Maltempo. Tornano gelo e neve: Comuni senza elettricità. Mazzocca: “Enel ripetutamente sollecitata”

 
 
 

L’ennesima forte ondata di maltempo che sta interessando il Centro/Sud Italia a partire dalla notte scorsa sta causando numerose interruzioni dell’erogazione di energia elettrica su buona parte del territorio regionale tra le province di Pescara, Chieti e Teramo.16142674_10210472706008412_6011216748443161953_n

Nonostante lo strenuo impegno dei tecnici di ‘Enel Distribuzione’, la cui sottostima in tali frangenti appare oltremodo evidente ed al quale va tutto il nostro sincero e sentito ringraziamento per la massima sensibilità ciclicamente dimostrata e per lo straordinario impegno profuso, abbiamo ripetutamente sollecitato Enel affinché si conoscano tempestivamente le tempistiche di ripristino delle utenze per permettere al sistema regionale di Protezione Civile di programmare le attività di soccorso alla popolazione. Tali interventi possono contemplare oltre che l’impiego di alcuni gruppi elettrogeni della Colonna Mobile, anche l’eventuale delocalizzazione dei cittadini in strutture raggiunte da servizi essenziali.

A detta di Enel, le condizioni critiche della viabilità non consentirebbero né l’effettuazione dei necessari interventi di ripristino, né le attività di installazione di gruppi elettrogeni. Premettendo che, allo stato attuale, le località interessate – soprattutto quelle in provincia di Chieti – non risultano affatto irraggiungibili, anche ipotizzando tanto inverosimili quanto non auspicabili difficoltà di interlocuzione con soggetti terzi (ad esempio, Terna per l’alta tensione), è gravissimo che, al momento, per la stragrande maggioranza delle circa 90mila utenze ‘disalimentate’ non ci sia la benché minima previsione sui tempi necessari non solo per il ripristino dei guasti ma anche per la semplice installazione di gruppi elettrogeni per l’emergenza.

Al momento, in provincia di Chieti si contano circa 70.000 utenze disalimentate, di cui circa 40.000 dovute a guasti che stanno interessando la rete di Alta Tensione servente le cabine primarie di Atessa, Gissi, Casoli e Lama dei Peligni. Le condizioni più critiche riguardano i comuni del Frentano e dell’alto Sangro. In provincia di Teramo le interruzioni riguardano circa 8.500 clienti, anche se sarebbero in corso attività di riparazione che interessano circa 3.000 clienti per i quali Enel prevede di ripristinare il servizio in serata. In provincia di Pescara, infine, le utenze disalimentate sono circa 11.000.

Purtroppo proviamo una fortissima sensazione di ‘deja vù’, una spiacevole reviviscenza di alcuni momenti vissuti nel marzo del 2015, allorquando nei tre giorni di piena emergenza meteo, furono 120mila le utenze Enel, dislocate in oltre 200 comuni abruzzesi, che subirono interruzioni dell’erogazione di energia elettrica anche per più di 24 ore (nel 30% dei casi l’interruzione del servizio perdurò per diversi giorni). In detta situazione, oltre al massimo disservizio riscontrato, Enel si trovò costretta ad indennizzare i 120mila clienti abruzzesi per un importo complessivo pari a 26 milioni di euro. Enel deve mantenere gli impegni allora assunti: mettere mano seriamente agli interventi di manutenzione straordinaria della rete infrastrutturale elettrica regionale, operazione ormai irrimandabile e che sta concausando l’ennesima emergenza gravante sulla comunità abruzzese. L’istituzione regionale, anche e soprattutto in questa occasione, non si tirerà indietro nel difendere in ogni sede i diritti degli abruzzesi.




Giulianova. La “nostra” Debora Sbei diventa donatrice di sangue. Video e foto.

Giulianova, sabato 14 gennaio 2017. Presso l’ospedale civile “Maria S.S. dello Splendore”, al 4° piano del padiglione ovest, la pluricampionessa mondiale di pattinaggio artistico a rotelle, Debora Sbei, ha donato per la prima volta il sangue, associandosi di fatto alla locale e storica sezione della “Fidas-Cuore” di Giulianova con grande soddisfazione di tutto il direttivo ( in foto).

VIDEO INTERVISTA

Ci auguriamo che Debora Sbei diventi testimonial della raccolta sangue per la Fidas nazionale, del resto chi meglio di Lei può trasmettere il valore della donazione tra i giovani! Sono sicuro che i vertici Fidas, spinti dal gruppo locale, saranno in grado di cogliere il senso più alto del gesto di questa ragazza che, nonostante abbia familiari donatori, si è presentata volontariamente a donare il sangue, segno evidente che possiamo ancora riporre fiducia in tantissimi giovani donatori e volontari per il bene comune. Brava Debora Sbei per il tuo senso civico.

15965261_10210452737229205_222265476501270326_n

La redazione de giulianovanews.it

ALBUM FOTO




In un’affollata assemblea dei Comitati del Coordinamento di Democrazia Costituzionale presenti in Abruzzo, gli stessi che hanno permesso una grande vittoria al Referendum costituzionale del 4 dicembre 2016

In un’affollata assemblea dei Comitati del Coordinamento di Democrazia Costituzionale presenti in Abruzzo, gli stessi che hanno permesso una grande vittoria al Referendum costituzionale del 4 dicembre 2016 in cui il popolo abruzzese ha risposto con percentuali superiori a quelle nazionali, all’unanimità essi hanno deciso di NON SCIOGLIERSI, ma di restare con la stessa struttura organizzativa nata da centinaia di assemblee di base, trasversale, inclusiva e partecipativa.

Mentre sul piano nazionale l’entusiasmante risultato al Referendum ha visto un’affluenza alle urne del 68,37% che ha spazzato via la de-forma Renzi-Boschi con una percentuale del 59,7% a favore del NO e del 40,3% favorevole al SI, In Abruzzo, grazie alle cittadine e ai cittadini e a questi comitati, il dato è superiore a quello nazionale: l’affluenza è arrivata al 68,73%, ha votato NO il 64,37% ed ha votato SI il 35,63% dei votanti. Questo nonostante il boicottaggio della maggior parte degli organi di informazione e l’odiosa adozione del “metodo De Luca” da parte del Presidente della Giunta regionale.

Dalle 16,30 alle 20,00 di ieri 14 gennaio 2017, presso la Biblioteca Falcone-Borsellino (stracolma) a Pescara, si è sviluppato un dibattito ricchissimo, aperto, molto elevato conclusosi con la decisione unanime di tenere in vita e sviluppare l’azione di tutti i Comitati di Democrazia Costituzionale (già per il NO al referendum del 4 dicembre) presenti in Abruzzo.

I comitati e i loro coordinamenti resteranno e saranno aperti anche a sbocchi politici locali e regionale purché si conservi lo spirito unitario e trasversale che li contraddistingue.

Gli obiettivi futuri sono principalmente quelli di continuare a vigilare sui principi costituzionali, ad informare e formare le cittadine e i cittadini, i giovani e i ragazzi sui contenuti della Carta costituzionale e sui diritti inattuati dello Stato sociale. Continuare la lotta per l’introduzione piena dei principi di eguaglianza e di sovranità popolare ribaditi con il voto. Per una legge elettorale democratica (sia a livello nazionale che a livello regionale) che assicuri la libera espressione del voto e la rappresentanza popolare.

 

Pescara 15 gennaio 2017

f.to Carlo Di Marco

Referente regionale del Coordinamento di Democrazia Costituzionale




AbruzzoMeteo: Attesa intensa fase di maltempo con precipitazioni diffuse e neve a bassa quota

Sulla nostra Penisola la pressione è in diminuzione a causa
dell’arrivo di masse d’aria fredda provenienti dall’Europa
centro-settentrionale, che daranno luogo alla formazione e
all’approfondimento di una vasta circolazione depressionaria sul
Tirreno centro-meridionale, a cui sarà associata un’intensa fase di
maltempo che interesserà anche la nostra Regione a partire dalle
prossime ore, in particolar modo dal pomeriggio-sera e nel corso delle
72 ore successive: si prevedono precipitazioni in intensificazione,
nevose intorno ai 200-300 metri nel teramano-pescarese e intorno ai
300-400 metri nel chietino, tuttavia con le forti precipitazioni15977154_10210453735734167_8772137061740153763_n
previste, non si escludono sconfinamenti verso le aree pianeggianti,
specie nel teramano-pescarese. I fenomeni saranno intensi e
persistenti, piogge diffuse interesseranno la fascia costiera ma
occasionalmente la neve potrebbe scendere fino in pianura, mentre
copiose nevicate interesseranno tutto l’asse collinare e pedemontano
che si affaccia sul versante adriatico, con accumuli rilevanti al
disopra dei 500-700 metri. Previsti inoltre forti venti di bora con
mareggiate lungo le coste, e possibilità di temporali, localmente di
forte intensità con fenomeni che interesseranno anche il settore
occidentale ma risulteranno più frequenti ed intensi sul settore
orientale della nostra Regione. Tra martedì e mercoledì sembra
probabile un lieve aumento delle temperature ma permarranno condizioni
di maltempo con piogge diffuse lungo le coste e copiose nevicate al
disopra dei 300-500 metri, e il maltempo continuerà ad interessare la
nostra regioni almeno fino alla giornata di venerdì, con
precipitazioni praticamente ininterrotte, localmente intense sul
settore orientale e costiero con rischio molto elevato di frane e
allagamenti, mentre copiose nevicate continueranno ad interessare le
zone alto collinari, pedemontane e montuose che si affacciano sul
versante orientale. L3

Sulla nostra Regione si prevedono condizioni iniziali di cielo
nuvoloso o molto nuvoloso ma la tendenza è verso un ulteriore aumento
della nuvolosità nel corso della giornata, in particolar modo nel
pomeriggio-sera, quando sono attese precipitazioni in
intensificazione, a partire dal teramano, in estensione verso le
restanti zone con nevicate sul settore occidentale e sulle zone
collinari del versante orientale, intorno ai 200-300 metri nel
teramano-pescarese, oltre i 300-400 metri nel chietino, tuttavia non
si escludono sconfinamenti delle nevicate fin verso la bassa collina o
in pianura, specie nel teramano e nel pescarese, soprattutto durante i
fenomeni più intensi, attesi anche nella giornata di lunedì. Si
tratterà di una intensa fase di maltempo che, probabilmente,
continuerà ad interessare la nostra Regione almeno fino alla giornata
di venerdì con precipitazioni diffuse, localmente intense e
persistenti. Previste abbondanti nevicate su tutto l’asse collinare
orientale, sulle zone montuose e sulle zone pedemontane che si
affacciano sul versante adriatico con accumuli rilevanti al disopra
dei 500-700 metri.

Temperature: Generalmente stazionarie con tendenza a graduale
diminuzione.

Venti: Deboli dai quadranti nord-orientali in rinforzo nelle prossime
ore.

Mare: Generalmente mosso con moto ondoso in ulteriore aumento.
Previste mareggiate attenzione.

[1]




L’abruzzese Vincenzo “Vincent” Zazzara , figlio di emigranti, nel 1895 fu vittima del feroce serial killer Ricardo “Richard” Ramirez .

Associazione Culturale “Ambasciatori della fame”

14 gennaio 2017

L’abruzzese Vincenzo “Vincent” Zazzara , figlio di emigranti, nel 1985  fu  vittima del feroce serial killer  Ricardo  “Richard” Ramirez .  Era nato a Pescina (AQ) il 18 dicembre del 1920.  La figlia Grace, nel 1889, disse: “ Niente li riporterà in vita. Ma è importante onorare la loro memoria.”. E oggi, noi, questo facciamo.

 

Vincenzo (“Vincent”) Zazzara nacque a Pescina (AQ), il 18 dicembre del 1920, da Franco (“Frank”) e Teresa Cipriani. Oltre a lui, nella famiglia Zazzara,  ci furono altri 3 figli: Concetta, Italo e Ugo. Di certo la famiglia Zazzara emigrò, in maniera massiccia, per gli Stati Uniti. E nel 1934 Vincenzo e tutti i suoi cari giunsero in America  sulla nave “Saturnia”.  All’arrivo ad “Ellis Island” l’età dei fratelli, di Vincenzo,  fu così registrata: Concetta anni 13, Ugo anni 9, Italo anni 5. In quel momento Vincenzo, di certo, non avrebbe mai immaginato che il suo “sogno americano” sarebbe finito in tragedia. Ma, purtroppo, così sarà. Vincenzo, era il primo figlio, si adoperò sin da ragazzo per dare una mano alla famiglia. E seppe, seppur con grande sacrificio, coniugare lo studio al lavoro. Vestì, nel corso della Seconda Guerra Mondiale, la divisa da sergente dell’Esercito degli Stati Uniti. Tornato dalla guerra continuò gli studi. Avrà, tra le altre cose, un importante ruolo come Certified Pubblic Accountant (CPA) a Los Angeles in California. Successivamente, raggiunta la pensione,  divenne proprietario di due pizzerie. Si sposò, una prima volta, intorno al 1947. Successivamente sposò il procuratore legale Maxine Levenia.  Ed era con lei, la sera del 27 marzo 1985, quando fece irruzione nella loro abitazione, Richard Ramirez *,  uno dei più feroci serial killer americani. Vincenzo “Vincent” Zazzara,  tentò una disperata reazione, ma venne  ammazzato con un colpo di pistola alla tempia. Maxine venne percossa, violentata e uccisa a coltellate. Ramirez poi svaligiò la casa e sul cadavere della donna praticò diverse terrificanti mutilazioni.  Finì così, tragicamente, la storia di quel bambino arrivato, ad “Ellis Island”,  con una valigia di cartone piena di sogni. Nel febbraio del 1889, in una delle fasi dell’interminabile processo contro Ramirez che lo vedrà condannato a morte, la figlia Grace ebbe a dire: “ Niente li riporterà in vita. Ma è importante onorare la loro memoria.”  Speriamo, in questo, di aver dato oggi il nostro piccolo contributo.

 

*Ricardo  “Richard” Ramirez  (detto “Night Stalker”)  nacque, il 29 febbraio 1960, a El Paso in Texas. Può ritenersi, certamente, tra i più, tristemente, famosi serial killer mai conosciuti. Sia per la feroce violenza e sia per la malvagità dei suoi crimini. Uccise almeno 14 persone e ne ferì e violentò numerosissime altre. Condannato a morte riuscì, sempre, ad evitare l’esecuzione. Morì per malattia, nel 2013, nel  carcere di San Quintino.  Ebbe numerose fan che gli scrivevano appassionate lettere d’amore in carcere. Finì per sposarne una, la giornalista Doreen Lioy , il 3 ottobre 1996 nel carcere di San Quintino. 

Geremia Mancini – Presidente onorario “Ambasciatori della fame”  

Foto (alcune ci sono state gentilmente inviate da Grace la figlia di Vincenzo “Vincent” Zazzara).

foto 1 (1) foto 2 (1) foto 3

Foto 1: Vincenzo “Vincent” Zazzara con Maxine la moglie; Foto 2: Vincenzo “Vincent” Zazzara con il  guanto da baseball; Foto 3: Vincenzo “Vincent” Zazzara con il padre ed il fratello Ugo (29 luglio 1944).




Vicenda Carichieti, interpellanza del Deputato SI Melilla

 

Il Deputato di Sinistra Italiana Gianni Melilla interpella il Ministro dell’economia e delle finanze maxresdefault

Per sapere – premesso che:

negli ultimi mesi grande attenzione viene riservata, sia da parte dei media e sia da parte del mondo politico-finanziario,  alle vicende che  riguardano il tracollo del Monte dei Paschi di Siena;

nella seduta di lunedì 9 gennaio scorso l’Aula della Camera dei deputati ha esaminato e votato più mozioni per chiedere al Governo di intervenire al fine di dare stabilità al sistema bancario italiano nel suo insieme e restituire la massima fiducia a risparmiatori e investitori;

contestualmente l’Aula si è espressa favorevolmente per l’istituzione di una commissione parlamentare di inchiesta sulle vicende e sulle cause che hanno determinato la crisi di Banca delle Marche, Banca popolare dell’Etruria, Cassa di risparmio di Ferrara e Cassa di risparmio di Chieti, Monte dei Paschi di Siena e Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca (mozione n. 1-01457);

in merito alla Cassa di risparmio di Chieti lo scrivente ha già presentato atti di sindacato ispettivo e va ricordato che la problematicità relativa a questa situazione nasce in tempi lontani, ma avrebbe potuto essere fortemente ridimensionata  grazie ad un’adeguata azione di vigilanza da parte delle autorità di controllo all’uopo preposte;

la Carichieti è stata commissariata dal Ministero dell’economia e delle finanze, con decreto del 5 settembre 2014, su proposta della Banca d’Italia ed è stata posta in amministrazione straordinaria per pesanti irregolarità amministrative;

conseguentemente Bankitalia ha nominato Salvatore Immordino nuovo Ad di Carichieti , al posto di Riccardo Sora;

il commissario Immordino ha lasciato l’incarico nel momento in cui è stato nominato dalla banca centrale al vertice della Rev Spa, la cosiddetta “pattumiera” dei crediti deteriorati, questa ultima nomina è avvenuta pochi giorni prima che il giudice fallimentare di Chieti, Nicola Valletta, dichiarasse con sentenza lo stato di insolvenza dell’ex Cassa di risparmio di Chieti, una sentenza che ha tirato in ballo proprio la gestione dei commissari;

il giudice Valletta ha trasmesso gli atti alla Procura della Repubblica, come è riportato anche sul giornale online ilcentro.gelocal.it del 6 dicembre 2016;

il Fondo interbancario ha finanziato la risoluzione delle crisi di Banca Etruria, Banca delle Marche, Cassa di risparmio di Ferrara e Carichieti, per un totale di 3,7 miliardi che sono stati anticipati da Intesa San Paolo (credito poi parzialmente ceduto a Mps), Unicredit e Ubi Banca (credito poi parzialmente ceduto a Banco Popolare);

il valore totale dell’intervento è servito a coprire le perdite derivanti dalla svalutazione delle sofferenze, per un valore nominale di 8,5 miliardi di euro, ricapitalizzare i nuovi istituti (1,8 miliardi di euro per le quattro succitate banche, compresa Carichieti) e infine creare la bad bank Rev Gestione Crediti SpA (136 milioni di euro) a cui è stato affidato il recupero degli 8,5 miliardi;

il 19 luglio scorso – quando l’ex AD ed ex commissario Immordino era già stato nominato alla Rev SpA – nella sentenza che ha ridisegnato lo scenario dell’ex Carichieti, della debacle e del ruolo dei commissari, il giudice Valletta ha scritto: “Risulta che in atti non vi sono elementi che consentano di affermare l’esistenza di uno stato di insolvenza al momento dell’avvio della risoluzione. Non vi è dubbio invece che l’insolvenza vi fosse al momento dell’emanazione del provvedimento di liquidazione coatta amministrativa. A tale epoca, infatti la Carichieti, proprio in conseguenza delle misure adottate nell’ambito del procedimento di risoluzione, non presentava più alcun elemento nell’attivo patrimoniale, a fronte di passività per 45 milioni di euro”;

l’insolvenza si baserebbe “su perdite scaturite da rettifiche di valore netto dei crediti di cui però non è stata data alcuna giustificazione”;

recentemente, il pm Falasca che conduce tutte le inchieste sulla Carichieti, ha iscritto Salvatore Immordino nel registro degli indagati;

in questi ultimi giorni il dibattito intorno alla vicenda del Monte dei Paschi di Siena è stato soprattutto incentrato sulla necessità di rendere noti, in nome della trasparenza, i nomi dei grandi debitori morosi (la cosiddetta black list) che hanno causato il dissesto della banca, nel dibattito sono intervenuti il presidente dell’ABI, il Garante della privacy, sottosegretari di Governo nonché rappresentanti politici di spicco -:

quali misure intenda porre in essere per chiarire il corretto operato degli ultimi amministratori e dei commissari preposti alla risoluzione della Cassa di risparmio di Chieti, tenuto conto che nella succitata sentenza si lamenta il fatto di non aver potuto verificare se la valutazione dei crediti di difficile o impossibile esigibilità sia stata fatta correttamente o si sia invece rivelata troppo severa, con una svalutazione eccessiva che ha intaccato il patrimonio causando il dissesto;

se, come nel caso di Mps, non ci sia stata una ‘disinvolta’ gestione del credito e quali e quanti siano i maggiori debitori morosi della Cassa di risparmio di Chieti.




Zunica(PD): “L’Ospedale Val Vibrata di Sant’Omero non verrà chiuso né tantomeno ridimensionato!”

 

Secondo alcuni ci sarebbero in campo operazioni politiche che porterebbero alla chiusura del presidio ospedaliero vibratiano – dichiara il componente della segreteria regionale PD Abruzzo Elvezio Zunica.

Se si leggessero i documenti ufficiali, le cosiddette “carte”, si capirebbe in un batter d’occhio come l’esistenza dell’Ospedale di Sant’Omero non è stata mai messa in discussione da questa Giunta Regionale.

Gli articoli apparsi sulla stampa e sui social network sono destituiti di qualsiasi fondamento ed hanno solo creato allarmismo fra i cittadini vibratiani.

Veniamo alle “carte”:

  • Programmazione sanitaria 2016-2018 e Riordino della Rete Ospedaliera Regione Abruzzo approvati dall’attuale Giunta regionale nel Luglio scorso:
    1. si conserva il pronto soccorso H24 anche se alcuni in passato afferivano il contrario;
    2. sono stati aumentati i posti letto a 130;
    3. si specializza il P.O. vibratiano per renderlo un punto di riferimento provinciale per le discipline di ostetricia e ginecologia, tant’è che negli ultimi due anni si sono raggiunti circa 800 parti /anno;
    4. viene si oggi classificato come ospedale di base per rientrare negli stretti vincoli del DM 70 (Decreto Lorenzin), ma conserva comunque tutti i reparti ad oggi presenti e non vi saranno tagli in tal senso.

 

  • Deliberazione n. 1380 del 30/11/2016 della Asl di Teramo ad oggetto “Adozione strumenti di programmazione 2017-2019” pubblicata il 22/12/2016 sull’Albo pretorio on line dell’azienda teramana: nel capitolo “Piano Strategico Aziendale 2017-2019” viene riportata l’analisi economica in cui si conferma l’opportunità di realizzare un nuovo ospedale in Provincia e di conservare il P.O. di Sant’Omero potenziandone le attività.

Si vuole evidenziare, inoltre, come sarebbe illogico, antieconomico  e antistrategico per l’intera Regione Abruzzo, chiudere un presidio di “frontiera” quale il P.O. vibratiano, baluardo necessario a contrastare la mobilità passiva verso le vicine Marche, non che risultante essere l’unico presidio a norma dell’intera provincia.

Cogliamo l’occasione, inoltre, per ringraziare tutto il personale dell’Ospedale di Sant’Omero, che, nonostante la carenza di risorse umane che purtroppo riguarda l’intera Asl teramana, risulta essere il più produttivo della Provincia.

L’attuale maggioranza regionale unitamente al Partito Democratico sta investendo sulla Sanità vibratiana. Basta con il creare inutili ed infondati allarmismi tra i cittadini con il semplice scopo di tornare alla ribalta sulla scena politica. Sul diritto alla salute non si gioca e si ha il dovere di dire come stanno realmente le cose.

 

Elvezio Zunica – Componente della segreteria regionale del PD Abruzzo –




AbruzzoMeteo: Nubi al mattino, poi migliora. Intensa ondata di maltempo a partire da domenica

La nostra Penisola risulta ancora marginalmente interessata dal
passaggio di un veloce sistema nuvoloso che, nella giornata di ieri,
ha favorito forti venti e un deciso peggioramento delle condizioni
atmosferiche anche sulla nostra Regione. Nelle prossime ore la
cosiddetta “coda” di questa perturbazione attraverserà le regioni
adriatiche, favorendo annuvolamenti e residue precipitazioni, specie
sul settore orientale e costiero al mattino, mentre nel corso della15940693_10210453717493711_2629964887256991662_n
giornata assisteremo ad un graduale ma temporaneo miglioramento delle
condizioni atmosferiche, in attesa di un nuovo deciso peggioramento
che si manifesterà soprattutto dalla giornata di domenica, a causa
dell’arrivo di masse d’aria fredda provenienti dall’Europa
centro-settentrionale, che favoriranno la formazione e
l’approfondimento di un minimo depressionario sul Tirreno
centro-meridionale a cui sarà associata un’intensa fase di maltempo
anche per la nostra Regione. Il vortice depressionario sarà
alimentato da aria fredda che darà luogo ad una nuova diminuzione
delle temperature e precipitazioni nevose fino a quote collinari, in
particolar modo sul settore centro-orientale della nostra Regione
dove, dalla tarda mattinata di domenica, inizierà ad aumentare la
nuvolosità con precipitazioni in progressiva intensificazione. Piogge
diffuse lungo la fascia costiera e nevicate che, date le basse
temperature previste, torneranno ad interessare le località montuose
e collinari, intorno ai 300-400 metri ma localmente anche a quote più
basse, specie nel teramano e nel pescarese dove, in caso di
precipitazioni intense, la neve potrà scendere fin verso la bassa
collina ed interessare, localmente, anche le aree pianeggianti.
Previsti accumuli rilevanti sulle zone montuose, sulle zone
pedemontane e alto-collinari che si affacciano sul versante adriatico
in quanto il maltempo proseguirà anche nei giorni successivi con
elevata probabilità di precipitazioni intense e persistenti almeno
fino a metà della prossima settimana. L3

Sulla nostra Regione si prevedono condizioni iniziali di cielo poco
nuvoloso con nuvolosità in aumento sul settore orientale e costiero
in mattinata, dove non si escludono precipitazioni, nevose anche a
quote collinari, in miglioramento tra la tarda mattinata e il
pomeriggio. Poco nuvoloso sul settore occidentale con gelate diffuse
al mattino, mentre la tendenza è verso un nuovo deciso peggioramento
delle condizioni atmosferiche nel corso della giornata di domenica, in
particolar modo dal pomeriggio-sera con nuvolosità e precipitazioni
in intensificazione, specie sul settore orientale.

Temperature: In diminuzione rispetto alla giornata di ieri.

Venti: Deboli dai quadranti settentrionali con possibili rinforzi al
mattino lungo il settore orientale.

Mare: Generalmente mosso.




ASSEMBLEA REGIONALE DEI COMITATI, DEI MILITANTI, DEI SIMPATIZZANTI ABRUZZESI DEL MOVIMENTO DI DEMOCRAZIA COSTITUZIONALE

RIPARTIAMO!!

 

Per Sabato 14 gennaio 2017, dalle ore 16,30 alle ore 20,00

Presso la biblioteca Falcone-Borsellino in via del Milite ignoto, 22 a Pescara

E’ convocata una

 

ASSEMBLEA REGIONALE

 

DEI COMITATI, DEI MILITANTI, DEI SIMPATIZZANTI ABRUZZESI DEL

MOVIMENTO DI DEMOCRAZIA COSTITUZIONALE

 

Sul seguente ordine del giorno:

 

Dalla difesa della Costituzione alla sua attuazione. Nuove prospettive di organizzazione di lotta

 

Per il Gruppo di Coordinamento regionale

Prof. Carlo Di Marco




Sant’Omero che vogliamo: l’ospedale Val Vibrata di Sant’Omero non si tocca. Agli amici della politica di Teramo e di Giulianova ci permettiamo di suggerire maggiore lealtà dei comportamenti e la condivisione nelle scelte.

Il dibattito sulla sanità teramana, in particolare sugli ospedali, diventa sempre più complicato da posizioni fortemente strategiche tese solo alla difesa di interessi particolari con proposte che lasciano sconcertati.

Sant'Omero che vogliamo
Sant’Omero che vogliamo

Per qualche tempo era passata l’idea che poteva essere costruito un nuovo importante ospedale in un’area fra Teramo e Giulianova destinato a riferimento per l’intera Provincia ed oltre.
Tale scelta sarebbe stata caldeggiata dall’ambizione di poter disporre di un complesso in grado di competere in eccellenza con l’area Pescara-Chieti e con Ancona e dal buon senso visti i costi per  la messa a norma degli ospedali attuali di Teramo e Giulianova.
Da questo piano sarebbe rimasto in vita l’ospedale Val Vibrata di Sant’Omero quale baluardo per la mobilità passiva verso le Marche e perché l’unico a norma e tutt’ora fortemente produttivo.
Da definire il ruolo dell’ospedale di Atri.
Poi i dissensi sull’area dove costruire il nuovo ospedale, se più vicino a Teramo oppure a Giulianova ed ecco l’ennesima giravolta di alcuni politici.
Due soli ospedali, uno a Teramo ed un altro a Giulianova.
Atri e Sant’Omero ridimensionati, ambulatori, riabilitazione, lunga degenza.
È incredibile come alcuni nella politica possano arrogarsi con grande disinvoltura il diritto di decidere per tutti, pensando ad una Val Vibrata supina e pronta a recepire i desiderata degli altri territori.
L’ospedale Val Vibrata di Sant’Omero non si tocca e non si ridimensiona.
Chiunque voglia saggiare la nostra compattezza, la nostra determinazione e il confine delle nostre azioni a difesa dei cittadini non ha che da continuare con le provocazioni.
La classe politica della Val Vibrata è più matura, più riflessiva, più rispettosa degli altri.
Noi non abbiamo mai sostenuto che quattro ospedali sono troppi e che, salvi noi, devono essere chiusi o fortemente ridimensionati o Atri o Giulianova o Teramo.
Agli amici della politica di Teramo e di Giulianova ci permettiamo di suggerire maggiore lealtà dei comportamenti e la condivisione nelle scelte.