Consiglio Regionale UIL PA Polizia Penitenziaria Abruzzo: è rottura con l’Amministrazione Penitenziaria!!!

 

 

 

Si è tenuto nella giornata di ieri, presso il ristorante “l’Isola Felice” di Silvi Marina, la riunione di fine anno del Consiglio Regionale UIL PA Polizia Penitenziaria Abruzzo. A darne la notizia è Mauro Nardella Vice Segretario Regionale e portavoce del rappresentanti UIL del comparto penitenziario

Allo stesso hanno partecipato al completo i quadri dirigenziali delle 4 Provincie abruzzesi capitanati dai Dirigenti Generali Territoriali Mauro Nardella(L’Aquila), Paolo Lezzi( Teramo), Ruggero Di Giovanni ( Chieti) e  Valdino Franchi(Pescara). Il Consiglio coordinato dal Segretario Generale Regionale Giuseppe Vincenzo Giancola ha tirato le somme di un anno di lavoro facendo un amaro consuntivo di un 2016 che, a seguito dell’epocale accorpamento del Provveditorato Abruzzese con quello laziale, ha di fatto reso peggiore ciò che già prima dell’accorpamento risultava scadente.

A dir la verità L’Amministrazione centrale non ha mai dimostrato tanto affetto ai poliziotti penitenziari di stanza nella patria di Gabriele D’Annunzio considerato che, soprattutto nell’ ultimo decennio, aveva di fatto relegato a mero cimitero degli elefanti l’apparato amministrativo regionale. I Dirigenti generali che si sono succeduti, infatti, non hanno mai superato i due anni di permanenza e molti di essi hanno chiuso proprio con l’amministrazione penitenziaria abruzzese, andandosene in pensione, il loro rapporto con il mondo lavorativo senza di fatto completare il loro progetto di riforma.

Se si pensava che accorpando gli uffici si sarebbe potuto migliorare il sistema delle relazioni sindacali allora possiamo tranquillamente dire che la medicina utilizzata è stata un rimedio peggiore del male. –afferma Nardella

Dagli interventi fatti dai dirigenti provinciali sono emersi aspetti  che non fanno assolutamente sorridere e non certo ben sperare per il futuro.

La provincia di Chieti ha evidenziato gravi storture in sede di distribuzione del personale femminile presso il carcere del capoluogo di Provincia visto che a fronte di un inspiegabile quanto discutibilissimo surplus di poliziotte in quel del carcere di Pescara fa da contraltare una grave carenza proprio nella sezione femminile del carcere di Chieti laddove, cioè, paradossalmente proprio per sopperire alla mancanza di personale femminile, all’interno del reparto si vorrebbe far prestare servizio personale maschile.

Sempre in provincia di Chieti, nella fattispecie nel carcere di Lanciano, ad un’annosa carenza di organico stimata in non meno di 20 unità di polizia penitenziaria si associano scadenti relazioni sindacali con la Direzione capaci di trasformare in “carta straccia” tutto ciò che dal sindacato viene proposto ed  al sol fine di migliorare lo status di diritto all’interno del carcere di Villa Stanazzo .

Non certo migliore è la situazione nella Provincia Aquilana. Sulmona conta una situazione disastrosa in fatto di organico. Ad un già deficitario numero di operatori penitenziari si sono aggiunte politiche dell’Amministrazione Regionale che stanno rendendo ancor più difficile la possibilità di garantire diritti soggettivi quali ferie e riposi. Basti pensare alla revoca dei provvedimenti di invio in missione di personale da Campobasso a suo tempo disposti proprio per sopperire alla riconosciuta carenza di personale allo stato stimata essere di 50 unità ed al disastroso piano di rientro del personale distaccato che più che migliorare il sistema ha di fatto rotto equilibri che hanno gettato nello sconforto il personale beneficiario e messo a soqquadro una situazione che stenta a riprendersi.

 

Avezzano è una realtà che proprio in virtù del su citato piano di rientro dei distaccati sta pagando in maniera cara la politica assurda adottata per lo scopo. LA situazione dal punto di vista dell’organico si è moltissimo aggravata. Il mancato apporto garantito dai 10 distaccati troppo frettolosamente fatti rientrare nel carcere dell’Aquila stanno facendo vivere incubi all’Ufficio servizi del carcere marsicano nonché aspetti deprimenti nei confronti del personale fatto rientrare e carichi di lavoro drammatici per coloro i quali sono rimasti ( durante l’ultima forte scossa di terremoto a presidiare l’emergenza di un intero carcere vi erano soli 3 agenti).

 

E’ notizia di pochi giorni fa della volontà di far pagare anche nel carcere dell’Aquila,  una pigione agli agenti accasermati. Questo stato di cose sta scatenando l’ira dei poliziotti costretti non solo a vivere in spazi angusti ma a confrontarsi con uno Stato che se da un lato risarcisce economicamente il detenuto per averlo obbligato a dormire in celle non sufficientemente spaziose dall’altro pretende di recuperare somme da agenti costretti a dormire in spazi ancor più ridotti. Quegli stessi agenti che vorrebbero tanto poter vivere in un’abitazione che li faccia sentire un po’ più a casa ma che, in virtù di un territorio falcidiato dalle notissime questioni legate ai terremoti,non riescono a trovare, sono gli stessi che nelle occasioni emergenziali, proprio perché dimoranti in carcere, hanno offerto il loro immediato contributo. A tal proposito stiamo aspettando che la senatrice Pezzopane visiti, così come da Lei promesso,  e proprio per rendersi conto personalmente della grave situazione in cui versano gli agenti aquilani, il carcere delle costarelle.

 

A l’Aquila non vengono altresì garantite prerogative sindacali quali l’ottenimento dei dati sui servizi e sugli straordinari svolti dal personale,  utili per capire se vi siano o meno sperequazioni di trattamento, e quindi quella trasparenza voluta dalle normative contrattuali vigenti e che in un contesto di lavoro democratico non dovrebbe mai mancare.

 

Il carcere Pescarese seppur viva un contesto relativamente migliore rispetto al resto del territorio regionale non può non far rilevare disfunzioni amministrative quali il mancato utilizzo di personale del dismettendo Provveditorato per favorire la concessione di giorni di congedo e riposi al personale ivi di stanza da un lato  e la sottrazione di ulteriori uomini per destinarlo in distacco al locale tribunale nonché in missione al servizio del servizio scorte del sottosegretario alla Giustizia dall’altro.

 

Il penitenziario di Teramo vive una condizione drammatica sia dal punto di vista della carenza di organico privato di decine unità rispetto alla pianta organica prevista sia dal punto di vista meramente logistico-organizzativo. La presenza di numerosissimi circuiti tra i quali citiamo le sezioni per detenuti comuni, tossicodipendenti, alta sicurezza, semiprotetti(sex offenders, ex poliziotti,ex collaboratori di giustizia, etc.), sezione per soggetti psichiatrici, sezioni per detenute (As e comuni), semiliberi e detenuti lavoranti esterni ec art. 21 O.P., rende non solo complicato il lavoro di tutti gli operatori penitenziari ma anche e soprattutto l’attuazione di un organizzazione del lavoro capace di rendere sereno un ambiente che tanto bisogno di tranquillità avrebbe per attuare alla lettera i principi costituzionali volti al recupero e reinserimento del detenuto.

 

Parafrasando una battuta fatta da un noto presentatore televisivo del passato,- chiosa Nardella– a tutto questo Il Consiglio Regionale UIL PA Polizia Penitenziaria Abruzzo a seguito delle numerose falle createsi e alle quali l’avvenuto accorpamento del Provveditorato dell’Amministrazione Penitenziaria abruzzese con quello laziale, non ha fatto altro che aggravare, ha detto Stop!

 

Il consesso UIL PA Polizia Penitenziaria Abruzzo in virtù delle numerose vertenze inevase ha deciso all’unanimità di rompere le trattative con L’Amministrazione Penitenziaria e  con la stessa non rapportarsi fino a quando non saranno sanate tutte le vertenze finora restate inascoltate, ovvero inevase.

Di volta in volta ed attraverso le riunioni di segreteria che seguiranno saranno decise manifestazioni di protesta che si spera servano a destare quei sonni di un’Amministrazione Penitenziaria troppo sopiti per essere utili al soddisfacimento delle aspettative del popolo penitenziario.

 

Sulmona, 21.12.2016

 

Il Vice Segretario Regionale

Mauro Nardella

 




Garantire il diritto allo studio universitario è possibile solo aumentando i fondi per il dsu

Per molti studenti le borse di studio sono l’unico strumento di accesso agli studi, l’unico sostegno fondamentale sancito dalla Costituzione che permette alle fasce meno abbienti della popolazione di poter studiare. In italia ancora oggi esiste, e purtroppo non è una rarità, la figura dell’idoneo non beneficiario, la quale corrisponde allo studente che, pur avendo tutti i requisiti per poter usufruire di questa forma di assistenza, non la riceve poiché i fondi stanziati dallo stato e dalle regioni non sono sufficienti.

In questo anno accademico, nella nostra regione, gli studenti che possono accedere alle borse di studio sono in numero maggiore rispetto all’anno passato, questa possibilità  è l’importante conseguenza di una nostra proposta in Conferenza Regione Università, che ha visto l’innalzamento delle soglie isee e ispe permettendo l’accesso all’idoneità per la borsa a un numero di studenti superiore, corrispondente a quelle fasce di reddito introdotte, appunto, a seguito della nostra proposta.
L’assessore Marinella Sclocco, sia in Conferenza Regione universitá, che durante la conferenza stampa seguente la suddetta modifica delle fasce isee e ispe, aveva garantito un finanziamento più consistente da parte della regione, atto proprio a garantire la borsa di studio a tutti gli studenti; promessa non mantenuta in quanto, solo a L’Aquila, gli idonei non beneficiari sono 500.

E’ vergognoso che il finanziamento delle borse venga garantito per circa il 53% della tassa regionale pagata dagli studenti e non da dei finanziamenti pubblici; è dovere della Regione aumentare il fondo destinato al Diritto allo Studio per permettere a chi ha tutti i requisiti di idoneità di accedere alla Borsa di Studio.

Chiediamo anche che venga correttamente effettuato il riparto del fondo integrativo statale fra le 3 adsu che in questo anno sta penalizzando L’Aquila in quanto la Regione non ha distribuito i fondi in base ai criteri presenti nel D.P.C.M. del 2001.

Secondo il Decreto (art.16), infatti, i criteri vanno a elargire i fondi statali nella seguente misura:

  • 50% in proporzione al numero di iscritti all’università

  • 35% in proporzione al numero di idonei nelle graduatorie per la concessione delle borse di studio;

  • 15% in proporzione al numero di posti alloggio, in gestione diretta e indiretta, degli organismi regionali.

Il non rispetto di suddetti criteri ha portato ad una diminuzione dell’introito entrante all’ADSU L’Aquila pari a 600 mila euro. Tale cifra che non andrebbe comunque a garantire una copertura completa degli idonei, essendoci ad oggi un deficit di 2 milioni di euro, che sono necessari per poter rendere tutti gli idonei beneficiari, tuttavia è comunque una parte di fondi necessari al pagamento delle borse che la nostra ADSU non più a differenza degli anni passati.

Le promesse della regione non possono rimanere vane e l’Assessore deve assumersi la responsabilità delle scelte fatte. Aveva infatti garantito a tutti gli studenti la copertura e la possibilità di studiare, ed è arrivato il momento di dare seguito a quanto detto.

È importante sottolineare inoltre che negli anni precedenti sono stati molto rari i casi di idonei non beneficiari di borse di studio, dato storico di grande garanzia per gli studenti dell’ateneo aquilano e di grande vanto per l’Azienda per il Diritto allo Studio locale, pertanto l’Udu darà battaglia affinchè venga al più presto garantito a tutti gli studenti l’accesso agli studi, come è sempre stato, soprattutto se tale possibilità continuerà ad essere negata a causa di una mancanza di elargizione di fondi da parte di chi, invece, aveva promesso e garantito piena disponibilità e soddisfacimento dei successi raggiunti sul piano del diritto allo studio.

Unione Degli Universitari L’Aquila – Sindacato Studentesco




conferenza stampa associazioni impresa e sindacati

conferenza stampa

 

PESCARA – Interventi urgenti a sostegno del grande “malato” dell’economia abruzzese: l’artigianato. Sono contenuti in una piattaforma unitaria, indirizzata alla Regione Abruzzo, sottoscritto dalle principali associazioni regionali del settore (Casartigiani, Claai, Cna e Confartigianato) oltre che dai sindacati dei lavoratori Cgil, Cisl e Uil.

Le proposte messe a punto da uno schieramento di forze sociali larghissimo – si tratta in sostanza un vero e proprio “decalogo” che spazia dall’accesso al credito alla trasmissione d’impresa, dalla digitalizzazione all’aiuto allo start-up, dalla formazione alla bottega-scuola – saranno illustrate domani mattina, 22 dicembre, nel corso di una conferenza stampa in programma alle ore 10,30 nella sala Camplone della Camera di commercio di Pescara, in via Conte di Ruvo.

All’incontro con gli organi di informazione saranno presenti il coordinatore regionale  della Casartigiani (Dario Buccella), i presidenti regionali della Claai (Luigi Catena), della Cna (Italo Lupo) e della Confartigianato (Luca Di Tecco), oltre ai segretari regionali di Cgil (Sandro Del Fattore), Cisl (Maurizio Spina) e Uil (RobertoCampo). Saranno inoltre presenti all’incontro i direttori delle diverse associazioni d’impresa coinvolte.

 

 




Boom di prenotazioni per il Capodanno Amicizia 2017

 

 

Sold out in quasi tutti i grandi alberghi.

Si attendono grandi numeri per il festival più “extraterrestre” d’Italia

 

 

Montesilvano (Pe), 20 dicembre 2016 – Sono quasi tutti sold out i dodici hotel di Montesilvano che ospiteranno 1500 persone provenienti da tutta Italia per il Capodanno Amicizia 2017.

In occasione della notte più lunga dell’anno la zona dei Grandi Alberghi si trasformerà in un’esclusiva “Luxury Area”: da un lato le strutture alberghiere che si occuperanno di pernottamenti, cene spettacolo e centri benessere, dall’altro il Palazzo dei Congressi che sarà protagonista dell’“Amicizia New Eve Festival”.

Un evento dai grandi numeri ideato da Alex Anconitano, Pietro Kus, Lorenzo Iulianetti e Rinaldo Di Meo, volti noti dell’intrattenimento abruzzese, che esprimono grande soddisfazione per i risultati finora raggiunti.

L’iniziativa, che rappresenta una grande opportunità per il territorio, è stata subito accolta dal Comune di Montesilvano che ha sposato il progetto Amicizia, un’idea vincente che sostiene e incrementa l’attività turistica sulla costa abruzzese in un periodo differente da quello estivo.

Sono tante le iniziative legate al Capodanno più “extraterrestre” d’Italia, come ad esempio il concorso “Natale X-mas Amicizia 2017” lanciato nei giorni scorsi: fino al giorno di Natale i partecipanti potranno pubblicare sulla bacheca di “Amicizia New Eve Festival Capodanno 2017” (https://www.facebook.com/events/338960399794667/) video o foto sugli alieni; ciascun autore dei post che otterranno più di cento like si aggiudicherà un ingresso gratuito per il Festival Amicizia e potrà assistere allo spettacolo che si terrà al Palacongressi. Nello specifico 10.000 mq di show con spettacoli dinamici e interattivi, tre aree dance con musica commerciale, house e caraibica, tanti dj, vj, singers e diversi artisti che si esibiranno in performance uniche e originali. Un evento unico che ha già tutti i presupposti di un grande successo.

Il Capodanno Amicizia nasce tre anni fa con l’idea di realizzare una iniziativa interamente incentrata sulla figura degli alieni, richiamando alla memoria il famoso caso “amicizia” che parla di avvistamenti di ufo avvenuti negli anni Settanta sulla costa abruzzese. Il festival di quest’anno  sarà dedicato alla “Rivelazione” , ovvero gli alieni si mostreranno  sul pianeta Terra con spettacoli e giochi di luce che incanteranno i numerosi ospiti del palacongressi.

Dopo i bilanci più che positivi delle due edizioni precedenti, quella del 2017, che è sicuramente la più importante e completa proposta di fine anno del Centro-Sud Italia, conferma già da adesso la rilevanza a livello nazionale del format Amicizia.

 

 

 




PRESENTATO IN ABRUZZO IL CALENDESERCITO 2017

Prof. Casacchia Dott.ssa Nucilla G.B. de Vito Dott. Raschiatore
Prof. Casacchia Dott.ssa Nucilla G.B. de Vito Dott. Raschiatore

 

L’AQUILA, 21 dicembre 2016

Presentato stamane, a L’Aquila presso l’Auditorium “Elio SERICCHI” della Banca Popolare dell’Emilia Romagna, il CalendEsercito 2017 dedicato quest’anno alle innovazioni tecnologiche del periodo bellico di inizio secolo scorso,  divenute col tempo patrimonio della collettività. L’evente  si inserisce nel quadro delle celebrazioni per il Centenario della Grande Guerra, è stato introdotto dal Comandante Militare dell’Esercito per l’Abruzzo, Gen. B. Rino DE VITO, e ha visto la partecipazione  del Dott. Giuseppe  DI  PANCRAZIO, Presidente del Consiglio Regionale Abruzzo, della Dott.ssa Marcella NOCILLA, Responsabile Servizio Rapporti Istituzionali e Coordinamento del Segretariato Generale della Difesa, nonchè di numerose altre autorità civili e militari. A ispirare le pagine dell’intera opera editoriale sono state le numerose invenzioni e scoperte che videro la luce proprio durante il Primo Conflitto Mondiale e che, ancora oggi, vengono utilizzate anche in campo civile. Dall’orologio “da trincea”, ora da polso, al “Ponte istantaneo” precursore dell’attuale “Ponte Bailey”, dalla bicicletta “pieghevole” all’utilizzo delle prime “aereo-fotogrammetrie”,  dai prefabbricati di montagna alla ruota “a cingolo”, solo per citare alcuni esempi. Un importante tributo culturale e di memoria all’intelletto umano, dunque, e  alla scienza che sempre accompagnano i processi evolutivi della società. In tema di innovazione, nelle pagine del CalendEsercito 2017, spicca quest’anno l’introduzione dei codici QR (Quick Response),  moderno sistema di cattura digitale delle informazioni che, con una semplice applicazione, consente di scaricare i contenuti di approfondimento presenti su ogni pagina del calendario utilizzando il proprio dispositivo mobile, sia esso smartphone o tablet. Denso di significato anche il paginone centrale dedicato all’emancipazione femminile, vera innovazione sociale che, improvvisamente vide le donne, da sempre relegate alle semplici mansioni domestiche, occuparsi di ruoli considerati sino a ad allora totale appannaggio degli uomini. L’evento è stato inoltre valorizzato dalla partecipazione di alcuni studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore  “Domenico COTUGNO”  di  L’Aquila. Quest’opera celebrativa sottolinea,  ancora una volta, lo stretto rapporto tra Esercito e società scaturito un secolo fà, ancorché in un tragico periodo della nostra storia, ma tuttora vivo e sempre più forte e solido, richiamando al lettore quelle invenzioni e scoperte che ci accompagnano ancora oggi e della cui origine, probabilmente, poco si conosceva. Il Gen. B. DE VITO inoltre, nell’intento di rafforzare  anche nelle giovani generazioni  i sentimenti di unità, identità e coesione che da sempre caratterizzano la più sana coscienza di appartenenza alla Patria,  ha consegnato una Bandiera Nazionale alla rappresentante dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Domenico COTUGNO”. Infine ha formulato gli auguri per le festività natalizie a tutti gli intervenuti.




FOSSACESIA: “IL MAGICO NATALE” ARRIVA CON LA SLITTA.

Dopo il tradizionale pranzo con gli anziani e l’arrivo di Babbo Natale nelle scuole, anche per quest’anno l’Amministrazione Comunale di Fossacesia ha dato il via alle manifestazioni previste nell’ambito del cartellone Magico Natale. Domani giovedì 22 Dicembre a partire dalle ore 16.00 e sino alle ore 19.00 in P.zza Fantini arriverà la magica slitta di Babbo Natale che porterà i bambini in giro per le vie cittadine fra canti, balli e zucchero filato. Il 6 gennaio sarà invece la volta della Befana che presso la palestra polivalente dalle 16.00 alle 18.00 allieterà i bimbi con animazione e tante caramelle.



FONDO ESCURSIONISMO AL PIANO DI TARICA

Ed infine la neve è arrivata, poca, ma sufficiente per fare funzionare gli impianti. Ho scelto di sciare al Piano di Tarica, (Passo Lanciano CH), con gli sci da fondo escursionismo perché è uno dei migliori ambienti per questo sport. Inoltre offre gli ampi panorami, il massiccio della Maiella, il Gran Sasso, il Sirente, il Velino, il Morrone, la Laga, la Montagna dei Fiori, le montagne del parco, il mare, i tanti paesi. La neve si trova solo sulla Maiella, immagino l’invidia di tutte le montagne attorno… Insomma, un osservatorio naturale, mare monti. La partenza è da Passo Lanciano, sulla carrareccia per Tarica e Serramonacesca PE.

Sino a mezzogiorno la qualità della neve è stata ottima, scivolosa, non sprofondava, poi, con l’alzarsi della temperatura, la neve è diventata acquosa, si attaccava alla soletta dello sci e sciare è stato più faticoso.

Bisognava scegliere, o sciolinare o cambiare attrezzatura …, calzare le ciaspole. Le ho portate perché prevedevo che la poca neve poteva creare fastidio e le ho allacciate allo zaino. Ho la facilità di fare la sostituzione, sci/ciaspole, perché lo scarpone si adatta agli attacchi. Senza difficoltà sono sceso sino ai mille metri dove la neve è finita. Ho goduto in solitudine il RUMORE, quasi impercettibile, DEL SILENZIO…il cinguettio di qualche passerotto, lo scricchiolio della neve, le gocce del ghiaccio che si scioglieva e cadeva a terra. Gli abeti, carichi di neve, hanno riprodotto un ambiente natalizio.

I rami dei faggi, i rovi, gli steli di erba, rivestiti dalla “Galaverna”, (aghi, scaglie ghiacciate), sembravano cristalli affilati. Solo orme di volpe, lepre, cinghiale. C‘è la pace più assoluta.

Incredibile trovare questi paesaggi che si immaginano in altri paesi come il Canada o la Finlandia invece sono a portata di mano.

 

Dislivello 250 metri

Difficoltà EAI (Escursionismo In Ambiente Innevato)

Lunghezza 10 KM

Durata 4 ore A/R senza soste

Le foto sul link

 

https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10210581332282883&set=a.10210581329682818.1073741872.1633912542&type=3&theater

 

Luciano Pellegrini  agnpell@libero.it

cell +393404904001

 




Montelapiano connesso con Interfibra e Red free social Wi-Fi

 

Il comune di Montelapiano, in provincia di Chieti, sarà connesso alla rete grazie a un collegamento assicurato da Interfibra. Il nuovo servizio garantirà l’accesso a Internet, alla popolazione residente e ai visitatori, attraverso il servizio Red free social wi-fi.

Soddisfazione per l’iniziativa è stata espressa dal sindaco di Montelapiano, Arturo Scopino, che ha voluto fortemente garantire alla piccola cittadina un’infrastruttura digitale di grande valenza per i cittadini e per l’Amministrazione.

Interfibra è la nuova soluzione per disporre della qualità della connessione internet in fibra ottica anche attraverso connessioni wireless. La rete di Interfibra è stata sviluppata ed ottimizzata per dare il massimo della connettività Internet, in questo modo è possibile navigare più velocemente senza i limiti della linea fissa o di una chiavetta 3G/4G.

Attraverso la connessione Intefibra si possono scaricare film, file di grandi dimensioni, guardare video, ascoltare web radio e utilizzare tutte le funzionalità di una smart tv. Con un’unica connessione, si potranno connettere simultaneamente con tutti i dispositivi, compresi gli smartphone, tablet e pc.
La particolarità del sevizio attivato a Montelpiano risiede nella facilità di accesso garantito dal sistema Red free social wi-fi che consente a tutti, gratuitamente, senza procedure complesse e l’inserimento di password di autenticarsi alla rete utilizzando gli account Facebook, Twitter o Google+. Chiunque quindi sarà immediatamente on-line e potrà navigare in assoluta sicurezza e libertà. Al tempo stesso il sistema garantirà all’Amministrazione comunale un dialogo diretto e prioritario con i cittadini e i visitatori che potranno condividere informazioni utili nell’ambito di iniziative o avvisi di pubblica utilità.

Per il comune di Montelpiano si tratta di un passo in avanti nella digitalizzazione e della comunicazione pubblica, anche attraverso l’attivazione di un servizio nell’ambito del marketing territoriale.




SEMINARIO FORMATIVO “FERTIRRIGAZIONE DI PRECISIONE: ASPETTI PRATICI E INNOVAZIONE”

 

 

Circa 150 agricoltori hanno preso parte all’evento promosso da AGIA, l’Associazione dei giovani imprenditori agricoli aderente a CIA

 

 

“Fare fertirrigazione significa poter apportare elementi nutritivi alla vite in un modo più efficiente e rispettando le fasi fenologiche delle colture, cosa che con il concime granulare non si può sempre agevolmente fare”. In questo modo Mauro Schippa, esperto di Haifa Italia srl, multinazionale nata in Israele, ha spiegato perché conviene utilizzare questa tecnica nel corso del convegno organizzato nel pomeriggio di lunedì 19 dicembre 2016 presso l’Hotel Villa Maria di Francavilla al Mare, intitolato “Fertirrigazione di Precisione: aspetti pratici e innovazione”.

 

L’iniziativa, promossa da AGIA (Associazione giovani imprenditori agricoli) Chieti-Pescara, in collaborazione con Nova Agricoltura, Edagricole, Terra è Vita e Confederazione Italiana Agricoltori Chieti-Pescara, e sponsorizzato da Haifa, ha tenuto alta l’attenzione dei circa 150 agricoltori presenti per oltre due ore, al termine delle quali gli stessi agricoltori hanno rivolto diverse domande sia a Schippa che all’altro esperto Giorgia Terzulli.

 

A moderare l’incontro c’era il presidente regionale CIA Mauro Di Zio. Al tavolo dei relatori erano inoltre presenti Alessandro Impicciatore, presidente Agia Abruzzo, e il presidente CIA Chieti Pescara, Nicola Antonio Sichetti.

 

Questi i principali argomenti trattati: il dimensionamento della superficie dei settori fertirrigui; la scelta del passo/portata dell’ala gocciolante e volume di adacquamento (mc/h); i tempi della fertirrigazione e concentrazione salina sulla pianta (g/l); la solubilizzazione dei concimi (dissolver e compatibilità); il dimensionamento della portata (l/h) della pompa di iniezione della soluzione concentrata; la pulizia impianti microirrigui; presentazione di fogli di calcolo per impostare e gestire la fertirrigazione.

 

La tecnica della fertirrigazione permette di essere più in sintonia con una agricoltura sostenibile, andando a ridurre l’apporto dei concimi. Attraverso questa tecnica, inoltre, si possono guidare anche le produzioni. Con piccoli accorgimenti e una piccola spesa (circa 1.500 euro) si può predisporre l’impianto di microirrigazione per fare la fertirrigazione.

 

“La nostra associazione punta molto sull’innovazione e sulla formazione dei giovani”, ha detto il presidente regionale AGIA, Impicciatore, “perché crediamo che questa strada assicuri risultati concreti”.

 

“Saranno diversi i momenti informativi come questo che la nostra Confederazione ha in animo di organizzare nel corso del nuovo anno”, ha concluso il presidente provinciale CIA Sichetti, “anche in vista della graduatoria relativa al Bando per il primo insediamento. Quando la graduatoria sarà pronta, saremo pronti anche noi con tante iniziative di formazione”.

 

“Sono 32 le cantine sociali che operano sul territorio abruzzese”, ha ricordato il presidente regionale CIA Di Zio, “sono una realtà importante anche a livello di mercato. Il settore è in grado non solo di sostenere le produzioni vitivinicole tradizionali, dal Montepulciano al Trebbiano, ma anche di rilanciare tipicità come la Cococciola, il Pecorino e la Passerina”.

 

 




Salvaguardia dell’ambiente e riqualificazione dei siti archeologici: così la Regione Marche favorisce l’inclusione sociale

 

 

Il 20 dicembre, con la consegna ufficiale degli attestati di frequenza ai partecipanti della Cooperativa Ama Aquilone, si sono conclusi “Per le nostre strade 2016” ed “Archeologia Sociale”, i progetti della Regione Marche, realizzati in collaborazione con il Consorzio Bonifica e la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Regione Marche

 

Favorire l’occupazione di persone fortemente a rischio di esclusione sociale attraverso la formazione. Un’importante fetta di territorio, oggetto di pulizia e manutenzione, messa nuovamente a disposizione della comunità. Luoghi di pregio storico-artistico che tornano ad essere motivo di lustro per il territorio.

Tutto questo reso possibile grazie a “Per le nostre strade 2016” ed “Archeologia Sociale”, i progetti della Regione Marche, dedicati all’inclusione sociale e lavorativa, nati dalla collaborazione con gli Enti Accreditati per il recupero di soggetti tossicodipendenti, il Consorzio di Bonifica delle Marche e la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Regione Marche.

 

Durante tutto il semestre di attività del progetto sono state svolte oltre 2500 ore di attività di cura e manutenzione del verde presso i due siti archeologici individuati dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Regione, lo stesso monte ore è stato dedicato alle attività di cura e manutenzione del verde presso i siti concordati con il Consorzio Bonifica delle Marche. La media è stata di oltre 700 ore per ogni allievo coinvolto nel percorso formativo. Riqualificati i siti Archeologici di Civita ed Agip Ninfeo di Cupra Marittima ed il Teatro Romano di Ascoli Piceno, in contemporanea è stata garantita dai partecipanti la manutenzione dell’impianto irriguo della valle del Tronto, della pista ciclabile lungo il fiume Tronto nei comuni di Colli del Tronto e Spinetoli e dei fossi agricoli e stradali.

 

Salvaguardia dell’ambiente da una parte e riqualificazione dei siti archeologici dall’altra,

sono diciassette i beneficiari dell’iniziativa, di questi 4 sono donne e 13 gli uomini, con un’età media superiore ai 40 anni ed una lunga storia di disagio alle spalle e proprio per questo fortemente a rischio di esclusione sociale. Favorite, grazie ai progetti regionali, la formazione professionale, l’occupazione lavorativa, la presa in carico globale della persona attraverso la condivisione di un percorso mirato, oltre al sostegno al reddito attraverso un incentivo di 400 euro al mese corrisposto per un impegno part time di 20 ore al mese.

I programmi di trattamento ergoterapici, fondati su corsi di formazione professionalizzanti promossi con l’assistenza di un tutor, mostrano un’efficacia ampiamente riconosciuta. Un’efficacia che risulta ancora più rilevante attraverso attività a contatto con la natura e di valorizzazione del paesaggio naturale ed artistico.

 

“I ragazzi hanno dimostrato interesse e partecipazione, perché è stata un’occasione per creare nuovi contatti, formarsi e per accantonare risorse economiche in vista del reinserimento sociale post programma riabilitativo. Un’occasione per conoscere meglio il territorio anche sotto l’aspetto culturale”. Fabio Mariani – Cooperativa Sociale Ama Aquilone.

 

 

Il 20 dicembre presso il Servizio per il Lavoro della Cooperativa Ama Aquilone c’è stata, a conclusione dei progetti approvati dalla Regione Marche in riferimento alla DGR 95/2016 e successivi Decreti del Dirigente della P.F. Disagio Sociale e Albi Sociali n. 67/IGR/2016 e             n. 68/IGR/2016, la cerimonia di consegna degli attestati di frequenza ai partecipanti della Cooperativa Ama Aquilone. Presenti all’iniziativa, Tiziana Cecchini – Regione Marche, Mario Pulcini – Ass. alla Cultura del Comune di Cupra. Un momento particolarmente importante per tutte le persone che in questi mesi hanno partecipato al progetto che si è concluso il 30 novembre 2016.

 

Il contatto con il territorio, la conoscenza delle norme di sicurezza nei luoghi di lavoro, il lavoro di squadra ed i rapporti di collaborazione instauratesi con il Consorzio Bonifica e la Sovrintendenza per i Beni Archeologici hanno contribuito, per il secondo anno consecutivo, al successo dell’iniziativa promossa e finanziata dalla Regione Marche.