100 ECCELLENZE ITALIANE: C’È ANCHE APICOLTURA LUCA FINOCCHIO

 

 

Ieri a Montecitorio la consegna del prestigioso riconoscimento agli ambasciatori del Made in Italy, che chiude un 2016 ricco di soddisfazioni. E domenica APEnday: degustazioni ed eventi in azienda

 

Tornareccio (Ch), 2 dicembre 2016 – C’è anche Apicoltura Luca Finocchio tra le 100 Eccellenze Italiane, il prestigioso premio ideato dall’editore Riccardo Dell’Anna per onorare quanti contribuiscono con il loro lavoro e il loro ingegno alla crescita del brand “Made in Italy”, rendendo il nostro Paese unico al mondo nei settori del bello e del buono: dalla ricerca all’industria, dalla letteratura all’arte, passando per la moda, lo spettacolo, il turismo e via dicendo.

Il riconoscimento è stato assegnato all’azienda di Tornareccio dal Comitato d’Onore presieduto da Raffaele Squitieri, presidente della Corte dei Conti, e che annovera tra i suoi membri personalità del calibro del rettore Università Luiss Guido Carli, Massimo Egidi, e del mondo della moda, della televisione e dello spettacolo come Sandro Versace, Bruno Vespa, Milly Carlucci e Albano Carrisi.

La consegna c’è stata ieri, giovedì 1 dicembre 2016, nella sala della Lupa di Montecitorio a Roma, alla presenza di personalità tra cui Antimo Casaro, sottosegretario di Stato ai Beni Culturali, l’ambasciatore presso la Santa Sede, Daniele Mancini, l’architetto Paolo Portoghesi, e Roberto Snaidero, presidente di Federlegno Arredo Nazionale. Presenti anche l’editore Dell’Anna, il presidente del Comitato d’Onore, Squitieri, e vari componenti.

Tra i premiati 2016 di 100 Eccellenze Italiane anche Michele Placido, Raoul Bova, Carlo Conti, Laura Biagiotti, Vittorio Sgarbi, Raffaele Cantone, Gianfranco Vissani, Cantine Ferrari, Alviero Martini, Gay Odin, Renzini. Per l’occasione, è stata realizzata anche una pregiata pubblicazione con le storie personali e imprenditoriali dei premiati.

Per Apicoltura Luca Finocchio si chiude così un 2016 ricco di riconoscimenti: il Sofi Award 2016 di New York, l'”oscar” internazionale delle eccellenze culinarie, il primo posto al Concorso nazionale dei mieli “Roberto Franci” di Montalcino, le Tre Gocce d’Oro e altri sei riconoscimenti al Concorso nazionale “Grandi Mieli d’Italia – Premio Giulio Piana – Tre Gocce d’Oro” a Castel San Pietro Terme.

“Un anno straordinario – commenta Luca Finocchio – che riempie me e la mia famiglia di soddisfazione: essere stati riconosciuti come ambasciatori del Made in Italy appaga i nostri sforzi decennali per fare un prodotto che sia la massima espressione di italianità. E averlo ricevuto nella splendida cornice di Montecitorio mi fa sentire ancora più fiero di contribuire al prestigio del nostro Paese. Grazie di cuore a Riccardo Dell’Anna Editore, al Comitato d’Onore e a tutti gli intervenuti in una serata indimenticabile”.

Per quanti vogliono conoscere da vicino l’azienda e gli ottimi prodotti, per l’intera giornata di domenica 4 dicembre 2016 è in programma APEnday nella sede di viale Santo Stefano a Tornareccio: un’occasione per conoscere il mondo delle api e del miele, scoprire la smielatura, tra gadget per bambini, laboratori didattici, degustazioni. E per concludere, tante idee regalo natalizie, tra cui il miele solidale che sosterrà le attività del Banco Alimentare dell’Abruzzo.

 

Informazioni sull’azienda: www.apicolturalucafinocchio.it




LA CUCINA, IL MIELE E LE API: UN CONVEGNO E UN PRANZO PER FINANZIARE LA RICERCA IN APICOLTURA

 

Teramo 2 dicembre 2016 – La cucina, il miele e le api: un innovativo modello per la valorizzazione del territorio è il tema della manifestazione organizzata dalla Facoltà di Bioscienze dell’Università di Teramo e dall’Associazione Apicoltori Regione Abruzzo (ASSAPIRA) per domenica 4 dicembre, dalle ore 9.00 alle 17.00, al Ristorante “La pantera rosa” di Tofo Sant’Eleuterio.

Nella mattinata si svolgerà un convegno dedicato alla qualità delle produzioni delle aziende agricole locali e all’ampia biodiversità degli ecosistemi naturali, sostenute dalle attività di impollinazione delle api, nell’ottica del potenziamento del patrimonio apistico regionale con particolare riferimento all’Apis mellifera ligustica.

Interverranno Riccardo Terriaca, direttore del Consiglio nazionale produttori apistici; Gennaro Di Prisco, dell’Università Federico II di Napoli; Antonello Paparella, preside della Facoltà di Bioscienze dell’Università di Teramo; Guido Racinelli, fondatore di ciboprossimo.net. Seguirà una tavola rotonda moderata dalla giornalista Atenaide Arpone e da Michele Amorena, della Facoltà di Bioscienze dell’Università di Teramo.

Al termine del convegno si terrà un pranzo, aperto a tutti, finalizzato a una raccolta fondi per finanziare progetti di ricerca e formazione nel settore dell’apicoltura. Le pietanze, realizzate con mieli selezionati, saranno preparate dagli chef Davide Di Fabio, Arcangelo Zulli e Roberto Bartolacci, sostenuti dagli studenti dell’Istituto Alberghiero Di Poppa di Teramo.

Al termine è prevista una degustazione di prodotti tipici e dei mieli partecipanti al Concorso I mieli del territorio “Carlo Alberto Iannetti” e la premiazione dell’Apicoltore dell’anno.




Pineto. Il gioco-spettacolo di RETE 8, “PROVACI!”, alla sua sesta edizione, riparte da SABATO 3 DICEMBRE, alle ore 21.00 su RETE 8, canale 10 dtv.

 

 

In questa edizione, che si registrerà presso il Teatro Polifunzionale di PIneto(TE), grazie ad un accordo fattivo con l’Amministrazione Comunale, avremo 18 concorrenti in gara, tra cantanti, musicisti, cantautori, danzatori, attori e prestigiatori.

 

Sempre interessante la presenza di ospiti tutti abruzzesi, che si stanno facendo conoscere ed apprezzare in tutta Italia, anche a livello televisivo nazionale.

 

Anche in questa edizione i giurati esprimeranno il voto palese, in un rapporto con i concorrenti che è formativo, utile e divertente insieme.

 

Novità di questa edizione: la rubrica ” E ADESSO…..PROVACI TU!”, riservata a chi tra il pubbico presente in teatro volesse cimentarsi in una esibizione estemporane.

 

La conduzione è sempre affidata a Maria Rita Piersanti, ideatrice e curatrice del programma fin dalla sua nascita.

 

L’ingresso è libero.

Per prenotare il proprio posto in teatro ed assistere alle registrazioni: provaci@rete8.it




L’Aquila. Fausta Cialente: il destino di una scrittrice “straniera dappertutto” di Valentina Di Cesare *

 

 

L’AQUILA – Cos’è la fortuna di uno scrittore? I riconoscimenti e il successo che gli vengono conferiti, dipendono soltanto dal valore dei suoi scritti o ad influire sono anche altre variabili?  Nessuna risposta certa ma solo molte ipotesi, ognuna diversa dall’altra, eppure vi sono casi di inspiegato oblio che fanno più clamore di altri. L’ombra caduta sulla figura e sull’opera di Fausta Cialente, scrittrice giornalista e traduttrice, è imputabile alla combinazione di molti eventi e continua ancora a sorprendere. Nonostante il giudizio favorevole di molti critici del tempo, nonostante una carriera ricca di grandi intuizioni, di successi e riconoscimenti, nel nostro paese in pochi la conoscono e l’hanno letta, e chi volesse farlo ai giorni nostri troverebbe difficoltà a reperire anche uno solo dei suoi titoli, pressoché spariti dal mercato.

 

Un silenzio mai completamente compreso quello che si è imposto sulla Cialente, nata nel 1898 dall’unione di una ricca donna triestina ed un ufficiale di fanteria aquilano. Donna intelligente, eterodossa, coraggiosa, scrittrice raffinata e traduttrice, giornalista attiva e anticipatrice di importanti tematiche sociali predilette dal femminismo moderno, Fausta Cialente vive sin da piccola di continui spostamenti con la sua famiglia, a seguito della carriera militare del padre. Nata a Cagliari e cresciuta tra Ancona, Roma, Firenze, Genova e altre città, da scrittrice affermata un giorno dichiarò di sentirsi “straniera dappertutto”, a causa forse della mancanza di radici e di un “nomadismo” culturale che caratterizza la sua vita sin dai primi anni e che si intensificherà ancora di più, dopo un lungo trasferimento all’estero e un’intensa serie di viaggi.

 la scrittrice Fausta Cialente.jp

la scrittrice Fausta Cialente.jp

 

Nel 1921 sposa il compositore ebreo e antisionista Enrico Terni, uomo colto, già sposato con figli e molto più anziano di lei, con il quale si trasferisce in Egitto, prima ad Alessandria e poi a Il Cairo, un matrimonio che anni dopo la Cialente definì una vera e propria “fuga”. Come molte altre donne del tempo, Fausta lascia la casa paterna e si “emancipa” solo a patto di formare un nuovo nucleo familiare, lo fa senza troppe difficoltà o sentimentalismi e in un colpo solo, a poco più di 20 anni, lascia famiglia e paese, spinta soprattutto dalla voglia di vivere liberamente e allontanarsi da un rapporto genitoriale fallimentare, tenuto in piedi solo dagli obblighi sociali.

 

Scrittrice per passione sin da ragazzina, per Fausta l’esordio narrativo arriva nel 1929 con il romanzo Natalia, una storia coraggiosa incappata nelle grinfie della censura fascista a causa di due protagoniste donne un po’ troppo complici per i tempi, romanzo che  incanta Massimo Bontempelli fino a farle conferire l’allora prestigioso Premio dei Dieci e che sarà ristampato in Italia, in versione originale, solo dopo 50 anni, versione originale che invece in altri  paesi europei è  tradotta e venduta con successo . Il secondo libro, Marianna, pubblicato sulla celebre rivista “La Fiera Letteraria”, le vale invece Premio Galante, riconoscimento riservato alle scrittrici.

 

Con il trasferimento ad Alessandria d’Egitto, nel frattempo già avvenuto, Fausta può alimentare la propria ispirazione alle ricche fonti della letteratura internazionale, francese ed inglese in particolare, che aveva larga circolazione in Egitto e inizia così a fare tesoro di un’esperienza che segnerà per sempre la sua esistenza di donna e di scrittrice, per quello che sarà chiamato il filone dei suoi “romanzi alessandrini” o “levantini”. La Cialente infatti assiste, seppur da una posizione privilegiata, alle colpe della borghesia occidentale sulle enormi differenze sociali tra il popolo e i pochi benestanti del posto, al distacco tra questi mondi così lontani seppur confinanti e alla spietatezza che levantini ed europei adoperavano sugli autoctoni.

 

Nascono, dall’essere stata spettatrice vivente di infinite contraddizioni, romanzi di indiscutibile bellezza, ambientati in quelle città ormai perdute e cosmopolite dove convivevano europei e asiatici, ebrei e musulmani: Cortile a Cleopatra, Ballata Levantina, (classificatosi terzo al premio Strega nel 1961 che ripercorre scenari mediterranei in prospettiva femminile) e Il vento sulla sabbia, ai quali alterna romanzi e raccolte di racconti di ispirazione postbellica, ambientati in un’ Italia povera e distrutta dalla guerra, come la Milano di Un inverno freddissimo, (che ispirò anche uno sceneggiato televisivo con protagonista Giulietta Masina) e infine Le quattro ragazze Wieselberger, vicenda di una famiglia borghese ambientata a Trieste, vasto affresco sociale che propone un severo giudizio sulla borghesia europea, rea di aver scatenato le due guerre mondiali e di aver messo in piedi, attraverso il colonialismo, un sistema sociale razzista e iniquo, romanzo con cui finalmente la scrittrice si aggiudica, nel 1976,  il Premio Strega.

 

Negli anni della seconda guerra mondiale fino all’inizio del 1960, la produzione letteraria della Cialente attraversa una lunga pausa, durante la quale si sedimentano in lei le questioni appena elencate che diverranno in futuro temi dei suoi romanzi più maturi. In questo lungo periodo di interruzione, Fausta si dedica maggiormente all’attività giornalistica che la vede impegnarsi concretamente in un servizio di informazione e di battaglia sociale.  Amica di Giuseppe Ungaretti e di Sibilla Aleramo, (con quest’ultima specifica “non sul piano letterario”, pur intrattenendo con lei una corrispondenza molto intensa, il cui carteggio è conservato all’Università di Pavia  nell’Archivio del Centro Manoscritti), nel corso del soggiorno egiziano Fausta è un’instancabile animatrice culturale e promotrice di attività legate all’antifascismo, come dimostra l’esperienza del “Giornale d’Oriente” (la prima delle sue attività giornalistiche), la direzione e  la conduzione quotidiana di un programma su Radio Cairo dal 1940 al 1943, che ribatte alla radio ufficiale del partito fascista italiano e mette in stretto contatto la scrittrice con Palmiro Togliatti e altri fuoriusciti durante il secondo conflitto mondiale  e infine, la fondazione sempre nel ’43, della rivista “Fronte Unito”, settimanale di informazione per i prigionieri di guerra italiani distribuito in Egitto e in Tripolitania che poi diventerà “Il mattino della domenica”.

 

Nel 1947, dopo 26 anni di matrimonio e una figlia, Fausta si separa dal marito e torna in Italia dove inizia a collaborare tra gli altri con L’Unità, Rinascita nuova, Il Contemporaneo, Noi donne e segue da vicino il dilemma della ricostruzione di un paese dilaniato dalla guerra, occupandosi molto dello sfruttamento del lavoro femminile negli anni della cosiddetta ripresa economica. Si stabilisce prima dalla madre a Roma e poi in provincia di Varese, continuando di frequente a fare viaggi che la portano dalla figlia Lily in Kuwait ed in Inghilterra. Non di meno, va ricordata la sua attività di traduttrice raffinatissima dall’inglese: sono celebri, tra gli altri suoi lavori, la versione italiana di “Giro di vite” di Henry James e la traduzione delle “Piccole donne” e “Piccole donne crescono” di Louise May Alcott.

 

Fausta Cialente è stata una dei primi intellettuali europei a riflettere in sede narrativa sulla necessità di avviare un processo di decolonizzazione; la portata di un messaggio così importante, espresso inoltre dalla voce di una donna, la forza e la lucidità con cui la Cialente affronta sulla pagina temi sociali di libertà e di uguaglianza, forse sono sufficienti a spiegare in parte il perché di tanto oblio, ma in questa sede né in altre si desidera fare processi a fantasmi e a meccanismi spesso incontrollati . Dopo una vita da apolide, in continuo contatto con mondi e prospettive diverse, dedicata ad una scrittura precisa eppure fiabesca, lucida e a tratti esoterica, impegnata e nel contempo semplice, Fausta Cialente si spegne nel marzo del 1994, in un piccolo villaggio della campagna inglese, lasciandoci in eredità romanzi, racconti e diari di rara bellezza, istantanee affascinanti, autentiche e di grande umanità che un paese civile ha il dovere di celebrare e ricordare degnamente.

 

*docente e scrittrice

 




SINISTRA ITALIANA ABRUZZO :”D’Alfonso non può usare il suo ruolo istituzionale per fare propaganda elettorale referendaria”

 

In questi ultimi giorni di campagna elettorale pensiamo che il comportamento del presidente D’Alfonso sia al di fuori della correttezza del ruolo istituzionale che rappresenta.
Riteniamo sbagliata e fuori da ogni logica le pressioni esercitate nei giorni scorsi sui Sindaci, come pure le spedizioni di una lettera propagandistica referendaria agli abruzzesi firmandola con il proprio ruolo di presidente della regione.
Come Sinistra Italiana riteniamo altamente scorretto questo modo di fare campagna elettorale, sintomo dell’affanno in cui versano i sostenitori del SÌ agli occhi degli abruzzesi.

Sinistra Italiana Abruzzo

#noidiciamoNO
#stavoltaNO




Nereto. Presentazione del libro “IL NAUFRAGIO DELL’UTOPIA. Il Titanic degli abruzzesi dimenticati

L’ass.ne culturale NUOVE SINTESI, “TABULA FATI”Editrice, e col PATROCINIO del COMUNE di NERETO, vi invitano alla presentazione del libro “IL NAUFRAGIO DELL’UTOPIA. Il Titanic degli abruzzesi dimenticati 17 marzo 1891” .15037359_10207598476742742_8238612209155875739_n

Introduce: Prof. Elso Simone Serpentini (Storico e Saggista)

Presenta: Marino Valentini autore del libro (Saggista, Consulente in Materia Finanziaria e Bancaria)

SABATO 3 DICEMBRE 2016, ORE 17.15 SALA COMUNALE “SALVADOR ALLENDE” – NERETO (TE).

Sabato 3 dicembre l’ass.ne culturale Nuove Sintesi-FederAzione vi invita alla presentazione del libro “IL NAUFRAGIO DELL’UTOPIA. Il Titanic degli abruzzesi dimenticati 17 marzo 1891”. Il libro percorre un ideale viaggio di trent’anni a partire dal 17 marzo 1861, data dell’Unità d’Italia. Richiama in particolare il pomeriggio del 17 marzo 1891, momento in cui il piroscafo Utopia, partito alla volta di New York, si inabissò nella baia di Gibilterra, 563 furono le vittime del tragico viaggio a bordo di una nave dal nome premonitore, a cui più di 800 italiani avevano affidato gli auspici per una rinascita, emigrando lontano dalla miseria in cui era disgraziatamente piombato il Sud del neonato Regno d’Italia. La ferita più profonda inferta a questi emigranti non fu tanto quella che ne causò la morte, quanto la fredda dimenticanza per la loro triste storia, che li fece simbolicamente annegare una seconda volta nell’indifferenza delle cronache contemporanee e postume nei 120 anni trascorsi dalla sciagura. In questo risiede lo scopo principe del libro, nell’esigenza di rimarginare una ferita che ancora sanguina, restituendo al contempo dignità umana ai protagonisti del naufragio.

Cercheremo e questo come riflessione e analisi anche dell’attualità di mettere a confronto l’emigrazione degli italiani, soprattutto meridionali (ed abruzzesi) di fine ‘800 inizi’900 con l’invasione attuale dell’Italia e dell’Europa, questo grazie alla duttilità e agli studi dei relatori.




Dal 2 al 4 dicembre la 35^ Mostra Ornitologica Nazionale ‘Città di Pescara’ al Porto Turistico

 

Da venerdi 2 a domenica 4 dicembre, la 35^ Mostra Ornitologica Nazionale ‘Città di Pescara’,organizzata e allestita dall’APO-Associazione Pescarese Ornicoltori, animerà il Porto Turistico. L’evento è stato presentato dal Presidente del Consiglio Comunale Antonio Blasioli e dal Segretario APO Filippo Morrone.

Così il Presidente Blasioli: “La mostra verrà inaugurata domani pomeriggio alle ore 16 e per due giorni sarà possibile visitare l’esposizione aperta a tutti: appassionati, famiglie e bambini, a dimostrazione che l’allevamento di esemplari e’ molto diffuso e riavvicina alla natura. Nella giornata di domenica si chiuderà con l’intrattenimento di Nduccio”.

“L’APO è un’associazione molto attiva a Pescara: un vero e proprio valore aggiunto, ricca di vincitori di premi nazionali e internazionali – sottolinea Blasioli – Portare qui i Campionati Italiani sarebbe un onore che spero di provare presto”.

“La mostra ornitologica nazionale ‘Città di Pescara’ torna quest’anno con più energia del passato – spiega Filippo Morrone – Tra circa 2.000 esemplari, due tipologie specialistiche del Bossu e del Marinois, a cui teniamo particolarmente essendo una razza nata a Pescara. Nel 1960 i primi allevamenti italiani sono cresciuti proprio qui da noi. Si tratta di un uccellino noto alla storia perché avvisava i minatori quando scappare: se non cantava, significava che stavano arrivando guai. In questa edizione 2016, verrà ripristinata la benedizione delle gabbie fatta da don Giorgio Campili, per esemplari portatori di pace e amore nelle case in cui saranno accolti. Infine, il concorso il ‘Bello di Casa’ per piccole-medie taglie che saranno valutate da giudici internazionali e campioni del mondo, a disposizione anche del pubblico. Il lavoro che svolgiamo è tanto e volontario, l’augurio è quello di portare i Campionati Italiani in Abruzzo nel 2018 e pare ci siano ottime possibilità”.

35^ Mostra Ornitologica Nazionale ‘Città di Pescara’ – http://moam.altervista.org/




La nostra società e i diritti umani, convegno promosso dall’associazione Spazio Donna Abruzzo

 

 

L’associazione Spazio Donna Abruzzo, attiva su territorio regionale, ha promosso il convegno incentrato su “I Diritti Umani nella Società Contemporanea” insieme alla Commissione Provinciale Pari Opportunità, con il contributo della Provincia di Pescara.

Presso la Sala dei Marmi del Palazzo della Provincia, l’evento ha voluto commemorare tre toccanti  ricorrenze di grande rilievo: 18 Ottobre, la Giornata Europea contro la tratta degli esseri umani; 20 Novembre, la Giornata Internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza; 25 Novembre, la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne. Hanno partecipato istituti scolastici superiori della provincia come l’IPSIAS Di Marzio-Michetti e l’istituto tecnico commerciale Galliani-De Sterlich di Chieti con la professoressa Nina Guarini.

“La giornata – commenta la Presidente di Spazio Donna Abruzzo Anna Rita Rossini – ha voluto connettere in maniera pragmatica il mondo della scuola con chi opera e s’impegna quotidianamente in questi ambiti, e favorire un raccordo tra gli operatori affinché si chiarisca meglio il ruolo di ciascuno in modo da rendere più efficace e operativo il loro intervento. A fronte della tratta degli esseri umani, si annida la presenza della criminalità organizzata che lucra sullo sfruttamento della prostituzione e l’accattonaggio. Solo con un’azione congiunta che preveda la messa in regime di protezione di chi vuole uscire dalla schiavitù e la possibilità di riabilitazione psicologica e reintroduzione nel mondo nel lavoro, magari partendo da lavori artigianali, si può pensare di contrastare in modo efficace il fenomeno”.

Presenti all’evento il Sindaco di Pescara Marco Alessandrini, la Presidente della CPO – Commissione Provinciale per la promozione delle Pari Opportunità Romina Di Costanzo, la consigliera di Parità della Regione Abruzzo  Alessandra Genco, la consigliera comunale e provinciale delegata Pari Opportunità, Leila Kechoud.

Così Romina Di Costanzo: “Per la CPO, il mese di novembre ha rappresentato un’occasione perstimolare e mantenere viva una riflessione culturale, affinchè susciti un cambiamento possibile e necessario negli atteggiamenti e comportamenti che alimentano gli squilibri relazionali nei confronti dei più deboli, donne o minori in condizione di precarietà economico-sociale, più vulnerabili a violenze, abusi, tratta e riduzione in schiavitù. Il nostro obiettivo è quello di promuovere i diritti inviolabili e le pari opportunità. E per farlo, abbiamo scelto di rivolgerci ai giovani proprio perché il domani appartiene a loro e oggi si preparano ad affrontarlo”.

Per l’apporto tecnico ad un tema così complesso, sono intervenuti il Responsabile dell’associazione onlus On the Road Antonello Salvatore che da anni segue la tratta degli esseri umani legata al mondo della prostituzione; Sara Di Giovanni del Centro Antiviolenza Ananke di Pescara;l’imprenditricee Presidente di Impresa Donna della CNA Abruzzo, Luciana Ferrone e la Direttrice del Centro di Salute Mentale – Asl Pescara Nord, Marilisa Amorosi sui risvolti medici riguardanti la gestione e la presa in carico delle persone che riescono a denunciare ed uscire dalle condizioni di violenza, abuso e sfruttamento.

 




PAGOPA: A FOSSACESIA PARTE IL PAGAMENTO ONLINE DI ALCUNI SERVIZI

Parte il pagamento online di alcuni servizi del Comune di Fossacesia. L’Amministrazione Comunale, infatti, in linea con quanto previsto dal Codice dell’Amministrazione Digitale, ha aderito in questi giorni al sistema di pagamento “PagoPa”, che consente a cittadini ed imprese di effettuare pagamenti online di tributi comunali, in maniera sicura e tracciata. “In un’epoca in cui tutto corre sul digitale, l’adesione a PagoPa – esordisce Enrico Di Giuseppantonio, Sindaco di Fossacesia – porterà una serie di vantaggi per i cittadini, primo fra tutti l’evitare le carambole fra uffici e sportelli vari per effettuare semplicissimi pagamenti”. Il sistema, infatti, consente ai cittadini di poter pagare i tributi comunali in modalità elettronica, 24 ore su 24, comodamente da casa e semplicemente cliccando sul link attivo sul sito del Comune di Fossacesiawww.fossacesia.gov, da dove si accede alla piattaforma digitale Ancitel – Pay. Al momento il Comune di Fossacesia ha attivato questa modalità solo per il pagamento della contribuzioni di mensa, trasporto, diritti di segreteria per l’ufficio tecnico ed il transito nella ZTL di San Giovanni in Venere, ma a breve amplierà la rosa dei servizi pagabili online. Chiunque potrà pagare comodamente da casa, in qualsiasi momento della giornata, semplicemente con un clic, i tributi comunali per i quali è stato attivato il servizio, scegliendo inoltre l’operatore finanziario di cui servirsi, fra quelli attivi nel sistema e maggiormente vantaggioso per il cittadino, ed ottenendo in tempo reale la ricevuta di pagamento.



ASSEGNATI I PREMI DEL XLIII PREMIO SULMONA DI ARTE CONTEMPORANEA NOVE I VINCITORI DELLA TARGA D’ARGENTO DE “IL QUADRIVIO” AD ADRIANO GHISETTI GIAVARINA IL PREMIO DI CRITICA D’ARTE

 

 

CERIMONIA DI PREMIAZIONE SABATO 10 DICEMBRE 2016

ORE 17:30 – POLO MUSEALE CIVICO DIOCESANO di sulmona (L’AQUILA)

 

Sulmona (L’Aquila), giovedì 1 dicembre 2016

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Sono nove i vincitori della “Targa d’argento” de “Il Quadrivio” al 43° Premio Sulmona – Rassegna internazionale di arte contemporanea. Lo ha deciso la commissione del Premio, che si è riunita nei giorni scorsi.

 

Si tratta di Caterina Arcuri di Catanzaro, Alfredo Celli di Tortoreto Lido (Teramo), Angela Consoli di Martinafranca (Taranto), Franco Cortese di Terlizzi (Bari), Giovanni Cuofano di Nocera Superiore (Salerno), Stefano Ferracci di Roma, Bruno Paglialonga di Francavilla al Mare (Chieti), Gianni A. Rossi di Angri (Salerno) e Elisabeth Tronhjem (Danimarca).

 

Gli artisti saranno premiati in occasione della cerimonia di premiazione in programma sabato 10 dicembre, alle ore 17:30, al Chiostro dell’ex convento di Santa Chiara (Piazza Garibaldi) a Sulmona (L’Aquila), giorno in cui sarà assegnato anche il Premio Sulmona di giornalismo e comunicazione (i nomi dei vincitori saranno resi noti nei prossimi giorni dalla commissione presieduta dal giornalista Rai, Paolo Corsini). La cerimonia di chiusura sarà presentata dalla giornalista Daniela Miniucchi (inviata Rai).

 

Sempre sabato sarà assegnato anche il Premio Sumona di critica d’arte. La Targa d’argento “Sindaco di Sulmona” sarà assegnata ad Adriano Ghisetti Giavarina, Professore Ordinario dell’Università “Gabriele d’Annunzio” di Chieti e Pescara.

 

Sono stati segnalate anche le opere degli artisti Sonia Babini di Pineto (Teramo), Alexandra Benvenuti di Castelnuovo di Porto (Roma), Massimo Boffa di Milano, Valeria Cademartori di Roma, Carla Castaldo di Napoli, Carlo Errico di Napoli, Gabriele Marino di San Prisco (Caserta), Laura Migotto di Roma e Giulio Rigoni di Roma.

 

Organizzata dal Circolo di arte e cultura “Il Quadrivio” la rassegna, che si è aperta il 19 novembre, mira a valorizzare la pinacoteca di arte moderna e contemporanea del Polo museale di Sulmona, una delle più ricche e prestigiose per valore di opere esposte del centrosud Italia, come sottolineato dal catalogo presentato proprio in occasione della cerimonia di apertura.

 

«È stato un anno difficile quanto importante in quanto, pur risentendo della difficile situazione economica degli ultimi anni”, ha dichiarato il vice presidente del Circolo di arte e cultura “Il Quadrivio” e membro della Giuria, Raffaele Giannantonio, “il Premio ha confermato la propria capacità di appeal nei confronti degli ambienti culturali di tutto il Paese e di quelli esteri. Un sentito grazie va al Sindaco di Sulmona Annamaria Casini, ai critici Giorgio Di Genova, Carlo Fabrizio Carli, Duccio Trombadori, Enzo Le Pera e Maurizio Vitiello, a Cosimo Savastano, Eraldo Vinciguerra, ai colleghi de “Il Quadrivio”, all’editore Di Cola ed allo sponsor “Ditta Confetti Pelino” e a tutti gli artisti. Un ringraziamento particolare va poi a Gaetano Pallozzi che quest’anno si è aperto alla collaborazione con energie nuove che hanno stabilito un ponte verso un futuro luminoso di continuità».