Federico Perrotta nel cast di “Mission Abruzzo”

 

“Fresh” (fresco) da un “hot” (caloroso) tour canadese, l’attore comico Federico Perrotta contribuirà alla missione di far conoscere gli abruzzesi all’estero in Abruzzo con una performance degna di Dean Martin, Alan Alda e Penny Marshall (Penelope Masciarelli). “Non è una ‘Mission difficile’ – precisa il comico – “É una ‘Mission Impossible‘! Infatti chiederò all’editore del libro, Arturo Bernava, ‘ma chi te lu fa fá’?”

L’occasione è la presentazione del terzo volume de “I Messaggeri d’Abruzzo nel Mondo” del giornalista Dom Serafini che cura la rubrica domenicale sugli abruzzesi all’estero per “Il Messaggero”. Seppure ancora sotto l’effetto di sei ore di fuso orario con il Canada, Perrotta ha accolto l’invito di Mario Daniele, il coordinatore dell’evento, con la promessa che rimarrà sveglio anche durante i suoi sketch.

La presentazione si svolgerà domenica 17 luglio alle ore 18:00 presso il Bar Santo Stefano sulla SS 17 di Castelnuovo-San Pio delle Camere, dove Perrotta presenterà gli oratori: l’imprenditore Mario Daniele, il giornalista de “L’Osservatore Romano” Generoso D’Agnese e lo scrittore Goffredo Palmerini. Naturalmente Perrotta cercherà di non dimenticare di dire che saranno presenti sia l’editore Arturo Bernava, della casa editrice Il Viandante, che l’autore Dom Serafini.




Attività operativa 2021 del Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio dell’Aquila

 

Dal primo marzo 2021,data di apertura del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale dell’Aquila, competente in tutto l’Abruzzo e Molise,l’attività dei militari èconcentratasulla prevenzione, contrasto e repressione di fenomeni quali scavi clandestini, furti di beni culturali, contraffazione di opere d’arte, nonché volta al recupero di beni culturali illecitamente trafugati o comunque sottratti illecitamente.

L’attività di prevenzione si è concretizzata con l’esecuzione di129monitoraggi in aree archeologiche e aree tutelate da vincoli paesaggistici e monumentali, 9 sopralluoghi per verifiche sullo stato di sicurezza di luoghi quali musei, archivi e biblioteche; 78i controlli eseguiti negli esercizi commerciali di settore quali mercatini e antiquariati, volti al contrasto della ricettazione dei beni rubati. Le attività sono state svolte con la collaborazione fattiva e costante avvenuta con l’Arma territoriale che supporta le attività del Nucleo attraverso il prezioso supporto delle Stazioni Carabinieri, nonché le attività svolte congiuntamente con il 5° Nucleo Elicotteri di Pescara, il 16° Nucleo Elicotteri di Rieti e il Nucleo Subacquei di Pescara che ha consentito di attuare un monitoraggio terrestre aereo e marino del territorio di competenza.

Per quanto concerne l’azione di contrasto, svolta attraverso indagini di polizia giudiziaria eseguite d’iniziativa o su delega dell’Autorità Giudiziaria,sono state denunciate 24 persone per vari reati,(ricettazione, contraffazione di opere d’arte, impossessamento illecito di beni culturali). Nel corso delle 15 perquisizioni effettuate sono stati recuperati 97beni antiquariali, archivistici e librari, 55 fra reperti paleontologici e archeologici e sequestrato11 opere d’arte contraffatte, falsamente attribuite ad autori contemporanei (Fantuzzi, Maccari, Fiume, Guttuso).

L’azione di contenimento dei reati commessi ai danni del patrimonio culturale ha consentito di limitare rispetto all’anno precedente i furti nello specifico settore che ammontano a 4 in Abruzzo (-33%) e 3(-25%) in Molise.

Nell’ambito del progetto “Formazione della Cultura della legalità”, promossa su tutto il territorio nazionale dall’Arma dei Carabinieri, i militari del Nucleo TPC dell’Aquila hanno incontrato nel corso dell’anno scolastico 2021-2022,18 classi di istituti scolastici e circa 350 alunni, al fine di sensibilizzare i più giovani sull’importanza di tutelare e valorizzare il patrimonio culturale.

Inoltre il 24 settembre 2021 in L’Aquila il Nucleo ha partecipato all’evento  SHARPER-La Notte Europea dei Ricercatori, mostrando ai visitatori l’utilizzo della Banca Dati dei Beni culturali illecitamente sottratti, strumento utilissimo per il contrasto dei crimini commessi in danno del patrimonio culturale, gestita in via esclusiva dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, dove sono quotidianamente inserite le informazioni sia fotografiche che descrittive relative ai beni culturali da ricercare che pervengono dai Reparti territoriali dell’Arma, dalle altre Forze di Polizia, dalle Soprintendenze.

Di seguito vengono riportate le operazioni e i recuperi più importanti condotti nel 2021.

 

A Lanciano (CH) è stato recuperato un cratere canosino a volute e un piattello a vernice nera, i reperti sono stati localizzati nell’ambito del monitoraggio dei siti internet dedicati alla vendita on-line. Il cratere a volute decorato a tempera con nastri e motivi vegetali è databile al IV a.C. e la coppa in vernice nera su alto piede ad anello è risalente al III-II sec. a.C. Entrambi gli oggetti, provento di scavi clandestini, costituiscono con ogni probabilità parte del corredo funerario di un contesto sepolcrale apulo. I beni sono stati collocati nel Polo Museale “Santo Spirito” di Lanciano (CH), andando ad arricchire l’importante collezione archeologica esposta a fruizione dell’intera collettività.

Presso un mercatino dell’usato dell’Aquila, a seguito di una segnalazione, è stato recuperato un manoscritto risalente a fine ‘700 appartenente all’archivio parrocchiale della parrocchia di San Lorenzo Martire in Rotella (AP) della diocesi di San Benedetto del Tronto, Ripatransone Montalto Marche. Il volume risalente alla fine del 1700 e agli inizi del 1800,asportato in circostanze ignote, è un libro di revisione dei conti e per il suo contenuto ha un valore storico ed archivistico di somma importanza per la comunità di quel posto.

 

Ad Opi (AQ), invece, dove c’è anche un’area archeologica, a seguito di una perquisizione per droga, è stato possibile recuperare una olla quadriansata a piattelli di impasto, una bacinella in bronzo integra e frammenti di un’anforetta di impasto parzialmente ricomposti. I reperti tutti di natura archeologica e in quanto tali vincolati dal Codice dei Beni Culturali, sono di rilevante importanza storica e risalenti al VI Secolo a.C., provenienti da scavi clandestini compiuti nella zona di Opi e dell’Alto Sangro.

 

Il Nucleo è intervenuto anche nella chiesa della Santissima Annunziata di San Demetrio ne’ Vestini (AQ) resa inagibile dal terremoto del 2009, insieme ai Vigili del Fuoco, al Segretariato Regionale MiC dell’Abruzzo, alla Sovrintendenza dell’Aquila e alla Arcidiocesi di L’Aquila, per salvare e mettere in sicurezza le opere (4 pale d’altare e 3 sculture) rimaste all’interno della chiesa ormai ricoperta di guano, a seguito di numerose segnalazioni. Il lavoro sinergico tra i vari enti ha prodotto una risposta immediata, che ha successivamente consentito al Segretariato Regionale MiC Abruzzo di effettuare dei lavori che hanno permesso non solo l’eliminazione del guano ma anche la messa in sicurezza nella chiesa affinché fossero chiuse tutte le aperture in attesa del restauro.

Durante un’escursione in montagna sulla Piana di Campofelice in provincia dell’Aquila, insieme alla sua famiglia, un bambino ha trovato, nei pressi della tana di una talpa, tre sassi dalla forma insolita.

I genitori, ai quali il figlio aveva mostrato la strana scoperta, non hanno tenuto per sé quanto rinvenuto, ma, come prevede la Legge, si sono rivolti ai Carabinieri del Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale dell’Aquila, e hanno permesso alla Soprintendenza di rilevare come i reperti fossero in realtà due punte di frecce e una lama di età preistorica, scoperta che aggiungendosi a notizie d’archivio di ritrovamenti archeologici nella zona, ha permesso di contestualizzare e continuare le ricerche archeologiche sul posto.

 

Infine nell’ultima indagine del 2021 il Nucleo dell’Aquila unitamente al paritetico Nucleo di Monzamediante monitoraggio di diversi siti internet, volto al recupero di beni illecitamente sottratti, hanno individuato a L’Aquila alcuni manufatti di natura archeologica in vendita su siti internet online.

A seguito delle risultanze d’indagine su disposizione della Procura della Repubblica di L’Aquila, che ha coordinato le indagini, i militari si sono recati nell’abitazione di una giovane aquilana e nel corso della perquisizione hanno rinvenuto e sequestrato manufatti di interesse archeologico con numerose monete antiche, un metal detector, una zappa e diverso materiale utilizzato per la pulizia degli oggetti recuperati.

Grazie alla collaborazione dei funzionari archeologi del Ministero della Cultura e numismatici si è appurato che quanto rinvenuto proveniva prevalentemente dalle aree archeologiche del territorio aquilano con esemplari numismatici di epoca romana risalenti all’età repubblicana e monete medievali, che avevano ampia circolazione nel territorio Abruzzese e dell’Italia Centro Meridionale.

La donna è stata denunciata all’autorità giudiziaria per il reato di impossessamento illecito di beni culturali appartenenti allo Stato e autoriciclaggio, poiché il materiale recuperato era destinato alla vendita on line su tutto il territorio nazionale.

Le cose di interesse archeologico, da chiunque ed in qualunque modo ritrovate, nel sottosuolo o sui fondali marini, appartengono allo Stato e devono essere denunciate entro 24 ore all’Ufficio della Soprintendenza territorialmente competente, al Comune o all’autorità di pubblica sicurezza.

La legge, inoltre, stabilisce il divieto assoluto di utilizzare metal detector nei pressi delle aree archeologiche e vieta la ricerca anche nelle zone con vincoli paesaggistici, come ad esempio i boschi o i parchi nazionali.




CON ATSC, UNIVERSITAS MERCATORUM E CONFASSOCIAZIONI INIZIA UNA NUOVA ERA FORMATVA PER GLI AGENTI DI COMMERCIO

 

 

Roma – Laurea triennale in Gestione d’impresa, indirizzo marketing e vendite, laurea magistrale in Management & innovazione, seconda edizione del Master in Management e Innovazione d’Impresa: queste sono le nuove proposte nate dalla proficua collaborazione tra ATSC, CONFASSOCIAZIONI e Universitas Mercatorum e presentate a Roma mercoledì 6 luglio.

 

Temi, modalità e peculiarità di questi progetti sono stati illustrati dalla Professoressa Maria Teresa Ferri, Preside Universitas Mercatorum, dal Professor Angelo Deiana, Presidente CONFASSOCIAZIONI, dal Professor Franco Pagani, Professore Universitas Mercatorum, dal Dottor Franco Damiani, Presidente ATSC e dalla Dottoressa Federica Gregori, coordinatrice ATSC.

 

 «L’Istat dice che nei prossimi 4 o 7 anni fra i 6 e i 9 milioni di posti di lavoro potrebbero essere sostituiti da macchine o da algoritmi, questo perché, qualsiasi sia l’attività svolta, l’80% delle attività quotidiane di ciascuno di noi sono routinarie e solo il 20% sofisticate – ha spiegato il Professor Angelo Deiana -. Una regola che vale per tutti: dalle professioni più avanzate ai mestieri più semplici. Ma sono proprio le attività routinarie ad essere facilmente sostituibili nei processi evolutivi dell’Intelligenza Artificiale. Allora dobbiamo lavorare su quel 20% di attività più sofisticate. Il che vuol dire soprattutto implementare i processi formativi di quelle “soft skills” che non saranno mai sostituibili dalle macchine, come il problem solving complesso. Le soft skills faranno parte di quegli aspetti “irriproducibili” che qualificheranno comunque quel lavoratore/professionista, per fare questo bisogna studiare, bisogna fare life long learning».

 

L’Università Mercatorum è accreditata presso l’ente Enasarco. Per agevolazioni e iscrizioni scrivere una mail a info@atsc.info

 




Ripartono le attività cinofile di formazione dell’associazione Abruzzo K9. Ecco il calendario delle iniziative

Riprendono a ritmo serrato le attività organizzate daIl’associazione Abruzzo K9, nata nel 2017 con l’obiettivo di formare cani che possano lavorare in selezione olfattiva (cani molecolari) da impiegare nei casi di persone scomparse.

A partire da domenica 26 giugno avrà inizio il corso base per unità cinofile da soccorso. Il calendario delle iniziative prosegue nella settimana dal 22 al 28 agosto, in cui Abruzzo K9  e Ances (Accademia nazionale cinofilia e soccorso) organizzeranno il Summer Camp di Detection e Ricerca persone: una settimana di allenamenti dedicata a chi vuole scoprire il mondo della ricerca operativa e a chi è già esperto e vuole allenarsi e confrontarsi con il programma di allenamenti personalizzati per ogni livello.

         “È fondamentale essere allertati il prima possibile – ha detto Francesco Sacco, istruttore cinofilo nonché presidente dell’associazione K9-  in quanto l’aiuto dei cani può permetterci di trovare la persona in tempi brevissimi aumentando le possibilità di trovarla ancora in salute”. Sono diverse le ricerche alla ribalta delle cronache nazionali a cui i cani specializzati dell’associazione hanno apportato un contributo determinante; ricordiamo tra queste il caso Alessandro Neri e Collinzio D’Orazio.

 “Per questo è importante avere più cani possibili, formati con competenza, per poter essere efficaci in caso di persone scomparse. Purtroppo in questi anni di lockdown – ha concluso Sacco – abbiamo avuto difficoltà ad allenare i cani anche a causa dei Dpcm che hanno limitato o impedito gli allenamenti alle associazioni che si occupano di soccorso cinofilo”. Il Camp e il Corso base si svolgeranno presso il nuovo centro di Abruzzo K9 sito in Spoltore, in via Monte Nevoso.

Info: abruzzok9@gmail.com  Istruttore Cinofilo Francesco Sacco -3289468969 – www.francescosac.co




Presentazione ANFE Val Vibrata-Pescara

 

E’ stata una conferenza stampa partecipata e ricca di interventi quella che ha visto oggi la presentazione della sede territoriale ANFE sede territoriale Pescara-Val Vibrata presieduta da Leonardo D’Ippolito e ne ha illustrato a grandi linee i progetti futuri. A presenziare alla conferenza il Presidente nazionale ANFE Paolo Genco, che ha ricordato ai presenti la lunga storia dell’associazione “L’ANFE ha 75 anni di operato alle spalle ed oggi sostiene e supporta circa 80 milioni di connazionali all’estero, comprese le seconde e terze generazioni. Ci sono progetti importanti come quello per l’Africa, che meritano attenzione da parte di tutti gli attori istituzionali, economici e sociali, o quello dell’Ecoparco che porta avanti Leonardo (ndr D’Ippolito) così come è importante sostenere i progetti mantengono salde le radici italiane nelle nuove generazioni nate in terra straniera. L’Anfe è davvero simbolo di impegno e sostegno in Italia e nel mondo al di là degli schieramenti politici, per il futuro del popolo italiano, ovunque esso si trovi.”

Il prof. Ezio Sciarra, già preside della facoltà di Scienze Sociali dell’Università d’Annunzio ha con brevi cenni storici, sottolineato l’appartenenza degli abruzzesi ai popoli italici e l’importanza di rivendicare queste nobili origini, Franco Esposito presidente Tetraktis e Giovanna Massacci, consulente in Geopetrografia per l’ambiente e la conservazione dei Beni Culturali, hanno esposto il progetto Cippi e Antichi Confini, per una rinascita economica e sociale delle aree interne dell’Italia centrale attraverso un turismo lento, sostenibile e di qualità, che i Grandi Cammini portano con sé.

Leonardo D’Ippolito, Presidente ANFE Pescara ValVibrata ha chiuso la lunga conferenza ricca di spunti di riflessione e di argomenti da dover approfondire “Questo è un giorno importante per la nostra associazione, sia perché a sostegno dell’Anfe vedo tanti personaggi illustri dei settori culturali e scientifici, sia perché la politica in questo caso si è spogliata dell’appartenenza e qui abbiamo esponenti di tutte le forze politiche, e infine perché ieri sera mi è giunta la notizia dell’approvazione dei finanziamenti che permetteranno la realizzazione dell’Ecoparco dedicato a pet therapy, hippotherapy e servizi dedicati ai bambini e ragazzi autistici. E’ un progetto in cui credo moltissimo e che è un classico “win to win” dove tutti vincono, gli animali recuperati e accuditi, i ragazzi autistici, i lavoratori, il territorio, la società tutta.”

La presentazione dell’ANFE Pescara-Val Vibrata ha visto la partecipazione di molti esponenti del mondo culturale e scientifico, che hanno voluto testimoniare il loro sostegno alle iniziative e ai progetti promossi dall’associazione. Si sono succeduti nei saluti il prof. Franco Eugeni presidente dell’Accademia di Filosofia delle Scienze Umane (AFSU) e componente Consiglio nazionale ANFE, lo storico Tito Rubini, il prof. Aladino De Paulis filosofo, responsabile nazionale cultura ANFE, Giuseppe Rapone AIL Associazione Italiana contro le Leucemie e l’Architetto Franco Esposito, presidente di Tetraktis

I saluti istituzionali sono stati fatti dal Presidente della Provincia di Teramo Diego Di Bonaventura, dal vice presidente Luca Francioni e dai consiglieri regionali Simona Cardinali e Dino Pepe.

 

Associati ANFE Pescara-Val Vibrata: Leonardo D’Ippolito (presidente), Loreta Chiappini, Jwan Costantini, Lanfranco Curzi, Filomena Antonietta Di Bartolomeo, Diego Di Bonaventura, Gabriele Di Leonardo, Cristina Di Pietro, Dario Di Pietropaolo, Tito Rubini, Pierluigi Latini, Pietro Costantini.

 

L’ANFE (Associazione Nazionale Famiglie degli Emigrati) è un’associazione senza fini di lucro fondata l’8 marzo 1947 dall’on. Maria Federici, madre Costituente e riconosciuta Ente Morale nel 1968 con decreto del Presidente della Repubblica. L’Associazione è nata per rispondere alla necessità di assistenza degli emigranti e delle loro famiglie nella tutela dei loro diritti e a sostegno delle comunità italiane nel mondo. L’Ente, che conta. 48 rappresentanze estere in 16 Paesi, in Italia è strutturato in 44 Strutture provinciali e 16 regionali.

 

I PROGETTI

Cippi Antichi Confini

Prevede una pista ciclo pedonale dal Tirreno all’Adriatico che ripercorra l’antico confine tra il Regno delle Due Sicilie dallo Stato Pontificio, e che riporti alla luce e restauri i cippi originari di confine avviando il percorso di riconoscimento di bene tutelato dalla Soprintendenza dei Beni Culturali.

Il progetto coinvolge quattro regioni: Abruzzo, Marche, Umbria e Lazio, 9 province (Teramo, Ascoli Piceno, L’Aquila, Latina, Frosinone, Roma, Rieti, Terni Perugia) 90 comuni e 41 siti protetti. Il ripristino di quella linea di separazione/unione tra i due antichi territori, interessando aree interne e montane del centro Italia, progetta un rinnovato e originale sviluppo di una nuova economia della montagna fatta di turismo lento ed economia sostenibile. Grazie ad una serie di iniziative sinergiche, l’obiettivo è quello di convogliare l’interessamento di partner istituzionali, pubblici e privati, dando vita ad un circuito virtuoso di offerta turistica rurale e di prodotti autoctoni di eccellenza.

 

Ecoparco

Progetto per lo sviluppo di una rete organizzata di strutture, servizi e attività volti al miglioramento nelle terapie per cani e cavalli attività che innescano nuove forme di turismo bio ed eco sostenibile e pet friendly, con interventi di edilizia rurale tra sviluppo tecnologico e produzione di energia rinnovabile per un’offerta turistica qualificata.

Il progetto prevede la realizzazione di un Eco ostello per giovani e scolaresche con annesso Orto botanico, di un Asilo nel bosco, di un Agriturismo olistico benessere e ayurveda con il recupero e rifunzionalizzazione di un vecchio casale secondo la metodologia Life Cicle Assessment, di un Hotel pet friendly, di un Canile & Ricovero per cavalli a fine carriera, dotato di servizi veterinari e servizio di cremazione, abilitato a erogare servizi di pet therapy e hippotherapy. Tutti gli interventi verranno realizzati attraverso il recupero di strutture preesistenti e comunque nel rispetto dei luoghi e dell’ambiente, in quell’ottica di rifunzionalizzazione delle strutture in linea con le più recenti indicazioni europee. L’area interessata, con i suoi elementi di carattere storico-archeologico, architettonico, geologico, paesaggistico e ambientale, è quella di San Severino Marche (MC) duramente colpita dal terremoto del Centro Italia del 2016-17.

 

ANFE Campus

A.N.F.E. Campus nazionale nasce dalla sinergia di realtà molto dinamiche e attente all’evoluzione delle nuove tendenze in fatto di formazione, inserimento lavorativo, servizi per le aziende. In questo ambito si inserisce l’azione di ANFE Pescara-Val Vibrata, contraria alla mancata riapertura a settembre 2021 del Liceo Scientifico Aeronautico Gabriele D’Annunzio di Corropoli, una realtà formativa unica in Abruzzo e dalle grandi potenzialità la cui chiusura ha creato un danno sociale ed educativo all’intero territorio che si spera venga presto risanato.

 

L’ANFE per l’Africa

E’ in corso la progettazione di un Complesso agro industriale in autosufficienza energetica per produzioni biologiche e “free carbon” in territorio africano, nello Stato di eSwatini, in un’ottica di miglioramento delle condizioni socio economiche nei territori del continente africano. Grazie a studi e competenze avanzate si avvieranno coltivazioni biologiche, la produzione di bio carburante e di syngas da utilizzare per la produzione di energia elettrica, e verrà stimolata la progettazione e la costruzione di motori magnetici, che generano moto per il principio di instabilità magnetica. Il progetto promette assunzioni, abbattimento di emissioni di CO2 fossile nei processi produttivi, autosufficienza energetica.




Il pannello fotovoltaico (da portare sempre con sé) fatto con gli scarti di lavorazione delle supercar

Premio alla collaborazione virtuosa tra la startup Levante e l’azienda ACS

Una collaborazione virtuosa e all’insegna dell’economia circolare e verde che da una parte recupera gli scarti di lavorazione della fibra di carbonio e, dall’altra, consente di avere un pannello fotovoltaico da portare sempre con sé all’occorrenza e per gli usi più svariati. Con questo progetto la startup Levante con sede Milano e la società ACS (Advanced Composites Solutions), con sede a Bologna e Tortoreto (Teramo), esperta nella progettazione e nella realizzazione di componenti in materiale composito per vari settori industriali, ieri si sono aggiudicate il Premio Best Practices per l’Innovazione (categoria Greentech) promosso e organizzato da Confindustria Salerno. Un riconoscimento prestigioso, che viene assegnato da diciotto anni in Italia alle migliori tra imprese, spin off e start up. L’iniziativa promuove la cultura dell’innovazione in Italia generando un meccanismo virtuoso di contaminazione e condivisione delle progettualità tra attori diversi, offrendo una premialità aggiuntiva per i progetti svolti in collaborazione con altri soggetti.

Al premio concorrevano 60 progetti selezionati da Confindustria nei settori Internet of Thinghs, Digitalizzazione e Greentech. È in quest’ultima categoria che si sono candidate Levante ed ACS, offrendo una soluzione il cui contenuto tecnologico è pensato per migliorare l’ambiente.

Sara Plaga e Kim-Joar Myklebust, founder di Levante, hanno fondato la startup per semplificare l’accesso all’energia con soluzioni più efficienti, versatili ed accessibili. L’idea della startup, che oggi rientra tra le prime 50 startup in Europa per la mobilità sostenibile, è nata da un problema che sentivano in prima persona: entrambi velisti e camperisti, nei loro viaggi avvertivano il bisogno di avere accesso all’energia ovunque. 

Così è nato il pannello ad origami di Levante: semplificando il design dell’energia green con un prodotto riciclato e rinnovabile, Levante ha di fatto rivoluzionato il concetto di staticità del fotovoltaico, creando un prodotto (in fase di brevettazione) da portare ovunque e utilizzare in contesti staccati dalla rete.

Con la sua tecnologia patent pending, il dispositivo è compatto, trasportabile, modulare ed estendibile grazie ad un meccanismo ispirato agli origami.  

ACS, azienda operante in campo internazionale fondata sei anni fa dall’ingegnere e imprenditore Roberto Catenaro, ha invece messo a disposizione la propria tecnologia ed esperienza partendo dal recupero degli scarti di fibra di carbonio proveniente dall’industria automobilistica. Se si pensa che quasi il 40% della fibra di carbonio utilizzata per la produzione di un’unica auto da corsa viene scartata (circa 250 kg), il progetto messo in piedi dalle due aziende costituisce un’occasione unica per innescare un processo virtuoso di recupero cosiddetto “upcycling” (che letteralmente significa riciclare meglio). In questo modo, la fibra scartata viene successivamente impiegata nella produzione del pannello fotovoltaico, in particolare per le componenti della cornice, dei bracci meccanici e delle cerniere, al fine di rendere il pannello più leggero e trasportabile.  

La collaborazione tra Levante e ACS – avendo come obiettivo la riduzione dell’impatto ambientale di entrambe le aziende – apporta dunque benefici ad entrambe le realtà coinvolte oltre che ridurre la quantità di scarti e rifiuti e di materie prime utilizzate a tutto vantaggio dell’intero processo produttivo.  

Questa la dichiarazione di Sara Plaga, co-fondatrice e CEO di Levante: “Levante vuole creare energia pulita in un formato portatile, ma creare energia pulita da sola non basta. Vogliamo essere responsabili dell’impatto del prodotto che stiamo creando. La collaborazione con il nostro partner ACS ci permette di unire e ottimizzare le tecnologie presenti sul mercato e renderle più efficaci per un beneficio comune. Desideriamo ringraziare Confindustria di Salerno per questo riconoscimento che rappresenta per noi una conferma che siamo sulla giusta strada verso un mondo dove le risorse a disposizione vengono sfruttate in maniera ottimale”.

“Da sempre siamo impegnati – è il commento dell’ingegnere Roberto Catenaro, fondatore e CEO di ACS – in progetti di ricerca che vanno nella direzione di migliorare i nostri processi e le nostre tecnologie ma anche di evitare gli sprechi. Siamo davvero contenti che la partnership con Levante susciti l’interesse di osservatori privilegiati, questo ci spinge ad andare avanti con entusiasmo e maggiore determinazione”.

Nelle foto, l’ingegnere Roberto Catenaro di ACS; i fondatori di Levante, Kim Myklebust e Sara Plaga, con il prototipo del pannello fotovoltaico sperimentato nei loro viaggi; il pannello nelle due posizioni (aperto e chiuso)




SETTIMO EVENTO DI AVVICINAMENTO AL 14° FESTIVAL NAZIONALE DEI BORGHI PIÙ BELLI D’ITALIA A PESCOCOSTANZO: TURISMO SOSTENIBILE ED ESPERIENZIALE, L’INCONTRO TRA IL PASSATO E IL FUTURO PER RISCOPRIRE LA TRADIZIONE E TRAMANDARLA ALLE GIOVANI GENERAZIONI

 

Nel settimo evento di avvicinamento al 14o Festival Nazionale dei Borghi più belli d’Italia, in programma sabato 18 giugno pv, l’Associazione “I Borghi più Belli d’Italia in Abruzzo e Molise” percorrerà l’antica “via degli Abruzzi”, per fermarsi alle pendici del Monte Calvario, nell’antico borgo di Pescocostanzo.

Luogo ben noto per le sue caratteristiche geografiche, che lo rendono meta di villeggiatura durante tutto l’anno, Pescocostanzo mostra ai tanti visitatori tutta la sua storia attraverso l’architettura, i mestieri e le arti apprese e tramandate nel tempo.

Proprio l’architettura sarà il primo elemento ad essere presentato agli ospiti dell’Associazione: la basilica di Santa Maria del colle, nata nel 1466 su un antico nucleo religioso, è il museo della storia dell’arte pescolana, poiché racchiude in sé una considerevole varietà di forme, arredi, materiali e strutture che nel tempo hanno impreziosito l’edificio.

Nella passeggiata lungo le vie del borgo si visiteranno le botteghe artigiane, simbolo dell’economia tradizionale del luogo, che traggono la loro origine proprio nello scambio commerciale che la “via degli Abruzzi” favorì a partire dal medioevo. Molti maestri artigiani lombardi, infatti, allettati dalla grande richiesta e dal fervore socioeconomico della zona, decisero di trasferirsi in questi territori. Ne derivò lo sviluppo di un artigianato di alto livello, che si perfezionò nella lavorazione del ferro battuto, dell’oro con la filigrana e dei merletti a tombolo.

Nel museo del tombolo si avrà la possibilità di vedere da vicino la maestria delle ricamatrici, che davano e ancora danno forma a meravigliosi disegni con intrecci laboriosi e pazienti. Ogni giro rappresenta un intreccio di antico e moderno, che è il filo conduttore dell’evento a Pescocostanzo.

Altra eccellenza del luogo è la produzione casearia, che si degusterà presso il giardino di Palazzo Fanzago, prima di prendere parte, presso l’Auditorium San Nicola, al convegno “Intrecciare, plasmare, gustare, vedere…vivere. La tradizione come ponte verso un futuro dinamico, attraverso il presente reale”.

L’incontro, al quale parteciperanno come ospiti d’onore l’On.le Serena Pellegrino, già parlamentare e vicepresidente della Commissione Ambiente e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati e Stefano Cianciotta, Presidente di Abruzzo Sviluppo SpA, tratterà proprio il tema del necessario legame tra antico e moderno, inteso come punto di partenza per costruire un nuovo turismo. Interverranno Cinzia D’Altorio, Dirigente scolastico presso IIS Patini Liberatore  di Castel di Sangro, Raffaele Spadano antropologo dell’Università degli Studi di Torino, Domenico Ranallo artigiano del legno, Enrico Donatelli, artigiano del ferro battuto, Mattia Sciullo, artigiano dell’oro.

Utilizzare le caratteristiche uniche dei borghi, sociali, culturali e tradizionali per andare oltre la tecnologia, significa poter riscoprire il passato e indirizzarlo verso una nuova forma di comunicazione, che vuole riappropriarsi dell’interazione e della socialità.

Dopo un lungo periodo di staticità legato all’ emergenza sanitaria – afferma Antonio Di Marco, Presidente dell’Associazione “I Borghi più belli d’Italia in Abruzzo e Molise” – si avverte il bisogno di restituire identità e autenticità a luoghi e collettività. Niente altro più dell’intimità e dell’appartenenza ad una comunità può realizzare questo passaggio sostanziale, che dalla chiusura conduce all’apertura verso il mondo, alla ridefinizione extra-comunitaria del micromondo dei borghi. La bellezza, per essere apprezzata e comunicare il suo messaggio, ha bisogno di essere mostrata e condivisa al di là di ogni confine o limite, perché la piacevole sensazione che trasmette nell’osservarla deve poter essere la forza motrice di una nuova rivoluzione turistica -.

La giornata pescolana si concluderà con la visita al bosco di S. Antonio, una grande faggeta di oltre 550 ettari, da 35 anni importante area naturale protetta.




SICCITA’: COLDIRETTI, ¼ ITALIA COLPITA DA DESERTIFICAZIONE COLDIRETTI, GARANTIRE PRODUZIONE ALIMENTARE E ACCUMULARE ACQUA

 

Più di ¼ del territorio nazionale (28%) è a rischio desertificazione che riguarda le regioni del Sud ma anche quelle del Nord e del Centro, come l’Abruzzo, con la gravissima siccità di quest’anno che rappresenta solo la punta dell’iceberg di un processo che mette a rischio la disponibilità idrica nelle campagne e nelle città. E’ quanto emerge da una analisi di Coldiretti sulla situazione del territorio nazionale in occasione della giornata mondiale dell’Onu per la lotta a desertificazione e siccità del 17 giugno, sulla base dei dati Ispra.

 

La situazione è difficile lungo tutta la Penisola in un 2022 segnato fino ad ora da precipitazioni praticamente dimezzate. A preoccupare –  sottolinea Coldiretti Abruzzo – è la riduzione delle rese di produzione delle coltivazioni in campo come il grano che fa segnare quest’anno un calo di almeno il 15% delle rese anche in Abruzzo ma in difficoltà ci sono girasole, mais e altri cereali, i foraggi per l’alimentazione degli animali nonché ortaggi e frutta che hanno bisogno di acqua per crescere.

 

La siccità – sostiene la Coldiretti Abruzzo – è diventata la calamità più rilevante per l’agricoltura per effetto del calo dei raccolti che hanno bisogno dell’acqua per crescere. Siamo di fronte ad una profonda crisi idrica ed è necessario agire per definire le priorità di uso delle risorse idriche ad oggi disponibili, dando precedenza al settore agricolo per garantire la disponibilità di cibo –  sottolinea Coldiretti Abruzzo – è necessario prevedere uno stanziamento di risorse finanziarie adeguate per indennizzare le imprese agricole per i danni subiti a causa della siccità e favorire interventi infrastrutturali volti ad aumentare la capacità di accumulo e gestione della risorsa idrica. In proposito, Coldiretti e Anbi hanno proposto a livello nazionale un progetto immediatamente cantierabile per la realizzazione di una rete di piccoli invasi con basso impatto paesaggistico. In un Paese comunque piovoso come l’Italia, che per carenze infrastrutturali trattiene solo l’11% dell’acqua, occorre un cambio di passo nell’attività di prevenzione per evitare di dover costantemente rincorrere l’emergenza con interventi strutturali”.

 

 




L’Abruzzo al centro d’Europa.  Le cinte fortificate dai popoli italici protagoniste al convegno Seac 

“I nostri antenati italici ci hanno lasciato un patrimonio inestimabile: le Cinte Fortificate. L’Abruzzo ha seguito per cent’anni la saga del guerriero di Capestrano lasciando alla mercé del totale abbandono i Centri Fortificati Italici (le cosiddette Cinte o Ocres), un vero unicum sul panorama internazionale”. Così esordisce Alessio Consorte, regista del docufilm ‘Decumano Maximo’ che ha riscontrato grande successo nelle sale cinematografiche italiane: a seguito degli studi sulle cinte fortificate commissionate dallo stesso regista e già raccontate in chiave documentaristica nel suo film dossier, la Seac ha promosso a pieno titolo questi studi esclusivi sugli orientamenti dei siti italici.

“Un lunghissimo spazio di tempo – continua Consorte- in cui avremmo dovuto e potuto studiare, restaurare e capire il messaggio che i nostri antenati ci hanno lasciato al fine di comprendere appieno cos’è l’Abruzzo e cosa sia realmente l’Italia”.

 La Seac è la più prestigiosa e antica associazione professionale di archeoastronomi, è un’organizzazione di circa 80 membri provenienti da 18 paesi, soprattutto europei. L’archeoastronomia è la disciplina che studia l’orientamento di siti, strutture e manufatti che facciano riferimento a targets astronomici.

Silvia Motta, Adriano Gaspani e Alessio Consorte,  hanno sviluppato l’ambizioso progetto di portare all’attenzione di studiosi di fama internazionale questo studio sull’orientamento astronomico di alcuni siti in Abruzzo, che sono strutture antichissime e quasi sconosciute nell’ambito degli studi archeologici italiani. L’originalità di questo lavoro risiede nel fatto che l’Abruzzo diventa protagonista e viene portata all’attenzione di un pubblico europeo. E’ l’unico studio che analizza la possibilità che queste strutture siano allineate rispetto a posizioni nel cielo – in certi periodi dell’anno -, di eventi astronomici, come la levata e il tramonto del sole, della luna e di particolari stelle.

Questa analisi archeoastronomica presentata alla Seac, è stata selezionata da una Commissione scientifica formata da esperti in varie discipline che hanno approvato solo alcuni progetti su centinaia di proposte.

Appuntamento a Timisoara dal 5 al 9 settembre.

Lo studio sarà inoltre oggetto del prossimo documentario focalizzato sul cielo d’Abruzzo. Per coloro che volessero assistere alla proiezione della pellicola dossier “Decumano Maximo”, l’appuntamento è il prossimo 10 luglio al festival “Flaiano al Marina” in programma presso il Porto turistico Marina di Pescara.

 Alessio Consorte conclude con un appello accorato alle istituzioni: “Il mio auspicio è che dopo questa pubblicazione scientifica sui siti italici d’altura del primo millennio avanti Cristo qualcuno si muova realmente. Per questo motivo lancio un appello al presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio affinché possiamo  incontrarci. C’è tanto ancora da dire, studiare e mappare definitivamente tutta questa miriade di siti archeologici: non possiamo perdere più tempo”.

 Silvia Motta: Astrofisica, Archeoastronoma. Membro della S.E.A.C, European Society for Astronomy in Culture,  della S.I.A. (Società Italiana di Archeoastronomia) , della S.A.It, Società Astronomica Italiana. I suoi  studi accademici sull’astronomia delle civiltà mesoamericane del Messico (Maya, Aztechi), del Perù (Inca e Preincaici ), della Mongolia e dell’Ordine dei Cavalieri Templari la portano a tenere conferenze di archeoastronomia in Italia e in tutta Europa.

 Adriano Gaspani: membro dello staff dell’Osservatorio Astronomico di Brera (Milano), afferente all’I.N.A.F. (Istituto Nazionale di Astrofisica – Roma). Membro della S.I.A. (Società Italiana di Archeoastronomia). Attualmente è uno dei massimi esponenti di archeoastronomia nel mondo.

 Pescara, 15 giugno 2022




LUTTO NEL MONDO IMPRENDITORIALE ABRUZZESE. CALOGERO RICCARDO MARROLLO SI È SPENTO OGGI A VASTO.

 Pescara, 12 giugno 2022 – Lutto nel mondo imprenditoriale abruzzese. Calogero Riccardo Marrollo si è spento oggi a Vasto dopo mesi di malattia. Aveva 88 anni, tutti spesi nel far crescere le aziende da lui create e prosperare la sua amata terra. L’hanno assistito fino all’ultimo istante la famiglia e gli amici più stretti.

Era nato a Scerni il 21 marzo 1934, paese a cui era rimasto profondamente legato e del quale rivendicava con orgoglio le origini.

Diplomato all’Istituto Agrario di Scerni, aveva mosso i suoi primi passi imprenditoriali durante la ricostruzione post-bellica fondando la sua prima azienda nel 1955.

La sua tenacia e curiosità lo hanno portato in breve a guadagnare la fiducia delle primarie istituzioni Italiane e a diventare uno dei primi subappaltatori dell’ENI dove, sotto la guida e l’amicizia di Enrico Mattei, si occupò della realizzazione di molti dei principali metanodotti italiani.

Visionario ed innovatore, collaborò a numerosi progetti di sviluppo industriale e di ricerca principalmente nei campi delle costruzioni, dei sistemi idraulici, dell’eco-sostenibilità e dell’economia circolare, ben prima che alcuni di questi termini acquisissero l’importanza attuale.

Tra le tante cariche ricoperte si ricordano quella di Presidente Confindustria Chieti, Presidente Confindustria Abruzzo e membro del consiglio direttivo nazionale, socio fondatore del Rotary Club Vasto, Governatore del distretto Rotary 2090, industriale, leader.

Fece suo il motto Rotariano “L’umanità è il nostro impegno”, credendoci con forza, ispirando gli altri, coinvolgendo mondi distanti tra di loro in numerosi progetti benefici nazionali ed internazionali. Progetti di cui si occupava personalmente contribuendo con le sue spiccate doti di progettualità, concretezza, entusiasmo per la vita, onestà ed estrema generosità.

Riccardo è stato questo e tante altre cose. Ha vissuto una vita da uomo libero, con le radici ben salde nella sua amata terra, la schiena dritta e la testa sempre in alto – come i contadini – nei giorni di sole ed in quelli di pioggia.

Ne sentiranno la mancanza tutti coloro che lo conobbero e lo stimarono.

La Santa Messa di commemorazione sarà celebrata domani 13 giugno alle ore 15:30 presso la Chiesa di Santa Maria Maggiore in Vasto. La camera ardente è allestita presso la sede di Confindustria Chieti Pescara in Vasto, Corso Mazzini 641: rimarrà aperta fino alle ore 21 di oggi e riaprirà domani mattina alle ore 9:30. Il feretro domani muoverà dalla sede di Confindustria alle ore 14:30.