Consiglio Regionale: Question Time. Risponde Mazzocca

 

Si è conclusa la seduta di Consiglio Regionale dedicata al Question Time.

Quattro le interrogazioni discusse, tutte presentate dal Centro Destra. Il Consigliere Regionale, Mauro Febbo (FI), ha interrogato la Giunta Regionale in merito al “Trasferimento a Pescara del personale della Provincia di Chieti – Settore Ambiente” e alla realizzazione degli “Elettrodotti Villanova – Gissi e Gissi – Larino – Foggia”, mentre il collega di partito, il Consigliere Lorenzo Sospiri, ha chiesto delucidazioni sull’ “Erogazione di credito alle imprese – stato di criticità” e sulla possibilità di “Rinnovo di erogazione di tessere gratuite mensili TUA a favore di utenti disagiati nella città di Pescara”.

Le risposte sono state affidate alSottosegretario alla Presidenza della Giunta Regionale Mario Mazzoccavisionabili sulcanale youtube del Consiglio Regionale (https://www.youtube.com/watch?v=nFHcFLK9Zwo)




Pescara. H2O Abruzzo: Ciao Pasquale…bisogna prenderne atto!

Ciao Pasquale!

Siamo appena tornati da un giro per le spiagge abruzzesi; avremmo diffuso una notizia certi che Pasquale l’avrebbe subito verificata, informando non gli spettatori ma i cittadini. Come sempre.
Invece abbbiamo dovuto apprendere con dolore della sua scomparsa.

da facebook

Ci ha seguito in questi anni con attenzione, dalle lotte contro il terzo traforo del Gran Sasso all’ultima di Ombrina. Stando sempre sul pezzo. Incalzandoci, se serviva, per approfondire.
Mai di parte, se non per quella della notizia, lo vogliamo ricordare con un suo commento dopo la grande manifestazione del 2013 a Pescara, a chi pretendeva di far andare avanti lo stesso il progetto Ombrina: ” Va bene, avrete sicuramente le vostre ragioni e siamo qui a riportarle, ma qui c’è il popolo abruzzese che si è espresso e se la democrazia vale ancora qualcosa bisogna prenderne atto“.

Ciao Pasquale.

Segreteria Operativa Forum Abruzzese dei Movimenti per l’Acqua



Enolò: la Start Up di Cugnoli ‘premiata’ dal Gambero Rosso

Enolò: la Start Up di Cugnoli ‘premiata’ dal Gambero Rosso

Su “I Tre Bicchieri” è tra le novità più interessanti del settore enologico
     Un posto nel settimanale de I Tre Bicchieri del Gambero Rosso per essere una delle Start Up più innovative affacciatesi sul mercato del vino negli ultimi mesi. Una grande soddisfazione per Enolò, la Start Up nata nel cuore di Cugnoli che, con un articolo dedicato sulla rivista del Gambero Rosso ottiene un altro riconoscimento alla sua professionalità. (qui l’articolo scaricabile: http://bit.ly/2ahagk1)

     Dopo l’accordo con Città del Vino è la rivista italiana dell’enogastronomia più prestigiosa ad averla voluta raccontare. “Siamo molto soddisfatti – commenta uno dei quattro soci dell’azienda che vanta, tra gli altri sostenitori, lo chef stellato Marcello Spadone -. E’ un progetto in cui crediamo molto e che portiamo avanti con professionalità La strada è ancora lunga, ma ricevere l’apprezzamento del Gambero Rosso vuol dire avere consapevolezza di essere su quella giusta”.

Servizi innovativi nel campo del marketing, la logistica e le relazioni tra produttori di vino e rivenditori. Sono queste le novità su cui Enolò, attraverso una piattaforma tecnologica integrata, opera. La prima concepita nell’ottica B2B. Un luogo di incontro virtuale dove i due protagonisti della filiera enologica si incontrano e operano autonomamente: la cantina decide di destinare alla vendita online, tramite Enolò, una parte del proprio vino, come sottolinea il Gambero Rosso, “il ristorante di acquistarlo anche in piccole quantità. Enolò pensa alla logistica, garantendo la consegna in 24 ore”.

     Ed è sulla Carta dei Vini, il primo servizio messo a disposizione della Start Up, che la rivista ha trovato una delle innovazioni vincenti. Pensata sia nella veste tradizionale che in quella digitale riesce a far convivere le due anime lasciando ad ognuna la sua identità e facendo di quella tecnologica uno strumento di marketing efficace grazie alle possibilità che offre: rendere dinamica la cantina, facilitare la lettura della Carta, renderla accessibile a chiunque in qualunque momento, far sì che quella cartacea non riporti mai l’etichetta di un vino non presente nel ristorante e, soprattutto, la dimensione “social” che permette di promuovere attraverso essa, sul web e i principali canali social, tutti gli eventi, le promozioni e le degustazioni che il locale ha intenzione di sponsorizzare.

 Aver trovato uno spazio così importante su una rivista così prestigiosa è una soddisfazione per l’azienda, ma anche per l’Abruzzo che dimostra, ancora una volta, come un’idea può partire da una piccola realtà per conquistarne una decisamente globale.

Ufficio Stampa:

Alessandra Farias
alessandra.farias@enolo.it
380-6463529




Imprese artigiane, nuovi ammortizzatori sociali per i dipendenti

 

 

Imprese artigiane, nuovi ammortizzatori sociali per i dipendenti

Aziende in crisi, importanti novità per il sostegno al reddito dei lavoratori. Il ruolo di Ebrart

 

PESCARA – Dall’1 gennaio prossimo cesseranno di esistere i tradizionali strumenti di sostegno al reddito previsti dalle norme nazionali in caso di crisi aziendali per le aziende artigiane: una partita che nella nostra regione interessa qualcosa come oltre 20mila dipendenti del settore, per un importo erogato di ben 6 milioni di euro. La Cassa Integrazione “in deroga”, sin qui totalmente a carico delle casse dello Stato, e che in questi anni di crisi ha avuto nella nostra regione un ruolo importantissimo nel contrastare le diffuse situazioni di crisi aziendali, non ci sarà più: la “legge Fornero” prima, e la legge 148 del 2015, poi, hanno drasticamente cambiato la struttura degli strumenti a disposizione delle aziende e lavoratori per la gestione delle crisi.

I nuovi strumenti saranno illustrati questa mattina, a Pescara, nel corso di una conferenza stampa in programma nella sede regionale della Cna, cui hanno preso parte Pierluigi Arduini (presidente Ebrart Abruzzo); Nicola Di Matteo (vice presidente); Renato Giancaterino (direttore).

Sarà d’ora in poi il Fondo di Solidarietà Bilaterale per l’Artigianato (Fsba) a gestire tutte le crisi aziendali, e per farlo si avvarrà degli enti regionali di bilateralità dell’artigianato – in Abruzzo E.B.R.ART. – che gestiranno le risorse del fondo nazionale, alimentato esclusivamente dai contributi di aziende e lavoratori. Dell’ E.B.R.ART fanno parte le principali sigle che rappresentano le imprese del settore artigiano (Casartigiani, Claai, Cna e Confartigianato) e i sindacati dei lavoratori Cgil, Cisl e Uil. L’artigianato, peraltro, è l’unico settore che ha scelto di gestire la partita del sostegno al reddito, tramite un proprio fondo nazionale (Fsba, appunto), a differenza di tutte le altre categorie che verseranno al fondo istituito dall’Inps.

L’iscrizione al fondo nazionale, con la relativa adesione a E.B.R.ART., costituiscono uno strumento importantissimo per il sostegno alle imprese, ai lavoratori e alle loro famiglie: infatti, tramite E.B.R.ART è possibile accedere anche ad altre misure come i contributi alle aziende per l’innovazione tecnologica, le ristrutturazioni aziendali relativamente ad ambiente e sicurezza sul lavoro; la certificazione di qualità e deposito brevetti; la formazione legata alla sicurezza; gli assegni di studio e i sussidi per i testi scolastici. L’obbligo di contribuzione per le aziende, in vigore dall’1 gennaio di quest’anno è pari a una rimessa mensile del 0,45% sull’imponibile previdenziale; dall’inizio di luglio si è aggiunta la contribuzione a carico dei lavoratori pari allo 0,15%.

 

 

29/7/2016

 




Pescara. Mancini: Pasquale Pacilio grande giornalista

Pescara, 29 luglio 2016

PASQUALE PACILIO  grande giornalista e “gigante del pluralismo”. Sincere condoglianze alla famiglia e a proprietà, giornalisti e tecnici della “sua” Rete 8.

da profilo facebook

 

La scomparsa di Pasquale Pacilio rappresenta una perdita, difficilmente colmabile, per  l’intero giornalismo abruzzese. Sempre capace di interpretare le reali esigenze della comunicazione e sempre primo  nell’intuire ed intercettare la notizia. In anni lontani e difficili “offrì il microfono”, dimostrandosi un gigante del pluralismo,  al mio mondo politico e sindacale allora pesantemente emarginato. Nelle sue trasmissioni si rintracciava sempre l’intendo di dare risposte alle reali esigenze della gente.  L’Abruzzo perde un grande giornalista e io perdo anche un vero amico.  

 

Dal 5 al 14 agosto “Ri-ciclo in Tour” in dieci Comuni abruzzesi

 

Presentata oggi in conferenza stampa l’iniziativa“RI-ciclo in Tour” che dal 5 al 14 agosto attraverserà dieci Comuni rivieraschi abruzzesi con attività d’informazione e animazione su raccolta e riciclo degli imballaggi in plastica. Sono intervenuti Mario Mazzocca, Sottosegretario alla Presidenza della Giunta Regionale con delega all’Ambiente, Massimo di Molfetta, Responsabile Corepla Relazioni con il Territorio, e una delegazione dei Comuni interessati.

Promosso da Corepla – Consorzio Nazionale per raccolta, riciclaggio e recupero imballaggi in plastica, con il patrocinio della Regione Abruzzo, il tour vedrà coinvolti i seguenti Comuni: Martinsicuro, Tortoreto Lido, Giulianova, Roseto degli Abruzzi, Pineto, Silvi Marina, Montesilvano Marina, Pescara, Francavilla al Mare e Ortona.

Scopo dell’iniziativa, rivolta a residenti e turisti, è quello di incentivare la raccolta degli imballaggi in plastica e ricordare che la raccolta differenziata non si ferma mai. Le buone abitudini vanno mantenute anche quando si è in vacanza, adeguandosi alle modalità di raccolta che si trovano sul territorio.

“Accanto allo “sviluppo sostenibile” e alla “green economy”, al centro delle politiche ambientali europee, c’è da qualche tempo la cosiddetta “economia circolare” – sottolinea il Sottosegretario Mazzocca – Per la Regione Abruzzo il tema è centrale, tanto da aver conformato a tale principio la propria nuova pianificazione strategica, dal Piano di Gestione Rifiuti al Piano Attività Estrattive. L’economia circolare è caratterizzata da flussi di materiali biologici in grado di essere reintegrati nella biosfera, e tecnici, destinati ad essere rivalorizzati senza entrare in essa. L’economia circolare è dunque un sistema in cui tutte le attività, a partire dall’estrazione e dalla produzione, sono organizzate in modo che i rifiuti di qualcuno diventino risorse per qualcun’altro. Se vogliamo essere competitivi, dobbiamo trarre il massimo dalle nostre risorse, reimmettendole nel ciclo produttivo invece di collocarle in discarica come rifiuti”.

Massimo di Molfetta aggiunge: “Ri-ciclo in Tour è un’importante iniziativa che vuole sollecitare i cittadini a non dimenticare le buone abitudini come la raccolta differenziata degli imballaggi in plastica in modo da migliorare le quantità e la qualità della raccolta in questa Regione, che ha fatto registrare nel 2015 un incremento del 14% rispetto all’anno precedente”.

Nelle mattinate, dalle 9.30 alle 13.30, due informatori ambientali, a bordo di speciali biciclette cargo-bike a tre ruote, percorreranno i mercati, le piazze e il lungomare delle cittadine coinvolgendo i passanti e fornendo loro informazioni sulla corretta raccolta differenziata degli imballaggi in plastica, distribuendo anche cartoline informative e gadget Corepla.

Tutte le sere, dalle 18 alle 22, un gazebo personalizzato, posizionato sul lungomare o in altri posti ad alta frequentazione della riviera, sarà teatro di un gioco a premi per turisti e residenti di ogni età, con la possibilità di farsi scattare divertenti foto finali che verranno poi pubblicate sulla pagina Facebook di Corepla (www.facebook.com/Corepla)

Il calendario delle tappe: http://www.corepla.it/documenti/e37cba58-9474-409f-8aa0-c2869817cec5/Calendario.pdf




Il WWF “boccia” il progetto sulle opere di laminazione delle piene del Pescara

 

 

«La priorità è restituire al fiume la sua funzionalità ecologica. Se davvero necessarie le casse di espansione vanno realizzate in aggiunta e al di fuori e non in sostituzione delle aree golenali. Sono penalizzate le comunità che meglio hanno agito per la salvaguardia del corso d’acqua»

 

Il WWF Chieti-Pescara ha inviato a tutti i consiglieri regionali abruzzesi, al presidente della Regione e al Comitato VIA una lettera per segnalare quelle che, a proprio avviso, sono le importanti criticità delle cosiddette “Opere di laminazione delle piene del fiume Pescara”, intervento costosissimo (ben 54 milioni di euro) che prevede la realizzazione di cinque casse di espansione, nei territori di Chieti (località Brecciarola), Cepagatti e Rosciano, per complessivi 86 ettari. Poco più della superficie esondabile sottratta al fiume in anni recenti da Megalò (circa 40 ettari) e Interporto (circa 40 ettari)!

Che si tratti davvero di una “opera strategica” e concretamente utile è tutto da dimostrare visto che è stato calcolato che la riduzione dell’ondata di piena attesa è dell’ordine del 10%: a fronte di una grande piena il 90% dell’acqua arriverebbe comunque a valle. Le casse sarebbero inoltre realizzate in un tratto che, in condizioni normali, è scavalcato dalla gran parte del volume d’acqua del fiume: gli impianti della diga di Alanno (3° salto) e quelli della centrale di Triano (4° salto) sottraggono sino a Selvaiezzi di Chieti gran parte dei 57 mc/sec della portata media alla foce.

Le Casse di espansione ubicate all’interno delle aree golenali interferiscono con la naturale e ordinaria esondazione del fiume. Non bisogna per questo realizzare degli invasi in sostituzione ma recuperare invece le aree di esondazione naturale. Le casse di espansione, se ritenute necessarie, vanno poste al di fuori delle aree golenali stesse, in aggiunta e non in sostituzione delle medesime. Tra le azioni di adattamento ai cambiamenti climatici, ormai sempre più urgenti e richieste dall’accordo sottoscritto alla COP 21 di Parigi (2015), vi è tra l’altro proprio il recupero della funzionalità ecologica dei fiumi e la rinaturalizzazione delle aree di esondazione naturale. Il progetto in esame viaggia in direzione opposta, artificializzando e “irrigidendo” ulteriormente le fasce di pertinenza fluviale, riducendo in maniera significativamente negativa le possibilità di divagazione naturale del corso d’acqua. Una scelta illogica che pone al WWF un dubbio inquietante: e se, dopo la costruzione delle casse, invece di procedere con una pianificazione di bacino che punti al recupero della capacità di laminazione nella parte di fondovalle e a un aumento della capacità di ritenzione idrica a monte, si cogliesse l’occasione per ridurre le classi di rischio in alcune zone limitrofe al fiume e appetite da interessi di urbanizzazione incontrollata? Le casse in questo caso darebbero un importante contributo negativo ad aumentare la cementificazione di un fiume che avrebbe invece bisogno di tutt’altro.

Si sottolinea tra l’altro che, secondo il WWF, la procedura seguita per l’autorizzazione di queste ed altre analoghe opere in Italia non è consonaa quanto previsto dalla normativa quadro europea: Direttiva Acque (2000/60/CE) e Direttiva Alluvioni (2007/60/CE).

Nella sua nota il WWF mette pure in evidenza un dato per certi versi assurdo. Se è vero, come è vero, che “La forte pressione insediativa nelle aree di pertinenza fluviale ha portato alla sottrazione di numerose aree di espansione naturale riducendo la capacità di laminazione naturale del fiume” (pag. 13 della relazione descrittiva che accompagna il progetto) capiterebbe che con le “Opere di laminazione delle piene del fiume Pescara” così come progettate verrebbero penalizzati proprio i territori virtuosi, che hanno saputo meglio conservare le proprie pertinenze fluviali, per “premiare” quelli che invece, con scelte incaute, hanno contribuito a creare la attuale situazione.

Si sottolinea inoltre, ma non è certo l’ultimo dei problemi, che non è stato individuato il gestore delle opere di laminazione e non è stato redatto un piano di manutenzione, due argomenti che dovrebbero invece rappresentare un contenuto essenziale dello studio. Questo significa che c’è la concreta possibilità che al danno (le opere in sé) si aggiunga la beffa della vanificazione a breve termine degli effetti positivi attesi se non addirittura della mancata entrata in esercizio. I cattivi esempi in tal senso non mancano, a cominciare dal potabilizzatore di San Martino (CH) sul quale sono stati inutilmente sprecati venti milioni di fondi pubblici (cioè di tutti i cittadini).

Invece di insistere con una opera costosa e di dubbia utilità pratica, si dovrebbe puntare in via prioritaria su una migliore gestione del territorio, a cominciare da un provvedimento a costo zero per la collettività: il divieto assoluto di costruire, senza alcuna eccezione, entro una ampia fascia di rispetto dall’alveo dei fiumi.

Dal punto di vista della prevenzione del rischio si otterrebbero risultati più significativi già semplicemente con il dragaggio dell’invaso artificiale creato dalla diga di Alanno con un conseguente importante aumento della sua capienza.

È necessario inoltre programmare le opere pubbliche con una visione d’insieme che tenga conto anche della presenza del fiume e non a compartimenti stagni. Un esempio (negativo) in tal senso è la strada che conduce da Dragonara al centro agroalimentare di Cepagatti realizzata su un terrapieno che, in caso di esondazione, funge da tappo riducendo nei fatti la capienza delle aree di potenziale esondazione ivi esistenti.

Si sottolinea infine come il fatto che sia prevista la costituzione di un’isola fluviale ai soli fini naturalistici e l’attenzione “a formare una gaveta di grande lunghezza” per favorire una certa libertà di movimento all’alveo sembrano indicare che i progettisti si rendano ben conto della ulteriore riduzione di libertà del fiume determinata dalla costruzione delle casse e cerchino soluzioni per compensare in qualche modo la artificializzazione spinta del corso d’acqua. Unaartificializzazione che si potrebbe invece facilmente evitare cercando altre soluzioni, alternative a questo mastodontico e poco utile progetto.

 




Dal 5 al 14 agosto “Ri-ciclo in Tour” in dieci Comuni abruzzesi

Dal 5 al 14 agosto “Ri-ciclo in Tour” in dieci Comuni abruzzesi 

Presentata oggi in conferenza stampa l’iniziativa“RI-ciclo in Tour” che dal 5 al 14 agosto attraverserà dieci Comuni rivieraschi abruzzesi con attività d’informazione e animazione su raccolta e riciclo degli imballaggi in plastica. Sono intervenuti Mario Mazzocca, Sottosegretario alla Presidenza della Giunta Regionale con delega all’Ambiente, Massimo di Molfetta, Responsabile Corepla Relazioni con il Territorio, e una delegazione dei Comuni interessati.

Promosso da Corepla – Consorzio Nazionale per raccolta, riciclaggio e recupero imballaggi in plastica, con il patrocinio della Regione Abruzzo, il tour vedrà coinvolti i seguenti Comuni: Martinsicuro, Tortoreto Lido, Giulianova, Roseto degli Abruzzi, Pineto, Silvi Marina, Montesilvano Marina, Pescara, Francavilla al Mare e Ortona.

Scopo dell’iniziativa, rivolta a residenti e turisti, è quello di incentivare la raccolta degli imballaggi in plastica e ricordare che la raccolta differenziata non si ferma mai. Le buone abitudini vanno mantenute anche quando si è in vacanza, adeguandosi alle modalità di raccolta che si trovano sul territorio.

“Accanto allo “sviluppo sostenibile” e alla “green economy”, al centro delle politiche ambientali europee, c’è da qualche tempo la cosiddetta “economia circolare” – sottolinea il Sottosegretario Mazzocca – Per la Regione Abruzzo il tema è centrale, tanto da aver conformato a tale principio la propria nuova pianificazione strategica, dal Piano di Gestione Rifiuti al Piano Attività Estrattive. L’economia circolare è caratterizzata da flussi di materiali biologici in grado di essere reintegrati nella biosfera, e tecnici, destinati ad essere rivalorizzati senza entrare in essa. L’economia circolare è dunque un sistema in cui tutte le attività, a partire dall’estrazione e dalla produzione, sono organizzate in modo che i rifiuti di qualcuno diventino risorse per qualcun’altro. Se vogliamo essere competitivi, dobbiamo trarre il massimo dalle nostre risorse, reimmettendole nel ciclo produttivo invece di collocarle in discarica come rifiuti”.

Massimo di Molfetta aggiunge: “Ri-ciclo in Tour è un’importante iniziativa che vuole sollecitare i cittadini a non dimenticare le buone abitudini come la raccolta differenziata degli imballaggi in plastica in modo da migliorare le quantità e la qualità della raccolta in questa Regione, che ha fatto registrare nel 2015 un incremento del 14% rispetto all’anno precedente”.

Nelle mattinate, dalle 9.30 alle 13.30, due informatori ambientali, a bordo di speciali biciclette cargo-bike a tre ruote, percorreranno i mercati, le piazze e il lungomare delle cittadine coinvolgendo i passanti e fornendo loro informazioni sulla corretta raccolta differenziata degli imballaggi in plastica, distribuendo anche cartoline informative e gadget Corepla.

Tutte le sere, dalle 18 alle 22, un gazebo personalizzato, posizionato sul lungomare o in altri posti ad alta frequentazione della riviera, sarà teatro di un gioco a premi per turisti e residenti di ogni età, con la possibilità di farsi scattare divertenti foto finali che verranno poi pubblicate sulla pagina Facebook di Corepla (www.facebook.com/Corepla)

Il calendario delle tappe: http://www.corepla.it/documenti/e37cba58-9474-409f-8aa0-c2869817cec5/Calendario.pdf




Imprese artigiane, per i dipendenti nuovi ammortizzatori sociali Aziende in crisi, importanti novità per il sostegno al reddito dei lavoratori. Il ruolo di Ebrart

 

 

PESCARA – Dall’1 gennaio prossimo cesseranno di esistere i tradizionali strumenti di sostegno al reddito previsti dalle norme nazionali in caso di crisi aziendali per le aziende artigiane: una partita che nella nostra regione interessa qualcosa come oltre 20mila dipendenti del settore. La Cassa Integrazione “in deroga”, sin qui totalmente a carico delle casse dello Stato, e che in questi anni di crisi ha avuto nella nostra regione un ruolo importantissimo nel contrastare le diffuse situazioni di crisi aziendali, non ci sarà più: la “legge Fornero” prima, e la legge 148 del 2015, poi, hanno drasticamente cambiato la struttura degli strumenti a disposizione delle aziende e lavoratori per la gestione delle crisi.

I nuovi strumenti saranno illustrati questa mattina, a Pescara, nel corso di una conferenza stampa in programma nella sede regionale della Cna. Vi prendono parte Pierluigi Arduini (presidente Ebrart Abruzzo); Nicola Di Matteo (vice presidente); Renato Giancaterino (direttore).

Sarà d’ora in poi il Fondo di Solidarietà Bilaterale per l’Artigianato (Fsba) a gestire tutte le crisi aziendali, e per farlo si avvarrà degli enti regionali di bilateralità dell’artigianato – in Abruzzo E.B.R.ART. – che gestiranno le risorse del fondo nazionale, alimentato esclusivamente dai contributi di aziende e lavoratori. Dell’ E.B.R.ART fanno parte le principali sigle che rappresentano le imprese del settore artigiano (Casartigiani, Claai, Cna e Confartigianato) e i sindacati dei lavoratori Cgil, Cisl e Uil. L’artigianato, peraltro, è l’unico settore che ha scelto di gestire la partita del sostegno al reddito, tramite un proprio fondo nazionale (Fsba, appunto), a differenza di tutte le altre categorie che verseranno al fondo istituito dall’Inps.

L’iscrizione al fondo nazionale, con la relativa adesione a E.B.R.ART., costituiscono uno strumento importantissimo per il sostegno alle imprese, ai lavoratori e alle loro famiglie: infatti, tramite E.B.R.ART è possibile accedere anche ad altre misure come i contributi alle aziende per l’innovazione tecnologica, le ristrutturazioni aziendali relativamente ad ambiente e sicurezza sul lavoro; la certificazione di qualità e deposito brevetti; la formazione legata alla sicurezza; gli assegni di studio e i sussidi per i testi scolastici. L’obbligo di contribuzione per le aziende, in vigore dall’1 gennaio di quest’anno è pari a una rimessa mensile del 0,45% sull’imponibile previdenziale; dall’inizio di luglio si è aggiunta la contribuzione a carico dei lavoratori pari allo 0,15%.

 

 

29/7/2016

 




Commercio su aree pubbliche, approvata la nuova disciplina regionale

 

 

La norma risultato di un’intesa con i Comuni e le associazioni di categoria

 

Durante il Consiglio Regionale di martedì 26 luglio è stato definitivamente approvato il Progetto di Legge 263/2016, la cosiddetta “legge europea” con cui ogni anno l’Abruzzo recepisce le novità normative in arrivo da Bruxelles. Al suo interno, per interessamento del Presidente della IV Commissione Luciano Monticelli è stata inserita la nuova disciplina riguardante il commercio su aree pubbliche.

 

L’adeguamento della normativa si era resa necessario a causa della prossima applicazione della Direttiva 2006/123 sui Servizi, la cosiddetta Bolkestein, e dall’imminente scadenza delle concessioni per i posteggi, che era fissata al 2017. A differenza di quanto accaduto per le concessioni del demanio marittimo, su quelle del commercio su aree pubbliche un’Intesa di massima era stata raggiunta in Conferenza Stato Regioni nel 2012; tuttavia, durante un convegno tenutosi il 15 marzo scorso a Roseto degli Abruzzi (TE), le associazioni di categoria avevano chiesto un intervento legislativo diretto da parte della Regione, per aiutare nell’implementazione dell’Intesa i Comuni abruzzesi, soprattutto i più piccoli.

 

La norma approvata semplifica notevolmente l’iter burocratico per l’accesso al commercio su aree pubbliche, istituisce l’obbligo di presentazione del DURC, consente ai singoli Comuni di istituire in autonomia mercati e fiere specializzati e soprattutto adotta la durata massima di dodici anni per le concessioni, come previsto dall’Intesa del 2012.

 

«A differenza di alcuni dei Progetti di Legge che arrivano in Consiglio Regionale», dichiara Luciano Monticelli, «questa norma avrà effetti molti concreti: faciliterà la vita sia ai lavoratori del settore che agli amministratori. Per me è a questo che dovrebbe servire la politica: facilitare la vita dei cittadini. Ringrazio la CIDEC, l’ANCI Abruzzo, i funzionari della IV Commissione, il Vicepresidente Lolli e i colleghi Consiglieri che hanno contribuito a scrivere e migliorare la legge».