100 ECCELLENZE ITALIANE: C’È ANCHE APICOLTURA LUCA FINOCCHIO

 

 

Ieri a Montecitorio la consegna del prestigioso riconoscimento agli ambasciatori del Made in Italy, che chiude un 2016 ricco di soddisfazioni. E domenica APEnday: degustazioni ed eventi in azienda

 

Tornareccio (Ch), 2 dicembre 2016 – C’è anche Apicoltura Luca Finocchio tra le 100 Eccellenze Italiane, il prestigioso premio ideato dall’editore Riccardo Dell’Anna per onorare quanti contribuiscono con il loro lavoro e il loro ingegno alla crescita del brand “Made in Italy”, rendendo il nostro Paese unico al mondo nei settori del bello e del buono: dalla ricerca all’industria, dalla letteratura all’arte, passando per la moda, lo spettacolo, il turismo e via dicendo.

Il riconoscimento è stato assegnato all’azienda di Tornareccio dal Comitato d’Onore presieduto da Raffaele Squitieri, presidente della Corte dei Conti, e che annovera tra i suoi membri personalità del calibro del rettore Università Luiss Guido Carli, Massimo Egidi, e del mondo della moda, della televisione e dello spettacolo come Sandro Versace, Bruno Vespa, Milly Carlucci e Albano Carrisi.

La consegna c’è stata ieri, giovedì 1 dicembre 2016, nella sala della Lupa di Montecitorio a Roma, alla presenza di personalità tra cui Antimo Casaro, sottosegretario di Stato ai Beni Culturali, l’ambasciatore presso la Santa Sede, Daniele Mancini, l’architetto Paolo Portoghesi, e Roberto Snaidero, presidente di Federlegno Arredo Nazionale. Presenti anche l’editore Dell’Anna, il presidente del Comitato d’Onore, Squitieri, e vari componenti.

Tra i premiati 2016 di 100 Eccellenze Italiane anche Michele Placido, Raoul Bova, Carlo Conti, Laura Biagiotti, Vittorio Sgarbi, Raffaele Cantone, Gianfranco Vissani, Cantine Ferrari, Alviero Martini, Gay Odin, Renzini. Per l’occasione, è stata realizzata anche una pregiata pubblicazione con le storie personali e imprenditoriali dei premiati.

Per Apicoltura Luca Finocchio si chiude così un 2016 ricco di riconoscimenti: il Sofi Award 2016 di New York, l'”oscar” internazionale delle eccellenze culinarie, il primo posto al Concorso nazionale dei mieli “Roberto Franci” di Montalcino, le Tre Gocce d’Oro e altri sei riconoscimenti al Concorso nazionale “Grandi Mieli d’Italia – Premio Giulio Piana – Tre Gocce d’Oro” a Castel San Pietro Terme.

“Un anno straordinario – commenta Luca Finocchio – che riempie me e la mia famiglia di soddisfazione: essere stati riconosciuti come ambasciatori del Made in Italy appaga i nostri sforzi decennali per fare un prodotto che sia la massima espressione di italianità. E averlo ricevuto nella splendida cornice di Montecitorio mi fa sentire ancora più fiero di contribuire al prestigio del nostro Paese. Grazie di cuore a Riccardo Dell’Anna Editore, al Comitato d’Onore e a tutti gli intervenuti in una serata indimenticabile”.

Per quanti vogliono conoscere da vicino l’azienda e gli ottimi prodotti, per l’intera giornata di domenica 4 dicembre 2016 è in programma APEnday nella sede di viale Santo Stefano a Tornareccio: un’occasione per conoscere il mondo delle api e del miele, scoprire la smielatura, tra gadget per bambini, laboratori didattici, degustazioni. E per concludere, tante idee regalo natalizie, tra cui il miele solidale che sosterrà le attività del Banco Alimentare dell’Abruzzo.

 

Informazioni sull’azienda: www.apicolturalucafinocchio.it




M5S SU OSTRUZIONISMO TEODORO: “VOTATE LA SFIDUCIA E BASTA TEATRINI”

« Pescara è bloccata per colpa delle faide tra il PD e la Lista Teodoro» affermano i consiglieri comunali del M5S  « da mesi, infatti, le due fazioni del centrosinistra, ormai sempre più spaccato e sempre più logorato, impediscono ai lavori consiliari di procedere. E tutto questo è ormai inaccettabile».

<<Una impasse >> incalzano i 5 stelle <<frutto di scelte del PD, dovuta alle spartizioni politiche, non meritocratiche e prive di credibilità, che denunciammo sin dal primo giorno di consiglio comunale. Una denuncia che ad oggi, dopo 2 anni ed una richiesta di risarcimento danni da 250mila euro nei confronti della nostra capogruppo, trova riscontro in uno scenario politico della città squalificante e svilente.

Assistiamo ad una maggioranza che fa ostruzionismo a se stessa, ad insulti, minacce e velate ritorsioni, più o meno palesate, in cui una parte della maggioranza  sfiducia di fatto l’operato del Sindaco, blocca i lavori, costringe ad ore di discussione su emendamenti che modificano le sole congiunzioni delle frasi, il tutto per ciò che evidentemente il gruppo Teodoro chiede e non riesce ad ottenere>>.

« Adesso basta. Chiediamo al Sindaco – ed ai capigruppo delle liste che lo sostengono – di chiarire alla cittadinanza le loro intenzioni una volta per tutte, evitando di usare il Consiglio Comunale come ring per i loro equilibri di maggioranza, come la peggior Prima Repubblica » concludono i consiglieri comunali del M5S « e invitiamo la lista Teodoro a votare la sfiducia al Sindaco Alessandrini, piuttosto che perseverare in inutili ed imbarazzanti teatrini che dimostrano solo l’incoerenza tipica della vecchia politica che parla, contesta, blocca, ma poi rimane sempre ben piantata sulle poltrone della maggioranza, paralizzata probabilmente dal terrore sempre crescente di essere spazzata via per sempre alla prossima sfida elettorale.»

 m5s Pescara




“FUTURE DAYS FEST”, festival su futuro e innovazione Domani si discute di cibi alternativi e nuovi modelli produttivi Manifestazione in calendario il 9 e 10 dicembre a Pescara

 
PESCARA, 9 dicembre 2016 – Il futuro del cibo e un nuovo modello produttivo che possa essere sostenibile per tutti gli abitanti della Terra rispondendo, al tempo stesso, al boom di allergie e intolleranze alimentari. La presentazione di prodotti alternativi come la spirulina, le meduse, farine e derivati di insetti e persino le ricette consumate durante la missione spaziale di Samantha Cristoforetti. Il secondo e ultimo giorno del Future Days Fest, domani, sabato 9 dicembre 2016, è dedicato all’esplorazione del cibo del futuro che, in un domani non troppo lontano, potremmo trovare sulle nostre tavole.
La prima rassegna dedicata all’innovazione, alla scienza e alla fantascienza, all’arte digitale e alle moderne frontiere del web, organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Pescara guidato da Giovanni Di Iacovo, con la direzione artistica di Lucia Zappacosta, è in calendario oggi, venerdì 9 dicembre, e domani, sabato 10 dicembre 2016 a Pescara. Il Future Days Fest, indicato da Trivago tra gli eventi di punta del Natale a Pescara e in Italia, si svolge nell’area del mercato coperto di piazza Muzii. Dopo aver indagato l’evoluzione dell’amore ai tempi del web, dei social e delle app, gli incontri di domani si concentreranno sui temi dell’alimentazione alternativa. Nomi di spicco come lo chef degli astronauti Stefano Polato, l’autrice di Superquark Elisabetta Bernardi, la giornalista Eleonora Cozzella e Giovanna Cadoni, imprenditrice di Microvita, prima azienda italiana specializzata nell’allevamento di insetti, confronteranno esperienze e proposte concrete per orientare la dieta del futuro verso la riduzione degli sprechi e per individuare modelli alternativi.
Il Future Days Fest apre i battenti al mattino con i laboratori creativi di elettronica e pensiero computazionale (dalle 10,30 alle 12,30) per bambini e ragazzi dai 6 ai 16 anni che, previa iscrizione, potranno avvicinarsi al mondo del coding e alla saldatura e imparare i segreti di Arduino, l’hardware low cost made in Italy oggi utilizzato nell’ambito della robotica e dell’hobby casalingo per creare piccoli dispositivi come controllori e sensori di luci, circuiti per motori, temperatura e umidità. Tra i workshop, le performance artistiche interattive di Lorenzo Kamerlengo, in collaborazione con Dharma Digilab, e incontri a tema sullo sfondo di installazioni video e dj set, proseguiranno al primo piano della struttura i laboratori sperimentali e la fiera dell’innovazione con oltre 15 aziende disposte nei box del mercato che presenteranno (dalle 15,30 alle 16,30) la loro idea a colpi di pitch di 10 minuti e risponderanno alle domande del pubblico. A partire dallo show cooking gratuito dello chef Christian Di Tillio (dalle 16,30 alle 17,30) che delizierà i bambini con la preparazione e l’assaggio di una merenda senza glutine, il discorso si sposterà sui problemi legati al cibo: dalle intolleranze e allergie alimentari fino ad esaminare l’introduzione nella cucina del futuro di prodotti come la spirulina, gli insetti o le meduse. Alla tavola rotonda (17,30 alle 19,00) partecipano la biologa e nutrizionista Elisabetta Bernardi, autrice e conduttrice della trasmissione televisiva di RaiUno Superquark, la giornalista di Repubblica e L’Espresso Eleonora Cozzella, l’imprenditrice Giovanna Cadoni che, in provincia di Bologna, gestisce Microvita, azienda lanciata nella ricerca e nell’allevamento di diverse specie di insetti, il segretario nazionale dell’associazione Marevivo Maria Rapini, la giornalista e conduttrice di Rete 8 Jennifer Di Vincenzo, il presidente di Slow Food Abruzzo Eliodoro D’Orazio e il presidente della commissione Commercio al Comune di Pescara Piero Giampietro che discuterà dei Gruppi di acquisto solidale per prodotti a chilometro zero.
L’incontro di punta della seconda giornata (dalle 19,00 alle 20,00) avrà come protagonista Stefano Polato dell’azienda di Torino Argotec che ha curato la dispensa degli astronauti dell’Agenzia Spaziale Europea e, in particolare, ha realizzato i cibi portati con sé da Samantha Cristoforetti durante la missione “Futura”. A seguire l’aperitivo “futurista” AperiFuture con dj set in sottofondo e l’installazione video “Parts” all’esterno del mercato coperto realizzata da Lorenzo Kamerlengo, artista specializzato nello sviluppo di nuove forme di espressione utilizzando strumenti musicali e interface interattivi. Lo spazio riservato alla fantascienza si apre con il concorso internazionale di cortometraggi denominato “Future World – Il mondo tra 30 anni”. Per chi intende cimentarsi con la pratica del body scan è in programma il laboratorio “3D Fruits Body Scan – Dagli atomi ai bit e viceversa” (dalle 20,30 alle 22,00) durante il quale i visitatori potranno ricavare opere d’arte dalla scansione tridimensionale di parti del corpo umano o dalla frutta.
La manifestazione si chiude con i ritmi dell’elettronica (dalle 23,00 in poi) con il live set del gruppo We are Waves. Tematiche cupe della stagione dark-wave (Cure, Joy division e Sisters of Mercy) incontrano il synth-pop e l’electronic body music per il gran finale della seconda edizione del Future Days Fest.
Il programma completo del Future Days Fest è su http://www.futuredaysfest.it/

 



Un “trojan” ha infettato sul web lo Sportello Ambiente della Regione Abruzzo In attesa della soluzione del problema il WWF chiede la sospensione dei procedimenti in corso ***

 

Se provate a collegarvi al sito dello Sportello Regionale Ambiente (SRA) della Regione – ma fatelo soltanto se il vostro pc è difeso da un buon antivirus – l’accesso vi verrà negato. L’antivirus bloccherà la navigazione avvertendovi che siete incappati in un sito infettato. Se la protezione è di buona qualità riuscirà anche a identificare il virus: HEUR: Trojan.Script.Generic presente nel sito almeno dal 1 dicembre. Da allora infatti il WWF non riesce a collegarsi e quindi non ha alcuna possibilità di tenersi informato sulla procedure ambientali in corso.

Dopo qualche giorno di attesa, e dopo aver verificato che il problema era generalizzato, il 5 dicembre abbiamo segnalato la presenza del virus con una mail certificata al Comitato VIA e, nella serata dello stesso giorno, con una mail ordinaria indirizzata al Direttore Generale della Regione, avv. Cristina Gerardis. Tuttora però (il nostro più recente tentativo di accesso è di oggi, 8.12.2016 alle ore 14.00) il sito risulta non raggiungibile, né abbiamo avuto risposte.

A questo punto, in attesa che gli informatici risolvano il problema, è necessario che la Regione sospenda ogni procedimento in corso, così come dovrà prorogare eventuali scadenze a tutela del diritto di ogni cittadino, e della associazioni che li rappresentano, di avere libero accesso alle informazioni, sancito a ogni livello dalla normativa in vigore. Tutto questo nel rispetto del principio di trasparenza che dovrebbe essere sempre e comunque alla base dei comportamenti della pubblica amministrazione e anche per garantire davvero efficienza, efficacia e trasparenza promesse dallo Sportello almeno sino a quando era accessibile davvero a tutti…

 




“Raymond” Bartolacci: con la “LANECO” fu uno dei “pionieri” dei Supermarket americani. Era nato a Corropoli

Associazione Culturale “Ambasciatori della fame”

 

Pescara, 6 dicembre 2016

 

  Raimondo “Raymond” Bartolacci nacque , a Corropoli (Te), il 14 febbraio 1923 da Augusto, originario di Colonnella (Te) ,  ed Elvira Faragalli di Corropoli . Il padre, giunse negli Stati Uniti nel 1922 a bordo della nave “Providence” , conobbe il bambino solo qualche anno dopo. Nel 1928 Elvira, la madre, e il piccolo Raimondo giunsero ad “Ellis Island” sulla “Conte Biancamano”.  Inizialmente  “Raymond” aprì una sua Macelleria a Easton in Pennsylvania. Ma in breve mostrò una assoluta genialità nel settore vendite. Diversificò la sua attività ed aprì altri negozi. Con i primi, importanti, guadagni ritenne di poter fare il salto di qualità. Così nel 1949, insieme al fratello Guido “Guy”, fondò la “LANECO – Food Lane Supermarkets”.  All’inizio furono in molti a dargli del “visionario”. Ma tutti dovettero  poi ricredersi. Raymond Bartolacci, l’orgoglioso abruzzese, realizzò il “sogno americano”.  La sua catena di Supermercati  arrivò, tra gli anni 1970 e 1980, a possedere oltre 30 grandi punti vendita, tra la Pennsylvania e il New Jersey , con quasi 3.000 dipendenti. Bartolacci fu considerato il  “pioniere nel campo della vendita al dettaglio”,  essendo stato tra i primi a offrire prodotti non alimentari quali abbigliamento, giocattoli e parti di automobili nei suo “LANECO”. Fu un successo che ancora oggi appare, per certi versi,  irripetibile.  foto-1 foto-2 foto-3 foto-4

L’attività si estese nel trasporto di prodotti freschi, dalla carne al pesce ai prodotti da forno, praticamente in gran parte degli Stati Uniti. La società “LANECO” fu inoltre tra le prime ad inserire al proprio interno delle Farmacie. Rimane ancora famoso il logo: “Why Pay More?” (“Perché pagare di più?). Nel 1983 Raymond decise, per un’importantissima cifra, di cedere la sua “LANECO”. Alla sua morte fu ricordato così: “Ray non ha mai dimenticato da dove veniva e non dimenticò mai come aiutare le persone” e ancora  “Era davvero un uomo buono che ha usato le sue abilità per aiutare gli altri.” In molti ricordarono le sue azioni filantropiche, spesso svolte nel silenzio, in favore dei diseredati. Raimondo “Raymond” Bartolacci morì il 2 febbraio 2015.

Geremia Mancini – presidente onorario “Ambasciatori della fame”

Foto 1:  “Raymond” Bartolacci;

Foto 2: “Raymond” Bartolacci all’interno di uno sei suoi “LANECO”;

Foto 3: Il logo più famoso della “LANECO”.

Foto 4: Una insegna “LANECO” 




Venerdì 9 DICEMBRE 2016 ORE 11,00 presso Sala Consiliare Comune di Montesilvano QUALE FUTURO PER LA VARIANTE ALLA SS16 ?

 

Intervengono Il Sindaco MARAGNO, il Senatore  MATTIOLI, il presidente della Regione D’ALFONSO, e della Provincia di Pescara DI MARCO.

 

UN INVITO ALLA DISCUSSIONE PER PARLARE FINALMENTE DI MOBILITA’,  PONTI, RIUSO DELL’A14 E ASSE ATTREZZATO NORD, ITINERARI PEDONALI E CICLABILI, RETE DEL TRASPORTO PUBBLICO IN SEDE PROPRIA, STRADA PARCO, PARCHEGGI. INSOMMA SI  DOVREBBE PARLARE DI UN PIANO PER LA MOBILITA’ DELL’AREA VASTA DEL NORD PESCARESE, NON SOLO DI VARIANTE ALLA SS16. UNA RICHIESTA AL PRESIDENTE LUCIANO D’ALFONSO.

(di Giuseppe Di Giampietro, arch phd, Webstrade.it –  Montesilvano, 8 Dicembre 2016)

 

Un convegno a Montesilvano a cui avrei voluto partecipare, ma purtroppo essendo fuori città, segnalo alcuni argomenti da discutere sul tema, sperando che ad essi qualcuno vorrà dare una risposta.

 

  1. Si torna a parlare di infrastrutture: la variante alla Statale 16, in particolare della cosiddetta tangenziale di Pescara, che a Montesilvano finisce sulla collina in prossimità del cimitero, riversando un fiume di macchine sulla rete stradale ordinaria, senza collegarsi all’autostrada, ma soprattutto senza un piano. Di nuovo si parla di opere pubbliche, costosissime e strategiche, ma senza piani, senza valutazione di alternative, senza confronto pubblico. Non conosciamo quale sarà la proposta che verrà fatta per la prosecuzione della tangenziale di Montesilvano-cimitero verso Nord, ma sappiamo sicuramente che essa sarà priva di un piano quadro per la mobilità: né un PUT, piano urbano del traffico, obbligatorio per legge ma finora assente a Montesilvano, né un PUMS, piano urbano della mobilità sostenibile, come chiesto dalle direttive europee: un piano che sia intercomunale, di tutti i modi di trasporto, in particolare di quelli sostenibili (ossia trasporto pubblico, bicicletta e pedone). Un piano dovrebbe essere uno strumento di riflessione, confronto e programmazione, pubblico, trasparente e partecipato.

 

  1. Alcuni dati del problema. Oltre 60 mila veicoli al giorno, sulle strade urbane lungomare tra Pescara e Montesilvano (più di tutti gli abitanti di Montesilvano). Oltre 45 mila veicoli sull’asse della Vestina. Circa 55 mila veicoli sui due ponti urbani Saline ed Europa. Oltre 5 mila veicoli nell’ora di punta del mattino sulle strade urbane di Pescara all’altezza di Piazza Duca degli Abruzzi (dati CMG 2015). Un traffico insostenibile, tanto che Pescara, benché sia di fronte al mare, sfonda ogni anno il tetto massimo consentito di superamento degli inquinanti dell’aria. I parcheggi nell’area centrale di Pescara sono insufficienti per gli stessi abitanti residenti, né si può incentivare l’arrivo in automobile in centro, offrendo parcheggi di lunga sosta nell’area della stazione.

Dall’altra parte c’è un’autostrada A14 a due corsie che è ormai arrivata a saturazione dalle Marche fino a Pescara. Si parla di terza corsia, ma nessuno discute seriamente delle opportunità che si aprono per recuperare l’A14 come tangenziale Nord del sistema Pescarese (almeno da Chieti fino a Pineto), spendendo i soldi della terza corsia, con tutte le gallerie ed i viadotti da rifare, per un nuovo tracciato, più interno e meno impattante.

 

  1. Sono molti i problemi che un piano della mobilità dovrebbe risolvere e le decisioni da prendere.

I ponti; il trasporto pubblico in sede propria ed il destino della Strada Parco; i parcheggi di interscambio; la rete dei percorsi ciclopedonali lungomare lungofiume e interquartiere. Tutti problemi da discutere, valutare e affrontare con un’ottica intercomunale pensando alla più importante città del medio adriatico, in cui vivono e lavorano oltre 300 mila abitanti.

I ponti: sono finanziati 3 nuovi ponti sul Saline tra Montesilvano e Città Sant’Angelo per 15,8 milioni di euro, gestiti dalla Provincia di Pescara. Ma non abbiamo certezza che quello alla  foce non sarà usato per collegare  i lungomare di Silvi e Montesilvano per le automobili (riverserebbe sui lungomare un traffico pazzesco. Altro che variante ANAS). Abbiamo chiesto che questo ponte, il più vicino al mare, sia riservato a pedoni, biciclette e trasporto pubblico. Non sia per le automobili ed il traffico, che dovranno invece prendere la tangenziale-autostrada, più all’interno, verso le colline.

http://www.webstrade.it/montesilvano/index.htm#ani_Ponte-Saline

Poi c’è la questione Strada Parco. Circa 30 milioni di euro spesi per trasformare l’ex ferrovia Adriatica in asse del trasporto pubblico in sede propria per filobus, pedoni e biciclette, che aspetta da trenta’anni. Non si riesce a terminare l’opera, ostaggio dei pochi che vorrebbero il giardinetto di fronte a casa, ma nessuno che  dà voce alle decine di migliaia di persone assediate dal traffico, che ben vorrebbero spostare sul trasporto pubblico una buona parte di quel traffico e pedonalizzare sempre più ampie parti della riviera e del centro di Pescara. Una grande opera pubblica ma anche una grande opportunità per trasformare la fascia urbana costiera creando un nuovo corso e favorendo la riqualificazione urbana lungo l’asse ciclopedonale e del trasporto pubblico sull’ex  ferrovia e gli “itinerari a mare”, ciclopedonali, dalla collina al mare.

 

  1. Pesanti sono le illegalità presenti e le responsabilità per le decisioni non prese. L’art. 36 del D.lgs 285/1992, Codice della Strada, obbliga i comuni con almeno 30 mila abitanti a dotarsi di un piano del traffico. Montesilvano è fuori legge dal 1992 e nessuno dice niente. Non ci sarebbero i fondi. Ma il Comune ha assegnato 30 mila euro alla facoltà di architettura per fare ricerche generiche sulla mobilità,senza investire una lira per dotarsi di un vero piano (Né PUT né PUMS).

Pescara sta facendo un PUT vecchia maniera per aggiornare il vecchio piano Ciurnelli del 2005. Ma il piano commissionato riguarda solo il comune di Pescara. Anche se le auto non si fermano a S.Filomena o a Sambuceto o a Villa Raspa. Solo sulle strade urbane costiere (Lungomare, Statale Adriatica e via Verrorotti-Caravaggio) entrano tra Pescara e Montesilvano oltre 60 mila veicoli al giorno. La comunità europea chiede di dotarsi di un PUMS, piano urbano per la mobilità sostenibile. Non certo di un PUT dentro i confini comunali. Un PUMS  per valutare i problemi della mobilità nella loro interezza (veicoli, ma anche trasporto pubblico, ciclabilità pedonalità, sosta). Dunque Pescara spende soldi per un PUT inutile e superato, Montesilvano non ha nemmeno un piano.  Ma più di 100 mila abitanti di Pescara, Montesilvano e Spoltore hanno chiesto nel 2014 di lavorare per un’unica grande città, che affronti i problemi urbani, della mobilità, dell’ambiente, in maniera unitaria.

I soldi ci sono. Si sono spesi male. Solo sulle opere, non sul sistema urbano, senza visione strategica né coordinamento tra i vari comuni,  non sfruttano le potenzialità economiche indotte dalla spesa pubblica. Ad esempio dei 1.700 milioni di euro del Masterplan Abruzzo solo 1 milione è stato destinato a Montesilvano (per l’ex colonia Stella Maris), la quarta città d’Abruzzo (quasi alla pari con Teramo) con 4 mila posti letto alberghieri. Nulla è stato investito dalla Regione per il completamento del sistema Strada Parco, per la rete del trasporto pubblico in sede propria o per l’infrastrutturazione di quella grande città intorno a Pescara, chiesta dai cittadini nel 2014.

 

  1. Al Presidente D’Alfonso chiediamo che surroghi le inadempienze di legge del Comune di Montesilvano finanziando un piano della mobilità sostenibile, fissando un tavolo di coordinamen­to intercomunale, con Pescara e Spoltore, come prima tappa del coordinamento metropolitano da realizzare. Su iniziativa regionale si potrebbero creare gli incentivi per intergrare in un piano di area vasta anche i comuni contermini delle altre Province: Silvi, Francavilla, San Giovanni Teatino, in un piano che affronti la conoscenza della città attuale, le alternative infrastrutturali  disponibili per tutti i modi di trasporto e la sosta, la valutazione degli impatti, dei costi e delle priorità di sistema. All’interno di questo quadro c’è la soluzione per il prolungamento della Variante di Pescara Nord.

 

 

Per approfondire:

www.webstrade.it/montesilvano

www.webstrade.it/montesilvano/1_analisi.htm

Dossier 2009 sui problemi dello svincolo Montesilvano-cimitero della tangenziale di Pescara ed il traffico nella zona Vestina:

www.webstrade.it/montesilvano/vestina-2009/traffico-vestina_estratto.pdf

 

 

(sent from my N3 mobile phone)

digiampietro@webstrade.it

 




1946-2016: A PESCARA IL RICORDO DI FILOMENA DELLI CASTELLI E MARIA FEDERICI A 70 anni dalla Costituente focus sulle due Madri costituenti abruzzesi

 

 

 

 

PESCARA – Le due Madri costituenti abruzzesi, Filomena Delli Castelli e Maria Agamben Federici, saranno protagoniste dell’incontro in loro ricordo con un convegno presso la Sala Figlia di Iorio della Provincia di Pescara martedi 13 dicembre prossimo dalle ore 16:30. L’evento, che ha ottenuto il patrocinio morale della Regione Abruzzo, della Provincia e del Comune di Pescara, della Fondazione PescarAbruzzo, è stato organizzato dalla Presidente della Commissione Pari Opportunità, Tiziana Di Giampietro, e dalla Presidente provinciale dell’ANFE (Associazione Nazionale Famiglie Emigrate, fondata nel 1947 da Maria Federici), per celebrare il 70° anniversario della Costituente. E, in particolar modo, per ricordare il lavoro svolto dalle due Madri Costituenti abruzzesi Filomena Delli Castelli (Città Sant’Angelo, 1916 – Pescara, 2010) e Maria Agamben Federici (L’Aquila, 1899 – L’Aquila, 1984). 15420949_10211274582650331_8079261167879510082_n

 

A questo incontro di riflessione istituzionale parteciperà la Sen. Elena Marinucci, dal 1984 al 1987 prima Presidente della Commissione Pari Opportunità nazionale. La Sen. Marinucci, parlamentare per tre legislature e nel 1994 parlamentare europea, insieme ad autorevoli personalità del mondo della cultura e dell’associazionismo locali, porterà la sua testimonianza sul profilo e sull’opera delle due Madri Costituenti e sull’avanzamento del percorso di parità di genere, il cui principio fu sancito nella Costituzione grazie all’opera delle due abruzzesi e delle altre 19 donne elette nel 1946 nell’Assemblea Costituente.

 

Maria Federici, componente della Commissione dei 75 che scrisse la bozza della Costituzione insieme ad altre quattro donne (Nilde Iotti, Teresa Noce, Lina Merlin e Angela Gotelli), in campo sociale fu fondatrice dell’ANFE e del CIF (Centro Italiano Femminile) e cofondatrice delle ACLI. Le Associazioni fondate da Maria Federici saranno rappresentate da Goffredo Palmerini (Presidente Regionale ANFE) e Franca Peluso Aloisi (Presidente Regionale CIF).

 

Ancor più significativa quest’anno, per la presenza della Sen. Elena Marinucci, questa annuale manifestazione, giunta alla sua V edizione, per rendere omaggio a alle due donne abruzzesi, le quali parteciparono attivamente al processo politico e sociale che, dopo la Liberazione dal nazifascismo, diede all’Italia la sua Carta fondamentale di Repubblica democratica.

 

Le 21 donne della Costituente, pur provenendo da “mondi” molto diversi, sia per cultura e fede politica che sia per estrazione sociale, seppero collaborare trasversalmente alla stesura della Carta costituzionale italiana, in un momento storico di distruzione fisica e morale, sancendo la libertà politica culturale religiosa, il ripudio della guerra e i diritti di parità per tutti, sul lavoro, nella famiglia e nella società. Il pomeriggio sarà allietato dalle cantanti Mabel, del Victory Chorus Voices e dalla solista Chiara Cutilli. Musica del dj Sandy. Seguiranno gli auguri delle Associazioni intervenute per le imminenti festività natalizie e di fine anno.




Il 6 dicembre scorso si è riunito a Pescara il Coordinamento regionale di Democrazia Costituzionale per l’esame dei risultati referendari

Il 6 dicembre scorso si è riunito a Pescara il Coordinamento regionale di Democrazia Costituzionale per l’esame dei risultati referendari e per discutere con attenzione sul ruolo futuro dei comitati per il NO costituitisi in tutto il territorio nazionale e in quello regionale in un numero molto elevato, creando così una struttura organizzativa trasversale e spontanea proveniente dal basso.

Le principali considerazioni sono state le seguenti:

Il 4 dicembre scorso il popolo italiano ha compiuto un nuovo importantissimo atto costituente con un’affluenza alle urne del 68,37% spazzando via la de-forma Renzi-Boschi con una percentuale del 59,7% a favore del NO e del 40,3% favorevole al SI. In Abruzzo il dato è superiore a quello nazionale: l’affluenza è arrivata al 68,73%, ha votato NO il 64,37% ed ha votato SI il 35,63% dei votanti. Di questo, il Coordinamento regionale di Democrazia costituzionale è fiero e ringrazia tutti gli abruzzesi.

Una grande percentuale di cittadini che non votano più da anni sono andati alle urne per votare NO! Se si pone sul piatto della bilancia che un numero enorme di mezzi d’informazione nazionali e gran parte delle testate giornalistiche della carta stampata si erano schierati subito a favore del Presidente del Consiglio permettendogli di essere presente tutti i giorni dentro le case degli italiani e nelle testate di quasi tutti i quotidiani; che i sostenitori del NO hanno dovuto “accontentarsi” (si fa per dire: in tutto il territorio nazionale abbiamo incontrato vis-à-vis milioni di cittadini in diverse migliaia di assemblee pubbliche, dibattiti e confronti e di questo andiamo fieri), se ne deduce che la battaglia è stata impari e sbilancia a favore del Governo.

Non si può non aggiungere che il Governo ha chiamato “alle armi” i presidenti di quasi tutte le regioni italiane. Questi, compiendo uno scempio del ruolo autonomo e super partes dei sindaci eletti dai cittadini, a loro volta hanno quasi ovunque chiamato a raccolta i primi cittadini per compiere un rastrellamento “a tappeto” di voti per il SI, adottando così per intero il ributtante “protocollo De Luca”.

E’ stata una vittoria del popolo e della Costituzione! Non già di questo o quel partito politico. Questo è il dato da cui bisogna ripartire con immediatezza. Semmai, la stampa locale e nazionale continua a mostrare con studiata miopia il raggruppamento del NO come appartenente a questo o quel partito, ma il nostro coordinamento nazionale e regionale, (trasversale, apartitico e spontaneo), rivendica con orgoglio la paternità di una mobilitazione nazionale che ha portato a formarsi oltre 750 comitati in tutta l’Italia a cui diversi partiti hanno fatto riferimento durante la campagna referendaria.

Il coordinamento regionale riunitosi il 6 dicembre scorso, considerato che il voto ribadisce la vittoria popolare (e non dei partiti che si attribuiscono oggi la vittoria); respinge il tentativo di decostituzionalizzare la nostra Repubblica; riafferma la voglia di partecipare e la consapevolezza che solo dentro una democrazia partecipativa si potrà trovare la strada per un futuro comune, ha così definito gli impegni futuri:

  1. occorre continuare a vigilare sui principi costituzionali, ad informare e formare le cittadine e i cittadini, i giovani e i ragazzi sui contenuti della Carta costituzionale  e sui diritti, molti dei quali non hanno avuto attuazione;
  2. per questi motivi è opportuno che il patrimonio di organizzazione e partecipazione costruito non vada disperso. Si propone quindi di dare continuità alla struttura organizzativa del Coordinamento di democrazia costituzionale con il compito precipuo indicato nel primo punto;
  3. vigilare sul rispetto dei principi costituzionali, anche proponendo l’analisi e la denuncia delle leggi, dei provvedimenti e dei comportamenti anticostituzionali;
  4. dare uno slancio propositivo alla piena attuazione dei principi costituzionali, anche promuovendo azioni per la modifica, revisione o introduzione di leggi attuative dei principi costituzionali: in questo ambito, ad esempio, si condivide la necessità, immediata, di continuare la lotta per l’introduzione piena dei principi di eguaglianza e di sovranità popolare espressa con il voto. Per una legge elettorale democratica che assicuri la libera espressione del voto. Per l’mmediato questo vuol dire senza ombra di dubbio che sarebbe esiziale andare al voto con una legge incostituzionale, che eleggerebbe un nuovo Parlamento, se possibile, peggiore di questo.
  5. Nell’immediato si suggerisce che tutti i comitati locali si riuniscano per discutere nel merito delle valutazioni sopra riportate relazionando al Coordinamento regionale che provvederà ad organizzare, entro gennaio, una assemblea regionale di tutti gli aderenti al Coordinamento di democrazia costituzionale per deliberare sugli impegni futuri.

 

Su questi argomenti è convocata una conferenza stampa per domani 9 dicembre alle ore 11,30 presso la libreria Primo Moroni in via Quarto dei Mille 29- Pescara.

 

Gruppo di Coordinamento Regionale di Democrazia Costituzionale

 

Pescara 08 dicembre 2016

f.to Carlo Di Marco

f.to Enzo Di Salvatore




Giulianova. IN USCITA IL NUOVO LIBRO di ANTONIO LERA “CAFFE’ LETTERARIO” In libreria dal 12 Dicembre 2016 Flavius Edizioni

 

 

Prossime Presentazioni:

  • CAFFÈ BARBAROSSA, L’Aquila – 9 Dicembre 2016 alle ore 16.45

a cura di Simona Colaiuda e Michela Corridore

  • CAFFÈ FLORIAN, San Benedetto (AP) – 11 Dicembre 2016, ore 16.30

a cura di Angelo Sagnelli, Luca Filipponi, Gianni Marcantoni e Silvio Venieri

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Caffè Letterario è un viaggio alla scoperta degli angoli più segreti ed interessanti della fantasia che definisce la sua identità artistica mettendola a confronto con quella degli altri scrittori che incontra nel mondo artistico del Caffè Letterario di San Benedetto del Tronto per colpire più in alto e cercare senso alle parole, accettando il rischio della comunicazione piena e della condivisione d’intenti nello spirito del CAFFE’ LETTERARIO. L’Autore illustra la sua creatura: “il CAFFE’ LETTERARIO”, sorto sulla scorta del Movimento o Circolo dei Poeti e degli Artisti Benedetti nell’Anno 2010, unico nel suo genere ed istituito formalmente presso il Caffè Florian di San Benedetto del Tronto (6° Caffè d’Italia per importanza riconosciutagli dalle critiche nazionali del settore), con Amanti della Cultura in genere, Artisti in qualità di Ospiti fissi ed un Artista in Vetrina, operando in una prospettiva che sceglie la suggestione dei sentimenti, garante di libertà ed umanità, tesa ad espressioni emozionali autentiche, trasparenti, invitanti. È un libro di approfondimenti interiori, in cui l’esteriorità si trasforma e prende forma sempre e solo a partire dal dentro e suggella il diritto d’essere chiamato artista.Grazie al suo lavoro,ANTONIO LERA ha avuto la fortuna di conoscere i personaggi che animano lo scenario culturale del nostro tempo, daANGELO SAGNELLI, autore della Prefazione, curatore del Caffè Greco di Roma, di cui riportiamo alcuni passaggi: (Quando ho chiuso questa silloge ho immaginato Antonio nella sua stanza prima di addormentarsi. E ho posto sulla parete bianca che gli stava di fronte un quadro di un pittore importante raffigurante un paesaggio con una moltitudine di persone che percorrevano un lungo viale. Ma all’improvviso  si è aperta la volta di quella stanza, e tutto l’universo è apparso della sua luminosità, ed io ho comparato la staticità di un quadro alla dinamica affascinante dell’universo…, a NINO SENFETT curatore delle Giubbe Rosse di Firenze,che ha incoraggiato la pubblicazione, a NATALE FINOCCHIARO,  Scrittore, che cosi si esprime:(L’amore terreno non raggiungibile, le passioni deluse, le speranze vane, temi cari nelle sue passate raccolte, sono ormai superati…Anche quando canta l’amore per la sua donna,  Lera sembra rivolgersi più alla sua anima che ad una figura femminile… La felicità vagheggiata è  a portata di mano, non più sogno impossibile da raggiungere, è dentro di noi, è ricerca dell’Assoluto pur nei gesti semplici “ ogni volta che abbracci qualcuno abbracci te stesso”. E’ il passaggio all’ultima parte della raccolta all’apparenza didascalica, nella quale l’Artista ci fa conoscere il suo cuore e le sue ”scoperte”. “Trova l’idea vincente/ e fa che sia tua”, sembra che ci dia dei consigli ma in realtà è a se stesso che si rivolge con slanci e stupori non più definiti), a SILVIO VENIERI, che dice: (Quali sono stati i caffè letterari più noti in Italia? Le Giubbe Rosse di Firenze, frequentato da Filippo Tommaso Marinetti, Carlo Carrà, Umberto Boccioni, Elio Vittorini, e sede della redazione di riviste rinomate: “La Voce”, “L’Italia Futurista”, “Frontespizio”. A Venezia, il Caffè Florian, ai cui tavoli sedeva John Ruskin, mentre Ernest Hemingway  frequentava l’Harry’s Bar. Il Caffè Torino, amato da Cesare Pavese e Giulio Einaudi. Il Caffè San Marco di Trieste a cui Claudio Magris (che ha avuto modo di definire i caffè “un’accademia platonica” e “una specie di ospizio per gli indigenti del cuore”) ha dedicato un capitolo nel suo Microcosmi. Ma come dimenticare il Caffè Greco di Roma, il Gambrinus di Napoli e il Pedrocchi di Padova? Antonio Lera non si è sentito intimidito da una tradizione così imponente fatta di una teoria di luoghi e personaggi prestigiosi… Egli, lanciando i temi oggetto di approfondimento, originando spunti di riflessione, coordinando gli interventi dei presenti, funge da moderatore del cenacolo, così svolgendo una funzione maieutica, che si nutre anche attraverso la conoscenza della vita e delle opere degli ospiti che si alternano: pittori, fotografi, poeti, giornalisti e narratori. ) a SIMONA ARRIGONI, Giornalista e Scrittrice,  che argomenta:(…Antonio ci conduce. Verso dopo verso, nel silenzio vibrante delle sue parole, ci innalziamo in una dimensione superiore, dove riusciamo ad osservare la realtà per quella che è, liberi dalle sovrastrutture che ci ingannano e ci ingabbiano. E’ “Vicino al cuore” che scopriamo la bellezza di un sentimento, di una mano che ti sfiora, del vento che accarezza la pelle, della natura che ci sveglia, ci da la buonanotte, ci accompagna in ogni momento della nostra vita racchiudendo il segreto di questo nostro cammino di luce, anche quando intorno sembra esserci ombra.)  aLUCA FILIPPONI Direttore artistico del Festival di Spoleto, autore dell’Introduzione del libro, di cui riportiamo:(IL RUOLO CENTRALE DELLA LETTERATURA CONTEMPORANEA) In questa mia introduzione, intendo sottolineare in primo luogo il mio vivo compiacimento per essere stato invitato in questo caffè letterario e per essere oggetto delle vostre attenzioni alle quali spero di dare giuste ed adeguate aspettative e stimoli culturali che sono poi sfociate in questa mia introduzione. Questa attenzione verso i Caffè Letterari, che vede al suo interno un consistente numero di letterati legati allo Spoleto festival Art, alla Fiera Letteraria ed alla letteratura contemporanea in generale, è un segno importante della rilevanza della comunicazione ed il ruolo dell’arte e della poesia nella società contemporanea, e dell’ineludibile, irrinunciabile ruolo di strumenti di questo tipo come fondamentale punto di riferimento educativo, culturale, civile per la cultura e per il mondo.Infatti, questo prezioso interesse di letterati e poeti o scrittori intorno alla letteratura contemporanea sta a significare, con tutta evidenza, che la sensibilità artistica non è una parola vuota o retorica, ma piuttosto un orientamento decisivo dei giovani e dei meno giovani ad una comprensione critica della realtà, ad una formazione integrale della persona indirizzata alla ricerca conoscitiva ed alla piena consapevolezza del bello e delle sue espressioni. Quindi sono felice di presentare questo volume in quanto ritengo che la scrittura creativa dei contemporanei sia fondamentale per l’evoluzione culturale e sociale del prossimo futuro e colgo l’occasione per ribadire che il letterato, il poeta e lo scrittore può essere accolto a pieno titolo nel mondo degli artisti qualificati e che rappresentano dei veri e propri opinion leaders.

Un Grazie Particolare va agli artisti, TIMOTEO SCEVERTI che ha messo a disposizione per la Copertina la sua opera UN BACIO,in cui emergono le personalissime raffinate visioni informali combinate in un mix di plasticismo cromatico e figurativo e CARLO GENTILI, Fondatore del Movimento IL DISARMONISMO che ha messo a disposizione per il Retro di Copertina la sua opera PORTATORE DEI SOGNI acrilico su tela cm. 50×70, 2012 (Bristol, USA).

Antonio Leraè Medico Psicologo, Scrittore e Critico d’Arte. Diplomato in Recitazione, Doppiaggio, Sceneggiatura e Regia. Presidente del 60° Congresso AMSI (Associazione Medici Scrittori Italiani). Direttore Artistico dei Premi Letterari “Roseto Giovani”, “Poesia: Medicina dell’Anima” e del “Festival di Letteratura Cinema e Fotografia Anfiosso”. Presidente dell’Associazione AGAPE di San Benedetto del Tronto, nata dal Movimento POETI E ARTISTI BENEDETTI. Fondatore e Direttore Artistico del CAFFE LETTERARIO di San Benedetto del Tronto. Tra i riconoscimenti il prestigioso premio nazionale per la Poesia “Aldo Spallicci” di Castrocaro Terme e lo Spoleto Festival Art. Presidente Eletto del Rotary Club Teramo Est. Ha collaborato con varie testate, tra cui il Mensile L’Eco di San Gabriele, il Quadrimestrale Amici della Cultura. Suoi articoli sono usciti su Tg Com e La Stampa.it.   Hanno scritto e parlato di lui: Mauro Laeng, Mario Pazzaglia, Angelo Sagnelli, Nicola Avellino, Dacia Maraini, Fabrizio Frizzi, Giampiero Mughini, Bruno Mobrici, Simona Arrigoni, Pasquale Pacilio, Gioia Salvatore, Pierluigi Diaco, Luca Filipponi, Silvio Venieri, Natale Finocchiaro. Libri precedenti: Immagine e Sogno, Semi di Adolescenza, Anfiosso, Neroazzurro: il colore dell’anima, Agape, L’Aquila bella mia, La Mia Via.

Antonio Lera, pagina face book:  Caffe Letterario San Benedetto del Tronto

e-mail: alcaffeletterario@libero.it




WWF. Sconcertante presa di posizione degli assessori alla pesca di Abruzzo, Marche e Molise che chiedono minore severità nelle pene previste per chi pesca di frodo ignorando la normativa europea

 

Il WWF: «Un assurdo intervento in favore dei bracconieri del mare»

È decisamente sconcertante la recente presa di posizione dell’assessore regionale agricoltura e pesca Dino Pepe e dei suoi colleghi delle Marche (Manuela Bora) e del Molise (Vittorino Facciolla): i tre hanno chiesto ai parlamentari delle rispettive regioni di sostenere le proposte della rete delle imprese di pesca del medio-adriatico (Ma.Mol.Ab) dopo le ultime direttive europee. “Le tre marinerie – scrive Pepe – sono estremamente preoccupate di come l’Italia abbia dato esecuzione all’art. 90 del Reg. Comunitario 1224/2009, che disciplina l’applicazione di misure sanzionatorie verso la pesca professionale, generando un grave inasprimento delle stesse in caso di violazione delle norme sulla politica comune della pesca”. In sintesi si approva la depenalizzazione dei reati in materia di pesca, ma si contesta il fatto che le multe previste in caso di violazioni “oltre ad essere estremamente onerose, non appaiono spesso proporzionate all’oggettiva portata delle infrazioni contestate”. “Secondo le tre marinerie, lo Stato, in attuazione della normativa europea, avrebbe dovuto – continua Pepe – tenere in considerazione criteri quali: la natura del danno arrecato, il suo valore, la situazione economica del trasgressore, la portata dell’infrazione, la sua eventuale reiterazione etc. In sintesi è opinione diffusa, tra i pescatori, che la L. 154/2016 risulti ispirata ad un approccio ingiustamente punitivo”, sostiene ancora l’assessore, che conclude: “Al tempo stesso, la norma non prevede alcuna premialità in favore di quanti rispettano la normativa, perdendo l’opportunità di incentivarne il rispetto. C’è poi da rammentare che l’attuale sistema sanzionatorio comporta un’altra gravissima conseguenza sull’attività e sulla economia delle imprese di pesca: quelle che risultano sanzionate, infatti, non potranno accedere ai contributi finanziabili grazie al Fondo europeo per la Pesca (FEAMP) e, qualora li avessero percepiti dovrebbero restituirli”.

Ci chiediamo se Pepe e i suoi colleghi si rendano davvero conto di quello che hanno sostenuto: in primo luogo bisogna ricordare che le norme di legge non “puniscono” i pescatori ma solo quelli tra loro che commettono infrazioni, quelli che potremmo legittimamente definire i bracconieri del mare. Gli altri, tutti coloro che rispettano le regole, non hanno nulla da temere. Il legislatore ha giustamente inasprito le pene proprio per impedire che infrangere la normativa possa essere economicamente conveniente. Perché purtroppo c’era chi decideva comunque di pescare di frodo perché risultava statisticamente più redditizio, anche se qualche volta si poteva incappare nei controlli della Guardia Costiera. Oggi non è più così: le norme più severe finalmente in vigore stanno fermando proprio questi furbetti, a vantaggio dell’ecosistema marino, della biodiversità e anche dei tanti pescatori onesti. Senza dimenticare che frenare la sovrappesca favorisce la riproduzione della fauna ittica a vantaggio dell’intero sistema della pesca marittima.

L’intervento dell’assessore diventa ancora più sconcertante là dove appoggia chi sostiene che manca la premialità per chi rispetta le regole e che la normativa non tiene conto della situazione economica del trasgressore: sarebbe come dire che bisogna regalare qualcosa a chi non viola la legge, per esempio non ruba; e che le forze dell’ordine prima di multare chi, poniamo, corre a 150 all’ora in autostrada devono chiedergli copia della denuncia dei redditi!

«Siamo convinti che l’assessore Pepe – commenta il delegato Abruzzo del WWF Luciano Di Tizio – sia stato mal consigliato: solo così si spiega questo intervento pro bracconieri della pesca. Ci dispiace anche il fatto che la sua nota sia stata diffusa proprio nel giorno in cui la Comunità Europea ha riaffermato l’importanza delle Direttive Habitat e Uccelli e quindi della tutela della biodiversità, anche a garanzia di un futuro migliore per tutti gli esseri umani. Ma ci dispiace ancora di più notare come tardi ad affermarsi a ogni livello un concetto semplice e basilare: che il rispetto della legalità e delle regole deve essere alla base di ogni comportamento e di ogni presa di posizione».

WWF Italia Onlus, Abruzzo