Cordoglio per la morte del collega Paolo Guadagni

Ci ha lasciato Paolo Guadagni, pioniere del giornalismo televisivo marsicano.

Storico collaboratore dei quotidiani “Il Centro” e “Il Tempo”, era un giornalista dai modi garbati, che sapeva osservare il mondo dalla giusta distanza. Per lunghi anni è stato anche corrispondente dell’Agenzia Ansa.

Nella Marsica si è occupato dei principali fatti di cronaca, dall’omicidio della piccola Cristina Capoccitti, al delitto Donatoni. Un giornalista d’altri tempi, scrupoloso, preciso: aveva un rapporto di grande stima con le proprie fonti.

Il Sindacato dei giornalisti abruzzesi è vicino con affetto alla famiglia Guadagni, alla moglie Elena e ai figli Maria Teresa e Vincenzo e si stringe a loro in questo momento di profondo dolore.




8 marzo. UN CUORE DI MAIS PER AIUTARE LE DONNE AFRICANE, DONATELLA DI PETRANTONIO E ELENA SICO TESTIMONIAL ABRUZZESI

Donatella Di Pietrantonio

Elena Sico

COLDIRETTI, PER LA FESTA DELL’8 MARZO INIZIATIVA SOLIDALE DELLE DONNE IMPRENDITRICI

E IN ABRUZZO LE GIOVANI AZIENDE AGRICOLE FEMMINILI CRESCONO DEL 5,2%

Non la tradizionale mimosa ma un cuscino a forma di cuore realizzato dall’incontro di due tessuti, uno Made in Italy e l’altro africano (Wax) con l’imbottitura di fibra naturale a base di ortica e mais: è il simbolo scelto dalle imprenditrici agricole di Coldiretti Donne impresa  che, per la festa dell’8 marzo, hanno lanciato la campagna di solidarietà “solodalcuore” in aiuto delle donne dell’Africa insieme ai medici del Cuamm impegnati nella prevenzione e nelle cure sanitarie rivolte alle popolazioni dei paesi in via di sviluppo.

Due le testimonial abruzzesi che hanno sposato l’iniziativa: la scrittrice Donatella Di Pietrantonio, vincitrice del premio Campiello 2017 con L’Arminuta e autrice di Borgo Sud edito da Einaudi nel 2020, e Elena Sico, direttrice del Dipartimento agricoltura della Regione Abruzzo. “Due figure che in modo diverso rappresentano la determinazione, la forza, la cultura femminile della nostra regione – dice Antonella Di Tonno, responsabile Coldiretti Donne Impresa Abruzzo e vice responsabile nazionale Coldiretti Donne Impresa – entrambe hanno condiviso, e per questo le ringraziamo, i principi e i valori di questa grande campagna di solidarietà nazionale che unisce idealmente tante donne in questa giornata simbolica”. 

#solodalcuore è l’iniziativa benefica promossa dalle imprenditrici agricole di Coldiretti a favore dei giovani volontari del Cuamm Medici con l’Africa che operano nel Continente africano al fine di sviluppare una cultura sanitaria e preventiva anche formando il personale sul posto e, nell’ambito dell’iniziativa, Donne Impresa Coldiretti ha abbracciato un progetto che prevede la realizzazione di un reparto di maternità a Rumbek in Sud Sudan con annessa una scuola di formazione per neo ostetriche.

“Una rete femminile che percorre tutta l’Italia è collegata oggi ad un simbolo – dice la Di tonno – un cuore morbido della gratitudine, realizzato dalle agrisarte di Sant’Erasmo, isola della laguna nord di Venezia, su idea di Katia Zuanon di Prayers Collection. Grazie alla vendita di questi cuscini stiamo raccogliendo fondi da ogni parte d’italia, ma anche all’estero. Serve ancora uno sforzo per raggiungere gli obiettivi: un ambulatorio attrezzato per assistere madri e piccoli in un periodo molto delicato che è la gravidanza e la crescita in un contesto molto difficile di povertà”.

I cuori della solidarietà si possono acquistare on line su piattaforma e commerce www.solodalcuore.it  sono recapitati direttamente a domicilio con spedizioni tramite corriere. “In un momento in cui siamo obbligati alla distanza – dice Coldiretti Donne Impresa – abbiamo creato un ponte per stare più vicino alla gente di buona volontà e ai bisognosi. L’Africa è il cuore del mondo e le donne sono la vera speranza di un continente saccheggiato da troppo tempo, sfruttato e pieno di contraddizioni. E seppur nella sua fragilità quella terra e quei popoli hanno fame di vita”.

In occasione della festa dell’8 marzo, Coldiretti Abruzzo ricorda inoltre che la presenza delle donne in agricoltura è molto importante, come confermano i dati 2019 sull’impresa femminile in Abruzzo con quasi quattro aziende agricole su dieci (35,3%) guidate da donne per un totale di quasi 10mila imprenditrici rosa (dato 2019, elaborazione Coldiretti) e, nel 2020, con un aumento del 5,2% delle imprese agricole femminili under 35 (elaborazione Coldiretti Abruzzo). “Dati importanti in un periodo difficile e di grande incertezza a causa dell’emergenza sanitaria, a dimostrazione della forte determinazione delle donne – dice Antonella Di Tonno – Il protagonismo femminile ha rivoluzionato negli ultimi anni l’attività agricola come dimostra l’impulso dato dalla loro presenza nelle attività di educazione alimentare ed ambientale con le scuole, le agritate, gli agriasili, le fattorie didattiche ma anche nell’agricoltura di precisione e a basso impatto ambientale, nel recupero delle piante e degli animali in estinzione fino nella presenza nei mercati di vendita diretta di Campagna Amica oltre che nell’agriturismo. Nell’attività imprenditoriale agricola le donne – evidenzia Antonella Di Tonno – hanno dimostrato capacità di coniugare la sfida con il mercato e il rispetto dell’ambiente, la tutela della qualità della vita, l’attenzione al sociale, a contatto con la natura assieme alla valorizzazione dei prodotti tipici locali e della biodiversità. Oggi – aggiunge la responsabile di Coldiretti donne Impresa Abruzzo – le donne possono sfruttare le grandi possibilità offerte dall’agricoltura sociale, dall’agriturismo e dalla vendita diretta e non sono poche le donne ai vertici di aziende più grandi e strutturate, anche in Abruzzo. La loro più grande capacità è sicuramente quella di riuscire a coniugare in forma responsabile visione imprenditoriale con il bene comune, capacità di impresa con etica, produzione con le aspettative sociali, presupposti alla base del progetto ambizioso che Coldiretti sta contribuendo a realizzare, mettendo a sistema le esperienze delle imprenditrici agricole sul territorio italiano”.

 

 




Ricerca GSSI. L’articolo di Catia Trubiani è stato selezionato da ICPE2021 tra le ricerche più influenti degli ultimi 10 anni

Il comitato dell’International Conference on Performance Engineering (ICPE) ha riconosciuto il paper “Detection and solution of software performance antipatterns in Palladio architectural models” di Catia Trubiani, ricercatrice in Computer Science al GSSI, e Anne Koziolek come uno dei lavori più influenti degli ultimi 10 anni.

Una delle caratteristiche fondamentali di un sistema software è la sua efficienza, e questo motiva studi sulle possibili cause di inefficienza dei sistemi informatici e dei meccanismi per prevenirle. L’articolo premiato propone una metodologia per analizzare i sistemi software, catturare le fonti di inefficienza e applicare soluzioni allo scopo di migliorare le prestazioni dei sistemi informatici. La novità consiste nell’aver definito regole per automatizzare tale processo di identificazione e rimozione di “software performance antipatterns” tramite un linguaggio architetturale di facile interpretazione.

L’obiettivo della conferenza è quello di integrare teoria e pratica relative a software performance, in un forum per la condivisione di idee ed esperienze tra l’industria e il mondo accademico. L’annuncio del premio sarà dato durante la conferenza ICPE 2021 il prossimo Aprile.

Paper:  https://dl.acm.org/doi/10.1145/1958746.1958755




Mastro Tonino sconfigge il Covid, a 90 anni l’artigiano di Pretoro torna ad emozionare l’Abruzzo

 

 

Nonostante le storie a lieto fine siano poche durante questa grave emergenza sanitaria, sono comunque abbastanza per regalare attimi di respiro e cospargere il mondo di semi di speranza.

Questa storia proviene dal cuore del Parco Nazionale della Maiella e precisamente dal borgo di Pretoro (Chieti), ormai noto in tutto il mondo poiché è lì che Mastro Tonino, il Geppetto D’Abruzzo, trascorre le sue giornate in penombra a lavorare il legno nella sua bottega accogliente e piena di ricordi.

L’artigiano Antonio Palmerio è anche il protagonista del libro di Fabrizio Fanciulli, L’uomo di legno che nel valorizzare le tradizioni mai perse del suo amato borgo, ha voluto raccontare e far conoscere perfino alle nuove generazioni la storia dell’ultimo dei fusari d’Abruzzo, della sua vita, del suo amato lavoro che lo porta, ancora oggi, quotidianamente a riprodurre opere universali in legno, esposte presso il museo comunale di Pretoro.

Mastro Tonino ha spesso condiviso la sua vita non semplice, ed i suoi trascorsi a volte anche dolorosi con quanti ormai lo seguono e lo amano; sopravvissuto alla guerra, alla fame, ai patimenti in passato anche per l’artigiano la vita è cambiata durante il 2020 con l’avvento della pandemia: è stato sempre molto attento in bottega, con l’aiuto dei famigliari, a non contrarre il virus, ha tenuto a distanza di sicurezza i tanti visitatori che erano desiderosi di fare la sua conoscenza nel periodo estivo, ha rispettato le regole ma purtroppo a causa di spostamenti per motivi di salute proprio nel giorno del suo novantesimo compleanno, il 15 gennaio 2021 è risultato positivo al Covid-19.

Trasferito a Fara Filiorum Petri, per essere sottoposto alle cure amorevoli ed attente della sua famiglia Mastro Tonino ha trascorso giorni difficili a causa della febbre alta, ma la forte tempra di quest’uomo di montagna ha avuto la meglio anche in questa difficile situazione ed ha vinto questa battaglia contro il “mostro invisibile”. La speranza è tornata a splendere pochi giorni fa, dopo un mese, esattamente il 16 febbraio 2021 è arrivato l’esito dell’ultimo tampone che è risultato negativo e ben presto l’ultimo dei fusari d’Abruzzo tornerà a Pretoro.

 

Ora, la già straordinaria storia di Mastro Tonino si arricchisce e la ristampa del libro L’uomo di legno prevede un nuovo capitolo, poiché “il Geppetto d’Abruzzo tanto amato in tutto il mondo ha sconfitto anche il Covid” ed è tornato a sorridere.

 




La Cassa di Risparmio di Fermo Spa ha approvato gli schemi di bilancio 2020

Carifermo

Significativo il rafforzamento patrimoniale. Crescono raccolta e impieghi.
Prossimità e sostegno alla Clientela tra i principali obiettivi raggiunti

Il Consiglio di Amministrazione della Cassa di Risparmio di Fermo spa, lo scorso 9 febbraio, ha
approvato gli schemi di bilancio relativi all’esercizio 2020.
Pur in un anno complicato come quello appena concluso, la Banca ha ulteriormente rafforzato il
sostegno alle famiglie, alle attività economiche ed alle imprese, affiancandole e sostenendole
nell’affrontare le nuove ed imprevedibili difficoltà.
Significativo l’impegno sulle misure Covid, con 3618 moratorie concesse per un ammontare di
capitale a scadere di 330 milioni di euro. Importante anche il sostegno alle imprese con 2295
pratiche erogate (garanzia del Fondo fino al 100%) per un controvalore di 45 milioni di euro e 399
pratiche (garanzia del Fondo dall’80 al 90%) per un controvalore di 106 milioni. A queste si
aggiungono ulteriori delibere per oltre 38 milioni di euro.
Gli impieghi economici lordi raggiungono 1.168 milioni di euro con un incremento del 5,67%
rispetto al 2019, sostenuti dalle erogazioni complessive pari a 323 milioni di euro (+25% anno su
anno), confermando l’importanza del supporto offerto ai territori in cui opera la Banca.
Positivi anche i dati della raccolta diretta che sale a 1.787 milioni di euro contro 1.548 milioni del
precedente esercizio (+15,5 %). Cresce anche la raccolta indiretta che passa da 1.252 milioni di
euro agli attuali 1.278 milioni (+2,03%).

Ermanno Traini

Grande attenzione è stata posta alle svalutazioni prudenziali dei crediti per far fronte alle
incertezze legate all’andamento della pandemia e dei suoi riflessi sulla economia reale. Il rapporto
Npl/impieghi netti scende al 6,59%, mentre il coverage delle sofferenze è pari al 66,1 %. Il fondo
svalutazione forfetario dei crediti in bonis raggiunge l’1,07 % contro lo 0,87% dello scorso anno.
Trascinato dall’incremento degli impieghi e dalla buona performance del portafoglio titoli, cresce il
margine di interesse che si posiziona a 31,2 milioni di euro (+2,7 % rispetto al 2019).
L’utile netto, in calo a 4,6 milioni di euro, consente di proporre la distribuzione dei dividendi
secondo le disposizioni dell’autorità di vigilanza.
Il rapporto cost/income migliora ancora attestandosi al 57,05%. Il patrimonio si rafforza
ulteriormente e l’indice di patrimonializzazione CET 1 raggiunge il 19,48%, permettendo alla
Banca di continuare ad operare in sicurezza su basi sempre più solide, dando forza e sostegno ai
vari progetti di sviluppo locale.
I numeri del bilancio testimoniamo un interesse crescente e una fiducia salda nei confronti della
Cassa di Risparmio di Fermo da parte del mercato; positiva anche l’attività di sviluppo che vede
incrementare ulteriormente anche il numero dei conti correnti rispetto al 2019.
Il Direttore Generale di Carifermo Ermanno Traini commenta: “In un contesto inedito e
difficilissimo, chiudiamo un esercizio caratterizzato da un grande senso di responsabilità di tutta la
squadra, che ha garantito continuità del servizio, consulenza e tempestività delle risposte. La
nostra presenza ha costituito un riferimento certo ed affidabile, che ci viene riconosciuto
dall’aumento della solidità e dalla continua crescita del numero dei volumi e dei Clienti, a cui va il
nostro ulteriore ringraziamento.
Nonostante l’eccezionalità e l’incertezza del quadro attuale, siamo pronti per nuove e importanti
sfide, tenendo presente che l’innovazione e la sostenibilità sono i temi strategici ai quali oggi
prestiamo maggiore attenzione, per proseguire il nostro percorso di sviluppo al fianco delle famiglie
e delle imprese.”
Il Presidente Amedeo Grilli ringrazia il Direttore Generale, il Personale, gli Organi di
amministrazione e controllo che, nel corso di un esercizio straordinariamente difficile, hanno

profuso un lodevole impegno che ha permesso di conseguire risultati pienamente soddisfacenti
che sono il presupposto per continuare a svolgere il ruolo di prossimità al nostro sistema socio
economico.




TORINO. IL “MARIE CURIE” TRA I 50 LICEI TOP ITALIANI AMMESSI ALLA SECONDA FASE DEL CONCORSO MAD FOR SCIENCE: IN PALIO 75MILA EURO DA INVESTIRE NEL LABORATORIO DEL PROPRIO ISTITUTO

MAD FOR SCIENCE: ECCO I 50 LICEI SCIENTIFICI AMMESSI

ALLA SECONDA FASE DEL CONCORSO

E’ in corso la 5° edizione del concorso Mad for Science,  iniziativa che mette in gara i 1600 licei scientifici italiani. In palio per il vincitore, 75mila euro da investire nel laboratorio di scienze del proprio istituto.

Tra i 50 licei che sono entrati nelle semifinali, vi è anche il Liceo Scientifico Marie Curie di Giulianova e sono ben 4 i licei abruzzesi che hanno superato la prima selezione.

Liceo Scientifico MARIE CURIE   GIULIANOVA                     TE          Abruzzo

Liceo Scientifico FILIPPO MASCI CHIETI                                 CH          Abruzzo

Liceo Scientifico ALESSANDRO VOLTA     ORTONA             CH          Abruzzo

Liceo Scientifico ALESSANDRO VOLTA     PESCARA             PE          Abruzzo

Liceo Scientifico Marie Curie di Giulianova
la sede Liceo Scientifico Marie Curie di Giulianova. Foto Archivio

 

La pandemia non scoraggia la partecipazione: numerose le candidature pervenute da tutta Italia. E ora si entra nel vivo della seconda fase della 5ª edizione del Concorso promosso negli oltre 1.600 Licei italiani dalla Fondazione DiaSorin. In palio un montepremi di oltre 175mila euro per rinnovare il proprio laboratorio di scienze.

 

Torino, 15 febbraio 2021 – Sebbene il mondo della scuola abbia ripreso la propria attività tra comprensibili incertezze legate all’andamento della pandemia, gli studenti dei licei scientifici italiani e i loro professori di scienze hanno risposto con entusiasmo alla 5ª edizione del Concorso Mad for Science, sostenuto dalla Fondazione DiaSorin. Provengono, infatti, da 17 regioni italiane i 50 Licei ammessi alla seconda fase del Concorso tra tutti quelli che hanno inviato la propria candidatura.

 

Il Concorso Mad for Science, promosso in tutti i Licei Scientifici italiani, e da quest’anno anche nei Licei Classici con percorso a curvatura biomedica statali e paritari (parliamo di oltre 1.600 scuole), mette in palio un premio in denaro per il rinnovamento del laboratorio di scienze della propria scuola. L’obiettivo del Concorso – ideato e promosso fin dalla sua prima edizione da DiaSorin e ora passato alla sua Fondazione – è quello di avvicinare gli studenti alle carriere STEM, alimentare la passione per la scienza e dare un assaggio di cosa significa fare ricerca.

 

17 le Regioni italiane coinvolte: dei 50 licei che hanno superato la prima fase, il 16% proviene dalla Lombardia, il 10% dalla Campania e dall’Emilia Romagna, l’8% da Abruzzo, Piemonte e Puglia, il 6% dalle Marche, il 4% da Calabria, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Sardegna, Toscana e Umbria e infine il 2% da Molise, Sicilia e Trentino Alto Adige.

 

“Registrare – seppur in un contesto non facile come quello che stiamo vivendo – un così elevato numero di adesioni da parte di Licei di tutto il Paese ci riempie di orgoglio e speranza e conferma come la ricerca e il pensiero scientifico siano valori che stanno a cuore alle nuove generazioni” ha commentato Francesca Pasinelli, Presidente della Fondazione DiaSorin. “Mad for Science va proprio in questa direzione e, grazie all’impegno e alla dedizione dei tanti insegnanti che guidano gli studenti nel progetto, sono certa costituirà un’esperienza unica per molti dei nostri giovani, facendo loro scoprire cosa significhi fare ricerca”.

 

La sfida che ora attende i 50 Licei, che lavoreranno sul tema Rigenerare il futuro”, è quella di mettere a punto – entro il 14 aprile 2021 – 5 esperienze sperimentali legate agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’ONU individuati come filo conduttore dell’edizione di quest’anno: dall’Innovazione legata alle biotecnologie (SDG 9), a quello del Riciclo, rifiuti, economia circolare (SDG 12) e ad Ambiente e sostenibilità (SDG 11).

 

 

 

Entro il 7 maggio 2021 un Comitato appositamente costituito da Fondazione DiaSorin selezionerà le 8 proposte progettuali più interessanti: gli 8 team finalisti si sfideranno durante la Mad for Science Challenge 2021 nella seconda metà di maggio di fronte a una Giuria composta da professionisti della comunicazione ed esponenti della comunità scientifica. In palio un montepremi di oltre 175mila euro.

 

I primi due licei classificati verranno premiati con l’implementazione del biolaboratorio (per un valore massimo rispettivamente di 50.000 e 25.000 euro) e la fornitura dei relativi materiali di consumo (fino a un massimo rispettivamente di 5.000 e 2.500 euro all’anno per 5 anni a partire dall’anno 2021).

La Giuria – i cui componenti scelti tra le massime figure del mondo della ricerca, della scienza e dell’università saranno resi noti prossimamente, assegnerà anche il Premio Ambiente al team che avrà integrato al meglio nella sua proposta il concetto di ecosostenibilità e tutela dell’ambiente. Il premio consiste nell’assegnazione di 15.000 euro per l’acquisto di materiale vario da laboratorio. Non solo, per venire incontro al momento difficile vissuto dalle scuole a causa della pandemia da Covid-19, la Fondazione DiaSorin istituisce il Premio Finalisti, del valore di 10.000 euro, ai team arrivati in finale ma non vincitori dei premi sopra descritti.

 

Le precedenti edizioni del Concorso Mad for Science sono state vinte rispettivamente nel 2017 dall’IIS Nicola Pellati (indirizzo liceo scientifico Galileo Galilei) di Nizza Monferrato (At), nel 2018 dall’Istituto Statale Augusto Monti di Asti, nel 2019 dal Liceo Classico-Scientifico Spallanzani di Reggio Emilia e nel 2020 dall’Istituto Filippo Buonarroti di Pisa.




FRANCO MARINI, ADDIO!

Franco Marini

Esprimo la mia tristezza per la scomparsa di Franco Marini, sindacalista e politico di grande rilievo, Presidente emerito del Senato della Repubblica, già Ministro del Lavoro e Segretario Generale della Cisl, deceduto oggi a Roma. Ho trovato belle dichiarazioni da tutto il mondo istituzionale, sindacale ed economico. Ancor più mi hanno fatto piacere quelle del mondo politico, del campo a Lui vicino e da quello avverso, a significare la sua grande statura di uomo della Politica e delle Istituzioni, con le lettere maiuscole. Non aggiungerò altre parole, che rischierebbero di essere ultronee a quanto altri meglio di me sapranno commentare sulla vita e sulle opere del Sen. Franco Marini, del quale ho condiviso la comunanza di valori del cattolicesimo democratico.
Mi piace, invece, richiamare la semplicità del suo tratto, la bonomia e l’austera sobrietà che ha contrassegnato la sua vita pubblica. E l’attaccamento alla sua terra, a San Pio delle Camere dove era nato 87 anni fa e dove aveva sistemato la sua casa modesta dove volentieri tornava, all’Aquila e all’Abruzzo. E l’attaccamento alle antiche amicizie e alla gente della sua terra natìa. Pur ai massimi livelli di rappresentanza della Repubblica non ha mai perso questo legame autentico e profondo con la sua terra e la sua gente. Un forte esempio di umiltà, anche (direi soprattutto) quando si ricoprono altissime funzioni.
Ho avuto per molti anni modo di stargli vicino e di sostenere la sua opera, nella vita politica ed istituzionale, da quando nel 1992 entrò in Parlamento. Ma soprattutto nella vita di partito, dapprima nella Democrazia Cristiana, poi nel Partito Popolare del quale divenne Segretario, poi ancora nella Margherita e nel Partito Democratico. Ma in questo momento voglio ricordarlo proprio per questo suo tratto di semplicità e predilezione per l’autenticità dei rapporti interpersonali.
Da alpino non posso non rilevare anche il suo straordinario radicamento ai valori dell’alpinità, egli sempre presente alle manifestazioni dell’ANA in campo nazionale, regionale e locale. Lo ricorda oggi molto bene il presidente della Sezione Abruzzi dell’ANA Pietro D’Alfonso, con belle parole. Franco Marini per gli Alpini è stato un affidabile punto di riferimento, in ogni momento, dai Raduni nazionali (ricordiamo quello dell’Aquila del 2015), a quelli regionali e locali. Era iscritto al gruppo Alpini di Barisciano, che raccoglie un po’ tutte le penne nere dell’altopiano, e quando poteva sempre ha frequentato quel gruppo condividendone le iniziative e la socialità, tra un bicchiere di vino e un canto di montagna.
Non a caso scelgo questa foto del 2007. Era Presidente del Senato quando partecipò, a Paganica, alla celebrazione del 50° anniversario della costituzione del nostro Gruppo Alpini “Mario Rossi”. Arrivò puntuale in una giornata un po’ uggiosa, seguì la sfilata delle penne nere dei gruppi abruzzesi, poi restò ancora con noi per un brindisi prima di riprendere la strada per Roma. E’ stato più recentemente a Paganica nel 2017, quando abbiamo tenuto un convegno sulla Grande Guerra, ricordando la Medaglia d’Oro Colonnello Francesco Rossi nel centenario della morte e tutti i caduti di Paganica e frazioni, riportati nel bel volume di Fernando Rossi. Franco Marini intervenne con un magnifico contributo a quel Convegno, anche come Presidente Nazionale per le celebrazioni del Centenario della Grande Guerra.
Ecco, oggi scelgo di ricordarlo così il Sen. Marini, per questa sua indole popolare, per questa sua bella semplicità nei comportamenti pubblici, per il suo particolare portamento istituzionale, per la sua integrità. L’Aquila, l’Abruzzo e l’Italia gli debbono essere grati per la sua importante opera di Uomo delle Istituzioni, certamente, ma anche per questo particolare suo esempio di rigorosa e austera sobrietà, che tanto dovrebbe insegnare oggi al mondo politico, dove le cadute di stile, la spettacolarizzazione e talvolta la sguaiatezza dei toni sono purtroppo assai frequenti. Addio Presidente Marini, addio caro Franco, da cristiano credente nella Resurrezione oggi in Cielo troverai Luisa ad aspettarti, la tua amatissima moglie.
Goffredo Palmerini

 




SINDACI E FIAB PER PROMUOVERE LA MOBILITÀ CICLABILE

FIAB

Firmato questa mattina da Tursi, Ricci, Casciano e il protocollo ALI-FIAB per promuovere l’uso della bici.

10 febbraio 2020

Scambiarsi dati di comune interesse e informazioni sulle migliori pratiche nazionali e internazionali per la promozione e lo sviluppo della mobilità ciclistica, condurre indagini, ricerche e pubblicizzare la collaborazione con i media e tra i rispettivi associati. Prende forma l’alleanza per la transizione ecologica tra FIAB e ALI Legautonomie con il Protocollo di collaborazione per la mobilità ciclistica. Il documento è stato firmato oggi, in occasione della cerimonia di consegna delle bandiere della rete Comuniciclabili di FIAB, dal Presidente di ALI – Lega delle Autonomie – Matteo Ricci e da Francesco Casciano, Sindaco della Bici e coordinatore della commissione nazionale sulla mobilità sostenibile e ciclabile dell’associazione delle autonomie locali, primo cittadino di Collegno, e Alessandro Tursi presidente FIAB – Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta – nazionale.

Il presidente ALI Matteo Ricci: «Abbiamo di fronte un’occasione storica. Con il Recovery Plan possiamo cambiare il nostro modo di spostarci: i comuni virtuosi, i sindaci che già si impegnano con grandi risultati, le associazioni come FIAB sono il contributo di partenza per compiere la scelta urgente tra città inquinate e congestionate dal traffico oppure città vive, in salute e libere».

Il presidente FIAB Alessandro Tursi: «Sulla base della nostra iniziativa di “ComuniCiclabili” abbiamo costruito con gli enti locali una rete di esperienze che costituisce un punto di riferimento  per le azioni concrete di promozione della bici come mezzo per spostarsi nel quotidiano».

L’iniziativa riconosce reciproco vantaggio nella collaborazione e nella condivisione di dati, metodi e indicatori, per studiare e monitorare al meglio la mobilità ciclistica e il turismo in bicicletta, con particolare riferimento alle politiche urbane e di pianificazione territoriale.

Il Sindaco della Bici Francesco Casciano: «Siamo pronti a condividere le migliori pratiche a livello nazionale e internazionale che offrono le soluzioni per costruire e rinnovare le nostre reti ciclabili. La collaborazione tra FIAB e i comuni costituisce un modello con cui impostare organicamente le scelte di governo dei territori dal livello locale a quello nazionale».

Fiab Teramo, nel prendere atto dell’importante accordo tra amministratori comunali e Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, si augura che sempre più Comuni italiani adottino azioni e politiche per favorire la ciclabilità delle nostre città, anche attraverso la pianificazione urbanistica, restituendo ai cittadini spazi pubblici ora monopolio dei mezzi motorizzati, con guadagno per la salute, fisica e psichica, di tutti e miglioramento delle condizioni di vita urbane.




Teramo. Carabinieri: arresti e denunce. Sanzionate sette persone per il mancato rispetto delle norme anti-covid – 19.

Carabinieri Foto Archivio

Servizio straordinario di controllo del territorio dei
carabinieri della compagnia di Teramo .
Nell’ambito del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica presieduto da S.E. il
Prefetto di Teramo Angelo De Prisco, tenutosi in data 4 febbraio u.s., su input del
comandante provinciale dei Carabinieri di Teramo , è stato deciso di incrementare i
servizi di vigilanza e controllo con l’obiettivo di ottenere un generale rispetto delle
norme anti contagio da parte dei cittadini soprattutto nel fine settimana nei luoghi di
ritrovo dove è maggiore il rischio di assembramento tra persone.
In questo contesto, nella giornata di ieri, la compagnia carabinieri di Teramo , anche
per fare osservare la nuova ordinanza del 5 febbraio 2021, della regione Abruzzo che
vieta qualsiasi aggregazione nelle piazze e nei centri storici , ha intensificato i
controlli straordinari sul territorio di competenza in particolare nel centro città ma
anche nei comuni maggiormente interessati da tale fenomeno , impiegando il
personale della Compagnia e quello delle stazioni da lei dipendenti. L’obiettivo era
quello di prevenire e reprimere tutti quei fenomeni correlati ad ogni forma di
spontanei momenti di assembramento tra gruppi di amici finalizzato al consumo di
cibi o bevande, per evitare ogni possibile forma di contagio e salvaguardare la salute
pubblica. Infatti proprio per prevenire comportamenti antigiuridici il servizio è stato
predisposto anticipando il classico orario dell’aperitivo al fine di fare notare la
presenza massiccia nel centro e dissuadere i giovani a tenere comportamenti
sbagliati.
Proprio in tale ottica infatti grazie all’attività di prevenzione , le violazioni
riscontrate sono state esigue , in quanto il comportamento dei cittadini è stato quasi
nella totalità rispettoso delle ordinanze, benché le vie del centro erano gremite di
persone e tutti i locali erano molto affollati. Particolare attenzione è stata riposta nei
luoghi di aggregazione dei più giovani. Infatti in piazza S. Anna si notavano due
giovani con fare sospetto , uno dei quali alla vista dei carabinieri che si avvicinavano
cercava di disfarsi di un involucro contenente sostanza stupefacente e di un grosso
coltello a serramanico. Lo stesso aveva stupefacente di hascisc e marjuana già
confezionato in dosi e pronto per lo spaccio. La successiva perquisizione presso
l’abitazione faceva rinvenire altro stupefacente simile e materiale per il
confezionamento. G.V di anni 21 da Teramo , d’intesa con il pubblico ministero di
turno presso il tribunale, atteso che il ragazzo già in precedenza era stato arrestato per
lo stesso motivo , si sottoponeva ad un nuovo arresto ed ad accompagnarlo preso la
propria abitazione in attesa del processo . Il suo amico invece V.K di anni 20 da
Montorio al Vomano, poiché proprio per motivi legati agli stupefacenti in passato era
stato allontanato dai militari della compagnia di Teramo, da questa città, con foglio
di via obbligatorio, veniva denunciato in stato di libertà per avervi fatto ritorno .
Nel corso dei servizi, che hanno visto impegnati nr. 18 di militari dell’Arma, sono
state:
 controllate n.95 persone ;
 acquisite n. 95 autocertificazioni;
 sanzionate n. 7 persone, di cui:
 n. 4 per assembramento;
 n. 3 per non aver indossato DPI;
 controllate n.19 attività commerciali,
 elevate n.11 contravvenzioni al cds per un ammontare di euro 970,50
 punti di patente decurtati n.23
 patenti ritirate n.1




I problemi della pulizia delle spiagge e tutela del mare. Le reti da pesca abbandonate dai pescatori – le azioni dei volontari

 

Resti reti allevamenti cozze in spiaggia

Spiagge Pulite 2018

Rifiuto raccolto in spiaggia

Allevamento di cozze

Il TAG Costa-Mare, Comitato di associazioni ambientaliste finalizzato alla tutela e sensibilizzazione sulle telatiche della salvaguardia delle coste e dell’ambiente marino, ha inviato alla Regione Marche e alla Guardia Costiera di Porto San Giorgio e San Benedetto del Tronto, una lettera per chiedere azioni urgenti per contrastare una deleterio fenomeno che sta interessando in maniera preoccupante le nostre coste: l’abbandono in mare delle reti inutilizzate da parte dei pescatori e degli allevatori di cozze.

Questo comportamento, o meglio questo malcostume, ha come infausta conseguenza l’invasione delle nostre spiagge di innumerevoli componenti di plastica, retine lunghe pressappoco 50 cm, e di polistirolo, residui di cassette di pesce distrutte. Questi residui sono pericolosi per la fauna ittica e inquinano le coste, oltre che le acque, come si può vedere da tanti video in rete, ma in particolar modo da quelli dell‘associazione Clean Sea Life, ed evidenziano sempre più il malcostume dilagante – dispiace dirlo – tra i pescatori.

Il TAG ha chiesto alla Regione e alle Capitanerie che cosa intendono fare per fronteggiare questo problema, mettendo come al solito le proprie competenze a disposizione.

 

Ma se da un lato le associazioni ambientaliste sollecitano in questi modi gli enti preposti alla salvaguardia del mare e delle coste, dall’altro cercano anche, quando è possibile, di agire in prima persona per attenuare, se non risolvere, il problema della sporcizia delle spiagge.

Per questo DOMENICA 7 FEBBRAIO in località Casabianca al Lido di Fermo, nell’area che da diversi anni è interessata dalla nidificazione del Fratino (Charadrius alexandrinus), tutte le associazioni ambientaliste del territorio ma anche molti liberi volontari si ritroveranno per ripulire la spiaggia dalla plastica che arriva dal mare e da ogni altro materiale inorganico di origine umana, in collaborazione con l’Asite e il Comune di Fermo.

Tutti i cittadini sono invitati a partecipare, l’appuntamento è alle ore 10.00.