L’AQUILA. RINVIATE A NOVEMBRE LE ELEZIONI DEL CONSIGLIO DELL’ ORDINE

Le elezioni per il rinnovo del Consiglio dell’Ordine regionale dei giornalisti e di quello dell’Ordine nazionale, già convocate per il 4 ottobre prossimo,  slittano a novembre. Il rinvio si è reso necessario per allineare  le elezioni per il rinnovo dell’Ordine regionale alle nuove date indicate dal Consiglio nazionale, con la deliberazione del Presidente Carlo Verna, del 15 settembre 2020, dopo la mancata convocazione da parte dei consigli regionali della Lombardia e della Campania motivata dall’emergenza Covid. Le elezioni, inizialmente fissate per il 27 settembre e per il 4 e 11 ottobre 2020, si terranno pertanto l’8 novembre (prima convocazione, per essere valida devono votare la metà più uno degli iscritti), il 15 novembre (seconda convocazione) e il 22 novembre (eventuale ballottaggio). I seggi elettorali, aperti dalle ore 10,00 alle ore 18,00, saranno allestiti all’Aquila, nella sede dell’Ordine, in via Guido Polidoro 1; a Teramo, nella sala delle riunioni della Curia Vescovile, in Piazza Martitiri della Libertà ; a Pescara, nella sede dell’Aurum, in Piazzale Gardone Riviera. Gli avvisi di convocazione saranno spediti nei prossimi giorni , per posta certificata (pec) a tutti gli iscritti all’Ordine dei giornalisti d’Abruzzo.




Ufficio Scolastico Regionale Abruzzo: il saluto del Direttore Generale Antonella Tozza.

Antonella Tozza, Direttore Generale

Carissimi,

in questi mesi di pandemia abbiamo tutti riflettuto a lungo su come sarebbero le nostre vite senza la scuola. Il lockdown ha focalizzato l’attenzione dell’opinione pubblica sul valore della scuola e sull’importanza di vivere la socialità delle relazioni che nascono e si rafforzano tra i banchi. Tutti abbiamo compreso quali potrebbero essere gli effetti disastrosi della povertà educativa a livello globale.

In emergenza abbiamo, perciò, dato continuità didattica allo scorso anno scolastico attraverso la didattica a distanza e in questi mesi abbiamo lavorato duramente per giungere al nostro D-day, un giorno atteso con ansia e che finalmente, si può concretizzare. Ora finalmente torniamo a scuola in presenza!

Sicuramente sarà un anno di sfide, un anno che metterà alla prova la nostra voglia di lavorare per il bene degli alunni, il nostro senso del dovere, la nostra resilienza, la nostra capacità di far fronte alle difficoltà che renderanno questo anno scolastico complesso, ma assolutamente unico.

Riflettiamo sulle parole di Daniel Pennac: “Tutto il male che si dice della scuola fa dimenticare il numero di bambini che ha salvato dalle tare, dai pregiudizi, dall’ottusità, dall’ignoranza, dalla stupidità, dalla cupidigia, dall’immobilità o dal fatalismo delle famiglie”. La distanza fisica che la tutela della sicurezza ci impone, le mascherine e i banchi monoposto non devono farci dimenticare che siamo una comunità unita che chiede di camminare insieme e di crescere insieme.

“Nessuno sarà lasciato indietro”: questa frase, ripetuta migliaia di volte dal nostro ministro dell’Istruzione On.le Lucia Azzolina, racchiude tutti gli sforzi fatti in questi mesi, con riunioni continue con Enti locali, dirigenti scolastici, Asl, affinché questo anno scolastico potesse ricominciare per tutti i nostri 169. 447 studenti.

Porgo dunque un sincero ringraziamento a tutti i dirigenti scolastici, ai dirigenti e al personale degli Uffici per tutto il lavoro instancabile messo in campo per giungere a questo risultato. La sfida tuttavia è appena cominciata: senza lo sforzo sinergico di tutti gli attori che hanno consentito di riprendere insieme questo difficoltoso cammino, rischieremmo di arrestarci di nuovo. Il successo di questo anno scolastico dipende da tutti noi, ma soprattutto da Voi ragazzi e ragazze!

Questa emergenza Vi ha reso piu’ forti e piu’ maturi. Avete compreso il valore della Scuola in termini di sapere e come occasione di socializzazione e forse non avete mai atteso questo giorno con tanta ansia.  Da Voi tutti ci aspettiamo responsabilità nell’uso dei dispositivi di protezione e nell’osservazione delle nuove regole che ci siamo date.  Ai nostri docenti auguro di poter alimentare i sogni e nutrire i talenti di tutti i nostri giovani. Buon anno scolastico a tutti!

                                                                                                                    Antonella Tozza




Nel Parco Nazionale della Majella e Parco Nazionale d’Abruzzo l’esercitazione di Protezione Civile “Vardirex 2020”

 

Soccorso

Soccorso

Il Parco Nazionale della Majella ed il Parco Nazionale D’Abruzzo, Lazio e Molise parteciperanno, attraverso il proprio supporto logistico con l’impiego di uomini e mezzi, ad un’importante esercitazione di protezione civile: la VARDIREX 2020 (Various Disaster Relief Management Exercise), un’esercitazione interforze e interagenzia giunta alla 3^ edizione. Le attività si svolgeranno i giorni 24 e 25 settembre nei Comuni di Scanno e Villalago nell’area del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e nei Comuni di Pratola Peligna e Sulmona nel Parco Nazionale della Majella.

 

L’esercitazione, concepita dal Comando Truppe Alpine, si prefigge lo scopo di consolidare una sinergica capacità di risposta alle situazioni emergenziali complesse di Protezione Civile tra l’Esercito e l’Associazione Nazionale Alpini, quale concreto strumento integrato a supporto del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile e in collaborazione con le altre Forze Armate, Corpi Armati dello Stato ed altri Enti territoriali.

 

“VARDIREX 2020” vedrà impegnati in modo sinergico: le Truppe Alpine dell’Esercito, ed in particolare personale del 9° Reggimento Alpini – Battaglione Multifunzione “Vicenza”, il Dipartimento di Protezione Civile, la Protezione Civile Regionale, l’Associazione Nazionale Alpini con il 4° raggruppamento, la Sanità Alpina, la Croce Rossa Italiana ed i due Parchi Nazionali. “VARDIREX 2020” prevede la contemporaneità di più emergenze connesse con eventi calamitosi, sulle quali tutti i soggetti coinvolti saranno chiamati ad intervenire in forma simultanea e coordinata. In particolare le Forze Armate opereranno in sinergia con la Protezione Civile ed il momento addestrativo sarà anche l’opportunità di perfezionare le procedure standard per gli interventi di soccorso in caso di calamità concomitanti con l’emergenza epidemiologica COVID 19, sulla scorta di esperienze già consolidate in precedenti attività esercitative condotte, in particolare, dalle unità delle Truppe Alpine e Associazione Nazionale Alpini.

 

Scanno e Villalago saranno lo scenario di interventi connessi al soccorso alluvionale, con simulazioni di soccorso in parete ed attività legate al recupero con elitrasporto.

Nel Parco Nazionale della Majella l’esercitazione riguarderà attività di A.I.B. (Anti Incendio Boschivo), simulando l’estrazione di persone bloccate all’interno del rifugio “Colle delle Vacche” nel comune di Pratola Peligna, e lo spegnimento di un incendio d’interfaccia in località “Le Marane” nel comune di Sulmona, con l’impiego di elicotteri e personale specializzato.

 

Il Parco della Majella ed il Parco d’Abruzzo, Lazio e Molise hanno subito aderito all’iniziativa, nella piena convinzione che i Parchi Nazionali, con le proprie competenze e strutture organizzative, rappresentano un importante punto di riferimento nelle operazioni di protezione civile, specie quando queste sono connesse alla tutela dell’ambiente naturale. A conferma di tale intendimento, specie dopo gli incendi del 2017, entrambi i Parchi hanno intrapreso numerose iniziative per rafforzare la propria capacità di contrasto alle calamità naturali, come ad esempio il recente corso per l’abilitazione di operatori C.O.S. (Coordinatori Operatori di Spegnimento), rivolto al personale dei Parchi.

 

Alla conferenza stampa, che si terrà martedi 22 settembre, saranno presenti, per illustrare le caratteristiche dell’evento, il Col. Bisica, Responsabile Pubblica Informazione della Vardirex, e il Dott. Casinghini, Responsabile della Protezione Civile della Regione Abruzzo, oltre ai Direttori dei due Parchi Nazionali, Prof. Lucio Zazzara e il Prof. Giovanni Cannata. Inoltre, l’evento sarà presentato anche il giorno 25 settembre, alle ore 09.15, all’interno del teatro “ Maria Caniglia” di Sulmona alla presenza dei responsabili degli organi coinvolti nell’esercitazione.

 




Il Parco Nazionale della Maiella approva il programma “Parchi per il clima 2020” finanziando 2,5 milioni di euro per 13 progetti dei propri Comuni

Lupi

Valle dell’Ofento

Il Consiglio Direttivo del Parco Nazionale della Maiella, nel corso
della seduta di giovedì 10 settembre 2020, ha approvato un elenco di
schede progettuali per la realizzazione di lavori di efficientamento
energetico di edifici nella disponibilità dell’Ente o dei Comuni
ricadenti nel suo perimetro.

Le opere saranno finanziate per il tramite di un fondo di 5.500.000,00
euro destinati dal Ministero dell’Ambiente al Parco Nazionale della
Maiella nell’ambito di un piano di interventi volti alla mitigazione e
all’adattamento ai cambiamenti climatici denominato Programma “Parchi
per il clima – annualità 2020”.

Per espressa scelta del Consiglio direttivo, accanto alle azioni volte
alla prevenzione degli incendi, alla ricostituzione di aree boschive
distrutte, alla costruzione di reti di mobilità sostenibile, il Parco
finanzierà interventi sostenibili localizzati nei Comuni di Civitella
Messer Raimondo (finanziamento di € 89.000), Bolognano (€ 228.000),
Roccacasale (€ 72.000), Salle (€ 160.000), Sant’Eufemia a Majella (2
interventi finanziati per € 227.000 ed € 215.000), Caramanico Terme (€
350.000), Palena (€ 160.000), Montenerodomo (€ 160.000), Roccamorice
(€ 230.000), Campo di Giove (€ 230.000), Pacentro (2 interventi
finanziati per € 150.000 ed € 200.000).

Ne dà notizia Alessandro D’Ascanio, sindaco di Roccamorice e membro
del Consiglio Direttivo dell’Ente Parco: «È un ulteriore segno
tangibile del ritorno di una presenza fattiva del Parco nel suo
territorio a beneficio delle comunità resilienti che lo abitano. È la
conferma della ritrovata vicinanza dell’istituzione Parco agli Enti
comunali, continuando sul solco del grande lavoro svolto negli ultimi
anni dal precedente Consiglio Direttivo e dalla Comunità dei Sindaci.
Corre l’obbligo di ringraziare il presidente Lucio Zazzara e l’intero
consiglio direttivo per aver voluto rendere la misura maggiormente
incisiva sul territorio, decidendo di riaprire i termini di
presentazione delle proposte e consentendo l’inclusione nel programma
“Parchi per il clima 2020” di comuni importanti, come Caramanico e
Pacentro, che alla scadenza del 24 agosto scorso non avevano
presentato alcuna richiesta».

Riportiamo un commento a caldo di Mario Mazzocca, assessore regionale
emerito all’Ambiente e presidente di “Rete Abruzzo”: «L’iniziativa,
inserita nell’ambito della strategia nazionale di adattamento ai
cambiamenti climatici, si concretizza così con il concreto sostegno a
interventi di efficienza energetica del patrimonio immobiliare
pubblico nella disponibilità dell’Ente parco nonché degli enti locali
del territorio del parco, prioritariamente indirizzati agli edifici
scolastici pubblici, opere per le quali i comuni stessi svolgeranno il
compito di soggetto attuatore. Sommata alla 1^ annualità in corso di
attuazione nei Comuni di Pennapiedimonte, Roccamorice, Sant’Eufemia a
Majella e Taranta Peligna, l’azione, oltre a costituire una autonoma
prima attuazione del Piano Regionale di Adattamento al Clima
(dimenticato nel cassetto di qualche scrivania ormai da oltre un anno
e mezzo!), rappresenta una delle prime iniziative sul tema del Climate
Change a beneficio delle aree interne montane, da sempre resilienti e
virtuose sul piano della sostenibilità del proprio modello di
sviluppo».

Caramanico Terme, 22 settembre 2020




I gruppi FAI Giovani di Pescara, Chieti e Teramo si uniscono domenica 27 settembre nell’organizzazione di una visita guidata ai murales di Aielli

, un vero museo a cielo aperto, e del borgo di Pescina. “Viaggia, vivi, FAI” il motto dell’iniziativa, che intende promuovere il turismo di prossimità, valorizzando le eccellenze del territorio abruzzese.

L’evento avrà inizio la mattina di domenica alle ore 10.15 ad Aielli in Piazza Angeletti, dove i partecipanti incontreranno le guide di Borgo Universo e i volontari della delegazione FAI della Marsica, proseguendo nel pomeriggio a Pescina con le guide del Museo Ignazio Silone. Nel corso delle visite saranno rispettate le norme di sicurezza per l’emergenza Coronavirus, con l’obbligatorietà delle mascherine e del distanziamento sociale.

La quota di partecipazione è fissata a 5 € per gli iscritti FAI e 10 € per i non iscritti (sarà possibile tesserarsi o rinnovare in loco alla quota di benvenuto FAI Giovani di 15€ dai 18 ai 35 anni). Posti limitati, prenotazioni obbligatorie entro il 24 settembre (per info e prenotazioni indirizzi mail: pescara@faigiovani.fondoambiente.it oppure chieti@faigiovani.fondoambiente.it oppure teramo@faigiovani.fondoambiente.it).

Si ringraziano per la collaborazione: la delegazione FAI della Marsica; il Comune di Aielli; il Comune di Pescina; Borgo Universo; Torre delle Stelle; Centro Studi Ignazio Silone.

 

Programma completo:

Domenica 27 settembre 2020

  1. 10.15 ritrovo presso Aielli (piazza Filippo Angelitti) per registrazione
  2. 10.30 tour guidato dei murales di Aielli a cura delle guide di Borgo Universo, accompagnati dai volontari della Delegazione FAI della Marsica
  3. 12.30/13 pranzo libero (con possibilità di prenotare in strutture convenzionate)
  4. 15.00 visita guidata presso il borgo di Pescina a cura del Museo Ignazio Silone, accompagnati dai volontari della Delegazione FAI della Marsica
  5. 17.00 ripartenza.

 




Giulianova. Il Sindaco Costantini comunica un nuovo contagio da Covid-19

Il Sindaco Jwan Costantini comunica la positività al tampone da Covid-19 di
un’altra persona residente a Giulianova.

Con questa comunicazione, ufficializzata nella mattinata dalla Asl di
Teramo, salgono finora a 6 i cittadini giuliesi positivi al virus. Sono in
corso tutti gli accertamenti e le indagini epidemiologiche.

Il primo cittadino invita la cittadinanza al rispetto delle misure di
sicurezza, al distanziamento sociale e all’utilizzo della mascherina.




Parco Majella e Sangritana, turisti e abruzzesi alla scoperta dell’area protetta 

dav

Nella mattinata di oggi, presso l’Aurum di Pescara, il Presidente dell’Ente Parco Nazionale della Majella, Prof. Lucio Zazzara, e il Presidente di Sangritana S.p.A.,Pasquale Di Nardo, hanno sottoscritto l’accordo che mira a promuovere turismo e mobilità sostenibile allo scopo di scoprire e valorizzare le peculiarità di oltre mille km escursionistici. Un accordo che permetterà di scoprire tutta la bellezza biologica, geologica e culturale all’interno del territorio del Parco, come sottolinea il Direttore del Parco Luciano Di Martino, dove l’interesse primario è quello di assicurare la conservazione della natura unitamente ad un turismo sostenibile e di qualità.

 

“L’accordo con il Presidente Zazzara – spiega il Presidente della Sangritana Spa, Pasquale Di Nardo – è finalizzato ad aprire le porte del Parco con mobilità ecosostenibile e pullman da gran turismo in questa prima sperimentazione che conta due itinerari con guide professionali. Affianchiamo il Parco delle Majella nell’accompagnare nelle nostre bellissime aree interne non solo gli abruzzesi ma anche i turisti che, in questo periodo, continuano ad essere presenti nella nostra Regione”.

 

Già dalla giornata di ieri è possibile prenotare online il biglietto attraverso i portali del Parco (www.parcomajella.it) e di Sangritana S.p.A. (www.sangritana.it) mentre, a partire dal prossimo venerdi 18 settembre, si potrà utilizzare il nuovo servizio.

 

“In un primo periodo – spiega il Presidente del Parco Lucio Zazzara – l’offerta riguarderà una sola linea che percorrerà il tracciato centrale del Parco (Pescara-San Valentino-Caramanico-Sant’Eufemia), ma presto saranno attivate due altre linee che si muoveranno sui versanti orientale (Guardiagrele-Fara San Martino-Lama dei Peligni-Palena-Pizzoferrato) e occidentale (Scafa-Sulmona-Pacentro-Campo di Giove-Pescocostanzo). Sarà attrezzata anche una rete secondaria che, a partire da alcuni nodi strategici, porterà in una miriade di altre località (Eremi, Valle Giumentina, Passolanciano-Majelletta, Bosco di Sant’Antonio, ecc.). Presto l’offerta sarà mirata sull’uso invernale del territorio del Parco e per usi anche specialistici (bike, ciaspole, ecc.). Terremo in gran conto anche le esigenze di visitatori disabili, con mezzi e accompagnatori dedicati  in coerenza con un programma di sviluppo della più ampia visitabilità anche per i soggetti più deboli. Infine, per  la primavera-estate 2021 stiamo preparando un piano ancora più ambizioso che utilizzerà anche la ferrovia per circumnavigare l’intero perimetro del Parco”.




Parco Majella, nell’anagrafe biodiversità la Patata Sessanta dei Monti Pizzi

Parco Majella, nell’anagrafe biodiversità la Patata Sessanta dei Monti Pizzi

Con l’approvazione del verbale della riunione del Nucleo di Valutazione individuato dalla Regione Abruzzo tenutasi nello scorso mese di luglio, con la quale è stato espresso parere favorevole per l’iscrizione nell’anagrafe regionale della biodiversità vegetale di 13 risorse genetiche vegetali a rischio di estinzione nel territorio abruzzese, si conclude positivamente un lungo ed articolato lavoro di ricerca e studio avviato per il recupero di una delle varietà agricole locali ancora coltivate nel territorio del Parco: la “Patata Sessanta dei Monti Pizzi”.

Si tratta di una varietà che rischiava la scomparsa e che, grazie alla passione di un agricoltore di Montenerodomo che ha continuato a mantenerla in coltivazione ed all’attività dei tecnici agronomi del Parco svolta nell’ambito del progetto “Coltiviamo la Diversità”, è stata prima inserita in un programma di recupero e successivamente oggetto di studio e analisi.

Alle attività di ricerca hanno partecipato il Dipartimento di Scienze Agrarie Alimentari e Ambientali dell’Università di Perugia, l’etnobotanico Aurelio Manzi, l’Agenzia per lo Sviluppo – Laboratorio Azienda Speciale CCIAA dell’Aquila ed il Dipartimento di Scienze Fisiche e Chimiche dell’Università degli Studi dell’Aquila.

I risultati delle indagini storiche, agronomiche, genetiche e chimiche hanno confermato la presenza storica della varietà nel territorio e hanno messo in evidenza le caratteristiche distintive che ne hanno permesso la caratterizzazione e la successiva iscrizione al registro regionale.

Il Direttore del Parco, Dott. Luciano Di Martino, afferma che si tratta di un risultato concreto raggiunto grazie al lavoro sul territorio e alla dotazione strutturale dell’Ente (Giardini Botanici e Banca del Germoplasma) che conferma il ruolo strategico del Parco sia nella tutela delle entità più rare ed in pericolo di estinzione nell’intero Appennino Centrale sia nella conservazione dei sistemi agricoli tradizionali individuati come determinanti per il mantenimento di importanti equilibri ecologici e di paesaggi agrari di straordinario interesse.

Per il Presidente del Parco, Prof. Lucio Zazzara, l’importanza della salvaguardia della biodiversità agricola è un obiettivo importante in quanto essa rappresenta l’espressione più autentica di un territorio, il risultato della stretta interconnessione esistente tra colture e culture, tra biodiversità e agricoltura e perché da essa possono scaturire nuove opportunità economiche e sostenibili soprattutto nelle aree interne del nostro territorio.

La “Patata Sessanta dei Monti Pizzi” è attualmente coltivata da 3 aziende “custodi”, presenti nel comprensorio che, attraverso un programma condiviso con il Parco, hanno l’obiettivo di ampliare le superfici coltivate e intraprendere una fase di valorizzazione che dovrebbe a breve garantire l’avvio della commercializzazione.

Il Parco continuerà gli sforzi per tutelare e dare nuove prospettive a questa e alle altre risorse genetiche del territorio sostenendo le aziende agricole e di trasformazione e stimolando i consumatori attraverso l’iniziativa promossa in collaborazione con i ristoratori custodi con lo slogan “Se mi mangi, mi salvi”.

 




Regione Abruzzo: RINVIO SEDUTA COMMISSIONE VIGILANZA

LUTTO

“La seduta della Commissione Vigilanza, prevista per giovedì 17 settembre, è rinviata a data destinarsi. Una decisione presa per rispetto alla memoria dell’amico, prima che collega, Riccardo Mercante, deceduto oggi a seguito di un tragico incidente stradale”. A comunicarlo è il Presidente della Commissione Vigilanza Pietro Smargiassi.



Abruzzo. WWF: piano faunistico e terreni da sottrarre alla caccia

WWF Abruzzo

Con 15 anni di ritardo la Regione Abruzzo approva il Piano Faunistico Venatorio, ma perde l’occasione per definire obiettivi di tutela per molti animali protetti  

Il WWF: «Lavorare ora per avvio di ricerche e studi sul patrimonio faunistico regionale»  

Ogni cittadino ha intanto 30 giorni per chiedere il divieto di caccia sui propri terreni  

Il Piano Faunistico Venatorio Regionale abruzzese è stato approvato dal Consiglio Regionale 15 anni dopo la scadenza del precedente. Un passo importante di cui va dato atto alla Regione, ma che non può soddisfare totalmente le Associazioni ambientaliste, in particolare il WWF che chiedeva di rivedere l’impostazione generale del documento, troppo sbilanciato sulle specie di interesse venatorio a discapito di quelle tutelate da normative nazionali e comunitarie. Mancano, infatti, nel PFVR analisi e pianificazione rispetto a molte presenze faunistiche di interesse protezionistico, in contrasto con quanto prevedono la legge quadro nazionale e quella regionale.Si è persa l’occasione per realizzare un documento completo sulla tutela della fauna della nostra Regione e per definire specifici indirizzi di gestione finalizzati alla conservazione delle specie e non solo alla pianificazione venatoria.   

Ora però esiste un documento da cui partire e su cui lavorare attraverso ricerche e studi finalizzati alla conservazione e incremento del patrimonio faunistico regionale. L’invito che il WWF rivolge alla Regione è sempre lo stesso: reimpostare l’approccio fino ad oggi seguito che vede la fauna come “selvaggina” a disposizione dei cacciatori, avviando un nuovo modello di gestione in cui la tutela del patrimonio faunistico sia al centro dell’azione di governo regionale e la caccia sia solo una attività consentita nei limiti fissati dalla legge e dal reale stato di conservazione delle specie.

E proprio sulla tutela della fauna, l’approvazione del PFRV apre ad una importante possibilità: veder riconosciuto il diritto dei cittadini a vietare la caccia sul proprio terreno. La normativa nazionale sulla protezione della fauna selvatica omeoterma e sul prelievo venatorio prevede infatti la possibilità per il proprietario o il conduttore di un fondo di chiedere l’esclusione dei propri terreni dalla cosiddetta gestione programmata della caccia (art. 15, commi 3° – 6°, Legge n. 157/1992): per ottenere tale esclusione il proprietario o il conduttore deve inoltrare, entro trenta giorni dalla pubblicazione del piano faunistico-venatorio, al Presidente della Regione richiesta motivata da esaminarsi entro i termini fissati dalla normativa sugli atti amministrativi (art. 2 della legge n. 241/1990 e s.m.i.).

Il WWF invita la Regione Abruzzo a rendere immediatamente applicabile tale previsione normativa fornendo tutte le informazioni per esercitare questo diritto.

La richiesta dev’essere accolta se non ostacola l’attuazione della pianificazione faunistico-venatoria (art. 10 Legge n. 157/1992). È accolta, inoltre, in casi specificatamente individuati con norme regionali, quando l’attività venatoria sia in contrasto con l’esigenza di salvaguardia di colture agricole specializzate nonché di produzioni agricole condotte con sistemi sperimentali o a fine di ricerca scientifica, ovvero quando sia motivo di danno o di disturbo ad attività di rilevante interesse economico, sociale o ambientale.

Si attende quindi l’imminente pubblicazione sul BURA per far partire i 30 giorni entro i quali fare la richiesta di esclusione dei terreni, ma la Regione Abruzzo non ha al momento provveduto, come sarebbe suo dovere nell’interesse dei cittadini tutti, a fare in modo che i proprietari/conduttori siano adeguatamente informati della possibilità di esercitare tale diritto. Non risulta infatti sul sito web istituzionale alcun riferimento alle modalità, alle disposizioni generali e alle condizioni di ammissibilità riferite alle richieste di sottrazione dei fondi agricoli all’attività venatoria, né è chiarito a quale servizio debba essere presentata la richiesta e non è presente idonea modulistica.

Il WWF, nelle more che la Regione dia un segnale, suggerisce intanto a tutti gli interessati di scrivere una comunicazione via email o posta elettronica certificata (PEC) alla Regione per anticipare la volontà di vietare la caccia nei propri fondi e fornisce al riguardo una traccia.

 

Abruzzo: fondi da sottrarre alla caccia. Come fare?  

Possiedi un fondo o un terreno in Abruzzo?  

Vuoi vietare la caccia o l’accesso ai cacciatori?  

 

È possibile farlo senza spendere soldi per realizzare recinzioni o altri manufatti costosi. Il proprietario o il conduttore che intenda vietare la caccia nel proprio fondo può richiederlo alla Regione, entro trenta giorni dalla pubblicazione del nuovo Piano faunistico-venatorio.  

Il nuovo Piano faunistico-venatorio è stato appena approvato dall’assemblea legislativa della Regione Abruzzo, ma quest’ultima non ancora ha disposto la modulistica, né ha pubblicizzato le disposizioni generali e le condizioni di ammissibilità riferite alle richieste di sottrazione dei fondi agricoli all’attività venatoria.  

Scrivi alla Regione Abruzzo, Dipartimento dello Sviluppo Rurale, Caccia e Pesca chiedendo le modalità e la modulistica per sottrarre il tuo fondo alla caccia, anticipando chiaramente nel testo la volontà di vietare la caccia nei tuoi terreni.  

Posta Elettronica Certificata (PEC): dpd@pec.regione.abruzzo.it  

oppure Posta Elettronica ordinaria: dpd@regione.abruzzo.it

 

 

WWF Italia ONLUS, Abruzzo

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