POSTE ITALIANE: DA OGGI, 4 GENNAIO, IN ABRUZZO DISPONIBILI ONLINE I DATI 2020 PER LA RICHIESTA DELL’ISEE 2022

Poste Italiane

Con pochi click è possibile richiedere un unico documento contenente tutte le informazioni, inviato in tempo reale tramite posta elettronica e scaricabile in formato pdf

 

Roma, 4 gennaio 2022 – A partire da oggi, 4 gennaio, i cittadini abruzzesi che hanno necessità di acquisire i dati dei rapporti intercorrenti con Poste Italiane relativi all’anno 2020 e necessari per la presentazione dell’attestazione ISEE 2022 (indicatore della situazione economica equivalente), possono utilizzare comodamente la modalità online.

Richiedere il rendiconto annuale dei prodotti finanziari e assicurativi di Poste Italiane è semplice e veloce: sarà sufficiente andare al link https://www.poste.it/prodotti/rilascio-certificazione-ai-fini-isee.html, cliccare su “richiedi online”, effettuare l’accesso tramite le proprie credenziali e successivamente richiedere la tipologia di certificazione che si vuole ottenere scegliendo tra documentazione ISEE o consistenze patrimoniali.

Inserendo il proprio indirizzo di posta elettronica e cliccando su “continua”sarà possibile ricevere comodamente la certificazione sulla mail personale e, contemporaneamente, si verrà re-indirizzati alla pagina successiva, dalla quale sarà possibile scaricare, in tempo reale e in formato .pdf, la certificazione richiesta.

Poste Italiane fornirà un unico documentocontenente tutte le informazioni necessarie per il calcolo dell’ISEE relative ai prodotti finanziari, in particolare riporta saldo e giacenza media dei conti attivi/estinti nel corso d’anno 2020, dei libretti di risparmio, dei Buoni Fruttiferi Postali, delle Postepay nominative e delle Carte Enti Previdenziali, il valore nominale dei Fondi di Investimento, la posizione dei Deposito Titoli nonché l’attestazione dei premi versati per Polizze Assicurative.

La nuova modalità di accesso al servizio conferma il processo di digitalizzazione avviato da Poste Italiane. Oggi sui canali digitali offerti dall’Azienda è infatti possibile accedere ai servizi offerti in totale sicurezza. Tramite il sito internet www.poste.it, ad esempio, i clienti registrati possono facilmente gestire il Conto BancoPosta o il Libretto di Risparmio, sottoscrivere un Buono Fruttifero online, richiedere la spedizione di un pacco, attivare il servizio seguimi o acquistare prodotti filatelici. Le app di Poste Italiane, disponibili su AppStore e Google Play, sono completamente gratuite e sono utilizzabili in mobilità anche da chi non è titolare di un rapporto con l’Azienda, come un vero e proprio ufficio postale a casa dei cittadini.

 




Attività di Polizia Postale e delle Comunicazioni Anno 2021: resoconto nazionale e locale.

Polizia di Stato

 

Nel 2021, la Polizia Postale e delle Comunicazioni è stata impegnata nel far fronte a continue sfide investigative con riferimento alle macro-aree di competenza, in particolare negli ambiti della prevenzione e contrasto alla pedopornografia online, della protezione delle infrastrutture critiche di rilevanza nazionale, del financial cybercrime e di quelle relative alle minacce eversivo-terroristiche in rete, riconducibili  sia a forme di fondamentalismo religioso che a forme di estremismo politico ideologico, anche in contesti internazionali.

 

Il Centro Nazionale per il Contrasto della Pedopornografia Online, C.N.C.P.O., ha coordinato 5.515 complesse attività di indagine (+ 70% rispetto all’anno precedente) all’esito delle quali sono state eseguite oltre 1.400 perquisizioni (+ 87% rispetto all’anno precedente).

Nel corso del 2021 si è verificato, infatti, un significativo incremento dei casi di sfruttamento sessuale dei minori e di adescamento online: eseguiti 137 arresti (+98% circa rispetto al 2020) e denunciate 1400 persone (+17% rispetto al 2020).

L’ incremento sale al +127% per le persone arrestate e del +295% rispetto ai casi trattati, se confrontiamo i dati prepandemici del 2019

Pe quanto attiene l’attività di prevenzione sono stati analizzati oltre 29.000 siti internet,  2.539 dei quali, riscontratone il carattere pedopornografico, sono stati oscurati mediante inserimento nella black list istituita ai sensi della L.38/2006.

C.N.C.P.O. 2020 2021

 

Incremento

 

Casi trattati 3.243 5.515 +70,06%
Persone indagate 1.192 1.400 +17,15%
Arrestati 69 137 +98,55%
Perquisizioni 757 1416 +87,05%
Gb di materiale sequestrato 215.091 280.106 +30,23%

 

Tra le indagini più significative condotte direttamente dal C.N.C.P.O., si segnala una delicata attività svolta nell’ambito delle darknet, che ha consentito di trarre in arresto un libero professionista 50enne, produttore di materiale di pornografia minorile. L’operazione è stata condotta con la cooperazione internazionale di polizia con altre Agenzie investigative estere attivata da Europol. L’uomo abusava in via continuativa di due minori di 6 e 8 anni. Avvalendosi delle sue capacità manipolatorie, era riuscito a carpire l’affetto e la totale fiducia dei bambini e, in soli due anni, ha filmato le violenze ai loro danni per un totale di circa 9.000 video. In virtù della fiducia in lui riposta da parenti e amici, riusciva a ottenere la disponibilità dei minori anche per diversi giorni.

 

Nell’ambito di altra attività di indagine sottocopertura, denominata “WILD TELEGRAM – FASE FINALE” condotta dal Compartimento Polizia Postale di Genova, sono stati individuati sul territorio nazionale 12 utenti della Rete, che attraverso la piattaforma Telegram, si sono resi responsabili dei  reati di cui agli artt. 600 ter e 600 quater c.p., nei cui confronti l’A.G. ligure ha emesso altrettanti decreti di perquisizione.

L’attività si è conclusa con 10 denunciati e 2 arrestati.

 

Nell’ambito dell’operazione “LOLITA” condotta dalla Sezione Polizia Postale di Brescia, unitamente alla locale Squadra Mobile, inerente la veicolazione di video e immagini pedopornografiche autoprodotte da una minore e divulgate attraverso la piattaforma Whatsapp ad altri utenti, l’A.G. procedente ha emesso nr. 16 decreti di perquisizione espletati sul territorio nazionale nei confronti di altrettanti soggetti ritenuti responsabili dei reati di cui agli artt. 600 ter e 600 quater c.p.

L’attività si è conclusa con 16 denunciati

 

All’esito di un’indagine denominata “BORGHETTO”, condotta dal Compartimento Polizia Postale di Catania, sono stati individuati 11 soggetti maggiorenni e 16 soggetti minorenni, tutti sedenti nel territorio di Catania e provincia, responsabili di aver divulgato attraverso la piattaforma di messaggistica WhatsApp contenuti pedopornografici, nei cui confronti la locale Procura ordinaria e quella per i Minorenni hanno emesso altrettanti decreti di perquisizione.

L’attività si è conclusa con 27 denunciati.

 

Nell’ambito dell’operazione “THE PUNISHER” svolta dal Compartimento di Firenze, sono stati individuati 7 soggetti che attraverso la piattaforma WhatsApp, si sono resi responsabili di condotte illecite ai sensi degli artt. 600 ter e quater c.p. e nei cui confronti la locale A.G. ha emesso altrettanti decreti di perquisizione.

L’attività si è conclusa con 6 denunciati.

 

Nell’ambito dell’operazione “CANADA 2.0” svolta dal Compartimento di Reggio Calabria, su impulso del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, l’A.G. di Catanzaro ha emesso nr. 119 decreti di perquisizione nei confronti di altrettanti soggetti ritenuti responsabili di condotte illecite ai sensi dell’art. 600 ter e 600 quater c.p. che sono statti eseguiti disgiuntamente sul territorio nazionale.

L’attività si è conclusa con 116 denunciati e 3 arrestati.

                           

Nell’ambito dell’operazione “COMETA” condotta dalla Sezione Polizia Postale di Brescia inerente la diffusione sui Social Network di immagini intime ritraenti una minore affetta da ritardo cognitivo, sono stati individuati 5 utenti nei cui confronti l’A.G. bresciana ha emesso 5 decreti di perquisizione.

L’attività si è conclusa con 5 denunciati.

 

All’esito dell’operazione “MAPLE MAZE” svolta dal Compartimento Polizia Postale di Milano, su segnalazione del collaterale organo di polizia canadese, sono stati individuati 31 utenti della Rete, responsabili attraverso la piattaforma KIK Messenger dei reati di cui agli artt. 600 ter e 600 quater nei cui confronti la locale Procura ha emesso altrettanti decreti di perquisizione personale ed informatica che sono stati espletati sul territorio nazionale.

L’attività si è conclusa con 27 denunciati e 4 arrestati.

 

Nell’ambito dell’operazione “BIG SURPRISE” condotta dal Compartimento Polizia Postale di Firenze, su segnalazione del collaterale organo di polizia canadese, sono stati individuati 24 utenti della Rete, responsabili attraverso la piattaforma KIK Messenger dei reati di cui agli artt. 600 ter e 600 quater nei cui confronti la locale Procura ha emesso altrettanti decreti di perquisizione personale ed informatica che sono stati eseguiti sul territorio nazionale.

L’attività si è conclusa con 22 denunciati e 2 arrestati

 

All’esito di un’indagine “ONTARIO 2” svolta dal Compartimento Polizia Postale di Milano, su segnalazione del collaterale organo di polizia canadese, sono stati individuati 17 utenti della Rete, responsabili attraverso la piattaforma KIK Messanger dei reati di cui agli artt. 600 ter e 600 quater nei cui confronti la locale Procura ha emesso altrettanti decreti di perquisizione personale ed informatica che sono stati espletati sul territorio lombardo.

L’attività si è conclusa con 16 denunciati e 1 arrestato.

 

Nell’ambito dell’operazione “DICTUM” condotta dal Compartimento Polizia Postale di Milano sono stati individuati 29 utenti della Rete, responsabili attraverso la piattaforma Mega.NZ dei reati di cui agli artt. 600 ter e 600 quater nei cui confronti la locale Procura ha emesso altrettanti decreti di perquisizione personale ed informatica che sono stati espletati sul territorio lombardo.

L’attività si è conclusa con 19 denunciati 7 arrestati e 3 irreperibili.

 

Al termine di un’indagine avviata a seguito di una segnalazione dell’Organizzazione statunitense NCMEC dal Compartimento Polizia Postale di Catania, sono stati individuati 7 utenti della Rete, responsabili dei reati di cui agli artt. 600 ter e 600 quater nei cui confronti la locale Procura ha emesso altrettanti decreti di perquisizione personale ed informatica.

L’attività si è conclusa con 7 denunciati.

 

All’esito di un’indagine sotto copertura denominata “MEET UP”, svolta dal Compartimento Polizia Postale Piemonte e Valle d’Aosta sulla piattaforma Telegram, la Procura della Repubblica di Torino ha emesso 26 decreti di perquisizione.

L’operazione si è conclusa con 23 denunciati e 3 arrestati.

 

Nell’ambito dell’operazione “GREEN OCEAN” condotta anche in modalità sotto copertura dal Compartimento di Palermo su canali di file sharing, su piattaforme di chat e nel dark web, la Procura della Repubblica di Palermo ha emesso 34 decreti di perquisizione

L’operazione si è conclusa con 21 denunciati e 13 arrestati.

 

Nell’ambito dei reati contro la persona commessi attraverso la rete, significativo è l’aumento dei fenomeni di sextortion (+54% rispetto al 2020) e revenge porn (+78% rispetto al 2020) con oltre 500 casi trattati e 190 autori di reato deferiti all’A.G.

Nel complesso per reati contro la persona commessi sul web, sono stati denunciati oltre 1.400 soggetti.

 

  2020 2021 Incremento
       
Stalking 143 176 +23%
Revenge Porn 126 225 +78%
Sextortion 636 984 +54%

 

Le indagini riguardanti il fenomeno delle truffe online in materia di e-commerce ovvero nell’ambito di piattaforme per l’offerta di beni e servizi, hanno consentito l’individuazione di oltre 3.200 presunti autori deferiti all’A.G..

 

Per quanto riguarda il settore della cybersicurezza ed in particolare la protezione delle Infrastrutture Critiche, nell’ambito delle attività di prevenzione e contrasto ad attacchi e minacce aventi per obiettivo le infrastrutture sensibili di interesse nazionale (pubbliche e private), il C.N.A.I.P.I.C. – nell’ambito del complessivo Sistema Informativo Nazionale per il Contrasto al Cyber Crime[1], ha gestito:

  • 434 attacchi informatici significativi nei confronti di servizi informatici relativi a sistemi istituzionali, infrastrutture critiche informatizzate di interesse nazionale, infrastrutture sensibili di interesse regionale, grandi imprese;
  • ha diramato524 alert di sicurezza riferibili a minacce per sistemi informatici/telematici oggetto di tutela del Centro;
  • ha ricevuto 60 richieste di cooperazione, gestite dall’Ufficio del punto di contatto HTC Emergency presente all’interno del CNAIPIC nell’ambito della Rete 24-7 “High Tech Crime” del G7.

 

Le attività investigative avviate dal Centro e dai Compartimenti, hanno portato al deferimento di complessive 187 persone per accesso abusivo e danneggiamento di sistemi informatici afferenti sistemi critici ovvero servizi essenziali, diffusione di malware, trattamento illecito di dati su larga scala.

 

L’azione della Polizia Postale si è diretta alla prevenzione e contrasto alle violazioni dei sistemi informatici critici e in maniera massiva alla lotta alle falsificazioni e commercializzazioni di certificati Green Pass illegali, sia sul clear che sul dark web.

L’azione della Polizia Postale si è diretta, ad ampio spettro:

  1. a) al contrasto ai fenomeni di sottrazione illecita, dai sistemi critici, di interi archivi contenenti centinaia di green pass appartenenti a cittadini italiani, certificati che venivano rivenduti o addirittura posti a disposizione del pubblico su piattaforme di file-sharing per lo scaricamento gratuito, al fine di un successivo utilizzo illecito da parte degli acquirenti;

 

  1. b) al contrasto ai fenomeni di truffa, basati sulla pubblicazione, su darkweb e canali social, di annunci fraudolenti in cui sedicenti falsari, al solo scopo di adescare le proprie vittime convincendole a rivelare i propri dati personali e a disporre pagamenti anticipati, si dichiarano in grado di fabbricare falsi green pass.

Lo scorso mese di agosto, nell’ambito di una complessa indagine denominata “Fake pass” – condotta dal Servizio centrale di Roma e dalle polizie postali di Milano e Bari, ha così individuato e perquisito 4 persone, tra cui 2 minorenni, che gestivano canali social specializzati nell’offerta illegale di certificati green pass Covid-19 falsi, sequestrando i 32 canali Telegram sui quali veniva veicolata la frode.

Grazie al monitoraggio dei pagamenti im cryptovalute effettuati dai clienti per ottenere gli inesistenti green pass, la Polizia postale ha ricostruito la rete di vendita, giungendo a disarticolare quelle che, in alcuni casi, si trasformavano in vere e proprie estorsioni: non di rado, infatti, dopo aver millantanto di poter fabbricare i falsi green pass, ed essere così entrato in possesso dei dati personali e dei documenti di riconoscimento delle vittime, il truffatore passava a ricattare queste ultime, minacciando denunce alla polizia o ulteriori attacchi informatici nei loro confronti, se non avessero proceduto al pagamento di ulteriori somme di denaro.

 

  1. c) Al contrasto ai fenomeni di intrusione informatica nei sistemi sanitari regionali, allo scopo di poter inserire dati relativi a vaccinazioni e tamponi mai eseguiti, finalizzati ad ottenere il rilascio di certificati green pass.

Risale infatti a pochi giorni fa la messa a segno da parte della polizia postale di una vasta operazione – la più avanzata sinora realizzata nel settore – relativa alla messa in commercio di certificazioni green pass radicalmente false, ma in grado di resistere anche ai controlli possibili mediante l’apposita app di verifica, generate mediante furto delle credenziali dei farmacisti e successivo accesso illegale ai sistemi sanitari regionali di Campania, Lazio, Puglia, Lombardia, Calabria e Veneto.

Le credenziali di accesso erano carpite alle farmacie mediante sofisticate tecniche di phishing, attraverso email che simulavano la provenienza dal sistema sanitario, e che inducevano le vittime a collegarsi ad un sito web, anch’esso falso, perfettamente identico a quello della sanità regionale, in grado di sottrarre le preziose credenziali.

In altri casi, i falsi green pass risultavano prodotti ricorrendo a servizi di chiamata VoIP internazionali, capaci di camuffare il vero numero di telefono del chiamante e simulare quello del sistema sanitario regionale, attraverso cui gli hacker si spacciavano per agenti del supporto tecnico della Regione interessata ed inducevano il farmacista ad installare nel proprio sistema un insidioso software che consentiva di assumere il controllo da remoto del computer e rubare così le credenziali di accesso ai sistemi informativi regionali.

Le indagini – consistite nell’analisi dei dati di connessione, di tabulati telefonici, delle caselle email e delle altre tracce lasciate dai traffici illeciti – hanno consentito di verificare che le tecniche criminose appena indicate sono state messe in campo anche per produrre i cd. Super green pass, a fronte di vaccini mai effettuati.

120 falsi green pass sono stati sinora localizzati nelle province di Napoli, Avellino, Benevento, Caserta, Salerno, Bolzano, Como, Grosseto, Messina, Milano, Monza-Brianza, Reggio Calabria, Roma e Trento, ma sono in corso accertamenti finalizzati a definire il numero reale, che si stima essere assai più ampio, di coloro che si sono rivolti nel tempo all’organizzazione criminale oggetto delle indagini per sfruttarne gli illeciti servizi.

Le perquisizioni, operate dai vari Reparti della Polizia Postale e delle Comunicazioni interessati sul territorio nazionale hanno riguardato le 15 persone già sottoposte ad indagini quali ipotetici appartenenti all’associazione criminosa che risulta aver assicurato la regia degli accessi abusivi ai sistemi informatici e delle conseguenti falsificazioni, nonché 67 dei loro clienti. Con la collaborazione del Ministero della Salute, i falsi green pass individuati sono stati disabilitati, in modo da impedirne ogni ulteriore utilizzo.

 

Nel settore del financial cybercrime, si registrano per il 2021 ben 126 attacchi informatici ai sistemi finanziari di grandi e medie imprese, per un ammontare complessivo di oltre 36 milioni di euro sottratti illecitamente mediante complesse frodi telematiche, 17 milioni dei quali recuperati a seguito dell’attivazione tempestiva della Polizia Postale e delle Comunicazioni.

Gli attacchi al mondo dell’impresa, mediante frodi basate su tecniche di social engineering risultano particolarmente condizionati dalla pandemia in corso, soprattutto per l’utilizzo diffuso di sistemi di comunicazione  per la gestione economica da remoto, conseguenti all’adozione su larga scala di processi di smart-working.

In merito ai fenomeni di phishing, smishing e vishing, tecniche utilizzate per carpire illecitamente dati personali e bancari, si rileva il sensibile aumento dei casi trattati dalla Specialità (+27%) per un totale oltre 18.000 casi trattati di furto di credenziali per accesso ai sistemi di home banking, di numeri di carte di credito, di chiavi private di wallet di cryptovalute a fronte dei quali sono state deferite all’A.G. 781 persone.

 

Nell’ambito del contrasto al fenomeno del c.d. cyberterrorismo, ed in generale dell’estremismo in rete, gli investigatori della Polizia Postale e delle Comunicazioni hanno concorso alla prevenzione ed al contrasto dei fenomeni di eversione e terrorismo, sia a livello nazionale che internazionale, posti in essere attraverso l’utilizzo di strumenti informatici e di comunicazione telematica. L’attività, funzionale al contrasto del proselitismo e alla prevenzione dei fenomeni di radicalizzazione estremista religiosa e dell’eversione di estrema destra e antagonista, ha permesso di sviluppare una dedicata attività informativa in contesti di interesse, per oltre 117.000 spazi web oggetto di approfondimento investigativo.

Tra questi 1.095 sono risultati caratterizzati da contenuti illeciti, che hanno determinato in 471 casi l’oscuramento della risorsa digitale.

Con riferimento alle attività investigative di settore, denunciati 39 soggetti ritenuti responsabili di attività di propaganda jihadista, ovvero legati all’estremismo di destra o a movimenti anarchici, mentre nell’ambito dei movimenti  afferenti la complessa galassia dei movimenti NO-VAX e NO GREENPASS sono state denunciate 101 persone[2].

In ambito di collaborazione internazionale, proprio al fine di contrastare la diffusione dal web di contenuti terroristici online legati all’estremismo di destra, lo scorso 27 maggio l’Unità EU-IRU di Europol ha promosso un Referral Action Day con l’obiettivo di rimuovere dai Social Network, siti web, blog, forum etc., materiale online riportante loghi di gruppi, manifesti, manuali, tutorial, media file prodotti e disseminati da organizzazioni di estrema destra, ovvero relativo a precedenti attacchi terroristici connotati dalla medesima ideologia.

Nel dettaglio, all’esito dei lavori, ai quali hanno partecipato operatori della Specialità ed operatori di polizia di altri 27 Stati, sono state segnalate 1038 URL ai Provider al fine di ottenerne l’oscuramento; in particolare, l’Italia ha segnalato 77 URL tra cui profili social di Facebook, Twitter e VKontacte, nonché una serie di account e canali Telegram.

La grave emergenza socio-sanitaria, tuttora in corso, accompagnata dalle restrizioni introdotte dai decreti governativi per contrastare la diffusione del virus Covid-19, ha infine orientato una specifica attività di monitoraggio informativo dei canali e gruppi all’interno delle varie piattaforme di comunicazione online, per l’individuazione precoce di eventi ovvero manifestazioni di piazza non autorizzate: oltre 300 i canali su piattaforme di messaggistica e gli spazi web oggetto di monitoraggio.

         Diverse le attività concluse che hanno portato al complessivo deferimento di 86 persone per reati quali il falso, la frode informatica, in un caso con 15 soggetti protagonisti di una vera e propria associazione a delinquere finalizzata alla produzione di certificazioni false mediante violazione dei sistemi informatici sanitari.

 

 

Con riferimento alle attività investigative svolte nel corrente anno da questa Specialità nell’ambito del contrato alla diffusione di contenuti terroristici online, si segnala che sono stati denunciati 3 soggetti ritenuti responsabili di attività di propaganda jihadista, 29 soggetti legati all’estremismo di destra, 7 soggetti legati a movimenti anarchici, mentre nell’ambito dei movimenti NO-VAX e dell’emergenza COVID-19 sono state denunciate 101 persone.

Proprio con riferimento alla grave emergenza socio-sanitaria, accompagnata dalle restrizioni introdotte dai decreti governativi per contrastare la diffusione del virus Covid-19, è stata dedicata una specifica attività di monitoraggio informativo dei canali e gruppi all’interno delle varie piattaforme di comunicazione online, per l’individuazione precoce di eventi ovvero manifestazioni con modalità non consentite

In tale contesto, tra le varie attività di contrasto poste in essere dalla Specialità si segnala, ad esempio, l’attività investigativa avviata condotte dal Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Milano e dalla locale D.I.G.O.S. e coordinata dalla Sezione Distrettuale Antiterrorismo della Procura di Milano, che ha portato, lo scorso 9 settembre 2021, all’esecuzione di 8 decreti di perquisizione delegata nei confronti di altrettanti soggetti indagati per istigazione a delinquere aggravata che figuravano tra i membri attivi di un gruppo Telegram denominato “I guerrieri” nel quale venivano progettate azioni violente da realizzare – anche con l’uso di armi ed esplosivi fai da te – in occasione delle manifestazioni “no green pass” organizzate su tutto il territorio nazionale.

Ed ancora, a titolo esemplificativo, si segnala l’ulteriore attività avviata dal Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Torino, unitamente alla locale DIGOS, nei confronti degli attivisti NO Vax/NO GreenPass che ha portato all’esecuzione nella mattinata del 15 novembre 2021 di 17 decreti di perquisizione a carico dei soggetti più radicali affiliati al noto canale Telegram “Basta Dittatura”, uno degli spazi web di maggiore riferimento nella galassia dei negazionisti del COVID 19.

Tra le molteplici attività investigative in tale contesto, appare opportuno segnalare anche quella avviata dal Compartimento Polizia Postale di Genova, che ha portato all’esecuzione di ventiquattro perquisizioni nell’ambito di una vasta operazione, coordinata dalla DDA della Procura della Repubblica di Genova, tesa ad individuare i vertici e le figure intermedie di un’associazione segreta NO VAX/NO GREEN PASS i cui appartenenti operavano prendevano il nome di Guerrieri ViVi, all’interno di canali Telegram segreti, compiendo attività illecite pianificate da un numero ristretto di individui.

Ed ancora, a seguito dei fatti avvenuti nella Capitale il 9 ottobre u.s., con l’attacco alla sede della CGIL in Roma nel corso di una manifestazione NO-VAX/NO GREEN PASS, grazie al monitoraggio effettuato dal Servizio polizia Postale e dalla DIGOS di Roma, è stato accertato che attraverso il sito ufficiale di Forza Nuova, venivano diffusi, da parte dei componenti dello Staff e della Redazione del movimento, numerosi comunicati e dichiarazioni volte ad incitare alla violenza contro le Istituzioni e, pertanto, si è proceduto ad informare la competente A.G., che ha ritenuto di emettere un decreto di sequestro preventivo del sito www.forzanuova.eu.

Tale provvedimento è stato eseguito in data 11 ottobre u.s. dal personale della Specialità, tramite la sostituzione della homepage con un’apposita “stop page”.

 

Prevenzione Antiterrorismo

Eversione Internazionale Estremismo religioso e politico

 

 

2020

 

2021

Persone indagate 1 12
Contenuti web monitorati 34.676 74306
Contenuti web oscurati 0 383

                                                                                                                                                                                                                                   

Prevenzione

Eversione nazionale estrema destra, area antagonista, attività in circostanze di emergenza

 

2020

 

2021

Persone indagate 15 60
Contenuti web monitorati 3312 42787
Contenuti web oscurati 0 88

Di rilievo infine l’attività sviluppata dagli Uffici di Specialità per la tutela e la sicurezza dei servizi postali, nell’ambito della convenzione con il partner Poste Italiane: oltre 6400 le pattuglie impiegate nel corso dell’anno a tutela dei servizi erogati da Poste Italiane per oltre 46.000 controlli. Attività che hanno portato al deferimento di 229 persone (+394% rispetto all’anno precedente) per c.d. “reati postali[3]”.

Nell’anno in esame, il portale del Commissariato di P.S. online si è confermato quale punto di riferimento specializzato per la ricerca di informazioni, consigli, suggerimenti di carattere generale per la sicurezza in rete, rafforzandosi ulteriormente in termini di popolarità con 52.000.000 di accessi.

La struttura operativa che gestisce il portale ha trattato oltre 28.000 richieste di informazioni, ricevuto 114.000 segnalazioni dai cittadini (+103% rispetto all’anno precedente).

Grazie alle segnalazioni pervenute al Commissariato di P.S. online, sono stati 70 gli interventi per casi di suicidio annunciati in rete da parte di utenti individuati in emergenza dal personale specializzato, a seguito dello sviluppo di attività di indagine  informatica.

 

Nell’ambito delle campagne di sensibilizzazione e prevenzione sui rischi e pericoli connessi all’utilizzo della rete internet, rivolte soprattutto ai giovani, la Specialità ha promosso la XI edizione del progetto “Una Vita da Social”, campagna itinerante grazie alla quale sino ad oggi sono stati raggiunti oltre 2milioni e 600mila studenti sia nelle piazze che nelle scuole, 225.000 genitori, 132.000 insegnanti per un totale di 19.500 Istituti scolastici e 400 città raggiunti sul territorio nazionale.

Nel corso del lockdown l’attività di sensibilizzazione e prevenzione nelle scuole è proseguita attraverso piattaforme di video conferenze coinvolgendo oltre 371.000 studenti, più di 5.000 insegnanti, per un totale di 3.069 Istituti scolastici coinvolti.

Si evidenzia infine per importanza l’attività di progettazione ed alta formazione specialistica finalizzata all’avvio del CERT (Computer Emergency Response Team) – del Ministero Interno. Avvalendosi della collaborazione istituzionale con il CI.Fi.Ge ( Centro interforze Formazione Intelligence – Stato maggiore della Difesa) è stato sperimentato un prezioso e produttivo scambio formativo per il quale è stata formata la prima aliquota di personale assegnato al Centro per la sicurezza informatica del Dicastero.

L’obiettivo futuro di definizione di un lessico comune e qualificazione di un adeguato profilo di specializzazione di operatore cyber per le esigenze del CERT e del correlato Centro di Valutazione delle infrastrutture informatiche.

Infine, a completamento e per la migliore valorizzazione del percorso evolutivo della Specialità, si sono di recente avviate le progettualità finanziate con fondi PNRR per la realizzazione di 27 laboratori cyber sul territorio, la realizzazione di mezzi mobili tattici a supporto delle attività investigative, forensi e per la gestione della sicurezza informatica in occasione di grandi eventi.

Con gli stessi fondi è allo studio l’ipotesi di finanziare l’infrastruttura informatica del CERT e del dipendente Centro di Valutazione che sarà chiamato a svolgere il delicato compito di valutare i profili di sicurezza degli asset delle strutture informatiche che supportano le funzioni essenziali del Ministero dell’Interno (sistemi elettorali, rete Prefetture, AFIS etc.).

 

Con riferimento alla realtà abruzzese il Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Pescara e le sezioni di L’Aquila Teramo e Chieti continuano nell’attività di prevenzione e repressione dei fenomeni criminali su elencati.

 

Nel 2021 di particolare rilievo sono state tre distinte attività investigative che hanno portato all’arresto di tre uomini responsabili di detenzione di ingente materiale pedopornografico.

 

Venivano inoltre denunciate in stato di libertà 156 persone, sequestrati 98 apparati informatici ed effettuati 7100 monitoraggi internet.

 

Nell’ottica di una fattiva collaborazione volta a prevenire e contrastare gli attacchi/danneggiamenti informatici, questo Compartimento ha sottoscritto un protocollo d’intesa a tutela di una infrastuttura critica locale.

 

Nell’ambito poi delle campagne informative finalizzate alla cultura della legalità e alla navigazione sicura su internet, personale del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni “Abruzzo” ha tenuto numerosi incontri presso le scuole della Regione, sia in presenza che “a distanza” mediante video collegamenti con dirette streaming  cui hanno partecipato oltre 3400 studenti e numerosi  docenti.

 

 

 

 

 

 

[1] Si tratta del più ampio progetto SINC3, che prevede collegati in rete il CNAIPIC, a tutela delle infrastrutture critiche nazionali, ed i Nuclei operativi sicurezza cibernetica – NOSC dei Compartimenti, di prossima istituzione con la riorganizzazione dei presidi territoriali della Specialità, quest’ultimi a tutela dei rispettivi asset cibernetici regionali. Il progetto prevede tra l’altro la formazione degli operatori NOSC e la creazione di una piattaforma informatica per la gestione degli eventi e per la condivisione delle informazioni di sicurezza finanziata con fondi ISF, che, oramai avviata la fase sperimentale, potrà essere inaugurata il prossimo anno.

[2] Proprio con riferimento alla grave emergenza socio-sanitaria, accompagnata dalle restrizioni introdotte dai decreti governativi per contrastare la diffusione del virus Covid-19, è stata dedicata una specifica attività di monitoraggio informativo dei canali e gruppi all’interno delle varie piattaforme di comunicazione online, per l’individuazione precoce di eventi ovvero manifestazioni con modalità non consentite

In tale contesto, tra le varie attività di contrasto poste in essere dalla Specialità si segnala, ad esempio, l’attività investigativa avviata condotte dal Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Milano e dalla locale D.I.G.O.S. e coordinata dalla Sezione Distrettuale Antiterrorismo della Procura di Milano, che ha portato, lo scorso 9 settembre 2021, all’esecuzione di 8 decreti di perquisizione delegata nei confronti di altrettanti soggetti indagati per istigazione a delinquere aggravata che figuravano tra i membri attivi di un gruppo Telegram denominato “I guerrieri” nel quale venivano progettate azioni violente da realizzare – anche con l’uso di armi ed esplosivi fai da te – in occasione delle manifestazioni “no green pass” organizzate su tutto il territorio nazionale.

Ed ancora, a titolo esemplificativo, si segnala l’ulteriore attività avviata dal Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Torino, unitamente alla locale DIGOS, nei confronti degli attivisti NO Vax/NO GreenPass che ha portato all’esecuzione nella mattinata del 15 novembre 2021 di 17 decreti di perquisizione a carico dei soggetti più radicali affiliati al noto canale Telegram “Basta Dittatura”, uno degli spazi web di maggiore riferimento nella galassia dei negazionisti del COVID 19.

Tra le molteplici attività investigative in tale contesto, appare opportuno segnalare anche quella avviata dal Compartimento Polizia Postale di Genova, che ha portato all’esecuzione di ventiquattro perquisizioni nell’ambito di una vasta operazione, coordinata dalla DDA della Procura della Repubblica di Genova, tesa ad individuare i vertici e le figure intermedie di un’associazione segreta NO VAX/NO GREEN PASS i cui appartenenti operavano prendevano il nome di Guerrieri ViVi, all’interno di canali Telegram segreti, compiendo attività illecite pianificate da un numero ristretto di individui.

Ed ancora, a seguito dei fatti avvenuti nella Capitale il 9 ottobre u.s., con l’attacco alla sede della CGIL in Roma nel corso di una manifestazione NO-VAX/NO GREEN PASS, grazie al monitoraggio effettuato dal Servizio polizia Postale e dalla DIGOS di Roma, è stato accertato che attraverso il sito ufficiale di Forza Nuova, venivano diffusi, da parte dei componenti dello Staff e della Redazione del movimento, numerosi comunicati e dichiarazioni volte ad incitare alla violenza contro le Istituzioni e, pertanto, si è proceduto ad informare la competente A.G., che ha ritenuto di emettere un decreto di sequestro preventivo del sito www.forzanuova.eu.

Tale provvedimento è stato eseguito in data 11 ottobre u.s. dal personale della Specialità, tramite la sostituzione della homepage con un’apposita “stop page”.

[3] Furto di corrispondenza, incasso fraudolento di assegni etc.




Coronavirus Abruzzo, dati aggiornati al 3 gennaio: oggi 1990* nuovi positivi, 284 guariti e 3 morti.

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(REGFLASH) Pescara, 3 gen. – Sono 1990 (di età compresa tra 1 e 93 anni) i nuovi casi positivi al Covid registrati oggi in Abruzzo, che portano il totale dall’inizio dell’emergenza a 113719. Dei positivi odierni, 1368 sono stati identificati attraverso test antigenico rapido.

*(il totale comprende anche i positivi accertati attraverso test antigenico, come disposto dalla circolare del Dipartimento regionale Sanità del 29 dicembre)

Il bilancio dei pazienti deceduti registra 3 nuovi casi (si tratta di una 91enne e di una 78enne della provincia di Teramo, mentre il terzo risale ai giorni scorsi ed è stato comunicato solo oggi dalla Asl) e sale a 2645.

Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 87371 dimessi/guariti (+284 rispetto a ieri).

Gli attualmente positivi in Abruzzo (calcolati sottraendo al totale dei positivi, il numero dei dimessi/guariti e dei deceduti) sono 23703** (+1703 rispetto a ieri).

**(nel totale sono ricompresi anche 15674 casi riguardanti pazienti persi al follow up dall’inizio dell’emergenza, sui quali sono in corso verifiche)

194 pazienti (+10 rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale in area medica; 22 (invariato rispetto a ieri) in terapia intensiva, mentre gli altri 23487 (+1693 rispetto a ieri) sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl.

Nelle ultime 24 ore sono stati eseguiti 2473 tamponi molecolari (1743178 in totale dall’inizio dell’emergenza) e 13218 test antigenici (1864032).

Il tasso di positività, calcolato sulla somma tra tamponi molecolari e test antigenici del giorno, è pari a 12.68 per cento.

Del totale dei casi positivi, 26544 sono residenti o domiciliati in provincia dell’Aquila (+194 rispetto a ieri), 29459 in provincia di Chieti (+792), 27505 in provincia di Pescara (+536), 28340 in provincia di Teramo (+375), 1179 fuori regione (+31) e 454 (+62) per i quali sono in corso verifiche sulla provenienza.

Lo comunica l’Assessorato regionale alla Sanità. (REGFLASH) FRAFLA 220103




WWF: il TAR conferma il no ai nuovi impianti da sci di Monte Magnola 

Pubblicata la sentenza dopo il ricorso degli ambientalisti: annullati i permessi di Regione e Comune 

WWF – FOTO ARCHIVIO

Il vice presidente del WWF Italia Dante Caserta: “Incomprensibile il fatto che si debba sempre far ricorso alla Magistratura. Le norme di tutela sono chiare e dovrebbero essere ben conosciute” 

È stata pubblicata oggi la sentenza del TAR Abruzzo sul ricorso presentato da alcune associazioni ambientaliste con l’intervento ad adiuvandum del WWF Italia difeso dall’Avv. Francesco Paolo Febbo. Il TAR ha confermato l’orientamento già espresso con l’ordinanza cautelare.

Piena soddisfazione del WWF per la sentenza del TAR Abruzzo che ha annullato le autorizzazioni del Comune di Ovindoli e della Regione Abruzzo per la realizzazione di nuove piste da sci e nuovi impianti da risalita in un’area di circa 10 ettari sul Monte Magnola nel territorio di Ovindoli, nel Parco Regionale Sirente-Velino, compromettendo habitat naturali ricompresi in una Zona di Protezione Speciale della Rete Narura2000 tutelata dall’Unione Europea, peraltro tutelata su proposta della stessa Regione Abruzzo e dello Stato Italiano.

“La tutela di questi territori, così importanti dal punto di vista della biodiversità, dovrebbe essere una priorità per la Regione e per lo stesso Parco regionale” dichiara Dante Caserta, vicepresidente del WWF Italia. “Dover ogni volta ricorrere alla giustizia amministrativa per una cosa tanto ovvia è incomprensibile, anche perché le normative di salvaguardia sono chiare e dovrebbero essere ben conosciute. Continuare ad insistere su interventi che mettono a rischio habitat prioritari e le specie che li abitano, ad iniziare dell’Orso bruno marsicano, è un errore gravissimo che non trova alcuna giustificazione. Il rilancio delle montagne abruzzesi nasce dalla tutela e della giusta valorizzazione, non dalla compromissione dei valori ambientali che rappresentano il loro elemento caratterizzante”.

“La sentenza – dichiara l’avv. Febbo – conferma la validità di quanto è stato sostenuto nei ricorsi. I giudici amministrativi applicano la legge con rigore e con buon senso; è un vero peccato che la parte politica a volte non programmi i suoi interventi con gli stessi identici criteri, a tutela degli interessi della collettività”.




CGIL: assegno Unico Universale per i Figli minori: da marzo 2022 importanti novità in busta paga per 163mila famiglie abruzzesi e molisane.

CGIL

Con la legge di bilancio 2022 è stato definitivamente istituito l’assegno unico per i figli minori che, con la mensilità di marzo, entrerà in vigore anche per i lavoratori dipendenti.

La misura, introdotta lo scorso luglio in via transitoria per autonomi e disoccupati, con l’estensione anche alle famiglie di lavoratrici e lavoratori dipendenti, diventa adesso definitiva.

Una novità non di poco conto per tante famiglie abruzzesi e molisane: in Abruzzo si stima saranno 34mila a Pescara, 39mila a Chieti, 30mila a L’Aquila e 32mila Teramo ed in Molise 20mila a Campobasso e 8mila ad Isernia.

Da marzo, infatti, l’assegno unico andrà a sostituire detrazioni ed assegni familiari che non verranno più erogati in busta paga mensilmente. Così come non saranno più percepiti singolarmente l’assegno per i nuclei familiari con almeno 3 figli minori, il premio alla nascita ed il bonus bebè.

Sarà l’INPS a liquidare direttamente tramite bonifico, gli importi dovuti a ciascun nucleo familiare.

Per ogni figlio minore saranno riconosciuti da 50 a 175 euro mensili, con maggiorazioni in caso disabilità, famiglie con più di due figli, madri con meno di 21 anni o genitori entrambi lavoratori dipendenti. Verranno inoltre riconosciuti degli importi, seppure in misura ridotta, per i figli da 19 a 21 anni.

Per stabilire l’importo a cui si avrà diritto, prima di inviare la domanda di Assegno Unico, sarà necessario compilare la dichiarazione ISEE con i redditi relativi all’anno 2020. Sia per la compilazione dell’ISEE che per la domanda di Assegno Unico, la CGIL Abruzzo Molise metterà a disposizione gli uffici del CAF e del Patronato INCA.

La domanda andrà inviata entro il 28 febbraio. Qualora non si facesse in tempo, si può recuperare fino al 30 giugno, data ultima entro la quale l’INPS riconoscerà anche gli importi arretrati a partire da marzo.

Se invece si decidesse di non presentare l’ISEE, si potrà comunque richiedere l’assegno: l’INPS, in quel caso, riconoscerà l’importo mensile più basso pari a 50 € per figlio.

Sebbene debbano ancora essere sciolti alcuni nodi legati all’interpretazione della normativa ed ai tempi dei pagamenti (questioni che l’INPS ed il Ministero hanno garantito chiariranno a breve con specifiche circolari), è comunque utile attivarsi da subito per l’ISEE e la domanda di Assegno Unico: il poco tempo disponibile e l’elevato numero di domande previste, infatti, rischiano di generare disguidi nei prossimi mesi.

La nuova misura dell’Assegno Unico, che unificherà misure diverse e a volte confusionarie che si sono sommate nel tempo, potrà rappresentare un importante momento di semplificazione. È assolutamente necessario però che l’INPS, anche nei territori abruzzesi e molisani, garantisca celerità nei pagamenti e linearità nelle risposte, superando le difficoltà che, durante la pandemia, troppo spesso si sono vissute con i bonus e le indennità di cassa integrazione.

La CGIL sarà da subito in campo per assistere lavoratrici e lavoratori anche su questa misura, e per garantire il rispetto dei loro diritti.




SBARDELLA, LIRIS: CORDOGLIO PER ACUTO E APPASSIONATO GIORNALISTA

L’AQUILA – Cordoglio per la scomparsa di Mario Sbardella, “acuto e appassionato giornalista”, viene espresso dall’assessore regionale al Bilancio, Guido Liris.
“Ho conosciuto e apprezzato Mario come un giornalista scrupoloso e attento, innamorato del proprio lavoro, profondamente rispettoso dei ruoli che si è trovato a ricoprire, come quello di collaboratore di un quotidiano autorevole come Il Centro e di responsabile della comunicazione di un Comune importante come Avezzano”, afferma Liris. “Avevo con lui un rapporto intenso, non faceva mai mancare il suo punto di vista, spesso diverso dal mio, ma sempre degno di attenzione”.
“La sua lunga esperienza professionale gli consentiva di analizzare sempre lucidamente le vicende amministrative e politiche del territorio, riuscendo a raccontarle al grande pubblico”, aggiunge l’assessore.
“Ai suoi cari, alla comunità giornalistica e ai tanti che gli hanno voluto bene, rivolgo le mie sincere condoglianze”, conclude Liris.



Covid-19: in Abruzzo 1135 nuovi casi e 2 deceduti

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Coronavirus, domenica 2 gennaio. In seguito ai riallineamenti complessivi eseguiti sui dati riferiti alla giornata di ieri, si registrano oggi in Abruzzo 1135 nuovi positivi (di cui 639 emersi da test antigenico), di età compresa tra 2 e 92 anni, eseguiti 2599 tamponi molecolari e 51961 test antigenici (compresi quelli non comunicati ieri), 2 deceduti (una 70enne e un 74enne della provincia di Chieti), 87087 guariti (+5), 22000 attualmente positivi (+1223), 184 ricoverati in area medica (+5), 22 in terapia intensiva (+1), 21794 in isolamento domiciliare (+1217). I nuovi positivi, al lordo dei riallineamenti, sono residenti in provincia dell’Aquila (98), Chieti (284), Pescara (202), Teramo (576), fuori regione (26), in accertamento (44). (f.f.)




Covid-19: oggi in abruzzo 3926 nuovi positivi.

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Coronavirus, sabato 1 gennaio. Oggi in Abruzzo 3926 nuovi positivi (di cui 2317 emersi da test antigenico), di età compresa tra 1 e 95 anni, eseguiti 7137 tamponi molecolari (il totale dei test antigenici oggi non è invece disponibile), nessun deceduto, 87082 guariti (+200), 20777 attualmente positivi (+3726), 179 ricoverati in area medica (+1), 21 in terapia intensiva (+1), 20577 in isolamento domiciliare (+3724). I nuovi positivi sono residenti in provincia dell’Aquila (497), Chieti (1320), Pescara (1054), Teramo (835), fuori regione (87), in accertamento (132). (f.f.)




Sanità: approvato il nuovo piano regionale di prevenzione

La Verì all’ospedale di Giulianova – FOTO ARCHIVIO

(REGFLASH) Pescara, 1 gen. – Promozione della salute a scuola, negli ambienti di lavoro, nelle comunità. E ancora azioni per sensibilizzare sulla sicurezza in casa, sull’antibiotico-resistenza, passando per l’importanza degli screening e della salute materno infantile e riproduttiva, oltre ad iniziative per lo sviluppo armonico della persona, della natura e dell’ambiente attraverso un approccio multidisciplinare.

Sono solo alcuni degli obiettivi del nuovo Piano regionale di Prevenzione 2021-2025, approvato dalla giunta su proposta dell’assessore alla Salute, Nicoletta Verì.

Il documento recepisce le indicazioni del Piano nazionale, integrandole con misure che prevedono e rafforzano le sinergie con i servizi sanitari.




Covid, Erasmi Presidente Confesercenti Abruzzo: “Consumi in forte calo, necessario sostenere imprese e lavoratori”

 

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TERAMO. La variante Omicron, con l’aumento dei contagi e le restrizioni previste, frena l’economia nazionale e naturalmente anche quella abruzzese. Tra i settori più colpiti la ristorazione e il turismo e si teme anche per il lavoro. L’aumento dei contagi da Covid-19 e le restrizioni rischiano di costare a livello nazionale, solo nel periodo delle festività invernali, oltre due miliardi di euro di minori consumi: 932 milioni delle famiglie italiane e 1,2 miliardi di euro di mancate spese dei turisti stranieri che potrebbe portare a una riduzione dello 0,5% del tasso di crescita del Pil nel quarto trimestre. Il comparto del turismo e della ristorazione, nel periodo delle festività vede, a rischio 1,1 miliardi di fatturato; -136milioni di euro la stima di perdita per le agenzie di viaggio. Omicron inciderà ovviamente anche sul cenone di Capodanno soprattutto sulla ristorazione con numerose disdette a fronte di prenotazioni che sono state comunque inferiori al periodo pre-Covid.

 

La pandemia quindi ha cancellato circa 4 mila euro di spesa a famiglia per i consumi in Italia. I dati di Confesercenti nazionale mostrano con chiarezza la riduzione complessiva dei consumi nel 2020 e 2021, anni caratterizzati dalla pandemia rispetto ai livelli pre crisi. Il dato medio è la somma della riduzione dei consumi rispetto al livello pre-crisi registrata in media da ogni famiglia nel 2020 (-2.653 euro) e nel 2021 (-1.298 euro), per un totale di -3.951 euro. A livello regionale, l’Abruzzo è una delle regioni dove il calo è stato meno significativo, ma comunque importante (-1.402 euro a famiglia), contro gli oltre 9.100 euro della Toscana. A pesare ovviamente sono stati i lockdown totali e le pesanti restrizioni applicate soprattutto nel 2020 e all’inizio del 2021, e il recupero partito in estate e in autunno non è riuscito comunque a compensare quanto perso. Pesano anche la riduzione dei redditi, l’inflazione e l’incertezza che induce le famiglie al risparmio. In queste ultime settimane, con la variante Omicron, la situazione torna a essere preoccupante.

“È necessario – commenta il Presidente di Confesercenti Abruzzo Daniele Erasmi, – intervenire per accelerare il recupero, perché dai consumi interni dipende circa il 60% del nostro Pil. Una strada è quella fiscale: la riforma del fisco dovrà contribuire a liberare il più possibile le risorse delle famiglie. La variabile Omicron impone, inoltre, nuovi accorgimenti e tutele. È necessario che i provvedimenti restrittivi, pur salvaguardando la salute pubblica, siano compatibili con lo svolgimento delle attività economiche e, dove questo non fosse possibile, è necessario adottare misure di sostegno per imprese e lavoratori anche prorogando il termine degli ammortizzatori sociali di emergenza”.