quella più coinvolta in interazioni sessuali tecnomediate, 229 rispetto al totale.

Continua a preoccupare il lento incremento dei casi relativi a bambini adescati di età inferiore ai 9 anni, trend che è diventato più consistente a partire dalla pandemia. Social network e videogiochi online sono i luoghi di contatto tra minori e adulti più frequentemente teatro delle interazioni nocive, a riprova ulteriore del fatto che il rischio si concretizza con maggiore probabilità quando i bambini e i ragazzi si esprimono con spensieratezza e fiducia, nei linguaggi e nei comportamenti tipici della loro età.

 

CYBERBULLISMO

 

Si registra una leggera flessione anche dei casi di cyberbullismo che può essere interpretata come effetto della normalizzazione delle abitudini dei ragazzi: non si può escludere che il ritorno ad una vita sociale priva di restrizioni abbia avuto un’influenza positiva sulla qualità delle interazioni sociali, delle relazioni tra coetanei e che la costanza dell’opera di sensibilizzazione svolta dalla Polizia Postale, presso le strutture scolastiche, abbia mantenuto alta l’attenzione degli adulti e dei ragazzi stessi sulla necessità di agire responsabilmente e correttamente in rete.

Nel periodo di riferimento sono stati trattati 323 casi di cyberbullismo.

 

CYBERBULLISMO 2021 2022*
Casi trattati vittime 0-9 anni 27 17
Casi trattati vittime 10-13 anni 112 87
Casi trattati vittime 14-17 anni 319 219
TOTALE 458 323
* – dati rilevati il 27/12/2022
  2021 2022*  
Minori denunciati per Cyberbullismo 117 128  
* – dati rilevati il 27/12/2022  

 

 

SEXTORTION

 

È un fenomeno che di solito colpisce gli adulti in modo violento e subdolo, fa leva su piccole fragilità ed esigenze personali, minacciando, nel giro di qualche click, la tranquillità delle persone.

Recentemente lesextortion stanno interessando sempre più spesso vittime minorenni, con effetti lesivi potenziati: la vergogna che i ragazzi provano impedisce loro di chiedere aiuto ai genitori o ai coetanei di fronte ai quali si sentono colpevoli di aver ceduto e di essersi fidati di perfetti e “avvenenti” sconosciuti.

 

La sensazione di sentirsi in trappola che sperimentano le vittime è amplificata spesso dalla difficoltà che hanno nel pagare le somme di denaro richieste. Nel corso dell’anno sono stati trattati 130 casi,la maggior parte dei quali nella fascia 14-17 anni,più spesso in danno di vittime maschili.

 

REVENGE PORN

 

Particolare attenzione è rivolta inoltre ai fenomeni del Revenge Porn, con244 casi trattati (di cui 34 in danno di minori) e 71 persone denunciatee delletruffe romantiche, con 442 casi trattati (di cui 4 in danno di minori) e 103 persone denunciate, spesso sommersi in quanto caratterizzati da un forte coinvolgimento emotivo che induce la vittima a non denunciare.

Sono stati 15 i casi di Codice Rosso che hanno visto la Polizia Postale impegnata attivamente nel contrasto dei reati contro la personacommessi attraverso la rete.

 

Reati contro la persona  perpetrati OnLine1 2021 2022*
Casi trattati 10.297 9.278
Persone indagate 1.693 1.167
1Stalking / diffamazione online / minacce / revengeporn / molestie / sextortion / illecito trattamento dei dati /

sostituzione di persona / hatespeech / propositi suicidari

* – dati rilevati il 27/12/2022

 

Specifiche iniziative sono state rivolte all’attività di prevenzione e contrasto al fenomeno degli atti intimidatori nei confronti della categoria dei giornalisti e servizi di monitoraggio dei canali di diffusione, costituiti da siti web, piattaforme di digitali, profili e pagine presenti sui social network più noti (Facebook, Twitter, Instagram, Telegram, Pinterest e Youtube), finalizzati ad arginare la diffusione del linguaggio d’odio (hatespeech).

In ultimo, ma comunque di primaria importanza, è stata l’attività rivolta all’individuazione di quelle persone che, sfruttando principalmente la cassa di risonanza che i social media offrono, hanno manifestato intenti suicidari in conseguenza dei quali sono state attivate tutte le procedure necessarie per la salvaguardia delle persone coinvolte con l’ausilio degli uffici di polizia competenti territorialmente (64 le segnalazioni veicolate attraverso il Commissariato di P.S. OnLine e 51 gli interventi eseguiti sul territorio dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni ).

 

 

Nel 2022 sono stati  12 i casi di  Codice Rosso/Revenge Porntrattati dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica Abruzzo. Sono stati9 i casi di sex-extortion denunciati presso il C.O.S.C. Abruzzo.

 

 

 

ATTIVITA’ DEL CENTRO NAZIONALE ANTICRIMINE PER LA PROTEZIONE DELLE INFRASTRUTTURE CRITICHE(C.N.A.I.P.I.C.)

 

Nell’esercizio della propria missione istituzionale, il Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni – Organo del Ministero dell’interno per la sicurezza delle telecomunicazioni garantisce, fra l’altro, ai sensi dell’art. 7 bis DL 144 del 2005 e del  DM 15 agosto 2017 – Direttiva sul riordino dei comparti di Specialità delle Forze di Polizia – la protezione delle infrastrutture critiche informatizzate del Paese.

Nell’attuale e particolare contesto internazionale, l’escalation delle tensioni geopolitiche connesse al conflitto in Ucraina continua ad avere significativi riverberi anche in materia di sicurezza cibernetica. Risultano, infatti, in corso campagne massive a livello internazionale dirette verso infrastrutture critiche, sistemi finanziari e aziende operanti in settori strategici quali comunicazione e difesa, tra le quali figurano campagne di phishing, diffusione di malware distruttivi (specialmente Ransomware), attacchi Ddos, campagne di disinformazione e leakdi database. Inoltre, alcuni tra i più pericolosi gruppi di hacker criminali hanno deciso di schierarsi a favore della Russia, altri con l’Ucraina, prendendo di fatto parte al conflitto nel c.d. “dominio cibernetico”.

In tal senso, come noto, il conflitto russo-ucraino ha comportato una recrudescenza nell’attività di attori ostili, connotati per l’esecuzione di attacchi ransomware – volti a paralizzare servizi e sistemi critici mediante la cifratura dei dati contenuti – campagne DDoS, volti a sabotare la funzionalità di risorse online e, soprattutto, attacchi di tipo ATP (Advanced PersistentThreat), condotti da attori ostili di elevato expertise tecnico, in grado di penetrare i sistemi più strategici mediante tecniche di social engineering o sfruttamento di vulnerabilità, al fine di garantirsi una persistenza silente all’interno dei sistemi a scopo di spionaggio o successivo danneggiamento.

La proliferazione di gruppi ostili, si è attuata poi mediante il ricorso a crew hacker di c.d. crime as a service, ordinariamente attive nel fornire supporto tecnologico ad attori criminali ed oggi sempre più contigue a gruppi di ascendenza statuale.

In particolare, il ServizioPolizia Postale ha implementato l’attività informativa e di monitoraggio ad ampio spettro, esteso anche al dark web, attivando canali di diretta interlocuzione dedicati allo scenario in atto con Europol, oltre che con Interpol e FBI, con l’obiettivo di elevare il livello di attenzione con particolare riguardo al settore economico/finanziario, tradizionalmente oggetto di interesse da parte di compagini criminali con connotazione state sponsored.

Il Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche (CNAIPIC), attraverso dedicati alert ha diffuso indicatori di compromissione e avvisi di informazione di sicurezza alle infrastrutture informatiche dicasteriali, alle infrastrutture critiche nazionali e ai potenziali target di azioni ostili, individuati attraverso la permanente attività informativa assicurata dal Centro.

I Centri Operativi per la Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale hanno svolto adeguati servizi di monitoraggio e analisi, condividendo ogni evidenza utile in relazione al quadro internazionale in parola.

L’attività del CNAIPIC del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, oltre agli approfondimenti investigativi, si è tradotta nell’analisi tecnica della minaccia, volta all’elaborazione di informazioni di sicurezza preventiva, nonché nel supporto operativo alle infrastrutture attaccate, che  hanno contribuito al ritorno alla piena operatività dei sistemi informatici colpiti.

 

Attacchi infrastrutture critiche ad istituzioni, aziende e privati 2021 2022* Variazione percentuale
Attacchi rilevati 5.434 12.947 +138%
Persone indagate 187 332 +78%
Alert diramati 110.524 113.226 +2%
* – dati rilevati il 27/12/2022

 

 

 

 

 

Sono stati 12 gli attacchi informatici di particolare rilievo in danno di enti/aziende abruzzesi registrati  e gestiti dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica Abruzzo.

 

 

 

 

 

TRUFFE ONLINE

 

 

Nell’ambito delle competenze della Polizia Postale si segnala il rafforzamento dell’attività di prevenzione attraverso il monitoraggio attivo della rete e un’articolata attività di contrasto alle truffe onlinecon 3541 persone deferite all’Autorità Giudiziaria, in particolare nel settore dell’e-commerce e market place.

 

Truffe OnLine 2021 2022* Variazione percentuale
Casi trattati 15.083 15.508 +3%
Persone indagate 3.403 3.541 +4%
Somme sottratte € 73.245.740 € 115.457.921 +58%
* – dati rilevati il 27/12/2022

 

 

Nell’ambito delle truffe sul web anche nel corso del 2022, importante l’incremento degli illeciti legati al fenomeno del trading online (3.020 i casi trattati, 130 le persone), con l’aumento del numero di portali che propongono programmi speculativi, apparentemente redditizi, e l’utilizzo di tecniche molto sofisticate per contattare le vittime. L’attività investigativa, qualora la denuncia sia tempestiva, prevede l’immediata attivazione dei canali di Cooperazione Internazionale di Polizia, con la richiesta del blocco urgente delle somme versate e l’espletamento di accertamenti sui flussi finanziari normalmente destinati all’estero.

 

Proprio per dare maggior impulso alle indagini che vedono coinvolti cittadini stranieri, la Polizia Postale e delle Comunicazioni, nel corso dell’anno 2022, ha attivato 260 richieste di cooperazione internazionale attraverso il canale Europol che, in più di un’occasione, si sono rivelate determinanti per l’individuazione degli autori dei reati investigati.

 

La Polizia Postale e delle Comunicazioni  è stata impegnata anche nell’individuazione di proposte di vendita online di prodotti contraffatti o all’utilizzo illecito di segni distintivi dei marchi registrati, per la tutela del c.d. italiansounding.

 

Il monitoraggio di siti e spazi web (blog, gruppi social e siti dedicati) dediti a giochi e scommesse clandestine è un’altra attività operativa particolarmente seguita dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni, sia per contrastare la diffusione irregolare o illegale, che per tutelare gli interessi dei consumatori, specie se minori d’età: numerosi sono i siti con sedi legali presso Paesi esteri, che operano in Italia anche se privi della prevista autorizzazione per poter esercitare legalmente la raccolta di scommesse.

 

Nel corso del 2022 sono state implementate anche le attività di monitoraggio relative alla vendita online di tabacchi, sigarette elettroniche e liquidi da inalazione in rete, su siti sprovvisti delle relative autorizzazioni da parte dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli.

 

Sono state trattate oltre 300 denunce per truffe online e 150 denunce per illecito utilizzo di mezzi di pagamento elettronico.

Di seguito, una sintesi delle principali attività svolte dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica Abruzzo  nell’ambito del contrasto alle truffe online:

 

Marzo 2022 – il Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica di Pescara e la Sezione di Teramo traevano in arresto un uomo della provincia di Chieti che aveva aperto un conto corrente postale presentando allo sportello falsi documenti d’identità.

L’arresto scaturiva dall’attività di prevenzione finalizzata al contrasto di quei reati c.d. “postali” le cui vittime sono spesso persone anziane o appartenenti a categorie vulnerabili.

 

Marzo 2022 –Il Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale di Pescara ha effettuato 25 perquisizioni nei confronti di altrettanti indagati componenti un sodalizio criminale dedito alle truffe in danno di una importante società che opera attraverso una piattaforma di mediazione per i pagamenti on-line. L’attività investigativa, coordinata dal Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni di Roma, ha consentito di accertare che gli indagati hanno acquistato, con conti incapienti, merce on-line da numerosi venditori italiani ed esteri. I venditori ricevevano il pagamento dei beni, dato che gli acquisti avvenivano tramite la piattaforma di mediazione per i pagamenti online, ma quest’ultima subiva un danno economico di circa due milioni di euro poiché i conti correnti di riferimento erano privi di giacenza. Tale modus operandi ha consentito al sodalizio criminale di acquistare fraudolentemente i più svariati beni: orologi di lusso, preziosi, smartphone di ultima generazione, apparecchi per la casa e finanche generi alimentari.

 

 

Marzo 2022 – il Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica di Pescara, con la dipendente Sezione e la Squadra Mobile della Questura de L’Aquila, traevano in arresto due persone sorprese nella flagranza del reato di furto aggravato all’interno del Centro Postale Operativo di Poste e Telecomunicazioni del capoluogo Abruzzese.

Gli arresti scaturivano grazie ad un’articolata attività d’indagine finalizzata ad interrompere una serie di furti che si erano registrati in analoghe strutture di Poste Italiane.

 

SEZIONE CYBERTERRORISMO

 

Nel corso degli ultimi anni, il continuo e vertiginoso incremento dell’utilizzo delle piattaforme di comunicazione online, social network e di applicazioni di messaggistica istantanea, ha determinato un’allarmante diffusione di contenuti propagandistici riconducibili al terrorismo, ad una platea pressoché illimitata, sia di matrice islamista (jihadista, ISIS, Al Qaeda, Al Shabaab ed altre articolazioni locali), sia di formazioni suprematiste di estrema destra (neonazismo, neofascismo, tifoserie strutturate), nonché di estrema sinistra (movimenti di lotta armata, anarco/insurrezionalisti, antagonisti).

 

Cyberterrorismo1 2021 2022*
Casi trattati 1.321 1.193
Persone indagate 80 66
Spazi virtuali monitorati 126.998 173.306
1-Estremismo internazionale religioso / estremismo razziale, antagonista ed anarchico

* – dati rilevati il 27/12/2022

 

In tale ambito, la Polizia Postale garantisce sia l’esecuzione di una costante attività di monitoraggio investigativo della rete e dei canali di messaggistica istantanea, per l’identificazione e il deferimento all’Autorità Giudiziaria dei responsabili della diffusione dei contenuti illeciti, sia un costante scambio informativo con la Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione competente in materia di contrasto al terrorismo.

Trattandosi, in particolare, di un fenomeno di carattere transnazionale, sia per la natura internazionale del fenomeno che per la stessa connaturata struttura della rete, risulta imprescindibile l’attivazione efficiente degli strumenti della cooperazione sovranazionale, soprattutto per la condivisione di informazioni che, collegate a situazioni peculiari interne, riescono ad apportare un indiscusso valore aggiunto alle attività di prevenzione messe in atto dalle diverse forze di polizia nazionali.

In ambito europeo, proprio al fine di garantire la cooperazione internazionale, il Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni rappresenta il punto di contatto nazionale dell’Internet Referral Unit (IRU) di Europol, Unità preposta a ricevere dai Paesi Membri le segnalazioni relative ai contenuti terroristici diffusi in rete e di orientarne l’attività.

In tale ambito, l’attività di monitoraggio del web effettuata dalla Specialità ha permesso di riscontrare, in primis, come la diffusione di contenuti propagandistici jihadisti, nel corso del tempo, abbia subito un sensibile peggioramento “qualitativo”, determinato sia dal ridimensionamento del Califfato sul territorio, sia dalle perdite di tecnici e social media manager cui era devoluto l’incarico di gestire la propaganda, nonché per l’utilizzo sempre più frequente dell’Intelligenza Artificiale sulle principali piattaforme web, per la scansione (e rimozione) dei contenuti pubblicati dagli utenti.

Infine, considerando il carattere transnazionale che spesso connota le attività investigative in argomento, risulta imprescindibile l’attivazione efficiente degli strumenti della cooperazione sovranazionale, soprattutto per la condivisione di informazioni che, collegate a situazioni peculiari interne, riescono ad apportare indiscusso valore aggiunto alle attività di prevenzione messe in atto dalle diverse forze di polizia nazionali. In ambito europeo, il Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni è il punto di contatto nazionale dell’Internet Referral Unit (IRU) di Europol, Unità preposta a ricevere dai Paesi Membri le segnalazioni relative ai contenuti di propaganda terroristica diffusi in rete e di orientarne l’attività.

Lo scambio delle informazioni tra Paesi Membri viene effettuato attraverso l’utilizzo di specifiche piattaforme tecnologiche appositamente create in ambito IRU a supporto del monitoraggio e delle indagini in materia di terrorismo in Internet.

Proprio nell’ambito della lotta ai crimini ispirati dall’odio, nello scorso mese di aprile, la Polizia Postale ha partecipato alla giornata di azione congiunta a livello dell’U.E., sostenuta da Europol, che, oltre l’Italia, ha coinvolto 10 Paesi (Austria, Bulgaria, Francia, Germania, Lituania, Lussemburgo, Norvegia, Portogallo, Romania e Spagna).

Le attività investigative hanno permesso di identificare in tutta Europa 176 persone in relazione alla diffusione online di messaggi di incitamento all’odio xenofobo-razziale, nonché istigazione alla violenza.

Nella circostanza, le Forze dell’ordine degli Stati membri hanno anche lavorato insieme per far aumentare la consapevolezza di individui e gruppi che Internet non rappresenta un “vuoto giuridico”, dando così un chiaro segnale alle persone che diffondono odio violento online che le azioni investigative congiunte saranno sempre più frequenti e consistenti.

Da ultimo, lo scorso 15 dicembre, la Polizia Postale e la D.C.P.P. hanno partecipato ad una seconda giornata congiunta, coordinata dall’European Union Internet Referral Unit (EU IRU) di Europol, nell’ambito del Referral Action Day (RAD) contro i contenuti violenti dell’estremismo di destra e del terrorismo online. L’attività ha coinvolto anche le Unità specializzate di 14 Paesi, tra cui 13 Stati membri dell’Unione Europea e un Paese non appartenente all’ UE.

Le autorità partecipanti sono state coinvolte nell’individuazione e nella segnalazione di contenuti terroristici ai fornitori di servizi online e nel valutare le loro risposte. Le attività hanno portato alla segnalazione di 831 elementi a 34 piattaforme interessate. Il materiale in questione include contenuti vietati prodotti da organizzazioni estremiste di destra o in favore di queste, nonché contenuti diffusi relativi ad attacchi terroristici motivati dall’estremismo violento.

Tali materiali includono livestream, manifesti, rivendicazioni e celebrazioni di attentati. L’estremismo violento è ancora una preoccupazione crescente dopo i fatti di Bratislava (Slovacchia) e Buffalo (USA).

Gli autori di questi attentati facevano parte di comunità online transnazionali e si sono ispirati ad altri estremisti di destra violenti e terroristi. Nei loro manifesti, i terroristi hanno evidenziato il ruolo centrale della propaganda online nei processi di radicalizzazione. Questo dimostra come l’abuso di internet continui ad essere centrale per l’avvio di percorsi di radicalizzazione e reclutamento della destra violenta.

Dal primo Referral Action Day dedicato a questo tipo di contenuti online nel 2021, la minaccia rappresentata dall’estremismo violento e dal terrorismo è ancora in aumento.

I RAD consolidano gli sforzi delle forze dell’ordine per contrastare la creazione e la diffusione di propaganda estremista e terroristica online. Durante le attività coordinate, i partecipanti segnalano i contenuti legati al materiale di propaganda ai fornitori di servizi online invitandoli a valutare e rimuovere i contenuti che violano i loro termini di servizio. Le piattaforme sono invitate a rafforzare i loro protocolli di moderazione per evitare questo tipo di abuso in futuro.

 

 

FINANCIAL CYBERCRIME

 

 

L’anno 2022 ha vissuto, subendoli, gli strascichi dell’emergenza sanitaria da Covid19, che ha comportato il cambiamento radicale di alcune abitudini di vita consolidate. La sostituzione della socializzazione diretta con quella telematica e lo svolgimento dell’attività lavorativa non in presenza,imposti dall’avvio della pandemia fin dal 2020, si sono, in parte, stabilizzati, aprendo la strada a nuove consuetudini: molte aziende hanno proseguito con forme di telelavoro e smartworking, contribuendo a incrementare la frequenza di navigazione in rete da parte dei soggetti adulti anche attraverso devices quali tablet, smartphone, pc molto spesso utilizzati anche perscopi personali a scapito della sicurezza.

Nel solco di questi cambiamenti si è registrato un aumento dei reati informatici che ha raggiunto livelli altissimi, mettendo in luce come il crimine post pandemia nel nostro Paese stia cambiando radicalmente.

Il settore del financialcybercrimerappresenta un bacino molto remunerativo ed appetibile sfruttato da molte organizzazioni criminali, anche estere, come veicolo per finanziare le proprie attività illecite, il più delle volte attraverso l’utilizzo di sofisticate tecniche di social engineering per manipolare le vittime e indurle a fornire informazioni riservate.

Le conseguenze di un attacco riuscito possono essere drammatiche e avere effetti devastanti non solo su singoli utenti o investitori, ma anche con riverberi negativi per ciò che concerne piccole e medie imprese, con ingenti perdite economiche e danni d’immagine difficilmente quantificabili.

Nel settore del contrasto al financialcybercrime, il fenomeno dei “moneymules” rappresenta senz’altro una delle modalità più frequenti e consolidate per realizzare frodi online: con la funzione di “teste di legno” cibernetiche, personalità di dubbia moralità si prestano ad essere l’ultimo anello della catena attraverso il quale i criminali monetizzano i proventi del reato. La diffusione di questa modalità e il numero dei soggetti che si prestano a svolgere tale funzione criminale sono in costante crescita e rappresentano ormai una realtà criminale quasi endemica in tutto il mondo.

Anche il 2022, inoltre, è stato caratterizzato dalla crescita dell’interesse per le Cryptovalute: i cittadini italiani, anche con bassa scolarizzazione informatica, sono sempre più frequentemente attratti dagli investimenti in Cryptovalute, con la speranza di realizzare i facili e veloci guadagni pubblicizzati.

Quello delle Cryptovalute costituisce un mondo eterogeneo e virtuale, peraltro, non dissimile da quello reale. In tale contesto sono realizzate attività investigative finalizzate a fermare i tentativi di phishing verso i Wallet che le contengono: i truffatori informatici agganciano le vittime attraverso richieste di natura tecnica, su chat ufficiali o semi ufficiali, con la promessa di risolvere i loro problemi gestionali previa cessione delle chiavi private, che permettono la movimentazione delle Crypto (cd. SEED), in realtà queste consentono ai malfattori di prendere il pieno possesso del Wallete di impadronirsi del contenuto.

Forte anche l’impegno per contrastare il fenomeno del riciclaggio perpetrato attraverso la conversione delle somme frodate in Cryptovalute, sono state infatti coordinate dal Servizio Polizia Postale diverse attività investigative che hanno visto truffe informatiche ad alto contenuto tecnico conosciute come le BEC, le CEOfraud, Vishing, phishingtentare di realizzare i proventi criminali inviando le somme sottratte tramite bonifico bancario ad exchange di cryptovalute non collaborativi con la Polizia, convertendo la valuta ufficiale in Bitcoino Ethereum. Tale procedimento consente facilmente lo spostamento e spacchettamento delle somme, in attesa di fare cashout.

 

Per tale ragione è stata intensificata la collaborazione con le grandi società di Exchange di Crypto per i report operativi e per il congelamento delle somme sottratte, così come è stata intensificata anche l’analisi delle transazioni Cryptocon la collaborazione degli specialisti diEuropol.

La mancanza di confini geografici in Internet consente sempre più frequentemente la formazione di gruppi criminali con nazionalità eterogenee ed è questo che caratterizza ormai quasi l’intero panorama dei reati commessi attraverso le nuove tecnologie.

 

In Italia sono state frodate 156 grandi, medie e piccole imprese, per un ammontare complessivo di oltre 20 milioni di euro di profitti illeciti, dei quali oltre 4 milioni sono stati recuperati in seguito all’intervento della Polizia Postale e delle Comunicazioni.

In merito ai fenomeni di phishing, smishing e vishing, tecniche utilizzate per carpire illecitamente dati personali e bancari, per operare sui sistemi di home banking, sono state identificate edindagate 853 persone (+9% rispetto all’anno precedente).

 

 

Frodi Informatiche 2021 2022* Variazione percentuale
Persone indagate 779 853 +9%
Somme sottratte € 33.258.422 € 38.678.134 +16%
* – dati rilevati il 22/12/2022

 

 

 

Nell’ambito di tale più ampia attività sono state trattate dal C.O.S.C. Abruzzo oltre 80 denunce per frodi informatiche.

 

 

 

 

 

 

COMMISSARIATO DI P.S. ONLINE

 

L’uso crescente delle nuove tecnologie ha reso necessario lo sviluppo e il potenziamento di nuovi strumenti di comunicazione che consentissero alla Polizia di Stato di mettersi in contatto diretto con gli utenti del web.

In tale ottica, il portale del Commissariato di PS online ha permesso al cittadino, abituato ormai a utilizzare la rete internet per svolgere le principali attività quotidiane, di rivolgersi agli agenti della Polizia Postale in qualsiasi momento e ovunque si trovi. Attraverso il computer, l’utente può segnalare comportamenti che giudica illeciti e chiedere aiuto per superare difficoltà e problematiche, anche nei casi in cui potrebbe essere fonte di disagio rappresentarle di persona.

La facilità con cui il cittadino ha interagito con la piattaforma dedicata, ha reso possibile raccogliere le segnalazioni di quegli utenti che, mossi da spirito altruistico e di collaborazione, si sono rivolti alla Polizia Postale in un’ottica di sicurezza partecipata – nella sua declinazione online – fornendo utili evidenze su fenomeni emergenti potenzialmente lesivi, così contribuendo, in termini di efficace prevenzione, ad evitare che altri internauti potessero cadere nelle trappole della Rete.

L’esigenza di innalzare al massimo i livelli dell’azione preventiva ha imposto di introdurre una nuova sezione, dedicata agli alert, dove vengono raccolti e pubblicati gli “avvisi agli utenti” che, proprio perché costantemente aggiornati e facilmente raggiungibili, costituiscono un efficace strumento di autotutela messo a disposizione del cittadino.

Tra i fenomeni riscontrati con maggior frequenza nell’anno 2022 annoveriamo, a titolo esemplificativo, i furti di account social, le estorsioni a sfondo sessuale, il phishing ai danni di correntisti di istituti bancari,le proposte di falsi investimenti online, nonché falsi siti di vendita di quei prodotti che, in un determinato contesto temporale, risultano essere maggiormente richiesti sul mercato.

Le segnalazioni che richiedono l’intervento tempestivo del Commissariato di PS online sono molteplici. Emblematico è quanto avvenuto lo scorso 18 marzo, quando è giunta la richiesta di aiuto di una figlia preoccupata per la madre, vittima di una truffa sentimentale.

In particolare, la donna è stata contattata attraverso un noto social network da un uomo dalle maniere gentili che ha iniziato a corteggiarla con insistenza fino a farla innamorare. Dopo aver conquistato la fiducia della donna, il truffatore, confidandole di avere una figlia gravemente malata, che necessitava di cure molto costose alle quali non riusciva a far fronte, le ha richiesto un sostanzioso aiuto economico. La vittima, particolarmente colpita dalla triste vicenda, ha iniziato a inviare a più riprese ingenti somme di denaro sino a dilapidare il suo intero patrimonio.

Tutti i tentativi esperiti dai familiari della donna per farle capire di essere caduta vittima di un raggiro, sono risultati vani.

Di seguito alla segnalazione, il poliziotto del Commissariato di PS online, contattando la donna, è riuscito a farle comprendere che la persona che credeva essere il suo amato era in realtà un abile truffatore.

Grazie a questo intervento, la donna, oramai consapevole di quanto le era accaduto, ha interrotto la relazione e trovato il coraggio di sporgere denuncia.

Sul sito, inoltre, giungono segnalazioni da parte di utenti che si trovano in situazioni di pericolo o che minacciano gesti estremi; in tali circostanze, ai poliziotti della sala operativa del Commissariato di PS online è richiesto un tempestivo e coordinato intervento che coinvolge gli uffici territoriali delle Questure interessate dall’evento.

Lo scorso 19 gennaio, ad esempio, il personale del Commissariato ha gestito una segnalazione proveniente da un ragazzo che aveva manifestato l’intenzione di togliersi la vita dopo essere stato vittima di un’estorsione sessuale.

Il poliziotto del C.O.S.C Abruzzoche ha preso in carico la segnalazione ha immediatamente contattato telefonicamente il giovane che si è mostrato inizialmente reticente, timoroso e particolarmente spaventato, rifiutando di fornire indicazioni utili alla sua localizzazione.

Intuendo il suo grave disagio, e nonostante la ritrosia dimostrata dal ragazzo, l’operatore è riuscito ad instaurare un rapporto di empatia e fiducia col suo giovane interlocutore convincendolo a non commettere gesti estremi.

Il poliziotto ha intrattenuto il ragazzo al telefono per consentire agli operatori della Sala di esperire tutti gli accertamenti necessari per identificarlo e, una volta geolocalizzato, con l’ausilio di una pattuglia del C.O.S.C. Abruzzoè stato possibile prestargli l’assistenza necessaria.

Gli interventi finalizzati alla prevenzione di intenti suicidari da parte di utenti dei vari social network, segnalati attraverso il Commissariato di P.S. online sono stati 64.

L’analisi delle oltre 100.000 segnalazioni ricevute dal sito del Commissariato di PS online nell’anno 2022, ha evidenziato che in molti casi gli internauti sconoscono e/o non adottano quelle piccole e necessarie accortezze di cyber hygiene che consentirebbero loro di prevenire e limitare la maggior parte degli attacchi informatici e il perpetrarsi di attività delittuose.

Per questo motivo, è stata introdotta sul sito una specifica sezione con cui vengono veicolate al cittadino pillole di sicurezza informatica, funzionali a ridurre al minimo i rischi legati all’uso di dispositivi informatici.

 

La popolarità del sito è avvalorata dal numero degli accessi che sono stati, nel periodo di riferimento, oltre 42.200.000.

 

Nella costante ricerca di nuove e incisive strategie di comunicazione per fornire ad un’utenza sempre più ampia, si è passati da una comunicazione verso il cittadino a una interazione con il cittadino.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ATTIVITA’ DI PREVENZIONE

 

La Polizia Postale se da un lato svolge un’incisiva attività di repressione dei reati informatici, dall’altro lato svolge un’importante azione preventiva a tutela dei minori, soprattutto per quanto concerne il fenomeno del cyberbullismo e di tutte le forme di prevaricazione online, fenomeni che destano grande allarme sociale.

Tra le iniziative educative si riporta il coinvolgente format teatrale itinerante e in streaming #cuoriconnessi che ha coinvolto oltre 270mila studenti sul territorio nazionale.

Di rilievo è anche la campagna educativa itinerante di sensibilizzazione e prevenzione sui rischi e pericoli legati ad un uso non corretto della rete internet da parte dei minori denominata Una vita da social.

L’iniziativa, arrivata quest’anno alla sua X edizione, ha coinvolto oltre 2milioni e 8oomila studenti, attraverso il truck didattico multimediale della Polizia Postale, e ha proseguito la sua attività itinerante in Italia e all’estero.

Il progetto si cala nella filosofia dei giovani interlocutori, interagendo con un linguaggio comunicativo semplice ma esplicito, adatto a tutte le fasce di età, coinvolgendo così dai più piccoli ai docenti ai genitori, con la finalità di combattere la violenza e la prevaricazione dei giovani bulli.

L’impegno profuso dagli specialisti della Polizia Postale nell’azione di sensibilizzazione e informazione ha consentito, nell’anno appena trascorso, di realizzare incontri con docenti e genitori in oltre 2.800 istituti scolastici e di coinvolgere oltre 820mila studenti.

 

 

Teramo, 4 gennaio  2022

 




COMPARTIMENTO POLFER PER LE MARCHE, UMBRIA E ABRUZZO-ANCONA: 153.676 PERSONE CONTROLLATE PRIMISSIMO BILANCIO DI FINE ANNO DELLA POLIZIA FERROVIARIA

 

Polfer di Giulianova FOTO ARCHIVIO

 

 

 

153.676 le persone controllate, con un aumento di circa il 20% rispetto al 2021 corrispondente a 24907 identificati in più.

17 arrestati, 202 indagati e 74 provvedimenti di Polizia: è questo il primissimo bilancio di fine anno dei controlli della Polizia Ferroviaria del Compartimento Polizia Ferroviaria Marche Umbria e Abruzzo con sede ad Ancona,

 

Numerosi anche i sequestri: 7 armi da taglio, di cui 3 improprie, nonché circa 400 gr. di sostanza stupefacente tra cannabinoidi e modiche quantità di eroina e cocaina.

 

E’ stata anche notevolmente implementata l’attività generale di prevenzione che ha portato ad un consistente aumento delle proposte di misure di prevenzione (74 contro le 51 del 2021) avanzate all’Autorità di P.S.

 

Durante l’anno sono state impiegate 10.522 pattuglie in stazione e 2.164 a bordo treno. Sono stati scortati complessivamente 4.359convogli ferroviari e predisposti 672servizi antiborseggio in abiti civili, sia negli scali che sui treni.

 

Le attività di prevenzione sono state incentivate con un aumento delle giornate straordinarie di controllo del territorio per un totale di 43 operazioni organizzate dal Servizio Polizia ferroviaria in ambito nazionale: 12 Stazioni Sicure”,  finalizzate al contrasto delle attività illecite maggiormente ricorrenti in ambito ferroviario; 13RailSafeDay”, per la prevenzione di comportamenti impropri o anomali, spesso causa di investimenti, 12Oro Rosso”, per il contrasto dei furti di rame e 2Action Week”, finalizzate al potenziamento dei controlli di sicurezza sulle merci pericolose trasportate in ambito ferroviario. Inoltre, in campo internazionale, gli operatori del Compartimento Marche Umbria e Abruzzo hanno partecipato alle 4Rail Action day” e ad una “Action Week” organizzate dall’Associazione RAILPOL di cui fanno parte le polizie ferroviarie e dei trasporti dell’area europea, per contrastare i fenomeni criminosi maggiormente diffusi in ambito ferroviario e prevenire possibili azioni terroristiche o eversive.

 

L’attività di contrasto ai furti di rame, che in ambito ferroviario spesso causano ritardi alla circolazione dei treni e consistenti disagi per i viaggiatori, si è tradotta in 221 controlli ai centri di raccolta e recupero metalli, in circa 111servizi di pattugliamento delle linee ferroviarie ed in 44 servizi di controllo su strada a veicoli sospetti.

 

Nel 2022 gli agenti della Polizia Ferroviaria hanno rintracciato 67 minori riaffidati poi alle rispettive famiglie o istituti.

 

 

Tante le storie a lieto fine e diversi i salvataggi, sia di viaggiatori che non rispettando le regole di comportamento hanno messo a repentaglio la propria incolumità, che di persone colte da malore o aspiranti suicidi.

Come nel caso di un uomo, un 64enne italiano che allontanatosi volontariamente dall’ospedale regionale di Torrette di Ancona ove era ricoverato, è stato rintracciato dalla Polizia Ferroviaria mentre passeggiava lungo il marciapiede di attesa treni, sul 2° binario. Lo stesso, confortato dal personale Polfer, ha confidato di trovarsi in stazione poiché intenzionato a togliersi la vita gettandosi sotto un treno. Accompagnato in ufficio è stato assistito sino all’arrivo dei sanitari del 118 che hanno disposto un ulteriore ricovero.

 

Inoltre, al fine di evitare il fenomeno dei giochi e sfide sui binari da parte di ragazzi, che avrebbero potuto avere conseguenze tragiche, sono stati organizzati specifici servizi di vigilanza e controllo del territorio. Spesso i giovani ignorano i pericoli presenti nelle stazioni o sui treni, per questo, la Polizia ferroviaria è da tempo impegnata nelle scuole per promuovere, in particolare tra gli adolescenti, la cultura della sicurezza individuale in ambito ferroviario. Sono stati oltre 1500 gli studenti raggiunti nel corso dell’anno, nell’ambito del progetto di educazione alla legalità, “Train…to be cool”, realizzato in collaborazione con il MIUR e con il supporto scientifico della Facoltà di Medicina e Psicologia dell’Università di Roma La Sapienza. L’iniziativa, dalla sua nascita nel 2014, ha consentito di raggiungere, a livello nazionale, più 300.000 studenti in oltre 3500 incontri.

 

 




Rocca di Cambio. Incontro sul tema della sicurezza sulla montagna innevata,

La Sezione dell’Aquila del Club Alpino Italiano, in particolare la sua Scuola “Nestore Nanni” di Alpinismo e Scialpinismo, insieme alla Sottosezione Cai “Altopiano delle Rocche”, grazie alla collaborazione del SASA (Soccorso Alpino e Speleologico Abruzzo) e la struttura del Meteomont Carabinieri, ripropone un incontro sul tema della sicurezza sulla montagna innevata, con un particolare focus sulle valanghe. L’incontro, che viene riproposto dopo il notevole successo dell’evento aquilano del 1 e 2 dicembre scorso, avrà luogo presso la Sala Polifunzionale “Jacovitti” di Rocca di Cambio, sabato 7 gennaio 2023, dalle ore 17.00. È l’occasione perfetta, con l’arrivo dell’inverno, per approfondire gli aspetti legali e tecnici legati alla frequentazione della montagna innevata, ma anche per imparare a riconoscere e interpretare le condizioni di pericolo, al fine di prevenire e ridurre il rischio in un ambiente tanto bello quanto insidioso.




SI E’ SPENTO A BERNALDA TITTA MAZZEI, UNA VITA NELL’ASSOCIAZIONISMO Politico, amministratore civico, dirigente Acli in Basilicata e nazionale, era nato a Pisticci 75 anni fa

3 gennaio 2023

 

 

di Goffredo Palmerini

 

E’ giunta da Bernalda (Matera), nella tarda serata di ieri Capodanno, la dolorosa notizia della repentina scomparsa di Giambattista Mazzei, per tuttiTitta, deceduto nella sua abitazione nelle prime ore del 2023, come ho letto da un post su Facebookdel figlio Giuseppe: “Il mio amato Papà non è più con noi. Possa il Signore accoglierlo nel regno dei cieli. Ci mancherà tantissimo”. Una notizia che mi addolora profondamente. Ci eravamo sentiti qualche giorno fa, per lo scambio degli auguri di Natale, felici entrambi di passare la festa nell’intimità delle nostre rispettive famiglie.

 

Ho avuto con Titta e con la sua bella famiglia una lunga consuetudine di amicizia che parte dal 1981, allorquando nacque tra L’Aquila e Bernalda, un solido gemellaggio tra le due Municipalità,che si rinnova ogni anno nel nome di San Bernardino da Siena (protettore di entrambe le città). Noi due ci trovammo ad essere amministratori civici in quegli anni, specialmente durante l’amministrazione guidata dal sindaco Francesco Pizzolla, nella quale Titta fu assessore mentre chi scrive lo era a L’Aquila con il sindaco Tullio de Rubeis. Da allora il nostro rapporto di amicizia fraterna si è alimentato con reciproche attenzioni di affetto, periodiche conversazioni telefoniche, ogni tanto incontri all’Aquila o a Bernalda, più frequenti quando andavo con la mia famiglia in vacanza a Metaponto.

 

Di Titta ho sempre stimato la signorilità, la mitezza, il garbo, la cultura, la sensibilità per i temi sociali e l’attenzione verso chi ha più bisogno. Abbiamo condiviso, nella nostra esperienza politica, gli stessi valori del cattolicesimo democratico nella Democrazia Cristiana, che egli ha ulteriormente affinato nel suo impegno nelle Aclianche con responsabilità regionali, in Basilicata, e nazionali.

 

Giambattista Mazzei era nato a Pisticcil’8 lugliodi 75 anni fa, ma viveva a Bernalda,dove aveva sposato la docente di lettere Rita Platì. Nel Metapontino aveva avviato la sua militanza nelle Acli, laddove l’associazione cristiana aveva ed ha un forte radicamento che risale agli anni Cinquanta del secolo scorso, quando il cremonese Enrico Anelli si trasferì per alcuni anni proprio a Bernalda per impiantarvi le Acli Terra,attive nella battaglia per la riforma agraria e la giustizia sociale, guadagnandosi dopo la morte l’onore d’avere nella bella cittadina lucana una Via a lui dedicata.

 

A questa scuola crebbe Titta Mazzei, che delle Acli Basilicata fu Presidente regionale dal 1988 al 1996, in una fase di rinnovamento e di rilancio del Movimento aclista cui egli partecipò con intelligenza e passione al punto che, dopo il XX Congresso nazionale svoltosi a Napoli nel 1996, egli venne chiamato dal Presidente Franco Passuello a far parte della Presidenza nazionale. Assai delicato l’incarico che gli venne affidato, quale responsabile delle risorse, cui due anni dopo si affiancò anche l’incarico di coordinatore nazionale di Acli Anni verdi, quale riconoscimento per la sua sensibilità verso i problemi ambientali.

 

Dopo le dimissioni di Passuello, nel novembre del 1998, il nuovo PresidenteLuigi Bobba lo confermò in Presidenza nazionale col ruolo di coordinatore nazionale delle associazioni specifiche. Tornato in Basilicata, Titta Mazzei rimase fortemente operativo nel movimento, a livello locale e regionale. Di lui restala testimonianza di un aclista appassionato, di un amico fedele e discreto, di un militante impegnato per la causa del riscatto dei lavoratori e della sua terra. Da diversi anni aveva allargato il suo impegno sociale anche in seno alla Lega dei Consumatori, diventandone Presidente regionale per la Basilicata.Ma Titta è stato anche uomo di sport, socio e dirigente nei settori del calcio e del basket.

 

Commosso l’ultimo saluto che la città di Bernalda e molte rappresentanze dall’intera Basilicata hanno tributato a Titta Mazzeiieri, 2 gennaio, nelle esequie celebrate nella Chiesa Mater Ecclesiae della sua parrocchia. Di Titta ricordo la competenza amministrativa, la sua capacità di visione lunga, quella d’ogni buon amministratore, nel progettare lo sviluppo di Bernalda e del Metapontino, sia nel settore primario che turistico. Una competenza espressa sia come consigliere comunale che come assessore, dapprima con la sindacatura di Francesco Pizzolla e più recentemente quale assessore ai Servizi sociali nell’amministrazione guidata daLeonardo Chiruzzi, iniziata nel 2010 e interrottasi nell’autunno 2013 per mancata approvazione del conto consuntivo, con il conseguentescioglimento del Consiglio comunale. Di Tittasi ricordano anche le numerose iniziative di inclusione sociale, le battaglie contro le frodibancarie e quelle nella promozione della cultura della legalità. Di lui ho anche ammirato la testimonianza cristiana, che ha intensamente vissuto nell’autenticità del suo impegno sociale e nell’attenzione verso gli ultimi.

Titta ha vissuto, come San Paolo richiama nella prima Lettera ai Corinzi, con particolare attenzione alla Carità: “[…] La carità è paziente, è benigna la carità; non è invidiosa la carità, non si vanta, non si gonfia, non manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell’ingiustizia, ma si compiace della verità. […]”. Una vita, la sua, che certamente gli procurerà la gioia eterna nel Regno dei Cieli. Alla carissima Rita, sua amata compagna di vita, ai figli Giuseppe, Cristina e Sabrina, i nostri sentimenti di affetto e vicinanza nel dolore, ma anche nella certezza che la testimonianza di vita del caro Titta resta davvero esemplare, un’eredità morale ed etica di cui tutta la famiglia potrà andare orgogliosa.

 




Il GSSI diventa Dipartimento di eccellenza. Finanziato con 7,3 milioni il progetto delle aree di Informatica e Matematica

L’AQUILA, 2 GENNAIO 2023 – Il Gran Sasso Science Institute è uno dei 180 dipartimenti di
eccellenza italiani e ha ottenuto un finanziamento di circa 7,3 milioni di euro in aggiunta al
finanziamento ordinario. Era la prima volta che la scuola universitaria superiore partecipava al bando
del Ministero dell’Università e della ricerca. L’attività di ricerca del periodo 2015-2019 era infatti
stata valutata come eccellente dall’Anvur, l’Agenzia nazionale per la valutazione del sistema
universitario e della ricerca, e a seguito degli ottimi risultati il GSSI era stato invitato a presentare un
progetto, ora finanziato.
Stilato congiuntamente dalle aree di Computer Science e Mathematics in Natural, Social and Life
Sciences, dirette rispettivamente dal professor Patrizio Pelliccione e dal professore e prorettore
vicario Nicola Guglielmi, il progetto GSSI è risultato primo nello specifico settore disciplinare,
posizione condivisa con altre due istituzioni prestigiose: la Scuola Normale Superiore di Pisa e
l’Università di Pisa. Complessivamente saranno finanziati 180 dipartimenti italiani con un budget di
270 milioni di euro.
Il progetto della scuola dottorale internazionale abruzzese propone di affrontare alcune grandi sfide
poste dalla scienza e dalla società, con un approccio multidisciplinare incentrato su tematiche al
confine tra l’analisi applicata, la probabilità, l’analisi numerica, l’analisi di reti, il machine learning,
l’algoritmica, l’ingegneria del software e la matematica computazionale, che permetteranno
di identificare e modellare strutture coerenti in sistemi socio-tecnici, economici e cyber-fisici di
elevata complessità, anche ispirati alla biologia, alla medicina, alle reti neurali, ai sistemi
quantistici, alla fluidodinamica in regime di turbolenza e ai sistemi di interazione a corto e lungo
raggio.
«Con questo progetto abbiamo l’obiettivo di diventare un centro di punta su ricerche di frontiera –
commenta la Rettrice del GSSI Paola Inverardi, – partendo dalle nostre competenze, ed in sinergia
anche con i ricercatori delle altre due aree del GSSI, quelle di Astroparticle Physics e Regional
Science and Economic Geography, ridurremo il gap tra conoscenza teorica e computazionale e
fenomeni fisici e sociali. Sarà inoltre portato avanti un programma speciale che consentirà di
connettere, integrare ed ampliare le competenze dei diversi gruppi all’interno della scuola dottorale».




Il mito carolingio in Abruzzo, primo appuntamento per il 2023 con Macchemito 

 

Il viaggio nell’Abruzzo fantastico prosegue con Macchemito, il format di Paolo Pacitti e riprese di Sem Cipriani in onda su Buongiorno Regione che proprio quest’oggi ha inaugurato il 2023 con una puntata dedicata al mito carolingio in Abruzzo, che come è stato raccontato dallo scrittore abruzzese Peppe Millanta, ha dato vita a monasteri, leggende di paladini e durlindane e risulta essere eco di antiche battaglie, infatti in Abruzzo sono tantissimi i riferimenti a Carlo Magno, i suoi paladini e le loro gesta, soprattutto nella toponomastica. 

 
Uno dei simboli, per la regione Abruzzo, è la maestosa abbazia di San Liberatore a Maiella, a Serramonacesca (Pe) che sarebbe stata fondata proprio dallo stesso Carlo Magno per celebrare la vittoria di una battaglia dei Franchi contro i Longobardi secondo una leggenda, ma nell’abside c’è davvero un affresco che raffigura proprio l’Imperatore nell’atto di concedere privilegi e come spiega la dialettologa Daniela D’Alimonte“le tracce della presenza francese nella nostra zona non si ravvisano soltanto nelle leggende ma anche nel nostro dialetto abruzzese e medio adriatico”. 
 
Sul colle di Monte Bove (Aq) la tradizione carolingia è ancora viva; la vetta stessa viene chiamata Colle d’Orlando, lo stesso Orlando che secondo la leggenda, impaziente per l’avanzata dei Saraceni, tirò fuori la durlindana e picchiò forte su un masso spaccandolo e creando la famosa apertura “la portella”, ma c’è una Roncisvalle in Abruzzo proprio a Sulmona (Aq) dove è possibile vedere la chiesetta di Santa Maria di Roncisvalle, nome derivante dagli ospedalieri della città spagnola, e legata ad un feroce scontro tra gli abitanti di Sulmona e quelli di Pescocostanzo (Aq). E’ possibile saperne di più su https://www.facebook.com/peppemillanta/videos/464595475867163



Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise: presunta aggressione da orso, i dubbi del Parco.

In relazione alla notizia di stampa sulla presunta aggressione che un orso bruno marsicano avrebbe fatto ad un cittadino nell’area contigua del versante laziale del Parco si ritiene opportuno fare un po’ di ordine e chiarezza per evitare le tante possibili strumentalizzazioni.

 

I fatti risalirebbero addirittura al 21 dicembre, cioè 9 giorni fa, e la prima notizia è arrivata al Parco la mattina del 22 quando l’interessato ha chiamato il Servizio di Sorveglianza per denunciare la scomparsa del proprio cane a seguito dell’evento, raccontato sommariamente, in una breve conversazione telefonica. La notizia, ovviamente delicata e meritevole di grande attenzione e approfondimento, ha immediatamente portato alcuni a contattare e raggiungere sul posto il sig. Rabbia sia per accertarsi sulle condizioni di salute, sia per supportarlo nella ricerca del cane che, stando alle indicazioni fornite poteva essere rimasto vittima egli stesso dell’aggressione da parte della femmina di orso oppure, visto che era stato riferito che aveva il guinzaglio, nella fuga, avrebbe potuto restare incagliato nel bosco ed essere vittima di aggressione da parte di altri predatori.

 

Immediatamente quindi sono state organizzate attività di ricerca che nei giorni successivi sono proseguite a cura dei Guardiaparco anche con l’impiego dei cani del Nucleo Cinofilo Antiveleno del Parco, fino a quando nel pomeriggio del giorno 23 dicembre il cane è stato ritrovato a San Donato in buone condizioni di salute, senza traccia di guinzaglio e riconsegnato al proprietario.

 

Il giovane nel frattempo ero tornato al Pronto Soccorso dell’ospedale di Cassino ed aveva, nelle interlocuzioni, che nel frattempo avvenivano per le ricerche del cane, riferito della prognosi riportata con la distorsione ad un piede e una abrasione/ferita all’addome, che lo stesso mostrava al Capoguardia del versante laziale consentendo anche di documentarla con una foto.

 

Fermo restando la solidarietà del Presidente e del Consiglio Direttivo del Parco, informati in occasione della riunione dello scorso 22 dicembre, espressa al giovane dai Guardiaparco, i toni della vicenda sono sembrati subito poco chiari perché nella zona dei fatti è stata più volte avvistata, anche nei giorni successivi, una femmina di orsa con due cuccioli dell’anno, senza che però mai la stessa abbia dato problemi di nessun tipo.

 

A destare perplessità però sono state soprattutto le informazioni riferite in merito allo svolgimento dei fatti: “….l’orsa che aggredisce e mordealla pancia……”; “….giovane e orsa che cadono insieme lungo il dirupo ….e lui che riesce a tenersi ad un albero fermando la caduta….”; il cane che sarebbe stato al guinzaglio, quindi davanti al suo padrone, che però evita l’orso e poi viene ritrovato palesemente senza guinzaglio, il tutto su un sentiero largo alcune decine di centimetri; questi e altri aspetti ancora, di cui, certamente, si parlerà nelle sedi opportune.

 

Di una cosa siamo sicuri, In Appennino non è mai stata registrata nessuna aggressione da orso ad una persona, e questo sarebbe in assoluto il primo caso, ma il condizionale è assolutamente d’obbligo proprio per le circostanze complessive relative a questa vicenda, alla dinamica raccontata ed ai molti lati oscuri che il racconto del giovane contiene.

 

Il Parco è ovviamente a disposizione per collaborare con le autorità competenti e fornire ogni supporto, come peraltro fatto nell’immediatezza dei fatti per la ricerca del cane, e lo farà anche con l’ausilio dei tecnici a cui è stata mandata la foto della zona in cui l’orsa avrebbe morso il Sig. Rabbia, a cui auguriamo una pronta guarigione e di ritrovare la giusta lucidità per raccontare un po’ meglio l’accaduto.

 




Giulianova. Matteo Nanni, autore del volume “La Grande Guerra e il ricordo. Parchi e viali della Rimembranza”, ricorda il centenario dell’istituzione dei Parchi e Viali della Rimembranza in Italia. Anche la nostra città nel suo nuovo lavoro editoriale.

 A 100 anni dall’istituzione dei Parchi e Viali della Rimembranza in Italia (martedì 27 dicembre e mercoledì 28 dicembre 2022)

viene pubblicato il volume

La Grande Guerra e il ricordo. Parchi e viali della Rimembranza

La Grande Guerra e il ricordo. Parchi e viali della Rimembranza” è il titolo di un volume del giovane storico Matteo Nanni, con il quale l’autore ricostruisce la genesi e lo sviluppo dei parchi e viali della Rimembranza in Italia: dalle carte trascritte, esce fuori il ritratto di una società profondamente scossa dai lutti della Prima Guerra Mondiale – che causò la perdita di 680.000 giovani, caduti in battaglia o morti per malattia – e per questo costretta ad elaborare un lutto enorme che aveva colpito quasi ogni famiglia.

Il volume, prendendo come filo conduttore il ricordo dei caduti, analizza il contesto storico italiano dai primi anni del Novecento alla caduta del fascismo, in cui le piazze d’Italia vengono trasformate in uno scenario dove milioni di persone celebrano le feste della nazione, gli anniversari del regime e la glorificazione degli eroi.

Per iniziativa di Dario Lupi, sottosegretario alla Pubblica Istruzione del primo governo Mussolini, vennero istituiti in Italia i parchi e i viali della Rimembranza, luoghi del ricordo carichi di spiritualità. A meno di un mese dalla marcia su Roma il neo sottosegretario Dario Lupi, nel discorso di Fiesole del 26 novembre 1922, in occasione della “Festa degli alberi”, lanciò l’idea di istituire “in ogni città, in ogni paese, in ogni borgata” la Strada o il Parco della Rimembranza, affidando “quest’idea nobilissima e pietosa alle scolaresche d’Italia”.

La circolare n. 67 del 27 dicembre 1922, indirizzata ai Regi Provveditori agli studi, istituiva di fatto i parchi e viali della Rimembranza. Affidava le prime istruzioni alle scuole italiane affinché scolari e studenti potessero, con tale gesto, onorare i caduti italiani e al tempo stesso coltivare quella che allora veniva chiamata la “religione della Patria”. Per ogni caduto doveva essere piantato un albero con una targhetta e il nome del soldato; gli alberi potevano variare a seconda della regione, del clima, dell’altitudine. Lo stesso Ministero fece pubblicare poi, sul Bollettino Ufficiale n. 52 del 28 dicembre 1922, una seconda circolare, la n. 73, nella quale vennero illustrate le “norme per la costituzione dei viali e parchi della Rimembranza”.

Il lavoro dell’autore prosegue con l’analisi e la descrizione di 17 dei 52 parchi presenti in Abruzzo, riprendendo una ricerca già avviata dalla Soprintendenza dell’Abruzzo dal 2012. Esempi di parchi e viali della Rimembranza abruzzesi che hanno conservato un’originale connotazione sono i parchi della Rimembranza di Roio Poggio (L’Aquila), Giulianova e San Giovanni Lipioni (che hanno anche le targhette orinali), i viali della Rimembranza di Lanciano e Vasto che sono un tutt’uno con il contesto urbano, i parchi di Fara Filiorum Petri, Penne, Orsogna e Torricella Peligna, armoniosamente integrati con il paesaggio circostante.

A distanza di 100 anni dalla direttiva Lupi sui parchi e viali della Rimembranza e alla luce della complessa situazione politica e militare che si è venuta a creare in Ucraina, sembra doveroso richiamare l’attenzione collettiva sull’orrore della guerra e sul valore della pace e tributare, in un’epoca in cui molti valori tradizionali sono scomparsi, un doveroso atto di riconoscenza alla memoria di quei martiri, per lo più giovani contadini, che sui campi di battaglia della Grande Guerra immolarono la loro vita.

 

LE FOTO ALLEGATE SONO DI MATTEO NANNI

Francavilla al Mare, martedì 27 dicembre 2022




La pinetese Lucia Matalucci compie 100 anni. L’Amministrazione consegna targa

 

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PINETO. Sin dal nome che porta emerge la sua voglia di vivere e la luminosità del suo volto.  Un nome fortemente legato alla data della sua nascita: il 13 dicembre, quando si celebra Santa Lucia, la protettrice della vista e degli occhi in generale. Lei, Lucia Matalucci, ha gli occhi svegli e lo sguardo vispo, tanto che guardandola e ascoltandola, la sua età si fa fatica a crederla. Eppure il 18 dicembre scorso, giorno nel quale la sua nascita è stata registrata all’anagrafe, ha festeggiato i suoi 100 anni. Ha voluto accanto le tre figlie, le gemelle Anna e Paola, e Rosanna, con i 4 nipoti e la piccola Lucia, nata lo scoro 29 ottobre, di cui è orgogliosa bisnonna. Con lei anche tanti altri famigliari e amici. Un pranzo fuori e poi a casa un piccolo rinfresco al quale ha preso parte anche il Sindaco di Pineto, Robert Verrocchio, consegnandole una targa e dei fiori in segno di augurio da parte dell’amministrazione comunale e di tutta la comunità pinetese. Lucia è rimasta vedova nel 2013, Giuseppe De Luca, suo marito, è stato anche consigliere comunale in passato. Una famiglia molto conosciuta e apprezzata. Lei ama vivere sola, ma è sempre circondata dall’affetto delle figlie e dei propri cari. Ha sempre amato leggere, ora spesso sfoglia riviste e prepara ottimi pranzi facendo ancora ravioli, gnocchi e altro.

 

“Mia madre – racconta la figlia Annaè nata e vissuta a Scerne di Pineto, ma per 20 anni siamo stati a Salsomaggiore, in provincia di Parma, poiché mio padre lavorava lì come camionista. Lei è stata sempre una mamma e una moglie meravigliosa, perfetta nelle varie incombenze domestiche. Ci ha sempre trasmesso il valore del rispetto per gli altri, è stata un’ottima cuoca e bravissima ricamatrice, tanto che insegnava a molte persone questa splendida arte. Il giorno della festa per i suoi 100 anni è stata felicissima, quando ha visto arrivare il Sindaco si è commossa. E’ molto grata per il dono ricevuto”.  

 

“Siamo molto felici per l’importante traguardo raggiunto dalla nostra cara concittadina – commenta il Sindaco Verrocchio l’abbiamo omaggiata come amministrazione con una targa e dei fiori portandole gli auguri di tutta la nostra comunità. A lei e ai suoi cari ancora tanti auguri da tutta l’Amministrazione Comunale e dalla cittadinanza pinetese”.

 

 




L’AQUILA. DECEDUTO L’IMPRENDITORE GIACOMO PASQUA

E’ deceduto stamane all’ospedale di Teramo, dove da qualche giorno era ricoverato, l’imprenditore edile Giacomo Pasqua, di anni 74. Viva emozione per la sua scomparsa nella comunità di Paganica e a L’AquilaDomani pomeriggio, alle ore 15, le esequie a Paganica, nella Chiesa degli Angeli Custodi. Giacomo Pasqua era nato a Paganica, dove risiedeva con la famiglia. Si era fatto da sé nei cantieri edili, lavorando da giovanissimo il ferro per il cemento armato, conteso per la sua perizia nell’armare le strutture delle costruzioni.

Presto, però, aveva messo in mostra il suo talento imprenditoriale, costituendo dapprima un’impresa artigiana, poi man mano crescendo fino creare società di costruzioni che si sono distinte per la qualità delle opere realizzate, specie nel campo delle abitazioni civili e complessi residenziali urbanizzati, e per l’attenzione alle forme architettoniche e alle nuove tecnologie. Le attività delle sue imprese, operanti anche fuori l’Abruzzo, hanno riguardato anche il restauro e la gestione di strutture ricettive di livello elevato, come l’Albergo del Sole nel centro storico dell’Aquila.

Lungimirante, schietto, attento alle innovazioni, empatico con le maestranze delle sue aziende, Giacomo Pasqua ha saputo condurre con coraggio e tenacia le sue imprese, in tempi tranquilli ma anche quando la navigazione si è fatta difficile. Una competenza e una determinazione che in molti gli riconoscono. In seno alle comunità di Paganica e L’Aquila si è distinto per generosità, munificenza e passione, specie nel campo dello sport che più amava, il rugby. Nel 1988, infatti, con la sua società Cogepa aveva sponsorizzato il Paganica Rugby contribuendo in maniera determinante a portare la squadra in serie A2, garantendo l’appoggio anche negli anni successivi quando il sodalizio paganichese visse le migliori stagioni in campo nazionale. Altrettanta dedizione ha riservato anche al rugby aquilano, in anni assai travagliati, diventando nel 2008 presidente dell’Aquila Rugby 1936 e rimanendo alla guida della gloriosa società sportiva per un paio di anni.

Lascia la moglie Luciana Fiordigigli e i figli Walter e Christian.